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Bollettino Ufficiale n. 17 del 29 / 04 / 2004

Codice 26.4
D.D. 15 marzo 2004, n. 104

Art. 10 della L.R. 40/98. Fase di Verifica della procedura di V.I.A. inerente il progetto di “Lavori di ricostruzione del porto comunale in Comune di Cannobio (VB) località Amore”, presentato dall’Ufficio Gestione del Territorio del Comune di Cannobio. Esclusione del progetto dalla fase di valutazione di cui all’art. 12 della legge n. 40/98

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di ritenere che il progetto inerente “Lavori di ricostruzione del porto comunale del Comune di Cannobio (VB) località Amore”, località in Comune di Cannobio (VB) presentato dall’Amministrazione Comunale di Cannobio, possa essere concluso dalla fase di valutazione di cui all’articolo 12 della l.r. 40/1998 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa ed a condizione che nel corso della realizzazione dell’opera in oggetto il Proponente ottemperi alle prescrizioni ambientali, urbanistiche, geologiche e relative alla cantieristica per le fasi successive di progetto e di realizzazione dell’intervento, come di seguito elencate:

1) si richiede che non venga effettuato sul sito d’intervento alcun tipo di stoccaggio di sostanze pericolose per l’ambiente, se non in condizioni di sicurezza;

2) si richiedere che, nel caso in cui le operazioni di cantiere richiedessero l’allestimento di una o più aree destinate alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi di cantiere (sostituzione olio lubrificante, riparazioni, rifornimento/rabbocco e così via), dovranno essere garantite tutte le condizioni di sicurezza per i lavoratori e l’ambiente;

3) si richiede che, nel caso di sostituzione di olio lubrificante, riparazione e/o sostituzione di mezzi meccanici, si dovrà garantire l’idonea procedura di raccolta e smaltimento dei rifiuti suddetti, secondo le normative vigenti;

4) si richiede che il rischio di contaminazione chimica delle acque superficiali e sotterranee possa essere controllato mediante l’utilizzo, in caso di incidente accidentale, le tecnologie disponibili sul mercato (panne contenitive, sepiolite), che dovranno essere presenti in cantiere per un intervento rapido e tempestivo in caso d’incidente;

5) è necessaria particolare attenzione curante la fase di cantiere per evitare l’intorbidimento delle acque a causa delle perforazioni per gli elementi di fondazione o ancoraggio. Qualora venissero adoperati fanghi bentonitici per la perforazione, la gestione dovrà essere particolarmente oculata al fine di ridurre gli impatti sull’ecosistema acquatico;

6) si ritiene necessaria in sede di progetto definitivo, la progettazione di accorgimenti per snellire l’appesantimento del traffico locale dovuto al transito dei mezzi di trasporto e operativi dato il contesto turistico del luogo;

7) si richiede che, al fine di evitare fenomeni di inquinamento delle acque lacustri soprattutto in caso di innalzamenti significativi del livello del Lago Maggiore, il previsto sistema di raccolta e trattamento dei reflui conferiti dai natanti alla rete fognaria (acque nere e di sentina) dovrà essere predisposto in modo tale da impedire qualsiasi sversamento o rigurgito a lago, ad esempio attraverso l’adozione di dispositivi a tenuta stagna e di svuotamento automatico di emergenza verso la rete fognaria, in caso di “acqua alta”;

8) si richiede che, in considerazione della presenza di località balneari attive in Comune di Cannobio, venga particolarmente curata la periodica manutenzione ed il controllo di gestione del sistema di raccolta e trattamento dei reflui nella fase di esercizio del porto, a maggior ragione durante la stagione balneare e turistica;

9) si richiede che, al fine di evitare fenomeni di eccessivo intorbidimento delle acque lacustri e ridiffusione di microinquinanti, che si trovano depositati sul fondo del lago, nelle attività di costruzione del porto, con particolare riferimento alla infissione dei pali, siano essi strutturali o di ancoraggio, venga utilizzata la tecnologia di posa più adatta a limitare la disposizione di sedimenti e di altro materiale articolato, pur tenute in debito conto le esigenze di sicurezza e di stabilità dell’opera;

10) si richiede alla proponente Amministrazione Comunale di verificare la congruità delle aree a parcheggio esistenti in relazione alla realizzanda opera ovvero di provvedere ad un adeguato reperimento di nuove a parcheggio;

11) sul progetto definitivo dovrà essere richiesta l’autorizzazione ai sensi del R.D. 526/1904;

12) si richiede che sia attentamente effettuata la batimetria del fondale e studiata la situazione geomorfologia dell’area di intervento ed in particolare nei vari punti di ancoraggio della struttura portuale: radice, bracci oscillanti e così via;

13) si richiede che vengano valutate le eventuali interferenze con i precedenti ancoraggi in relazione alle tensioni a suo tempo indotte dal terreno;

14) si richiede che vengano effettuate le verifiche delle strutture in funzione della situazione geostrutturale del terreno ed in relazione alle sollecitazioni indotte dai venti, dal moto ondoso e dalle forti escursioni del Lago Maggiore, le quali dovranno essere evidenziate anche nelle sezioni di progetto;

15) si richiede che i successivi livelli di progettazione prevedano il Piano di Reperimento Inerti ai sensi del D.P.R. 554/1999 e dal D.P.A.E. Iº Stralcio art. 11.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6 dicembre 1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25 novembre 1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Tommaso Turinetti