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Supplemento Ordinario n. 4 al B.U. n. 21

Codice 26
D.D. 22 marzo 2004, n. 124

Provvedimento conclusivo alla Conferenza di Servizi sul progetto preliminare, ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003, e Verifica della procedura di V.I.A. ai sensi della L.R. 40/1998, inerente il progetto presentato dall’ARES Piemonte denominato: Completamento Variante di Borgomanero

PREMESSO:

che l’ARES Piemonte, con sede legale in Torino, Via Belfiore n° 23 con nota prot. n° 14263/26/2003 in data 23/12/2003 ha presentato alla Direzione Regionale Trasporti istanza di avvio della Conferenza di Servizi sul Progetto preliminare indicato in oggetto, ai sensi della L.R. 44/2000, della L.R. 19/2001 e della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003;

che nella medesima istanza comunica di avere richiesto contemporaneamente l’attivazione della fase di Verifica della procedura di V.I.A. presso il Nucleo Centrale dell’Organo Tecnico Regionale - Direzione Tutela e Risanamento Ambientale, ai sensi dell’art. 4 comma 1 della L.R. 40/1998;

che ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003 punto 4.2 unitamente all’istanza sono stati allegati:

n° 1 copia completa del Progetto Preliminare dell’opera in esame;

elenco dei soggetti tenuti ad esprimere pareri, autorizzazioni, concerti, nulla osta o assensi comunque denominati (Allegato 1);

delibera del Comitato Direttivo ARES Piemonte n° 66 del 16/12/2003 di approvazione del progetto preliminare;

che l’intervento in oggetto rientra nell’ambito degli interventi di cui al “Piano regionale degli investimenti e degli interventi sulla rete stradale trasferita ai sensi dell’articolo 101 della L.R. 44/2000" approvato dal Consiglio Regionale del Piemonte con deliberazione 271-37720 del 27/11/2002 (Allegato B - Provincia di Novara);

CONSIDERATO:

che il progetto in oggetto rientra nella categoria progettuale n. 11 “strade extraurbane secondarie, escluse le provinciali e le comunali” dell’allegato B1 della L.R. 40/1998 ed è quindi sottoposto alla fase di Verifica della procedura di VIA ai sensi dell’art. 4 della stessa L.R. 40/1998;

che l’allegato 1 alla D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003 inerente “Procedure di approvazione dei progetti riguardanti la rete stradale di demanio regionale” ed in particolare il punto 2 individua il Settore Viabilità ed Impianti Fissi della Direzione Regionale Trasporti quale struttura competente in merito;

che con D.G.R. n° 28-11457 del 23 dicembre 2003 la Giunta Regionale del Piemonte ha autorizzato il Direttore della Direzione Trasporti ad avvalersi, per l’indizione delle Conferenze dei Servizi inerenti l’approvazione dei progetti riguardanti la rete stradale di demanio regionale, dei Settori della Direzione Trasporti e delle neo strutture flessibili per l’attuazione di progetti di rilevanza strategica, istituite con le deliberazioni di Giunta Regionale n° 119-10285 del 1° agosto 2003 e n° 68-11286 del 9 dicembre 2003;

che con Determinazione n°7 del 12/01/2004 il Direttore della Direzione Trasporti ha individuato come Responsabile del Procedimento l’Ing. Enzo Gino, Responsabile ex. art. 12 L.R. n° 51/97 di una struttura organizzativa flessibile, quale Responsabile del Procedimento in oggetto ai sensi dell’ art. 4 e seguenti della legge 241/90 e secondo le indicazioni della L.R. 51/97);

che ai sensi del punto 4.2 della DGR 52-9682 del 16 giugno 2003 con la determinazione di conclusione del procedimento inerente la Conferenza di Servizi preliminare e fase di verifica della procedura di VIA deve essere espressa:

la necessità, o meno, di sottoporre il progetto alla fase di Valutazione d’Impatto Ambientale, ai sensi dell’art. 10 comma 3 della L.R. 40/98;

le modalità e le condizioni per ottenere, sul progetto definitivo, le intese, i pareri, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze, i nulla-osta e gli assensi comunque denominati, così come previsto dal comma 2 dall’art. 14 bis della L. 241/90 e s.m.i.

PRESO ATTO:

che con nota prot. 6/24/2004 del 02/01/2004 il Nucleo Centrale dell’Organo Tecnico Regionale ha comunicato alla Direzione Regionale Trasporti di aver ricevuto in data 23/12/2003 dall’ARES Piemonte domanda di avvio della Fase di verifica della procedura di VIA relativamente al progetto in oggetto;

che nella medesima nota il Nucleo Centrale dell’Organo Tecnico comunica di avere individuato nella Direzione Trasporti, ai sensi dell’art 7 comma 3 della L.R. 40/1998, la struttura regionale competente, nonché quali strutture regionali interessate all’istruttoria le Direzioni:

Tutela e Risanamento Ambientale

Pianificazione e Gestione Urbanistica

Opere Pubbliche

Industria

Territorio Rurale;

che in allegato alla succitata nota lo stesso ha trasmesso alla Direzione Trasporti copia degli elaborati progettuali e della domanda presentata dal proponente, corredata dell’elenco delle autorizzazioni, nulla osta, pareri o degli altri atti di analoga natura da acquisire ai fini della realizzazione e dell’esercizio dell’opera;

che con nota prot. n° 243/26.00 del 14/01/2004 il R.d.P. ha richiesto alla Direzione affari Istituzionali e Processo di Delega la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 10, comma 1 della L.R. 40/1998, del comunicato di avvio del procedimento inerente il Progetto preliminare e fase di Verifica della procedura di VIA e avviso al pubblico di avvenuto deposito degli elaborati relativi al progetto;

che in data 22/01/2004 sul Bollettino Ufficiale n° 3 della Regione Piemonte avveniva la suddetta comunicazione;

che con nota prot. 755 del 26/01/2004, è stata convocata la prima riunione della Conferenza di Servizi preliminare, ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003, invitando i seguenti soggetti:

Direzione Regionale Difesa del Suolo

Direzione Regionale Pianificazione delle Risorse Idriche

Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale

Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica

Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica- Settore Urbanistica Territoriale di Novara

Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica- Settore Beni Ambientali

Direzione Regionale Industria- Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva

Direzione Regionale Opere Pubbliche

Direzione Regionale Opere Pubbliche-Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Novara

Direzione Regionale Territorio Rurale- Settore Infrastrutture Rurali e Territorio

Direzione Regionale Programmazione e Valorizzazione dell’Agricoltura

Direzione Regionale Patrimonio Tecnico-Settore Attività Negoziale e Contrattuale- Espropri - Usi Civici

Direzione Regionale Trasporti-Settore Viabilità ed Impianti Fissi

Provincia di Novara

Sindaco del Comune di Borgomanero

Sindaco del Comune di Briga Novarese

Ministero della Difesa- Ufficio Operazioni Sezione Trasporti

Soprintendenza Archeologica del Piemonte

Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio del Piemonte

Autorità di Bacino del Fiume Po

A.I.P.O

Provveditorato Opere Pubbliche del Piemonte e della Valle d’Aosta

A.R.P.A. Servizi Tecnici di Prevenzione

A.R.P.A. - Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale-Settore VIA

Osservatorio Regionale dei Lavori Pubblici

Corpo Forestale dello Stato- Coordinamento Provinciale di Novara

Corpo Forestale dello Stato- Coordinamento Regionale di Torino

Azienda Sanitaria Locale n. 13

RFI Direzione Compartimentale Infrastruttura di Torino

FER Servizi SpA

Soc. ITALGAS Più

Soc. Metano Borgomanero S.p.A.

Soc. ITALCOGIM

Acquedotto Consorziale di Borgomanero, Gozzano ed Uniti

TELECOM ITALIA S.p.A.

ENEL

TERNA S.p.A.

ARES Piemonte è stata invitato a margine della CdS per la presentazione del progetto e per l’illustrazione di eventuali chiarimenti progettuali;

che in data 05/02/2004 si è regolarmente svolta la prima seduta della Conferenza di Servizi preliminare in cui i presenti:

Provincia di Novara

Comune di Borgomanero

Comune di Briga Novarese

Direzione Regionale Difesa del Suolo

Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale -Rappresentante Nucleo VIA

ARPA-Amministrativo VIA

ASL 13-Novara

Corpo Forestale dello Stato- Coordinamento Provinciale di Novara

Metano Borgomanero S.p.A.

Acquedotto Consorziale di Borgomanero, Gozzano ed Uniti

TERNA

Direzione Regionale Opere Pubbliche - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Novara

hanno espresso parere favorevole alla realizzazione dell’intervento;

che in data 08/03/04 si è svolta la riunione conclusiva della Conferenza di Servizi preliminare convocata con nota prot. 1806/26.05 del 16/02/04 in cui i presenti:

Provincia di Novara

Comune di Borgomanero

Comune di Briga Novarese

Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale

Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica

Direzione Regionale Opere Pubbliche - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Novara

Direzione Regionale Territorio Rurale

ARPA-Amministrativo VIA

ASL 13-Novara

Metano Borgomanero S.p.A.

Acquedotto Consorziale di Borgomanero, Gozzano ed Uniti

TELECOM

Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale -Rappresentante Nucleo VIA

hanno confermato parere favorevole alla realizzazione dell’intervento, e hanno convenuto di revocare la riunione dell’Organo Tecnico Regionale, convocata con nota prot. 2128/26.05 del 20/02/2004, in quanto superflua.

VISTI:

i pareri, i contributi tecnici, le dichiarazioni e le comunicazioni pervenute o rese in sede di Conferenza di Servizi assunte agli atti della stessa e riportate nel seguito:

Direzione Regionale Opere Pubbliche - Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Novara con nota prot. 2934/26/2004 del 08/03/3004;

Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale con nota prot. 3319/26/2004 del 16/03/2004;

Direzione Regionale Difesa del Suolo con nota prot. 2819/26/2004 del 04/03/2004;

ASL 13 con nota prot. 3270/26/2004 del 12/03/2004;

Acquedotto Consorziale di Borgomanero Gozzano ed Uniti con nota prot. 3443/26/2004 del 18/03/2004;

Corpo Forestale dello Stato-Coordinamento Provinciale di Novara con nota prot. 2892/26/2004 del 05/03/2004;

Direzione Regionale Pianificazione e gestione Urbanistica- Settore Gestione Beni Ambientali con note prot. 1641/26/2004 del 10/02/2004 e prot. 3010/26/2004 del 09/03/2004;

Autorità di Bacino del Fiume Po con nota prot. 1976/26/2004 del 17/02/2004;

Direzione Regionale Industria-Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva con note prot. 1448/26/2004 del 02/02/2004 e prot. 2407/26/2004 del 25/02/2004;

TERNA S.p.A. con nota prot. 1752/26/2004 del 13/02/2004;

Comune di Briga con nota prot. 1752/26/2004 del 13/02/2004;

RFI con nota prot. 1711/26/2004 del 12/02/2004;

Nucleo Centrale dell’Organo Tecnico con nota prot. 3439/26/2004 del 18/03/2004;

Direzione Regionale Pianificazione e gestione Urbanistica-Settore Urbanistico Territoriale di Novara con nota via e-mail;

Direzione Regionale Trasporti con nota prot. 3253/26 del 13/03/2004;

ARPA Settore VIA con nota via e-mail;

Direzione Regionale Territorio Rurale con nota prot. 3510/26/2004 del 19/03/2004

i verbali delle sedute del 05/02/2004 e del 08/03/2004.

CONSIDERATO:

che per gli adempimenti procedurali è stato attivato l’Organo Tecnico Regionale, la cui istruttoria è stata svolta con il supporto tecnico-scientifico dell’ARPA;

che, sulla base dei pareri espressi o resi precedentemente elencati, dei verbali delle sedute, delle risultanze della Conferenza di Servizi, emerge la non necessità di assoggettare il progetto alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 12 della L.R. 40/1998 per le seguenti motivazioni:

la realizzazione dell’intervento proposto costituisce un tratto di completamento della tangenziale di Borgomanero che consentirà di alleggerire il centro abitato da consistenti flussi di traffico, con particolare riferimento ai mezzi pesanti;

le sensibilità ambientali dell’area risultano individuate e affrontate con sufficiente approfondimento negli elaborati progettuali presentati, in cui per gli impatti ambientali connessi sia con le fasi di realizzazione che di esercizio del nuovo tratto stradale sono state previste misure di mitigazione che nel complesso appaiono adeguate;

che i pareri espressi o resi precedentemente elencati, i verbali delle sedute della Conferenza di Servizi, prevedono concordemente di non rinviare alla VIA il progetto pur indicando prescrizioni vincolanti e approfondimenti progettuali finalizzati all’ottenimento, in sede della successiva Conferenza di Servizi sul progetto definitivo, di intese, pareri, licenze, nulla-osta e assensi comunque denominati, da parte delle Amministrazioni interessate;

che non sono pervenute osservazioni da parte dei cittadini;

Per tutto quanto esposto,

IL DIRIGENTE

Visto l’art 22 della L.R. 51/97;

Vista la D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003;

Vista la D.G.R. 28-11457 del 23 dicembre 2003;

Vista la Determinazione della Direzione Trasporti n° 7 del 12/01/2004;

Vista la L.R. 40/1998 e s.m.i.;

Vista la D.G.R. 21-27037 del 12/04/1999 e s.m.i.;

Vista la Direttiva 85/337/CEE e s.m.i.;

Visti i pareri ed i contributi tecnici acquisiti agli atti e sopra elencati;

Visti i verbali e le risultanze delle riunioni della Conferenza di Servizi;

determina

a) di concludere il procedimento coordinato (ai sensi della DGR 52-9682 del 16 giugno 2003 e dell’art. 10 della L.R. 40/1998) relativo alla Conferenza di Servizi preliminare e alla fase di Verifica della procedura di VIA sul progetto denominato “Completamento Variante di Borgomanero”, presentato dall’ARES Piemonte con istanza prot. n° 14263/26/2003 in data 23/12/2003, ed esprime:

di non sottoporre il progetto stesso alla fase di Valutazione d’Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 12 della L.R. 40/1998, dando atto che tutti gli atti riferiti al procedimento medesimo restano in deposito presso la Direzione Regionale Trasporti;

di richiedere all’Ente proponente, ARES Piemonte, che nel corso della redazione del progetto definitivo siano rispettate le prescrizioni e le richieste di approfondimento emerse in Conferenza di Servizi preliminare e riportate nell’Allegato A, che costituisce parte integrante del presente atto, e finalizzate all’ottenimento in sede della successiva Conferenza di Servizi sul progetto definitivo delle intese, pareri, licenze, nulla-osta e assensi comunque denominati da parte delle Amministrazioni interessate, così come previsto dal comma 2 dall’art. 14 bis della L. 241/90 e s.m.i.;

b) di trasmettere il presente provvedimento a tutti i soggetti indicati nell’ Allegato 1 dell’istanza ARES prot. n. 14263/26/2003 del 23/12/2003, con gli adeguamenti emersi in C.d.S., e convocati alla Conferenza di Servizi.

Avverso la presente determinazione è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena coscienza, secondo le modalità di cui alla Legge n° 1034 del 6/12/1971 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24/11/1971 n° 1199.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art.65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Enzo Gino

Allegato (fare riferimento al file PDF) A

Prescrizioni da osservare ai fini all’ottenimento in sede di progetto definitivo delle intese, dei pareri, delle licenze, dei nulla-osta e degli assensi comunque denominati.

ASPETTI AMBIENTALI

IMPATTO ATMOSFERICO

Il prevedibile aumento dell’emissione di NOx e PM10 dovuto all’aumentare della velocità media di percorrenza del nuovo tratto stradale deve essere debitamente valutato mediante un idoneo studio che ne evidenzi l’impatto alla luce della normativa vigente.

IMPATTO ACUSTICO

Nel progetto definitivo deve essere redatta una relazione previsionale di impatto acustico prevista dall’art 8 della Legge 447/95 e dall’art 10 della L.R. 52/2000 sulla base dei criteri di cui alla D.G.R. 9-11616 del 2 febbraio 2004, sia per la fase di costruzione che di esercizio.

Per la fase di esercizio dovrà essere previsto un monitoraggio acustico presso i ricettori più esposti con particolare attenzione alla C.na Ghiacciaia, onde individuare le opportune misure di mitigazione (es. adeguate barriere antirumore).

Le barriere antirumore trasparenti dovranno essere dotate di sagome anticollisione per salvaguardare l’avifauna.

RECUPERO AMBIENTALE

Il progetto definitivo dovrà riportare l’esatta quantificazione delle aree boscate interessate all’esbosco per far posto al sedime stradale, con previsione degli interventi di mitigazione e inserimento ambientale e paesaggistico a verde ed eventuali interventi di compensazione nelle aree limitrofe ai sensi del D.lvo 227/2001.

Per le attività di sistemazione e recupero ambientale, nonché drenaggio delle superfici, previste nella documentazione esaminata dovrà essere prevista una realizzazione per lotti funzionali parallelamente all’avanzamento del cantiere, secondo un cronoprogramma che tenga conto della stagionalità delle opere a verde e della necessità di riposizionare nel più breve tempo possibile il materiale di scotico (piote erbose ecc.) precedentemente accantonato. Dovrà essere prevista la ricollocazione degli strati terrosi secondo la loro posizione originaria e alle operazioni di riprofilatura dovranno seguire al più presto quelle di ripristino e rivegetazione.

Relativamente a tutte le superfici acclivi di neo-formazione dovrà essere valutata a livello di progettazione esecutiva la loro protezione con reti in fibra naturale (juta) in funzione antierosiva, da adottarsi in precedenza alle previste operazioni di rivegetazione con idrosemina.

Nelle opere di rivegetazione delle scarpate dovrà essere evitato l’impiego di specie non autoctone come la robinia pseudoacacia. Si prescrive che tutti gli interventi siano realizzati con le essenze tipiche del bosco misto di angiosperme mesofile (Quercus robur, Q. pubescens, Betula pendula, Fraxinus excelsior, Acer pseudoplatanus, Cytisus scoparius, Juniperus communis, Sambucus nigra), per mitigare il degrado delle formazioni boschive originarie. Si richiede che siano eseguite le opportune cure colturali periodiche nei primi 3 anni dall’impianto, in modo da assicurarne la riuscita e limitare l’introduzione di specie vegetali esotiche e fortemente invasive.

La progettazione (in cui dovranno essere coinvolti professionisti esperti in materia) dovrà contenere specifiche previsioni e clausole dedicate alla modalità di realizzazione dei lavori nella logica della massima attenzione alla riduzione della alterazione dei luoghi (ad es. tipologia dei mezzi, stagionalità delle opere ecc.), nonché relative alla garanzia dei risultati delle opere a verde, intesa sia come garanzia di attecchimento del materiale vegetale che come periodo di manutenzione obbligatoria a seguito dell’ultimazione dei lavori.

MONITORAGGI

Dovrà essere predisposto un piano di monitoraggio ambientale che dovrà essere concordato con ARPA Piemonte.

ASPETTI URBANISTICI

Prima della presentazione del progetto definitivo dovrà essere accertata l’avvenuta modifica del “Piano particolareggiato di recupero ambientale dell’area di salvaguardia ambientale di interesse storico e paesaggistico della Baraggiola e del Colle di San Michele” adottato con contestuale variante al PRGC dal comune di Borgomanero con D.C.C. n. 6 del 15/02/2002, attualmente in salvaguardia (con variazione del perimetro dello stesso finalizzata ad escludere dallo strumento esecutivo il tracciato della nuova variante) che al momento interferisce con un tratto della nuova strada.

APETTI LEGATI AI BENI AMBIENTALI

Dovrà essere richiesta certificazione del Comune riferita ad ogni categoria di beni sottoposti a vincolo di tutela che possano essere interessati dall’intervento e l’individuazione planimetrica di detti ambiti vincolati.

Il progetto definitivo dovrà consentire, tramite documentazione fotografica di tipo panoramico, con indicazione planimetrica dei punti di ripresa, e mediante foto-inserimenti delle opere in progetto, una chiara ed esaustiva rappresentazione dei territori sottoposti a vincolo paesaggistico-ambientale in cui sono previsti i nuovi interventi, con particolare riguardo alle visuali fruibili della viabilità pubblica, e da punti e/o percorsi di interesse panoramico.

ASPETTI IDROGEOLOGICI e IDRICI

Il proponente, in sede di progettazione definitiva, dovrà valutare la possibilità di localizzare lo svincolo di S.Marco al di fuori della fascia fluviale B del Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico dell’Autorità di Bacino del fiume Po (P.A.I.) approvato con DPCM del 24/05/2001;si ricorda, in ogni caso, che l’art. 38 delle Norme di attuazione del PAI dispone che le nuove opere di attraversamento, stradale o ferroviario e comunque delle infrastrutture a rete, all’interno delle fasce A e B debbano essere progettate nel rispetto dei criteri e delle prescrizioni tecniche per la verifica idraulica di cui alla “Direttiva contenente i criteri per la valutazione della compatibilità idraulica delle infrastrutture pubbliche e di interesse pubblico all’interno delle Fasce Fluviali A e B” (Delib.C.l.n.2/99 pubblicata sulla G.U. del 24/09/1999 n.255), e alla “Direttiva sulla piena di progetto da assumere per le progettazioni e le verifiche di compatibilità” e che devono essere sottoposte all’espressione del parere di competenza da parte dell’Autorità di Bacino del Fiume Po.

Durante la fase di esercizio, le acque di dilavamento della nuova sede stradale dovranno essere opportunamente trattate al fine di impedire lo scarico di sostanze potenzialmente inquinanti.

Tutti gli attraversamenti del reticolo superficiale drenante attualmente presente dovranno essere opportunamente dimensionati, al fine di smaltire le acque di dilavamento superficiale anche in condizioni di grande afflusso, con particolare attenzione per l’attraversamento del fosso “Pessone”.

ASPETTI LEGATI ALL’ATTIVITA’ ESTRATTIVA

Il progetto definitivo dovrà essere corredato da un Piano di reperimento in cui siano individuate, con le relative autorizzazioni ed i quantitativi disponibili, le cave di riferimento per l’approvvigionamento di materiale pregiato; per i materiali da rilevato il Piano dovrà in ogni caso valutare prioritariamente la disponibilità di sfidi di cave per pietre ornamentali del bacino estrattivo dell’Ossola.

In particolare nel corso della stesura del progetto definitivo dovrà essere verificata l’effettiva percorribilità delle soluzioni già proposte (in particolare cava di Paruzzaro) e in caso di esito negativo si dovrà provvedere a predisporre idonee soluzioni alternative. In caso risulti necessaria l’apertura di nuove cave, il progetto relativo dovrà essere sottoposto alle procedure di cui alla L.R. 40/1998.

Ai materiali di scavo dovranno essere applicate le disposizioni di cui alla normativa vigente ed in particolare le disposizioni di cui ai commi 17, 18 e 19 dell’art. 1 della Legge 443/2001, come modificata dalla Legge 31 ottobre 2003, n. 306.

Qualora una parte dei materiali in questione dovesse rientrare nell’ambito della normativa rifiuti si rende necessario prevedere un piano di conferimento, privilegiando le operazioni di recupero a quelle di smaltimento. In entrambi i casi (recupero e smaltimento) dovranno essere indicati i siti di destinazione.

ASPETTI LEGATI ALLA FASE DI CANTIERE

Nella definizione della fase di cantiere, lo stoccaggio di sostanze pericolose per l’ambiente e le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi d’opera dovranno essere previsti garantendo tutte le condizioni di sicurezza per i lavoratori e l’ambiente, inoltre, si dovrà garantire l’idonea procedura di raccolta e smaltimento dei rifiuti e dei reflui civili prodotti, secondo le normative vigenti.

Per le aree di cantiere prive di superficie pavimentata, nel caso di sversamenti accidentali di sostanze impregnanti, il terreno dovrà essere asportato e smaltito nel rispetto della normativa vigente e conseguentemente il sito dovrà essere ripristinato.

Dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti tecnici disponibili e le procedure operative più idonee per il contenimento delle emissioni diffuse di polveri, potenzialmente derivanti dalle operazioni di trasporto e movimentazione di materiale polverulento in genere. Eventuali impianti tecnologici a servizio del cantiere e dedicati alle operazioni sopra descritte, dovranno essere dotati di idonei presidi per il contenimento delle emissioni di polveri in atmosfera. Particolare cura dovrà essere posta nella scelta delle macchine operatrici che verranno utilizzate e nelle relative attività di manutenzione, al fine di contenere, quanto più possibile, le emissioni derivanti dai sistemi di combustione dedicati alla produzione di energia termica, meccanica o elettrica.

Anche nella fase di cantiere devono essere rispettati i limiti vigenti, fatte salve le eventuali deroghe concesse dal Comune per le attività rumorose temporanee, di cui all’art 6, comma 1, lettera h, della legge 447/95, qualora detto obiettivo non fosse raggiungibile con l’adozione di tutti gli appropriati accorgimenti tecnici e operativi atti a minimizzare il disturbo, i quali devono essere puntualmente indicati nel progetto stesso.

Dovrà essere predisposto il piano di recupero delle aree a fine cantiere, con particolare riferimento all’area di cantiere 1, attualmente occupata da una formazione arborea paranaturale.

Qualora l’intervento in progetto interferisca con aree agricole ancora in uso, dovrà essere consentito l’accesso ai fondi sia durante la fase di cantiere, sia nella fase di esercizio dell’opera viaria.

Durante la fase di cantiere, per tutte le lavorazioni che saranno realizzate in prossimità dei corsi d’acqua e dei canali irrigui, dovrà essere adottato ogni provvedimento necessario per evitare intorbidamenti delle acque e sversamenti accidentali, in modo da eliminare ogni possibilità d’inquinamento delle acque.

ASPETTI LEGATI ALLE INTERFERENZE

INTERFERENZE CON LA RETE FERROVIARIA

Per l’emissione della definitiva autorizzazione all’esecuzione del sovrappasso alla Linea ferroviaria Novara - Domodossola dovrà essere predisposto e trasmesso il progetto esecutivo dell’opera in quadruplice copia a RFI-Unità Opere Civili, Via Sacchi 3 - 10125 Torino, formalizzando gli estremi dell’Ente preposto alla stipulazione della Convenzione.

Il progetto del sovrappasso dovrà essere redatto in conformità alle normative vigenti e alle Istruzioni FS n. 44/a, alle istruzioni per la progettazione,l’esecuzione ed il collaudo dei ponti ferroviari del testo n. I/SC/PS-OM/2298 del 2 giugno 1995 e dovrà essere corredato del programma temporale dei lavori, del piano di sicurezza e del piano di manutenzione del nuovo manufatto.

L’intervento proposto non dovrà in alcun modo interferire con i sostegni T.E. o portali dei segnali in linea, viceversa, nel caso in cui la costruzione di detto manufatto comporti la rimozione di pali della linea di contatto FS, si renderà necessario murare, in accordo con i competenti Uffici FS, nuovi sostegni della linea T.E. alle strutture dell’impalcato.

Eventuali tratti d’intervento ricadenti all’interno della fascia di rispetto di 30 metri dalla più vicina rotaia sono soggetti al preventivo benestare di FS, secondo quanto disposto dal D.P.R. 11 luglio 80, n. 753.

Per la realizzazione degli interventi che comportano l’interruzione o rallentamenti della linea ferroviaria, dovranno essere comunicati ad RFI i trimestri entro i quali si presume di realizzare l’opera, con un anticipo biennale, al fine di poter inserire dette soggezioni nello scenario tecnico di esercizio della linea.

Qualora il proponente preveda, per la realizzazione delle opere in argomento, l’esproprio delle aree di proprietà di FS, si informa che le stesse non possono essere sottratte alla loro destinazione senza il preventivo consenso della stessa F.S., così come previsto dall’art. 15 comma 2 della Legge 17/05/1985 n. 210. La loro cessione potrà avvenire soltanto a condizione che le medesime siano dichiarate non occorrenti per le esigenze di programmi ferroviari, dagli Organi Competenti; pertanto l’eventuale occupazione di aree di proprietà F.S. occorrenti per la realizzazione dell’intervento, sia a titolo provvisorio sia definitivo, nonché le spese derivanti da sorveglianza lavori, da modifiche agli impianti o ad opere provvisionali occorrenti per garantire la continuità dell’esercizio ferroviario durante i lavori, saranno regolate dalla menzionata Convenzione da redigersi da parte di F.S., che regolerà tempi, modi e rapporti tra le Parti.

INTERFERENZE CON LA RETE IDRICA

In fase di stesura del progetto definitivo dovranno essere adottati e previsti tutti gli accorgimenti necessari per ovviare alle interferenze sia con le condotte provenienti dai pozzi che con le reti idriche comunali, previo incontro con i tecnici dell’Acquedotto Consorziale di Borgomanero - Gozzano e Uniti e verifiche in loco con sondaggi.

Non potranno essere previste interruzioni di erogazione dell’acqua per più di quattro ore.

INTERFERENZE CON LA RETE ELETTRICA

Rilevato che il tracciato dell’infrastruttura viaria interferisce con la proposta di “fascia di fattibilità” della linea DT proveniente da Invorio, individuata all’interno del Progetto di razionalizzazione della rete elettrica a 132 KV della Val d’Ossola-Sud tra Pieve Vergonte e Borgomanero, in sede di progettazione definitiva il proponente si dovrà raccordare con la Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale al fine di evitare interferenze che possano costituire criticità negative o limitative allo sviluppo progettuale.

L’opera in oggetto interferisce con elettrodotti ad alta tensione a 132 kV aerei preesistenti. Tali interferenze dovranno rispettare quanto previsto dal D.M. 21.3.88 n. 449 e s.m.i. nonché dalle norme CEI 11-17 fasc. 558.

Qualora si renda necessario provvedere a modificazioni e/o spostamenti dei sopra menzionati elettrodotti, dovrà essere tempestivamente trasmesso a TERNA S.p.A.-Area Operativa Trasmissione di Torino il progetto esecutivo dell’opera nonché i dati del soggetto al quale farà carico la spesa dei relativi interventi.

INTERFERENZE CON METANODOTTI

Per la risoluzione delle interferenze con i terreni privati gravati da servitù di metanodotti saranno eseguiti da SNAM Rete Gas S.p.A., con onere di spesa a carico dell’Ente proponente il progetto, idonei interventi di adeguamento e/o spostamento degli impianti ai sensi delle normative vigenti e delle servitù costituite;

L’ARES Piemonte dovrà trasmettere copia degli elaborati progettuali definitivi alla SNAM Rete Gas S.p.A. per consentire a quest’ultima la definizione della tipologia degli interventi di normalizzazione e la stima dei relativi costi.