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Bollettino Ufficiale n. 32 del 12 / 08 / 2004

Deliberazione della Giunta Regionale 12 luglio 2004, n. 26-12997

Espressione ai sensi della L. 443/2001 ed art. 3 del D.lgs 190/02 al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, parere ex art. 6 L. 349/86 al Ministero dell’Ambiente relative alle Variazioni/Integrazioni al Progetto preliminare con procedura di VIA statale del “Nodo Urbano di Torino, potenziamento linea Bussoleno - Torino e cintura merci” e del connesso elettrodotto a 132 kV, presentate da Italferr S.p.A.

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1. di riaffermare la strategicità della linea AC Torino Lione, tratta Bussoleno - Torino al fine del riassetto dei trasporti e della mobilità piemontese il cui tracciato così come definito nel progetto preliminare è coerente con il corridoio previsto nel PTR approvato nel 1997;

2. di ritenere che, ai sensi e per gli effetti dell’art. 6 della L. 349/86, nell’ambito della procedura normata dalla L.443/2001 e dal D.lgs 190/2002, il progetto preliminare delle variazioni/integrazioni del progetto “Nodo Urbano di Torino, potenziamento linea Bussoleno - Torino e cintura merci” e del connesso elettrodotto, già presentato da Italferr S.p.A. in data 10.03.2003 e modificato a seguito della DGR 68-10051 del 21.07.2003, in particolare lo Studio di Impatto Ambientale (SIA) debba essere ulteriormente approfondito, tenendo conto di quanto dettagliatamente evidenziato in premessa, e che tali approfondimenti debbano essere svolti nella successiva fase progettuale per consentire le necessarie valutazioni ai fini di garantire la completa compatibilità ambientale della realizzazione e dell’esercizio della nuova infrastruttura, nonché delle numerose opere connesse;

3. di approvare nel complesso il tracciato della linea ferroviaria individuato nel progetto in istruttoria ritenendo comunque necessario evidenziare che il tracciato, così come riproposto nelle integrazioni progettuali, pur rispondendo sostanzialmente alle prescrizioni riportate nella DGR 68-10051 del 21.07.2003, fatta eccezione per la progettazione dell’interconnessione di Corso Marche che la Regione Piemonte unitamente a Provincia e Comune di Torino e a tutti gli E.E.L.L. considerano strategico ed indispensabile per lo sviluppo dell’area industriale torinese e più in generale per il Piemonte, presenta ancora dei punti critici che devono essere risolti nella successiva fase progettuale:

- nella tratta in superficie che attraversa i Comuni di Collegno, Pianezza, San Gillio e Val della Torre dovranno essere valutate, e se possibile apportate, opportune modifiche al tracciato che, nel rispetto delle specifiche ferroviarie e nell’ottica di minimizzare complessivamente gli impatti ambientali e territoriali, consentano di:

a) mitigare le interferenze con la zona residenziale di Savonera;

b) evitare l’interferenza con la discarica del consorzio CIDIU di Pianezza;

c) contenere le interferenze con le unità residenziali e produttive nel territorio di Pianezza;

d) evitare l’interferenza con il SIC Monte Musinè e laghi di Caselette e con Cascina delle Monache in Comune di Val della Torre;

e) evitare l’interferenza con Cascina Tetti Negri in Comune di San Gillio;

- dovrà essere valutata la possibilità di mantenere il viadotto di attraversamento del Fiume Stura e la trincea di collegamento alla successiva galleria (fra la p.k. 8+399 e la p.k. 9+290) a quota più bassa possibile, compatibilmente con il rispetto del franco di livello massimo di piena del fiume Stura. In particolare si valuti la possibilità di allontanare il più possibile il tracciato dagli edifici siti in Via Amati ai civici 90 e 91nel Comune di Venaria, oltre ad introdurre tutte le misure di mitigazione e/o compensazione necessarie per mantenere le preesistenti condizioni ambientali;

- dovrà essere studiata la possibilità di modificare l’andamento altimetrico della livelletta nel comune di Borgaro Torinese per eliminare il dosso proseguendo il tracciato in sotterraneo con pendenza costante;

- dovrà essere realizzata l’interconnessione di Corso Marche;

- dovrà essere garantita la possibilità di futura realizzazione di un’interconnessione “leggera” in grado di collegare la Stazione di Stura con la Gronda Ferroviaria transitando attraversando la discarica delle Basse di Stura, per garantire l’accesso dei treni passeggeri di lunga percorrenza alla Gronda e consentire in un’ipotesi futura di esercizio un eventuale collegamento con la linea Torino-Ceres;

4. prevedere eventuali compensazioni in funzione delle interferenze misurate per gli immobili ricadenti nelle fasce anche indirettamente interferite dalla linea, in analogia a quanto già attuato per la realizzanda linea AC Torino-Novara;

5. di considerare le premesse integralmente recepite nel presente dispositivo;

6. di considerare fondamentale il proseguimento del lavoro di concertazione e confronto avviato nell’ambito del Tavolo Tecnico Politico, in modo da:

- evidenziare una strategia unitaria per lo sviluppo del sistema dei trasporti locali e internazionali in grado di migliorare ed implementare l’assetto attuale;

- individuare scelte progettuali e compensazioni territoriali condivise con i territori interessati dalle fasi di cantierizzazione e di esercizio della nuova infrastruttura;

- inserire lo sviluppo dello Scalo di Orbassano negli strumenti di programmazione territoriale, nonché valorizzare e potenziare l’attività logistica connessa allo scalo merci mediante la sottoscrizione di appositi protocolli di intesa;

- minimizzare la durata dei cantieri e promuovere il recupero e/o la valorizzazione delle aree interessate;

7. di richiedere, così come previsto al comma 3 dell’art. 3 del D.lgs. 190/02, la destinazione del 5% dell’importo complessivo dell’opera da destinarsi a misure di compensazione attraverso interventi mirati in funzione degli impatti prodotti sia in fase di cantierizzazione che di esercizio della nuova linea AC, di impegnarsi in merito a promuovere, unitamente alla Provincia e al Comune di Torino, Protocolli d’Intesa e Accordi di Programma finalizzati a:

- confermare una esplicita e ferma opzione ferroviaria che porti ad un riequilibrio tra le scelte modali gomma e ferro attraverso la realizzazione di infrastrutture adeguate e di innovazioni normative e tariffarie per il trasporto delle merci;

- individuare congiuntamente alle Autorità francesi , le modalità operative in grado di ridurre il traffico merci su gomma in Valle di Susa, e prevedere, contestualmente all’attivazione della nuova linea ferroviaria, l’obbligo del trasferimento su ferro del traffico merci transalpino mediante l’organizzazione di un adeguato sistema logistico;

- condizionare gli interventi sul traforo autostradale del Frejus alla sola realizzazione delle opere per la messa in sicurezza;

- utilizzare la nuova linea AC per il traffico merci e per il traffico passeggeri a lunga percorrenza, riservando la linea storica, adeguatamente ammodernata, all’esercizio del Sistema Ferroviario Metropolitano;

- definire un assetto infrastrutturale e di esercizio che consenta alle merci ed ai passeggeri provenienti da/per la Francia di attraversare l’area torinese o di raggiungerne i punti di attestamento principali e gli snodi logistici senza impegnare la linea storica, attraverso la realizzazione del raccordo con bivio Pronda lungo l’asse di Corso Marche;

- definire un rigoroso programma di potenziamento del traffico passeggeri sulla linea storica con relative strutture di accompagnamento (parcheggi di interscambio, eventuali nuove fermate), in modo da ridurre, soprattutto dopo l’entrata in esercizio della nuova linea, il traffico veicolare pendolare, migliorando il servizio di trasporto pubblico offerto ai residenti e al turismo;

8. di inviare il presente parere al Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio, e le valutazioni di competenza al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il prosieguo dell’iter procedurale.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)