Torna al Sommario Indice Sistematico

Bollettino Ufficiale n. 38 del 23 / 09 / 2004

Codice 26
D.D. 9 settembre 2004, n. 457

Giochi Olimpici Invernali Torino 2006, “Intervento di sistemazione idraulica confluenza Torrenti Frejus - Melezet - Rochemolles”. Opera connessa all’evento olimpico Torino 2006. Conferenza di servizi Preliminare ex art. 9, comma 1 e 2, della Legge 285/2000 e art. 10 L.R. 40/1998. Esclusione del progetto dalla fase di Valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/1998

Premesso che:

in data 13/07/2004, con nota prot. 8457/26/2004, il Comune di Bardonecchia ha trasmesso alla Direzione Regionale Trasporti, la richiesta d’attivazione della Conferenza dei Servizi ai sensi dei commi 1 e 2, art. 9 della legge 9 ottobre 2000, n. 285 e dell’art. 10 della legge regionale 14 dicembre 1998 n. 40, relativamente al progetto preliminare per “Intervento di sistemazione idraulica confluenza Torrenti ”Frejus - Melezet - Rochemolles" nel comune di Bardonecchia (TO), allegando la documentazione richiesta per la fase di verifica di compatibilità ambientale (ex art. 10 della L.R. 40/98), unitamente alla deliberazione della Giunta Comunale n. 50 del 7/4/2004 relativa all’approvazione del progetto preliminare, la relativa copertura finanziaria e l’elenco delle autorizzazioni, dei nulla osta, dei pareri da acquisire ai fini della realizzazione e dell’esercizio dell’opera in oggetto;

contestualmente il proponente ha provveduto al deposito degli elaborati di cui all’articolo 10, comma 1 della L.R. 40/98 presso l’Ufficio di deposito progetti regionale di cui all’art. 19 della predetta legge regionale, determinando così l’avvio del procedimento;

il progetto presentato rientra nella L.R. 40/98 categoria progettuale n. 13 dell’Allegato B1: “opere di regolazione del corso dei fiumi e dei torrenti, canalizzazione e interventi di bonifica idraulica ed altri simili destinati ad incidere sul regime delle acque, compresi quelli di estrazione di materiali litoidi dal demanio fluviale e lacuale, ad eccezione delle difese spondali con materiali impiegati secondo le tecniche di ingegneria naturalistica o con massi d’alveo o di cava non intasati con conglomerato cementizio e con altezza non superiore alla quota della sponda naturale”;

con D.G.R. n. 16 - 6446 è stata individuata nella Direzione Trasporti la struttura regionale competente per tutte le opere di cui alla Legge n. 285/2000 da sottoporre alla fase di verifica, specificazione e valutazione della procedura di valutazione di V.I.A. ex L.R. 40/98;

con determinazione n. 359 del 22/7/2004 il Direttore della Direzione Trasporti ha designato l’Ing. Tommaso Turinetti, Dirigente del settore Navigazione interna e merci, già assegnato in posizione di staff intermedia alla Direzione Trasporti per le attività relative ai Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 Responsabile del procedimento ai sensi della L. 285/2000 e s.m.i., relativo al progetto preliminare per “Intervento di sistemazione idraulica confluenza Torrenti ”Frejus - Melezet - Rochemolles" nel comune di Bardonecchia (TO);

l’autorità competente ha provveduto quindi a dare notizia dell’avvenuto deposito del progetto sul n. 30 del Bollettino Ufficiale della Regione del 22/7/2004 e del conseguente avvio del procedimento inerente la fase di verifica della procedura di V.I.A. ai sensi della L.R. n. 40/98 e della legge n. 285/2000, individuando il relativo responsabile del procedimento;

la Regione Piemonte, con deliberazione n. 1-6429 del 25/06/2002 ha inserito nelle opere connesse finanziabili come interventi prioritari la sistemazione della confluenza dei torrenti Frejus, Melezet, Rochemolles, per un finanziamento complessivo di euro 1.859.000;

il progetto non ricade neppure parzialmente in aree naturali protette e ricade in area sottoposta a vincolo idrogeologico ai sensi della L.R. 45/90 e vincolo paesaggistico ai sensi del D.lgs. n. 42/2004;

il sito oggetto di intervento è ubicato nel comune di Bardonecchia, a valle dell’abitato dove confluiscono i torrenti Frejus, Melezet, Rochemolles. In corrispondenza di tale confluenza è presente un attraversamento costituito da un ponte in cemento armato appoggiato su due pile centrali e da argini in pietra e cemento. Le pile centrali limitano notevolmente il regolare deflusso del torrente Frejus, contribuendo a diminuire la velocità della corrente. Gli interventi in progetto hanno come obbiettivo quello di ampliare la sezione idraulica realizzando un nuovo ponte prefabbricato a campata unica, la costruzione di un muro in cemento armato al fine di stabilizzare le sponde dei torrenti e la pulizia del tratto di alveo dagli inerti presenti;

l’autorità competente, attuando quanto previsto dal combinato disposto dell’art. 10 della L.R. 40/1998 e dell’art. 9 della L. 285/2000, ha in particolare avviato la Conferenza di servizi con i soggetti territoriali e istituzionali interessati, tra i quali i soggetti titolari delle autorizzazioni;

il responsabile del procedimento ha dato quindi attuazione, per quanto di competenza, a quanto previsto dall’art. 14 della L.R. 40/1998 in materia di partecipazione;

i lavori della C.d.S. si sono espletati nelle riunioni del 27 luglio e del 31 agosto 2004 e nel corso del sopralluogo e dell’organo tecnico effettuati in data 31 agosto 2004;

l’istruttoria è stata svolta con il supporto tecnico-scientifico dell’ARPA;

a seguito del deposito del progetto presso l’Ufficio di deposito progetti regionale, non sono pervenute osservazioni da parte del pubblico;

il proponente è stato invitato a partecipare alla riunione della conferenza di servizi in data 27 luglio e 31 agosto 2004 nel cui ambito ha fornito opportuni chiarimenti in merito agli elaborati progettuali presentati a corredo dell’istanza ed in particolare sul programma predisposto per la realizzazione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006 e sulle misure di mitigazione d’impatto ambientale previste;

l’autorità competente ha avviato la Conferenza dei Servizi con i soggetti territoriali e istituzionali interessati, tra i quali i soggetti titolari delle autorizzazioni richieste ed individuate dal soggetto proponente, invitando i seguenti soggetti:

Comune di Bardonecchia;

Nucleo Centrale dell’Organo Tecnico;

Direzione Regionale Tutela e Risanamento ambientale, Programmazione Gestione Rifiuti;

Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica;

Direzione Regionale Opere Pubbliche;

Direzione Regionale OO.PP. Segreteria CROP;

Direzione Regionale OO.PP. Settore Decentrato Assetto Idrogeologico di Torino;

Direzione Regionale Pianificazione Risorse Idriche;

Osservatorio Regionale dei lavori Pubblici;

Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico settore Usi Civici;

Direzione Regionale Difesa del Suolo;

Direzione Regionale Territorio Rurale;

Direzione Regionale Industria;

Comunità Montana Alta Val di Susa;

Provinciale di Torino;

Corpo Forestale dello Stato;

Arpa Piemonte settore Prevenzione Rischio Geologico e Sismico;

Arpa Piemonte;

R.F.I. Direzione Infrastrutture;

Soprintendenza Archeologica del Piemonte;

Soprintendenza per i beni Architettonici e per il paesaggio del Piemonte;

Considerato che:

con Deliberazione della Giunta Comunale n. 50 del 7/4/2004 il comune di Bardonecchia ha approvato il progetto preliminare di lavori di sistemazione idraulica confluenza torrenti Frejus - Melezet - Rochemolles e la relativa copertura finanziaria;

con Determina n. 149 bis del 6/7/2004 il comune di Bardonecchia nella persona del geom. Durando in qualità di Responsabile del Servizio e di Responsabile Unico del Procedimento, ha approvato l’elaborato di verifica alla fattibilità ambientale dell’intervento ad integrazione del progetto approvato con deliberazione di G.C. n. 50 del 7/4/2004;

il sito oggetto degli interventi si configura come ambito urbano attraversato dall’alveo dei torrenti Frejus, Melezet, Rochemolles, ed è caratterizzato dalla presenza di infrastrutture viarie ed arginature che hanno parzialmente compromesso lo stato dei luoghi;

i lavori in progetto si svolgono in ambiente urbano, non sono pertanto interferite aree utilizzate a scopi agricoli. Nell’area di intervento non sono presenti derivazioni o captazioni ad uso irriguo;

Dato atto che:

entro la conclusione della seconda e conclusiva riunione di Conferenza dei Servizi si sono espressi i seguenti soggetti:

* Direzione Regionale Settore Pianificazione e verifica attività estrattive, pervenuta al prot. n. 9351/26 del 3/8/2004;

* Direzione Regionale Settore Pianificazione Difesa del Suolo, pervenuta al prot. n. 9413/26 del 4/8/2004;

* Direzione Regionale Settore Pianificazione e Gestione Urbanistica, pervenuta al prot. n. 10126/26/04 del 1/9/2004;

* Provincia di Torino, Area Ambiente, Parchi, Risorse Idriche e Tutela della Fauna, servizio VIA Pianificazione e Gestione Attività Estrattive, pervenuta al prot. n. 10170/26/04 del 3/09/2004;

* Provincia di Torino, Area Territorio, Trasporti e Protezione Civile Servizio Difesa del Suolo, prot. n. 233218 del 31/8/2004;

* Direzione Regionale Territorio Rurale Assessorato Ambiente - Agricoltura e Qualità - Caccia e Pesca - Energia Risorse Idriche - Pianificazione e Vigilanza Parchi, pervenuta al prot. n. 10238/26/04 del 7/09/2004;

* Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale, programmazione Gestione Rifiuti prot. n. 15579/22.01 del 06/09/2004;

in forza di quanto espressamente previsto dalla Deliberazione della Giunta Regionale n°44-7807 del 25/11/2002 il responsabile del procedimento adotta l’atto finale di conclusione della C.d.S., anche in assenza dei pareri delle amministrazioni che, pur regolarmente convocate nel rispetto delle modalità di cui ai commi 2 e 3 dell’art.14 ter della L.241/90, non vi abbiano partecipato, ai sensi del combinato disposto dei commi 7 e 9 dell’art.14 ter della L.241/90 e dei commi dell’art.9 della L.285/2000 nonché nei termini esplicitati dalla D.G.R. n°42-4336 del 5/11/2001 e dalla successiva D.G.R. n°41-7279 del 7/10/2002.

Tutto ciò premesso e considerato,

Vista la L. 9 ottobre 2000 n. 285 e s.m.i.;

Vista la L.R. 14 dicembre 1998 n. 40;

Vista la L.R. 51/97, art. 22;

Visto il D.lgs. n. 42/2004;

Vista la L.R. 45/90, art. 22;

Visto il R.D. n. 523/1904

Vista l’ ordinanza D. P.C.M. 3274/2003 e D.G.R. 61 - 11017 del 17/11/2003;

Visti i verbali delle riunioni della Conferenza dei servizi e dell’Organo Tecnico, acquisiti agli atti;

Visti i pareri ed i contributi tecnici acquisiti agli atti.

Per tutto quanto sopra esposto

IL DIRIGENTE

determina

che il progetto “Intervento di sistemazione idraulica confluenza Torrenti Frejus - Melezet - Rochemolles” sito in Bardonecchia, presentato dal comune di Bardonecchia ai sensi dell’art. 10 della L.R. 14 dicembre 1998 n. 40, non debba essere sottoposto alla fase di valutazione di cui all’art. 12 della suddetta legge regionale;

che la compatibilità ambientale possa essere garantita dall’osservanza delle seguenti prescrizioni, utili anche ai sensi del comma 1 e 2 , art. 9 della L. 9 ottobre 2000 n. 285. Il progetto definitivo dovrà essere redatto secondo le seguenti disposizioni e prescrizioni:

1. dovranno essere redatti elaborati di progetto a carattere definitivo degli interventi previsti e indicati nella relazione tecnico illustrativa del progetto preliminare e relativi alla realizzazione del nuovo ponte prefabbricato in c.a., delle opere di difesa spondale previste (murature in c.a. rivestite in pietrame, scogliere in massi, scogliere in massi con talee) e della sistemazione delle aree attigue al ponte in progetto (parcheggi, area attrezzata, area verde, illuminazione, etc.), con indicazioni in merito alla sistemazione complessiva di tali ambiti comprensiva di tipologie prescelte e materiali da porre in opera;

2. dovranno essere condotti approfondimenti progettuali relativi alle soluzioni compositive adottate ed alla tipologia prescelta, da valutare in considerazione dell’ambito di intervento che, seppure segnato da interventi antropici, è localizzato in un contesto sottoposto a vincolo di tutela paesistico ambientale e necessita di particolare attenzione in merito all’inserimento paesaggistico delle opere in progetto;

3. dovrà essere prodotta ampia documentazione fotografica a colori del contesto d’intervento con indicazione delle aree interessate dagli interventi in progetto e inserimento virtuale del ponte in progetto;

4. per quanto disposto dal D.P.R. 11/7/1980 n. 752, gli interventi in progetto che saranno realizzati nella fascia di rispetto di 30 metri dalla più vicina rotaia, dovranno essere soggetti al preventivo benestare della Rete Ferroviaria Italiana;

5. per quanto disposto dalla L. 17/5/1985 n. 210 comma 2 art. 15, si precisa che qualora risultassero da espropriare aree di proprietà della Rete Ferroviaria Italiana, le stesse non potranno essere sottratte alla loro destinazione senza il preventivo consenso della società stessa;

6. dovranno essere evidenziati gli eventuali disalvei eseguiti a seguito del recente evento alluvionale verificatosi in data 6-7/8/2004;

7. dovranno essere redatti i profili longitudinali nel torrente Dora di Melezet e del torrente Frejus estesi per un tratto significativo sia a valle che a monte dell’intervento;

8. dovrà essere effettuata la verifica della sezione idraulica del ponte esistente sotto l’azione del nuovo regime idraulico unitamente a uno studio idraulico relativo all’interazione tra le opere in progetto (scogliera , muro) e le pile del ponte FS.;

9. dovrà essere redatta relazione tecnica dalla quale, a seguito della realizzazione dei nuovi manufatti che andrebbero ad attestarsi in corrispondenza delle pile del ponte ferroviario, risulti garantita la stabilità del ponte stesso;

11.considerato che l’area di cantiere è posta in prossimità della confluenza dei torrenti Frejus e Melezet, dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per limitare l’intorbidamento delle acque e soprattutto per evitare sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque;

12. al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco;

13. durante l’esecuzione degli interventi in alveo dovrà essere garantito il deflusso delle acque del torrente Frejus senza procedere all’intubamento delle acque con opere provvisionali;

14. le soglie in massi dovranno essere realizzate in modo da evitare la completa impermeabilizzazione del setto per permettere il deflusso delle acque in subalveo;

15. prima dell’esecuzione degli interventi in alveo dovranno essere effettuate le operazioni di allontanamento dell’ittiofauna presente e dovranno essere realizzate opere provvisionali a monte e a valle dell’area di intervento per impedire l’accesso della fauna ittica in quest’area;

16. al fine di tutelare maggiormente le popolazioni ittiche presenti, dovrà essere effettuata una sospensione dei lavori in alveo in concomitanza con il periodo riproduttivo della trota fario (dal 1 novembre al 1 marzo);

17. poiché le soglie previste in progetto potrebbero costituire una barriera al movimento della fauna ittica, al fine di assicurare la continuità dell’ambiente fluviale, il proponente dovrà progettare e realizzare tali soglie con una pendenza tale da essere agevolmente superate dall’ittiofauna. Nel caso in cui, per motivi di sicurezza idraulica, le soglie dovessero avere un’altezza o una pendenza tali da renderle insormontabili, il proponente dovrà provvedere alla progettazione e alla realizzazione di una scala di rimonta per i pesci;

18. qualora nell’ambito delle attività di scavo e di disalveo venga rinvenuta la presenza di amianto all’interno di eventuali lenti ofiolitiche presenti nei litotipi prevalenti attribuibili ai calcescisti, si prescrive che:

a. nella predisposizione degli elaborati relativi alla pianificazione della sicurezza ai sensi del D.Lgs. 494/1996 si dovrà tenere conto dei disposti di cui al D.Lgs. 277/1991 e s.m.i. , nonché per quanto applicabili dei decreti ministeriali emanati in forza della legge 257/1992, ai fini della loro immediata attuazione in caso di necessità;

b. ai fini di un continuo monitoraggio ambientale della componente “aria” dovrà essere previsto dal progetto che la stazione appaltante i lavori assuma gli opportuni accordi affinché il sistema di campionamento per il rilevamento di fibre aerodisperse nell’area interessata dai cantieri olimpici ed in corrispondenza di alcuni recettori potenzialmente sensibili realizzato dall’Agenzia Torino 2006, secondo modalità e programmi di monitoraggio concordati con A.R.P.A. Piemonte, venga esteso anche ai siti oggetto dei lavori in oggetto;

c. si sottolinea che ai materiali comunque derivanti da attività di scavo dovranno essere applicate le disposizioni di cui alla normativa vigente con attuale riferimento ai commi 17, 18 e 19 dell’art.1 della L. 443/2001;

19. dovranno essere rappresentati e collocati planimetricamente gli interventi previsti per la ricostruzione morfologica dei siti, per il consolidamento, la sistemazione superficiale e il drenaggio dei terreni, nonché per il contenimento e la mitigazione dell’impatto ambientale e per il reinserimento paesaggistico dei luoghi alterati durante i lavori e delle infrastrutture edificate. A tal proposito dovranno essere prodotti elaborati completi (relazioni tecniche, planimetrie, sezioni, assonometrie, particolari costruttivi ecc.), propri della progettazione definitiva, atti a descrivere le opere progettate, nonché le opportune valutazioni sul dimensionamento e sulle verifiche di stabilità delle opere di sostegno e di drenaggio delle acque superficiali previste negli interventi di recupero e sistemazione. Ai fini di una corretta valutazione quali-quantitativa delle medesime, esse devono trovare riscontro negli elaborati relativi all’analisi prezzi e nel computo metrico del progetto definitivo, nonché negli allegati relativi alla definizione dei piani di manutenzione delle opere previsti ai sensi delle vigenti normative di legge;

20. si richiede che nella risistemazione delle superfici circostanti l’asta fluviale e destinate a spazi pubblici siano il più possibile adottate soluzioni che prevedano l’arredo a verde di tali aree, sia attraverso la messa a dimora di soggetti arborei e arbustivi appartenenti a specie autoctone e collocati secondo i corretti canoni della forestazione urbana (cavalletti tutori, ecc.) sia provvedendo alla realizzazione delle aree di sosta con tipologie quali “elementi modulari in c.l.s. inerbiti” altrimenti denominati “blocchetti in calcestruzzo con tappeto erboso carrabile” o con soluzioni che permettano il sicuro ed apprezzabile inerbimento in termini percentuali di tali aree (ad es. salvaprato plastico a griglie componibili ecc.);

21. gli inerti di scavo e il materiale di disalveo derivanti dalle operazioni di cantiere dovranno essere destinati prioritariamente al riutilizzo in loco o in cantieri di lavoro limitrofi alle aree interessate dal progetto in oggetto ed in ogni caso la loro destinazione, in base al regime giuridico di riferimento, dovrà essere chiara: dovrà quindi essere limitato alle sole fasi di cantiere l’uso di aree di deponia temporanea ed esclusi stoccaggi provvisori di tali materiali; nel caso di smaltimento degli stessi o di altri materiali di rifiuto direttamente in discariche autorizzate ai sensi della normativa vigente, queste dovranno essere già esplicitamente individuate in fase progettuale definitiva;

22. dovrà essere redatto un adeguato piano di manutenzione delle opere realizzate, con particolare riferimento a quelle di sistemazione idrogeologica ed i derivanti oneri economici dovranno essere evidenziati nel progetto;

23. la conduzione del cantiere dovrà essere tale da prevenire qualsiasi inquinamento delle componenti ambientali presenti: in particolare si richiede uno specifico elaborato che illustri le cautele che saranno messe in atto per evitare l’inquinamento del corpo idrico e limitare i fenomeni di inquinamento acustico e atmosferico dovuti al cantiere, anche in relazione alla vicinanza dell’abitato e delle popolazioni residenti;

24. dovrà essere esaminata la possibilità di contaminazione delle matrici suolo, sottosuolo, acque sotterranee, acque superficiali a causa delle attività di cantiere e di quelle ad esse connesse. Tale sezione dovrà inoltre descrivere le misure e gli accorgimenti atti ad evitare sversamenti, accumuli, scarichi di sostanze inquinanti ed altre azioni che possono creare situazioni di contaminazioni e di conseguente riduzione delle caratteristiche qualitative e quantitative delle matrici ambientali. Nel caso in cui da tale studio risulti la possibilità, anche accidentale, di pregiudizio di tali matrici, lo studio dovrà illustrare i sistemi di intervento nelle ipotesi di manifestarsi di situazioni di emergenza;

25. per la realizzazione delle scogliere dovrà essere valutata l’opportunità di realizzarle mediante intasamento con talee o con terra e non cementate, nelle quali si possono spontaneamente radicare specie pioniere tipiche della vegetazione ripariale;

26. nella redazione del progetto definitivo dovrà essere stralciata la scogliera prevista a valle della confluenza tra i torrenti Frejus e Dora di Melezet in sponda destra a monte del ponte ferroviario;

27. nella redazione del progetto definitivo dovrà essere verificato nel dettaglio le disposizioni degli strumenti urbanistici vigenti al fine di valutare se risulti necessaria la predisposizione della Variazione Urbanistica ai sensi della L. 285/2000 riferita alla strumentazione urbanistica vigente.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

La presente determinazione sarà pubblicata sul bollettino della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Tommaso Turinetti