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Bollettino Ufficiale n. 26 del 1 / 07 / 2004

Codice 26
D.D. 22 giugno 2004, n. 311

Provvedimento conclusivo alla Conferenza di Servizi sul progetto preliminare, ai sensi del comma 2 dall’art. 14 bis della L. 241/90 e s.m.i., e Verifica della procedura di V.I.A. ai sensi della L.R. 40/1998, secondo quanto previsto dalla procedura individuata con D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003, inerente il progetto presentato dall’ARES Piemonte denominato: S.R. 229 Variante di Omegna -Completamento

Premesso che:

l’ARES Piemonte, con sede legale in Torino, Via Belfiore n° 23 con nota prot. n° 3733/26/2004 del 23/03/2004 ha presentato alla Direzione Regionale Trasporti istanza di avvio della Conferenza di Servizi Preliminare relativa al Progetto Preliminare e Fase di Verifica della Procedura di VIA dell’intervento denominato S.R. 229 Variante di Omegna - completamento ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003.

nella stessa nota l’ARES Piemonte comunica che viene richiesta l’attivazione della fase di verifica della procedura di VIA ai sensi dell’art. 4, comma 1, L.R. n°40/98, presso il Nucleo Centrale dell’Organo Tecnico Regionale - Direzione Tutela e Risanamento Ambientale, Via Principe Amedeo 17, Torino.

ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003 punto 4.2 unitamente all’istanza sono stati allegati:

n° 2 copie complete del progetto in esame;

l’elenco dei soggetti tenuti ad esprimere pareri, autorizzazioni, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati;

delibera n° 7 del 10 febbraio 2004 del Comitato Direttivo ARES Piemonte di approvazione del progetto preliminare;

l’intervento in oggetto rientra nell’ambito degli interventi di cui al “Piano regionale degli investimenti e degli interventi sulla rete stradale trasferita ai sensi dell’articolo 101 della legge regionale 26 aprile 2000, n. 44 ” approvato dal Consiglio Regionale del Piemonte con deliberazione 271-37720 del 27/11/2002 (Allegato B - Provincia del Verbano-Cusio-Ossola );

il progetto, localizzato nel territorio dei comuni di Gravellona Toce e Casale Corte Cerro, consiste nella realizzazione dell’ultimo tratto della tangenziale, lungo m. 2.745, che sposta dai centri abitati il traffico degli utenti della S.R. 229 e S.S. 33 del Sempione diretti verso il lago Maggiore;

Considerato che:

il progetto in oggetto rientra nella categoria progettuale n. 11 “strade extraurbane secondarie, escluse le provinciali e le comunali” dell’allegato B1 della L.R. 40/1998 ed è quindi sottoposto alla fase di Verifica della procedura di VIA ai sensi dell’art. 4 della stessa L.R. 40/1998;

l’allegato 1 alla D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003 inerente “Procedure di approvazione dei progetti riguardanti la rete stradale di demanio regionale” ed in particolare il punto 2 individua il Settore Viabilità ed Impianti Fissi della Direzione Regionale Trasporti quale struttura competente in merito;

con D.G.R. n° 28-11457 del 23 dicembre 2003 la Giunta Regionale del Piemonte ha autorizzato il Direttore della Direzione Trasporti ad avvalersi, per l’indizione delle Conferenze dei Servizi inerenti l’approvazione dei progetti riguardanti la rete stradale di demanio regionale, dei Settori della Direzione Trasporti e delle neo strutture flessibili per l’attuazione di progetti di rilevanza strategica, istituite con le deliberazioni di Giunta Regionale n° 119-10285 del 1° agosto 2003 e n° 68-11286 del 9 dicembre 2003;

con Determinazione n°165 del 20/04/2004 il Direttore della Direzione Trasporti ha Designato come Responsabile del Procedimento relativo al Progetto Preliminare e la Fase di Verifica della Procedura di VIA l’Ing. Enzo Gino, Responsabile ex. art. 12 L.R. n° 51/97 di una struttura organizzativa flessibile, quale Responsabile del Procedimento in oggetto ai sensi dell’ art. 4 e seguenti della legge 241/90 e secondo le indicazioni della L.R. 51/97);

con nota prot. n° 4867/26/2004 del 20/04/2004 il R.d.P. ha richiesto alla Direzione affari Istituzionali e Processo di Delega la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della L.R. 40/1998, del comunicato di avvio del procedimento inerente il Progetto Preliminare e la Fase di verifica della procedura di VIA e avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati relativi al progetto

ai sensi del punto 4.2 della DGR 52-9682 del 16 giugno 2003 con la determinazione di conclusione del procedimento inerente la Conferenza di Servizi preliminare e fase di verifica della procedura di VIA deve essere espressa:

la necessità, o meno, di sottoporre il progetto alla fase di Valutazione d’Impatto Ambientale, ai sensi dell’art. 10 comma 3 della L.R. 40/98;

le modalità e le condizioni per ottenere, sul progetto definitivo, le intese, i pareri, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i nulla-osta e gli assensi comunque denominati, così come previsto dal comma 2 dall’art. 14 bis della L. 241/90 e s.m.i.

Preso atto che:

con nota prot. n° 4722/26/2004 del 15/04/2004 il Nucleo Centrale dell’Organo Tecnico Regionale ha comunicato alla Direzione Regionale Trasporti di aver ricevuto in data 24/03/2004 dall’ARES Piemonte domanda di avvio della Fase di verifica della procedura di VIA relativamente al progetto in oggetto;

nella medesima nota il Nucleo Centrale dell’Organo Tecnico comunica di avere individuato nella Direzione Trasporti, ai sensi dell’art 7 comma 3 della L.R. 40/1998, la struttura regionale competente, nonché quali strutture regionali interessate all’istruttoria le Direzioni:

Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti

Pianificazione e Gestione Urbanistica - Settore Beni Ambientali

Opere Pubbliche

Industria

Territorio Rurale

Pianificazione delle Risorse Idriche

Difesa del Suolo;

in allegato alla succitata nota lo stesso ha trasmesso alla Direzione Trasporti copia degli elaborati progettuali e della domanda presentata dal proponente, corredata dell’elenco delle autorizzazioni, nulla osta, pareri o degli altri atti di analoga natura da acquisire ai fini della realizzazione e dell’esercizio dell’opera;

con nota prot. n° 4867/26/2004 del 20/04/2004 il R.d.P. ha richiesto alla Direzione affari Istituzionali e Processo di Delega la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della L.R. 40/1998, del comunicato di avvio del procedimento inerente il Progetto Preliminare e la Fase di verifica della procedura di VIA e avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati relativi al progetto;

in data 22/04/2004 sul Bollettino Ufficiale n° 22 della Regione Piemonte avveniva la suddetta comunicazione;

ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003, nell’ambito dell’istruttoria condotta dall’Organo tecnico regionale, è stata indetta, con nota prot. 5168 del 26/04/2004, per il giorno 06 maggio 2004 la conferenza di servizi ai fini dell’effettuazione dell’esame contestuale degli interessi pubblici coinvolti nel procedimento invitando i seguenti soggetti:

Direzione Regionale Trasporti

Direzione Regionale Difesa del Suolo

Direzione Regionale Pianificazione delle Risorse Idriche

Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale

Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica

Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica

Direzione Regionale Industria

Direzione Regionale Opere Pubbliche Difesa Assetto Idrogeologico

Direzione Regionale Opere Pubbliche Difesa Assetto Idrogeologico

Direzione Regionale Territorio Rurale

Direzione Regionale Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura

Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico

Direzione Regionale Turismo, Sport e Parchi

Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica

A.R.P.A. Servizi Tecnici di Prevenzione

A.R.P.A. Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale

Azienda Sanitaria Locale 14

Corpo Forestale dello Stato

Vigili del Fuoco

Sindaco Comune di Casale Corte Cerro

Sindaco Comune di Gravellona Toce

Ministero della Difesa

Autorità di Bacino del Fiume Po

TELECOM ITALIA S.p.A.

ENEL DISTRIBUZIONE

TERNA S.p.A.

Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonci del Piemonte

Soprintendenza Archeologica del Piemonte

ENEL

ENEL DISTRIBUZIONE

SNAM rete Gas ENI Group

Provincia del Verbano-Cusio-Ossola Settore Tutela Ambiente

Provincia del Verbano-Cusio-Ossola Settore Pianificazione territoriale-Trasporti

Provincia del Verbano-Cusio-Ossola Settore Assetto idrogeologico,Attività estrattiva, Protezione civile, Risorse idriche

NOVA GAS

Azienda Speciale

Acquedotto di Verbania

MOLTENI S.p.A. GRUPPO EROGASMET

Comunità Montana dello Strona e Basso Toce

ARES Piemonte è stata invitato a margine della CdS per la presentazione del progetto e per l’illustrazione di eventuali chiarimenti progettuali;

in data 06/05/2004 si è regolarmente svolta la prima seduta della Conferenza di Servizi preliminare in cui i presenti hanno espresso parere favorevole all’autorizzazione dell’intervento;

in data 25/05/04 si è svolta la riunione conclusiva della Conferenza di Servizi preliminare convocata con nota prot. n° 5800 del 11/05/2004 in cui i presenti hanno confermato non sussistere i presupposti per il rinvio alla Valutazione d’Impatto Ambientale;

l’istruttoria dell’Organo Tecnico è stata svolta con il supporto tecnico-scientifico dell’ARPA;

VISTI:

i pareri, i contributi tecnici, le dichiarazioni e le comunicazioni pervenute o rese in sede di Conferenza di Servizi assunte agli atti della stessa e riportate nel seguito:

Direzione Regionale Difesa del Suolo con nota prot. 6464/26/2004 del 24/05/2004;

Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti con nota prot. 7281/26/2004 del 16/06/2004;

Direzione Regionale Pianificazione e gestione Urbanistica- Settore Accordi di programma e Verifica Conformità di Programma con nota prot. 6726/26/2004 del 28/05/2004;

Direzione Regionale Pianificazione e gestione Urbanistica- Settore Gestione Beni Ambientali con nota prot. 6636/26/2004 del 27/05/2004;

Direzione Regionale Pianificazione e gestione Urbanistica- Settore Urbanistica territoriale di Verbania con nota prot. 6640/26/2004 del 27/05/2004;

Direzione Regionale Industria-Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva con note prot. 5555/26/2004 del 04/05/2004;

Direzione Regionale Opere Pubbliche Settore decentrato OO.PP. e Difesa Assetto Idrogeologico Verbania con nota prot. 6635/26/2004 del 27/05/2004;

Direzione Regionale Territorio Rurale con nota prot. 6869/26/2004 del 03/06/2004

Direzione Regionale Trasporti con nota prot. 7432/26 del 17/06/2004;

Provincia del Verbano-Cusio-Ossola Settore Tutela dell’Ambiente con nota prot. 5858/26/2004 del 12/05/2004 e6852/26/2004 del 03/06/2004;

Provincia del Verbano-Cusio-Ossola Settore Pianificazione Territoriale-Trasporti con nota prot. 5724/26/2004 del 07/05/2004;

Provincia del Verbano-Cusio-Ossola Settore Assetto Idrogeologico, Attività Estrattiva, Protezione Civile, Risorse Idriche con nota prot. 6148/26/2004 del 19/05/2004;

Soprintendenza per i beni archeologici con nota prot. 6866/26/2004 del 03/06/2004 e nota prot. del Ministero n. 5453 del 21/06/2004;

Azienda Sanitaria Locale 14 parere e-mail;

Autorità di Bacino del Fiume Po con nota prot. 5567/26/2004 del 05/05/2004;

Comune di Casale Corte Cerro con nota e-mail e nota prot. 6934/26/2004 del 07/06/2004;

Comune di Gravellona Toce con nota prot. n. 6138/26/2004 del 19/05/2004 e nota prot. 6933/26/2004 del 07/06/2004;

Vigili del Fuoco Comando Provinciale Verbano Cusio Ossolo con nota prot. 6589/26/2004 del 26/05/2004;

ENEL S.p.A. con nota prot. n. 5721/26/2004 del 07/05/2004

SNAM Rete Gas ENI Group con nota prot. n. 6576/26/2004 del 26/05/2004

TERNA S.p.A. con nota prot. 6615/26/2004 del 26/05/2004;

NOVA GAS con nota prot. 6850/26/2004 del 03/05/2004;

i verbali delle sedute del 06/05/2004 e del 25/05/2004.

Considerato:

che a seguito del deposito sono state presentate osservazioni da parte del Comune di Omegna;

il contributo fornito dai componenti dell’organo tecnico in sede istruttoria;

il contenuto della relazione tecnica inviata dall’ARPA;

in accordo con il nucleo centrale dell’organo tecnico regionale;

che, sulla base dei pareri espressi o resi precedentemente elencati, dei verbali delle sedute, delle risultanze della Conferenza di Servizi, tenuto conto degli elementi di verifica di cui all’allegato E della L.R. 40/1998, si evidenzia quanto segue:

la realizzazione dell’intervento proposto costituisce un tratto di completamento della tangenziale di Omegna che consentirà di alleggerire il centro abitato dai flussi di traffico di attraversamento per il collegamento del lago d’Orta alla SS. 33 del Sempione;

gli impatti ambientali prevedibili risultano individuati e affrontati con sufficiente approfondimento negli elaborati progettuali presentati, in cui per gli impatti ambientali connessi sia con le fasi di realizzazione che di esercizio del nuovo tratto stradale sono state previste misure di mitigazione che nel complesso appaiono adeguate;

Per tutto quanto esposto,

IL DIRIGENTE

Visto l’art 22 della L.R. 51/97;

Vista la D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003;

Vista la D.G.R. 28-11457 del 23 dicembre 2003;

Vista la Determinazione della Direzione Trasporti n° 165/26 del 20/04/2004;

Vista la L.R. 40/1998 e s.m.i.;

Vista la D.G.R. 21-27037 del 12/04/1999 e s.m.i.;

Vista la Direttiva 85/337/CEE e s.m.i. ;

Visti i pareri ed i contributi tecnici acquisiti agli atti e sopra elencati;

Visti i verbali e le risultanze delle riunioni della Conferenza di Servizi;

determina

a) di concludere il procedimento coordinato (ai sensi della DGR 52-9682 del 16 giugno 2003 e dell’art. 10 della L.R. 40/1998) relativo alla Conferenza di Servizi preliminare e alla fase di Verifica della procedura di VIA sul progetto denominato S.R. 229 Variante di Omegna -Completamento, presentato dall’ARES Piemonte con istanza prot. n° 3733/26/2004 in data 23/03/2004, ed esprime:

di non sottoporre il progetto stesso alla fase di Valutazione d’Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 12 della L.R. 40/1998, dando atto che tutti gli atti riferiti al procedimento medesimo restano in deposito presso la Direzione Regionale Trasporti;

di prescrivere all’Ente proponente, che nel corso della redazione del progetto definitivo siano rispettate le prescrizioni inserite nell’allegato A alla presente Determina, di cui costituisce parte integrante, finalizzate all’ottenimento in sede della successiva Conferenza di Servizi sul progetto definitivo delle licenze, intese, pareri, nulla-osta e assensi comunque denominati da parte delle Amministrazioni interessate, così come previsto dal comma 2 dall’art. 14 bis della L. 241/90 e s.m.i.;

b) di trasmettere il presente provvedimento a tutti i soggetti indicati in premessa.

Avverso la presente determinazione è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena coscienza, secondo le modalità di cui alla Legge n° 1034 del 6/12/1971 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24/11/1971 n° 1199.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art.65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Enzo Gino

Allegato (fare riferimento al file PDF) A

Prescrizioni da osservare ai fini dell’ottenimento in sede di progetto definitivo delle intese, dei pareri, delle licenze, dei nulla-osta e degli assensi comunque denominati.

ASPETTI AMBIENTALI

IMPATTO ATMOSFERICO

A tutela degli impatti dovuti al sollevamento di polveri in fase di cantiere siano eseguiti:

* coperture impermeabili fissate sui cumuli di materiale di smarino temporaneamente stoccato e mantenimento del materiale estratto il più possibile umido nello strato superficiale;

* lavaggi periodici della viabilità esterna interessata e delle aree interne per limitare il sollevamento di polvere dalle piste di cantiere;

* realizzazione di cunetta lavaruote degli automezzi pesanti all’uscita di cantiere;

* utilizzo di teli protettivi a chiusura del cassone degli autocarri adibiti al trasporto del materiale di smarino per il reimpiego o per lo smaltimento finale.

In fase di ante-operam e post-operam siano eseguite campagne di monitoraggio della qualità dell’aria per verificare gli effetti indotti sul traffico stradale

SUOLO E RIFIUTI

La fase definitiva del progetto dovrà approfondire il problema della destinazione del materiale estratto dallo scavo della galleria che risulterà in esubero dal reimpiego ipotizzato soprattutto nella realizzazione del tratto in rilevato dell’opera. Per questo materiale deve essere stimata con ragionevole precisione la quantità, e indicata la destinazione, le modalità di spostamento e le modalità di sistemazione nel caso di utilizzo come recupero naturalistico. Sia nel caso di riutilizzo nell’opera stessa che in altre opere deve essere ottemperato a quanto previsto dall’art. 1, commi 17 e successivi, della legge 31 ottobre 2003 n. 306, che modifica la legge 21 dicembre 2001 n. 443.

IMPATTO ACUSTICO

Gli interventi di mitigazione acustica previsti sul nuovo tracciato dovranno prevedere oltre all’adozione di una pavimentazione fonoassorbente, la possibilità di proteggere ulteriormente i ricettori residenziali con opportune barriere fonoassorbenti a seguito di verifiche e monitoraggi effettuate in fase di esercizio.

Per quanto riguarda l’impatto in fase di cantiere sarà opportuno provvedere ad un’organizzazione logistica dei cantieri che consenta di non effettuare lavorazioni sovrapposte in corrispondenza degli insediamenti residenziali più vicini.

Sia adottato in fase di scavo della galleria l’uso di cariche ritardate con dimensionamento di ogni singola volata con un numero opportuno di ritardi ed un’opportuna distribuzione del carico.

Sia esaminata in fase di progetto definitivo l’opportunità di applicare estensimetri a monitoraggio dei potenziali impatti in ambito vibrazionale aventi lo scopo di consentire di verificare la compatibilità con gli standard di riferimento ed evidenziare eventuali situazioni di criticità su edifici esistenti.

AMBIENTE IDRICO SUPERFICIALE

Le acque di piattaforma vengano raccolte e convogliate in di vasche di trattamento dotate a valle degli impianti meccanici di separazione idrocarburi di bacini di affinamento a conformazione naturale e colonizzabili da piante acquatiche che possano ben inserirsi nell’ecosistema ripariale.

Le acque di falda eventualmente intercettate dallo scavo in galleria dovranno poter essere, previa verifica delle loro qualità, drenate separatamente da eventuali fluidi inquinanti provenienti dal fronte di avanzamento per poter essere utilizzate a scopi civili. In tale periodo si procederà ad un apposito monitoraggio delle venute per definire le caratteristiche dell’acquifero in termine di qualità e portata, e procedere all’eventuale recupero e riutilizzo delle acque di caratteristiche idro-potabili buone. Le acque non utilizzabili potranno essere immesse nei ricettori idrici (torrente Strona), previo trattamento delle stesse in apposite vasche di decantazione (disoleatori).

VEGETAZIONE, FAUNA, ECOSISTEMI

Siano previsti adeguati interventi di ripristino delle tipologie vegetazionali ed ecosistemiche semi-naturali attualmente esistenti nelle aree di cantiere lungo il T.Strona che possano adeguatamente reinserire tali ambienti nell’ecosistema ripariale dello Strona.

Sia adottato il criterio della minima fascia di ingombro, attorno alla rotonda sulla S.S. 33, segnalando e recintando preventivamente le aree umide che non dovranno essere in alcun modo interferite in fase di cantiere. L’area umida di risulta venga mantenuta ad area umida e gestita nell’ambito del progetto di inserimento paesaggistico-ambientale

Gli imbocchi della galleria siano oggetto di una progettazione di dettaglio dell’inserimento paesaggistico-ambientale estesa all’intorno dell’imbocco e, per quanto riguarda l’imbocco nord tenga conto della fruizione turistica nell’area che il PRG di Gravellona Toce ha destinato a parco pubblico.

ASPETTI URBANISTICI

Il progetto definitivo dovrà essere corredato di elaborati grafici specifici delle tavole di PRGC con sovrapposto, alla stessa scala, il tracciato in progetto completi delle legende relative e delle norme di attuazione significative.

Ai fini dell’espletamento delle procedure di esproprio il Proponente dovrà trasmettere gli atti certificanti l’avvio del procedimento ai sensi della L. 241/90 s.m.i. e l’ottemperanza alle disposizioni di cui all’art. 11 de T.U. in materia di esproprio per pubblica utilità.

ASPETTI LEGATI AI BENI AMBIENTALI E ARCHEOLOGICI

Dovranno essere impiegati opportuni interventi di mitigazione e ripristino ambientale mediante sistemazione dei versanti con inerbimento e piantumazioni che restituiscano alla fruizione le forme naturali dei luoghi ad avvenuta realizzazione dei viadotti, dovrà essere tutelata ove possibile la vegetazione ripariale esistente.

Il progetto definitivo dovrà essere corredato da un programma di indagini e accertamenti da concordare con la Soprintendenza per i beni archeologici.

Relativamente al rischi di ritrovamenti archeologici dovranno essere previste prospezioni e sondaggi preliminari, durante gli scavi dovrà essere prevista l’assistenza costante da parte di operatori specializzati sotto la direzione tecnico-scientifica degli uffici del Ministero per i beni e le attività culturali preposti.

ASPETTI IDROGEOLOGICI E IDRICI

Qualora il tracciato stradale dovesse interferire con canali ad uso irriguo, o opere di presa ubicate presso l’alveo del torrente Strona sarà necessario garantirne le funzionalità onde non compromettere le metodologie irrigue in uso.

La realizzazione dell’opera comporterà inevitabilmente un considerevole aumento delle superfici impermeabili alle acque meteoriche; dovranno essere i volumi delle acque reflue che verranno convogliati nell’ eventuale rete di fossi e canali presente nelle aree oggetto d’intervento, che potrebbe non essere in grado di smaltire questi nuovi afflussi con possibili danni alla rete irrigua e più in generale provocando diffusi allagamenti.

Le pile in alveo del primo attraversamento su viadotto e quella in corrispondenza della convergenza del torrente Vallessa dovranno essere posizionate, compatibilmente con le dimensioni dei moduli prefabbricati stradali, in modo da garantire la portata ordinaria del corso d’acqua tra le pile.

Dovrà essere eliminato il tratto di rilevato fino a valle della sezione 2 dell’allegato n. 3 realizzando in sostituzione un viadotto ed evitando la realizzazione del sottopasso d’attraversamento della stradina d’accesso all’area fluviale.

Le opere idrauliche connesse alla realizzazione del tracciato stradale dovranno essere conformi a quanto previsto dal quaderno delle opere tipo allegato al D.P.C.M. Toce del 7/12/95 e s.m.i.

Dovrà essere predisposto un rilievo di dettaglio delle aree di pertinenza fluviale in cui ci sia interferenza con le nuove opere in particolare per la zona dell’ imbocco nord valutare l’idonea sezione di attraversamento sul rio Cirisolo in modo tale da non ridurre la sezione dell’alveo esistente.

Sia comunque valutata la possibilità di realizzare il suddetto attraversamento mediante un ponte in luogo dello scatolare.

Gli attraversamenti previsti per la viabilità temporanea dovranno essere verificati con tutti i franchi idraulici previsti dalla normativa.

Dovrà essere verificato di concerto con l’Amministrazione comunale interessata l’effettivo utilizzo del canale artificiale e valutare di conseguenza la necessità della deviazione.

Dovrà essere garantita idonea protezione del rilevato stradale realizzando nei punti più soggetti all’azione erosiva delle acque idonea mantellata in blocchi e fondazioni ben ancorate e fondate. Degli stessi dovranno essere prodotti i particolari costruttivi.

Anche tutte le opere previste per la viabilità temporanea e la cantieristica dovranno essere realizzate ed ubicate compatibilmente con la dinamica del torrente Strona e le relative fasce di esondazione.

ASPETTI LEGATI AL TERRITORIO

Dovrà essere verificata in sede di progetto definitivo la non esistenza del vincolo di uso civico per le aree sulle quali ricade l’intervento. In caso di esistenza del suddetto vincolo dovranno essere espletate tutte le procedure previste dalla normativa vigente per il mutamento della destinazione d’uso del bene.

ASPETTI LEGATI ALLE CARATTERISTICHE FUNZIONALI

Qualora si ritenesse di mantenere all’interno della galleria Bocciol le piazzole di emergenza previste ( complessivamente 2) dovrà essere richiesta autorizzazione in deroga al D.M. 05-11-2001 che prevede che per le gallerie di lunghezza superiore a 1000 m sia necessario che per ogni senso di marcia le piazzole siano poste a distanza di 600 m.

ASPETTI LEGATI ALL’ATTIVITA’ ESTRATTIVA

Il progetto esecutivo dovrà verificare la possibilità di utilizzare i piazzali delle cave attualmente attive per il deposito provvisorio dello smarino della galleria.

I piazzali di cava, ai sensi delle Norme di Polizia Mineraria (D.P.R. 128/1959), devono essere mantenuti agibili per garantire la sicurezza degli operatori durante la coltivazione e la lavorazione di materiali scavati nell’ambito dell’unità estrattiva.

ASPETTI LEGATI ALLA FASE DI CANTIERE

Le eventuali aree di stoccaggio temporaneo dei materiali di scavo dovranno essere individuate al di fuori delle fasce fluviali A e B del fiume Toce al fine di non incidere sulla capacità di deflusso del fiume stesso.

Al fine di contenere l’impatto dei cantieri sulle acque sarà opportuno adottare le seguenti mitigazioni di tipo tecnico ed organizzativo: a)disporre idonei impianti di depurazione per gli scarichi derivanti dall’attività di cantiere, sia per gli scarichi di carattere tecnologico e le acque di lavaggio degli automezzi, delle varie parti meccaniche e degli inerti, sia per gli scarichi civili propri dell’attività delle maestranze; b) qualora possibile raccogliere e convogliare nell’apposita rete fognaria le acque di tipo civile; c) raccogliere e convogliare le acque bianche in vasche di trattamento prima di scaricarle nel sistema idrico.

ASPETTI LEGATI ALLE INTERFERENZE

INTEREFRENZE CON RETE ENEL

Relativamente all’interferenza con linee elettriche di MT/BT, dovrà essere rispettato quanto previsto dal D.M. 21.03.1988 n° 449 e s.m.i. nonché le norme CEI 11-17 fasc. 558. Qualora si dovesse provvedere a modifiche e/o spostamenti degli elettrodotti di cui sopra per renderli compatibili all’opera, dovranno essere tempestivamente trasmessi a ENEL Distribuzione S.p.A. Direzione Infrastrutture e reti, i progetti esecutivi dell’opera e i dati del soggetto al quale farà carico la spesa.

INTEREFRENZE CON RETE TERNA

Relativamente all’interferenza con elettrodotti ad alta tensione a 132kV aerei, dovrà essere rispettato quanto previsto dal D.M. 21.03.1988 n° 449 e s.m.i. nonché le norme CEI 11-17 fasc. 558. Qualora si dovesse provvedere a modifiche e/o spostamenti degli elettrodotti di cui sopra per renderli compatibili all’opera, dovranno essere tempestivamente trasmessi a TERNA S.p.A. Area Operativa Trasmissione di Torino, i progetti esecutivi dell’opera e i dati del soggetto al quale farà carico la spesa.

INTERFERENZE CON RETE NOVA GAS

Relativamente all’interferenza con la condotta gas metano in corrispondenza della rotonda, dovrà essere realizzata una variante alla rete esistente pertanto dovranno essere tempestivamente trasmessi a NOVA GAS s.r.l. i progetti esecutivi dell’opera e i dati del soggetto al quale farà carico la spesa.

MONITORAGGI

Per la successiva attività di controllo dell’Agenzia ai sensi dell’art. 8, comma 2, della L.R. 40/98 si richiede:

* che venga fornito un cronoprogramma dei lavori per le distinte fasi (es. cantieri, viabilità, infrastrutture connesse, ..).

* che sia trasmessa ad ARPA Piemonte Coordinamento VIA/VAS copia degli elaborati del progetto definitivo.

* che al Dipartimento ARPA di Verbania venga comunicato l’inizio ed il termine dei lavori ed informazioni relative all’organizzazione dei cantieri onde permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/98.

concordare con ARPA le modalità e le tempistiche di attuazione delle attività di monitoraggio e di consegna dei risultati delle attività suddette.

OSSERVAZIONI

Si ritiene opportuno segnalare alcuni aspetti emersi in sede di Conferenza dei Servizi che, pur non costituendo vincoli specifici per la realizzazione dell’intervento, concorrono ad ottimizzare le finalità dell’opera e la sua integrazione nel territorio.

ASPETTI LEGATI AL TERRITORIO

La tangenziale in progetto prevede lo spostamento del traffico di attraversamento dei centri abitati localizzati lungo le direttrici Lago Maggiore/Sempione e Omegna /Svizzera che contribuisce ad aggravare una situazione particolarmente gravosa di paralisi, inquinamento e pericoli sulla viabilità del traffico che attraversa il concentrico di Gravellona Toce.

Il conseguente miglioramento della qualità della vita nelle aree urbane alleggerite dal traffico potrà essere effettivo solo a partire dal decongestionamento del traffico sulla S.S. 229. Si auspica pertanto un’adeguata risposta in questo senso con future opere di allacciamento dell’infrastruttura.

Pertanto, in riferimento alle problematicità di natura finanziaria emerse in sede di C.d.S, si ribadisce sin da ora l’esigenza di un futuro completamento della connessione con la viabilità esistente in località Gabbio con diramazioni in tutte le direzioni di percorrenza.

ASPETTI URBANISTICI

Preso atto del parere favorevole dei Comuni interessati espresso in sede di C.d.S. come da verbale, il Comune di Gravellona Toce dovrà verificare la dotazione delle aree a standard destinate a spazio pubblico, tenendo in debita considerazione l’effettiva fruibilità dei reliquati.