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Bollettino Ufficiale n. 34 del 26 / 08 / 2004

Codice 25.9
D.D. 10 marzo 2004, n. 388

O.M. n. 3090 del 18/10/2000. Evento alluvionale autunno 2000. Conferenza di Servizi di Verbania. Comune di Macugnaga. Lavori di sistemazione idraulica Torrente Anza e Rio Pedriola. Importo finanziato: Euro 750.000=. Importo progetto: Euro 750.000=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare il progetto dei lavori di sistemazione idraulica Torrente Anza e Rio Pedriola dell’importo di Euro 750.000, così suddiviso:

Importo lavori a base d’asta:    Euro    547.600,00
oneri per la sicurezza    Euro    16.900,00
Somme a disposizione dell’Amministrazione:
- I.V.A. sui lavori (20%)        112.900,00
- spese tecniche        56.500,00
- I.V.A. su spese tecniche        11.300,00
- Compenso per il responsabile del Proc.        2.800,00
- Indennizzi ed espropri        2.000,00
- Totale somme a disposizione        185.500,00
Sommano        185.500,00
Totale    Euro    750.000,00

A condizione che:

1) venga definita in fase esecutiva la corretta geometria della soglia in ragione del previsto posizionamento di un idrometro per la misura delle portate del torrente Anza;

2) sia prestata, in fase esecutiva, la massima attenzione alla conservazione delle caratteristiche di naturalità dell’alveo fluviale mantenendo la continuità della vegetazione ripariale;

3) le caratteristiche del materiale lapideo impiegato siano coerenti per cromatismo e tipologia a quelle delle pietre presenti nei luoghi d’intervento;

4) le testate delle scogliere vengano ricoperte di terra vegetale e, ove possibile, vengano raccordate correttamente alla sommità delle sponde e repentinamente inerite;

5) le massicciate, anche quelle in sopraelevazione dei muri spondali esistenti, abbiano le fughe a vista intasate di terra per consentire l’inserimento di vegetazione spontanea a mitigazione dell’impatto visivo;

6) le aree di deposito del materiale proveniente da disalveo vengano tempestivamente livellate, in modo armonico con il profilo del terreno circostante, spianate, ricoperte da uno strato di terreno agrario di adeguato spessore e inerbite:

nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale:

1)- i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto necessario, tenendo in preminente considerazione in qualsiasi fase e circostanza la stabilità del terreno e il buon regime delle acque;

2)- in corso d’opera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smottamenti, scoscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;

3)- gli sbancamenti in depositi sciolti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;

4)- dovrà essere posta particolare cura nell’esecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare l’insorgere di fenomeni di dilavamento, erosione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendole a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo dei muri di sostegno;

5)- i reinterri per la ricostruzione della morfologia circostante potrà avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però l’impiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;

6)- i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nell’ambito degli interventi dovranno essere allontanati dall’area e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali di rii o colatori;

7)- dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11/3/1988 sulle norme geotecniche.

- Di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi del R.D. n. 523/1904, della L.R. 45/89 e del D.Lgs 490/99;

- Di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonché urgenti e indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche e integrazioni.

I lavori e le espropriazioni occorrenti per la realizzazione dell’opera di cui trattasi dovranno iniziarsi entro anni uno e compiersi entro anni cinque dalla data della presente determinazione.

Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole