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Bollettino Ufficiale n. 27 del 8 / 07 / 2004

Codice 10.7
D.D. 30 aprile 2004, n. 492

Comune di Druogno (VCO). Mut. temp. di dest.ne d’uso, con conc.ne amm.va e relativa cost.ne di servitù di passaggio nonché di diritto di superficie, per anni 30 a favore di terzi, di porzioni di compl.vi mq. 27.864 dei t.ni com.li di uso civico distinti al NCT Fg. 31 mapp. 156 - 157 158 - 406 . 407 - 408, per realizzazione impianti di risalita con costruzione di fabbricato e opere accessorie. Autorizzazione

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

- di autorizzare il Comune di Druogno (VCO) a mutare la destinazione d’uso di porzioni di complessivi mq. 27.864 circa dei terreni comunali gravati da uso civico distinti al NCT Fg. 31 mapp. 156 - 157 - 158 - 406 - 407 - 408 ( rispettivamente parte di mq. 14.19, mq. 9.462, mq. 1.450, mq. 2.350, mq. 390 e mq. 18), per darle in concessione amministrativa, con relativa costituzione di servitù di passaggio nonché di diritto di superficie, a terzi, per un periodo di anni 30 (trenta), eventualmente rinnovabile a condizioni da stabilirsi, per consentire la realizzazione di Impianti di risalita con opere accessorie nonché di fabbricato multifunzione al piede di pista;

che il Comune di Druogno (VCO) dovrà inviare all’Ufficio Usi Civici della Regione Piemonte copia degli atti di concessione e relativa costituzione di servitù con diritto di superficie che verranno stipulati con il Concessionario relativamente all’istanza in argomento nonché, nel caso fosse necessario abbattere un numero di piante superiore a quello autorizzato nell’allegata nota del Corpo Forestale dello Stato, la necessaria autorizzazione integrativa dello stesso con le eventuali prescrizioni, dando atto che sarà cura del Comune stesso ottemperare a l’obbligo delle registrazioni e trascrizioni di legge connesse e conseguenti alla presente autorizzazione;

- che il Concessionario non potrà operare sull’area in argomento prima di aver conseguito tutte le eventuali ulteriori autorizzazioni regionali e non, che sono o potranno rendersi necessarie per la realizzazione di quanto richiesto e che, in difetto, la concessione eventualmente rilasciata dal Comune, dovrà essere revocata;

- che dovranno essere rispettate tutte le prescrizioni di cui alla nota del Corpo Forestale dello Stato prot. n° 2814 POS IV^- 1/2 del 19.5.2003, allegata al presente atto per costituirne parte integrante e sostanziale nonché tutte le eventuali prescrizioni integrative che lo stesso Ente dovesse ritenere opportune in sede di esecuzione dei lavori;

di dare atto che:

- le porzioni dei terreni oggetto del presente provvedimento rimangono gravate da uso civico, pertanto sono disciplinate dalla Legge 16 giugno 1927, n. 1766, dal D.R. 24 luglio 1977, n. 616 e sottoposte ai vincoli di cui al D.Lgs. n. 490/99 - ex Legge 8 agosto 1985, n. 431 nonché alle direttive regionali formulate con Circolare Regionale n. 20 PRE - P.T. del 30 dicembre 1991, confermata dalla Circolare Regionale n. 3/FOP del 4 marzo 1997, inoltre, al termine o al decadere della concessione, salvo rinnovo della stessa, dovranno essere restituite al Comune ripristinate, per gli eventuali danni dal punto di vista ambientale, con eventuale rimozione delle opere, se richiesto, secondo le prescrizioni delle competenti autorità, a cura e spese del concessionario che dovrà comunque effettuare un primo intervento di recupero dell’area al termine dei lavori di realizzazione delle opere;

- la concessione non potrà essere stipulata a condizioni economiche inferiori a quanto indicato nella perizia integrativa di cui alla premessa (Euro 18.700,00 per anone annuo complessivo concessione - servitù - diritto di superficie, Euro 148,40 per indennizzo complessivo annuo inerente i mancati frutti ed Euro 2.390,75 per indennizzo “una tantum” per il taglio delle piante);

- l’indennizzo “una tantum” potrà essere conguagliato al numero di piante che saranno effettivamente abbattute ed il canone annuo complessivo di Euro 18.700,00 potrà essere applicato inizialmente in funzione delle opere che verranno progressivamente realizzate, tenuto conto che l’intervento di riqualificazione dell’area denominata “Pasquaro Grande” è stato suddiviso in tre lotti, così come indicato nella precitata perizia base del 27.3.2003, purché tenga conto ovviamente delle valutazioni di cui alla perizia integrativa, debitamente aggiornate annualmente con l’indice ISTAT e che vengano trasmessi all’Ufficio Usi Civici della Regione Piemonte gli stati di avanzamento dei lavori inerenti la corresponsione del canone in minore misura che sarà eventualmente applicata nei primi periodi;

tutti i soggetti e le società coinvolte a qualunque titolo nell’occupazione illegittima pregressa di cui alla Determinazione Dirigenziale della Regione Piemonte n° 451 del 30.4.1999 e per la quale è pendente un ricorso preso il TAR Piemonte, non potranno essere concessionari, né direttamente né partecipando ad una società, delle aree e dei diritti autorizzati dal presente provvedimento, salvo previa accettazione, con ritiro del ricorso pendente presso il TAR, della conciliazione proposta dalla precitata D.D. n° 451/1999 e pagamento di quanto dovuto debitamente aggiornato all’attualità, fatte salve diverse disposizioni di legge;

- il Comune di Druogno (VCO) dovrà destinare tutti gli importi percepiti in virtù della presente autorizzazione alla costruzione di opere permanenti di interesse generai della popolazione, ai sensi dell’articolo 24 della legge 16 giugno 1927, n. 1766 e, nell’eventuale atte a, investirli in titoli del debito pubblico intestati a se stesso ma con vincolo a favore della Regione Piemonte per utilizzarli al bisogno, previo svincolo da parte di questa Amministrazione, come suddetto;

- tutte le spese notarili o equipollenti nonché quelle di eventuali frazionamenti, inerenti l’autorizzazione di cui al presente provvedimento, sono a totale carico del concessionario.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso, entro il termine di giorni 60 (sessanta) dalla data di ricevimento della stessa, innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale.

Il Direttore regionale
Maria Grazia Ferreri