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Bollettino Ufficiale n. 26 del 1 / 07 / 2004

Regione Piemonte - Direzione regionale Formazione Professionale - Lavoro

Legge 215/1992 - D.P.R. 314/2000 art. 21 - Avviso per la presentazione di domande per usufruire dei benefici previsti dal programma regionale - V bando, approvato dal Ministero delle Attività produttive con decreto del 27.11.2003, per promuovere lo sviluppo di servizi di assistenza e consulenza tecnica e manageriale, su tutto il territorio piemontese, a favore dell’ imprenditorialità femminile

Il Direttore della Direzione regionale
“Formazione Professionale - Lavoro”

rende noto

che è indetto, ai sensi degli artt. 2, comma 1, lett. b), 12 della L. 215/1992 e art. 21 del D.P.R. 314/2000:

Avviso pubblico per l’individuazione di imprese, o loro consorzi, di associazioni, di Enti, di Società di promozione imprenditoriale, anche a capitale misto pubblico e privato, di Centri di formazione e di ordini professionali che abbiano esperienza di accompagnamento d’impresa e siano in grado di garantire l’erogazione di servizi di assistenza e consulenza tecnica e manageriale al fine di agevolare la creazione di nuove imprese o il consolidamento di imprese esistenti formate da donne su tutto il territorio piemontese.

Le domande devono essere redatte in carta da bollo da euro 10,33. Alla domanda va allegato un progetto nel quale il soggetto dovrà indicare in modo articolato come intende organizzarsi per la prestazione di tutti i servizi di assistenza e consulenza tecnica e manageriale, previsti al punto “A” del programma regionale, su tutto il territorio piemontese.

Alla domanda dovrà essere allegata la seguente documentazione:

* curriculum relativo all’attività svolta o che si intende svolgere rispetto ai servizi oggetto del programma;

* documentazione attestante il fatturato accumulato sui servizi oggetto del programma nei tre anni precedenti rispetto al 2004;

* copia conforme all’ originale dello Statuto;

* copia conforme all’ originale dell’ ultimo bilancio depositato.

La domanda e l’allegata documentazione (articolata come richiesto dai punti sopra citati) dovranno essere prodotte a norma di quanto previsto dal D.P.R. n. 445/2000 e s.m.i. in materia di documentazione amministrativa.

Alla domanda dovrà essere allegata copia della carta d’ identità del legale rappresentante dei soggetti predetti.

Poichè i servizi forniti dai soggetti beneficiari del programma sono per la maggior parte consulenze, dovranno essere prestate da imprese e società anche in forma cooperativa iscritte al Registro delle imprese della C.C.I.A.A. e da Enti pubblici o privati aventi personalità giuridica, nonchè da professionisti iscritti ad un albo professionale legalmente riconosciuto.

Le domande devono essere inoltrate a mezzo raccomandata A.R. ad Unioncamere Piemonte Via Cavour, 17 cap. 10123 Torino, nel termine perentorio di 30 giorni a decorrere dal giorno successivo la data di pubblicazione del presente avviso sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte. Qualora la scadenza coincida con un giorno festivo, il termine di presentazione delle domande si intende prorogato al primo giorno successivo non festivo.

Per la determinazione del termine di scadenza fa fede la data del timbro dell’Ufficio Postale accettante. L’Amministrazione regionale non assume responsabilità per la dispersione di comunicazioni dipendente da inesatte indicazioni del recapito da parte del candidato oppure da mancata o tardiva comunicazione del cambiamento di indirizzo indicato nella domanda, né per eventuali disguidi postali o telegrafici o comunque imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.

Non vengono esaminate le domande con timbro postale di data posteriore al termine stabilito nel presente “Avviso” e quelle non sottoscritte.

Inoltre la domanda deve contenere l’indicazione del legale rappresentante, del domicilio o del recapito cui indirizzare le eventuali comunicazioni.

I servizi che dovranno essere prestati dai soggetti beneficiari, come previsto al punto “A” dell’ allegato programma si riferiscono:

* orientamento ed analisi di mercato per la definizione del progetto di impresa;

* business plan ( un insieme ragionato di punti di riferimento e di indicazioni che delimitano e tracciano la strada maestra sulla quale l’imprenditore intende guidare la propria azienda);

* consulenza ed assistenza nello studio di fattibilità;

* assistenza alla costituzione;

* supporto nella gestione aziendale nei dodici mesi successivi l’ inizio attività (vedi visura camerale);

* servizi di assistenza alla comunicazione aziendale (pubblicità);

* consulenza fiscale e contabile inerenti il decollo dell’ attività imprenditoriale;

* assistenza all’ analisi dei fabbisogni formativi dell’ imprenditore e corsi di formazione mirata;

* assistenza nella richiesta e nella gestione (rendicontazione) di finanziamento agevolato, aiuti dell’ Unione Europea e/o bancario.

I criteri di individuazione dei soggetti ammissibili alla realizzazione del programma regionale sono quelli approvati dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 98 - 9004 del 07.04.2003 e con deliberazione n. 54 - 12580 del 21.05.2004 e precisamente:

* i soggetti ammessi a beneficiare del programma regionale, ossia quelli indicati dall’ art. 2, comma 1, lett. b) della L. 215/1992 e già citati nell’intestazione del presente avviso, dovranno dimostrare di avere esperienza di accompagnamento d’ impresa e di essere in grado di garantire l’ erogazione di servizi di assistenza e consulenza tecnica e manageriale al fine di agevolare la creazione di nuove imprese o il consolidamento di imprese esistenti formate da donne su tutto il territorio piemontese;

* il 70% delle imprese, che beneficeranno dei servizi previsti al citato punto “A” del programma, dovranno essere formate da donne secondo quanto previsto dall’ art. 2, comma 1, lett. a) della L. 215/1992;

* qualora i soggetti beneficiari siano imprese, l’agevolazione dovrà essere concessa nei limiti della regola “de minimis”.

Unioncamere Piemonte darà comunicazione degli esiti dell’ individuazione dei soggetti ammessi a beneficiare del programma regionale e l’entità del contributo ammissibile per ogni destinatario entro 60 giorni dal termine di scadenza per la presentazione delle domande e predisporrà un apposito elenco dei soggetti ammessi, di cui verrà data adeguata informazione su tutto il territorio regionale, affinchè le imprese o i potenziali imprenditori possano usufruirne.

Le domande saranno esaminate da un gruppo di valutazione formato da due funzionari di Unioncamere e da un funzionario regionale della Direzione regionale Formazione Professionale-Lavoro.

Al presente avviso si allega copia del programma regionale approvato dalla Giunta regionale con D.G.R. n. 98 - 9004 del 07.04.2003 e con decreto del Ministro delle Attività produttive del 27.11.2003.

Per informazioni e per eventuali chiarimenti rivolgersi al Settore Sviluppo dell’ Imprenditorialità della Direzione regionale Formazione Professionale-Lavoro - Ufficio Sostegno all’ imprenditoria anche cooperativistica (tel. O11/432.4885) e a Unioncamere Piemonte - Ufficio Promozione Estera (tel. 011/566.92.30).

Allegato (fare riferimento al file PDF) 1

LEGGE 215/1992
PROGRAMMA REGIONALE EX ART. 12

RIFERIMENTI NORMATIVI

L. 215/1992 - art. 1

La presente legge è diretta a promuovere l’ uguaglianza sostanziale e le pari opportunità per uomini e donne nell’ attività economica e imprenditoriale.

Le disposizioni di cui alla presente Legge sono, in particolare, dirette a:

a) favorire la creazione e lo sviluppo dell’ imprenditoria femminile, anche in forma cooperativa;

b) promuovere la formazione imprenditoriale e qualificare la professionalità delle donne imprenditrici;

c) agevolare l’accesso al credito per le imprese a conduzione o a prevalente partecipazione femminile;

d) favorire la qualificazione imprenditoriale e la gestione delle imprese familiari da parte delle donne;

e) promuovere la presenza delle imprese a conduzione o a prevalente partecipazione femminile nei comparti più innovativi dei diversi settori produttivi.

L. 215/1992 - art. 2, comma 1, lett. b)

Possono accedere ai benefici previsti dalla presente Legge i seguenti soggetti:

b) le imprese, o i loro consorzi, le Associazioni, gli Enti, le Società di promozione imprenditoriale, anche a capitale misto pubblico e privato, i Centri di formazione e gli Ordini professionali che promuovono corsi di formazione imprenditoriale o servizi di consulenza e di assistenza tecnica e manageriale riservati per una quota non inferiore al 70 per cento a donne.

L. 215/1992 - art. 12

Le Regioni, anche a Statuto speciale, nonché le Province autonome di Trento e di Bolzano attuano per le finalità coerenti con la presente Legge, in accordo con le Associazioni di categoria, programmi che prevedono la diffusione di informazioni mirate, nonché la realizzazione di servizi di consulenza e di assistenza tecnica, di progettazione organizzativa, di supporto alle attività agevolate della Legge.

D.p.r. 314/2000 - art. 21

Le Regioni e le Province autonome possono predisporre, in coerenza con i propri obiettivi e strumenti di programmazione regionale e con le proprie normative generali e di settore, un programma per la promozione ed il coordinamento delle iniziative previste dall’ art. 2, comma 1, lettera b) e dall’ art. 12 della Legge, diretto a:

a) promuovere la formazione imprenditoriale delle donne;

b) sviluppare servizi di assistenza e consulenza tecnica e manageriale a favore dell’imprenditorialità femminile;

c) attuare iniziative di informazione e di supporto per la diffusione della cultura d’impresa tra le donne.

PRESENTAZIONE

L’ attuazione del programma regionale 2000/2001 ha richiesto, e sta richiedendo tuttora, un notevole impegno da parte della Regione Piemonte, che si è trovata per la prima volta a redigere un programma da attuare sul territorio piemontese, mediante azioni mirate essenzialmente a sostenere la nascita e lo sviluppo di imprese femminili.

Si è constatato infatti che per favorire le imprese occorrono non solo strumenti di mera incentivazione finanziaria, quali gli interventi previsti dalla L. 215/1992 ed altri strumenti regionali, ma anche una serie di servizi di supporto e di promozione della cultura imprenditoriale che tenesse conto delle esigenze del territorio.

Quindi il programma regionale 2000/2001 si è prefissato lo scopo di fornire, tramite i destinatari prescelti tra quelli individuati dall’ art. 2, comma 1, lett.b) della L. 215/1992, servizi di consulenza tecnica e gestionale su tutto il territorio piemontese per accompagnare le donne dalla nascita dell’ idea imprenditoriale alla scelta tipologica dell’ impresa.

Tenuto conto del positivo impatto prodotto dalla realizzazione di tale programma, avendo offerto all’imprenditorialità femminile l’opportunità di fruire di molteplici servizi di assistenza tecnica-gestionale, la Regione Piemonte intende far sì che le iniziative attivate possano radicarsi con più forza nel territorio, configurandosi così come azioni di sistema; pertanto, il programma regionale 2002/2003 intende dare continuità a tali azioni, apportando quelle modifiche che, sulla base dell’esperienza, sono necessarie per migliorare l’ assistenza fornita alle neo-imprenditrici in via prioritaria, ma anche alle imprese già esistenti.

Inoltre con questo programma regionale si intende proseguire le azioni già intraprese dalla Regione con gli interventi avviati con l’ Asse E del Programma Operativo regionale 2000/2006, Obiettivo 3 avente ad oggetto “ misure specifiche intese a migliorare l’accesso e la partecipazione delle donne al mercato del Lavoro e all’ attività imprenditoriale e a ridurre la segregazione verticale e orizzontale fondata sul sesso nel mercato del lavoro” e con il Fondo di Garanzia istituito in collaborazione con la Commissione regionale per la realizzazione delle Pari opportunità.

Per la gestione del programma regionale 2002/2003, la Regione Piemonte intende continuare la proficua collaborazione avviata, in occasione della precedente edizione,con Unioncamere Piemonte (dopo l’ acquisizione del parere positivo del Comitato Direttivo).

A) OBIETTIVI GENERALI E SPECIFICI CHE SI INTENDONO RAGGIUNGERE

Con il programma 2002/2003 la Regione Piemonte, in coerenza con i propri obiettivi e strumenti di programmazione regionale e tenuto conto dell’ attività svolta dal Settore Sviluppo dell’ Imprenditorialità, intende promuovere tre obiettivi:

1) lo sviluppo di servizi di assistenza e consulenza tecnica e manageriale, su tutto il territorio piemontese, a favore dell’ imprenditorialità femminile. In particolare, si vuole proseguire, migliorando ed aumentando i servizi di assistenza tecnica e gestionale già attivati, nel sostegno alla creazione di nuove imprese od al consolidamento di imprese già esistenti

Il 70% delle imprese che saranno indirettamente beneficiarie (o meglio i destinatari finali del programma) dei servizi di seguito indicati ( vedi art. 2, comma 1, lett. b) della l. 215/1992) dovranno essere formate da donne secondo quanto previsto dall’ art. 2, comma 1, lett. a) della legge medesima;

2) la conoscenza del fenomeno imprenditoriale femminile tramite un’indagine mirata ad identificare i settori trainanti del territorio, le tipologie giuridiche individuate dalle donne per fare impresa, il monitoraggio delle imprese femminili esistenti sul territorio, la richiesta di variazione delle procedure stabilite dalle Camere di Commercio per la differenziazione di genere delle imprese iscritte al Registro;

3) la sperimentazione della particolare forma di sostegno offerta dal mentoring, inteso come relazione tra una neo imprenditrice e un’ imprenditrice “mentore”;

Per quanto riguarda il primo obiettivo i servizi di assistenza tecnica gestionale sono da intendersi come interventi di:

* orientamento ed analisi di mercato per la definizione del progetto di impresa;

* business plan ( un insieme ragionato di punti di riferimento e di indicazioni che delimitano e tracciano la strada maestra sulla quale l ‘imprenditore intende guidare la propria azienda);

* consulenza ed assistenza nello studio di fattibilità;

* assistenza alla costituzione;

* supporto nella gestione aziendale nei dodici mesi successivi l’ inizio attività (vedi visura camerale);

* servizi di assistenza alla comunicazione aziendale (pubblicità);

* consulenza fiscale e contabile inerenti il decollo dell’ attività imprenditoriale;

* assistenza all’ analisi dei fabbisogni formativi dell’ imprenditore e corsi di formazione mirata;

* assistenza nella richiesta e nella gestione (rendicontazione) di finanziamento agevolato, aiuti dell’ Unione Europea e/o bancario.

B) DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI PROPOSTI, ARTICOLATI PER TIPOLOGIA DI INIZIATIVA

Gli interventi proposti ricadono nella tipologia di intervento prevista dall’ art. 21, comma 1, lett b) del d.p.r. n. 314/2000.

DESCRIZIONE SPECIFICA

ORIENTAMENTO ED ANALISI DI MERCATO PER LA DEFINIZIONE DEL PROGETTO DI IMPRESA:

OBIETTIVO: individuare le caratteristiche e la dimensione del mercato per il prodotto/ servizio proposto (prestato anche in subfornitura).

ATTIVITÀ: indicazione delle possibili fonti di informazioni, eventuale piano di ricerca sul campo ed analisi dei dati, pianificazione delle azioni di mercato, individuazione dei settori che possano costituire giacimenti di occupazione e modelli imprenditoriali di successo da riprodurre, approfondimento e conoscenza dei settori innovativi maggiormente richiesti dal mercato.

Si sottolinea l’ importanza di questo intervento in quanto un buon orientamento e un’ approfondita ricerca di mercato, in connessione con le necessità del territorio, può costituire un’ importante garanzia per la sopravvivenza e lo sviluppo di una nuova impresa.

BUSINESS PLAN

OBIETTIVO: realizzare un documento nel quale vengano identificate le principali strategie e le azioni che saranno intraprese dall’ azienda nei successivi cinque anni.

ATTIVITA’: Il business plan consiste in un documento nel quale vengono identificate le principali “strategie” e le azioni che saranno o potranno essere intraprese in futuro dall’ azienda. Esso deve contenere: descrizione dell’ azienda, descrizione del prodotto o del servizio, analisi del quadro economico o di riferimento, analisi di mercato, elaborazione del piano di marketing, elaborazione del piano di produzione, elaborazione delle politiche di organizzazione, individuazione delle linee strategiche da seguire e delle principali azioni nei primi cinque anni di attività, analisi dei punti di forza e di debolezza, individuazione dei fattori di rischio.

CONSULENZA ED ASSISTENZA NELLO STUDIO DI FATTIBILITÀ.

OBIETTIVO: Valutare se il conto economico previsionale conseguente al business plan rappresenta una situazione positiva, individuando inoltre eventuali punti critici e margini di rischio.

ATTIVITÀ: elaborazione di un conto economico previsionale a medio termine (cinque anni), individuazione dei margini di rischio correlati alla fase di sviluppo, evidenziazione del fabbisogno finanziario ed individuazione delle forme di copertura.

ASSISTENZA ALLA COSTITUZIONE

OBIETTIVO: Orientamento e scelta della migliore forma giuridica per l’ imprenditrice

ATTIVITA’: scegliere la forma giuridica più opportuna, dopo aver verificato:

a) il numero dei soggetti che vi concorrono

b) il volume d’ affari che si prevede di realizzare nel medio periodo, l’entità dei capitali da investire per iniziare l’attività (per la quale occorre usufruire di consulenza legale, consulenza fiscale, consulenza nella redazione dell’ atto costitutivo e dello Statuto).

SUPPORTO NELLA GESTIONE AZIENDALE NEI DODICI MESI SUCCESSIVI L’ INIZIO ATTIVITÀ (DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA’ ALLA C.C.I.A.A.)

OBIETTIVO: monitorare l’andamento dell’azienda durante il periodo di start up.

ATTIVITA’: check up periodico sullo stato di avanzamento del progetto e verifica dei parametri economici, confrontandoli con quanto previsto dal piano di fattibilità, eventuali ed ulteriori consulenze legali e fiscali (es. contrattualistica, recupero crediti, incentivi ed adempimenti fiscali per l’ottimizzazione del funzionamento aziendale), esclusa la tenuta di contabilità e la redazione di bilanci).

SERVIZI DI ASSISTENZA ALLA COMUNICAZIONE AZIENDALE (PUBBLICITÀ)

OBIETTIVO: supportare l’ imprenditrice nella scelta degli strumenti di comunicazione più idonei, al fine di differenziare l’ impresa agli occhi del potenziale cliente, fornitore e distributore.

ATTIVITA’: supporto nella scelta dell’ immagine, del logo e del nome dell’azienda (anche la scelta del nome del prodotto/servizio), individuazione degli strumenti di comunicazione aziendale (depliants, pubblicità, attività promozionali, stands), supporto nella scelta del mezzo più idoneo rispetto al target (affissioni, stampa, televisioni private, internet ecc.).

CONSULENZA FISCALE E CONTABILE INERENTI IL DECOLLO DELL’ ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE

OBIETTIVO: dotare l’azienda degli opportuni sistemi sia per il controllo della gestione sia per l’ espletamento degli adempimenti fiscali ed amministrativi (tenuta e conservazione dei libri sociali e scritture contabili).

ATTIVITA’: attivazione dei servizi di gestione: contabilità, libri paga, programmazione della produzione, gestione della cassa e controllo finanziario, normativa del lavoro e sindacale, gestione magazzino; attivazione dei servizi di assetto: impostazione della contabilità industriale e del controllo di gestione, pianificazione strategica, operativa e finanziaria.

La consulenza dovrebbe prevedere anche una valutazione periodica di efficacia ed efficienza dei servizi attivati.

ASSISTENZA ALL’ ANALISI DEI FABBISOGNI FORMATIVI DELL’ IMPRENDITRICE E RELATIVA FORMAZIONE

OBIETTIVO: supportare l’ imprenditrice nella scelta delle attività formative più idonee ( formazione manageriale, dei quadri tecnici, dei quadri amministrativi e commerciali e formazione informatica), a cui farà seguito l’organizzazione di corsi di formazione (moduli) finalizzati a creare una cultura imprenditoriale consapevole, moderna e qualificata.

ATTIVITA’: analisi dei punti di forza e di debolezza, analisi dei fabbisogni conoscitivi dell’ imprenditrice ed individuazione delle modalità di formazione più idonee, individuazione dei fabbisogni formativi per i dipendenti ed individuazione sia degli strumenti più idonei sia delle strutture che possono offrire i corsi di formazione prescelti, soprattutto in relazione alle tematiche dell’ innovazione, dell’ internazionalizzazione, della qualità, delle opportunità presenti nel territorio, della finanza e del credito e moduli didattici sui temi dell’ organizzazione del lavoro e della flessibilità.

ASSISTENZA NELLA RICHIESTA E NELLA GESTIONE (RENDICONTAZIONE) DI FINANZIAMENTO AGEVOLATO, AIUTI DELL ‘ UNIONE EUROPEA E/O BANCARIO

OBIETTIVO: supportare l’imprenditrice nella scelta dei canali di finanziamento più idonei per i propri investimenti (investimenti in capitale fisso: impianti, macchinari, mobili, attrezzature e in capitale circolante : scorte e crediti).

ATTIVITA’: individuazione di eventuali possibilità di finanziamento agevolato e loro valutazione, elaborazione del business plan in funzione del finanziamento richiesto, assistenza nella valutazione delle garanzie e dei vincoli in rapporto ai finanziamenti ottenibili, assistenza nelle fasi successive la presentazione della domanda ed assistenza nella fase di rendicontazione.

C) INDICAZIONE DEI SOGGETTI BENEFICIARI

La Giunta Regionale dà indicazione alla Direzione regionale Formazione Professionale-Lavoro circa il soggetto attuatore (UNIONCAMERE PIEMONTE) di cui avvalersi, stabilendo altresì i criteri relativi al bando pubblico e alla convenzione da stipularsi.

La Regione Piemonte predisporrà un bando pubblico (dopo l’ approvazione da parte del Ministero delle Attività Produttive del presente programma) che abbia come destinatari imprese, o loro consorzi, associazioni, enti, società di promozione imprenditoriale a capitale misto pubblico e privato, centri di formazione e ordini professionali che abbiano esperienza di accompagnamento d’ impresa e siano in grado di garantire l’ erogazione dei servizi elencati al punto precedente su tutto il territorio piemontese.

Coloro che daranno garanzie di affidabilità e consolidata esperienza in materia e che saranno organizzati per operare sul territorio regionale presenteranno apposita domanda per la realizzazione del programma, confluendo così in un apposito elenco regionale a disposizione delle imprese o dei potenziali imprenditori, di cui verrà data adeguata informazione.

Il Nucleo di valutazione (vedi punto F), dopo aver valutato le domande, individuerà i soggetti destinatari del contributo e l’ entità del contributo ammissibile per ogni destinatario ( si prevede di dividere lo stanziamento per il programma di formazione imprenditoriale, previsto per la Regione Piemonte, in parti uguali fra tutti i soggetti beneficiari idonei); il Soggetto attuatore stipulerà con i predetti soggetti i necessari atti di adesione nei quali, in ottemperanza al presente programma, l’ Amministrazione regionale prevederà la concessione e l’ erogazione di un primo contributo a fondo perduto pari al 40% del contributo concedibile per la prestazione dei servizi sopra elencati (vedi punto F).

PRESENTAZIONE DELLE ISTANZE

I soggetti beneficiari previsti dall’ art. 2, comma 1, lett. b) della l. 215/1992 dovranno presentare domanda di contributo in conto capitale redatta in carta da bollo (euro 10,33) ed indirizzarla a UNIOCAMERE PIEMONTE, allegando il progetto in cui il soggetto dovrà indicare dettagliatamente come intende organizzarsi per la prestazione dei servizi di assistenza e consulenza tecnica e manageriale (modalità e collocamento su tutto il territorio piemontese):

Alla domanda dovrà essere allegata, oltre al progetto sopraindicato, la seguente documentazione:

- curriculum rispetto all’ attività svolta o che si intende svolgere rispetto ai servizi oggetto del programma;

- documentazione attestante il fatturato accumulato sui servizi oggetto del programma nei tre anni precedenti;

- Copia conforme all’ originale dello Statuto;

- Copia conforme all’ originale dell’ ultimo bilancio depositato.

La documentazione e la domanda dovranno essere prodotte a norma di quanto previsto dal d.p.r. 445/2000 in materia di documentazione amministrativa.

Alla domanda dovrà essere allegata copia della carta d’ identità del legale rappresentante dei soggetti predetti.

D) LE EVENTUALI PRIORITA’ PER L’ACCESSO ALLE AGEVOLAZIONI

La Regione Piemonte non intende prevedere alcuna priorità di accesso alle agevolazioni, ma si sottolinea l’ importanza che i destinatari delle medesime siano strutturati e organizzati per prestare i servizi di assistenza tecnico-gestionale e manageriale su tutto il territorio regionale affinchè tutte le imprese abbiano la possibilità di usufruire dei citati servizi: l’ esigenza di accompagnamento nelle fase di start up, di gestione del progetto d’ impresa o di consolidamento dell’iniziativa imprenditoriale è sentita come necessaria ovunque, tenuto conto del momento di grande diversificazione imprenditoriale che sta vivendo la Regione.

E) INDICAZIONE DELLA MISURA DELLE AGEVOLAZIONI A FAVORE DEI SOGGETTI TERZI

I soggetti destinatari del programma dovranno prestare servizi di assistenza tecnico-gestionale alle nuove imprese o a quelle consolidate rispettando i tetti massimi di costo dei servizi stabiliti nel bando pubblico.

Il tetto massimo di contributo concedibile ammonterà al 50% dei costi dei servizi da loro prestati a favore delle imprese.

Se i soggetti destinatari sono imprese si dovrà rispettare il limite “de minimis” per l’agevolazione.

F) MODALITA’ DI REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI

Con deliberazione della Giunta Regionale si prevederà il bando pubblico, i criteri a cui dovrà ispirarsi il bando e si indicherà alla Direzione Regionale della Formazione Professionale-lavoro di avvalersi come Soggetto attuatore di UNIONCAMERE PIEMONTE.

Con successiva determinazione dirigenziale, si individuerà in UNIONCAMERE PIEMONTE il soggetto attuatore e si approverà la stipula della convenzione tra Direzione Regionale e UNIONCAMERE PIEMONTE, per disciplinare le rispettive competenze nella gestione del programma.

La Regione pubblicherà sul Bollettino regionale il bando relativo alla presentazione delle domande da parte dei soggetti destinatari delle agevolazioni. Le domande dovranno essere inviate a mezzo raccomandata A.R. al seguente indirizzo:

UNIONCAMERE PIEMONTE Via Cavour, 17 cap. 10123 Torino

All’esame delle domande presentate dai destinatari degli interventi provvederà un nucleo di valutazione così composto:

- due rappresentanti di UNIONCAMERE PIEMONTE;

- un funzionario regionale in rappresentanza del Settore Sviluppo dell’ Imprenditorialità

FORME DI PROMOZIONE
E PUBBLICITA’ DEGLI INTERVENTI

La pubblicizzazione degli interventi proposti con il presente programma regionale è attuata mediante i seguenti strumenti:

- gli ordinari canali di pubblicizzazione tramite il Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte;

- comunicati stampa su quotidiani di tiratura regionale;

- apposito spazio sul sito internet della Regione Piemonte:

www. Regione.piemonte.it/lavoro/incentivi/impresa/index.htm

e sul sito di UNIONCAMERE PIEMONTE:

www.pie.camcom.it

- l’ Ufficio regionale per le relazioni con il pubblico;

- C.C.I.A.A. delle Province;

- Comitati per l’ imprenditoria femminile.

G) SPESE AMMISSIBILI

Per i destinatari del presente programma è previsto un contributo a fondo perduto pari al 50% del costo dei servizi prestati a favore delle imprese, entro i tetti massimi previsti dal bando pubblico.

La somma stanziata per il programma regionale sarà equamente divisa fra i soggetti ritenuti in grado di fornire i servizi elencati al punto B) su tutto il territorio piemontese.

Tenuto conto dello stanziamento disponibile nell’anno 2003, nei criteri di valutazione delle domande presentate dai possibili destinatari delle agevolazioni si prevederà un limite di beneficiari affinchè la frammentarietà eccessiva del contributo non renda meno efficace l’agevolazione.

Le spese ammissibili sono rappresentate dal costo dei servizi di consulenza ed assistenza sopra descritti (sono escluse diarie, trasferte e costi di personale).

Si sottolinea che, trattandosi di spese per consulenze, dovranno essere prestate da imprese e società anche in forma cooperativa iscritte al Registro delle imprese della C.C.I.A.A. e da Enti pubblici o privati aventi personalità giuridica, nonché da professionisti iscritti ad un albo professionale legalmente riconosciuto.

H) TEMPI PREVISTI PER L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA

A seguito dell’ approvazione del presente programma da parte del Ministero delle Attività Produttive, la Giunta regionale delibererà i criteri per il bando pubblico, l’ indicazione del soggetto attuatore ed i criteri per la stipula della Convenzione tra Regione ed il citato soggetto.

Le istanze degli eventuali beneficiari dovranno essere trasmesse entro 30 giorni a decorrere dal giorno successivo la data di pubblicazione del bando.

Il nucleo di valutazione dovrà valutare le domande sulla base dei criteri stabiliti dal bando e dalla convenzione sopra citata.

Entro 60 giorni dalla conclusione del bando devono essere individuati i soggetti destinatari; dopo aver diviso lo stanziamento in parti uguali tra i soggetti ammissibili, si deve provvedere all’ atto di ammissione ai benefici del programma e all’erogazione del 40 % del contributo spettante.

Dall’ atto di erogazione del contributo è previsto l’ arco temporale di 12 mesi per prestare i servizi di assistenza tecnico-gestionale e manageriale alle imprese.

Allo scadere dei primi sei mesi occorre procedere ad una prima rendicontazione dello stato di avanzamento lavori, da documentare mediante presentazione di apposite tabelle.

Allo scadere dei dodici mesi si procede alla verifica dei servizi di assistenza tecnica e gestionale prestati alle imprese.

Entro 30 giorni occorre fornire rendicontazione finale al Soggetto attuatore.

Entro i 30 giorni successivi, il Soggetto attuatore dovrà verificare la suddetta rendicontazione finale e consegnare il tutto alla Regione affinchè possa relazionare al competente Ministero in merito ai risultati (numero esatto delle imprese assistite, indicazione dei servizi richiesti, totale del costo dei servizi prestati da ogni soggetto beneficiario).

Come per la realizzazione del programma 2001/2002 sarà previsto un supporto informatico per la raccolta delle tabelle di rendicontazione.

SECONDO OBIETTIVO DEL PROGRAMMA 2002/2003: ANALISI DEI BISOGNI DEL TERRITORIO E MONITORAGGIO DELL’ IMPRENDITORIA FEMMINILE ESISTENTE.

Il programma intende realizzare un’ indagine mirata ad identificare:

- i settori trainanti del territorio,

- le tipologie giuridiche ritenute più idonee per l’imprenditorialità femminile,

- monitoraggio delle imprese esistenti sul territorio formate da donne,

- la richiesta di variazione delle procedure stabilite dalle Camere di Commercio per la differenziazione di genere delle imprese iscritte al Registro (al fine di avere dati sempre aggiornati sull’ imprenditoria femminile su base regionale).

L’ indagine sui settori trainanti del mercato si dovrà concretizzare nell’ individuazione dei settori che possano costituire potenziali giacimenti di occupazione e modelli imprenditoriali di successo da riprodurre.

Occorre inoltre incrociare la predetta indagine con altre analisi mirate alle motivazioni, alle risorse investite, alla gestione dell’ impresa ed alla preparazione manageriale, ossia a tutti quegli elementi che concorrono a determinare il successo dell’ iniziativa imprenditoriale.

L’ attività di monitoraggio dell’imprenditorialità femminile esistente in Piemonte è concepita non solo allo scopo di ottenere una reale conoscenza di tale fenomeno sul territorio regionale, ma soprattutto per ottenere indicazioni utili sullo stato di attuazione degli interventi a favore delle imprese femminili, verificandone così il grado di incidenza sul territorio regionale.

Gli obiettivi posti con l’ azione di monitoraggio tendono a fornire un quadro conoscitivo che va oltre le necessità poste da una mera funzione di controllo, per alimentare una più complessa ed articolata funzione di analisi ed indirizzo non solo nell’ ambito del presente programma, ma nell’ ambito più generale delle politiche di sostegno all’ imprenditorialità femminile, con riferimento sia alle future iniziative regionali sia in vista dei successivi bandi della L. 215/1992.

Per la raccolta dei dati e delle rilevazioni, si intende coinvolgere, oltre ad UnioncamerePiemonte, le Camere di Commercio e le Associazioni interessate.

In particolare per l’ attività di monitoraggio si prevedono le seguenti fasi:

- predisposizione degli strumenti di monitoraggio (schede di rilevazione, software),

- attività di rilevazione dati;

- elaborazione dati.

- relazione periodica di accompagnamento ai suddetti dati.

TERZO OBIETTIVO DEL PROGRAMMA REGIONALE 2002/2003: LO STRUMENTO DEL MENTORING

La Regione Piemonte intende cogliere l’ occasione del presente programma per sperimentare la particolare forma di sostegno offerta dal mentoring, inteso come formazione integrata più completa rispetto alla tradizionale in quanto si apprende sul campo, sulla base di esperienze vissute (elementi di forza ).

Con tale strumento si intende perciò attivare il processo di apprendimento da parte delle nuove imprenditrici attraverso la condivisione di conoscenze ed esperienze di chi, avendo una posizione già affermata sul mercato,è in grado di fornire suggerimenti sulla gestione dell’ impresa sia dal punto di vista tecnico sia personale (anche emotivo).

Nel rapporto tra un’ impresa “anziana” ed un’ impresa “giovane” i benefici non sono solo per quest’ ultima: infatti, anche l’ imprenditrice “mentore” viene a contatto con problematiche e metodologie nuove, che possono arricchirla nel consolidamento o nello sviluppo della sua attività.

Le imprenditrici “mentore” saranno censite sulla base di una scheda che definisca le caratteristiche dell’ impresa gestita, il settore di attività, la disponibilità di tempo concessa.

Anche per le imprenditrici “nuove” occorrerà il censimento sulla base di una scheda analoga.

Per avviare lo strumento del “mentoring” ci si avvarrà dei Comitati per l’ Imprenditoria femminile, delle Associazioni interessate e, per quanto attiene alla rilevazione e registrazione delle imprese “mentori”, delle Camere di Commercio piemontesi.

Anche per il secondo ed il terzo obiettivo del presente programma è previsto il conseguimento entro i 18 mesi dalla data di approvazione, così come previsto dall’ art. 22, comma 6, del d.p.r. 314/2000.

I) ASPETTI FINANZIARI CON L’ INDICAZIONE DEL PIANO DI COPERTURA DEL PROGRAMMA PROPOSTO, ARTICOLATO PER TIPOLOGIA DI INIZIATIVA, E DELLA QUOTA DI RISORSE REGIONALI DESTINATA AL COFINANZIAMENTO DEL PROGRAMMA

La disponibilità complessiva per lo svolgimento dell’ intero programma è pari a euro 789.004,33 di cui euro 448.268,00 stanziati dalla Regione Piemonte a fronte di una quota di contributo statale di euro 340.736,33.

RIPARTIZIONE DELLA SOMMA
PER OGNI SINGOLO INTERVENTO

E’ prevista una somma pari a euro 8.000,00 (per il network con le regioni realizzato dalla regione Toscana), per partecipare alla comunicazione telematica tra le amministrazioni regionali al fine di monitorare ed aggiornare in tempo reale tutte le attività promosse nelle diverse regioni sulle tematiche in materia di imprenditorialità femminile.

Con la partecipazione al network (già realizzato) la Regione Piemonte intende proseguire nella condivisione di intenti, obiettivi comuni con le altre Regioni al fine di offrire un sostegno più efficace alle donne sul proprio territorio.

Per lo viluppo dei servizi di assistenza e consulenza tecnica e manageriale euro 605.000,00.

Per l’ attività di analisi e di monitoraggio la Regione Piemonte prevede di stanziare una somma pari ad euro 100.000,00.

Per lo strumento del mentoring si prevede una somma pari ad euro 41.004,33.

La somma rimanente sarà utilizzata per la gestione del presente programma.

Si allega schema predisposto dal Ministero delle Attività Produttive.

L) SCHEMA DI COPERTURA FINANZIARIA DEGLI INTERVENTI

COSTI PREVISTI PER LE ATTIVITA’
DEL PROGRAMMA 2002/2003

PARTECIPAZIONE AL NETWORK REALIZZATO DALLA REGIONE TOSCANA FINALIZZATO ALLA COMUNICAZIONE TELEMATICA TRA LE AMMINISTRAZIONI REGIONALI     euro 8.000,00

GESTIONE DEL PROGRAMMA, RAPPORTI CON LE C.C.I.A.A. DEL TERRITORIO, CON LE ASSOCIAZIONI INTERESSATE, SUPPORTO INFORMATICO RELATIVO ALLA RENDICONTAZIONE DEI SERVIZI OGGETTO DEL PROGRAMMA DA PARTE DI UNIONCAMERE PIEMONTE     euro 35.000,00

INTERVENTI A FAVORE DEI SOGGETTI DI CUI ALL’ART. 2, COMMA 1, LETT. B) DELLA L. 215/1992:

SERVIZI DI ASSISTENZA E CONSULENZA TECNICA E MANAGERIALE ALLE IMPRESE     euro 605.000,00

ANALISI E MONITORAGGIO     euro 100.000,00

MENTORING     euro 41.004,33

TOTALE     euro 789.004,33*

COPERTURA FINANZIARIA:

CONTRIBUTO REGIONE     euro 448.268,00

CONTRIBUTO STATO     euro 340.736,33

* L’ ammontare di ogni voce di spesa potrebbe subire variazioni (a beneficio dell’ una o dell’ altra) nel corso della realizzazione del programma perchè ad oggi sono previsionali.

M) REGIME DELLE REVOCHE

L’ amministrazione regionale può effettuare controlli sull’ operato dei beneficiari di cui all’ art. 2, comma 1, lett. b) della l. 215/1992 in relazione all’ attività di assistenza tecnico- gestionale alle imprese e ove rilevi gravi inadempienze ovvero che i contributi concessi ed erogati non siano stati utilizzati conformemente alle finalità del presente programma può disporre la revoca dei benefici.

Si ricorda che a norma della disciplina in materia di documentazione amministrativa si procederà ad una verifica della documentazione allegata alle istanze e a verifiche sulla rendicontazione secondo quanto previsto dall’ art. 71 del d.p.r. 445/2000.

Nel caso in cui alla prima rendicontazione (stabilita a sei mesi dall’ avvio dell’ attività) il soggetto destinatario non abbia ancora prestato servizi di assistenza tecnico-gestionale nella misura minima del 40% del contributo già erogato come anticipo, gli sarà ridotto il contributo a quanto rendicontato e la quota rimanente di contributo sarà ridistribuita equamente tra gli altri destinatari ammessi ai benefici del programma.

N) RISULTATI ATTESI

La Regione Piemonte prevede con il presente programma di realizzare l’ accompagnamento per almeno 130 imprese, di cui il 70% formate da donne secondo quanto previsto dall’ art. 2, comma 1 , lett. a) della l. 215/1992.

Illustrerà in un’apposita relazione i risultati, le tipologie di attività delle imprese che hanno usufruito dei servizi e tutti quei dati che possono evidenziare le caratteristiche dell’ imprenditoria avviata sostenuta e consolidata, il numero complessivo di ore di servizi prestati distinguendoli per tipologia, l’incidenza dei servizi prestati rapportando ogni provincia con l’intero territorio piemontese.

Per quanto riguarda il monitoraggio la Regione Piemonte prevede di avere una conoscenza reale del numero delle imprese femminili attive nel territorio, dei i settori trainanti del mercato, dei modelli imprenditoriali di successo da riprodurre e delle tipologie giuridiche che le donne preferiscono per diventare imprenditrici.

Le indicazioni del monitoraggio potranno influire sull’ adozione dei criteri regionali da adottare per la valutazione delle domande del bando successivo.

Con lo strumento del “mentoring” la Regione intende perseguire l’ obiettivo di diffusione del medesimo per riscontrare in seguito l’ efficacia dello strumento ed individuare eventuali iniziative più adeguate.

INIZIATIVE A FAVORE
DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE

FONDO DI GARANZIA

L’ accesso al credito rappresenta l’ ostacolo più difficile per un imprenditore e soprattutto per le imprese femminili.

Nessuna agevolazione, ancorchè pubblica e a fondo perduto, è efficace se non si affianca ad essa un fondo di garanzia. Tale strumento favorisce l’ accesso al credito delle imprese che non hanno alcun appoggio creditizio, familiare e/o personale.

Il fondo di garanzia è quindi uno strumento specifico che ha come obiettivo l’ abbattimento degli ostacoli che creano difficoltà all’ accesso al credito da parte delle imprese femminili e quindi è necessario istituirlo dove non esiste e potenziarlo dove è già istituito.

La Regione Piemonte ha già istituito nel 1994 un Fondo di Garanzia a favore dell’ imprenditoria femminile, su richiesta della vigente Commissione regionale delle Pari opportunità ed ai sensi della l.r. 46/1986, al fine di promuovere e favorire lo sviluppo dell’ imprenditoria femminile, individuale e collettiva.

Oggi a seguito della regionalizzazione della l. 215/1992 si intende potenziare tale strumento, provvedendo, tramite la Società finanziaria regionale, a firmare nuovi accordi con gli Istituti di credito convenzionati per il sostegno della creazione d’ impresa, affinchè garantiscano condizioni più favorevoli per l’ accesso al credito delle iniziative imprenditoriali femminili; soprattutto si vorrebbe far sì che tale strumento sia utilizzato soprattutto dalle microimprese per richieste modeste di aiuto (dai 5000,00 ai 20.000,00 euro di finanziamento da garantire) relative all’ acquisizione di investimenti, a problemi contingenti di liquidità e a spese di ristrutturazione aziendale.

La concessione delle garanzie sarà subordinata all’ esame delle richieste e delle allegate documentazioni da parte di un gruppo di valutazione, costituito da rappresentanti della Regione Piemonte, di Finpiemonte e della Commissione regionale per la realizzazione delle pari opportunità.

Il fondo di garanzia sopra delineato risponde alla necessità di attivare progetti più adatti alle microimprese, dimensione caratteristica di molte realtà imprenditoriali femminili, le quali hanno bisogno di strumenti meno burocratizzati e che rispondano velocemente alle loro necessità finanziarie.