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Bollettino Ufficiale n. 16 del 22 / 04 / 2004

Deliberazione della Giunta Regionale 30 marzo 2004, n. 53-12149

Attribuzione al Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SIAN) delle ASL n. 7 e n. 17 di funzioni per il coordinamento delle attività previste dal Progetto Nutrizione Piemonte

A relazione dell’Assessore Galante:

Un’alimentazione equilibrata ed una corretta attività fisica sono considerate uno dei fattori principali per la prevenzione delle patologie cronico-degenerative, attualmente molto diffuse nelle società di tipo occidentale.

Gli effetti sfavorevoli sulla salute di alcuni stili di vita si ritrovano, con modalità differenti in tutta la popolazione italiana e sono legati ad un trend che coinvolge tutto il mondo occidentale, tanto da destare allerta anche nelle agenzie internazionali.

La Comunità Europea ha istituito, con regolamento n. 178/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002, “l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare”, organismo deputato a promuovere e stimolare gli Stati membri, su interventi nel campo dell’educazione nutrizionale.

Il D.P.R. 23 maggio 2003 “Approvazione del Piano sanitario nazionale 2003-2005", individua tra gli obiettivi generali la prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare con specifico riferimento all’obesità.

In particolare, si evidenzia la necessità di proporre e stimolare l’adozione di comportamenti e stili di vita in grado di favorire la salute e di ridurre i fattori di rischio.

Il D.P.C.M. 29 novembre 2001 “Definizione dei livelli essenziali di assistenza” riporta all’interno delle prestazioni nell’ambito dell’assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro, la “sorveglianza e prevenzione nutrizionale”, attribuendo a questa attività carattere di essenzialità all’interno delle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.

La Regione Piemonte ha messo in atto varie iniziative a carattere preventivo che coinvolgono livelli istituzionali diversi. In particolare, nell’ultimo biennio, la Direzione Sanità Pubblica ha attuato un cospicuo investimento formativo attraverso corsi rivolti all’approfondimento delle tematiche inerenti alla prevenzione dell’obesità infantile, promuovendo l’individuazione, a livello di ogni SIAN, di almeno un referente in grado di gestire scientificamente iniziative nel campo nutrizionale.

Il D.M. 16 ottobre 1998 “Approvazione delle linee guida concernenti l’organizzazione del Servizio di igiene degli alimenti e della nutrizione nell’ambito del Dipartimento di Prevenzione delle Aziende Sanitarie Locali”, attribuisce ai SIAN le competenze in materia di sorveglianza ed educazione nutrizionale.

Per sorveglianza nutrizionale si intende “un insieme coordinato di attività finalizzate alla raccolta sistematica e continua di dati relativi al comportamento alimentare della popolazione sana ed al rilievo sistematico di indicatori appropriati, per monitorare la presenza e distribuzione nella popolazione di stati morbosi associati o mediati dalla dieta, allo scopo di stabilirne le cause, individuarne le tendenze nel tempo, spazio e strati sociali, predirne le modifiche, mettere a fuoco le priorità e consentire un preciso orientamento delle misure correttive e preventive”.

La definizione apre un campo di attività nuovo, per il quale occorre progettare l’organizzazione di una rete di sorveglianza a livello regionale, evitando il moltiplicarsi di iniziative a livello locale, meritorie dal punto di vista dell’impegno, ma probabilmente inadeguate ad affrontare interventi di sanità pubblica validati secondo i criteri dell’Evidence Based Medicine.

Per programmare e realizzare interventi efficaci si rende indispensabile acquisire informazioni aggiornate e una sufficiente conoscenza degli indicatori dello stato di nutrizione, del profilo alimentare della popolazione e dei problemi di sanità pubblica correlati; la sorveglianza nutrizionale ha lo scopo di fornire in modo strutturato e con continuità le informazioni necessarie a costruire tali profili.

Vista la D.G.R. n. 62-8752 del 17.03.2003 che approva il “Progetto Nutrizione Piemonte”.

Considerato che l’obiettivo del progetto è la prevenzione dell’obesità infantile, attraverso:

1. il miglioramento e la condivisione di metodologie di provata efficacia applicabili agli interventi di educazione nutrizionale già in atto sul territorio piemontese;

2. l’attivazione di una rete di sorveglianza nutrizionale per la raccolta sistematica di dati relativi alle abitudini alimentari della popolazione;

3. la rilevazione di dati antropometrici sulla popolazione infantile per stimare la prevalenza di obesità.

Preso atto che per quanto attiene al punto 1 è stato dato incarico di gestione delle attività connesse al Centro di Documentazione regionale in materia sanitaria “(DoRS) istituito con D.G.R. n. 90-23098 del 10.11.97, che ha provveduto all’organizzazione di corsi di formazione mirati a fornire conoscenze e supporto metodologico agli operatori dei Dipartimenti di Prevenzione per le attività di ”formazione dei formatori".

Considerato che la Direzione Sanità Pubblica, insieme all’Università di Torino, ha programmato l’avvio di una ricerca sui comportamenti che influenzano lo stato di salute degli adolescenti e pre-adolescenti piemontesi e che la ricerca nasce dalla fusione di due progetti inizialmente progettati come indipendenti: HBSC Piemonte (Health Behaviour in School-aged Children - Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare) e PNP (Progetto Nutrizione Piemonte).

Rilevato che, per quanto riguarda i punti 2 e 3 e l’avvio della fase operativa della ricerca HBSC, è necessario attuare un coordinamento a livello regionale allo scopo di:

- definire contenuti e modalità di intervento omogenei;

- progettare interventi di sorveglianza nutrizionale a valenza regionale;

- fornire strumenti metodologici e supporto scientifico agli interventi di educazione sanitaria;

- definire criteri e modalità di valutazione dell’efficacia degli interventi.

Considerato che l’attuazione delle azioni e dei progetti previsti dal PNP, che vede prioritariamente coinvolti i Servizi di Igiene degli alimenti e della Nutrizione, presuppone tempi non inferiori a un triennio, a partire dall’inizio della fase di progettazione degli interventi.

Rilevato che la gestione complessiva del sistema di sorveglianza richiede la presenza costante di personale dedicato, con specifiche competenze in campo epidemiologico e in campo di prevenzione nutrizionale in grado di gestire il progetto a livello regionale al fine di:

- effettuare un costante monitoraggio dell’attuazione degli obiettivi previsti dal programma;

- coordinare le attività degli operatori dei servizi;

- valorizzare i dati provenienti dal sistema di sorveglianza per azioni finalizzate a garantire il ritorno delle informazioni ai soggetti che alimentano i flussi informativi, allo sviluppo e promozione di strategie di intervento, all’identificazione di rischi o ipotesi di rischio;

- attivare iniziative di comunicazione e divulgazione delle informazioni anche attraverso l’organizzazione di convegni, seminari e corsi di aggiornamento.

Preso atto che le competenze necessarie al mantenimento e all’eventuale implementazione delle attività di sorveglianza e prevenzione nutrizionale sono prevalentemente presenti all’interno dei Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione dei Dipartimenti di Prevenzione, in quanto questi rappresentano un momento di raccordo istituzionale tra tutte le attività specifiche di controllo in ambito di sicurezza alimentare.

Visto che, per l’avvio delle fasi operative e per il monitoraggio delle attività del sistema di sorveglianza, erano stati individuati con determina n. 176 del 31 ottobre 2003, i Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione delle ASL n. 7 e n. 17 ai quali sono state attribuite le risorse per gli anni 2003 e 2004.

La Giunta Regionale, a voti unanimi, espressi nei modi di legge,

delibera

- di proseguire l’attività già avviata nell’anno 2003 con determinazione n. 176 del 31/10/2003, in cui si è provveduto ad affidare ai Servizi di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione delle ASL n. 7 e n. 17 la gestione del “Progetto Nutrizione Piemonte”, con il coordinamento della Direzione Sanità Pubblica, assegnando i seguenti compiti:

- effettuare un costante monitoraggio dell’attuazione degli obiettivi previsti dal programma citato in premessa;

- coordinare le attività degli operatori dei servizi;

- raccogliere ed elaborare i dati provenienti dal sistema di sorveglianza per azioni finalizzate a garantire il ritorno delle informazioni ai soggetti che alimentano i flussi informativi, allo sviluppo e promozione di strategie di intervento, all’identificazione di rischi o ipotesi di rischio;

- attivare iniziative di comunicazione e divulgazione delle informazioni anche attraverso l’organizzazione di convegni, seminari e corsi di aggiornamento.

- di individuare i SIAN delle ASL n. 7 e n. 17 quali strutture di riferimento regionale per le attività in campo nutrizionale su progetti locali o regionali che la Direzione Sanità Pubblica intenderà promuovere;

la somma necessaria per la prosecuzione delle attività citate in premessa, pari a euro 51.645,00 verrà accantonata sul Cap. 12183/04 a seguito di allocazione delle risorse derivanti da entrate regionali di cui al D.lgs. 758/04 ed a seguito di assestamento di bilancio regionale 2004.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)