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Bollettino Ufficiale n. 29 del 22 / 07 / 2004

Codice 17.1
D.D. 24 maggio 2004, n. 103

L.R. n. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di Via inerente il progetto presentato dalla Gora del Mulino r.l., localizzato nel Comune di Moncalieri (TO) - Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. n. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di ritenere che il “Progetto di fabbricato F3 in attuazione del PEC in area Cpl - 2° lotto di attuazione”, localizzato nel Comune di Moncalieri (TO), presentato dalla Società Gora del Mulino r.l., con sede in Milano, Via Vittor Pisani n. 16, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/98 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che il progetto definitivo recepisca tutte le prescrizioni e le raccomandazioni di seguito elencate:

1. Viabilità - deve essere rispettata quella prescritta e approvata dalla conferenza di servizi ex D.Lgs. 114/99 del 20.06.01 così come modificata dalle conferenze di servizi ex L.R. 40/98 del 16.12.02 e ex D.Lgs. 114/98 del 17.12.02 (Società Gora del Mulino e Società Zoppoli & Pulcher) per quanto riguarda l’accesso diretto all’area; inoltre si richiede di:

- integrare la viabilità di progetto con percorsi ciclo pedonali connessi verso le aree di residenzialità;

- potenziare la rete di Pubblico Trasporto con un collegamento al Centro Commerciale al fine di diminuire il traffico veicolare;

- prevedere l’inserimento di apposite rastrelliere per biciclette all’interno della zona parcheggio.

2. Acque - È necessario verificare tramite monitoraggio, i cui risultati sono da sottoporre ad ARPA, che gli scarichi del centro commerciale autorizzati nel rio Gora del Mulino rispettino i limiti di legge, nel rispetto degli obiettivi di qualità previsti al Titolo II del D.Lgs 152/99; per consentire il monitoraggio delle acque allo scarico è necessario realizzare un pozzetto d’ispezione ogni scarico, per il quale si deve ottenere nuova autorizzazione allo scarico qualora fosse costruito sulla sponda della Gora. Inoltre:

- la quota del piano terra del fabbricato in ampliamento dovrà essere superiore a 225.50 m s.l.m.m., mantenendo il terreno circostante alle quote attuali del piano campagna;

- eventuali nuovi scarichi di fognature bianche nel corso d’acqua Gora del Mulino del Pascolo, trattandosi di rio iscritto nell’Elenco delle Acque Pubbliche della Provincia di Torino, dovranno essere sottoposti ad autorizzazione idraulica ai sensi del R.D. 523/1904, da richiedere al Settore Decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico - Torino.

3. Inserimento paesaggistico e interventi di mitigazione e recupero ambientale - Deve essere assegnato alle aree verdi un ruolo di rilevo nell’ambito della progettazione di insieme del sito, in quanto elementi in grado di arricchire la qualità percettiva e ambientale del complesso; il progetto deve prevedere che:

a le aree destinate a verde occupino la maggior superficie possibile; si deve incrementare il numero di alberi ed arbusti previsto nei parcheggi e nelle aree verdi e la dimensione media dei fusti (alberi a pronto effetto); le piazzole di sosta dovranno essere realizzate con le tipologie quali “elementi modulari in c.l.s. inerbiti” altrimenti denominati “blocchetti in calcestruzzo con tappeto erboso carrabile” o altre soluzioni che permettano il sicuro ed apprezzabile inerbimento;

- tutte le attività di sistemazione e recupero ambientale già previste o di futuro inserimento nel progetto definitivo procedano per lotti funzionali parallelamente all’avanzamento del cantiere, secondo un cronoprogramma che tenga conto della stagionalità delle opere a verde e della necessità di riportare al più presto il materiale di scotico;

- nell’impianto delle specie arboree e arbustive, la scelta delle varietà di specie per il rinverdimento deve utilizzare specie autoctone e/o tenere conto del clima e del disturbo antropico; le specie devono essere messe a dimora secondo i corretti canoni della forestazione urbana; non devono essere impiegate specie esotiche o di esclusivo valore ornamentale;

- devono essere adottate efficaci misure di mitigazione dell’impatto luminoso: il sistema di illuminazione del centro commerciale deve essere adeguato alla L.R. n. 31 del 24.03.00 “Disposizione per la prevenzione e lotta all’inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche”;

- si raccomanda di verificare, sulla base dei diagrammi di carico termico ed elettrico previsti per l’esercizio in questione, la fattibilità tecnica e la redditività economica di un impianto di cogenerazione alimentato a gas naturale e di un impianto ad assorbimento per l’utilizzo del calore prodotto in esubero nei mesi estivi, ai fini della sua trasformazione in frigorie utili al servizio di raffrescamento.

4. Rifiuti - In aggiunta a quanto indicato nello studio di impatto ambientale e qualora ne risulti la necessità sulla base delle attività svolte presso il centro commerciale, occorre prevedere:

- idonei stoccaggi di rifiuti pericolosi (batterie usate) e la possibilità di deposito temporaneo dei rifiuti ingombranti (elettrodomestici);

- esattamente l’ingombro degli stoccaggi di cui al punto precedente;

- tali aree di deposito devono essere accompagnate da precisi protocolli gestionali.

5. Fase di cantiere - È bene prevedere le schermature in geotessuto di opportuna grammatura per limitare la fuoriuscita di materiale polverulento dal cantiere; inoltre:

- per limitare l’impatto delle polveri dovute allo spargimento di terriccio e argilla dalle macchine di cantiere in movimento, queste dovranno essere dotate di apposito sistema di copertura del carico durante la fase di trasporto, le superfici e i cumuli di materiale polverulento dovranno essere irrorati con opportuna frequenza, deve essere realizzata una vasca per il lavaggio delle gomme degli automezzi in uscita dal cantiere e concordata col Comune un’opportuna e frequente pulizia delle strade circostanti;

- l’impresa affidataria dei lavori deve mettere a disposizione macchine le cui emissioni nocive per l’ambiente e la salute umana sono conformi alle omologazioni previste dal codice della strada;

- nell’ambito della redazione del progetto definitivo, si deve evidenziare i volumi di inerti prodotti e movimentati, le eventuali modalità di trasporto e loro destinazione finale (qualora non fosse possibile il riutilizzo in sito);

- si deve rendere minimo il quantitativo di rifiuti da avviare in discarica privilegiando, ove tecnicamente possibile, le attività di recupero;

- l’impresa dovrà adottare tutte le precauzioni necessarie e dovrà attivare tutti gli interventi atti ad assicurare la tutela dell’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee da parte dei reflui originati, direttamente o indirettamente, dalle attività di cantiere nel rispetto della normativa vigente;

- le aree di sosta e manutenzione delle macchine operatrici dovranno essere impermeabilizzate;

- le acque reflue provenienti dal cantiere e dalle aree di lavorazione (attività che generano scarichi di tipo idrico) dovranno essere collettate alla fognatura comunale e, qualora fosse necessario, sottoposte a processi di chiarificazione e depurazione per consentire la restituzione in conformità al D.L.vo 152/99 e s.m.i.

6. Verifica delle prescrizioni e monitoraggi - Deve essere rispettato quanto segue:

- deve essere comunicato al Dipartimento ARPA territorialmente competente l’inizio ed il termine dei lavori, onde permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/98;

- il Direttore dei Lavori deve trasmettere all’ARPA Piemonte (Coordinamento Centrale VIA/VAS e Dipartimento competente per il territorio) una dichiarazione, accompagnata da relazione esplicativa, relativa all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata ed integrate da quelle contenute nella Determina della Giunta Regionale, conclusiva del procedimento amministrativo relativo all’opera in oggetto;

- l’efficacia di tutte le misure di mitigazione adottate dovrà essere verificata mediante monitoraggio (atmosferico, acustico, del traffico, delle acque del rio Gora del Mulino del Pascolo) da concordare con ARPA per quanto riguarda le modalità, la tempistica di attuazione e di consegna dei risultati;

- in caso di significativo aumento dei parametri di inquinamento dovranno essere individuati ulteriori sistemi di mitigazione a carico del proponente, volti alla riduzione degli impatti; in particolare, per quanto riguarda lo stato di qualità ambientale del rio Gora del Mulino, la Società dovrà impegnarsi a dare il proprio contributo, qualora l’ARPA in seguito al monitoraggio ne ravvisasse la necessità, in misura proporzionale all’utilizzo che ne fa.

7. Dovrà essere ottenuta autorizzazione commerciale ex LR 28/99 ed autorizzazione urbanistica ex art. 26 LR 56/77; quest’ultima potrà essere rilasciata solamente dopo che il progetto definitivo avrà recepito le prescrizioni contenute nel presente atto.

8. II Comune dovrà verificare, prima del rilascio del Permesso di Costruire, il rispetto di tutte le prescrizioni riportate nel presente dispositivo ed il provvedimento comunale dovrà contenere interamente le prescrizioni di cui al punto 6, nonché quelle che verranno riportate nell’atto di autorizzazione urbanistica regionale ex art. 26 L.R. 56/77.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della L.R. 40/98 e depositata presso (‘Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni dalla piena conoscenza dell’atto ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di centoventi giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino della Regione Piemonte ai sensi dell’art.. 65 dello Statuto ed ai sensi dell’art. 12, comma 8 della L.R. n. 40/1998.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni