Torna al Sommario Indice Sistematico

Bollettino Ufficiale n. 33 del 19 / 08 / 2004

Codice S1.4
D.D. 11 agosto 2004, n. 1045

Approvazione del Bando pubblico per l’assegnazione di contributi a favore di progetti concernenti la sicurezza alimentare nel Sahel e nell’Africa Occidentale. Percorso C. Anno 2004

(omissis)

(omissis)

determina

In seguito alla mozione n. 382 “Iniziative politiche di cooperazione con il Terzo Mondo”, approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale nella seduta del 19 febbraio 1997, la Regione Piemonte ha intrapreso una serie di programmi per sostenere le iniziative volte ad affrontare il problema della sicurezza alimentare nei Paesi del Terzo Mondo.

Su indicazione del Comitato di Solidarietà del Consiglio Regionale, ai sensi delle Leggi regionali 4/82 e 67/95, la Regione Piemonte ha valutato l’opportunità di concentrare la propria azione in alcuni Paesi dell’area Saheliana: Burkina Faso, Mali, Niger, Senegal.

Dal 1997 la Regione Piemonte approva annualmente un “Programma di sicurezza alimentare nel Sahel” per rinnovare il proprio impegno nei confronti delle popolazioni del Sahel e impegna annualmente, sul capitolo di competenza, indicativamente la somma L.1.800.000.000 a favore dei progetti realizzati in tale area.

Con DGR n. 21-13125 del 26/07/04 sono state approvate, relativamente all’anno 2004, le “Direttive per la definizione del Programma regionale di Sicurezza Alimentare e Lotta alla Povertà” ed i criteri per l’assegnazione di contributi regionali, per un totale di euro 1.899.164,62 accantonati sul capitolo 11014, per il programma delle attività previste e per il reimpegno delle somme in perenzione amministrativa.

Le direttive suddette, riconfermano l’impegno regionale in Burkina Faso, Mali, Niger e Senegal e allargano l’intervento regionale a nuovi paesi dell’Africa Occidentale: Benin , Capo Verde, Costa d’Avorio, Mauritania. Pertanto il Programma acquisisce il titolo “ Programma di Sicurezza Alimentare e Lotta alla Povertà nel Sahel e nell’Africa Occidentale”.

Inoltre in continuità con le esperienze precedenti si opera attraverso i tre percorsi di intervento adottati, indicativamente secondo la seguente ripartizione percentuale delle risorse finanziarie disponibili per le iniziative di cooperazione:

* Percorso A : processi di cooperazione decentrata degli enti locali (25%),

* Percorso B: iniziative a regia regionale (25%),

* Percorso C: progetti di soggetti pubblici e privati senza fine di lucro (50%).

In coerenza con le indicazioni contenute nelle Direttive su citate relativamente al percorso C, si rende necessario pubblicare un bando pubblico per la presentazione di richieste di contributo per progetti concernenti la sicurezza alimentare e la lotta alla povertà nei Paesi precedentemente individuati.

Le risorse destinate al finanziamento del Percorso C , già accantonate (Acc. N. 101174) con la DGR sopra citata sul capitolo di competenza n. 11014 del bilancio regionale 2004, hanno un importo complessivo di euro 886.000,00.

Tutto ciò premesso

IL DIRETTORE

visto gli articoli 4 e 17 del D.Lgs. 165/2001 e s.m.i.

visto l’art. 22 della legge regionale n. 51 del 8/8/97;

vista la legge regionale 17/08/1995 n. 67 e successive modifiche e integrazioni,

vista la mozione del Consiglio regionale n. 382 del 19/02/1997 relativa alle iniziative politiche di cooperazione con il Terzo Mondo,

vista la DGR n. 21-13125 del 26/07/04 di approvazione delle “Direttive relative all’anno 2004 per la definizione dei programmi regionali di sicurezza alimentare nel Sahel e nell’Africa Occidentale” e di accantonamento delle risorse necessarie,

determina

per le motivazioni illustrate in premessa

* di approvare il bando pubblico 2004 per l’assegnazione di contributi a favore di progetti concernenti la sicurezza alimentare e la lotta alla povertà nell’area del Sahel e dell’Africa Occidentale allegato alla presente determinazione di cui costituisce parte integrante e sostanziale.

La presente determinazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso innanzi al TAR Piemonte entro il termine di 60 giorni.

Il Direttore regionale
Giuliana Bottero

Allegato (fare riferimento al file PDF)

BANDO PUBBLICO PER L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA DI SICUREZZA ALIMENTARE E LOTTA ALLA POVERTA’ NEL SAHEL E NELL’AFRICA OCCIDENTALE - PERCORSO C - Anno 2004

Il Consiglio Regionale, nella seduta del 19 febbraio 1997, ha approvato la mozione n° 382 “Iniziative politiche di cooperazione con il Terzo Mondo”, con la quale ha deciso di impegnarsi in modo organico nel sostegno di iniziative atte ad affrontare il problema della sicurezza alimentare nei paesi meno sviluppati.

A tale fine , il Comitato di Solidarietà e la Giunta Regionale, ai sensi delle leggi regionali 4/82 e 67/95, hanno stabilito di concentrare l’azione in alcuni paesi dell’area saheliana e dell’Africa occidentale.

Per dare continuità all’azione intrapresa dal 1997 la Giunta regionale, con deliberazione n. 21-13307 del 26/7/2004 ha approvato le “Direttive per la definizione del programma regionale di sicurezza alimentare e lotta alla povertà nel Sahel e nell’Africa Occidentale” per l’anno 2004.

§ 1. PREMESSA

A seguito delle indicazioni contenute nelle “ Direttive per la definizione del programma regionale di sicurezza alimentare nell’Africa Occidentale” previste per l’anno 2004 viene pubblicato il presente bando per l’assegnazione di contributi a favore di progetti concernenti la sicurezza alimentare e la lotta alla povertà negli otto paesi dell’Africa occidentale individuati dalla Regione Piemonte (Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Costa d’Avorio, Mali, Mauritania, Niger, Senegal) e promossi da soggetti piemontesi pubblici e privati senza fini di lucro.

§ 2. PRINCIPI D’AZIONE

Nel promuovere il programma di sicurezza alimentare e lotta alla povertà nel Sahel e nell’Africa Occidentale, la Regione Piemonte persegue i seguenti principi d’azione:

* valorizzazione del patrimonio di esperienze e di conoscenze circa i bisogni e le opportunità locali, che è proprio dei soggetti che già operano nelle aree oggetto di intervento;

* sostegno ad iniziative che coinvolgano, in attività di cooperazione, gruppi di immigrati provenienti dagli otto paesi dell’Africa Occidentale in cui opera la Regione;

* promozione dello sviluppo economico tramite lo scambio di conoscenze, risorse tecniche e finanziarie tra il sistema produttivo piemontese e quello dei paesi africani interessati;

* stimolo e appoggio alle relazioni istituzionali e di collaborazione tecnica e scientifica tra le Università piemontesi e quelle dei paesi africani individuati nell’ambito di attività di cooperazione allo sviluppo;

* promozione della collaborazione per progetti comuni tra le Università ed i soggetti piemontesi impegnati nei programmi di cooperazione, nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascun Ente;

* stimolo a iniziative di scambio e di solidarietà internazionale tra associazioni, scuole, università, istituti di ricerca, che siano finalizzate a creare reti transnazionali di rapporti territoriali, per lo sviluppo di attività di cooperazione nonché l’ideazione, la programmazione e la realizzazione di progetti di crescita culturale e di educazione alla pace;

* sostegno ad iniziative di cooperazione proposte da Enti e Istituzioni locali dell’Africa occidentale nell’ambito di accordi di partenariato.

§ 3. SOGGETTI ELEGGIBILI

Le richieste di contributo possono essere presentate da soggetti pubblici e privati senza fini di lucro che, al momento della presentazione della domanda, possiedano i seguenti requisiti :

* sede legale o operativa in Piemonte;

* comprovata esperienza in attività di cooperazione internazionale con i paesi in via di sviluppo e/o paesi ad economia di transizione;

* operatività sul territorio piemontese anche con azioni di sensibilizzazione, di informazione e promozione della cooperazione internazionale e delle relazioni interculturali;

* gestione e coordinamento del progetto proposto a finanziamento tramite la propria sede legale/operativa piemontese.

A titolo meramente esemplificativo si precisa che rientrano tra i soggetti eleggibili le seguenti categorie purché in possesso di tutti i requisiti sopraindicati:

* Associazioni di volontariato, Organizzazioni non Governative, Istituti religiosi e Cooperative, Università, Agenzie Formative, Scuole ed Istituzioni scolastiche;

* Comuni e loro Consorzi, Province, Comunità Montane, A.S.L..

Per “comprovata esperienza in attività di cooperazione con i paesi in via di sviluppo” si intende esclusivamente l’avere realizzato interventi co-finanziati in base a una delle seguenti leggi o ad uno dei seguenti programmi:

* legge 49/87 “Nuova disciplina della cooperazione dell’Italia con i paesi in via di sviluppo” (PVS) e successive modifiche e integrazioni;

* legge 212/92 “Collaborazione con i paesi dell’Europa centrale e orientale” (PECO);

* programmi dell’Unione Europea o di Organismi Internazionali per interventi nei PVS o nei PECO;

* legge regionale 67/95 e successive modifiche e integrazioni.

§ 4. ORIENTAMENTI METODOLOGICI

I progetti attuati nell’ambito del presente percorso dovranno essere realizzati tenendo conto dei principi d’azione e degli orientamenti metodologici individuati dalla Regione Piemonte nelle proprie linee di indirizzo.

Sulla base dell’esperienza maturata nel corso dei precedenti programmi, al fine di ottimizzare le risorse impegnate e ottenere una migliore efficacia delle azioni di sviluppo, è opportuno che gli interventi sostenuti dalla Regione riflettano alcuni orientamenti metodologici comuni, in particolare:

* attuazione di interventi con effetti di medio-lungo periodo e con ricadute sulla popolazione beneficiaria in termini di sicurezza alimentare e lotta alla povertà;

* valorizzazione e promozione di un partnerariato locale attivo che compartecipi alla progettazione degli interventi, all’attivazione di risorse locali e alla realizzazione dell’intervento ;

* coinvolgimento, in forma coordinata, di soggetti con competenze diverse che operino in sinergia e in un’ottica di complementarietà e sussidiarietà, con una particolare attenzione alle associazioni di immigrati, alle PMI, all’Università, alle ASL, alle autonomie locali , alle Pro-loco ecc.;

* interventi realizzati in modalità sostenibili, cioè tali da non creare dipendenza ma in grado di favorire l’autonomia locale e il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali;

* coordinamento con i programmi del Ministero degli Affari Esteri, dell’Unione Europea e di organismi internazionali;

* capacità di assicurare ricadute sulla comunità piemontese in termini di informazione, sensibilizzazione e promozione delle relazioni interculturale, dello sviluppo sostenibile e della cooperazione internazionale.

§ 5. REQUISITI DI AMMISSIBILITA’ DEL PROGETTO

I progetti proposti da soggetti di cui al § 3 , potranno partecipare al presente bando qualora in possesso dei requisiti di seguito elencati:

a) Essere realizzati almeno in uno degli 8 paesi dell’Africa Occidentale individuati dal programma regionale: Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Costa d’Avorio, Mali, Mauritania, Niger, Senegal.

b) mirare ad uno sviluppo di medio-lungo periodo (sono pertanto escluse dal finanziamento tutte le iniziative tese ad affrontare situazioni di emergenza come calamità naturali, conflitti armati, ecc.).

c) prevedere azioni in grado di produrre ricadute significative e verificabili sulla sicurezza alimentare e sulla lotta alla povertà, principale causa dell’insicurezza alimentare, a favore delle popolazioni interessate. In particolare:

* favorendo l’ accesso della popolazione ai generi alimentari e garantendo il loro approvvigionamento e disponibilità sui mercati locali.

* valorizzando le capacità delle collettività locali dell’ Africa Occidentale e saheliana al fine di promuovere politiche locali che rispondano ai bisogni delle popolazioni,

* tutelando le fasce più deboli della popolazione, sostenendone i bisogni di ordine sanitario, formativo e professionale per garantire una partecipazione effettiva delle donne e dei bambini nei processi di sviluppo e di promozione delle comunità locali;

* promuovendo “processi di sviluppo agricolo sostenibile”, con modalità che operino rispettando l’ ambiente e sostenendo le tecniche tradizionali dell’agricoltura di sussistenza,

* sostenendo la creazione di reddito, anche valorizzando la capacità imprenditoriale delle popolazioni locali.

§ 6. AGEVOLAZIONI PREVISTE

Il contributo regionale erogabile per ciascun progetto è stabilito fino al limite del 50% del costo totale del progetto ammissibile a finanziamento, e comunque non superiore all’importo massimo di euro 55.000,00.

§ 7. LIMITI ALLE AGEVOLAZIONI PREVISTE

Il contributo ammissibile assegnato ai sensi del presente bando non è cumulabile con contributi riconosciuti su altre linee di finanziamento del “Programma di Sicurezza alimentare e lotta alla povertà nel Sahel e nell’Africa Occidentale” o con iniziative regionali diverse.

Pertanto alla presentazione della domanda di contributo i soggetti eleggibili devono specificare se, per attività strettamente connesse al progetto presentato, sono stati concessi altri contributi pubblici e in quale misura.

Saranno ammessi nella graduatoria del presente bando non più di 4 progetti per soggetto proponente.

§ 8. VOCI DI SPESA AMMISSIBILI A FINANZIAMENTO

Al fine di ottimizzare le risorse impegnate e di migliorare la stesura della rendicontazione finale si richiede un’accorta e corretta valutazione delle voci di spesa previste per la realizzazione del progetto proposto.

Sono considerate ammissibili a finanziamento le seguenti tipologie di spesa:

* Spese di personale (personale espatriato e locale, studenti, ecc.);

* Missioni ;

* Investimenti (acquisto di macchinari, costruzioni ecc);

* Materiali di consumo;

* Formazione;

* Studi/Ricerca;

* Sensibilizzazione in Italia e in loco;

* Spese generali;

* Imprevisti.

L’ammissibilità di ulteriori tipologie di spesa non direttamente riconducibili a quelle sopra evidenziate verrà valutata nel corso dell’istruttoria.

Nel redigere il preventivo di spesa e successivamente il rendiconto finanziario, si dovrà tenere conto dei seguenti limiti delle voci di spesa:

* spese per il personale riconosciute fino al 50% del costo totale del progetto;

* spesa per le missioni riconosciute fino al 50% del costo totale del progetto;

* spese generali riconosciute fino al 6% del costo delle attività del progetto ( cioè le spese del progetto al netto delle spese generali e degli imprevisti);

* imprevisti, il cui utilizzo dovrà essere debitamente motivato in fase di rendicontazione, riconosciute fino al 3% del costo delle attività del progetto ( cioè le spese del progetto al netto delle spese generali e degli imprevisti);

* spese di sensibilizzazione in Italia riconosciute fino al 6% del costo delle attività del progetto ( cioè le spese del progetto escluse quelle generali e per imprevisti).

Si precisa inoltre che la quota del 50% di finanziamento di competenza dell’ente titolare può essere sostenuta con:

1) contributi finanziari

2) contributo in natura

3) valorizzazioni.

Per contributo in natura si intende il costo sostenuto per il lavoro svolto nel progetto da personale dipendente retribuito dall’ente titolare del contributo o di altri enti/partner coinvolti nel progetto, comprese spese di viaggio, missioni e diarie, nonchè costi per beni e servizi impiegati ma che non vengono acquistati all’esterno specificamente per il progetto (ad es. l’utilizzo di una sala o di locali dell’ente altrimenti affittati a terzi).

Tali spese devono essere quantificabili con precisione e non in maniera forfetaria (ad esempio giorni di missione, affitto mensile ecc.).

Per “valorizzazione” s’intende la quantificazione dei beni e/o servizi e/o lavoro apportati in modo forfetario o a titolo gratuito al progetto. Tali “valorizzazioni” saranno ammesse nei seguenti casi:

* quantificazione del lavoro svolto in modo forfetario da personale dipendente retribuito dall’ente titolare del contributo (ad es. per le attività di progettazione, di redazione di atti amministrativi, di rendicontazione);

* quantificazione del lavoro svolto a titolo gratuito da parte di altri soggetti;

* quantificazione di beni e/o servizi offerti a titolo gratuito da parte di soggetti coinvolti nel progetto (es. vitto e alloggio per delegazioni in visita ecc.) o imputate forfetariamente dall’ente al progetto (ad. es. spese telefoniche, per l’energia elettrica).

Le spese che verranno realizzate e rendicontate sotto forma di attività valorizzate non dovranno superare il 30% del costo complessivo del progetto

Sia nel caso dei contributi in natura che delle valorizzazioni, la quantificazione sarà resa nella forma di una dichiarazione sottoscritta da chi ha offerto beni e/o servizi, che indicherà anche le modalità di quantificazione dell’importo.

§ 9. INIZIO DECORRENZA DEI PROGETTI APPROVATI

Sono ammessi a contributo le attività dei progetti avviate nell’anno solare a cui si riferisce il presente bando.

Le iniziative per le quali si richiede il contributo potranno essere già avviate autonomamente prima dell’approvazione dei relativi atti amministrativi senza che ciò comporti alcun impegno da parte dell’Amministrazione regionale.

§ 10. PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONTRIBUTO

Per partecipare alla selezione dei progetti ammissibili a finanziamento, i soggetti interessati dovranno presentare, per ciascun progetto proposto, una domanda in carta semplice (1), utilizzando il modulo A corredato degli allegati prescritti.

Le domande dovranno essere sottoscritte dal rappresentante legale dell’ente o dell’associazione proponente con firma autenticata. Si precisa che la firma non è soggetta ad autenticazione quando è apposta in presenza del dipendente pubblico addetto a riceverla o quando alla domanda di contributo è allegata la fotocopia di un documento di identità.

Alla domanda di contributo (modulo A) dovranno essere allegati, pena l’inammissibilità della domanda, i seguenti documenti utilizzando, quando specificato, i moduli predisposti dalla Regione:

* una scheda descrittiva delle attività e delle azioni previste dal progetto redatta in forma libera;

* una scheda di sintesi del progetto e il relativo cronogramma del progetto (modulo B) ;

* un preventivo di spesa (modulo 1) ;

* le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà necessarie ai fini dell’eventuale erogazione del contributo (modulo E) :

* l’eventuale fotocopia non autenticata del documento d’identità del legale rappresentante dell’ente;

* l’atto costitutivo e lo Statuto dell’ente, qualora non fossero già in possesso degli uffici regionali competenti;

* una dichiarazione di gradimento del progetto da parte delle autorità locali dei paesi del Sahel.

Al fine di consentire la valutazione dei progetti mediante l’applicazione dei criteri di cui al successivo § 12, dovranno inoltre essere allegate le lettere di adesione e/o sostegno dei partner coinvolti. La loro mancanza non determina l’inammissibilità della domanda, ma esclusivamente la mancata assegnazione dei punteggi previsti al paragrafo 12 del bando.

La scheda di sintesi del progetto e il preventivo di spesa dovranno pervenire alla Regione anche in versione informatica, tramite floppy-disk, CD-ROM o con messaggio e-mail all’indirizzo: coopera.int@regione.piemonte.it

Le domande di contributo, complete di tutta la documentazione necessaria, dovranno essere inoltrate entro e non oltre giovedì 30 Settembre 2004 al seguente indirizzo:

Regione Piemonte

Settore Affari Internazionali e Comunitari

P.zza Castello, 165

10122 Torino

Le domande di contributo complete di tutta la documentazione necessaria, pena l’inammissibilità della domanda, dovranno essere inoltrate utilizzando una delle seguenti modalità:

a) a mezzo posta mediante raccomandata con avviso di ricevimento. Farà fede la data del timbro dell’ufficio postale di spedizione;

b) con consegna a mano alla Segreteria del Settore Affari Internazionali e Comunitari - Torino, P.zza Castello 165; la consegna potrà avvenire dalle ore 9.00 alle ore 12.00 dal lunedì al venerdì a partire dal 1 settembre 2004.

c) mediante telefax, utilizzando il numero 011/432.2658.

Sulla busta contenente l’istanza di contributo dovrà essere riportata la scritta :

“Iniziative per la sicurezza alimentare e la lotta alla povertà nei paesi del Sahel e dell’Africa Occidentale - Percorso C - anno 2004".

§ 11 . PROCEDURE GENERALI DELL’ISTRUTTORIA

L’Ufficio regionale competente accerterà l’ammissibilità amministrativa delle domande di contributo verificando i requisiti di ammissibilità dei soggetti eleggibili e dei progetti proposti , le modalità e i termini di ricevimento della domanda di contributo, la completezza della documentazione presentata.

In base ai criteri di cui al successivo § 12, l’Ufficio regionale competente individuerà i progetti giudicati meritevoli di sostegno ed approverà, con determinazione dirigenziale, una graduatoria dei progetti ammissibili indicando per ciascun progetto:

* il punteggio di merito

* il contributo assegnato;

* la percentuale di contribuzione.

L’Ufficio regionale competente comunicherà per scritto ai soggetti interessati l’esito dell’istruttoria e l’ammontare dell’eventuale contributo assegnato. Entro i successivi 30 giorni, tali soggetti dovranno comunicare, pena la revoca del contributo stesso, l’accettazione del contributo (modulo C).

La graduatoria dei progetti sarà utilizzata fino ad esaurimento delle risorse finanziarie disponibili per l’anno 2004, pari a euro 886.000,00.

I fondi residuali saranno attribuiti all’iniziativa, prima esclusa della graduatoria, con facoltà di rielaborazione del progetto nel rispetto delle condizioni previste dal bando.

Come già indicato al § 7 saranno ammessi alla graduatoria un massimo di 4 progetti per ciascun soggetto proponente.

In caso di rinuncia da parte di uno o più soggetti si procederà al finanziamento delle iniziative nel rispetto della graduatoria.

§ 12 . CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione di merito dei progetti avverrà, attribuendo a ciascun progetto proposto, un punteggio sulla base dei seguenti criteri:

1. ricadute sulla popolazione in termini di sicurezza alimentare e lotta alla povertà (fino a 30 punti);

2. valorizzazione delle capacità locali di promozione del proprio sviluppo (fino a 24 punti);

3. qualità delle sinergie con altri partner piemontesi (fino a 16 punti);

4. capacità di assicurare ricadute di informazione e sensibilizzazione sulla comunità piemontese (fino a 8 punti);

Ulteriori punti verranno assegnati ai singoli progetti in rapporto al verificarsi di una o più delle seguenti condizioni:

5. continuità con i progetti già sostenuti dalla Regione negli anni 1997- 2003 (4 punti);

6. partecipazione al progetto di associazioni di immigrati africani in Piemonte (3 punti);

7. partecipazione al progetto di piccole e medie imprese o aziende artigiane piemontesi (3 punti);

8. partecipazione al progetto di Università piemontesi (3 punti);

9. partecipazione al progetto di Aziende Sanitarie Locali piemontesi (3 punti);

10. partecipazione al progetto di Enti Locali piemontesi (3 punti);

11. partecipazione al progetto di Agenzie di Formazione Professionale (3 punti)

12. partecipazione al progetto di Pro-Loco piemontesi (3 punti);

13. partecipazione al progetto di O.N.G. piemontesi (3 punti);

mancato completamento dei progetti già finanziati fino al 2002 ( meno 6 punti).

Ai fini dell’assegnazione dei punteggi (dalla condizione 6. alla 13.) per “partecipazione” dei diversi soggetti partners si intende la realizzazione di azioni progettuali concrete ovvero nel co-finanziamento del progetto. Tali attività devono comunque essere descritte nella scheda di sintesi del progetto e debitamente documentate con lettera di adesione e/o di sostegno da parte del soggetto partner. Non saranno ritenute sufficienti generiche dichiarazioni di adesione alle iniziative da parte di partners non attivamente coinvolti nelle medesime.

§ 13. PROCEDURE PER L’EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI E RENDICONTAZIONE DELLE SPESE SOSTENUTE

Il contributo assegnato per ciascun progetto approvato sarà erogato in due rate.

La prima rata pari al 50% del contributo assegnato verrà liquidata dalla Regione, come anticipo sulle spese da sostenere, non appena sia stata adottata la determinazione di approvazione dei progetti ed una volta ricevuta la lettera di accettazione del contributo.

Ad ultimazione del progetto sarà liquidato il saldo del contributo. Per consentire la liquidazione del contributo, l’ente titolare dovrà consegnare la seguente documentazione:

1) una relazione conclusiva degli interventi realizzati redatta in forma libera;

2) una rendicontazione delle spese sostenute per l’attuazione dell’intero progetto.

La rendicontazione delle spese dovrà essere consegnata all’Ufficio competente entro 1 anno dalla data di accettazione del contributo. Tale termine può essere eccezionalmente prorogato a seguito di motivata richiesta di proroga (Modulo G) presentata dall’ente titolare del contributo. Trascorsi 30 giorni dal ricevimento della domanda, la richiesta di proroga si intende accolta; l’eventuale diniego da parte della Regione deve essere motivato e comunicato per iscritto all’ente interessato.

La rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione del progetto approvato dovrà essere redatta utilizzando i moduli predisposti dalla Regione Piemonte, in specifico:

* la richiesta di saldo del contributo assegnato con le previste dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà specificate nel modulo D

* la tabella dei preventivi e dei consuntivi di spesa firmata dal legale rappresentate dell’ente titolare del contributo (modulo 2)

* un elenco delle pezze giustificative delle spese sostenute, firmato dal legale rappresentate dell’ente titolare del contributo. (modulo 3)

Qualora il costo totale sostenuto e rendicontato a conclusione del progetto approvato sia inferiore a quello indicato nel preventivo allegato alla presentazione della domanda di contributo, l’Ufficio competente procederà ad una riduzione del contributo proporzionale al costo totale effettivamente sostenuto e documentato.

Saranno ammesse a contributo le voci di spesa sostenute a partire dalla data del 01/gennaio/2004.

Le pezze giustificative delle spese sostenute non dovranno essere allegate alla rendicontazione ma archiviate e mantenute a disposizione per eventuali controlli e verifiche della Regione Piemonte nelle sedi legali/operative degli Enti per un periodo di 5 anni.

Nel caso di enti pubblici titolari di progetti ammissibili, la rendicontazione delle spese potrà prevedere l’invio alla Regione degli atti amministrativi adottati per la realizzazione del progetto purché contengano informazioni idonee a rendere conoscibile la tipologia delle spese.

Il contributo assegnato potrà essere revocato qualora :

1) la documentazione presentata a conclusione del progetto non sia idonea e non permetta di stabilire il costo totale sostenuto per le iniziative realizzate;

2) le iniziative non siano state realizzate secondo quanto previsto dal provvedimento di assegnazione del contributo (e in particolare abbiano disatteso la valutazione della Regione relativa all’applicazione dei criteri di comparazione e valutazione dei progetti di cui al § 12).

In caso di revoca del contributo si procede al recupero delle somme indebitamente percepite, maggiorate degli interessi legali.

§ 14. VARIAZIONE DEL PROGETTO IN CORSO D’OPERA

Qualora durante il periodo di realizzazione degli interventi si verifichino eventi eccezionali ed imprevisti, gli enti beneficiari di contributo potranno presentare istanza motivata di variazione dei progetti in corso d’opera (modulo F), allegando la relativa documentazione.

I funzionari regionali incaricati valuteranno le modifiche proposte al progetto e nei successivi 30 giorni comunicheranno per iscritto all’ente interessato l’esito dell’istanza.

Le modifiche ammesse potranno concernere:

* parziale variazione delle località di intervento, purché non vengano variati gli obiettivi e le tipologie di azioni specifiche,

* parziale variazione dei partners, purché si tratti di sostituzioni o aggiunte, debitamente motivate,

* variazione di singoli capitoli del preventivo di spesa per quote aggiuntive non superiori al 30%, purché la variazione non comporti un aumento del contributo assegnato. Non è necessaria l’autorizzazione per la modifica del preventivo qualora la compensazione tra i capitoli di spesa non superi il 10% di variazione per singolo capitolo,

* variazioni di caratteristiche tecniche delle opere in fase di realizzazione,

* parziale variazione delle metodologie previste per la realizzazione delle azioni specifiche.

§ 15 . TERMINE DI ULTIMAZIONE DEl PROGETTI

Il termine ultimo per il completamento dei progetti approvati sul presente bando, comprese le eventuali e motivate proroghe concesse , è stabilito 30 giugno 2006.

§ 16. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEI PROGETTI

La Regione Piemonte avvierà apposite azioni per monitorare e valutare la realizzazione dei progetti approvati al fine di considerarne l’impatto sulla sicurezza alimentare nei paesi dell’Africa Occidentale e le ricadute in termini di informazione e coinvolgimento della società civile piemontese.

§ 17. INFORMAZIONI DI CARATTERE GENERALE

Ai sensi del D.Lgs. 196/2003 si informa che il trattamento dei dati personali che verranno comunicati alla Regione Piemonte, Settore Affari Internazionali e Comunitari, sarà unicamente finalizzato all’espletamento delle funzioni inerenti alle procedure di finanziamento, di informazione e promozione delle attività realizzate. L’istanza di contributo equivale a consenso al trattamento dei dati da parte del responsabile del procedimento, individuato nella persona della Dott.ssa Giuliana Bottero, Responsabile del Settore Affari Internazionali e Comunitari.

Gli enti titolari dei contributi assegnati con il presente bando, in occasione delle proprie attività di informazione/comunicazione, sono tenuti a specificare che il progetto è parte del programma Sahel ed stato realizzato con il contributo della Regione Piemonte - Settore Affari Internazionali.

Le modalità di utilizzo del marchio Regione Piemonte sono illustrate nella homepage del sito della Regione Piemonte. (www.regione.piemonte.it - cliccare sul marchio)

Gli enti titolari dei contributi assegnati con il presente bando dovranno altresì aver cura di inserire i dati relativi al progetto cofinanziato dalla Regione Piemonte nella banca dati contenuta nel sito Agora Piemonte all’indirizzo web http://agora.piemonte.it/htmlindex.htm

Per ogni comunicazione relativa al presente bando si invita ad utilizzare la modulistica appositamente predisposta e scaricabile dal sito http:\\agora.regione.piemonte.it

E’ disponibile la seguente modulistica:

* lettera di trasmissione

* domanda di contributo (Modulo A)

* scheda di sintesi del progetto (Modulo B)

* preventivo di spesa (Modulo 1)

* accettazione del contributo (Modulo C)

* dichiarazione sostitutiva per la presentazione della domanda (Modulo E)

* domanda di variazione del progetto in corso d’opera (Modulo F)

* domanda di proroga del termine di rendicontazione (Modulo G)

* confronto tra preventivo e consuntivo di spesa (Modulo 2)

* elenco pezze giustificative (Modulo 3)

* richiesta di saldo del contributo assegnato e dichiarazioni sostitutive per la rendicontazione delle spese (Modulo D)

Ulteriori informazioni possono essere richieste all’ufficio Affari Internazionali e Comunitari ai seguenti numeri:

Telefono: 011/432.2954 - 4626 - 2757

Fax: 011/432.2658

E-mail: coopera.int@regione.piemonte.it.

Il testo del presente bando, con i relativi allegati, è disponibile presso i siti Internet:

www.regione.piemonte.it

(area tematica “Europa e relazioni Internazionali” - “Affari Internazionali”)

http:\\agora.regione.piemonte.it ( alla pagina “news”).