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Bollettino Ufficiale n. 34 del 26 / 08 / 2004

Deliberazione della Giunta Regionale 3 agosto 2004, n. 47-13230

L.R. 8 gennaio 2004, n. 1 - Promozione della rete delle strutture socio-assistenziali. Bando per il miglioramento dei livelli prestazionali del servizio di ristorazione nei presidi socio-assistenziali per anziani - Criteri per la concessione di contributi regionali finalizzati alla realizzazione, riorganizzazione e potenziamento del servizio centrale di cucina

A relazione dell’Assessore Cotto:

La fase dell’inserimento del ricovero di un anziano in una casa di riposo costituisce un efficace termine di valutazione della “qualità” del presidio interessato: in effetti gli evidenti problemi, non solo psicologici, connessi all’abbandono delle abitudini quotidiane per un diverso modo di vivere in comunità, possono essere superati o per lo meno contenuti là dove le strutture socio assistenziali sono in grado di fornire appropriate risposte alle esigenze degli ospiti.

In questo senso possono essere diversi i motivi che, correttamente miscelati, incidono sul grado di apprezzamento dei complessi socio assistenziali, tutti di fatto riconducibili a tre distinte categorie: la componente umana, da identificarsi come capacità del personale a relazionarsi sempre con l’anziano, i fattori prestazionali, da intendersi come accessibilità ad un diffuso ventaglio di servizi e di attività, e da ultimo i caratteri ambientali, da ricondursi alla disponibilità di un’idonea dotazione di spazi, individuali e comuni, e, per quanto possibile, di aree verdi.

Con riferimento a questi temi generali occorre rimarcare il costante impegno della Regione ad assicurare alle persone della terza età migliori condizioni di vita, promuovendo iniziative specifiche rivolte alla realizzazione o al potenziamento delle strutture, attivando manifestazioni per diffondere la conoscenza del fenomeno e, cosa più rilevante, predisponendo atti e provvedimenti legislativi indispensabili per indirizzare efficacemente le azioni di Istituzioni, Enti e Operatori Privati.

Si richiama al proposito la recente entrata in vigore della L.R. n. 1 in data 8.1.2004 con la quale, tra l’altro, si è inequivocabilmente ribadito come obiettivo qualificante la promozione di una rete di presidi in grado di far superare ai cittadini le situazioni di disagio e sofferenza e di garantire evidenti miglioramenti dei livelli di vivibilità.

Tra i fattori cosiddetti “prestazionali” una particolare rilevanza per gli anziani assume il servizio di ristorazione offerto nelle strutture socio-assistenziali, sia per quanto attiene la vera e propria funzione di somministrazione dei pasti sia per ciò che concerne la sicurezza alimentare.

Al fine di contribuire all’obiettivo di migliorare la qualità della ristorazione- analizzate le diverse problematiche attinenti il servizio (pulizia ed igiene dei locali, preparazione e veicolazione dei cibi, conservazione ed immagazzinamento delle materie prime) - la Regione Piemonte ritiene pertanto di assumere un’iniziativa che di fatto agisce secondo due distinte linee di azione: il miglioramento tecnico-funzionale delle cucine e la fornitura delle relative attrezzature.

Relativamente alla idoneità strutturale dei locali cucina - pur rimarcando una situazione non particolarmente critica, stante un atteggiamento generalmente attento dei gestori nel recepimento delle nuove direttive in materia e la costante opera di vigilanza delle competenti autorità - si deve infatti segnalare l’opportunità di avviare interventi, di natura edilizia ed impiantistica, che possano consentire il miglioramento delle condizioni d’uso, favorendo più valide prestazioni nella ristorazione.

Per quanto concerne invece la dotazione di attrezzature occorre ribadire l’importanza di disporre di un servizio di qualità nella preparazione, nella veicolazione e nella conservazione dei cibi e delle materie prime: in questo senso non si può sottacere l’esigenza da parte dei presidi di utilizzare apparecchiature in grado di assicurare sempre un soddisfacente livello di sicurezza igienica degli alimenti e di gradevolezza dei cibi somministrati.

Il percorso che si intende quindi seguire è quello di assegnare un contributo in conto capitale per la realizzazione di interventi di tipo strutturale ed impiantistico in grado di assicurare più appropriate condizioni d’uso dei locali, nonché per l’acquisto di arredi ed attrezzature che coprano le diverse fasi della somministrazione dei pasti.

A questo proposito è il caso di sottolineare l’opportunità di estendere, per quanto possibile, i benefici di tali iniziative anche alla popolazione esterna, secondo modalità e procedure che gli Enti vorranno definire, al fine di favorire una maggiore integrazione tra le strutture e chi li vive quotidianamente, ed il territorio in cui si collocano.

Da ultimo si precisa che il contributo per la realizzazione degli interventi finalizzati alla realizzazione, riorganizzazione e potenziamento del servizio centrale di cucina nelle strutture residenziali per anziani, verrà assegnato sulla base delle priorità opportunamente indicate nel documento allegato e fino alla concorrenza delle risorse disponibili.

Tutto ciò premesso;

visto l’art. 37 della L.R. 8 gennaio 2004, n. 1;

vista la L. 30.4.62 n. 283;

visto il D.P.R. 26.3.80;

visto il D.Lvo. 26.5.97 n. 155;

la Giunta Regionale, unanime,

delibera

- di far propri gli obiettivi e le finalità di partecipazione al bando per la realizzazione, riorganizzazione e potenziamento del servizio centrale di cucina entro i presidi socio-assistenziali per anziani, definiti in premessa;

- di approvare le modalità di partecipazione al bando, nonché i criteri, l’entità e le modalità per l’assegnazione dei contributi nell’allegato 1 del presente provvedimento;

- di dare atto che la presente iniziativa troverà copertura economica con le risorse successivamente accantonate con apposita deliberazione all’interno del fondo unico per gli investimenti - L.R. 1/2004;

- di demandare alla competente Direzione Politiche Sociali la predisposizione della modulistica occorrente per la partecipazione al bando di finanziamento;

- di stabilire che l’assegnazione dei contributi verrà disposta con apposito provvedimento a seguito dell’approvazione della graduatoria in merito.

La presente deliberazione sarà integralmente pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF) 1

L.R. 8.01.2004, n. 1 - Bando per il miglioramento dei livelli prestazionali del servizio di ristorazione nei presidi socio-assistenziali per anziani - Criteri per la concessione di contributi regionali finalizzati alla realizzazione, riorganizzazione e potenziamento del servizio centrale di cucina.

1. Obiettivi del bando

Nel corso di questo decennio si sono ulteriormente accentuate le azioni atte a promuovere una significativa - per qualità e quantità - presenza sul territorio di presidi per anziani, assicurando finanziamenti, da un lato, per la realizzazione di strutture più moderne e, dall’altro, per la dotazione dei relativi ausili.

Con il presente bando, riaffermata la particolare importanza che anche una corretta alimentazione può avere per la salute degli anziani, la Regione Piemonte intende rivolgere l’attenzione al servizio di ristorazione offerto nelle strutture socio-assistenziali fornendo un contributo sia al vero e proprio servizio di somministrazione dei pasti che dal punto di vista della sicurezza alimentare.

Si ripropongono al riguardo alcune note dello studio del 2002 “Linee guida per la ristorazione” là dove si afferma “...la sicurezza igienica del pasto si pone pertanto come una condizione necessaria nella consapevolezza che la sicurezza alimentare si raggiunge attraverso un decisivo orientamento verso le materie prime provenienti da un’agricoltura eco-compatibile, verso prodotti a filiera controllata” e “... il miglioramento delle conoscenze sui rischi in campo alimentare ... ha comportato l’emanazione di nuove norme che assegnano un ruolo di protagonista a chi produce e somministra alimenti...”.

Al fine di contribuire all’obiettivo di migliorare la qualità della ristorazione - analizzate singolarmente le diverse problematiche attinenti il servizio (pulizia ed igiene dei locali, preparazione e veicolazione dei cibi, conservazione ed immagazzinamento delle materie prime) - si ritiene di assumere un’iniziativa che di fatto agisce secondo due distinte linee di azione: il miglioramento tecnico-funzionale delle cucine e la fornitura dei relativi arredi ed attrezzature.

Relativamente al primo argomento - il miglioramento dei locali - si può in generale affermare come la attuale situazione non debba ritenersi particolarmente critica, stante un atteggiamento sufficientemente attento dei gestori nei confronti dell’adeguamento delle strutture alle disposizioni di legge oggi vigenti ed una costante opera di monitoraggio e di vigilanza da parte delle competenti autorità: al presente appaiono peraltro auspicabili interventi di tipo strutturale ed impiantistico in grado di assicurare più appropriate condizioni d’uso.

In questo senso verranno prese in considerazione, da un lato, la realizzazione di quelle opere edilizie che possono implementare la fruibilità e la funzionalità dei locali (es. processo lavorativo a catena, risoluzione di nodi critici dei flussi, etc.) e, dall’altra, la installazione di impianti tecnologici più avanzati (es. contenimento delle temperature, trattamento delle acque, risparmio dei consumi energetici, etc.).

Una particolare attenzione occorre poi riservare al tema delle attrezzature: se la presenza di vani a norma sotto il profilo igienico-distributivo-organizzativo costituisce un fattore imprescindibile, altrettanta importanza deve essere attribuita alla qualità della preparazione, della veicolazione e della conservazione dei cibi e delle materie prime.

A tale riguardo il percorso che si intende seguire è quello di assegnare un contributo in conto capitale al fine di consentire il rinnovo di arredi ed apparecchiature che risultano ormai obsoleti o non più in linea con le disposizioni oggi operanti.

Detto che la partecipazione regionale è estesa all’acquisto di attrezzature che coprono le diverse fasi della somministrazione dei pasti una annotazione particolare si pone nei confronti di eventuali proposte mirate anche a fornire un servizio di ristorazione a domicilio per le persone anziani meno abbienti.

In considerazione della rilevanza sociale che iniziative del genere assumono, nell’ottica di una sempre più auspicata integrazione tra le strutture ed il territorio in cui si collocano, sarà quindi tenuto in debito riguardo anche l’acquisto da parte dei presidi delle attrezzature che potranno consentire la ristorazione domiciliare (contenitori, fornetti microonde, celle frigorifere, etc.) previa definizione delle modalità di veicolazione dei pasti e specifico atto che regoli l’attività.

2. Beneficiari

Possono beneficiare dei contributi regionali unicamente tutti i soggetti pubblici, le cooperative sociali ed i privati senza scopo di lucro che dimostrano di essere proprietari dell’immobile in cui ha sede il presidio oggetto dell’intervento.

3. Presidi oggetto di finanziamento

Sono oggetto del finanziamento i presidi socio-assistenziali per anziani, semiresidenziali e residenziali, autorizzati al funzionamento ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 26 e 54 della L.R. 8 gennaio 2004, n. 1.

Sono esclusi dal finanziamento i presidi per anziani autorizzati esclusivamente a Residenza Assistenziale Alberghiera (RAA) e Residenza Assistenziale di Base (RAB) nonché quelli fruenti di finanziamento ex L. 67/88, art. 20 - I° triennio ed ex L.R. 73/96 - I° e II° bando.

4. Interventi ammessi a finanziamento

Sono ammessi a contributo tutte le opere edili ed impiantistiche finalizzate alla realizzazione, riorganizzazione e potenziamento del servizio centrale di cucina. Sono altresì ammesse a finanziamento la fornitura e la posa di arredi, attrezzature ed utensili connessi al suo funzionamento.

Qualora l’intervento fosse rivolto alla realizzazione di una nuova cucina, la stessa dovrà essere dimensionata in base agli standard strutturali previsti dalla normativa vigente, suddivisa in aree di lavorazione e provvista del deposito derrate e delle celle frigorifere. Per il personale addetto si dovrà altresì prevedere appositi locali spogliatoi e relativi servizi igienici ed un ingresso separato da quello delle derrate.

Per quest’ultime dovrà essere posta particolare attenzione e cura nell’esame del percorso, dall’ingresso al raggiungimento delle stesse alla dispensa o alle celle frigorifere, nonché nella loro preparazione e cottura, e nel loro smistamento ed eliminazione.

Appare ovvio come l’ubicazione ed il dimensionamento della zona cottura non debba solo rapportarsi al flusso operativo surichiamato, ma anche alle potenzialità produttive del numero pasti giornalieri che si vogliono produrre, qualora la struttura offrisse un servizio non limitato ai soli ospiti del presidio.

Nel caso in cui sia prevista, viceversa, la ristrutturazione del locale cucina, si evidenzia l’importanza che assumono gli adeguamenti impiantistici, quali quello elettrico, quello del trattamento dell’aria in ingresso e di mantenimento costante della temperatura dei diversi ambienti, nonché l’impianto di trattamento dell’acqua al fine prevenire i fenomeni di contaminazione.

Per quanto attiene, infine, la fornitura delle attrezzature, in conformità con le più moderne metodologie operative, si segnala l’importanza che rivestono: per la veicolazione degli alimenti i carrelli termici o multirazione; per svincolare i tempi di produzione da quelli di consumazione, l’abbattitore, con conseguente miglioramento della sicurezza igienica e dell’organizzazione del lavoro stesso; per la suddivisione dei prodotti, così come prescritto dalla normativa vigente, i frigoriferi a due o più scomparti.

Tutti gli interventi su menzionati devono possedere i requisiti di qualità, igiene e sicurezza prescritti dalla normativa vigente e, ad ultimazione dell’opera o fornitura, essere in possesso di tutte le autorizzazioni di legge.

Non saranno ammessi a contributo le spese tecniche e gli oneri fiscali derivanti dall’intervento e/o fornitura, nonché le spese per lavori e/o forniture già eseguite o in corso di realizzazione alla data di approvazione del presente bando.

5. Tipo ed entità dei contributi

Il contributo finanziario della Regione per ciascun presidio è determinato in ragione dei seguenti valori tabellari:

* spese fino a euro 5.000,00 contributo pari al 100%

* spese oltre euro 5.000,00 contributo pari a euro 5.000,00 + 50% della parte

eccedente fino ad un max di euro 25.000,00

Per interventi che presuppongono spese superiori a euro 100.000,00 in ragione della complessiva riorganizzazione e/o ristrutturazione dei locali nonché per la riallocazione delle cucine il contributo massimo erogabile sarà pari a euro 30.000,00.

6. Criteri per l’assegnazione dei contributi

Le istanze saranno valutate sulla base dei seguenti criteri a ciascuno dei quali verrà assegnato un punteggio necessario alla formazione di graduatorie:

- tipologia presidio (capacità ricettiva): massimo punti 5

- tipologia intervento (realizzazione, ristrutturazione e/o fornitura degli arredi e delle attrezzature): massimo punti 6

- collocazione territoriale (popolazione residente nel Comune in cui insiste il presidio oggetto del contributo): massimo punti 5

- ulteriori elementi di qualità (utilizzo di sistemi ed attrezzature atti a migliorare il servizio, anche in maniera più diffusa sul territorio): massimo punti 9

Ferma restando la valutazione delle istanze secondo i suesposti criteri, quelle rientranti nel medesimo punteggio saranno collocate in graduatoria in ordine crescente d’importo contributivo.

7. Procedura per al presentazione delle domande di contributo

1. Le domande per l’assegnazione del contributo per la realizzazione, riorganizzazione e potenziamento del servizio centrale di cucina, compresa la fornitura degli arredi, delle attrezzature e degli utensili connessi al suo funzionamento, dovranno essere trasmesse corredate dalla sotto elencata documentazione:

- dichiarazione sostitutiva atto di notorietà della proprietà;

- dichiarazione sostitutiva atto di notorietà dell’atto costitutivo;

- copia dell’autorizzazione al funzionamento del presidio rilasciata dall’ASL competente per territorio;

- copia dell’autorizzazione sanitaria alla preparazione ed alla somministrazione degli alimenti e bevande (nei casi in cui il locale cucina è già esistente);

- Relazione tecnico-illustrativa dell’intervento da realizzare corredata da:

a. Computo metrico estimativo delle opere edili e impiantistiche da realizzare, redatto applicando il prezzario regionale vigente o mediante analisi prezzi nel caso di opere non contemplate dallo stesso;

b. Planimetria generale e schemi grafico-distributivi dell’immobile con indicazione delle opere in progetto;

c. Tavola quotata relativa alla cucina e eventuali locali accessori, con la disposizione degli arredi;

d. Tabella standard dimensionali relativi all’intera struttura (ai sensi della D.G.R. 38/92);

e. Stima degli arredi e disciplinare per la relativa fornitura (si ricorda che non saranno valutate le stime redatte dalle ditte fornitrici);

f. Quadro economico generale dell’intervento;

g. Eventuali relazioni specialistiche comprovanti l’adozione di sistemi ed attrezzature idonei al trattamento delle acque, al mantenimento della giusta temperatura ambientale, al risparmio energetico, nonché al superamento dei punti critici HACCP individuati (necessarie per l’attribuzione del relativo punteggio).

2. Le domande per l’assegnazione del contributo per la sola fornitura degli arredi, delle attrezzature e degli utensili connessi al funzionamento del servizio centrale di cucina, dovranno essere trasmesse corredate dalla sotto elencata documentazione:

- dichiarazione sostitutiva atto di notorietà della proprietà;

- dichiarazione sostitutiva atto di notorietà dell’atto costitutivo;

- copia dell’autorizzazione al funzionamento del presidio rilasciata dall’ASL competente per territorio;

- copia dell’autorizzazione sanitaria alla preparazione ed alla somministrazione degli alimenti e bevande (nei casi in cui il locale cucina è già esistente);

- Relazione tecnico-illustrativa dell’intervento da realizzare corredata da:

a. Tavola quotata relativa alla cucina e eventuali locali accessori, con la disposizione degli arredi;

b. Stima degli arredi e disciplinare per la relativa fornitura (si ricorda che non saranno valutate le stime redatte dalle ditte fornitrici);

c. Quadro economico generale dell’intervento;

d. Eventuali relazioni specialistiche comprovanti l’adozione di sistemi ed attrezzature idonei al trattamento delle acque, al mantenimento della giusta temperatura ambientale, al risparmio energetico, nonché al superamento dei punti critici HACCP individuati (necessarie per l’attribuzione del relativo punteggio).

Si precisa che è presa in considerazione una sola istanza per ogni presidio socio-assistenziale per anziani autorizzato.

8. Modalità di assegnazione ed erogazione dei contributi

L’assegnazione dei contributi sarà disposta con Determinazione Dirigenziale ai sensi della L.R. n. 51/97.

La somma assegnata si configura come un contributo alla spesa sostenuta, utilizzabile dal Presidio per gli interventi finanziati; nel caso in cui il costo dell’intervento, al netto degli oneri fiscali, rendicontato a consuntivo sia inferiore alla spesa ammessa a contributo, il contributo sarà ridotto di conseguenza.

Il contributo regionale sarà erogato in unica soluzione dopo l’ultimazione degli interventi e/o la fornitura degli arredi e delle attrezzature.

La liquidazione del contributo sarà disposta previa presentazione della documentazione in relazione all’intervento oggetto di contributo e più precisamente:

- Scheda contenente indirizzo - n. partita I.V.A. - n. codice fiscale - estremi della Tesoreria e relativo numero conto corrente (bancario o postale con Cod. ABI e CAB) - n. telefonico e nominativo al quale fare riferimento;

- Rendiconto totale della spesa;

- Fatture intestate al soggetto beneficiario, in copia conforme all’originale rilasciate dal responsabile amministrativo dell’Ente relative ai lavori ed alla fornitura degli arredi e delle attrezzature;

- Autorizzazione sanitaria alla preparazione ed alla somministrazione degli alimenti e bevande;

- Certificato di prevenzione incendi emesso dal Comando Provinciale dei VV.F competente per territorio;

- Certificato di agibilità rilasciato dal Comune, ai sensi del DPR 380/01;

- Dichiarazione di conformità degli impianti, ai sensi della L. 46/90;

- Certificato di regolare esecuzione dei lavori;

- Certificato di regolare fornitura.

9. Ispezione e controlli

Ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, si rammenta che le dichiarazioni rese e sottoscritte nella richiesta di contribuzione e ai fini della successiva liquidazione del contributo hanno valore di autocertificazione e, pertanto, nel caso di falsità in atti e dichiarazioni mendaci si applicano le sanzioni previste dal Codice penale e dalle leggi speciali in materia.

L’Amministrazione regionale può disporre in qualsiasi momento ispezioni e sopralluoghi, anche a campione, allo scopo di verificare la veridicità delle dichiarazioni e delle informazioni prodotte dai beneficiari e lo stato di attuazione degli interventi.

In caso di dichiarazioni mendaci o inesatte o di interventi non rispondenti al presente bando, l’Amministrazione regionale provvederà a revocare il contributo medesimo.

Si procederà alla revoca del contributo in caso di mancata realizzazione dell’intervento o in caso di sostanziali modifiche, non opportunamente segnalate e positivamente valutate dalla Regione, rispetto alla proposta approvata.

10. Trattamento dei dati e diffusione dell’iniziativa

Ai sensi del Titolo II del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali”, si informa che i dati riferiti ai soggetti partecipanti verranno utilizzati soltanto per le finalità connesse al procedimento, non verranno comunicati o diffusi a terzi e verranno comunque trattati in modo da garantirne la riservatezza e la sicurezza.

I dati personali comunicati sono utilizzati al solo scopo di procedere all’istruttoria della pratica e sono raccolti presso il Settore Promozione della Rete delle Strutture, Vigilanza e Controllo sulla Qualità dei Servizi.

La mancata comunicazione di dati richiesti che comporti l’impossibilità dell’istruttoria determina la non ammissibilità al contributo.

Responsabile del trattamento dati personali è il Dirigente del Settore regionale competente.

Per quanto riguarda i diritti degli interessati si fa riferimento alle disposizioni del Titolo III° del D.Lgs. 196/2003.

11. Dotazione finanziaria

Il presente bando troverà copertura economica con le risorse successivamente accantonate con apposita deliberazione all’interno del “Fondo unico degli investimenti - L.R. n. 1/2004" sul Cap. 20535/2004.

12. Scadenza

Le domande di contributo, corredate di tutta la documentazione richiesta, dovranno essere indirizzate a:

Regione Piemonte - Direzione Politiche Sociali
Settore “Promozione della rete delle strutture,
vigilanza e controllo sulla qualità dei servizi"
C.so Stati Uniti, 1
10128 Torino

Le richieste dovranno essere inviate a mezzo plico Raccomandato con avviso di ricevimento o consegnate presso l’Ufficio Protocollo della Direzione Politiche Sociali - C.so Stati Uniti, 1 - piano 3°, entro le ore 12,00 di lunedì 29 ottobre 2004.

Il timbro postale di spedizione, o quello di arrivo per il materiale direttamente consegnato, faranno fede in ordine al rispetto delle scadenze di presentazione.

Le richieste giunte dopo i termini fissati, o con modalità diverse da quelle indicate, non saranno prese in considerazione.

13. Informazioni

Per ogni ulteriore informazione, gli interessati possono rivolgersi alla Direzione Politiche Sociali - Settore “Promozione della Rete delle strutture, vigilanza e controllo sulla qualità dei servizi”, C.so Stati Uniti 1 - 10128 Torino - tel. 011/432.15.46 - fax 011/432.56.47.

Il presente bando corredato dalla modulistica necessaria per la presentazione delle istanze di contributo sarà scaricabile dal sito internet regionale al seguente indirizzo:

http://www.regione.piemonte.it/bolI_leggi/bandi/index.htm

Ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 4 e ss. della Legge 7 agosto 1990, n. 241, si informa che il Responsabile dei Procedimento relativo al presente bando è individuato nel Dirigente Responsabile del Settore regionale competente, ing. Enrico Rosso.