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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 19

Codice 14.7
D.D. 18 dicembre 2003, n. 1065

L.R. 9.8.1989 n. 45 - Ditta: Società Lift S.p.A. - Comune: Limone Piemonte (CN) - Località: Gherra - Tipo di intervento: cosruzione seggiovia quadriposto “Belvedere”

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

di autorizzare ai sensi della legge regionale 9.8.1989 n. 45, la Ditta Società LIFT S.p.A., con sede in Limone Piemonte (CN) Corso Torino n. 7/A, ad effettuare le modificazioni del suolo necessarie; alla costruzione della seggiovia quadriposto “Belvedere” su una superficie di mq 10.460, di cui boscati mq. 6.270 (ceduo composto formato prevalentemente da faggio di cui è previsto il taglio di n. 510 polloni con diam. mass. di 35 m.; n. 5 fusti di castagno con diam. mass. di 40 cm., n. 49 di frassino maggiore con diam. mass. di 28 cm., n. 43 di acero montano con diam. mass. di 30 cm., n. 59 di betulla con diam. mass. di 30 cm., n. 28 di salicone con diam. mass. di 25 cm.) sui terreni iscritti al N.C.T. ai Fogli 33-34, mappali vari del Comune di Limone Piemonte (CN), in località Guerra come da documentazione allegata all’istanza.

L’autorizzazione dovrà avvenire nel rispetto delle seguenti prescrizioni:

1. La data di inizio lavori dovrà essere comunicata in anticipo al C.S. di Borgo S. Dalmazzo che provvederà in particolare a verificare la fase di cantierizzazione (accesso al tracciato, taglio degli alberi, scotico, deposito dei materiali di scavo) ed il rispetto dei tempi per l’esecuzione degli inerbimenti;

2. Il taglio degli alberi e lo sgombero del materiale di risulta, fino alla pezzatura di 5 cm. dovrà precedere i movimenti di terra; in particolare dovranno essere evitati il rotolamento di ceppaie ed i danni da ferita agli alberi non destinati all’abbattimento;

3. La demolizione del vecchio impianto dovrà essere completata prima della messa in esercizio della nuova seggiovia. Sullo stesso tracciato si dovrà provvedere alla regolarizzazione delle scarpate laterali e all’inerbimento con idrosemina delle parti sulle quali il cotico erboso risulta mancante;

4. La realizzazione, del nuovo tracciato dovrà essere effettuata senza apertura di piste di servizio esterne alla sezione d’ingombro della seggiovia;

5. In corrispondenza del bordo esterno piano che deriva dalla realizzazione del riporto previsto per la realizzazione della stazione di valle dovrà essere realizzata una cunetta con fondo rivestito con rete, in iuta che smaltisca le acque evitando il dilavamento della scarpata sottostante (sezz. B-B e C-C, tav. 20-01208 di progetto); allo stesso ripiano dovrà essere data una lieve pendenza verso tale cunetta per evitare ristagni idrici localizzati;

6. le stesse misure di smaltimento delle acque dovranno essere adottare sui 2 lati del riporto in corrispondenza della stazione di monte, realizzando inoltre una cunetta al piede del riporto lungo il fronte di valle (tav. 20-01209 di progetto);

7. I lavori dovranno essere organizzati in modo da evitare che vi siano scavi in trincea aperti dopo il 31 ottobre di ogni anno

8. Le superfici di apertura dovranno essere inerbite con idrosemina (o in alternativa con tecniche di tipo nero-verde) entro 4 mesi dall’esecuzione dei movimenti di terra

9. Le scarpate in scavo non dovranno avere inclinazione superiore a 35° (sez. da n. 4 a n. 6 della stazione di valle);

10. I muri d’ala al locale tecnico previsto presso la stazione di valle dovranno essere dotati di cunetta al piede e di fori per lo sgrondo delle acque meteoriche con interasse non superiore a 3 m.;

11. La cunetta sopra prescritta dovrà essere proseguita verso monte fino al termine della scarpata in scavo (oltre la sez. n. 6 di progetto) come già previsto fino a 15 m. a valle della sezione 1;

12. Lo scarico delle cunette di raccolta delle acque dovrà avvenire in impluvi naturali oppure, ove questo non sia possibile, su superfici in pietrame di lunghezza non inferiore a 1,5 m.;

13. andranno verificate puntualmente e direttamente le caratteristiche dei terreni interessati dai plinti di fondazione delle opere di sostegno della linea dell’impianto, per i quali sono stati assunti in sede di progetto definitivo parametri geotecnici desunti esclusivamente dalla bibliografia specifica. In fase di realizzazione del progetto andrà verificata dal geologo professionista l’effettiva, rispondenza tra le caratteristiche geotecniche dei terreni ipotizzate e quelle reali, al fine di correttamente dimensionare la geometria ed il posizionamento delle opere fondazionali dei singoli sostegni sull’intero sviluppo del tracciato;

14. per i sostegni n. 2 e 3, ubicati in prossimità dell’alveo del Rio dei Gherra, si dovrà cautelativamente ricorrere a fondazioni di tipo indiretto, mediante micropali, per scongiurare eventuali danneggiamenti connessi all’attività erosiva del rio stesso sulle scarpate entro cui è inciso, in_ occasione di eventi idrometeorologici particolarmente intensi, tali fondazioni dovranno raggiungere una quota di sicurezza inferiore alla quota di fondo alveo tale da garantire l’integrità delle opere di sostegno della linea dell’impianto;

15. il terreno di riporto che verrà utilizzato per la realizzazione dei rilevati per le stazioni di monte e di valle dell’impianto dovrà presentare, le caratteristiche geotecniche previste nella verifica di stabilità allegata agli elaborati progettuali, utilizzando materiali a pezzatura grossolana tipo misto

granulare a spigolo vivi con, frazione fine del tutto subordinata, tale da presentare i parametri geotecnici utilizzati nella suddetta verifica (=40°; c=0)

16. tutti i riporti dovranno essere opportunamente consolidati per strati successivi di spessore non superiore a 50 cm., rinaturalizzati secondo quanto previsto negli elaborati progettuali e dotati dei sistemi di drenaggio delle acque superficiali atti ad evitare ruscellamenti concentrati delle acque meteoriche e di fusione del manto nevoso;

17. dovranno essere integralmente soddisfatte le indicazioni tecnico costruttive contenute nella documentazione presentata per quanto riguarda la parte tecnica, la parte geologica e nivologica e la parte di recupero ambientale;

I lavori dovranno essere ultimati entro 24 mesi dalla data della presente determinazione.

E’ fatta salva la possibilità di dettare ulteriori prescrizioni qualora se ne accertasse la necessità a seguito di verifiche, effettuate dai soggetti competenti, in corso d’opera o al termine dei lavori.

Ai sensi degli artt. 8 e 9 della Legge regionale 9 agosto 1989 n. 45 il titolare dell’autorizzazione, prima di iniziare i lavori, dovrà provvedere;.

1) ad effettuare il versamento sul Capitolo n. 3045 della Regione Piemonte della somma di Euro 1.074,23 quale deposito cauzionale da svincolarsi ad accertata e regolare esecuzione dei lavori; da svincolarsi ad accertata e regolare esecuzione dei lavori, somma che sarà liquidata sul capitolo 40160 del bilancio regionale. II versamento potrà essere effettuato con le seguenti modalità:

a) tramite fideiussione bancaria o assicurativa a favore della Regione Piemonte - Piazza Castello 165, Torino;

b) direttamente presso la Tesoreria della Regione Piemonte, Via Garibaldi 2, Torino;

c) mediante versamento su c/c postale n. 10364107 intestato a “Tesoreria della Regione Piemonte, P.za Castello 165, Torino”, indicando chiaramente la causale del versamento, gli estremi della legge, il numero e la data della Determinazione Dirigenziale.

2) ad effettuare il versamento sul Capitolo n. 2340 della Regione Piemonte della somma di Euro 13.513,60 quale corrispettivo del rimboschimento per la trasformazione di una superficie di mq. 62.300 (sup. trasf. 10.400 mq., già asservita 1.700 mq., boscati 6.200 mq. a cui vanno detratti 2.200 mq. di rimboschimento e aggiunti 2.500 mq. di superficie non boscata). Il versamento potrà essere effettuato con le modalità di cui alle lettere b) e c) del punto 1.

La presente autorizzazione è rilasciata esclusivamente per gli interventi oggetto di istruttoria. Sono fatti salvi i diritti e gli interessi di Terzi, le competenze di altri Organi, Amministrazioni od Enti, nonché la possibilità di dettare ulteriori prescrizioni qualora se ne accertasse la necessità. In particolare è fatto salvo, per la definitiva fattibilità dell’opera, il parere espresso dalla determinazione conclusiva della conferenza di servizi.

Eventuali violazioni e/o omissioni dei disposti della presente determinazione saranno perseguite a norma delle leggi vigenti.

Il Dirigente responsabile
Valter Vescovi