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Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 36

Deliberazione della Giunta Regionale 3 agosto 2004, n. 52-13235

Sottoscrizione Protocollo d’intesa tra l’Ufficio Scolastico per il Piemonte, la Regione Piemonte per la programmazione e la realizzazione di progetti, percorsi e attività per l’arricchimento dell’offerta formativa del sistema scolastico del Piemonte

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

Di autorizzare il Presidente della Giunta regionale o, in Sua assenza o impedimento, l’Assessore alla Valorizzazione dell’Identità del Piemonte a sottoscrivere con l’Ufficio Scolastico per il Piemonte il protocollo d’intesa,allegato alle presente deliberazione, di cui fa parte integrante e sostanziale.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’articolo 65 dello Statuto e dell’articolo 14 del Regolamento regionale 29 luglio 2002, n. 8/R.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF)

Protocollo d’intesa per la programmazione e la realizzazione di progetti, percorsi e attività per l’arricchimento dell’offerta formativa del sistema scolastico del Piemonte

tra la Regione Piemonte in persona del suo Presidente on. Enzo Ghigo

e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte - Direzione Generale, rappresentato dal Direttore generale Dr. Luigi Catalano, qui di seguito denominate “le Parti”.

Premesso che:

la Regione Piemonte sta perseguendo da diversi anni un piano politico diretto a promuovere ed accrescere la propria identità, nella convinzione che intervenire attivamente su tale processo, anche attraverso la conoscenza della storia, delle tradizioni piemontesi e delle sue eccellenze possa contribuire alla affermazione del proprio territorio.

I punti di forza ricorrenti che si possono cogliere nella storia e nelle tradizioni del Piemonte possono essere così sintetizzati :

- la capacità di darsi un centro;

- l’abilità di aprirsi al mondo;

- la disponibilità a dialogare.

Centro è stata dal XVI secolo la Torino capitale, ma centrale è anche stata la capacità dei piemontesi di darsi linee-guida condivise, come il perseguire uno sviluppo protoindustriale.

Centro si è dimostrata nel Settecento l’Accademia delle Scienze, che attirava gli studenti migliori da ogni Provincia e dalla quale ripartivano i funzionari che avrebbero realizzato una struttura amministrativa efficiente ed unitaria nel Paese.

L’apertura al mondo dei piemontesi si è evidenziata con forza nel XX secolo, quando il Piemonte è diventato la culla di un made in Italy industriale, variegato e sovente senza pari che ha sempre dialogato col mondo intero piuttosto che col resto del Paese.

La propensione e la capacità ad attivare sempre il dialogo e lo scambio con gli ‘altri’ rappresentano un’ennesima enorme ricchezza del Piemonte.

La predisposizione al dialogo con l’Altro ha trovato grande conferma nell’operato di quei santi sociali (Benedetto Cottolengo, Giovanni Bosco, Pier Giorgio Frassati) che in Piemonte hanno posto le basi per la nascita e l’espansione di tante attività non-profit. Quelle attività di volontariato - in larga parte anche di segno laico - che debbono essere ancor oggi valorizzate per divenire un modello sempre più aggiornato di tutela delle fasce deboli della società.

I piemontesi, poi, sono emigrati nel mondo senza rescindere legami, tradizioni e identità, come dimostra il forte attaccamento alla terra d’origine che tuttora persiste nei discendenti. Ma gli emigranti piemontesi hanno anche saputo cogliere novità ed opportunità nelle nuove patrie d’elezione, avendo sempre rappresentato per esse una preziosa risorsa.

Nel tessuto socioeconomico piemontese è rimasto forte e immutato un patrimonio evidente, antico, sempre aggiornato al mutare dei tempi e senza eguali nel resto del Paese rappresentato da quel sistema formativo che trae una continua linfa vitale dalla presenza sul territorio di prestigiosi atenei, di numerose fondazioni culturali, di una moltitudine di centri di formazione e di scuole di specializzazione di alto livello internazionale, affiancati da un gran numero di enti diversi, la cui attività spazia dalla formazione manageriale a quella internazionale, da quella tecnico-scientifica a quella umanistica.

Questo sistema formativo si collega in permanenza ad un tessuto produttivo avanzato e sufficientemente diversificato, che include settori di assoluto rilievo, consentendo di offrire a ciascuno ciò di cui ha realmente bisogno: una cultura tecnica e tecnologica, una grande tradizione di esperienze significative storicamente consolidate ed un ricco patrimonio artistico.

Rilevata l’opportunità di trasmettere alle nuove generazioni questo ampio bagaglio di conoscenze e tradizioni che permetta loro, attraverso la consapevolezza delle eccellenze del Piemonte, di accrescere la propria identità.

Visto il Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n.112;

Visto il P.R.S. Programma Regionale di Sviluppo della Regione Piemonte della VII Legislatura;

Visto il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275;

Visto il DPR 319 dell’11 agosto 2003 che include nei compiti istituzionali dell’Ufficio Scolastico Regionale la promozione della ricognizione delle esigenze formative, lo sviluppo della relativa offerta sul territorio in collaborazione con le regioni e gli enti locali e il supporto alle istituzioni scolastiche autonome;

Visto il Decreto di articolazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, prot. N. 20114 del 24 settembre 2001, ai sensi dell’art. 6 comma 7 DPR 6 novembre 2000 n. 347;

Visto l’art. 7 della Legge n. 352/97 che contempla che le scuole di ogni ordine e grado possano stipulare con le Soprintendenze del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca apposite convenzioni per l’elaborazione, in collaborazione con le istituzioni museali, di percorsi didattici che tengano conto delle specificità locali;

Vista la Circolare Ministeriale n.312/98 che, a seguito dell’Accordo quadro tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca finalizzato ad attivare un Sistema Nazionale di educazione al patrimonio culturale (siglato il 20/3/98), ribadisce l’opportunità che i Servizi Educativi del Museo e del Territorio presso i Musei e le Soprintendenze e presso i Musei di Enti locali, eventualmente collegati in rete, progettino congiuntamente alle istituzioni scolastiche percorsi formativi orientati alla conoscenza e all’uso responsabile del patrimonio culturale;

Premesso che secondo quanto previsto dagli artt.1 e 9 del DPR 275/99 le istituzioni scolastiche provvedono alla definizione e alla realizzazione dell’offerta formativa, nel rispetto delle funzioni delegate alle Regioni e dei compiti funzionali trasferiti agli Enti locali ai sensi degli artt. 138 e 139 del DL 112/98 e che, singolarmente o consorziate, realizzano ampliamenti dell’offerta formativa che tengono conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali;

Premesso che tra le linee strategiche innovative dell’azione regionale individuate dal PRS, assumono particolare valore i temi della tutela, della fruizione e della valorizzazione del patrimonio culturale, del sostegno e del rilancio dei valori delle identità culturali, nonché lo sviluppo di azioni che favoriscono la documentazione e la valorizzazione delle testimonianze materiali, orali, musicali, delle tradizioni popolari, della storia del lavoro e dell’impresa;

Premesso che l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte assume quale presupposto del proprio mandato istituzionale la cultura dell’integrazione e orienta la propria azione secondo una logica di apertura al dialogo con altri soggetti istituzionali, attraverso la ricerca di specifici ambiti di raccordo e confronto, nella logica del sistema formativo integrato territoriale;

Premesso inoltre che è interesse dell’Ufficio Scolastico Regionale svolgere un ruolo attivo orientato a sviluppare una rete di servizi per le istituzioni scolastiche e a concorrere a cogliere le opportunità di crescita culturale offerte dal sistema territoriale del contesto locale, a diffonderle e a promuoverle;

Considerato che tra le Parti è già in corso una proficua collaborazione in diversi ambiti e per diverse azioni;

Considerato inoltre che le Parti attraverso i rispettivi siti WEB presentano la propria attività istituzionale negli ambiti tematici che interessano il presente Protocollo d’intesa;

Considerato altresì che le Parti riconoscono e convengono su:

- centralità dei processi e dei percorsi di formazione, in una logica di interazione tra le attività educative e culturali;

- collaborazione reciproca nell’ampliamento e la qualificazione dell’offerta formativa, in coerenza con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi di studio e in relazione alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico dei singoli territori;

- necessità di sostenere l’impegno delle istituzioni scolastiche e dei docenti che vi operano a rispondere in modo adeguato alla eterogeneità di bisogni, interessi, motivazioni, aspettative dell’utenza scolastica attraverso la realizzazione di iniziative e interventi formativi di qualità e corrispondenti alle riforme in atto;

- necessità di favorire l’integrazione e lo scambio di esperienze e di sperimentazioni tra il sistema scolastico ed il sistema culturale del Piemonte;

- necessità di ricercare e verificare progetti innovativi a sostegno della programmazione dell’offerta formativa delle scuole;

- necessità di favorire la diffusione dei progetti e delle attività, in corso e da attivare, anche attraverso l’utilizzo qualificato delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione (TIC).

Tutto ciò premesso, le Parti concordano il seguente protocollo d’intesa

Art. 1 - Oggetto del Protocollo d’intesa

In attuazione dei principi espressi in premessa, tenendo conto della fascia d’età e degli interessi degli allievi, la Regione Piemonte e l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte intendono svolgere congiuntamente attività volte a:

- promuovere la conservazione, la conoscenza e idonee forme di fruizione pubblica degli strumenti di interesse scientifico e del patrimonio librario di valore storico presenti in Piemonte;

- promuovere, sostenere e valorizzare progetti, percorsi formativi e attività per l’arricchimento dell’offerta formativa rivolti al sistema scolastico del Piemonte, anche attraverso la realizzazione di strumenti integrativi ai libri di testo, che promuovano la valorizzazione delle identità culturali e del territorio del Piemonte;

- attivare iniziative e programmi riservati a docenti, studenti, e famiglie che facciano conoscere e valorizzino anche il rapporto fra le autonomie locali e le istituzioni scolastiche;

- raccordare i progetti, i percorsi formativi e le attività già in atto con altre iniziative di carattere innovativo, nell’ottica di una programmazione integrata dell’offerta formativa e, nei limiti delle risorse disponibili, favorendo forme di coprogettazione;

- rendere disponibili informazioni e strumenti conoscitivi strutturati che risultino anche da ricerche e indagini sull’utenza giovanile;

- supportarne e diffonderne la conoscenza presso tutte le componenti della scuola, anche favorendo lo sviluppo di una cultura dell’informazione e comunicazione per via telematica, attraverso la promozione di aree informative e di interscambio, collaborazione e discussione tra sistema scolastico e sistema culturale piemontese;

- facilitare il rapporto tra scuole, o reti di scuole, e le istituzioni culturali del territorio, al fine di favorire forme di cooperazione e di sinergie, anche mediante la stipula di apposite convenzioni definite in sede locale.

Art. 2 - Ambiti del Protocollo d’intesa

Le parti si impegnano a intraprendere le azioni previste dall’art.1 e a sostenere progetti delle scuole/reti di scuole nei seguenti ambiti:

- comunicazione e promozione educativa e culturale;

- teatro, musica, cinema e altre iniziative di spettacolo;

- lettura e biblioteche;

- musei e servizi culturali;

- cultura, lingue e tradizioni del Piemonte;

- conoscenza del territorio e dei beni culturali ivi contenuti.

Art. 3 - Articolazione delle attività

Le parti intendono pervenire ad un rapporto stabile di collaborazione, impegnandosi a programmare, definire e realizzare di comune intesa e con risorse condivise progetti, percorsi formativi ed attività di supporto al perseguimento degli scopi di cui al precedente art. 1.

In particolare le attività potranno includere:

- percorsi e laboratori di sperimentazione didattica;

- stages per studenti e docenti presso Enti, Associazioni e Istituzioni coinvolti in progetti e programmi promossi dalla Regione Piemonte;

- iniziative di formazione, convegni e seminari;

- materiali editoriali di carattere didattico;

- supporto a reti di scuole e siti web;

- azioni di monitoraggio e indagini conoscitive;

- premi e concorsi;

- partecipazione congiunta a finanziamenti nazionali ed a programmi promossi dall’Unione Europea;

- scambi culturali e progetti per l’integrazione europea.

Le parti si impegnano a ricercare ulteriori eventuali risorse, necessarie per l’attuazione del presente protocollo, anche attraverso richieste a enti pubblici e privati;

concordano altresì di individuare nella rete di scuole del Piemonte, ed in particolare quelle che hanno nel loro ordinamento corsi di Beni Culturali, in ragione della specificità del loro know-how, un riferimento privilegiato per quanto concerne la conoscenza, la documentazione e la valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio, anche mediante esercitazioni finalizzate alla produzione di materiali comunicativi.

Art. 4 - Comitato tecnico scientifico

Le parti si impegnano a costituire un Comitato tecnico scientifico così composto:

due rappresentanti del M.I.U.R. nominati dal Direttore dell’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte;

due rappresentanti della Regione Piemonte nominati dalla Giunta regionale su designazione dell’Assessore regionale alla Valorizzazione dell’Identità del Piemonte e dell’Assessore regionale all’Istruzione.

Il Comitato tecnico scientifico è presieduto, ad anni alterni, dal Direttore dell’Ufficio scolastico regionale e dall’Assessore regionale alla Valorizzazione dell’Identità del Piemonte o da loro delegati, i quali provvederanno a fornire un’idonea sede e segreteria.

Il Comitato provvede alla elaborazione di proposte e di linee guida delle iniziative da realizzarsi nell’ambito del presente protocollo e ne accompagna il monitoraggio e la valutazione. Le parti potranno, inoltre, attivare dei Gruppi tecnici tematici su specifici progetti o iniziative, anche in collaborazione e/o coprogettazione con altri soggetti attuatori.

Art. 5 - Accordi successivi

Qualora si rendesse necessario, per un più efficace svolgimento delle attività oggetto del presente Protocollo d’intesa, le parti potranno stipulare specifici accordi operativi.

Art. 6 - Durata del Protocollo d’intesa

Il presente Protocollo d’intesa avrà durata di tre anni con decorrenza dalla data di firma del Protocollo d’intesa stesso.

Tre mesi prima della scadenza del Protocollo d’intesa le parti valuteranno le attività svolte e concorderanno l’eventuale proseguimento per il triennio successivo.

Art. 7 - Diffusione del Protocollo d’intesa.

Le parti si impegnano a garantire la diffusione dei contenuti del presente Protocollo d’intesa quadro e dei suoi risultati progressivi presso le istituzioni scolastiche ed anche, attraverso conferenze e segnalazioni alla stampa, riunioni con gli Enti locali e con i diversi soggetti interessati.