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Supplemento Ordinario n. 4 al B.U. n. 21

Codice 26.2
D.D. 13 febbraio 2004, n. 49

Conclusione del procedimento inerente la Conferenza dei Servizi sul progetto preliminare ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16/06/03 e della fase di verifica di via ai sensi dell’art. 1, comma 2, della l.r. 14/12/98, n. 40 inerente il progetto: s.r. 10 - Variante di Alessandria - tratta località Osterietta Zona San Michele - SR 10 “Padana Inferiore” - SP 494 “Vigevanese” - SR 31 “del Monferrato”

Visto che con nota n.1503 del 30-10-2003, pervenuta alla Direzione Regionale Ambiente e Rifiuti in data 10-11-2003, L’ARES Piemonte con sede in Via Belfiore, n. 23 - Torino ha depositato presso l’Ufficio di deposito progetti regionale di Via Principe Amedeo, n. 17 - Torino, ai sensi dell’articolo 10, comma 2, della L.R. n. 40/1998, copia degli elaborati relativi al progetto di cui sopra allegati alla domanda di avvio della Fase di verifica della procedura di VIA, presentata al Nucleo Centrale dell’Organo tecnico regionale ai sensi dell’articolo 10, comma 1, della L.R. n. 40/1998.

Vista l’istanza prot. n° 1749 in data 02-12-2003, con la quale l’ARES Piemonte, con sede legale in Torino, Via Belfiore, n° 23, ha chiesto alla Direzione Regionale Trasporti, ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003, l’attivazione della Conferenza dei Servizi sul progetto preliminare indicato in oggetto

Constatato che il progetto in oggetto consiste nella realizzazione del completamento del sistema tangenziale della città di Alessandria e che nello specifico si tratta della realizzazione del Lotto di completamento della lunghezza complessiva di circa 2.200 ml;

Constatato che l’intervento rientra nella categoria progettuale n. 11 “strade extraurbane secondarie, escluse le provinciali e le comunali” dell’Allegato B1 della L.R. n° 40/98 e quindi deve essere sottoposta alla fase di verifica ai sensi dell’art. 10 della sopra richiamata legge

Visto che con nota n° 19203 del 11-11-2003, il Responsabile del Nucleo centrale dell’Organo tecnico regionale, ha individuato nella Direzione Trasporti la struttura regionale competente nonché le strutture regionali interessate all’istruttoria;

Visto l’allegato 1 alla D.G.R.52-9682 del 16 giugno 2003 inerente “Procedure di approvazione dei progetti riguardanti la rete stradale di demanio regionale” ed in particolare il punto 2 in cui viene individuato il Settore Viabilità ed Impianti Fissi della Direzione Regionale Trasporti quale Struttura competente in merito;

Preso atto che per l’avvio della procedura è stato dato avviso dell’avvio del procedimento sul B.U.R. n° 51 del 18-12-2003;

Preso atto che con nota n° 14294 del 24-12-2003 il Responsabile del Procedimento ha indetto per il giorno 15-01-2004 la prima riunione dell’Organo Tecnico Regionale e della Conferenza di Servizi preliminare ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003 e della Fase di Verifica della compatibilità ambientale, ai sensi dell’art. 10 della L.R. n° 40/98

Visto il verbale relativo alla prima Conferenza dei Servizi preliminare del giorno 15-01-2004;

Preso atto che con nota n° 396 del 19-01-2004 il Responsabile del Procedimento ha indetto per il giorno 05-02-2004 la seconda riunione dell’Organo Tecnico Regionale e della Conferenza di Servizi preliminare ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003 e della Fase di Verifica della compatibilità ambientale, ai sensi dell’art. 10 della L.R. n° 40/98

Tenuto conto delle risultanze della riunione dell’Organo Tecnico Regionale avvenuta in data 05-02-2004 prima della seconda seduta della Conferenza dei Servizi preliminare;

Visto il verbale relativo alla seconda Conferenza dei Servizi preliminare del giorno 05-02-2004

Visti i pareri e le comunicazioni pervenute o rese in sede di Conferenza dei Servizi ed assunte agli atti della stessa Conferenza, riportati nel seguito:

- Direzione Tutela e Risanamento Ambientale - Settore Programmazione Gestione Rifiuti, con nota n° 2095 del 04-02-2004

- Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica, Settore Urbanistico Territoriale - Area Provincia di Alessandria con nota prot. n. 80/19.12 del 10-02-2004

- Direzione Industria - Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva, con nota n° 304 del 12-01-2004 e con nota n° 897 del 21-01-2004

- Direzione Difesa del Suolo - Settore Pianificazione Difesa del Suolo, con nota n° 620 del 28-01-2004

- Settore Decentrato Opere Pubbliche e Difesa Assetto Idrogeologico di Alessandria - con nota n° 4559 del 04-02-2004

- Direzione Turismo-Sport-Parchi - Settore Pianificazione aree protette con nota prot. n. 425 del 13-01-2004 acquisita agli atti della C.d.S.

- Direzione Territorio Rurale con nota n° 1132/13.4 del 10-02-2004

- Ministero per I Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per i Beni Archeologici, con nota n° 272 del 14-01-2004 che richiama la precedente nota n. 8200 del 22-09-2003

- Autorità di Bacino del Fiume Po, con nota n° 6052 del 10-09-2003

- Corpo Forestale dello Stato - Coordinamento Provinciale di Alessandria con nota n° 10185/ pos IV° 1/g del 09-01-2004;

- RFI - Rete Ferroviaria Italiana con nota : RFI/DI.TO.TC.OC.03 in data 14-01-2004

- ARPA - Agenzia Regionale per la Protezione Ambiente, Dipartimento Provinciale di Alessandria con contributo n° 13996 del 04-02-2004;

- Italgas, con nota n° 04020ITG0240 del 20-01-2004

- Snam - Rete Gas, con nota n° DI.NOCC. 89 DAP. an del 14-01-2004

- Enel Distribuzione, con nota CAT del 14-01-2004

- So.l.e Gruppo Enel, con nota TP00095/04 del 20-01-2004

- Terna, con nota del 13-01-2004

Ritenuto per quanto sopra riportato, in accordo con l’Organo Tecnico Regionale, di non sottoporre il progetto della Variante di Alessandria - tratta Loc. Osterietta Zona S.Michele S.R. 10 - S.P. 494 “Vigevanese” - S.R. 31 “del Monferrato”, alla fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 12 della L.R. 40/98 e di richiedere al proponente di rispettare, nel successivo P.D., le condizioni e le richieste di approfondimento scaturite in sede di Conferenza dei Servizi.

Tutto ciò premesso,

IL DIRIGENTE

Vista la D.G.R.52-9682 del 16 giugno 2003

Vista l’art. 10 della L.R. n° 40/98 (fase di verifica della compatibilità ambientale);

Visti i verbali della Conferenza dei Servizi preliminare relativi alle sedute in data 10-09-2003 e 24-09-2003;

Visto l’art. 22 della L.R. 51/97;

Vista la L.R. 55/81

determina

a) di considerare le premesse parte integrante della presente Determinazione Dirigenziale;

b) di concludere il procedimento coordinato (ai sensi della D.G.R. 52-9682 del 16 giugno 2003 e dell’ art. 10 della L.R. n° 40/98) relativo alla Conferenza dei Servizi preliminare e alla Fase di Verifica di compatibilità ambientale, sul progetto della Variante di Alessandria - tratta Loc. Osterietta Zona S.Michele S.R. 10 - S.P. 494 “Vigevanese” - S.R. 31 “del Monferrato” localizzato nel territorio comunale di Alessandria, presentato dall’ARES Piemonte con istanza n° 1749 in data 02-12-2003, e di non sottoporre il progetto stesso alla fase di valutazione e giudizio di compatibilità ambientale ai sensi dell’art. 12 L.R. 40/1998,

c) di richiedere all’Ente proponente ARES Piemonte, che nel corso della redazione del progetto definitivo siano rispettate le condizioni e le richieste di approfondimento emerse in Conferenza dei Servizi preliminare ed elencate nel seguito, finalizzate all’ottenimento in sede della successiva Conferenza dei Servizi sul progetto definitivo, dei necessari atti di consenso da parte delle Amministrazioni interessate:

APPROFONDIMENTI SUGLI ASPETTI AMBIENTALI

IMPATTO ACUSTICO

* In sede di progettazione definitiva dovranno essere predisposti gli studi revisionali di impatto acustico ed atmosferico con riferimento alle situazioni ante, durante e post operam, inoltre dovranno essere predisposte e concordate con ARPA le modalità di monitoraggio di impatto acustico e di realizzazione delle opere di mitigazione che dovessero risultare necessarie in base alle risultanze degli studi suddetti.

IMPATTO ATMOSFERICO E COMPONENTE SUOLO

* Il progetto definitivo dovrà essere elaborato in modo da minimizzare i disagi arrecati dal cantiere. In modo particolare dovranno essere adottati misure volte a limitare l’impatto dovuto al trasporto ed alla movimentazione dei materiali, A tal fine si suggerisce di prevedere la copertura dei mezzi adibiti al trasporto dei materiali inerti e la bagnatura delle piste e delle superfici di cantiere.

* Durante la fase di cantiere, per tutte le lavorazioni che saranno realizzate in prossimità dei corsi d’acqua e dei canali irrigui, dovranno essere adottati tutti i provvedimenti necessari per evitare intorbidamenti e sversamenti accidentali di materiali, in modo da eliminare tutte le possibilità d’inquinamento delle acque che, nei settori più a valle, possono essere utilizzate a scopo irriguo. Nella fase di esercizio, anche in questo caso si condivide quanto proposto nel SIA (pag. 36): “per la rete idrica superficiale si ritiene efficace una canalizzazione che raccolga separatamente dalle altre di scolo le acque prodotte dalla sede stradale e le convogli a vasche di decantazione e di disoleatura prima di rilasciarle nei corsi d’acqua. Esse necessitano di manutenzione che consiste essenzialmente nella asportazione periodica del materiale trattenuto.”

* Per la gestione delle acque di piattaforma in relazione ad eventuali sversamenti incidentali, appaiono necessari ulteriori approfondimenti finalizzati ad una più incisiva e razionale distribuzione delle opere di contenimento con particolare riferimento anche ai potenziali sversamenti di sostanze pericolose; si ritiene inoltre necessario estendere le relative opere all’intero tracciato stradale e correlare il tutto con un piano di gestione delle acque stesse, prevedendo altresì maggiori volumi ai comparti di disoleazione (separatori idrocarburi);

APPROFONDIMENTI SUGLI ASPETTI URBANISTICI - ARCHEOLOGICI E PAESAGGISTICI

* In assenza di indagine archeologiche preventive, considerato che le aree oggetto d’intervento risultano, come da PRGC, soggette a tutela per presenze di elementi archeologici, prima della redazione del P.D. il proponente dovrà prendere contatti con la Soprintendenza per i Beni Archeologici al fine di elaborare un adeguato programma di indagini . In ogni caso nel P.D. si dovrà prevedere un’assistenza costante in corso d’opera da parte di operatori specializzati sotto la direzione tecnico-scientifica della Soprintendenza Archeologica, per evitare possibili danneggiamenti e consentire l’immediata identificazione di rinvenimenti occasionali ai sensi del citato D.Lgs. 29/10/1999 n. 490.

APPROFONDIMENTI SUGLI ASPETTI TERRITORIALI ED INFRASTRUTTURALI

* Durante la fase di cantiere ed al termine dei lavori dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari al fine di evitare l’interruzione della rete di viabilità rurale, prevedendo la realizzazione di attraversamenti o deviazioni ove necessario, come del resto già previsto dal proponente.

* Il proponente dovrà inserire in sede di progetto esecutivo la previsione dell’impatto del tracciato sull’assetto dei fondi presenti nel corridoio attraversato, proponendo eventuali soluzioni in ordine al consumo del suolo agricolo. Si condividono le possibilità di minimizzazione indicate nello Studio di Impatto Ambientale (SIA, pag. 36), tra cui “il recupero di altre aree in zona” ovvero “la ricostruzione di suolo artificiale in adiacenza alla sede stradale dove per vari motivi una certa parte del suolo è stata in parte o completamente alterata”.

* Il terreno agrario ottenuto dalle operazioni di scotico dovrà essere adeguatamente accantonato e dovrà essere utilizzato nelle operazioni di ripristino ambientale.

* Al termine dei lavori i cantieri dovranno essere tempestivamente smantellati e dovrà essere effettuato lo sgombero e lo smaltimento dei materiali utilizzati per la realizzazione dell’opera, evitando la creazione di accumuli permanenti in loco. Le aree di cantiere e quelle utilizzate per lo stoccaggio dei materiali dovranno essere ripristinate in modo da ricreare quanto prima le condizioni di originaria naturalità.

* Si condivide la scelta di modellare i fianchi del rilevato (SIA, pag. 36) e dell’ “utilizzo di talee di essenze pioniere autoctone” che “aumenta la capacità di tenuta del terreno vegetale nel caso di tecniche di consolidamento.”

* Il proponente dovrà concordare con l’Osservatorio Regionale sulla Fauna selvatica (Direzione Territorio Rurale - Corso Stati Uniti 21 - Torino) e con il Coordinamento VIA/VAS dell’ARPA Piemonte la definizione dei criteri costruttivi degli interventi di permeabilizzazione dell’infrastruttura lineare al passaggio della piccola fauna vertebrata, indicati nel SIA (pag. 36); nella fattispecie:

* “sottopassi in fondo naturale ed esclusi fisicamente per veicoli a ruota di almeno m 6x3"

* recinzione di altezza non inferiore a m 2 e, in determinate situazioni, difesa al suolo con rete interrata contro i mammiferi scavatori.

* Il progetto definitivo dovrà contenere le indicazioni relative ai siti di approvvigionamento del materiale necessario per la realizzazione dell’opera, come previsto dal DPR. 554/99 e dall’art. 11 delle Norme di Attuazione del Documento di Programmazione delle Attività Estrattive - D.P.A.E. I° Stralcio

* Si richiede che a conclusione dell’iter di approvazione del progetto e prima dell’avvio delle attività lavorative, venga concordato con A.R.P.A. un piano di monitoraggio idoneo alla verifica della corretta realizzazione delle mitigazioni ambientali attraverso tre fasi distinte: una misura dello stato ante operam, il controllo in corso d’opera e la valutazione post operam,.

APPROFONDIMENTO SUGLI ASPETTI IDRAULICI ED IDRICI

* Considerato che l’intervento si trova in un’area a rischio non ancora minimizzato dal punto di vista idraulico la nuova viabilità potrà essere realizzata dopo l’esecuzione ed il collaudo delle tratte arginali previste lungo il fiume Tanaro.

* Considerato il particolare contesto idraulico in cui si inserisce l’opera in progetto, al fine di non aggravare le condizioni di rischio delle aree interessate, la progettazione definitiva dell’intervento dovrà essere corredata da uno studio di compatibilità idraulica che consenta di definire la trasparenza idraulica necessaria per l’infrastruttura in progetto, al fine di garantire il deflusso sia della portata liquida stimabile per una piena catastrofica, diretta da W-SW verso E-NE, che di ogni tipologia di materiale solido fisicamente fluitabile e ad essa associata.

In particolare la valutazione della trasparenza dovrà essere posta in forma prioritaria per il tratto compreso tra la Fraz.S.Michele e la linea FS Alessandria-Valenza. Per la restante parte di tracciato, dovranno essere previsti dei fornici adeguatamente dimensionati sulla semplice portata liquida.

* La zona ove verrà realizzato l’intervento è area agricola caratterizzata dalla presenza di un reticolato irriguo diffuso, pertanto e’ opportuno che l’infrastruttura sia permeabile al suddetto reticolo idrico superficiale, tenendo conto anche di eventuali periodi di massima portata.

APPROFONDIMENTI SUGLI ASPETTI RELATIVI ALLE INTERFERENZE

* Nella redazione del P.D. dovranno essere valutate tecnicamente ed economicamente tutte le interferenze del tracciato con eventuali servizi con gli Enti e con le Società interessate . In modo particolare dovranno essere presi contatti puntuali con RFI in quanto il progetto del cavalcaferrovia, dovranno essere redatti in conformità alle normative vigenti ed alle Istruzioni FS n. 44/A e dovrà essere corredato del programma temporale dei lavori, del piano di sicurezza e del piano di manutenzione dei nuovi manufatti. Dovranno essere presi altresì accordi puntuali con Enel Distribuzione - Divisione Infrastrutture e reti, al fine di valutare le necessità relative all’interferenza con l’eletrodotto da 132 kV Alessandria Nord- Aulara T885

VARIE

* Si ritiene necessario che al Dipartimento ARPA territorialmente competente venga comunicato l’inizio ed il termine dei lavori, onde permettere il controllo dell’attuazione delle prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera ai sensi dell’art. 8 della L.R. 40/98.

* Infine, si ritiene opportuno che il Direttore dei lavori trasmetta all’ARPA Piemonte, secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monitoraggio, una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa, relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio, incluse nella documentazione presentata, ed integrate da quelle contenute nella Determina conclusiva del procedimento amministrativo relativo all’opera in oggetto.

Avverso la presente determinazione è ammessa da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, entro il termine di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge n. 1034 del 6.12.1971 oppure Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di ricevimento, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 24.11.1971 n. 1199.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Il Dirigente responsabile
Giuseppe Iacopino