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Bollettino Ufficiale n. 26 del 1 / 07 / 2004

Deliberazione della Giunta Regionale 24 maggio 2004, n. 31-12557

Approvazione delle linee di indirizzo per la definizione di un progetto di promozione delle attività  di prevenzione delle patologie da lavoro

A relazione dell’Assessore Galante:

Premesso che:

- le malattie determinate dall’attività lavorativa e le malattie per cui il lavoro costituisce un fattore concausale, costituiscono un fenomeno sanitario di rilevante interesse prevenzionistico che sicuramente non è descritto dalle notifiche obbligatorie;

- i flussi informativi correnti sulle malattie professionali  non hanno - e non possono avere - l’obiettivo di descrivere in modo completo ed adeguato il fenomeno delle malattie da lavoro, per molteplici cause, prima tra tutte la difficoltà di individuare un possibile nesso causale tra malattia ed esposizione a rischio quando si osservano singoli casi di patologie non specificamente professionali. I flussi informativi risultano però inadeguati anche per patologie la cui sospetta eziologia professionale dovrebbe essere ipotizzata con maggiore facilità;

- la Regione Piemonte a metà degli anni ‘90 ha già attivato specifici progetti relativi alle malattie professionali, realizzando tra l’altro 2 Osservatori epidemiologici, uno relativo alle allergopatie, l’altro relativo ai tumori naso sinusali. Risulta inoltre attivo il Registro mesoteliomi;

- negli ultimi 3-4 anni, la predisposizione di sistematiche relazioni sull’attività degli SPreSAL ha evidenziato rilevanti differenze nei flussi informativi che raggiungono i Dipartimenti di prevenzione. Le cause, ragionevolmente, sono da attribuire a svariati fattori: omissioni di denunce, dispersione delle notizie tra Enti differenti, carenze di strutture di supporto alla diagnosi di malattia professionale e carenze delle conoscenze sui rischi professionali tra gli operatori sanitari;

- risulta che si osservino frequentemente carenze nei contenuti delle segnalazioni di malattia professionale che determinano un elevato dispendio di risorse da parte dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, di fatto a scapito di altre attività di prevenzione;

- la mancata e disomogenea individuazione dei casi di malattia professionale porta complessivamente ad una non equa ed irrazionale allocazione di risorse da cui derivano anche modelli operativi differenziati da parte degli SPreSAL.

Considerato inoltre che:

- risulta utile adottare provvedimenti che garantiscano una migliore individuazione dei casi di malattia professionale, certi o sospetti, e che favoriscano lo scambio di informazioni tra tutti i soggetti con competenze in ambito di malattie professionali. Un miglioramento dei flussi delle notizie di malattia professionale può inoltre consentire una più fondata adozione di criteri di priorità nelle attività dei Servizi di prevenzione;

- si ritiene che una adeguata conoscenza dei casi di malattia professionale a livello locale, integrata dalla conoscenza degli eccessi locali di patologie correlabili al lavoro, possa costituire non solo un utile strumento per la programmazione delle attività dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro,  ma possa essere una importante risorsa per la realizzazione di campagne di sensibilizzazione e promozione

- questa Amministrazione con DGR 64-6577 del 08-07-2002 ha istituito la Rete Integrata della Prevenzione costituita dai servizi S.Pre.S.A.L. delle ASL piemontesi, dai servizi di Medicina del Lavoro delle A.O. San Giovanni Battista di Torino, CTO/CRF/M. Adelaide di Torino, Ospedale Mauriziano Umberto I° di Torino, A.O. Maggiore della Carità di Novara e SS. Antonio e Biagio di Alessandria, dai servizi di Medicina del Lavoro  delle ASL 12 di Biella e 17 di Savigliano, dall’Area Tematica “Ambienti di Lavoro” dell’ARPA di Grugliasco (B.U.R.P. 1.08.2002, n° 31), i cui obiettivi sono:

 - realizzare in ogni quadrante almeno un punto di riferimento  per la Medicna del Lavoro e l’Igiene Industriale;

- costruire un sistema in grado di fornire reali economie di scala ottimizzando il servizio per l’utenza;

- supportare l’attività specialistica, clinica e di igiene industriale svolta in ogni Azienda Sanitaria Regionale;

- impostare sistemi di controllo e autocontrollo quali-quantitativo delle prestazioni erogate e realizzare protocolli di intervento unitari e condivisi dagli operatori;

- integrarsi sulla base di specifici progetti regionali e aziendali;

- fornire risposte qualificate all’utenza pubblica e privata.

Per quanto considerato e premesso risulta necessario:

- migliorare i flussi delle notizie di malattia professionale, promuovendo la completezza delle segnalazioni ed il tempestivo invio delle stesse a tutti i destinatari ed utilizzando un modello standardizzato ed informatizzato per la raccolta e l’elaborazione dei dati;

 - migliorare lo scambio di informazioni e conoscenze sui casi di malattia professionale tra soggetti con competenza in materia e migliorare il processo di attribuzione causale;

- ridurre i fenomeni di sotto notifica delle malattie professionali;

- migliorare il processo di ricerca delle cause nei casi di malattia professionale -orientandolo maggiormente a finalità di prevenzione;

- riprodurre su scala territoriale il fenomeno delle malattie professionali in Piemonte socializzandone le conoscenze;

- ridurre duplicazioni di attività diagnostico-strumentali e di laboratorio al fine di razionalizzare il carico di lavoro per i soggetti pubblici e di ridurre oneri e disagi per l’utenza;

- inserire le attività fino ad ora svolte all’interno di un progetto organico che responsabilizzi al raggiungimento degli obiettivi il Sistema pubblico di prevenzione ed in particolare le Aziende Sanitarie piemontesi.

Sulla base delle sopraccitate premesse e considerazioni la Direzione Sanità Pubblica  istituirà un apposito gruppo di lavoro composto dalla Direzione Regionale INAIL, dalla Direzione Regionale del Ministero del lavoro delle Politiche Sociali, dalla Federazione Regionale degli Ordini dei Medici (FROMP), dall’Università di Torino, Dipartimento di Traumatologia e Medicina del Lavoro e dal Dipartimento di Oncologia Umana, dalla Federazione Regionale dei Medici di Medicina Regionale (FIMMG), dal Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani (SNAMI) e dall’ASL 10, Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli  Ambienti di Lavoro.

Le attività del sopraccitato gruppo si svolgeranno nell’ambito di quattro aree di approfondimento ritenute prioritarie di cui all’ALLEGATO 1.

E’ inoltre necessario identificare per ogni area di approfondimento un’ Azienda di riferimento ed un responsabile/coordinatore, che è la persona incaricata della progettazione e della gestione della singola area. Il responsabile/coordinatore  individua, contatta e coordina gli esperti del Sistema Sanitario Regionale che collaboreranno per l’attuazione del programma.

I responsabili delle singole aree di approfondimento produrranno semestralmente al Settore Prevenzione Sanitaria negli Ambienti di vita e di lavoro un report sullo stato di attuazione delle attività che sarà occasione di verifica all’interno del gruppo di lavoro.

Le attività dovranno essere promosse nell’ambito dell’accordo quadro sulla collaborazione istituzionale tra la Regione Piemonte e le Aziende Sanitarie Regionali per lo studio e l’approfondimento  delle problematiche sanitarie di cui alla D.G.R. n. 12-10772 del 27-10-2003. Al fine di regolare l’attività di ciascuna area di approfondimento sarà sottoscritta un’ apposita convenzione tra la Regione Piemonte e le Aziende Sanitarie sulla base del modello allegato.

A seguito di quanto sopra premesso e considerato;

vista la D.G.R. 64-6577 del 08-07-2002;

vista la D.G.R. 12-10772 del 27-10-2003;

la Giunta Regionale, a voti unanimi nelle forme di legge,

delibera

- di approvare le linee di indirizzo per la definizione di un progetto di promozione delle attività di prevenzione delle patologie da lavoro  così come indicate nel documento allegato (ALLEGATO 1) che costituisce parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

- il coordinamento del progetto, unitamente alla funzione di referente della Direzione Sanità Pubblica sono affidate all’ASL 10 e al Dipartimento di Ortopedia, Traumatologia e Medicina del lavoro dell’Università di Torino che, a tal fine, saranno coadiuvati dal gruppo di lavoro costituito come detto in premessa e dai responsabili delle aree di approfondimento;

- di rimandare a successivi provvedimenti l’approvazione dei progetti conseguenti all’attuazione delle aree di approfondimento di cui in premessa;

-  di approvare l’allegata bozza di convenzione tra la Regione Piemonte e le Aziende Sanitarie (ALLEGATO 2);

- di dare atto che la presente non comporta oneri finanziari.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF) 1

AREA DI APPROFONDIMENTO 1
LE SEGNALAZIONI DI PATOLOGIA DA LAVORO

Azienda di riferimento:  A.S.O.  O.I.R.M. S. Anna di Torino

Responsabile: Riccardo Falcetta

Al sottogruppo è richiesto di definire le modalità ed i criteri di segnalazione delle sospette malattie professionali da parte dei medici competenti. In particolare l’obiettivo è - fermi restando gli obblighi di legge -  la definizione di un percorso finalizzato a definire i requisiti minimi delle segnalazioni di patologie da lavoro.

Parallelamente al sottogruppo è richiesto di definire interventi formativi rivolti ai Medici di Medicina Generale, per facilitare l’identificazione di possibili casi di malattia professionale misconosciuti  e per promuovere l’ulteriore diffusione della cultura prevenzionistica anche tra i Medici di Medicina Generale (M.M.G.).


- Obiettivi del corso di formazione per MMG

L’obiettivo generale dell’iniziativa formativa è quello di fornire ai MMG un supporto teorico-pratico finalizzato a facilitare l’ individuazione delle malattie di sospetta eziologia lavorativa e promuovere la corretta gestione di tali casi tramite l’attivazione della rete integrata di prevenzione.

In dettaglio gli obiettivi del progetto formativo per i MMG sono così individuati:

- Aggiornamento teorico-pratico sulle principali patologie di origine professionale;

- Identificazione delle attività (settori lavorativi, mansioni) a cui sono maggiormente correlate le malattie da lavoro;

- Conoscere i principali requisiti dell’anamnesi lavorativa;

- Saper formulare il “sospetto di eziologia professionale” per patologie di frequente riscontro nella pratica clinica o per patologie con  un’elevata frazione eziologica professionale;

- Conoscere gli obiettivi e le attività della rete Integrata di Prevenzione e conoscere le modalità di accesso alle prestazioni;

- Conoscere i requisiti delle segnalazioni e delle certificazioni nei casi di sospetta patologia da lavoro e conoscerne le finalità ;

- Conoscere i soggetti istituzionali con competenze in materia di sicurezza e salute sul lavoro (esterni al SSN) e le relative competenze (I.N.A.I.L., Direzioni Provinciali del Lavoro, ...).

- Organizzazione e  modalità

- Si ipotizza di articolare l’iniziativa formativa in 3 incontri (3 incontri di 4 ore ciascuno) da realizzare nel triennio 2004- 2006, nell’ambito della formazione obbligatoria dei MMG.

- Sedi: ASL  /  distretti

- Numero di partecipanti: max 40 per incontro

- Modalità:  lezioni frontali

- Docenti : medici specialisti in medicina del lavoro della rete integrata di prevenzione              (SPreSAL , UOA ML, INAIL, Ispettorato del lavoro)

- Tutor: esperto in formazione dei MMG

- Accreditamento ECM dei singoli moduli formativi

- Ipotesi di Programma del corso


- PRIMO INCONTRO (2004)

- definizione di malattia professionale e di malattia correlata al lavoro e principali liste di malattie professionali;

- epidemiologia delle malattie da lavoro a livello nazionale e regionale;

- anamnesi lavorativa nell’attività del MMG;

- il sospetto clinico di eziologia lavorativa;

- la rete integrata di Prevenzione: le strutture (i 19 Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro e  6 U.O.A di Medicina del Lavoro), le funzioni e le attività, le modalità di accesso;

- funzioni ed attività  dell’I.N.A.I.L. e delle Direzioni Provinciali del Lavoro;

- certificazioni, denunce, referti in caso di sospetta malattia da lavoro: requisiti, significato ed utilità degli adempimenti obbligatori per gli operatori sanitari;

- inabilità temporanea al lavoro : INAIL / INPS  .....


SECONDO INCONTRO (2005)

Tumori professionali

- Inquadramento epidemiologico;

- Tumori con elevata frazione eziologica professionale;

- Altri tumori di possibile origine professionale;

- Descrizione dei  principali settori  lavorativi e delle mansioni in cui si hanno esposizioni a rischi professionale;

- Il nesso di causalità; l’intervallo induzione - latenza per tumori di origine professionale.

Patologie osteoarticolari:

- Principali patologie osteoarticolari correlate al lavoro

- Settori e mansioni comportanti rischio di patologie osteoarticolari

- Cenni generali sulla prevenzione e sulla gestione del paziente lavoratore con patologie osteoarticolari di possibile origine lavorativa


Allergopatie

- Quadri patologie allergiche di possibile eziologia professionale

- Principali allergeni di interesse professionale

- Settori e mansioni a rischio

- Il sospetto di eziologia professionale

- Cenni sulla prevenzione e sulla gestione del paziente / lavoratore affetto da allergopatia .

TERZO INCONTRO (2006)


Principali rischi lavorativi per la salute a livello locale

- Descrizione dei principali settori lavorativi nell’ area territoriale e principali rischi per la salute connessi ai singoli settori.

- Fonti “storiche” di esposizione a rischi per la salute di attuale interesse (aziende / comparti con esposizione a cancerogeni, attualmente cessate) .


Epidemiologia delle malattie da lavoro a livello locale

- La frequenza delle malattie da lavoro a livello locale; quali informazioni forniscono le diverse fonti informative; attendibilità dell’informazione;  stime di possibile frequenza delle principali malattie lavorative nell’area territoriale.


AREA DI APPROFONDIMENTO 2
RAPPORTI TRA SSN ED ALTRI ENTI

Ente di riferimento: Direzione Regionale del lavoro
del Piemonte   

Responsabile: Maurizio Giorgini


Al sottogruppo è richiesto di  definire modalità di scambio delle informazioni sulle notizie di patologie da lavoro tra i diversi Enti. Il sottogruppo dovrà inoltre verificare la possibilità di scambio tra Enti delle informazioni prodotte sui singoli casi di patologia da lavoro producendo proposte operative. Lo scambio di informazioni (anamnesi lavorativa, accertamenti diagnostici, verifiche nei luoghi di lavoro) può ridurre il carico di lavoro complessivo e consentire una migliore attribuzione causale dei casi di patologia da lavoro.

Su questo tema si prevede di:

- Definire modalità che facilitino lo scambio di informazioni relative alle notizie di patologie da lavoro (denunce ex art 139 DPR 1124 / 65) tra i diversi Enti al fine di garantire a tutti i soggetti una adeguata e tempestiva  conoscenza  dei casi segnalati come sospette patologie da lavoro (si fa riferimento in particolare allo scambio di informazioni tra SPreSAL, INAIL e DPL).

- Definire le modalità  di scambio delle informazioni prodotte dai diversi Enti sui singoli casi, per migliorare la qualità delle informazioni a disposizione dei diversi soggetti con competenze in materia di malattie professionali e per ridurre, ove possibile,  il carico di lavoro. (Si fa riferimento in particolare allo scambio di informazioni su storie lavorative, accertamenti diagnostici, eventualmente esiti delle attività).


AREA DI APPROFONDIMENTO 3
RICERCA ATTIVA DELLE PATOLOGIE DA LAVORO


Azienda di riferimento:  ASL 17
Responsabile: Santo Alfonzo

Al sottogruppo è richiesto di verificare le modalità con cui avvengono gli scambi di informazioni tra gli Osservatori regionali delle Malattie Professionali e gli SPreSAL, sia per quanto riguarda la completezza dei flussi di notizie, sia per quanto riguarda l’adeguatezza delle notizie stesse. Si dovrà inoltre valutare, verificate le esigenze degli SPreSAL e degli Osservatori, la necessità di elaborare proposte di eventuali interventi correttivi.

Il sottogruppo fornirà inoltre indirizzi per la ricerca attiva delle malattie professionali, verificando anche  la possibilità di adottare sistemi di analisi epidemiologica di informazioni sanitarie correnti.


Su questo tema si prevede pertanto di:


- Definire protocolli di scambio di informazioni tra SPreSAL e Osservatori Epidemiologici

- Verificare le esperienze di ricerca attiva delle patologie da lavoro esistenti , fornendo eventuali indirizzi operativi per gli SPreSAL. Verificare le esperienze di uso di dati sanitari correnti per l’identificazione di sospetti casi di malattie professionali ed elaborare proposte operative in merito.

- Definire gli interventi necessari per facilitare la partecipazione degli SPreSAL al progetto “MalProf” a cui la Regione intende aderire dal 2004 e le modalità per la sua integrazione nel progetto di informatizzazione degli SpreSAL.


AREA DI APPROFONDIMENTO 4
CRITERI OPERATIVI PER L’ATTIVITA’
SULLE PATOLOGIE DA LAVORO

Azienda di riferimento: ASL 12

Responsabile: Fabrizio Ferraris


Al sottogruppo è richiesto di definire indirizzi orientativi per la gestione delle attività sulle patologie da lavoro da parte degli SPreSAL alla luce di quanto già definito dal sistema di indicatori e dal repertorio delle attività degli SPreSAL. In particolare l’attività dovrà essere finalizzata ad elaborare proposte per la ricerca degli eventi causali e delle eventuali responsabilità nei casi di patologie da lavoro. Si evidenzia che per questi aspetti il sottogruppo di fatto farà necessariamente riferimento anche alle conclusioni degli altri 3 sottogruppi.


Su questo tema si prevede pertanto di:


- Definire i requisiti “qualitativi” per l’attribuzione causale di una patologia a lavoro ad una specifica esposizione a rischio;

- Massimizzare il numero di casi di malattia professionale per cui si produce un’adeguata attribuzione causale (con lettura critica, accertamenti, inchieste), definendo anche eventuali standard di riferimento;

- Definire i criteri di priorità per la ricerca di eventuali responsabilità nei casi di malattia professionale, sia per il fenomeno nel suo complesso che per le differenti malattie, definendo anche eventuali standard di riferimento;

- Definire i requisiti “qualitativi”  per la ricerca e documentazione delle responsabilità.

Allegato (fare riferimento al file PDF) 2

CONVENZIONE TRA

La Regione Piemonte, Direzione Sanità Pubblica

l’Azienda Sanitaria..................

ed il dott. ...................

per la collaborazione nell’ambito...............................


Premesso che:

- con D.G.R. n. 12-10772 del 27 ottobre 2003 è stata approvata al stipulazione di un “Accordo quadro sulla collaborazione istituzionale tra la Regione Piemonte e le Aziende sanitarie regionali per lo studio e approfondimento delle problematiche sanitarie”;

- il predetto accordo disciplina un rapporto di collaborazione finalizzato all’utilizzo da parte della Regione Piemonte di idonee competenze professionali individuate nell’organico delle Aziende sanitarie, che abbiano manifestato la propria disponibilità, a cui affidare specifici incarichi di collaborazione per l’espletamento delle attività di competenza della Regione e di interesse per le Aziende;

- la Regione Piemonte, e l’Azienda Sanitaria.............. in data........... hanno sottoscritto il citato accordo quadro.


Dato atto che:

- la presente convenzione, stipulata ai sensi dell’art. 3 del succitato accordo quadro, è attuativa del medesimo;

- in relazione ai ruoli ed alle competenze professionali proprie, la collaborazione per le attività di studio, approfondimento e ricerca su tematiche a carattere sanitario, oggetto della presente convenzione, rappresenta un comune interesse scientifico e/o tecnico-amministrativo di ciascuna parte;

- l’Azienda Sanitaria ......................  con deliberazione del Direttore Generale n. .............    del ....................  ha approvato al stipulazione  della presente convenzione;

- la Regione Piemonte con determinazione n. ............   del ..............  ha approvato al stipulazione  della presente convenzione;

- il dott. ............... ha manifestato la disponibilità ad accettare il presente incarico di collaborazione, per l’espletamento delle attività di studio, approfondimento e ricerca su tematiche a carattere sanitario, di competenza della Regione Piemonte e di interesse per l’Azienda Sanitaria.

Quanto sopra premesso,

tra

la Regione Piemonte (C.F. n. 80087670016), di seguito denominata Regione rappresentata dal Direttore regionale..............., nato a...............  il ............, ai fini della presente convenzione domiciliato presso la Direzione regionale in C.so Stati Uniti, 1, Torino;

l’Azienda Sanitaria ................. (C.F.........)  di seguito denominata Azienda rappresentata dal Direttore Regionale ..............., nato a .......... il ............., ai fini della presente convenzione domiciliato presso la sede dell’Azienda;

e il dott. ........... (C.F. ..........) nato a ............. il............., ai fini della presente convenzione domiciliato presso la sede dell’Azienda;


si conviene e stipula quanto segue


Art. 1 -Finalità, oggetto


Al fine di .............................................................

in applicazione della (riferimenti normativi, legge/delibera)........................................

la Regione Piemonte intende............................................


Art. 2 - Modalità dell’incarico


Il dott. .................................................. s’impegna a svolgere l’attività di responsabile- coordinatore progettando e gestendo ogni singola area di approfondimento, individuando, contattando e coordinando gli esperti che collaboreranno per l’attuazione del programma. Si impegnerà altresì a presentare prima dell’avvio delle attività un Progetto in cui dovranno essere enunciati gli obiettivi, individuate le risorse, i tempi e le strategie necessarie. Dovrà inoltre  essere presentato semestralmente al Settore Prevenzione Sanitaria negli Ambienti di vita e di lavoro un Report sullo stato di attuazione delle attività svolte. L’attività verrà svolta durante il normale orario di servizio, per un impegno orario di .................... ore lavorative........................, con modalità......................


Art. 3 - Oneri


La presente convenzione è senza oneri a carico della Regione. Al dott. ........................................ compete   il normale trattamento economico previsto dalle vigenti norme contrattuali, che sarà corrisposto dall’Azienda, la quale si impegna altresì a riconoscere, se dovuto, il trattamento e le indennità per la missione.


Art. 4 - Controversie, arbitrato


Le parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi vertenza possa nascere dall’interpretazione od in esecuzione della presente convenzione. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere l’accordo in tal modo, le controversie nascenti dalla presente convenzioni saranno risolte mediante arbitrato rituale, ai sensi degli artt. 806 ss. Del c.p.c.. Il collegio arbitrale sarà composto da tre arbitri, nominati uno per ciascuna parte. Le decisioni del collegio saranno vincolanti per le parti.


Art. 5 - Riservatezza, proprietà intellettuale


Il dott. ......................................................  garantisce la riservatezza/segretezza per quanto attiene alle informazioni ed ai documenti dei quali verrà a conoscenza nell’ambito dell’attività prevista dalla presente convenzione. Salvi i diritti morali dei soggetti che hanno svolto le attività di studio e ricerca, la proprietà intellettuale dei risultati delle attività svolte appartiene alla Regione.


Art. 6 - Durata


La presente convenzione ha durata ..................... con decorrenza..............................


Art. 7 - Registrazione


La presente convenzione è soggetta a registrazione in caso d’uso - ai sensi degli artt. 5 e 39 del D.P.R.  26 aprile 1986, n. 131 - con spese a carico della parte che la richiede.


Letto, confermato e sottoscritto.


Torino, li


Il Direttore regionale        .............

Il Direttore generale        .............

Il dott.                .............