Torna al Sommario Indice Sistematico

Bollettino Ufficiale n. 37 del 16 / 09 / 2004

Codice 21.5
D.D. 30 aprile 2004, n. 218

Progetto “Lavori di sistemazione idraulica e manutenzione dell’asta del Torrente Stura di Lanzo in territorio dei comuni di Balangero, Cafasse, Lanzo Torinese, Mathi, Nole, Villanova Canavese - Alluvione ottobre 2000". Proponente Comune di Nole Canavese (TO). Valutazione d’incidenza SIC IT110014 ”Stura di Lanzo", D.P.R. 357/97 modificato e integrato con D.P.R. 120/03, art. 6

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di esprimere, ai sensi dell’articolo 6 del DPR 120/03 che modifica l’articolo 5 del DPR 357/97 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonchè della flora e della fauna selvatiche” e per le motivazioni formulate in premessa, giudizio positivo di valutazione d’incidenza all’esecuzione del progetto “Lavori di sistemazione idraulica e manutenzione dell’asta del Torrente Stura di Lanzo in territorio dei comuni di Balangero, Cafasse, Lanzo Torinese, Mathi, Noie, Villanova Canadese -Alluvione ottobre 2000" situato all’interno del Sito d’Importanza Comunitaria ”Stura di Lanzo" (cod. IT110014), Presentato dal Comune di Noie Canadese (TO), in qualità di capofila, subordinatamente al rigoroso rispetto delle seguenti prescrizioni:

1. I lavori verranno effettuati procedendo da valle verso monte per ridurre l’impatto della torpidità dell’acqua.

2. Verranno rispettati i tempi della sospensione dei lavori: dal 15 marzo al 15 giugno per evitare il disturbo nel periodo di nidificazione e dal 15 ottobre al 1 dicembre in alveo bagnato nei periodi di riproduzione della fauna ittica.

3. Verrà eseguito, durante le fasi cantiere, il ripristino delle risorgive e dei sistemi acquatici laterali, in modo da favorire la massima circolazione dell’ittiofauna. Al termine dei lavori il fondo dell’alveo sarà costituito soltanto da materiale lapideo e dovrà presentare irregolarità tali da interferire nel minor modo possibile con il ciclo biologico della fauna acquatica che insiste sul tratto d’asta interessato dall’intervento.

4. Il rinverdimento delle massicciate delle difese spondali dovrà essere realizzato mediante talee di Salix sp. (la selezione delle specie dovrà essere effettuata con attenzione alle caratteristiche della stazione), da disporsi in fase di posa di massi, utilizzando tecniche di ingegneria naturalistica.

5. Il ripristino delle zone retrostanti le massicciate dovrà prevedere la ricostituzione della copertura vegetale, utilizzando specie autoctone come farnia, frassino e carpino bianco. La progettazione dell’impianto dovrà mirare ad una struttura il più possibile prossima a quella naturale evitando sesti troppo regolari, al fine di ottenere una copertura arborea che garantisca la connettività ecologica lungo le sponde del torrente.

6. Dovranno essere attuate alcune attività di monitoraggio durante i lavori: rilievo mensile della qualità delle acque (torpidità, pH, idrocarburi ...) e campagna IBE in fase ante operam da ripetersi a cadenza trimestrale fino ad un anno oltre il termine ultimo delle attività di cantiere. I dati di monitoraggio dovranno essere trasmessi al Settore Pianificazione Aree Protette della Regione e al Coordinamento Tecnico VIA-VAS dell’ARPA Piemonte.

7. La buona riuscita degli interventi di rinverdimento delle massicciate e di ricostituzione della copertura boschiva dovrà essere monitorata semestralmente per i due anni successivi al termine delle attività di messa in opera, al fine di limitare ed ovviare ad eventuali fallanze.

Si richiede inoltre che i progetti di mitigazione e compensazione e le attività di monitoraggio in fase di cantiere ed esercizio siano concordati con il Settore Pianificazione Aree protette della Regione Piemonte con l’Ente di gestione del Parco regionale La Mandria e con il Coordinamento Tecnico VIA-VAS dell’ARPA Piemonte.

Si prescrive inoltre di affidare al Coordinamento Tecnico VIA-VAS dell’ARPA Piemonte il controllo dell’effettivo recepimento e attuazione di tutte le prescrizioni ambientali contenute ai punti precedenti relative alla fase realizzativi dell’opera e di stabilire conseguentemente che il proponente dia tempestiva comunicazione dell’avvio dei lavori al Coordinamento suddetto.

Il Dirigente responsabile
Ermanno De Biaggi