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Bollettino Ufficiale n. 26 del 1 / 07 / 2004

Deliberazione della Giunta Regionale 28 giugno 2004, n. 11-12870

Urban Italia. Comune di Venaria. Approvazione dello schema dell’accordo quadro

A relazione dell’Assessore Pichetto Fratin:

La Commissione Europea aveva approvato il 28 aprile 2000 la comunicazione n. 2000/C141/04 agli Stati membri, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della Comunità Europea, serie C 141/8, del 19 maggio 2000, recante gli orientamenti relativi all’iniziativa comunitaria concernente la rivitalizzazione economica e sociale delle città e delle zone adiacenti in crisi, per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile, URBAN II.

Il Ministro dei Lavori Pubblici aveva emanato il bando per accedere ai finanziamenti previsti dall’iniziativa Urban II con decreto n. 954 del 7 luglio 2000, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 luglio 2000 n. 162 supplemento ordinario 115.

Le proposte dovevano essere presentate al Ministero entro il 19 settembre 2000, corredate dall’impegno sul cofinanziamento regionale (art. 8, comma 6 del bando).

I Comuni che hanno presentato la richiesta di finanziamento entro il termine stabilito con deliberazione della Giunta regionale n. 87-673 del 31 luglio 2000 sono stati:

1. Città di Torino, per l’area corrispondente al quartiere denominato Mirafiori nord,

2. Comune di Venaria Reale, per l’area che comprende il centro storico e il quartiere Borgo Vecchio di Altessano, già oggetto del programma di recupero urbano, di cui all’art. 11 della L. 493/93,

3. Comune di Settimo Torinese, per l’area già interessata da un programma intercomunale (Borgaro Torinese, Leinì e Volpiano) denominato PRUSST e già finanziato, per la progettazione, con fondi nazionali del Ministero dei LL.PP.,

4. Comune di Moncalieri e Comune di Nichelino, per l’area già oggetto di programma intercomunale denominato PRUSST, quarto escluso nella graduatoria del Ministero dei LL.PP.

La citata deliberazione regionale prevedeva che la Giunta scegliesse il programma che avesse il maggior ruolo strategico nel contesto urbano di riferimento.

Con deliberazione n. 35 - 817 dell’11 settembre 2000 la Giunta regionale ha cofinanziato per 10 miliardi di lire il programma presentato dal Comune di Torino, perché, tra quelli presentati, comprendeva il nucleo più consistente di case popolari e toccava una popolazione più esposta al rischio di emarginazione sociale e perché era l’unica area completamente esclusa dalla possibilità di accedere ai fondi strutturali, essendo esterna alle zone che ricadono nell’obiettivo 2 e a quelle in “phasing out”.

Con la stessa deliberazione la Giunta regionale dava atto che, nel quadro della programmazione dei fondi strutturali 2000-2006, le opere e le azioni, inserite nei programmi URBAN ritenuti idonei dal Ministero dei Lavori Pubblici, ma esclusi dal finanziamento, avrebbero potuto, purché compatibili, accedere ai fondi strutturali, con le priorità che sarebbero state definite dal complemento di programmazione dell’obiettivo 2 e del Programma Operativo Regionale (POR) dell’obiettivo 3.

Con Decreto interministeriale del 27 maggio 2002 denominato “Programmi concernenti la rivitalizzazione economica e sociale delle città e delle zone adiacenti in crisi, per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile - Urban Italia” sono stati finanziati, a valere sulle risorse di cui all’art. 145, comma 86, della legge 388/2000, i 20 programmi già ammessi e valutati, che risultavano utilmente collocati dall’undicesimo al trentesimo posto nella graduatoria generale, relativa al programma Urban II, di cui all’art. 1, comma 3, del decreto del Ministro dei Lavori Pubblici dell’11 aprile 2001. Tale decreto prevede all’art. 4, che i programmi iniziali siano rimodulati in due distinti programmi, quello “stralcio”, finanziato per il 50% con le risorse nazionali e per il resto con risorse locali, e quello di completamento, finanziato con i fondi strutturali o con altre risorse. Il decreto prevede che le Regioni valutino la compatibilità delle proposte con i criteri di selezione dei rispettivi complementi di programmazione. Lo stesso decreto prevede all’art. 7 la sottoscrizione dell’Accordo quadro fra il Ministero, il Comune capofila del programma Urban Italia e tutti gli Enti pubblici territoriali, che conferiscono risorse finanziarie al programma stesso, per l’attuazione del Programma stralcio e del Programma di completamento.

Con successivo Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 7 agosto 2003 sono stati approvati i programmi stralcio presentati dai Comuni, ai sensi del succitato decreto interministeriale. Quest’ultimo decreto, all’art. 6, oltre alla precisazione delle procedure per la sottoscrizione dell’Accordo quadro, conferma la sottoscrizione dello stesso anche da parte di tutti Enti pubblici territoriali, che conferiscono risorse finanziarie al programma.

L’art. 5 prevede la possibilità per il Comune di richiedere alla Direzione generale l’istituzione di un tavolo di concertazione per ciascun programma ammesso a finanziamento ai fini della sottoscrizione dell’Accordo per l’attuazione del Programma stralcio, nonché per l’attuazione del Programma di completamento, di cui all’art. 4, comma 4, del Decreto interministeriale del 27.5.2002. Il comma 5 dell’art. 5 del citato DM del 7 agosto 2003 prevede alla lettera b) la partecipazione di un rappresentante della Regione, se coinvolta nel programma, al Tavolo di concertazione.

La Regione Piemonte, su richiesta del Comune di Venaria, ha istituito un gruppo di lavoro interassessorile per valutare la disponibilità regionale a cofinanziare il programma Urban-Italia. Il gruppo di lavoro si è riunito il 16 dicembre 2002 e il 2 dicembre 2002. In tale occasione sono state verificate le possibili modalità di accesso ai finanziamenti a valere sulle misure previste dal Docup 2000- 2006, sulla base dei criteri di priorità contenuti nelle specifiche misure.

Con deliberazione n. 45 - 7922 del 2 dicembre 2002, assunta con carattere d’urgenza in vista delle scadenze previste dal decreto ministeriale per la presentazione del programma stralcio, la Giunta regionale ha individuato un cofinanziamento pari a Euro 3.467.359,62, a valere sui fondi strutturali Docup 2000 - 2006, a favore del programma Urban Italia presentato dal Comune di Venaria.

A conclusione dell’istruttoria sui bandi relativi alla concessione dei contributi sui fondi strutturali 2000-2006 e a seguito di una ricognizione sugli altri finanziamenti concessi, risulta un contributo finanziario al programma da parte della Regione Piemonte di Euro 9.128.723,87, come risulta dall’allegato n. 1 a questa deliberazione.

Tali contributi riguardano la realizzazione di 7 interventi, come risulta dall’allegato n. 1 a questa deliberazione e potranno subire variazioni a seguito della gestione operativa nonché di eventuali ribassi d’asta.

Il Comune di Venaria ha incontrato il Ministero in data 10.3.2004 per l’esame tecnico dei contenuti dell’Accordo.

Il Ministero, con nota n. 197 del 29 marzo 2004, ha convocato la Regione al Tavolo di concertazione del 5 aprile 2004 e ha trasmesso la proposta di Accordo che dovrà essere sottoscritta a Roma da tutti gli enti pubblici finanziatori del programma e il cui schema si propone di approvare con la presente deliberazione, allegato n. 2.

La Giunta regionale, unanime,

considerata la opportunità di approvare lo schema di Accordo conseguente al Tavolo di concertazione e trasmesso dal Ministero delle infrastrutture, ai fini della sua sottoscrizione,

vista la deliberazione della Giunta regionale n. 45 - 7922 del 2 dicembre 2002, con cui la Regione Piemonte ha individuato le risorse a favore del programma Urban-Italia del Comune di Venaria, pari a Euro 3.467.359,62,

visti i Provvedimenti Amministrativi, di cui all’allegato, da cui risulta un apporto finanziario al programma Urban Italia di Venaria pari a Euro 9.128.723,87 a valere sulle risorse a vario titolo programmate dalla Regione, compresi i fondi strutturali 2000 - 2006,

visto l’art. 6, comma 1 del DM 7 agosto 2003, che prevede la sottoscrizione dell’Accordo da parte di tutti gli enti pubblici coinvolti nel programma, e il cui schema è contenuto nell’allegato n. 2 a questa deliberazione,

delibera

1) di approvare lo schema dell’Accordo per l’attuazione del programma Urban Italia, presentato dal Comune di Venaria, allegato n. 2 a questa deliberazione,

2) di delegare allo sottoscrizione dello stesso presso il Ministero delle Infrastrutture l’Arch. Giuseppina Franzo, Dirigente regionale dell’Edilizia,

3) di autorizzare lo stesso ad apportare le eventuali modifiche non sostanziali, che si rendessero necessarie per la puntuale sottoscrizione dell’Accordo.

Gli allegati n. 1 e n. 2 fanno parte integrante e sostanziale di questa deliberazione, che sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato

Allegato 1

Allegato n. 2 alla D.G.R. ad oggetto: “Urban Italia. Comune di Venaria. Approvazione dello schema dell’accordo quadro."

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Dipartimento per il Coordinamento dello Sviluppo del Territorio, per le Politiche del Personale e degli Affari Generali

Programma concernente la rivitalizzazione economica e sociale della città e delle zone adiacenti in crisi, per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile. URBAN - ITALIA

PROMOSSO DA ....................................

DENOMINATO “...................................................”

ACCORDO

(art.6 del decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 7 agosto 2003, n.1162/III^Div.)

L’anno duemilaquattro, il giorno ... del mese di ............ presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in Roma,

tra i sottoscrittori:

Dott. Luciano Novella, Direttore generale per le trasformazioni territoriali; Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

................................. per la regione .............................;

..........................., per ....................................;

........................... per il comune di ..................................,

promotore capofila del programma denominato “........................................................”, il quale interviene anche in qualità di delegato alla stipula del presente accordo come da elenco deleghe di altri soggetti (allegato 0).

Richiamati:

* l’art. 54 del Decreto legislativo n. 112 del 31 marzo 1998, sul conferimento delle funzioni e dei compiti amministrativi dello Stato alle regioni e agli enti locali in attuazione del Capo I della legge n. 59 del 15 marzo 1997, che, tra le funzioni mantenute allo Stato, individua la “promozione di programmi innovativi in ambito urbano che implichino un intervento coordinato da parte di diverse amministrazioni dello Stato, di intesa con la conferenza unificata”;

* il regolamento (CE) n.1260/99 del 21giugno 1999, recante disposizioni generali sui fondi strutturali;

* la comunicazione agli Stati membri della Commissione europea n. 2000/C141/04 del 28 aprile 2000, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Comunità europea, serie C 141/8 del 19 maggio 2000, recante gli orientamenti relativi all’iniziativa comunitaria concernente la rivitalizzazione economica e sociale delle città e delle zone adiacenti in crisi, per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile, URBAN II;

* il decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 11339/487 del 23 novembre 1998, di assegnazione delle competenze in materia di programmi comunitari alla Direzione generale del coordinamento territoriale;

* il decreto del Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica del 15 maggio 2000, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 129 del 5 giugno 2000, concernente l’attribuzione delle quote di cofinanziamento nazionale a carico della legge n. 183/87 per gli interventi di politica comunitaria;

* la deliberazione assunta dal CIPE in data 22 giugno 2000, n. 67, con la quale sono stati stabiliti, tra l’altro, i criteri di finanziamento della quota nazionale pubblica del programma URBAN II per il periodo 2000/2006;

* il decreto del 19 luglio 2000 del Ministro dei lavori pubblici pubblicato nel supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 214 del 13 settembre 2000 con il quale sono stati avviati i programmi URBAN II;

* la nota del Ministero dei lavori pubblici n. 1283/2000/SP del 2 agosto 2000, inviata alla Commissione europea, con la quale viene avanzata richiesta di ampliamento del numero di programmi da finanziare;

* la nota della Commissione europea, prot. D (OO)7504 del 25 settembre 2000, che amplia il numero dei programmi da finanziare da otto a dieci;

* la nota n. 1354 del 19 settembre 2000 d’intesa tra il Ministero lavori pubblici -Direzione generale del coordinamento territoriale e il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica - Dipartimento delle politiche di sviluppo e coesione, con la quale sono stati definiti i criteri di valutazione dei programmi, come previsto all’art. 13 punto 5 del decreto del Ministro dei lavori pubblici del 19 luglio 2000;

* l’art. 145, comma 86, della legge n. 388/2000, recante disposizione per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, che a titolo di concorso per l’attuazione dei progetti collocati nella graduatoria dei programmi di iniziativa comunitaria URBAN II, di cui al decreto del Ministro dei lavori pubblici del 19 luglio 2000, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 214 del 13 settembre 2000, concede a ciascuno dei primi venti progetti non ammessi al finanziamento comunitario, con procedure e modalità da definire con successivo decreto dei Ministri dei lavori pubblici e del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, un contributo fino a lire 10 miliardi (5,16 Meuro), per una spesa complessiva massima di lire 100 miliardi (51,65 Meuro) annue, per ciascuno degli anni 2001 e 2002;

* il decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 415 dell’11 aprile 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 164 del 17 luglio 2001, con il quale è stata approvata la graduatoria relativa ai programmi di iniziativa comunitaria URBAN II;

* il decreto del Presidente della Repubblica n. 177 del 26 marzo 2001 recante “Regolamento di organizzazione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

* il decreto interministeriale del 27 maggio 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 213 dell’11 settembre 2002, con il quale sono state definite le procedure e le modalità attuative del programma;

* riunione tecnica tra il Ministero dell’economia e delle finanze e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti tenutasi il 22 novembre 2002 durante la quale, tra l’altro, sono state definite le procedure finanziarie e operative per l’attuazione dei programmi Urban Italia;

* la nota del ........, n. ......... con la quale il comune di .................. ha trasmesso il programma stralcio denominato “.......................................”;

* l’istruttoria effettuata dalla commissione nominata con decreto dipartimentale n. 30 del 13 gennaio 2003 dei programmi stralcio presentati dalle amministrazioni comunali;

* il decreto dipartimentale del 7 agosto 2003, n. 1162/III^Div con il quale sono stati approvati i programmi stralcio ed è stato istituito il tavolo permanente di concertazione;

* il decreto dipartimentale del 3 febbraio 2004, n. 17 con il quale è stato modificato il finanziamento, a valere sulla L.388/2000, relativo al comune di Cinisello Balsamo e, di conseguenza, è stata modificata la quota assegnata al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

* il decreto direttoriale del 18 febbraio 2004, n.95 con il quale è stata istituita la Segreteria tecnica dei Tavoli di concertazione di cui ai punti precedenti;

* le attività svolte in sede di tavolo permanente di concertazione in data..............., relativamente al programma “..........”, a seguito delle quali è stata valutata positivamente l’idoneità degli adempimenti esperiti ai fini della sottoscrizione dell’accordo;

* la nota del Ministero dell’economia e delle finanze del 10 febbraio 2004, n. 4067;

CONSIDERATO che l’impegno è stato effettuato dal Ministero dell’economia e delle finanze;

CONSIDERATO che le risorse previste per gli anni 2001 e 2002 dall’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 145, comma 86, della legge n. 388/2000 sono state iscritte sul capitolo 7493 (ex 8620) dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze “Fondo di rotazione per le politiche comunitarie”;

SI STIPULA QUANTO SEGUE

Art. 1

premesse

Le premesse e i richiami su indicati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente accordo.

Art. 2

oggetto dell’accordo

Oggetto del presente accordo è il programma concernente la rivitalizzazione economica e sociale della città e delle zone adiacenti in crisi, per promuovere uno sviluppo urbano sostenibile URBAN Italia, approvato con D.D. 7 agosto 2003, e successive modificazioni e integrazioni denominato “............................................” così come individuato negli allegati.

Il presente accordo:

1. disciplina l’attuazione del programma degli interventi così come risulta dalla documentazione allegata;

2. approva il quadro finanziario e il cronoprogramma relativo all’attuazione degli interventi e delle azioni;

3. definisce altresì gli adempimenti posti a capo di ciascun soggetto che partecipa all’attuazione del programma al fine di consentire la coordinata realizzazione degli interventi.

I soggetti sottoscrittori dell’accordo si impegnano a formalizzare le predette approvazioni nei modi di legge, con atti della propria Amministrazione.

Art.3

allegati all’accordo

Costituisce parte integrante e sostanziale del presente accordo la seguente documentazione:

* Allegato 1: atto di nomina del responsabile del procedimento;

* Allegato 2: atto di nomina del funzionario delegato, responsabile per la certificazione ai sensi degli artt. 6 e 7 del D.D. 7.08.03;

* Allegato 3: atto di nomina del responsabile del controllo previsto dall’art. 8 del D.D. 7.08.03;

* Allegato 4: Complemento di Programmazione;

* Allegato 5: cronoprogramma;

* Allegato 6: piano finanziario;

* Allegato 7: planimetria ed inquadramento generale del programma;

* Allegato 8: elenco dei soggetti pubblici e privati che partecipano alla realizzazione del programma con l’indicazione del ruolo e dell’azione di competenza;

* Allegato 9: valutazione sintetica del tavolo di concertazione di cui all’art. 5, comma 10, del D.D. 7 agosto 2003, n. 1162/III^Div;

* Allegato 10: elenco degli interventi ricompresi nelle aree da assoggettare a procedure di variante agli strumenti urbanistici (indicare le caratteristiche della variante, la consistenza dell’area interessata e la sua proprietà, se pubblica o privata) solo nel caso in cui il presente Accordo sia sottoscritto e produca gli effetti ai sensi del D.lg.vo 18 agosto 2000, n.267, art. 34;

* Allegato 11: elenco degli eventuali accordi, intese, ai sensi del D.I. 27.05.02, art. 7, comma 1. Riportare i soggetti che sottoscrivono gli atti e le principali obbligazioni assunte;

* Allegato 12: aspetti di particolare rilevanza da riportare in apposito allegato.

* Allegato 13: prospetto finanziario ed elenco delle azioni del programma di completamento.

Art. 4

accordo di programma

In casi eccezionali e comunque in presenza dei necessari presupposti di legge, qualora per l’attuazione di interventi riferiti ad azioni ricomprese nel programma stralcio oggetto del presente accordo è necessario variare la strumentazione urbanistica, per tali interventi l’accordo è sottoscritto e produce gli effetti di cui all’art. 34 del D. lg.vo n. 267 del 18 agosto 2000 (indicare l’eventuale normativa regionale relativa alle procedure degli accordi di programma).

Art. 5

piano finanziario e cronoprogramma degli interventi

Il piano finanziario indica:

* i costi previsti per l’esecuzione di interventi pubblici;

* i costi previsti per l’esecuzione di interventi privati;

* l’ammontare e la provenienza delle risorse per la realizzazione degli interventi pubblici;

Il cronoprogramma indica la tempistica relativa alle attività ed agli interventi da realizzare relativi alle opere pubbliche e private.

Art. 6

convenzione

L’attuazione degli interventi pubblici e privati prevista dal presente accordo è altresì disciplinata dalle intese, convenzioni, accordi di programma, ecc., come da allegato 11.

Art. 7

Comitato di sorveglianza

Le Amministrazioni comunali attivano ampie ed efficaci forme di partenariato locale e favoriscono una diffusa partecipazione all’attuazione del programma da parte di soggetti pubblici e privati, nonché da parte di organizzazioni e soggetti già operanti sul territorio.

Il Comitato di sorveglianza è istituito dall’Amministrazione comunale ed è costituito dai rappresentanti dei soggetti del partenariato che, a diverso titolo, contribuiscono all’attuazione del programma e, comunque, quelli che concorrono allo stesso con proprie risorse.

I soggetti del partenariato sono individuati dall’Amministrazione comunale entro trenta giorni dalla sottoscrizione del presente accordo.

Il Comitato di sorveglianza verifica l’efficienza e l’efficacia dell’attuazione del programma, e valuta periodicamente i risultati raggiunti dal programma medesimo. Il Comitato si riunisce di norma almeno due volte l’anno.

Le decisioni del collegio sono assunte a maggioranza dei suoi componenti. Qualora il collegio abbia una composizione di un numero pari di membri è decisivo ai fini della maggioranza, in caso di parità, il voto del presidente.

In particolare il Comitato di sorveglianza:

1) vigila sulla tempestiva e corretta attuazione dell’accordo;

2) propone le soluzioni idonee alla rimozione degli ostacoli che di fatto e di diritto si frappongono all’attuazione dell’accordo;

3) provvede, ove necessario, alla convocazione dei soggetti sottoscrittori e di altri soggetti eventualmente interessati, per l’attuazione dell’accordo;

4) individua, in caso di impedimento, gli interventi sostitutivi fermo restando il raggiungimento degli obiettivi previsti dal programma e ne dà comunicazione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

5) approva le eventuali modifiche al programma avendo cura di mantenere gli obiettivi strategici e le propone al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, ai fini della corrispondenza al programma e approva il rendiconto finale della iniziativa.

Art. 8

monitoraggio

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Direzione generale per le trasformazioni territoriali segue il monitoraggio dell’attuazione del programma sulla base dei dati trasmessi dal Comune e segue l’andamento della spesa.

Il soggetto promotore è responsabile dell’attività di monitoraggio locale del programma finalizzata alla:

* conoscenza delle caratteristiche e delle modalità di attuazione del programma;

* rilevazione, per ciascun intervento dei dati relativi alle fasi di progettazione approvazione, affidamento, esecuzione;

* rilevazione dei dati relativi a procedure, tempi, costi, compatibilità urbanistica e sostenibilità ambientale, relativi all’attuazione del programma;

* individuazione di indicatori sintetici connessi con l’attuazione del programma.

Il soggetto promotore individua il responsabile delle attività di monitoraggio locale del programma.

L’Amministrazione comunale si impegna a fornire al Dipartimento per il coordinamento dello sviluppo del territorio, delle politiche del personale e gli affari generali - Direzione generale per le trasformazioni urbane - i dati e le informazioni necessarie all’espletamento dell’attività di monitoraggio centrale, secondo modalità e tempi dalla stessa definiti, in accordo con il Ministero dell’economia e delle finanze.

Art. 9

rendicontazione

Le somme assegnate dallo Stato affluiscono nella tesoreria provinciale del Comune promotore, con destinazione vincolata e il funzionario delegato per la contabilità speciale trasferirà dette somme sul conto corrente della contabilità speciale di cui al D.P.R. n.367 del 20.04.94 e alla circolare attuativa del Ministero del tesoro n. 77 del 28.12.1995..

Ai sensi dell’art.2, comma 2, lettera b) del D.D. 7 agosto 2003, n.1162/III^Div, a seguito della sottoscrizione del presente accordo il Ministero dell’economia e delle finanze, su richiesta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Direzione generale per le trasformazioni territoriali, provvede al trasferimento della prima anticipazione del finanziamento pari al 50% della quota assegnata individuata nella tabella allegata al D.D. 7 agosto 2003, modificato con D.D. 3 febbraio 2004, n.17.

Le erogazioni successive verranno effettuate dal Ministero dell’economia e delle finanze - IGRUE -, su richiesta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - Direzione generale per le trasformazioni territoriali, a titolo di rimborso delle spese effettivamente sostenute, sulla base della certificazione e domanda di pagamento che il comune di ................. dovrà presentare al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nel corso del mese di dicembre di ciascun anno fino al 2006 incluso.

La certificazione delle spese prodotta su apposita modulistica è sottoscritta dal responsabile della certificazione, il quale è individuato nell’ambito degli uffici della Ragioneria comunale.

Entro il 31 dicembre 2006, i Comuni dovranno spendere il totale delle risorse messe a disposizione a valere sulla L.388/2000, nonché tutte le quote di cofinanziamento locali, previste dall’art.2 del D.I. 27 maggio 2002 che concorrono alla realizzazione del programma stralcio.

Sulla base del monitoraggio a dicembre 2005, Ministero delle infrastrutture e dei trasporti potrà decidere la riprogrammazione di parte delle risorse finanziarie riguardanti i programmi che presentano un livello di spesa inferiore al 75% dei contributi assegnati ex art.2 del D.I. 27 maggio 2002. Le somme non utilizzate a dicembre 2006 verranno revocate.

Art. 10

controlli

Il comune di ........... individua il soggetto che provvede ad attuare tutte le azioni e le misure di controllo necessarie ad una corretta realizzazione del programma, avendo cura di assicurare le necessaria indipendenza tra i centri di gestione e quelli di controllo e certificazione.

Il comune di ........... provvede ad assicurare che siano effettuati controlli a campione sulle azioni e progetti per un ammontare minimo del 5% delle risorse dell’intero programma stralcio avendo cura di selezionare il campione dei controlli sulla base di un’analisi dei rischi e delle criticità. Il responsabile dei controlli invia un report annuale unitamente alla certificazione sui controlli effettuati.

Qualora il controllore, effettuando controlli nell’arco dell’anno, dovesse riscontrare eventuali inadempimenti è tenuto a darne comunicazione al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti entro venti giorni.

Art. 11

collaudo

Le Amministrazioni sottoscriventi nominano le Commissioni di collaudo in corso d’opera composte da funzionari delle Amministrazioni che partecipano all’attuazione del programma.

I rappresentanti dell’Amministrazione delle infrastrutture e dei trasporti sono nominati su designazione del Direttore generale per le trasformazioni territoriali.

Il collaudo finale delle opere verrà effettuato entro sei mesi dalla data del certificato di ultimazione lavori.

La Commissione di collaudo provvederà a trasmettere all’Amministrazione comunale i verbali di visita e in corso d’opera e il certificato di collaudo finale. Quest’ultimo è approvato dall’Amministrazione entro trenta giorni dalla ricezione.

Tutti gli oneri relativi alle operazioni di collaudo, sia in corso d’opera che finale, sono a carico dell’Amministrazione comunale.

Art. 12

sanzioni per inadempimento

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, anche sulla base delle segnalazioni fornite dal responsabile per la certificazione del controllo di secondo livello e dal responsabile del procedimento, previa formale contestazione, provvederà alla revoca parziale o totale del finanziamento

Nel caso in cui il soggetto promotore non utilizzi il finanziamento statale nei termini previsti o non adempia agli obblighi di cui agli articoli precedenti, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti adotta le iniziative per richiedere la restituzione dei finanziamenti erogati. Il soggetto promotore nella persona del segretario comunale e/o generale o del funzionario all’uopo incaricato, entro sessanta giorni dal ricevimento della formale richiesta di restituzione sopra indicata, è tenuto ad adottare ogni iniziativa al fine di porre in essere gli atti di variazione di Bilancio idonei ad assicurare la restituzione degli importi non utilizzati e/o non riconosciuti.

Art. 13

controversie

Le controversie derivanti dall’esecuzione del presente accordo sono devolute all’organo giurisdizionale competente.

Art. 14

approvazione, pubblicazione, effetti, decadenza e durata

Il presente accordo, sottoscritto dai legali rappresentanti delle amministrazioni interessate, è approvato da parte delle singole Amministrazioni partecipanti, a mezzo provvedimento formale da sottoporre all’esame dei rispettivi organi di controllo (nonché ai sensi ed agli effetti dell’art.34, comma 4, della legge n.267/2000). La durata del presente accordo è stabilita dalla sottoscrizione del presente accordo al 31 dicembre 2006.

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Regione

Comune di

privati

Nota: le parti scritte in corsivo devono essere omesse per i programmi per i quali non è stato richiesto il Tavolo di concertazione o per i quali non se ne ravvisi la necessità.