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Bollettino Ufficiale n. 25 del 23 / 06 / 2004

Codice 17.1
D.D. 26 aprile 2004, n. 71

L.R. n. 40/1998. - Fase di verifica della procedura di Via inerente il progetto presentato dalla Società Torino Calcio S.p.A., localizzato nel Comune di Torino - Esclusione dei progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della Lr. n. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di ritenere che il progetto di realizzazione di centro commerciale classico, localizzato nel Comune di Torino, presentato dalla Società Torino Calcio r.l. con sede in Torino, via del Carmine n. 29, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della L.R. 40/98 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che il progetto definitivo recepisca tutte le prescrizioni, raccomandazioni e richieste di seguito elencate:

1. VIABILITA’ - Le opere di viabilità per risolvere le esternalità negative, da concludersi entro la data di apertura del centro commerciale sono:

- trasformazione a senso unico di marcia su via Taggia tra via Montevideo e via Filadelfia, se verrà ottenuto parere favorevole della Circoscrizione competente e dal corpo di Polizia Municipale; viceversa dovranno essere adottate le soluzioni indicate dal Comune di Torino;

- realizzazione di via Zino Zini a doppio senso di marcia (realizzato per le Olimpiadi Torino 2006);

- istituzione del doppio senso di marcia su via Giordano Bruno, attualmente a senso unico (a carico del Comune di Torino);

• realizzazione di corsia di decelerazione e accelerazione per l’accesso/uscita su via Giordano Bruno;

- creazione di corsia di accumulo in ingresso da via Taggia, con eliminazione dei posti auto a fianco della rotatoria interna;

- posizionamento di impianto semaforico all’incrocio tra via Filadelfia e via Giordano Bruno

- realizzazione di una rotatoria, da concordare col Comune di Torino; ,

- rifasatura dell’impianto semaforico tra corso Sebastopoli e via Giordano Bruno, da concordarsi col Comune di Torino;

- riprogettazione del passo carraio su via Giordano Bruno che consenta ai veicoli pesanti l’ingresso all’area carico-scarico senza invadere la corsia di marcia opposta;

- in corrispondenza del passo carraio in via Giordano Bruno di proprietà della Guardia di Finanza attualmente è installato un impianto semaforico a chiamata. Con l’istituzione del doppio senso di marcia della via e della risistemazione viabile complessiva (marciapiedi, carreggiata veicolare e ciclopista) sarà necessario informare e ottenere il nulla-osta dalla Guardia di Finanza per le opere che si riterrà opportuno eseguire e le eventuali modifiche all’impianto;

- attualmente esiste una fermata bus della linea 14 su via Giordano Bruno angolo via Filadelfa che, a seguito della realizzazione dei nuovi passi carrai, dovrà essere rilocalizzata. Pertanto sarà necessario, previo accordo con questa Divisione e con la GTT, valutare l’eventuale nuova posizione e predisporre la modica della fermata;

- al fine ci riqualificare l’area al contorno del nuovo insediamento, sarà necessario realizzare alcune modifiche viabili migliorative che verranno indicate successivamente da questa Divisione. Le opere potranno comprendere la creazione di nasi in corrispondenza delle intersezioni, nuova segnaletica verticale e orizzontale, rifacimenti di sedimi stradali, marciapiedi e piste ciclabili, interventi sulle fasi semaforiche degli impianti esistenti, ecc.;

- il nuovo centro commerciale ricade nell’area limitrofa al Villaggio Olimpico Atleti in corso di realizzazione negli ex Mercati Generali, pertanto l’accessibilità alla struttura dovrà adeguarsi ai dispositivi di sicurezza predisposti con la Prefettura per le Olimpiadi che interesseranno la circolazione nelle vie attigue al Villaggio. In particolare, la via Zino Zini sarà riservata completamente al transito olimpico mentre la via Giordano Bruno nel tratto compreso tra via Filadelfia e via Bossoli sarà interessata dai provvedimenti di limitazione e controllo del traffico;

- dovranno essere concordate col Comune di Torino soluzioni di moderazione del traffico, consistenti in passaggi pedonali rialzati, anche alle intersezioni, con funzioni di dossi rallentatori, ed alle intersezioni creazione di rotonde e minirotonde sopraelevate;

- i parcheggi pubblici previsti dovranno essere accessibili anche durante le ore di chiusura del centro commerciale (24/24 ore) per mitigare l’eliminazione del parcheggio Bq17 previsto dal piano urbano dei parcheggi e dei posti eliminati in via Taggia per permettere l’uscita dei mezzi pesanti e l’accesso al parcheggio del centro commerciale.

2. ACQUE - Il progetto definitivo dovrà prevedere:

- studio idrogeologico volto a verificare la consistenza e la potenzialità della falda;

- censimento in un intorno significativo dell’opera dei pozzi che filtrano la medesima falda al fine di verificare e assicurare che eventuali perturbazioni indotte dall’opera non compromettano l’efficienza de detti pozzi;

- descrizione dei punti di recapito nella rete fognaria delle acque reflue del centro commerciale nonché i sistemi di raccolta delle acque meteoriche provenienti dai piazzali adibiti a parcheggio che dovranno prevedere il dimensionamento delle vasche di raccolta, i trattamenti previsti e la destinazione delle acque di prima pioggia.

3. ATMOSFERA - Verificare l’impatto in riferimento al livello di inquinamento attuale (sulla base dei dati disponibili) in modo da valutare, nel modo più oggettivo possibile, il potenziale incremento di emissione di inquinanti in atmosfera. Riposizionare degli impianti tecnologici (unità trattamento aria, camini, compattatori rifiuti, ventilatori, ...) al fine di ridurre tale impatto ed impedire che questi provochino superamenti dei livelli consentiti dalla normativa vigente sia per la componente rumore sia per la qualità dell’aria nonché evitino di creare nocumento (compreso il disturbo creato dall’immissione in atmosfera di cospicue masse di aria calda, particolarmente fastidiose soprattutto nei periodi estivi) ai residenti negli edifici prospicienti l’area interessata dal progetto. Una possibile alternativa potrebbe essere sulla via Giordano Bruno.

4. ENERGIA - Per mitigare l’impatto sulla qualità dell’aria si dovrà utilizzare per l’impianto di riscaldamento una fonte di energia alternativa che nella zona è fornita dall’utilizzo della rete del teleriscaldamento.

5. IMPATTO ACUSTICO - Per la redazione della Valutazione previsionale di Impatto Acustico da presentare contestualmente alla richiesta di concessione edilizia ai sensi della D.G.R. n. 9-1616 del 2/2/04 si tenga in considerazione quanto segue:

• uno o due rilievi strumentali sul fronte degli edifici rivolto verso il centro commerciale al fine di:

a) tarare con maggiore precisione il modello previsionale utilizzato: allo stato attuale i livelli stimati per i punti A - L non sono stati utilizzati e si è di conseguenza fatto ricorso ad assunzioni basate sull’analisi dei dati strumentali disponibili (vedi tabella 4.4.2 d); b);

b) acquisire dati sulla differenza tra i livelli misurati in facciata e quelli all’interno degli ambienti abitativi, in modo da poter stimare il differenziale prodotto dalla nuova opera con maggiore precisione;

- nelle valutazioni delle emissioni sonore in fase di esercizio occorre tenere conto anche del traffico veicolare indotto, come specificato dal D.G.R. n. 9-11616 del 2/2/2004 (al punto 4.10) - risulta quindi necessario dimostrare che i limiti assoluti di immissione (superati nell’ora di punta) non siano superati con riferimento all’intero periodo di apertura dell’esercizio;

- occorre fornire una dettagliata descrizione delle opere di mitigazione in progetto e delle caratteristiche di contenimento ipotizzate nella modellizzazione;

- la valutazione deve contenere anche una previsione di massima degli orari di fruizione della struttura, sia per quanto concerne l’apertura al pubblico che per le operazioni di carico e scarico.

6. INQUINAMENTO LUMINOSO - Integrare il progetto, relativamente a questo aspetto, in base alle Linee Guida Provinciali per l’applicazione della L.R. n. 31/00 “Disposizioni per la prevenzione e lotta all’inquinamento luminoso e per il corretto impiego delle risorse energetiche”, che sono state approvate dal Consiglio Provinciale di Torino il 10.2.04.

7. INTERVENTI DI MITIGAZIONE E RECUPERO AMBIENTALE - Il progetto definitivo deve

prevedere che:

- le piazzole di sosta dovranno essere realizzate con le tipologie quali “elementi modulari in c.l.s. inerbiti” altrimenti denominati “blocchetti in calcestruzzo con tappeto erboso carrabile” o con soluzioni che permettano il sicuro ed apprezzabile inerbimento in termini percentuali di tali aree (ad es. salvaprato plastico a griglie componibili ecc.);

- valutare e concordare col Settore Alberate della Città di Torino il recupero e ricollocazione almeno delle piante pregevoli, altofusto e di grande diametro, per metterle a dimora in luogo opportuno, ponendo attenzione a preparare la zolla per il trasferimento e ad effettuare lo spostamento nel periodo non vegetativo; inoltre, è opportuno sistemare, possibilmente in un’area non troppo distante, un congruo numero (almeno uguale a quelle espiantate) di analoghe specie di pochi anni;

- ad integrazione delle opere a verde, sia sulla superficie perimetrale del nuovo edificato sia sul tetto dei parcheggi dipinto di verde, piantumazione di rampicanti di varie specie sia sempreverdi che caduchi;

- la progettazione futura contenga specifiche previsioni e clausole dedicate alle modalità di realizzazione dei lavori nella logica della massima attenzione alla riduzione della alterazione dei luoghi (ad. es. tipologia dei mezzi, stagionalità delle opere ecc.), nonché relative alla garanzia dei risultati delle opere a verde, intesa sia come garanzia di attecchimento del materiale vegetale che come periodo di manutenzione obbligatoria a seguito dell’ultimazione dei lavori;

8. RIFIUTI - Si raccomanda di rendere minimo il quantitativo di rifiuti da avviare in discarica privilegiando, ove tecnicamente possibile, le attività di recupero; inoltre, nell’ambito della redazione del progetto definitivo, si deve evidenziare:

- i volumi di rifiuti da demolizione prodotti e le relative modalità di recupero e smaltimento previste;

- destinazione finale delle terre da scavo con verifica dei possibili utilizzi;

- i volumi di inerti prodotti e movimentati, le relative modalità di trasporto e loro destinazione finale (art. 1, comma 19 della L. 443/01, L. 306/03);

si deve prevedere il posizionamento dell’area ecologica il più possibile lontano degli edifici abitativi nonché il lavaggio frequente dei contenitori dei rifiuti per evitare il diffondersi di odori molesti e mantenere l’area in condizioni igieniche salubri;

- il centro commerciale, ai sensi del D.Lgs. 22/97, dovrà eseguire la raccolta differenziata estendendola ai rifiuti prodotti dai negozi presenti nella galleria commerciale (carta, plastica, vetro, lattine, pile esauste, farmaci scaduti).

9. FASE DI CANTIERE - Dovranno essere specificati i seguenti aspetti:

- predisporre e allegare al progetto esecutivo il piano di gestione delle emergenze finalizzato a prevenire danni per l’ambiente e per l’abitato in generale (paragrafo 4.2.2).

- esplicitare tra gli obblighi contrattuali delle ditte appaltatrici quello di evitare la fuoriuscita di polvere all’esterno del cantiere, sia direttamente che a causa dei mezzi di trasporto in arrivo e in uscita dal cantiere

- movimenti terra (stima scavi/riporti);

- descrizione dei riutilizzi e delle destinazioni previste per l’eventuale materiale di risulta derivante dagli scavi non risistemabile in loco;

- descrizione degli interventi di ripristino delle aree di cantiere;

- in fase di cantiere dovranno essere adottate idonee misure atte a contenere la dispersione delle polveri, tra cui: utilizzare schermature sufficientemente alte a limitare l’emissione di polveri e rumore, e irrorare con opportuna frequenza le superfici, predisporre una vasca per il lavaggio delle gomme degli automezzi in uscita dal cantiere e concordare col Comune un’opportuna e frequente pulizia delle strade circostanti;

- nel caso di sversamenti accidentali di sostanze impregnanti, per le aree di cantiere prive di superficie pavimentata, il terreno dovrà essere asportato e smaltito nel rispetto della normativa vigente e conseguentemente il sito dovrà essere ripristinato;

- il suolo asportato e opportunamente accantonato in fase di cantiere dovrà essere riutilizzato per la sistemazione delle aree a verde previste;

- dovranno essere adottate specifiche attenzioni nell’organizzazione e gestione del cantiere per limitare al minimo possibile lo spostamento dei mezzi d’opera nei periodi di maggiore flusso di traffico, riducendo in tal modo le pressioni sull’area in oggetto, già caratterizzata da un non trascurabile grado di inquinamento acustico ed atmosferico;

- l’impresa affidataria dei lavori deve mettere a disposizione macchine i cui livelli di emissione sono certificati (marchio CE);

10. FASE DI ESERCIZIO - Sarà necessario attuare quanto prescritto nel seguito:

- una campagna di misure “post-operam”, da svolgersi a cura del proponente;

- si invita il proponente e le amministrazioni locali a concordare tutte le azioni possibili per agevolare la mobilità collettiva piuttosto che singola (adozione di navette di collegamento tra centri urbani interessati e centro commerciale, servizi di domiciliazione degli acquisti effettuati presso il centro).

11. VERIFICA DELLE PRESCRIZIONI E MONITORAGGI - L’efficacia di tutte le misure di mitigazione adottate deve avvenire tramite monitoraggio acustico, atmosferico e del traffico a carico del proponente sia in fase di cantiere sia di esercizio (dopo tre mesi dall’apertura del centro commerciale e per almeno 6 mesi), per stabilire le eventuali ulteriori misure di mitigazione; il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali dovrà essere affidata, fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Entri, ad ARPA, ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/1998. A tal fine:

- il proponente deve dare tempestiva comunicazione dell’avvio dei lavori all’ARPA Piemonte;

- il Direttore dei Lavori dell’opera in oggetto deve trasmettere all’ARPA Piemonte, Coordinamento Centrale VIA - VAS e Dipartimento competente per il territorio, una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativa allo stato di attuazione di tutte le misure prescrittive, compensative, mitigative incluse nel progetto definitivo esaminato ed integrate da quelle ricomprese nell’atto dirigenziale conclusivo del presente procedimento amministrativo;

- le modalità e le tempistiche dei piani di monitoraggio devono essere concordati prima dell’avvio dei lavori col Coordinamento Centrale VIA - VAS ed il Dipartimento ARPA di Asti, a cui saranno anche consegnati i risultati delle attività suddette.

In caso di significativo aumento dei parametri di inquinamento, i suddetti sistemi di mitigazione devono essere ridimensionati e/o affiancati da ulteriori interventi volti alla riduzione degli impatti.

12. In merito all’esecuzione dei lavori si raccomanda che la realizzazione delle opere a verde, costituiscano esse il tutto o parte dei lavori oggetto di appalto dovrà essere affidata a ditte specializzate e appositamente qualificate.

13. l’apertura del centro commerciale è subordinata alla piena efficienza dell’area circostante.

14. Sono fatti salvi i diritti e gli interessi di terzi, nonchè le competenze di altri Organi, Amministrazioni o Enti in senso autorizzativo ai fini della realizzazione dell’intervento in oggetto.

15. Dovrà essere ottenuta autorizzazione commerciale ex LR 28/99 ed autorizzazione urbanistica ex art. 26 LR 56/77.

16. Il Comune dovrà riportare nel permesso a costruire le prescrizioni di cui ai precedenti punti da 1 a 15.

Qualunque autorizzazione sia necessaria per la realizzazione del centro commerciale dovrà essere assunta nel rispetto delle norme e leggi vigenti.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’art. 9 della L.R. 40/98 e depositata presso (Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni dalla piena conoscenza dell’atto ovvero rîcorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di centoventi giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto ed ai sensi dell’art. 12, comma 8 della L.R. n. 40/1998.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni