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Bollettino Ufficiale n. 29 del 22 / 07 / 2004

Codice 17.1
D.D. 26 aprile 2004, n. 75

L.R. n. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di Via inerente il progetto presentato dalla Società Commerciale Sempione r.l. , localizzato nel Comune di Castelletto Sopra Ticino (NO) - Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. n. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di ritenere che il progetto di ampliamento del centro commerciale localizzato nel Comune di Castelletto Ticino (NO), presentato dalla Società Commerciale Sempione r.l., con sede in Castelletto Sopra Ticino, via Sempione n. 159, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/98 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che il progetto definitivo recepisca tutte le prescrizioni e raccomandazioni di seguito elencate:

1. Viabilità - siano realizzate e funzionali, prima dell’attivazione del centro commerciale, le seguenti opere di viabilità:

- sistemazione degli accessi e delle uscite sulla SS 33 in corrispondenza dell’accesso all’insediamento commerciale con corsia a scorrimento lento e immissione di via Beati, separata dalla strada statale da un’aiuola spartitraffico che consente di separare i flussi in entrata ed in uscita dal parcheggio dai flussi in transito, tale corsia sarà da realizzare dalla rotatoria in progetto fino al km 57,950;

- realizzazione della rotatoria (anche in forma provvisoria) tra la SS 33 e via Beati con relativi collegamenti alla Via Beati stessa;

v realizzazione di un cordolo a centro strada sulla SS 33 tra la rotonda di via Beati e la rotonda posta più ad est da concordarsi con le Società che hanno ottenuto autorizzazioni commerciali nell’aree adiacenti il centro in oggetto onde evitare possibili svolte a sinistra lungo la Statale stessa;

- l’ingresso e l’uscita dai parcheggi dovrà essere separato, l’ingresso dovrà avvenire dal passo carraio posto verso est, l’uscita dal passo carraio verso ovest. al rilascio dell’autorizzazione commerciale:

- sia sottoscritto un atto di impegno d’obbligo che preveda, che al rilascio dell’autorizzazione urbanistica di cui all’art. 26 della L.R. 56/77 s.m.i., sia stipulata specifica fideiussione per la realizzazione di opere di viabilità da concordarsi con l’Amministrazione comunale migliorative dell’asse della SS 33 verso est e Via Beati o vie limitrofe, da commisurarsi in funzione della superficie di vendita del centro commerciale di cui all’oggetto e delle superficie di vendita degli insediamenti commerciali che sono stati autorizzati, si autorizzeranno, nell’ambito delle aree adiacenti al centro commerciale in oggetto;

- sia sottoscritto un atto di impegno unilaterale d’obbligo che preveda la stipula di apposita fideiussione prima dell’apertura dei centro commerciale per la realizzazione della rotatoria tra la SS 33 e Via Beati in forma definitiva;

- si tenga conto della necessità di modifica del Piano Direttorio del traffico del Comune di Castelletto Sopra Ticino così che lo stesso possa supportare l’ulteriore incremento di traffico derivante dal nuovo insediamento;

2. Acque - Si prescrive quanto segue:

- tutte le acque di dilavamento, provenienti dai parcheggi e dalle superfici impermeabilizzate esterne interessate da movimentazione di veicoli, dovranno essere convogliate ad un sistema di raccolta in grado di separare le acque di prima pioggia, che, trattate mediante disoleatura e dissabbiatura, potranno essere smaltite in fognatura, dopo stoccaggio in vasche opportunamente dimensionate, al fine di non sovraccaricare la rete fognaria (nel rispetto delle modalità e dei tempi indicati dall’ente gestore della rete fognaria e del depuratore di recapito);

- sia garantita una adeguata manutenzione del sistema di raccolta e trattamento delle acque meteoriche di prima pioggia;

- in caso di avaria del sistema di trattamento delle acque meteoriche, esse non dovranno essere by-passate verso il reticolo idrico superficiale; eventuali dispositivi di sfioro dovranno essere progettati in modo tale da impedire comunque l’apporto di acque di drenaggio non trattate al corpo idrico recettore;

- le successive acque meteoriche insieme con le acque piovane provenienti dalle coperture degli edifici, opportunamente raccolte, dovranno essere convogliate al rio Scolatore;

- devono essere rispettate le distanze minime (2 m) tra il livello piezometrico e la base delle fondazioni ed il divieto di abbattimento della falda mediante pompaggio;

- in fase di esercizio, dovrà essere prevista la misurazione periodica del livello piezometrico di falda a monte ed a valle dell’area di progetto; le misure dovranno essere registrate e messe a disposizioni delle autorità di controllo;

- al fine della tenuta strutturale di pareti e pavimento del piano interrato, deve essere verificato che questi elementi siano stati realizzati con impermeabilizzazioni idonee a sopportare l’eventuale spinta idraulica dovuta all’innalzamento della falda; se questo non è avvenuto, dovranno essere adottati adeguati provvedimenti strutturali; ‘

- non siano inviate al reticolo superficiale acque diverse da quelle meteoriche bianche, o comunque contenenti inquinanti chimici o ricche di sedimenti;

- sia previsto un adeguato manufatto di immissione nel Rio Scolatore delle acque provenienti da piazzali e superfici impermeabilizzate;

- prima dell’inizio dei lavori dello scarico in detto rio, dovrà essere acquisito il relativo provvedimento concessorio della direzione regionale competente, per l’occupazione dell’area demaniale, presentando relativa istanza, corredata da due copie degli elaborati progettuali, unitamente alla relazione idrogeologica di supporto.

3. Energia - Si consiglia di prestare la massima attenzione alla scelta e messa in opera delle migliori tecnologie e soluzioni architettoniche al fine di ridurre e razionalizzare i fabbisogni energetici e i conseguenti oneri gestionali; deve essere analizzata la possibilità i ricorrere a pompe di calore condensate ad acqua e cogenerazione per soddisfare le necessità energetiche dell’insediamento e prevedere la massima cura nella progettazione e scelta del sistema di illuminazione, per favorire il ricorso controllato alla luce naturale, a sistemi illuminanti ad alta efficienza riducendo i carichi termici indotti dall’insolazione estiva e, per quanto possibile, adottando sistemi attivi di controllo e ombreggiature naturali.

4. Impatto Acustico - Si prescrive quanto segue:

- devono essere valutati anche sistemi ulteriori, rispetto all’asfalto fonoassorbente, atti a ridurre l’impatto acustico;

- al momento della messa in esercizio del centro commerciale, deve essere previsto un monitoraggio del rumore presso i recettori sensibili citati, tale monitoraggio dovrà essere concordato, nei tempi e nella metodologia, con ARPA Piemonte;

- i dati ottenuti dalle campagne di misura, dovranno essere comunicati ad ARPA ed al comune, in modo da permettere una verifica del clima acustico e dell’efficacia delle eventuali mitigazioni in atto.

5. Rifiuti - Si raccomanda di rendere minimo il quantitativo di rifiuti da avviare in discarica privilegiando le attività - di recupero; all’interno dell’area una zona dovrà essere dedicata alla raccolta differenziata, di superficie e caratteristiche tali da consentire lo smistamento di tutte le tipologie dei rifiuti prodotti.

6. Verifica delle prescrizioni e monitoraggi - In fase di esercizio deve essere

eseguita una serie di monitoraggi atmosferico, acustico e del traffico; si prescrive:

- fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, di affidare ad ARPA il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera e di stabilire conseguentemente che il proponente comunichi tempestivamente al Dipartimento ARPA territorialmente competente l’inizio ed il termine dei lavori, ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/98;

- il Direttore dei lavori trasmetta, secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monitoraggio, all’ARPA Piemonte, Coordinamento Centrale VIA-VAS e Dipartimento competente per territorio, una dichiarazione, accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, ed integrate da quelle contenute nella Determina conclusiva del procedimento amministrativo relativo all’opera in oggetto;

- le modalità e le tempistiche dei piani di monitoraggio devono essere concordati prima dell’avvio dei lavori col Coordinamento Centrale VIA-VAS ed il Dipartimento ARPA territorialmente competente, a cui saranno anche consegnati i risultati delle attività suddette;

- in caso di significativo aumento dei parametri di inquinamento dovranno essere individuati ulteriori sistemi di mitigazione a carico del proponente volti alla riduzione degli impatti.

7. sono fatti salvi i diritti e gli interessi di terzi, nonchè le competenze di altri Organi, Amministrazioni o Enti in senso autorizzativo ai fini della realizzazione dell’intervento in oggetto;

8. sia ottenuta autorizzazione commerciale ex L.R. 28/99 ed urbanistica ex art. 26 L.R. 56/77, subordinatamente al deposito della cauzione fidejussoria di cui al punto 1.

9. il Comune dovrà riportare nel permesso a costruire le prescrizioni di cui ai precedenti punti da 1 a 8;

10. sarebbe opportuno, per il Comune, che nel certificato di destinazione urbanistica vengano inseriti anche i dati relativi alla classificazione del territorio in funzione del dissesto e che, da parte del soggetto attuatore, sia sottoscritto un atto liberatorio che escluda ogni responsabilità dell’amministrazione pubblica in ordine a eventuali futuri danni a cose e persone comunque derivanti dal dissesto segnalato.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della L.R. 40/98 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni dalla piena conoscenza dell’atto ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di centoventi giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto ed ai sensi dell’art. 12, comma 8 della L.R. n. 40/1998.

Il Dirigente responsabile
Patrizis Vernoni