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Bollettino Ufficiale n. 15 del 15 / 04 / 2004

Codice 17.1
D.D. 24 dicembre 2003, n. 554

L.R. n. 40/1998 Fase di verifica della procedura di Via inerente il progetto presentato dalla Società Geomark S.r.l. su incarico e per conto della Società Promogeco S.r.l,, localizzato nel Comune di Biella - Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della I.r. n. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- di ritenere che il progetto di realizzazione di centro commerciale sequenziale, localizzato nel Comune di Biella (VB) - P.P.E. Comparto Candelo - Trossi - S.P. 230, presentato dalla Società Geomark S.r.l. con sede in Torino, Corso Regina Margherita, n. 99 su incarico e per conto della Società Promogeco S.r.l. con sede in Leinì, Via Valletta n. 1, possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’articolo 12 della I.r. 40/1998 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che il progetto definitivo recepisca tutte le prescrizioni di seguito elencate:

1. entro la data di apertura; dei centro commerciale devono essere realizzate ed utilizzabili tutte le opere viabilistiche proposte in progetto:

- prosecuzione dell’allargamento a 4 corsie della S.P. 230 dal confine tra Gaglianico e Biella fino alla seconda rotatoria in progetto nei territorio del Comune di Gaglianico, nonché la realizzazione delle due rotatorie;

- S.P. 230 fra l’incrocio con corso San Maurizio e il confine con Gaglianico: ampliamento della carreggiata ad una sezione di mt. 18: carreggiate da mt.16, con spartitraffico centrale, caratterizzata da 4 corsie e 1 mt di banchina a lato; - Via Candele tra l’incrocio con corso San Maurizio e il mercato coperto: ampliamento della carreggiata ad una sezione di mt. 18: carreggiate da mt.16, con spartitraffico centrale, caratterizzata da 4 corsie e 1 mt di banchina a lato;

- realizzazione di rotatorie agli incroci tra Corso San Maurizio e la SS 230 e tra Corso San Maurizio e Via Candelo;

- realizzazione rotonde del diametro di metri 56 in corrispondenza degli incroci principali di ingresso alla città di Biella e di ingresso al centro commerciale;

- realizzazione rotatorie del diametro di metri 32 in corrispondenza degli incroci secondari, e di rotatorie del diametro di metri 30 in corrispondenza degli innesti fra le zone di posteggio e viabilità interna, secondo le planimetria del progetto presentato; realizzazione dei raccordi tra la viabilità interna e la SS 230 regolati da svincoli a livelli sfalsati caratterizzati da rampe ad unico senso di marcia di sezione pari a mt. 4.75,

secondo le planimetria del progetto presentato;

- realizzazione, in accordo con il Comune di Gaglianico, di adeguate corsie di servizio a raccordo degli accessi esistenti, ove effettivamente realizzabili; realizzazione della viabilità interna di distribuzione ai parcheggi;

- realizzazione pista ciclo-pedonale nel Comune di Candelo dal centro commerciale fino al sottopasso della ferrovia;

2. dovrà essere ridefinita l’area di salvaguardia dei pozzi di captazione ad uso idropotabile nel Comune di Gaglianico su base idrogeologico-cronologica, la cui formale individuazione ed approvazione è di competenza della Direzione Pianificazione Risorse Idriche. Qualora, a seguito ditale ridefinizione, emergesse un maggiore interessamento dell’area di salvaguardia del campo-pozzi da parte delle strutture in progetto, nell’area di interferenza dovranno essere prese le opportune misure di sicurezza ai sensi dell’Art. 21 commi 5 e 6 del D.Lgs. 152/99, da concordarsi con la suddetta Direzione. Inoltre nella fase di cantierizzazione, all’interno della esistente area di salvaguardia dei citati pozzi non si svolgano attività di lavaggio automezzi o attività di stoccaggio di materiali ed altresì che il posizionamento delle vasche di prima pioggia sia previsto, compatibilmente con le possibilità di allocazione, il più lontano possibile dall’area di salvaguardia dei pozzi e comunque a valle rispetto al flusso di falda.

3. è necessaria una miglior valutazione idrogeologica della situazione degli impatti locali e della sensibilità dei campi pozzi interessati, con relativa ridefinizione delle fasce di rispetto, onde adottare le soluzioni tecniche di protezione per reti ed infrastrutture fognarie interrate e della parte di parcheggi non pavimentata in asfalto in relazione alla vicinanza della fascia di rispetto del campo pozzi di Gaglianico si richiede che venga prescritta l’adozione delle opportune misure di cautela per la realizzazione delle opere da realizzarsi nei dintorni dell’area che possono essere causa di inquinamento, con particolare riferimento alle vasche di prima pioggia ed alle condotte che dovranno essere realizzate a doppia camicia. La vasca di sedimentazione prevista in fase di cantiere non dovrà inoltre interferire con la fascia di rispetto suddetta;

5. per l’approvvigionamento idrico per usi diversi da quelli potabili devono essere adottate soluzioni alternative alla perforazione di nuovi pozzi;

6. in relazione alla previsione di una vasca di raccolta dell’acqua piovana che raccoglierà le acque provenienti dalle coperture, occorrerà adottare soluzioni tali per cui le stesse non siano causa di insediamento di insetti molesti; per la raccolta delle acque di cantiere deve essere realizzata una vasca di sedimentazione che dovrà essere adeguatamente pulita periodicamente per consentire l’effettiva decantazione dei sedimenti. La vasca dovrà comunque essere realizzata. in area esterna alla fascia di rispetto dei pozzi ad uso acquedottistico del comune di Gaglianico e le acque decantate dovranno essere convogliate nella rete delle acque bianche;

8. la vasca di prima pioggia dovrà essere dimensionata in modo tale da contenere i primi 5 mm di pioggia ricadenti su tutta l’area pavimentata;

9. le acque di prima pioggia dovranno essere convogliate alla rete delle acque nere ed al collettore Cordar, e non dovranno essere convogliati nelle fognature del Comune di Candela, mentre l’acqua in esubero potrà essere convogliata alla condotta. delle acque bianche;

10. per quanto concerne il deflusso delle acque nere si ritiene che debba essere previsto il convogliamento dei reflui nella rete Cordar. L’allacciamento alla rete consentirebbe di adottare soluzioni di deflusso a gravità evitando la realizzazione della stazione di sollevamento;

11. dovrà essere verificato che il deflusso delle acque bianche non vada a confliggere con la discarica di Biella, e dovrà essere ottenuta autorizzazione dalla Provincia di Biella e dal Settore Opere Pubbliche della Regione Piemonte;

12. nel progetto definitivo, dovranno essere evidenziati i volumi di inerti prodotti e movimentati e le relative modalità operative con particolare riferimento al trasporto e alla loro destinazione finale, in particolare in riferimento alle disposizioni di cui all’art. 1, comma 19 della L. 443/2001, modificato dalla L. 306/2003, che prevedono, qualora il progetto non sia sottoposto a VIA, che l’utilizzo terre e rocce da scavo sia effettuato secondo le modalità previste nel progetto approvato dall’autorità amministrativa competente previo parere dell’ARPA. Si richiede inoltre, sempre nell’ambito della redazione del progetto definitivo, di evidenziare i volumi di rifiuti da demolizione prodotti e le relative modalità di recupero e smaltimento previste. Si raccomanda di rendere minimo il quantitativo di rifiuti da avviare in discarica privilegiando, ove tecnicamente possibile, le attività di recupero a quelle di smaltimento;

13. in fase di escavazione e movimento terra occorrerà predisporre opportuni accorgimenti per limitare il più possibile la formazione di polveri;

14. dovranno essere valutati, relativamente al sistema di aerazione dei parcheggi interrati, sia il posizionamento che le caratteristiche geometriche dei punti di emissione al fine di garantire una corretta dispersione degli inquinanti emessi in modo da evitare eventi critici per la qualità dell’aria in particolare presso recettori sensibili.

15. dovrà essere posta attenzione nella fase al posizionamento delle prese d’aria di reintegro, che devono essere protette rispetto ai punti di emissione interni e rispetto alle fonti di esposizioni esterne (parcheggi, ecc.). Una particolare attenzione dovrà essere riservata ad eventuali situazioni di cantierizzazioni in tempi successivi (cioè in caso di esercizio di un lotto contestuale alla cantierizzazione di altro lotto), in maniera particolare per il controllo delle polveri che possono interferire anche con il comparto alimentare. Il progetto o i progetti esecutivi dell’impianto di condizionamento e ventilazione dovranno essere sottoposti comunque a valutazione della ASL competente, separatamente dai procedimenti di merito inerenti il rilascio di concessione edilizia e da quelli inerenti, successivamente, le richieste di autorizzazione sanitaria ex DPR 327/80;

16. in merito all’uso razionale dell’energia nell’ambito dell’esercizio del Centro Commerciale in oggetto, che sarà dotato di impianti di riscaldamento e raffrescamento, nonché da una contemporaneità negli usi di energia elettrica e termica, si raccomanda di verificare con particolare attenzione, sulla base dei diagrammi di carico termico ed elettrico previsti per l’esercizio in questione, la fattibilità tecnica della previsione di un impianto di cogenerazione (generazione combinata di energia elettrica e calore) alimentato a gas naturale.

17. il progetto definitivo dell’opera, dovrà prevedere le necessarie opere di mitigazione tenendo conto di quanto stabilito dal decreto, di prossima emanazione, riguardante il rumore da infrastrutture stradali, il cui testo concordato nell’ambito della Conferenza Stato Regioni, e disponibile presso gli uffici del Servizio risanamento acustico e atmosferico della Regione Piemonte - Via Principe Amedeo 17 - Torino.

18. dovrà essere presentata a livello locale la relazione previsionale di impatto acustico prevista dall’art. 8 della legge n. 447/1995 e dall’art. 10 della legge regionale n. 52/2000, sia per il centro commerciale che per l’impianto sportivo e ricreativo. (La bozza dei “Criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico di cui all’art. 3, comma 3, lett. C) e art. 10 della L.R. 25 ottobre 200, n. 52 di imminente approvazione, e disponibile presso gli uffici del Servizio risanamento acustico e atmosferico della Regione Piemonte - Via Principe Amedeo 17 - Torino) e dovrà essere richiesta la deroga del superamento limiti di rumore, se necessario;

19. in funzione dell’incremento di traffico che inciderà sull’area si richiede la posa di barriere acustiche al fine di ridurre la rumorosità presso i ricettori R2 e R5, individuati nella relazione di verifica;

20. in tutti i casi in cui è previsto afflusso di pubblico con evento eccezionale al Palazzetto dello sport, seda capienza dei parcheggi non sarà ritenuta sufficiente, il centro commerciale dovrà essere chiuso al pubblico;

21. la viabilità locale, nonché la dislocazione dei parcheggi ed i percorsi di afflusso ed esodo, dovranno essere valutati in sede di Commissione Provinciale di Vigilanza dei Luoghi di Pubblico Spettacolo, la quale potrà definire ed imporre variazioni allo schema progettuale attualmente proposto;

22. si suggerisce di valutare l’adozione di impianti di semaforizzazione alle uscite principali, da attivare in caso di necessità;

23. si raccomanda il rispetto delle vigenti disposizioni in materia di igiene e sicurezza nei cantieri edili, in particolare il rispetto delle norme di cui al DPR 303/56, sia sotto il profilo delle infrastrutture per i lavoratori che sotto il profilo delle notifiche ex art. 48.

24. le linee elettriche aeree di alta e media tensione presenti, come già previsto in progetto, dovranno essere opportunamente interrate

25. deve essere fatta una valutazione preventiva dei campi elettrici e magnetici ai sensi del DPCM 08/07/2003 presenti in prossimità della stazione di trasformazione e lungo tutto il tracciato della linea ed inoltre dovrà essere condotta una verifica dopo l’interramento delle linee;

26. si invita il proponente a concordare con le amministrazioni locali tutte le azioni possibili per agevolare la mobilità collettiva piuttosto che quella singola. L’adozione di navette di collegamento tra i centri urbani interessati e il centro commerciale stesso, piuttosto che servizi di domiciliazione degli acquisti effettuati presso il centro sono esempi auspicabili e dovranno essere realizzati in modo coordinato con la mobilità territoriale e le altre strutture di natura commerciale e non presenti e future.

27. ai sensi dei combinato disposto degli articoli 12 e 13 della L.R. 40/98 si affida all’Arpa, ai sensi dell’art. 8 della l.r. 40/98, il controllo dell’effettiva attuazione delle sole prescrizioni ambientali della fase realizzativa dell’opera;

28. il proponente dovrà dare tempestiva comunicazione dell’avvio e termine dei lavori al Dipartimento Arpa territorialmente competente;

29, il Direttore dei lavori dovrà trasmettere, secondo le tempistiche concordate in fase di progettazione del monìtoraggio, all’Arpa Piemonte Coordinamento VIA/VAS una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativamente all’attuazione di tutte le misure prescritte, compensative, di mitigazione e di monitoraggio incluse nello studio di impatto ambientale e integrate da quelle del presente provvedimento;

30. dovrà essere ottenuta autorizzazione urbanistica ex art. 26 LR 56/77;

31. il Comune dovrà riportare nel permesso a costruire le prescrizioni di cui ai precedenti punti da 1 a 25.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della I.r. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni dalla piena conoscenza dell’atto ovvero ricorso straordinario al. Presidente della Repubblica nel termine di centoventi giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

La presente determinazione sarà pubblicata sul Bollettino della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto ed ai sensi_dell’art. 12, comma 8 della l.r. n. 40/1998.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni