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Supplemento Ordinario n. 2 al B.U. n. 31

Codice 26
D.D. 30 luglio 2004, n. 391

Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. Opere connesse. Nuova Funivia Vai e Vieni “Pattemouche - Anfiteatro”. Provvedimento preliminare della Conferenza dei Servizi Definitiva ai sensi ex art. 9. commi 3-9 della L. 285/2000

Premesso che:

con Deliberazione n. 51-8364 del 3 febbraio 2003 la Giunta Regionale, ha stabilito di applicare anche alle opere connesse le modalità ed i tempi delle procedure per l’approvazione dei progetti per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 così come definite dalla DGR n. 42-4336 del 5 novembre 2001 e ss.mm.ii che prevedano che in fase preliminare vengono raccolte tutte le indicazioni e prescrizioni necessarie per l’ottenimento, in sede di presentazione del progetto definitivo, i necessari atti di consenso;

in data 22/04/2004 è pervenuta alla Direzione Regionale Trasporti (ns. prot. 5043/26/2004 del 22/04/2004) la nota prot. 2155 del 19/04/2004, con la quale il Comune di Pragelato ha richiesto l’attivazione della Conferenza dei Servizi Preliminare ai sensi dell’ art. 9 commi 3-9, della legge 9 ottobre 2000, n. 285 ss.mm.ii relativamente al progetto preliminare “Funivia Vai e Vieni - ”Pattemouche - Anfiteatro";

con la medesima nota sono stati trasmessi dal Proponente, il progetto preliminare, ai sensi della L. 109/1994 s.m.i. e del D.P.R. 554/99, alla Regione Piemonte e copia degli estratti progettuali di interesse ad ognuno degli Enti chiamati ad esprimersi in Conferenza. Nonchè la Delibera di Giunta del Comune di Pragelato, n°19 del 02/04/04 con la quale si approvava il progetto preliminare relativo alla Nuova Funivia Vai e Vieni. Corredata dall’elenco dei documenti ed elaborati che costituiscono il progetto preliminare di che trattasi, ed alle indicazioni della copertura finanziaria;

con D.G.R. n. 51-8364 del 3 febbraio, la Giunta Regionale ha stabilito di applicare anche alle opere connesse le modalità ed i tempi delle procedure per l’approvazione dei progetti per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 così come definito dalla D.G.R. n. 42-4336 e s.m.i.;

l’attività della Conferenza di Servizi prevista dall’art. 9 della L.285/2000 è ricondotta alla responsabilità gestionale della Direzione Regionale Trasporti, in quanto struttura di riferimento dell’Assessore delegato dal Presidente della Giunta Regionale alle infrastrutture olimpiche, fatto salvo il coordinamento della Struttura Speciale Gabinetto del presidente della Giunta Regionale;

il D.P.C.M. del 06/06/03 individua nell’allegato 1, che è parte integrante del decreto, il Comune di Pragelato quale soggetto realizzatore e la Regione Piemonte quale Ente che provvederà ad effettuare contrazioni di mutui;

l’onere complessivo dell’opera è di euro 10.328.223,00 come è indicato nel quadro economico del progetto principale (OC05_0_P_PG_009_1);

in estrema sintesi, il progetto Funivia Vai e Vieni - “Pattemouche-Anfiteatro” prevede la realizzazione di una nuova funivia bifune avente due vetture di capacità pari a 50 persone l’una, una stazione motrice a monte (2108 m slm) ed una stazione di rinvio a valle (1601 m slm). La potenzialità di trasporto è pari a 800 p/h. Il previsto impianto si colloca tra i comuni di Pragelato e di Sestriere e attraversa a mezza costa un tratto di versante che risulta non ancora interessato da impianti di risalita. La stazione di valle e di monte serviranno per alloggiamento dei macchinari dell’impianto elettromeccanico e dei relativi servizi, per l’imbarco e lo sbarco dei passeggeri. Sono inoltre previste alcune opere di difesa spondale sul torrente Chisonetto;

con determinazione n.176 del 29/04/2004 il Direttore della Direzione Trasporti ha designato l’Ing. Enzo Gino, della Direzione Trasporti Progetto Strategico Armonizzazione delle infrastrutture di trasporto, assegnato alla Direzione Trasporti per le attività relative ai Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

il Responsabile del Procedimento ha provveduto a dare notizia dell’avvenuto deposito del progetto sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 18 del 06/05/2004 e del conseguente avvio del procedimento;

l’autorità competente ha avviato la Conferenza dei Servizi ai sensi dall’art. 9, commi 3-9, della L. 285/2000 e ss.mm.ii. con i soggetti territoriali e istituzionali interessati, tra i quali gli Enti titolari delle autorizzazioni richieste ed individuate dal soggetto proponente, invitando i seguenti soggetti:

Comune di Pragelato, Comune di Sestriere, Comunità Montana Valli Chisone e Germanasca, Comunità Alta Val di Susa, Direzione Regionale Tutela Risanamento Ambientale, Direzione Regionale Trasporti, Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica, Direzione Economia Montana e Foreste, Direzione Regionale Turismo Sport e Parchi, Direzione Regionale Difesa del Suolo, Direzione Patrimonio e Tecnico, Direzione Regionale Industria, Direzione Regionale Opere Pubbliche, Provincia di Torino, Autorità d’Ambito Territoriale per i Servizi Idrici, Osservatorio Regionale dei Lavori Pubblici, Parco Naturale Della Val Troncea, Corpo Forestale dello Stato, Comandi Provinciale Vigili del Fuoco, Soprintendenza per i Beni Archeologici, Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti U.S.T.I.F., ARPA, ENAV- Dir.Generale di Roma, ENAV- Dir.Generale di Caselle, ENAC- Dipartimento Sicurezza Aree Infrastrutture Aeroportuali- Roma, Comando 1^Regione Area- Milano, Comando R.F.C. Interregionale Nord-Torino, ASL 10, Metan-Alpi, Enel;

i lavori della Conferenza dei Servizi Preliminare si sono espletati nelle riunioni dei giorni 14/05/2004 e 11/06/2004, nel corso del sopralluogo, effettuato in data 01/06/2004 presso le zone interessate dalla realizzazione dell’impianto, come risultante dai verbali in pari data; a tali incontri ha partecipato altresì l’Ente proponente Comune di Pragelato che ha fornito chiarimenti in merito alle varie problematiche sorte in sede istruttoria connesse alla realizzazione dell’impianto;

il proponente ha presentato la documentazione progettuale che esamina la possibile incidenza negativa che potrà verificarsi sul S.I.C. in seguito alla realizzazione della funivia, senza attivare la procedura di V.I. Inoltre si prende atto che l’opera in oggetto non rientra nelle procedure di V.I.A. essendo un impianto bifune non ricadente nelle categorie interessate dalla L.R. 40/98. Nella prima C.d.S. del 14/05/04 la conferenza ha ritenuto necessario attuare la procedura di Valutazione di Incidenza in considerazione della vicinanza dell’opera al SIC “Val Troncea” (codice Natura 2000 IT1110080). Conseguentemente il comune ha richiesto l’attivazione della procedura di valutazione d’incidenza ai sensi del D.P.R. 357/97 e s.m.i. in data 09/06/04;

nel sopralluogo effettuato in data 01/06/04 si è constata che parte delle opere previste in prossimità del Torrente Chisonetto verranno realizzate dai costruttori del limitrofo villaggio Dorfhotel;

nella convenzione denominata Nuovo piano esecutivo convenzionato in zone Ree 1 e Ree’ 2 tra il comune di Pragelato e la società “Plan Narcisses S.R.L. e ”Pattemouche 2000 S.r.l. dove (all’art. 8. Difesa idrogeologica) il proponente s’impegna fra l’altro a realizzare a totale e propia cura e spese le opere di urbanizzazione indotta occorrenti per l’arginatura del Torrente Chisonetto ai sensi dell’art. 51, terzo comma, lett. V) L.R. 56/77, conformente agli schemi progettuali ed al progetto definitivo delle opere approvato dagli Organi degli Enti Competenti. Inoltre il proponente si impegna a presentare il progetto esecutivo delle opere entro tre mesi dalla data di stipula della nuova convenzione;

ai sensi della L.R. n. 74/89 l’impianto insiste sui territori dei Comuni del Sestriere e di Pragelato facenti parte della medesima Provincia la concessione è di petinenza del Presidente della Giunta Provinciale previa conforme deliberazione del Consiglio Provinciale adottata dopo aver acquisito conformi deliberazioni favorevoli dei Consigli Comunali interessati;

il Comune di Pragelato con Deliberazione Consiglio Comunale n. 19 del 02/04/2004, approva in linea tecnica il progetto di studio preliminare relativo alle opere di costruzioni funivia vai e vieni “Pattemouche - Anfiteatro” e con Deliberazione Consiglio Comunale n. 57 del 28/08/2003, approva lo schema di accordo di programma e lo studio preliminare, per la realizzazione dell’ impianto funivario di collegamento tra il Comune di Pragelato e il Comune di Sestriere

il Comune di Sestriere con Deliberazione Consiglio Comunale del Comune di Sestriere n. 29 del 03/06/2004, approva lo schema di accordo di programma per la realizzazione di un impianto funiviario di collegamento tra il comune di Pragelato ed il Comune di Sestriere e con Deliberazione Giunta Comunale del Comune di Sestriere n. 65 del 10/06/2004, approva il progetto preliminare di costruzione funivia vai e vieni Pragelato-Sestriere;

Il comune del Sestriere con nota del 09/06/04 (prot. n. 6596) ha inoltre espresso parere favorevole condizionato a prescrizioni;

nel comune di Pragelato è vigente il P.R.G.C. approvato con D.G.R. n. 42-24667 del 25/05/1998. Le aree su cui insiste la Nuova Funivia vai e vieni Pattemouche - Anfiteatro sono individuate e normate dal P.R.G.C. del Comune di Pragelato. L’intervento risulta quindi conforme sotto il profilo delle destinazioni d’uso previste dallo strumento urbanistico vigente nel comune di Pragelato.

Il comune di Sestriere è dotato di P.R.G.C. approvato con D.G.R. n. 59-45963 del 23/05/1995, l’intervento in progetto risulta, conforme alle previsioni dello strumento urbanistico vigente.

la Commissione Beni Culturali e Ambientali, ai sensi della DGR n. 82 - 5618 del 19.03.02, di attribuzione alla Commissione delle funzioni di supporto all’attività di valutazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006, nella seduta del 10 giugno 2004 ha espresso parere non ostativo in merito all’intervento;

con nota della Direzione Tutela e Risanamento Ambientale prot. n. 11296/22 del 16/06/04 si sottolinea che il progetto rispetta le cautele e le disposizioni impartite ed individuate nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del piano delle opere per la realizzazione del programma olimpico prevista dall’art. 1 comma 4 della L. n.285/2000 “Interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006" - D.G.R. 09.04.2001 n. 45 - 2741 ,allegato A- Cap. 7 - Impianti funiscioviari, piste da sci e infrastrutture connesse. Punto 7.2.1 Prescrizioni;

con riferimento all’elenco delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell’opera, inoltrato dal soggetto Proponente, di seguito indicato:

- permesso di costruire, ai sensi del Testo Unico sull’Edilizia;

- autorizzazione ai sensi dell’art.5 della L.R. n°45/89;

- autorizzazione ai sensi D.Lgs. n°42/04;

- autorizzazione ai sensi della L.R. n°74 del 14/12/89 “Disciplinare degli impianti funicolari in servizio pubblico per il trasporto di persone;

- L.R. 56/77 - Direz. Reg.le Urbanistica

- D.M. 5/11/01 - Provveditorato OO.PP.

- L. 998/76 - FF.AA

- Enac-Enav e autorità varie competenti sul volo aereo (sostegni più alti di 25 metri)

sono pervenute le seguenti note dai seguenti Enti:

* Comitato Regionale per le Opere Pubbliche con nota prot. 613/25/25.99 del 10/05/2004, acquisita con prot. 5887/26/2004 del 12/05/2004;

* Settore Decentrato OO.PP e Difesa Assetto Idrogeologico - Torino con nota prot. n. 27418/25.3 del 31/05/2004, acquisita con prot 6947/26 del 07/06/2004;

* Direzione Industria Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva con nota prot. n. 8291/16.4 del 01/06/04, acquisita con prot. 6955/26 del 07/06/2004;

* Comune di Pragelato con nota prot. n. 3682 del 04/06/2004, acquisita con prot. n. 7607/26/2004 del 21/06/04;

* Provincia di Torino Area Ambiente, Risorse Idriche e Tutela della Fauna - Servizio V.I.A. con nota prot. n. 165576 del 10/06/2004 acquisita con prot. n. 7208/26/2004 del 15/06/2004;

* Comune di Pragelato con nota prot. n. 3883 del 10/06/2004, acquisita con prot. n. 7208/26/2004 del 15/06/04;

* ENAV S.p.A. Direzione Generale - Area Operative - Procedure con nota prot. n. 2953 del 10/06/2004 acquisita con prot. n. 7210/26/2004 del 15/06/2004;

* Metanodotto Alpino s.r.l. con nota prot. n. 32/04 del 04/06/04 acquisita con prot. 7212/26/04 del 15/06/04;

* R.C.F. Centro Servizi per la montagna con nota Rif. FS/sd del 16/06/04 acquisita con prot. n. 7483/26/04 del 18/06/04;

* Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica con nota prot n. 9410/19 del 14/06/04 acquisita con prot. n. 7484/26/04 del 18/06/04;

* Comune di Sestriere con nota prot. n. 6595 del 09/06/2004, acquisita con prot. n. 7607/26/2004 del 21/06/04;

* Comune di Sestriere con nota prot. n. 6596 del 09/06/2004, acquisita con prot. n. 7607/26/2004 del 21/06/04;

* Comune di Pragelato prot. n. 3682 del 04/6/2004, acquisita con prot. n. 7607/26/2004 del 21/06/04;

* Comune di Pragelato del 29/04/2004, acquisita con prot. n. 7607/26/2004 del 21/06/04;

* Comune di Pragelato prot. n. 3839 del 09/6/2004, acquisita con prot. n. 7125/26/2004 del 14/06/04;

* Comune di Pragelato prot. n. 3882 del 05/6/2004, acquisita con prot. n. 7209/26/2004 del 15/06/04;

* A.R.P.A., Sett. Meteoidrografico e Reti di Monitoraggio con nota prot. 80609/23 del 22/06/2004, acquisita con prot. 7741 del 23/06/2004;

* Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti con nota prot. n. 11296/22.1 del 16/06/2004 acquisita con prot. n. 7743/26/04 23/06/04;

* Direzione Regionale Turismo - Sport - Parchi Settore Pianificazione aree Protette con nota prot n. 13612/21.5 del 29/06/04, acquisita con prot. n. 7888/26/2004 del 30/06/04;

* R.C.F. Centro Servizi per la montagna con nota Rif. FS/sd del 02/07/04 acquisita con prot. n. 8075/26/04 del 06/07/04;

* Provincia di Torino Servizio Trasporti Ufficio Impianti a Fune, con nota prot. n. R6/204698 del 21/07/2004 acquisita con prot. n. 8819/26/2004 del 21/07/2004;

* Comune di Pragelato prot. n. 5428 del 06/7/2004;

In forza di quanto espressamente previsto dalla Deliberazione della Giunta Regionale n°44-7807 del 25/11/2002 il responsabile del procedimento adotta l’atto finale di conclusione della C.d.S., anche in assenza dei pareri delle amministrazioni che, pur regolarmente convocate nel rispetto delle modalità di cui ai commi 2 e 3 dell’art.14 ter della L.241/90, non vi abbiano partecipato, ai sensi del combinato disposto dei commi 7 e 9 dell’art.14 ter della L.241/90 e dei commi dell’art.9 della L.285/2000 nonché nei termini esplicitati dalla D.G.R. n°42-4336 del 5/11/2001 e dalla successiva D.G.R. n°41-7279 del 7/10/2002;

Tutto ciò premesso e considerato,

IL DIRIGENTE

Vista la L. 9 ottobre 2000 n. 285 e ss.mm.ii;

Visto il D.lgs. n. 42/2004;

Vista la L.R. 45/1989;

Vista la L.R. 14 dicembre 1998 n. 40;

Vista la L. 109/94 e s.m.i.

Vista il D.P.R. n. 554/99;

Visto il D.P.C.M. del 15 settembre 2003;

Vista la L. 1766/1927;

Visto il R.D. 30/12/1923, n°3267;

Vista la L.R. 74/1989;

Vista la L.R. 27/94

Vista la L.R. 241/90

Vista la L.R. n. 56/1977 e ss.mm.ii.;

Visto il D.P.R. n. 156 del 29/1973;

Vista la D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001. Art. 9 della Legge n. 285/2000 Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 41-7279 del 7 ottobre 2002. Modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001. Art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 44-7807 del 25 novembre 2002. Ulteriore modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001 Art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 1-12797 del 21 giugno 2003. Opere Connesse ai XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 - Individuazione delle Direzioni Regionali competenti alla gestione dei fondi;

Visto l’art. 22 della L.R. 51/97;

Visti i verbali delle riunioni delle Conferenze dei servizi, acquisiti agli atti;

Visti i pareri ed i contributi tecnici, acquisiti agli atti;

Per tutto quanto sopra esposto,

determina

di prendere atto dei pareri espressi dalle Amministrazioni in sede di Conferenza dei Servizi.

di considerare acquisito l’assenso delle Amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso definitivamente la loro volontà nell’ambito della Conferenza dei Servizi ai sensi della D.G.R. n. 44-7807 del 25/11/2002;

di individuare le sottoindicate autorizzazioni, nulla osta ed atti di consenso comunque denominati richieste dal Proponente che dovranno essere raccolte in ambito di C.d.S. definitiva e sulle quali si pronuncia la C.d.S preliminare in merito alle condizione per conseguirle:

- permesso di costruire, ai sensi del Testo Unico sull’Edilizia;

- autorizzazione ai sensi dell’art.5 della L.R. n°45/89;

- autorizzazione ai sensi D.Lgs. n°42/04;

- autorizzazione ai sensi della L.R. n°74 del 14/12/89 “Disciplinare degli impianti funicolari in servizio pubblico per il trasporto di persone;

- L.R. 56/77 - Direz. Reg.le Urbanistica

- D.M. 5/11/01 - Provveditorato OO.PP.

- L. 998/76 - FF.AA

- Enac-Enav e autorità varie competenti sul volo aereo (sostegni più alti di 25 metri)

di indicare nell’allegato A di cui costituisce parte integrante alla presente determinazione quali siano le condizioni per ottenere, sul progetto definitivo, le intese, i pareri, le concessione, le autorizzazioni, le licenze, i nullaosta e gli assensi, comunque denominata, richieste dalla normativa vigente;

di inviare il provvedimento al Proponente e a tutti i soggetti coinvolti nel procedimento;

di dare atto che tutti gli elaborati costituente il progetto preliminare di cui una copia è conservata agli atti della Direzione Trasporti ed una copia, debitamente vistata, viene restituita unitamente al presente atto al soggetto proponente facendo salvi impregiudicati diritti di terzi;

di dare atto che, la copertura economica come risulta dall’elaborato progettuale OC05_0_P_PG_009_1 per un onere complessivo di euro 10.328.223,00 è garantita dal D.P.C.M. del 15 settembre 2003 recante il riparto delle risorse per il finanziamento delle opere connesse agli interventi per lo svolgimento dei Giochi Olimpici invernali “Torino 2006", ai sensi dell’art. 10, comma 1 della L. 285/2000 e s.m. i.;

di dare atto che con D.G.R. 1-12797 del 21/06/04 con la quale si individua, relativamente a ciascuna opera connessa la direzione regionale competente all’espletamento delle procedure per il trasferimento alle stazioni appaltanti dei fondi relativi alle opere connesse ai XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. Nella quale l’opera in oggetto risulta al numero 11, dove l’ente appaltante è il comune di Pragelato e l’ente/Direzione Regionale competente della gestione operativa dei fondi è Direzione Regionale Turismo Sport e Parchi;

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

La presente Determinazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e della L.R. 8.8.97 n. 51;

Il Dirigente responsabile
Enzo Gino

Allegato A

Elenco delle prescrizioni da recepire ai fini delle autorizzazioni sul Progetto definitivo dell’opera Nuova Funivia Vai e Vieni “Pattemouche - Anfiteatro”.

1) Prescrizioni progettuali.

– le briglie nell’alveo del Rio Vallonas e della Comba del Pis che si intende realizzare a scopi di garantire la sicurezza idraulica potrebbero originare impatti ambientale aggiuntivi, giacchè determinerebbero un’interruzione della continuità longitudinale del Rio laddove non sia prevista una scala di risalita per la fauna ittica. Nel caso di loro realizzazione si dovrà quindi progettare anche la costruzione di passaggi artificiali per ittiofauna conformi alle prescrizioni della D.G.P. 746/151363 del 18/08/2000 sulle briglie del Rio Vallonas e della Comba del Pis o in alternativa, dimostrarne la non necessità;

– si richiede nella progettazione definitiva vengono verificate le coerenze fra il quadro economico di progetto e il quadro economico degli atti amministrativi del comune;

2) Prescrizioni finalizzate alla successiva autorizzazione ai sensi del D. Lgs 42/2004.

la documentazione definitiva costituente il progetto dovrà contenere:

– gli elaborati progettuali relativi alle operazioni di scavo e riporto, con indicazione delle aree predisposte per la deponia temporanea, nonché le opere di rimodellamento morfologico e di ripristino vegetativo previste in progetto, anche in relazione agli interventi di cantiere; in merito alle opere di cantiere dovrà essere individuata su apposita planimetria la viabilità esistente e quella eventuale di progetto;

– ampia documentazione fotografica di tipo puntuale e panoramico, relativa agli ambiti interessati da ogni singolo intervento e predisposta in modo da consentire la comparazione, mediante l’inserimento virtuale delle opere previste, tra lo stato attuale e le modificazioni prodotte al contesto paesistico-ambientale con l’inserimento dell’impianto di arroccamento;

– approfondimenti circa il fabbricato di monte, valutando soluzioni di maggiore compattezza compositiva nel disegno del fabbricato;

– gli approfondimenti progettuali e i particolari costruttivi, in scala adeguata, relativi alle soluzioni compositive individuate nel progetto preliminare rispetto al fabbricato della stazione di valle;

– la necessità di interventi di sistemazione a verde con raccordo al pendio sottostante e di operazioni di inserimento paesaggistico riguardo al parcheggio posto in adiacenza alla viabilità esistente, pur non ricadendo nel progetto in oggetto;

– approfondimenti progettuali circa la sistemazione delle aree di pertinenza e degli spazi per il pubblico valutando modalità realizzative coerenti con le preesistenze del contesto d’intervento. Si richiede inoltre documentazione progettuale relativa alla sistemazione delle aree di collegamento tra l’edificio ricettivo di prossima realizzazione e l’area dell’impianto, con indicazione dei materiali utilizzati e delle tipologie prescelte;

– per le difese spondali in progetto documentazione fotografica puntuale delle aree d’intervento maggiormente significative; la realizzazione delle stesse dovrà risultare coerente con le indicazioni contenute negli art. 28 e 29 delle NTA del P.R.G.C.;

– per i piazzali a destinazione parcheggio in località Pattemouche si richiedono approfondimenti progettuali finalizzati ad individuare soluzioni che per materiali e scelte tipologiche garantiscano un adeguato inserimento nel contesto paesaggistico interferito;

– riguardo alle compensazioni proposte si richiede di valutare la possibilità di inserire tra le opere previste in accompagnamento al progetto dell’impianto in oggetto, la riqualificazione di un ambito o di un elemento caratterizzante un nucleo edificato preesistente di valore documentario, in ottemperanza alle prescrizioni contenute nella D.G.R. 9.04.01 n.45-2741, VAS “Territorio e Paesaggio”;

– in riferimento alle opere di compensazione proposte in progetto si richiedono oltre ad elaborati di progetto a carattere definitivo, ampia documentazione fotografica dei siti d’intervento. In merito al parcheggio in località Rabbieras in comune di Sestriere si ritiene che lo stesso parcheggio necessiti di adeguati interventi di recupero vegetazionale che consentano la riqualificazione dell’intera area, inserita in un ambito di interesse caratterizzato dalla realizzazione di nuovi impianti e insediamenti olimpici. Le opere dovranno essere realizzate integrando i nuovi interventi con le opere di recupero dell’alveo del torrente Rabbieras già realizzate.

3) Prescrizioni finalizzate alla successiva autorizzazione in linea idraulica ai sensi del R.D. 523/1904;

- in fase di C.d.S. definitiva dovrà essere rilasciato parere ai sensi del R.D. n. 523/1904 per i seguenti interventi:

– attraversamento del T. Chisonetto con la funivia in progetto;

– demolizione di un ponte esistente, intervento di disalveo, realizzazione di un argine e sistemazione spondale in destra orografica del T. Chisonetto.

- La documentazione progettuale, oltre agli elaborati di rito, dovrà in particolare prevedere:

– relazione idraulica in corrispondenza del tratto di sistemazione spondale del T.Chisonetto e dell’argine in progetto, le verifiche dovranno essere estese per un significativo tratto a monte e a valle dei suddetti interventi

– precisa indicazione dell’utilizzo del materiale di disalveo proveniente dal T.Chisonetto;

demolizione di un ponte esistente, intervento di disalveo, realizzazione di un argine e sistemazione spondale in destra orografica del T. Chisonetto

4) Prescrizioni Urbanistiche

* si dovranno verificare le eventuali interferenze tra gli interventi previsti nell’area residenziale contigua e la fascia di rispetto conseguente alla realizzazione della funivia;

* in merito all’accessibilità della struttura ed alla conseguente previsione di spazi a parcheggio in aree limitrofe all’impianto, si richiede di provvedere in sede di progetto definitivo alla redazione di un’analisi che individui le quantità di posti auto funzionali all’impianto e definisca gli interventi atti a garantire la fruibilità dello stesso, in quanto la realizzazione di un adeguato numero di posti auto rappresenta un presupposto necessario per l’utilizzo dell’impianto in oggetto, tenuto conto anche delle indicazioni di Piano Regolatore (cfr. art. 27 delle N.T.A.).Si precisa che sarà compito del proponente verificare se le eventuali nuove aree individuate per la realizzazione di detti parcheggi siano indicate dagli strumenti urbanistici vigenti con destinazione d’uso conforme all’intervento e, nel caso in cui tale condizione non venisse confermata, predisporre le necessarie variazioni urbanistiche ai sensi dell’art. 9, comma 4, della L. 285/2000 e s.m.i.;

* si evidenzia infine che in alcuni elaborati progettuali (ad es. nella relazione Urbanistica) sono riportate con dimensioni errate le fasce di rispetto del lago artificiale relativo all’impianto di innevamento del fondo, le cui reali profondità sono quelle di cui alle Variazioni Urbanistiche approvate ai sensi della L. 285/2000 per tale impianto;

* si segnala che per entrambi i Comuni interessati dall’intervento le rispettive Amministrazioni Comunali hanno adottato il Progetto Preliminare di Variante di Adeguamento al P.A.I. Risulta pertanto necessario un puntuale riscontro da parte del proponente rispetto alle nuove previsioni urbanistiche, in modo da verificare se l’intervento previsto presenta caratteri di difformità urbanistica per attivare, se del caso, le procedure di variazione urbanistica ai sensi dell’art. 9 comma 4, L. 285/2000 e della DGR n. 42 - 4336 del 5.11.2001 e s.m.i. che si richiama anche in riferimento agli adempimenti tecnici e procedurali;

* vista la nota dell’Ufficio tecnico del Comune prot. n. 3882 del 5.6.2004, acquisita agli atti della Conferenza di Servizi del 11.6.2004, inerente alle modalità attuative dell’area d’intervento, si raccomanda il rispetto delle indicazioni di cui all’art. 2.14 del Piano Paesistico così come riprese dall’art. 27 delle NTA di P.R.G.C. provvedendo a predisporre i relativi elaborati circa la verifica di compatibilità ambientale degli interventi;

* le scelte progettuali e tipologiche dovranno essere coerenti con le indicazioni generali del “Repertorio” del Piano Paesistico e degli art. 28 e 29 delle NTA del P.R.G.C.

5) Prescrizioni relative agli aspetti geologici, idrogeologici e geotecnici

– la viabilità di cantiere da utilizzarsi dovrà essere oggetto di specifica cartografia di progetto, e dovrà identificarsi il più possibile con quella esistente;

– l’ubicazione della stazione di valle in sinistra idrografica in apice di conoide del T. Chisonetto risulta potenzialmente esposta al rischio di esondazione in caso di piena; a tal fine occorrerà che la sezione di deflusso in tale settore sia soggetta ad apposita verifica idraulica, al fine di definire la sicurezza dell’area o l’eventuale esigenza di realizzare opere di difesa aggiuntive rispetto alle difese spondali esistenti. L’eventuale soluzione progettuale di rimuovere e sostituire con scogliere in massi le gabbionate esistenti sulle sponde del corso d’acqua dovrà essere adeguatamente motivata con una attenta valutazione del rapporto costi-benefici, in relazione al buono stato di conservazione delle opere di regimazione idraulica esistenti;

– adeguate indagini geognostiche (pozzetti esplorativi o sondaggi) andranno effettuate sia per definire le caratteristiche geotecniche dei terreni di fondazione in corrispondenza della stazione di valle e conseguentemente tipologia e dimensionamento delle fondazioni della struttura, che per valutarne eventuali interazioni con il livello massimo raggiungibile dalla falda freatica;

– in un intorno significativo della linea dell’impianto dovrà essere effettuato un rilevamento geologico e geomorfologico di dettaglio, in scala almeno 1:5.000, che riporti tutti gli elementi geologici, geomorfologici, idrogeologici e strutturali atti a verificare l’ubicazione in condizioni di assoluta sicurezza dei singoli sostegni di linea e delle stazioni, in particolare quella di monte. Nelle valutazioni da effettuare relativamente al corretto posizionamento dei singoli sostegni dovranno essere tenuti in adeguata considerazione, date le caratteristiche dell’impianto e dell’elevato sviluppo in elevazione dei sostegni, anche i fattori morfologici di amplificazione sismica indotti dal terreno sulla struttura in caso di evento sismico e i possibili lenti movimenti gravitativi cui potrebbero essere soggetti i terreni coinvolti nella Deformazione gravitativa profonda di versante;

– la presenza di un settore soggetto a scivolamento rotazionale interessante l’area prevista per il posizionamento del sostegno n. 5 in loc. Serre di Sestriere, indicata dalla cartografia dei dissesti del Piano di Protezione Civile Comunale dovrà essere oggetto di specifico approfondimento d’indagine, atto a valutare la sussistenza della forma di dissesto ed il suo stato di attività;

– per la caratterizzazione geotecnica dei terreni di fondazione dei sostegni dell’impianto si renderà necessaria la realizzazione di pozzetti esplorativi e di tutte le indagini geognostiche ritenute necessarie, atti ad individuare l’assetto litostratigrafico del terreno, le caratteristiche geomeccaniche del substrato, la profondità della falda e, per i sostegni ubicati nel contesto della Deformazione gravitativa profonda di versante, la presenza di eventuali superficie di discontinuità identificabili come potenziali superficie di scivolamento. Per garantire anche un adeguato monitoraggio della stabilità dei terreni protratto nel tempo, in corrispondenza dei sostegni n. 3, 4 e 5 dovranno essere realizzati sondaggi geognostici spinti ad una profondità di almeno 60 metri dal p.c., da attrezzare con la posa in opera di un tubo inclinometrico;

– eventuali variazioni nella localizzazione dei sostegni di linea in fase progettuale definitiva dovranno determinare una verifica delle condizioni di pericolosità da valanga eventualmente gravanti sulla nuova ubicazione;

– In sede di progettazione definitiva delle opere di compensazione ambientale dovranno essere approfonditamente indagati in particolare gli elementi di dissesto e le condizioni di efficienza delle opere idrauliche trasversali esistenti lungo l’alveo del rio “Comba del Pis” in comune di Pragelato, in base ai quali definire le priorità d’intervento; dovranno altresì essere verificate le condizioni di operatività con mezzi meccanici, al fine di verificare la fattibilità degli interventi di sistemazione idraulico-forestale prospettati. Per quanto concerne gli interventi di sistemazione sull’alveo del Rio Vallonas, questi dovranno essere strettamente coordinati con i vari interventi di sistemazione già autorizzati nel contesto delle opere di compensazione ambientale per altri interventi olimpici in aree limitrofe. Si ritiene altresì auspicabile, a seguito delle risultanze del sopralluogo congiunto effettuato, venga presa eventualmente in considerazione la sistemazione di alcuni dissesti individuati al piede del versante in sponda idrografica destra del T. Chisonetto, nel tratto Borgata Sestriere - Pattemouche;

– Le indagini geologiche dovranno permettere di escludere la presenza di rocce serpentiniche contenenti minerali asbestiformi all’interno dei terreni movimentati; un apposito Piano di sicurezza dovrà essere comunque redatto al fine di tutelare la salute della popolazione e dei lavoratori, nel rispetto delle normative vigenti;

– l’arrivo della cabina alla stazione di monte sia interamente coperto, gli intonaci esterni si presentino nel colore tipico delle vecchie funivie (arancio-giallo da campionare) ed il colore della lamiera di copertura sia grigio antracite opaco e non nero;

– le operazioni di scavo dovranno prevedere il preventivo accantonamento e conservazione del materiale di scotico e la ricostituzione delle superfici dovrà essere eseguita ricollocando gli strati terrosi secondo la loro posizione originaria; alle operazioni di riprofilatura dovranno seguire al più presto quelle di ripristino e rivegetazione;

6) Prescrizioni relativa agli inerti:

– devono rientrare nelle previsione del Piano inerti redatto da TOROC d’intesa con l’Agenzia Torino 2006 e approvato dalla Giunta regionale con deliberazione n. 45-2741 del 9 aprile 2001 eventuali quantitativi di materiali in eccesso da conferire in discarica in via definitiva o temporanea per un successivo utilizzo o di provenienza esterna, necessari per sopperire a carenze di materiali;

– gli inerti di scavo derivanti dalle operazioni di cantiere dovranno essere destinati prioritariamente al riutilizzo in loco o in cantieri di lavoro limitrofi alle aree interessate dal progetto in oggetto: dovrà quindi essere limitato alle sole fasi di cantiere l’uso di aree di deponia temporanea ed esclusi stoccaggi provvisori di tale materiale; nel caso di smaltimenti degli stessi o di altri materiali di rifiuto - ad esempio metallici - direttamente in discariche autorizzate ai sensi della normativa vigente, queste dovranno essere già esplicitate individuate in fase progettuale definitiva, unitamente ai siti di stoccaggio temporaneo;

– dovrà essere fornito un preciso quadro dei volumi di scavo e riporto, delle loro provenienza e delle loro distinzioni, nonché dovranno essere identificate le aree di temporanea deponia del materiale di scotico: inoltre dovranno essere maggiormente dettagliate le problematiche inerenti le modalità operative e la viabilità di cantiere, con particolare riferimento al trasporto di materiali da un’area all’altra del cantiere stesso, nonché delle zone di valle;

7) Prescrizione relativi agli impatti sulla flora e sulla fauna (Valutazione di Incidenza):

Al fine di mitigare i possibili effetti dell’interferenza con l’habitat naturale la Direzione Turismo Sport - Parchi e il Coordinamento VIA/VAS prescrive quanto segue in considerazione della vicinanza dell’opera al SIC “Val Troncea”:

– durante le operazioni di apertura ed ampliamento del varco nel lariceto si dovrà evitare il più possibile la geometrizzazione del tracciato in modo da rispettare e salvaguardare la struttura del bosco per non creare l’effetto di frammentazione o di isolamento di nuclei arborei;

– si dovrà eseguire un raccordo morfologico alle aree circostanti allo scavo mediante il riutilizzo dello scortico che dovrà essere opportunamente accantonato e conservate durante la fase di cantiere e si richiede il ripristino ella fascia arborea-arbustiva a fine lavori, al fine di permettere il passaggio della fauna nella zona in cui verrà aperto il varco.

– in fase di cantiere si dovrà evitare il taglio di piante nel periodo di nidificazione (aprile-giugno), mentre per il gallo forcello si dovranno evitare i lavori al suolo prima della schiusa delle covate;

– nel progetto definitivo dovranno essere approfondite i danni causati dalle attività di cantiere (passaggio dei mezzi, movimento terra, rumore), inoltre si dovrà verificare l’eliminazione di microfauna direttamente legata al suolo ed alla vegetazione interferita ed anche l’allontanamento delle specie animali presenti nell’area (ungulati e avifauna in particolare);

– in progettazione definitiva dovrà essere effettuato uno studio relativo alle specie avifaunistiche che transitano nell’area ed ai corridoi di risalita lungo il crinale interessato al fine di valutare l’opportunità, e la fattibilità, di inserire nel progetto una mitigazione mirata ad evitare collisioni dell’avifauna con la linea della funivia;

– dovrà essere effettuata un’indagine dettagliata presso l’area in questione al fine di verificare l’eventuale presenza di aree umide. Nel caso in cui si verificasse la presenza di tali aree, significative da un punto di vista naturalistico, è necessario porre particolare attenzione alla loro conservazione evitando qualsiasi interferenza che possa causare danni irreversibili;

– si ricorda di rispettare il periodo riproduttivo dell’ittiofauna sospendendo i lavori in alveo bagnato in tale periodo, in particolare per i salmonidi (dal 15 ottobre al 1 dicembre), per le opere di difesa spondale prevista sul Chisonetto;

– si richiede infine, in considerazione degli impatti indiretti sul SIC, che vengano proposte alcune azioni di compensazione sul territorio del Sito d’Importanza Comunitaria, da concertare con l’Ente Gestione del Parco regionale Val Troncea, oltre agli interventi previsti nel Comune di Sestriere e di Pragelato, illustri nella relazione “Progetto preliminare degli interventi di compensazione ambientale”;

8) Ambito Usi Civici

– per la redazione del progetto definitivo dovrà essere redatto l’elenco dei terreni interessati dal progetto e sottoposti ad uso Civico;

9) Prescrizione relative alle opere di cantierizzazione

– in fase di realizzazione del progetto definitivo dovranno essere individuate e localizzate cartograficamente le aree devolute al cantiere, la pista di cantiere, le aree di stoccaggio materiale previste per i lavori di movimento terra lungo la linea e per il raggiungimento dell’area di monte durante l’esecuzione dei lavori;

– nel caso risulti necessario adeguare in alcuni punti la viabilità di accesso esistente di cui si prevede l’utilizzo in fase di cantiere, gli interventi relativi dovranno essere progettati ai fini della fase definitiva e comportare esclusivamente operazioni di sistemazione, consolidamento e risanamento conservativo, senza procedere ad allargamenti o alla bitumazione del manto stradale, fatte salve esigenze chiaramente dimostrative e comunque per limitati tratti iniziali;

– nel rilevare la possibilità che nell’ambito della attività di scavo venga rinvenuta la presenza di amianto all’interno di eventuali lenti ofiolitiche presenti nei litotipi prevalenti attribuibili ai calcescisti si prescrive, ai fini della progettazione definitiva che:

a) nelle predisposizione degli elaborati relativi alla pianificazione della sicurezza ai sensi del D.Lgs. 494/1996 si dovrà tenere conto dei disposti di cui al D.Lgs. 277/1991 e s.m.i, nonché per quanto applicabile dei decreti ministeriali emanati in forza della legge 257/1992, ai fini della loro immediata attuazione in caso di necessità;

b) ai fini di un continuo monitoraggio ambientale della componente “aria” dovrà essere previsto dal progetto la predisposizione di un sistema di campionamento per il rilevamento di fibre aereodisperse nell’area interessata dal cantiere ed in corrispondenza di alcuni recettori potenziali sensibili: le modalità ed il programma di monitoraggio dovranno anche essere concordati con A.R.P.A. Piemonte a cui dovranno anche essere comunicati con idonea frequenza i dati relativi adeguamente commentati;

c) si sottolinea che ai materiali comunque derivanti da attività di scavo dovranno essere applicate le disposizioni di cui alla normativa vigente con attuale riferimento ai commi 17, 18 e 19 dell’art.1 della L. 443/2001;

Raccomandazioni

Si riportano una serie di raccomandazioni che pur non essendo vincolanti rispetto all’ottenimento delle Autorizzazioni in sede di definitivo consentono:

- migliorare la funzionalità dell’opera;

- riducono ulteriormente gli impatti ambientali;

- migliorano la compressione del progetto da parte dei preposti al rilascio di autorizzazioni, pareri e nulla osta;

- adeguano gli strumenti di pianificazione interessati dal progetto;

per quanto riguarda gli aspetti di programmazione e di pianificazione

- il sito interessato dall’opera si colloca nell’Area di particolare pregio ambientale e paesistico “Colle del Sestriere”, individuata dal Piano Territoriale di Coordinamento provinciale. Per questo tipo di aree il PTC all’art. 14.4.1 delle N.d.A. prevede l’assoggettamento a Piano paesistico di competenza regionale e, nelle more dell’approvazione di questo, a misure finalizzate alla tutela e valorizzazione degli ambienti naturali e dei caratteri storico-culturali contenute negli strumenti urbanistici locali;

- si dovranno verificare le eventuali interferenze tra gli interventi previsti nell’area residenziale contigua e la fascia di rispetto conseguente alla realizzazione della funivia;

- nel comune di Sestriere rispetto alle indicazioni riportate negli elaborati progettuali relativamente alla fascia di rispetto del lago artificiale Anfiteatro, si sottolinea che la profondità di detta fascia contrariamente a quanto riportato sugli elaborati di progetto (pari a mt 150), in assenza di specifico iter autorizzativo per la sua riduzione, è da intendersi di mt. 200 così come specificato dall’art. 29, comma 1 lett. d) della L.R. 56/77 e s.m.i. Ciò premesso anche in tal caso l’arrivo dell’impianto previsto risulta esterno a detta fascia;

relativamente agli aspetti geologici, idrogeologici e geotecnici e idraulici

- le opere idrauliche già proposte nella progettazione preliminare, se confermate nella loro necessità a fronte di una completa verifica delle dinamiche idrauliche locali sia a monte che a valle del sito di futura edificazione della stazione di valle dell’impianto, dovranno essere il più possibile concepite secondo tipologie che permettono loro mascheramento con ausilio della vegetazione;

- dovrà essere verificata l’effettiva necessità di costruzione delle opere di difesa spondale sul torrente Chisonetto;

relativamente alla progettazione

- il proponente dovrà produrre una chiara progettazione onde rappresentare e collocare planimetricamente gli interventi di rinaturalizzazione e recupero ambientale previsti, con la preferenziali adozioni di tecniche di Ingegneria Naturalistica, per la costruzione morfologica dei siti, per il consolidamento e la sistemazione superficiale dei terreni, nonché per il contenimento e la mitigazione dell’impatto ambientale e per il reinserimento paesaggistico dei luoghi alterati durante i lavori e delle infrastrutture edificate. A tal proposito dovranno essere prodotti elaborati completi (relazione tecniche, planimetrie, sezioni, assonometrie, particolari costruttivi ecc.) atti a descrivere le opere progettate, nonché le opportune valutazioni sul dimensionamento e sulle verifiche di stabilità delle opere di sostegno e di drenaggio delle acque superficiali eventualmente previste negli interventi di recupero e sistemazione. Ai fini di una corretta valutazione quali-quantitativa delle medesime, esse devono trovare riscontro negli elaborati relativi all’analisi prezzi nel computo metrico del progetto definitivo, nonché negli allegati relativi alla definizione dei piani di manutenzione delle opere previste ai sensi delle vigenti normative di legge.

relativamente alla tutela del suolo

- relativamente agli interventi di posa dei sostegni mediante taglio di alcuni soggetti arborei adulti di Larix decidua Mill., dovrà essere valutata progettualmente la possibilità di contenere la sottrazione di vegetazione arborea, compatibilmente con le esigenze del tracciato. Parimenti, laddove si prevede il taglio di soggetti interferenti con la chioma con la catenaria dei cavi, devono essere previsti, in una logica di compensazione, rimboschimenti delle aree che vengono private di copertura arborea;

- ai fini della progettazione definitiva, si dovrà prevedere che nel corso dei lavori sia evitata l’estirpazione degli apparati radicali degli esemplari abbattuti e, in caso di necessità, oltre alla massima riduzione delle ceppaie con l’ausilio della motosega, le ceppaie stesse potranno essere eliminate con una eventuale fresatura in loco. Si richiede inoltre che siano adeguatamente commentate le modalità di esbosco da adottare a seguito dell’effettuazione degli abbattimenti previsti

relativamente alle opere di cantierizzazione

- durante la costruzione delle opere non dovrà essere causata turbativa del buon regime idraulico dei corsi d’acqua;

- dovranno essere messe in atto tutte le possibili precauzioni e gli accorgimenti volti a limitare i rischi di contaminazione, in special modo nelle fasi di cantiere che potrebbero comportare i maggiori rischi, onde contenere l’eventuale diffusione di inquinanti a carico delle matrici ambientali dovuti ad esempio a sversamenti accidentali. In ogni caso, qualora si dovessero verificare situazioni di contaminazione, dovranno essere messe in atto le procedure previste dalla normativa vigente (D.Lgs. 22/1997 e s.m.i. e D.M. 471/99) procedendo innanzitutto ad una tempestiva messa in sicurezza d’emergenza del sito, mettendo in atto ogni intervento necessario ed urgente per rimuovere le fonti inquinanti, contenere la diffusione degli inquinanti ed impedire il contatto con le fonti inquinanti presenti;

relativamente alle opere di compensazione ambientale

- in sede di progettazione definitiva dovrà essere verificato l’effettiva fattibilità dei previsti interventi sul Rio Comba del Pis tenendo conto della necessità di disporre di un’adeguata viabilità per l’allontanamento del materiale proveniente dal disalveo;

- nel prendere atto del ventaglio di opere di compensazioni proposto, si richiede che queste vengano attentamente valutate sotto il profilo progettuale e realizzativo, oltre alla possibilità di intervenire lungo l’asta del torrente Chisonetto con opere di Ingegneria Naturalistica. Le opere di compensazione dovranno essere progettate a livello definitivo ex L. 109/1994 s.m.i. ai fini della loro presentazione ed eventuale approvazione nella futura C.d.S. definitiva;

relativamente agli impatti sulla flora e sulla fauna

- ovunque la velocità della corrente e la disponibilità di suolo lo permettetono per il consolidamento della sponda dovrà essere preferita la tecnica dei massi sciolti rispetto alla soluzione con intasamento degli stessi, poichè la prima ha un impatto ambientale minore, un basso costo, presenta facilità di posa in opera, permette l’instaurazione di microambienti tra i massi favorevoli alla crescita di comunità biologica, una maggiore biodiversità, la possibilità di innesto di cespugli vivi tra i massi e garantisce inoltre l’elasticità della struttura;

- il versante boscato oggetto degli interventi è attualmente utilizzato come zona di svernamento da parte delle popolazioni di ungulati presenti sia nella zona che nel Parco della Val Troncea, che non offre versanti altrettanto idonei a questo scopo. Il taglio di circa 500 esemplari di larice interromperebbe la continuità del bosco creando una cesura territoriale e determinerebbe di fatto una frattura degli habitat forestali in una zona molto delicata dal punto di vista faunistico, sia per l’abbondanza di ungulati sia per la presenza del loro predatore naturale, il lupo. Proprio nel Parco della Val Troncea e nelle zone limitrofe è infatti stanziale il branco di lupi della Val Germanasca, da poco ritornati nella valli alpine della Provincia di Torino. Pertanto, in sede di progettazione definitiva, dovrà essere valutata la possibilità di contenere la sottrazione di vegetazione arborea, compatibilmente con le esigenze del progetto e dovranno essere adottate le opportune misure per ridurre la discontinuità creata dagli abbattimenti previsti. Inoltre, data la sensibilità dell’ambiente interferito, dovranno essere identificati interventi di mitigazione degli impatti attesi che abbiano un’efficacia in termini di attrattiva per le popolazioni animali presenti sul territorio e che garantiscano quindi una loro permanenza presso i siti oggetto di intervento;

- data la vicinanza del sito al “Biotopo IT1110080 Val Troncea” e dato il pericolo di mortalità diretta per impatto originato dai cavi sospesi, dovrà essere valutata la possibilità di prevedere opere di mitigazione al fine di rendere visibili i cavi con accorgimenti segnaletici. Tali accorgimenti dovranno essere inseriti nel computo metrico estimativo;

- per gli interventi di rinaturalizzazione e di creazione di barriere verdi dovranno essere utilizzate essenze autoctone, concordando eventualmente l’intervento con il vivaio regionale.