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Bollettino Ufficiale n. 37 del 16 / 09 / 2004

ANNUNCI LEGALI


Provincia di Cuneo

Deliberazione G.P. n. 607 del 5 agosto 2004. Progetto di coltivazione di cava di quarzite nel Comune di Barge. Lotto b Pian Martino. Proponente: A.T.I. Tinarelli S.P.A. Geol. Carletti (attuale ragione sociale “Pian Martino S.C.A.R.L.”) Via Umberto Saba 6, Località Ellera Umbra - Corciano (PG). Giudizio di Compatibilità Ambientale ex artt. 12 e 13 L.R. 40/98 e s.m.i..

(omissis)

In conclusione, alla luce di quanto emerso dagli approfondimenti tecnici condotti nel corso dell’istruttoria svolta con il supporto tecnico-scientifico dell’ARPA, dalle risultanze del sopralluogo e delle due Conferenze dei Servizi , i cui verbali sono conservati agli atti dell’Ente, emerge che sussistono i presupposti di compatibilità ambientale per la realizzazione dell’intervento, così come proposto e modificato conseguentemente alle integrazioni richieste dall’autorità competente e prodotte dal proponente, in quanto gli interventi di ampliamento in progetto, che interessano un’area già compromessa da precedenti attività estrattive, non comportano particolari criticità ambientali né appaiono tali da arrecare impatti aggiuntivi sulle componenti ambientali già attualmente coinvolte dalle attività di estrazione in atto

Per mitigare ulteriormente l’entità degli impatti, rispetto alle misure già previste dal proponente, sulle componenti ambientali in corso d’opera e per ottimizzare il recupero dell’area è altresì emersa l’esigenza di subordinare la realizzazione dell’ampliamento proposto alle seguenti prescrizioni:

(omissis)

Preso atto delle autorizzazioni acquisite, ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 2, della L.R. 40/1998 e s.m.i. e dell’art. 14 della legge 241/1990 e s.m.i., nell’ambito delle Conferenza dei Servizi del 14 aprile 2004 e del 12 luglio 2004, specificate più sopra e descritte nei relativi verbali, conservati agli atti dell’Ente.

(omissis)

La Giunta Provinciale

(omissis)

delibera

1. di esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale sul progetto di coltivazione di cava di Quarzite Lotto B Pian Martino nel Comune di Barge presentato da parte del Sig. Tinarelli Massimo, in qualità di legale rappresentante dell’A.T.I. Tinarelli S.p.A. (attuale ragione sociale “Pian Martino S.C.A.R.L.”), con sede in Corciano, località Ellera Umbra, Via Umberto Saba 6, in quanto gli interventi di ampliamento in progetto, che interessano un’area già compromessa da precedenti attività estrattive, non comportano particolari criticità ambientali né appaiono tali da arrecare impatti aggiuntivi sulle componenti ambientali già attualmente coinvolte dalle attività di estrazione in atto

2. Per mitigare ulteriormente l’entità degli impatti, rispetto alle misure già previste dal proponente, sulle componenti ambientali in corso d’opera e per ottimizzare il recupero dell’area, il giudizio positivo di compatibilità ambientale è subordinato al rispetto delle seguenti prescrizioni:

- Entro il 31 ottobre di ogni anno di Autorizzazione, la Ditta è tenuta a presentare a tutti gli Enti componenti la Conferenza di Servizi un aggiornamento del piano topografico dell’area di cava (sia su supporto informatico che su supporto cartaceo) con allegata relazione tecnica relativa allo stato di avanzamento della coltivazione e del conseguente riempimento con il materiale sterile derivante dallo scavo. Dovrà inoltre essere illustrato il consuntivo delle opere di recupero ambientale realizzate ed una previsione degli interventi da eseguire nel corso dell’anno successivo.

- Siano mantenuti due punti distinti di scarico nel reticolo idrografico naturale (Combale Carrera e Rio Linsolero) realizzando per entrambi un bacino di decantazione opportunamente dimensionato;

- Prima dell’inizio della coltivazione dovrà essere realizzato e prontamente inerbito il fosso di guardia lungo il limite meridionale dell’area di cava al fine di intercettare ed allentare le acque provenienti dalle aree a monte del fronte.

- La coltivazione avvenga per lotti successivi al fine di limitare le aree di scopertura e consentire la realizzazione degli interventi di recupero ambientale in stretta successione temporale rispetto alla conclusione della coltivazione.

- Il terreno vegetale, in attesa del successivo riutilizzo nelle operazioni di recupero ambientale, dovrà essere temporaneamente stoccato in cumuli di ridotte dimensioni e interessato da inerbimento protettivo, al fine di conservare le caratteristiche di fertilità dello stesso.

- Esaurita la coltivazione si dovrà provvedere ad un raccordo degli interventi di sistemazione morfologica e di recupero ambientale con le aree limitrofe già oggetto di coltivazione, come illustrato nella documentazione integrativa presentata.

- Sia prestata particolare attenzione a realizzare profili finali con andamento il più possibile naturale evitando eccessive geometrizzazioni ed artificiosità, in coerenza con la morfologia preesistente ed adottando un’ottimale risoluzione delle zone di raccordo con le aree limitrofe non oggetto di coltivazione;

- L’impianto di specie arboree ed arbustive previsto segua un sesto d’impianto irregolare in modo da conferire all’area un aspetto più naturaliforme possibile.

- Entro sei mesi dalla scadenza dell’autorizzazione dovranno essere eseguiti tutti i lavori di recupero ambientale previsti e prescritti.

3. di dare atto delle autorizzazioni acquisite ai sensi e per gli effetti dell’art. 13, comma 2, della L.R. 40/1998 e s.m.i. e dell’art. 14 della legge 241/1990 e s.m.i., descritte nei verbali delle Conferenze dei Servizi del 14 aprile 2004 e del 12 luglio 2004, conservati agli atti dell’Ente; e cioè:

(omissis)

4. di stabilire che al fine dell’espletamento delle funzioni di controllo previste dall’art. 8 c.2 della L.R 40/98 e s.m.i., il proponente dovrà dare tempestiva comunicazione della data di inizio e fine lavori al Settore VIA del Dipartimento di Cuneo dell’ARPA Piemonte, Via M. D’Azeglio 4, 12100 Cuneo;

5. di stabilire che il giudizio di compatibilità ambientale, ai fini dell’inizio dei lavori per la realizzazione degli interventi, ha efficacia per la durata di anni tre a decorrere dalla data della presente deliberazione;

6. di inviare il provvedimento al proponente e a tutti i soggetti interessati;

7. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese e/o minori entrate a valere sul bilancio dell’anno in corso;

8. di dare atto che in relazione al presente provvedimento è stato acquisito il parere tecnico di cui all’art. 49 del richiamato D. Lgs. 267/2000;

9. di dichiarare il presente provvedimento, per l’urgenza, immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000.

(omissis)

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 12, comma 8 della L.R. 40/1998 e s.m.i. e depositata presso l’Ufficio di Deposito di questa Provincia e presso l’Ufficio di Deposito della Regione Piemonte.

Contro il presente provvedimento è possibile ricorso al tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Allegati
(omissis)