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Bollettino Ufficiale n. 13 del 1 / 04 / 2004

Deliberazione della Giunta Regionale 2 marzo 2004, n. 57-11903

Approvazione dell’Atto di indirizzo sulle azioni di orientamento per l’obbligo formativo (diritto/dovere all’istruzione e alla formazione nei sistemi di Istruzione e di Istruzione e Formazione professionale) 2004-2005. Spesa prevista 2.385.181,00 Euro

A relazione dell’Assessore Pichetto Fratin:

Vista la L.R. n. 63 del 13 aprile 1995, in particolare l’art. 5 sulle finalità, l’individuazione e la gestione delle azioni di orientamento professionale;

vista la D.G.R. n. 42-25167 del 28 luglio 1998 di approvazione del “Progetto regionale integrato per l’Orientamento” attraverso il quale è stato attivato il processo di delega di funzioni relative all’orientamento alle Province;

vista la L.R. n. 41 del 14 dicembre 1998, dove si indicano, all’art. 1, le finalità di integrare le politiche del lavoro e le politiche formative al fine di sviluppare un mercato del lavoro aperto e trasparente che incentivi l’incontro fra la domanda e l’offerta di lavoro, e, all’art. 2, i compiti attribuiti alle Province nella gestione ed erogazione dei servizi individuali e collettivi connessi alle attività di collocamento, tra le quali l’orientamento;

visto l’art. 77 della L.R. n. 44 del 26 aprile 2000 sull’attribuzione alle Province dei compiti e delle funzioni di coordinamento inerenti le attività di orientamento all’istruzione, al lavoro e alla formazione professionale;

visto l’art. 139 del D. L.vo n. 112 del 31/03/1998, sul conferimento delle funzioni relative all’orientamento ai Comuni, per quanto riguarda la scuola dell’obbligo, e alle Province per la scuola superiore;

visto il D. L.vo 276/03 di attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, in particolare l’art. 48, sulle disposizioni in merito al contratto di apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione, e l’art. 60 sui tirocini estivi di orientamento;

visto l’allegato A alla D.G.R. n. 20-3574 del 23 luglio 2001 sulle risorse e indirizzi alle province in merito alla Misura A2, linea d’intervento 3, Misura A3, linee d’intervento 3 e 4, Misura B1, linee d’intervento 2 e 5 del Complemento di programmazione al P.O.R. 2000/06 FSE Ob.3;

visto l’art. 68 della Legge n. 144 del 17/05/1999 sull’obbligo di frequenza di attività formative;

visto il Provvedimento 02/03/2000, Accordo tra Governo, regioni, province, comuni e comunità montane in materia di obbligo di frequenza delle attività formative in attuazione dell’art.68 della Legge 17/05/1999, n. 144;

visto il D.P.R. n. 257 del 12/07/2000, concernente il regolamento di attuazione dell’art. 68 della Legge n. 144 del 17/05/1999 sull’obbligo di frequenza di attività formative;

vista la L. n. 53/03 sull’istituzione del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione per almeno dodici anni o fino al conseguimento di una qualifica all’interno del sistema di istruzione e Formazione professionale;

vista la D.G.R. n. 27-5166 del 28/01/2002 che individua e approva la tipologia di azioni di orientamento formativo e professionale finalizzate a sostenere le persone nelle scelte che caratterizzano il loro percorso di formazione e la loro vita di lavoro, all’interno delle macro aree di cui alla D.G.R. n. 10-28141 del 13 settembre 1999;

visto il Decreto del M.L.P.S. n. 166 del 25/5/01 recante disposizioni relative all’accreditamento del strutture di formazione e/o di orientamento;

visti i Manuali sull’accreditamento delle sedi orientative, in particolare quelli riferiti alle Macro aree Informazione, Formazione e Consulenza orientativa, approvati con Determinazione n. 163 del 28/02/03, in coerenza con le regole per l’accreditamento delle strutture di formazione professionale e di orientamento, di cui alla D.G.R. n. 77-4447 del 12/11/01 e successive modificazioni;

vista la D.G.R. n. 74-10240 del 01/08/03 sull’approvazione delle disposizioni finali sull’accreditamento delle sedi operative per la formazione e per l’orientamento;

preso atto delle autocertificazioni trimestrali presentate dalle Province, dalle quali emerge che sono state impegnate la gran parte delle risorse attribuite dall’Atto di indirizzo sulle azioni di orientamento per l’obbligo formativo 2001-2002, di cui alla D. G. R. n° 56 - 5399 del 25/02/2002;

considerata la necessità di aggiornare le descrizioni e gli obiettivi delle azioni di orientamento, individuate nella D.G.R. n. 27-5166 del 28/01/2002 e nell’Atto di indirizzo sopra richiamato, per adeguarle ai cambiamenti del quadro normativo di riferimento sopra delineato e a quanto concordato con le Province in seguito alla sperimentazione, in corso di ultimazione, relativa all’Atto di indirizzo sulle azioni di orientamento per l’obbligo formativo 2001-2002;

ritenuto di procedere alla programmazione delle azioni di orientamento al fine di ottemperare all’obbligo di frequenza di attività formative (diritto/dovere all’istruzione e alla formazione nei sistemi di Istruzione e di Istruzione e Formazione professionale), fronteggiare la dispersione scolastica, in coerenza con le disposizioni sull’assolvimento dell’obbligo formativo, ai sensi del sopra citato D.P.R, che prevede l’attivazione di servizi di orientamento, rimotivazione e sostegno individuale (tutoraggio) e/o di gruppo rivolti all’insieme dei giovani in obbligo scolastico e formativo con particolare attenzione ai soggetti che non hanno fatto scelte, ovvero che abbandonano la scuola, la formazione o l’apprendistato;

ad integrazione delle attività previste:

dalla “Direttiva pluriennale sulla formazione professionale finalizzata alla lotta contro la disoccupazione (Mercato del Lavoro) Anni formativi 2003/2004/2005, Atto di Indirizzo per la formulazione dei bandi provinciali ai sensi della L.R. 44/2000", di cui alla D.G.R. n. 4-8214 del 20/01/2003;

dall’Atto di Indirizzo sulla “Sperimentazione di nuovi modelli nel sistema di Istruzione e di Istruzione e Formazione professionale, Anno scolastico/formativo 2003/04", di cui alla D.G.R. n. 85-8991 del 07/04/2003;

dall’Atto di Indirizzo sulle “Attività formative per Apprendisti”, di cui alla D.G.R. n. 75-7234 del 30/09/2002;

considerate le risorse previste dal Decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n. 203/V/2002 del 12/11/2002 sul finanziamento delle iniziative di cui all’art. 68, comma 1, lettere b) e c), e comma 3, della Legge 144 del 17/05/1999, consistenti in una quota, fino al 10 % delle risorse assegnate, per gli interventi di competenza dei servizi per l’impiego e/o per le azioni di sistema collegate all’attuazione dell’obbligo formativo non coperti da altri finanziamenti di origine nazionale o comunitaria, per un totale di Euro 1.086.988,40;

considerate altresì le risorse previste dal D. del M.L.P.S. n. 172/V/03 del 01/07/2003, per le azioni di sistema collegate all’attuazione dell’obbligo formativo non coperte da altri finanziamenti di origine nazionale o comunitaria, consistenti in una quota fino al 10 % delle risorse assegnate per un totale di Euro 1.298.192,60;

visto il testo dell’Atto di Indirizzo sulle azioni di orientamento per l’obbligo formativo (diritto/dovere all’istruzione e alla formazione nei sistemi di Istruzione e di Istruzione e Formazione professionale) 2004/2005, posto in allegato A, quale parte integrante della presente deliberazione, nella formulazione elaborata a seguito dell’esame delle proposte emerse in sede di Segretariato per la formazione e l’orientamento professionale, riunitosi in data 23/02/2004, e sentito il parere delle Province piemontesi;

considerato infine che la Direzione Formazione Professionale - Lavoro provvederà, ai sensi dell’art. 23 della L.R. n. 51/97, mediante proprie determinazioni, nel rispetto degli indirizzi e delle modalità previste dall’Atto di Indirizzo in oggetto nonché nei limiti delle relative disponibilità finanziarie, al trasferimento delle risorse finanziarie alle Province per il coordinamento dei servizi e la realizzazione delle azioni ivi previste;

si rende necessario per la realizzazione delle azioni di orientamento di cui all’Atto di Indirizzo suddetto prevedere la spesa complessiva di Euro 2.385.181,00 alla quale si farà fronte con le risorse che i Decreti del M.L.P.S. del 12/11/2002 e del 01/07/2003 sopra citati hanno stanziato e che verranno reimpostate sul cap. 11406 del Bilancio 2004;

tutto ciò premesso, la Giunta Regionale, unanime,

delibera

di approvare l’Atto di Indirizzo sulle azioni di orientamento per l’obbligo formativo (diritto/dovere all’istruzione e alla formazione nei sistemi di Istruzione e di Istruzione e Formazione professionale) 2004/2005, posto in allegato A, quale parte integrante della presente deliberazione, nella formulazione elaborata a seguito dell’esame delle proposte emerse in sede di Segretariato per la formazione e l’orientamento professionale e sentito il parere delle Province.

Per l’attuazione delle attività oggetto del presente Atto di Indirizzo è prevista una spesa complessiva di Euro 2.385.181,00 alla quale si farà fronte con le risorse che i Decreti del M.L.P.S. n. 203/V/2002 del 12/11/2002 e n. 172/V/2003 del 01/07/2003 hanno stanziato e che saranno reimpostate sul cap. 11406 del Bilancio 2004.

Il presente atto dovrà essere inoltrato alla VII Commissione consiliare ai sensi del comma 1 dell’art. 21 della L.R. n. 63/95.

La presente deliberazione verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF) A

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Ufficio Centrale OFPL

Regione Piemonte
Direzione Formazione Professionale -Lavoro
Settore Standard Formativi Qualità
Orientamento Professionale

INDICE

PREMESSA

1) AZIONI AMMISSIBILI

2) DESTINATARI DELLE AZIONI

3) OPERATORI AVENTI TITOLO ALLA GESTIONE DELLE AZIONI

4) AVVIO DEL PROCEDIMENTO

5) MODALITA’ PER L’AFFIDAMENTO DI ATTIVITA’ A SOGGETTI ESTERNI

6) DEFINIZIONE DELL’OFFERTA ORIENTATIVA PROVINCIALE

7) PIANIFICAZIONE DELL’OFFERTA DELLE ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO A LIVELLO PROVINCIALE

8) PIANI PROVINCIALI DI ATTIVITÀ

9) MODALITÀ DI GESTIONE DELLE AZIONI DI ORIENTAMENTO

10) DISPOSIZIONI PER LA GESTIONE E IL CONTROLLO AMMINISTRATIVO DELLE ATTIVITA’

11) PIANIFICAZIONE FINANZIARIA

12) MONITORAGGIO

13) DISPOSIZIONI FINALI


PREMESSA

Le recenti riforme normative riguardanti il mercato del lavoro (Legge n. 30 del 14/02/2003) e l’istruzione (Legge n. 53 del 28/03/2003) impongono una riflessione sul Sistema di Orientamento Regionale e sugli esiti della sperimentazione intrapresa con l’Atto di Indirizzo sulle azioni di orientamento per l’obbligo formativo 2001-2002, di cui alla D.G.R. n. 56-5399 del 25/02/02, determinando, da un lato, il rafforzamento delle modalità di interazione/integrazione fra i soggetti operanti nei sistemi dell’istruzione, della formazione professionale, del lavoro e, dall’altro, il potenziamento della sperimentazione qui intrapresa nella logica del rafforzamento dei servizi orientativi erogati sul territorio.

Nell’ambito del mercato del lavoro il passaggio dalle politiche passive alle politiche attive del lavoro assegna un nuovo ruolo ai servizi pubblici per l’impiego. Il D.Lgs. n. 469/97 attribuisce alle Regioni e alle Province il compito di organizzare e gestire i nuovi servizi, nel quadro di indirizzi nazionali. La Legge Regionale 41/98, nel recepire la delega di funzioni, delinea il nuovo sistema dei servizi per l’impiego regionali, quali strumenti per favorire l’incontro domanda offerta di lavoro, l’occupabilità, le pari opportunità di accesso al lavoro, l’integrazione tra scuola, formazione professionale, lavoro.

Il D.Lgs. 276/03 di attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, in ottemperanza al principio del mantenimento da parte delle Province delle funzioni amministrative attribuite dal D.Lgs. 469/97 (previsto dalla L. 30/03 art. 1 l. e), prevede disposizioni in merito al contratto di apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione (art. 48); prevede l’ampliamento delle misure di inserimento al lavoro, non costituenti rapporto di lavoro, come ad esempio i tirocini estivi di orientamento (art. 60) confermando le disposizioni previste in merito ai tirocini formativi e di orientamento contenute nell’art. 18 della L. 196/97.

La L. n. 53/03, con l’istituzione del “diritto-dovere” all’istruzione e alla formazione per almeno dodici anni o fino al conseguimento di una qualifica all’interno del sistema di Istruzione e Formazione professionale, necessita, per il suo adempimento, l’attivazione di servizi di orientamento, rimotivazione e sostegno individuale e/o di gruppo per i giovani che devono compiere una scelta formativa e che hanno abbandonato la scuola, la formazione o l’apprendistato.

Il presente Atto di indirizzo disciplina, all’interno del quadro normativo sopra delineato, ai sensi dell’art. 17 della Legge 196 del 1997 e secondo quanto previsto dagli artt. 5, 9, 10 e 18 della legge regionale n. 63 del 13/04/1995, le modalità di attuazione e finanziamento delle azioni di orientamento da parte delle Province nell’ambito delle risorse previste dai Decreti del M.L.P.S. del 12/11/02 e del 01/07/03.

Per azioni di orientamento si intendono le attività di informazione, formazione, accompagnamento, consulenza e di supporto per l’inserimento e il successo formativo, compreso l’apprendistato, così come definiti dall’art. 5, comma 2 della L.R. 63/95, in coerenza delle disposizioni previste:

- nell’Accordo tra Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane del 2 marzo 2000, sull’obbligo di frequenza delle attività formative, e del regolamento di attuazione dell’art. 68 della Legge n. 144 del 17/05/1999 emanato con D.P.R. n. 257 del 12/07/2000;

- nell’Accordo quadro, sancito nella Conferenza Unificata del 19/06/2003, tra il M.I.U.R., il M.L.P.S., le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano, le Province, i Comuni e le Comunità montane per la realizzazione nell’a.s. 2003/2004 di un’offerta formativa sperimentale di istruzione e formazione professionale nelle more dell’emanazione dei decreti legislativi di cui alla legge 28/03/03, n.53.

In conseguenza delle disposizioni legislative e degli accordi sopra richiamati il presente Atto di Indirizzo collega l’obbligo di frequenza di attività formative e il diritto/dovere all’istruzione e alla formazione per almeno 12 anni o fino al conseguimento di una qualifica all’interno del sistema di Istruzione e Formazione professionale assumendo come denominazione “Atto di Indirizzo sulle azioni di orientamento per l’obbligo formativo 2004-2005".

Le attività sopra indicate sono condotte seguendo un’impostazione di integrazione nei confronti dei soggetti portatori di handicap.

1) AZIONI AMMISSIBILI

Ad integrazione delle attività previste:

- dalla “Direttiva pluriennale sulla formazione professionale finalizzata alla lotta contro la disoccupazione (Mercato del Lavoro) Anni formativi 2003/2004/2005, Atto di Indirizzo per la formulazione dei bandi provinciali ai sensi della L.R. 44/2000", di cui alla D.G.R. n. 4-8214 del 20/01/2003;

- dall’Atto di Indirizzo sulla “Sperimentazione di nuovi modelli nel sistema di Istruzione e di Istruzione e Formazione professionale, Anno scolastico/formativo 2003/04", di cui alla D.G.R. n. 85-8991 del 07/04/2003;

- dall’Atto di Indirizzo sulle “Attività formative per Apprendisti”, di cui alla D.G.R. n. 75-7234 del 30/09/2002;

- dalla D.G.R. n. 20-3574 del 23/07/01 “sulle risorse e indirizzi alle province in merito alla Misura A2, linea d’intervento 3, Misura A3, linee d’intervento 3 e 4, Misura B1, linee d’intervento 2 e 5 del Complemento di programmazione al P.O.R. 2000/06 FSE Ob.3";

le attività di orientamento previste dal presente Atto di indirizzo fanno riferimento alla D.G.R. n. 27-5166 del 28/01/2002, sono organizzate in continuità con le azioni realizzate dalle Province in seguito all’emanazione dell’Atto di Indirizzo sulle azioni di orientamento per l’obbligo formativo 2001-2002, di cui alla D.G.R. n. 56-5399 del 25/02/2002, e sono ascrivibili alle seguenti dimensioni e interventi orientativi:

A) informazione orientativa

1. Sportello informativo: accoglienza, contatto, accertamento disponibilità (primo filtro)

2. Colloqui / intervista

3. Seminari e/o incontri orientativi di sensibilizzazione

B) formazione orientativa

1.1 Percorsi integrati Provincia - Scuole medie inferiori e superiori - Agenzie di formazione professionale

3. Tutoraggio all’inserimento formativo con percorsi di sostegno sulle competenze di base e trasversali

3.1. Tutoraggio formativo individuale

5. Azioni rivolte ai disabili con handicap intellettivo e/o psichici frequentanti gli ultimi due anni della Scuola secondaria di primo grado e il primo anno dei sistemi dell’Istruzione e dell’Istruzione e Formazione professionale per rafforzare le attività di orientamento già svolte nella classe

6. Inserimento orientativo attraverso lo strumento dello stage/tirocinio in realtà economiche, produttive territoriali

7. Inserimento orientativo attraverso lo strumento dello stage/tirocinio in realtà economiche, produttive transnazionali

8. Laboratori

C) consulenza orientativa

1. Colloqui orientativi

2. Bilancio motivazionale/attitudinale individuale

3. Bilancio motivazionale/attitudinale di gruppo

Le azioni dovranno essere declinate in funzione dei destinatari a cui sono rivolte e distinte per azioni preventive alla dispersione formativa, rivolte a tutti i soggetti nell’ambito del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, e azioni curative, rivolte a fronteggiare la dispersione formativa.

2) DESTINATARI DELLE AZIONI

Sono destinatari delle azioni di cui al presente Atto di Indirizzo:

* Giovani nell’ultimo anno della Scuola secondaria di primo grado (per le azioni di orientamento A2, A3, B1.1 e B5 si possono prevedere anche i giovani frequentanti il secondo anno della Scuola secondaria di primo grado)

* Giovani in obbligo formativo (per l’espletamento del diritto/dovere all’istruzione e alla formazione nei sistemi di Istruzione e di Istruzione e Formazione professionale)

* Famiglie dei giovani coinvolti

* Insegnanti / Formatori

3) OPERATORI AVENTI TITOLO ALLA GESTIONE DELLE AZIONI

La titolarità della gestione delle azioni di orientamento è delle Province, che possono esercitarla direttamente o attraverso i seguenti “Soggetti attuatori”:

* Comuni ed altri Enti locali;

* Enti con finalità statutaria di orientamento professionale (art.5 L.R. n. 63del 13/04/1995);

* Agenzie formative (art. 11 lettere a) b) c) della L.R. n. 63 del 13/04/1995);

* Istituzioni scolastiche dell’Istruzione secondaria inferiore e/o superiore;

* ATS (Associazione Temporanee di scopo) composte da almeno un soggetto di cui alle lettere a) b) c) art. 11 della L.R. n. 63/95 e da una o più Istituzioni scolastiche dell’istruzione secondaria inferiore e/o superiore;

* ATI composte da almeno un soggetto di cui alle lettere a),b),c) art.11 L.R. 63/95 ed un consorzio di imprese di cui alla lettera d) della medesima legge;

* soggetti specializzati in organizzazione/gestione di eventi (esclusivamente per le azioni correlate).

L’affidamento di attività a soggetti esterni deve avvenire nel rispetto delle procedure di evidenza pubblica previste dalle disposizioni normative vigenti.

Le Province nell’affidamento delle attività ai Soggetti attuatori si baseranno sul principio di una stretta integrazione tra i soggetti operanti nel campo della Formazione professionale e le Istituzioni scolastiche dell’istruzione secondaria (inferiore e superiore) da realizzarsi prioritariamente tramite A.T.S.

Per i Soggetti che svolgono le azioni di orientamento è obbligatorio l’accreditamento, ai sensi del Decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale n.166 del 25/5/01. Di conseguenza le risorse previste dal presente Atto di Indirizzo possono essere erogate ai soli soggetti accreditati nelle Macroaree che definiscono il sistema dell’orientamento: Informazione, Formazione, Consulenza, secondo la ripartizione delle azioni ammissibili, prevista ai punti 1A), 1B), 1C), e in ottemperanza delle disposizioni regionali vigenti.

Nel caso di A.T.S e di A.T.I. devono risultare accreditate tutte le sedi operative che attuano le azioni di orientamento, così come previsto all’art. 3, c.5 della D.G.R. n. 74-10240 del 01/08/2003.

4) AVVIO DEL PROCEDIMENTO

Il procedimento è avviato dalle Province titolari della gestione delle azioni di orientamento.

5) MODALITA’ PER L’AFFIDAMENTO DI ATTIVITA’ A SOGGETTI ESTERNI

Le Province, sentito il parere preventivo dell’organismo concertativo provinciale per la formazione professionale ovvero dell’organismo concertativo istituito dalle Province ai sensi dell’art.6 del D.Lgs n.469/1997, definiscono il Piano provinciale sulle azioni di orientamento per l’obbligo formativo 2004-05.

Le Province per l’affidamento delle attività ai collaboratori o Soggetti attuatori, stabiliscono le forme e i termini per la presentazione delle candidature, effettuano l’istruttoria delle istanze, valutano le proposte.

L’idoneità della proposta di disponibilità da parte dei collaboratori o dei Soggetti attuatori non presuppone automaticamente l’assegnazione delle attività di Orientamento.

Questa dovrà essere subordinata :

* all’individuazione da parte delle Province della domanda orientativa;

* alla dislocazione territoriale del servizio tale da agevolare la frequenza dell’utenza;

* alla coerenza tra l’offerta orientativa e il fabbisogno rilevato dalle Province.

Al termine dello svolgimento delle azioni di orientamento le Province dovranno prevedere il monitoraggio sull’esito dei percorsi (follow-up) il quale concorrerà all’assegnazione delle successive attività.

Le attività di orientamento di cui al presente Atto di Indirizzo riguardano le annualità 2004 e 2005 e potranno essere attivate a seguito dell’attività istruttoria.

6) DEFINIZIONE DELL’OFFERTA ORIENTATIVA PROVINCIALE

I Soggetti attuatori o i collaboratori che intendono concorrere alla realizzazione delle azioni di orientamento previste dal presente Atto di indirizzo dovranno indicare:

* Provincia di riferimento.

* Territorialità operativa

* Sedi operative accreditate, con specificazione della tipologia di accreditamento conseguita

* Numero e descrizione delle azioni e dei moduli per cui si dichiara la disponibilità alla realizzazione.

* Precedenti esperienze di orientamento nell’ambito di progetti approvati e finanziati da parte di Enti pubblici.

* Le risorse umane utilizzabili per la realizzazione delle azioni e dei moduli di orientamento corredate del relativo curriculum.

* Calendarizzazione prevedibile delle attività di orientamento.

* Descrizione e quantificazione degli strumenti, metodi di supporto al processo orientativo, laboratori e/o aule che si rendono disponibili per le attività.

* Dichiarazione di disponibilità a realizzare le azioni di orientamento professionale in caso di assegnazione.

Nella formulazione dei bandi le Province potranno esplicitare, ed eventualmente richiedere, ulteriori specificazioni relativamente alle proposte di cui al presente Atto di indirizzo.

L’insieme delle proposte valutate e giudicate idonee dalle Province sono finalizzate alla definizione dell’offerta orientativa per il diritto-dovere all’istruzione e alla formazione a livello provinciale.

Successivamente, sulla base delle segnalazioni e dei riscontri sull’abbandono nei percorsi scolastici e formativi, le Province provvederanno ad attribuire le necessarie relazioni tra l’offerta orientativa e i fabbisogni rilevati secondo criteri che tengano conto della territorialità e della graduatoria delle azioni di orientamento formulata a seguito della fase istruttoria.

7) PIANIFICAZIONE DELL’OFFERTA DELLE ATTIVITÀ DI ORIENTAMENTO A LIVELLO PROVINCIALE

Le Province dovranno organizzare la pianificazione dell’offerta orientativa su base territoriale.

Le Province usufruiscono delle procedure informatizzate per la gestione e comunicazione delle attività, consentendo alla Regione l’accesso per la parte quantitativa e nel rigoroso rispetto dei principi di tutela dei dati personali e sensibili.

8) PIANI PROVINCIALI DI ATTIVITÀ

Entro 60 giorni dalla pubblicazione della presente deliberazione le Province trasmettono alla Regione Piemonte, Direzione Formazione Professionale lavoro - Settore Standard Formativi Qualità e Orientamento Professionale - il Piano Provinciale di Attività di Orientamento per l’obbligo formativo redatto secondo uno schema comune tra le Province, così come previsto al punto 13.

* L’insieme dei piani provinciali costituirà il Piano Regionale sull’Orientamento per l’obbligo formativo 2004-2005.

9) MODALITÀ DI GESTIONE DELLE AZIONI DI ORIENTAMENTO

A) Proposte di orientamento.

Le singole azioni di orientamento devono essere viste come azioni inserite in un processo orientativo, processo che parte dalla fase di orientamento di primo livello per arrivare alla fase di pianificazione di un progetto formativo ed inserimento in uno specifico percorso di istruzione, di formazione professionale e/o di apprendistato.

B) Certificazione dei percorsi formativi di orientamento

I percorsi di orientamento relativi alle azioni di orientamento: B-3, B-5, B-6, B-7, B-8, C-2 e C-3, dovranno prevedere la certificazione delle competenze acquisite che il Soggetto attuatore degli interventi dovrà rilasciare secondo i modelli di cui alla D.G.R. n. 70 - 2679 del 02/04/01 e successive disposizioni e indirizzi regionali.

Di tutti gli altri percorsi realizzati il Soggetto attuatore dovrà inviare alle Province/Servizi per l’Impiego comunicazione di termine dell’attività.

C) Azioni di orientamento per giovani in obbligo formativo (per l’espletamento del diritto/dovere all’istruzione e alla formazione nei sistemi di Istruzione e di Istruzione e Formazione professionale)

Azione A1: Sportello informativo: accoglienza, contatto, accertamento disponibilità (primo filtro)

Obiettivi: Individuazione dei soggetti in obbligo formativo (coinvolti nel diritto/dovere all’istruzione e alla formazione) che hanno abbandonato o hanno intenzione di abbandonare il percorso scolastico o formativo.

Risultati attesi: Fornire una informazione personalizzata sui servizi e sulle modalità di accesso Identificare la disponibilità alla frequenza di azioni di orientamento e/o di formazione professionale o di altri percorsi.

Metodologie e strumenti: Utilizzo della banca dati regionale sull’obbligo formativo. Contatti telefonici, personali, corrispondenza con le persone e con le Istituzioni scolastiche e formative per l’individuazione dei soggetti.

Durata: per i giovani in obbligo formativo la durata della fase di contatto non è preventivabile.

Out put: Scheda informativa personale, (Scheda anagrafica nel rispetto delle indicazioni standard nazionali e regionali e della compatibilità con il sistema informativo).

Costo dell’intervento: 33,00 Euro/ora

Azione A2: Colloqui / interviste

(Azioni preventive alla dispersione scolastica e formativa potranno anche essere rivolte ai giovani, e alle loro famiglie, frequentanti la seconda classe della scuola media inferiore)

Obiettivi: Sostenere la chiarificazione della domanda orientativa individuale

Risultati attesi: Definire obiettivi orientativi personali. Identificare le opportunità per l’ingresso e/o il rientro formativo.

Metodologie e strumenti: Colloqui, presentazione domanda

Durata media: 2 ore

Out put: Scheda di lavoro per attivazione di percorso (formativo-orientativo di inserimento; Per i soggetti “occupabili” compilazione della “scheda professionale” nel rispetto delle indicazioni standard nazionali e regionali e della compatibilità con il sistema informativo).

Costo dell’intervento: 33,00 Euro/ora

Azione A3: Seminari e/o incontri orientativi di sensibilizzazione.

(Azioni preventive alla dispersione scolastica e formativa potranno anche essere rivolte ai giovani, e alle loro famiglie, frequentanti la seconda classe della scuola media inferiore)

Obiettivi: Confrontare offerte e possibilità formative diverse

Risultati attesi: Conoscere le opportunità e definire i criteri di scelta

Metodologie e strumenti: Confronto seminariale

Durata media: 3 ore

Costo dell’intervento: 49,00 Euro/ora

Azione B1.1: Percorsi integrati Provincia - Scuole medie inferiori e superiori - Agenzie di formazione professionale

(Azioni preventive alla dispersione scolastica e formativa potranno anche essere rivolte ai giovani, e alle loro famiglie, frequentanti la seconda classe della scuola media inferiore)

Obiettivi: Supportare le persone nei momenti di transizione verso la scuola, la formazione e il lavoro

Risultati attesi: Prendere coscienza delle opportunità di scelta

Metodologie e strumenti: Lavori individuali e di gruppo

Durata massima: 20 ore di gruppo

Costo dell’intervento: 33,00 Euro/ora

Azione B3: Tutoraggio all’inserimento formativo con percorsi di sostegno sulle competenze di base e trasversali

Obiettivi: Acquisire e/o potenziare le competenze di base, di valutazione, relazione e fronteggiamento attraverso specifici moduli

Risultati attesi: Rafforzare le competenze per moduli

Metodologie e strumenti: Attività di laboratorio, lavoro di gruppo, ricerca individuale

Competenze: Competenze richieste su progetto ( di base/ trasversale), riconoscere le proprie capacità/risorse, riconoscere vincoli/opportunità del contesto, progettare il proprio percorso; promuovere il progetto individuale

Durata massima: 40 ore di gruppo

Out put: Potenziamento di competenze di base e/o trasversali

Valore atteso: 6

Costo dell’intervento: Euro 12,20 x ore corso x n° giovani

Azione B3.1: Tutoraggio formativo individuale

Obiettivi: Monitorare il percorso dei giovani 14-18 anni in dispersione scolastica e formativa

Risultati attesi: Accompagnamento del giovane per l’inserimento formativo

Metodologie e strumenti: Contatti con l’utente individuato, con le famiglie e i servizi di intervento sociale ove ritenuto necessario. Attività di ricerca individuale - utilizzo strumenti informatici e cartacei, visite ed accompagnamento sul territorio

Competenze: Competenze non prevedibili. La figura professionale individuata deve possedere le competenze relative alla figura del tutor

Durata media: 15 ore per utente

Costo dell’intervento: 33,00 Euro/ora; Euro 16.737,00 come budget assegnato alle Province per ogni Centro per l’Impiego

Azione B6: Inserimento orientativo attraverso lo strumento dello stage/tirocinio in realtà economiche, produttive territoriali

Obiettivi: Sviluppare competenze di base, trasversali e professionali in realtà aziendali

Risultati attesi: Primo approccio alla conoscenza del mondo del lavoro e delle sue problematiche. Potenziamento delle competenze orientative personali.

Metodologie e strumenti: Convenzione. Progetto personale formativo di orientamento. Questionario finale allievo. Questionario finale tutor aziendale.

Competenze: Attestato di stage/tirocinio lavorativo

Durata media: Da 3 settimane a 2 mesi circa

Out put: Progetto orientativo individuale

Costo dell’intervento: definito dalle Province in base ai progetti

Azione B7: Inserimento orientativo attraverso lo strumento dello stage/tirocinio o del tirocinio in realtà economiche, produttive transnazionali

Obiettivi: Sviluppare competenze di base, trasversali e professionali in realtà aziendali

Risultati attesi: Capacità di affrontare ed inserirsi in nuove realtà linguistiche organizzative. Primo approccio alla conoscenza del mondo del lavoro e delle sue problematiche. Potenziare le competenze orientative personali.

Metodologie e strumenti: Convenzione. Progetto personale formativo di orientamento. Questionario finale

Competenze: Attestato di stage/tirocinio ed eventuale certificazione linguistica

Durata media: Per gli stage da 3 settimane a 2 mesi circa. Per la durata dei tirocini vedi la normativa legata all’art. 7 del Decreto MLPS 25/03/98 n° 142

Out put: Progetto orientativo individuale

Costo dell’intervento: definito dalle Province in base ai progetti

Azione B8: Laboratori

Obiettivi: Definire percorsi individuali/gruppo attraverso l’analisi e la sperimentazione di abilità non emergenti nel percorso scolastico

Risultati attesi: Presa di coscienza della molteplicità e specificità delle proprie potenzialità cognitive

Metodologie e strumenti: Colloqui individuali. Attività di laboratorio. Affiancamento ad un esperto

Competenze: riconoscere le proprie capacità/risorse, riconoscere vincoli/opportunità del contesto, progettare il proprio percorso; promuovere il progetto individuale

Durata massima: 50 ore. Sono previsti percorsi anche individuali fino ad un massimo di 25 ore

Out put: Piano di azione individuale

Costo dell’intervento: definito dalle Province in base ai progetti

Azione C1: Colloqui orientativi

Obiettivi: Migliorare la conoscenza di sé e delle proprie risorse per la definizione della progettualità individuale

Risultati attesi: Motivazione/rimotivazione e orientamento

Metodologie e strumenti: Colloqui individuali, attività autogestite

Durata massima: 3 ore

Out put: Progetto individuale

(I colloqui potranno essere quantificati e articolati secondo le esigenze della persona. Per particolari categorie di utenze fare riferimento a quanto indicato nell’allegato A della D.G.R. n. 20-3574 del 23/07/01)

Costo dell’intervento: 48,90 Euro/ora

Azione C2: Bilancio motivazionale/attitudinale individuale

Obiettivi: Acquisire maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità e delle opportunità del contesto di appartenenza. Potenziare la capacità di scelta consapevole

Risultati attesi: Esplorazione rispetto al sé; auto ed eterovalutazione; esplorazione / conoscenza delle opportunità esterne; progetto (scelta di un percorso individuale).

Metodologie e strumenti: Attività individuali e autogestite, colloqui individuali; strumenti diagnostici, schede sulle professioni. Nell’attività di valutazione sono possibili attività di simulazione

Competenze: riconoscere le proprie capacità/risorse, riconoscere vincoli/opportunità del contesto, progettare il proprio percorso; promuovere il progetto individuale

Durata massima: 20 ore

Out put: Progetto (scelta di un percorso individuale)

Costo dell’intervento: 48,90 Euro/ora

Azione C3: Bilancio motivazionale/attitudinale di gruppo

Obiettivi: Acquisire maggiore consapevolezza delle proprie potenzialità e delle opportunità del contesto di appartenenza. Potenziare la capacità di scelta consapevole

Risultati attesi: Esplorazione rispetto al sé; auto ed eterovalutazione; esplorazione / conoscenza delle opportunità esterne; progetto (scelta di un percorso individuale).

Metodologie e strumenti: Attività individuali e autogestite, colloqui individuali, attività in piccoli gruppi; strumenti diagnostici, schede sulle professioni. Saranno realizzate attività di simulazione. L’attività è principalmente di gruppo, ma devono essere compresi minimo due colloqui individuali.

Competenze: riconoscere le proprie capacità/risorse, riconoscere vincoli/opportunità del contesto, progettare il proprio percorso; promuovere il progetto individuale

Durata massima: 40 ore

Out put: Progetto (scelta di un percorso individuale)

Valore atteso: 12

Costo dell’intervento: Euro 12,20 x ore corso x n° giovani

Per le azioni che prevedono una “durata media” si intende la possibilità di realizzarle con una tolleranza che va da un terzo in meno a un terzo in più rispetto alla durata prevista per l’azione.

I costi orari degli operatori, stimati per eventuale ricorso a risorse umane esterne alle Province e relativi servizi, sono dei riferimenti indicativi.

D) Azioni specifiche per disabili

Al fine di favorire criteri di omogeneità nella gestione degli interventi specifici di orientamento e di integrazione per allievi disabili gli obiettivi generali delle azioni proposte dovranno tenere conto delle indicazioni del P.O.R 2000/2006 e del relativo Complemento di Programmazione riferiti all’Asse B, Misura B1: Promozione di pari opportunità per tutti nell’accesso al mercato del lavoro, con particolare riguardo per le persone che rischiano l’esclusione sociale, attraverso l’inserimento lavorativo e il reinserimento di gruppi svantaggiati, mediante azioni integrate di orientamento, formazione e work experiences che prevedano anche l’inserimento diretto in impresa.

Il coordinamento a livello territoriale tra gli interventi dei Soggetti attuatori e le iniziative previste dai Comuni, dai Servizi sociali e sanitari e dai Dipartimenti di Salute Mentale, secondo quanto previsto dalla L. 104/92, dal D.lgs. 112/98 capo III, art. 128 e art. 131 comma 2, e dalla L. 328/00 è di competenza della Provincia.

I destinatari delle azioni di orientamento sono:

* Portatori di handicap intellettivo, utenti psichiatrici.

* Famiglie dei giovani coinvolti

Azioni specifiche previste:

Le azioni, attraverso il coordinamento dei Servizi territoriali gestiti dai Comuni o dai Consorzi di Comuni, dovranno essere strutturate in modo integrato con le attività didattiche/formative e con le altre azioni orientative del gruppo classe in cui è inserito il soggetto disabile e potranno prevedere momenti orientativi individualizzati.

* Articolazione dell’azione B5, azioni rivolte ai disabili con handicap intellettivo e/o psichici frequentanti gli ultimi due anni della Scuola secondaria di primo grado e il primo anno dei sistemi dell’Istruzione e dell’Istruzione e Formazione professionale per rafforzare le attività di orientamento svolte nella classe:

finalità: orientamento scolastico e formativo, sviluppo dell’autonomia personale, delle competenze relazionali e delle abilità cognitive

durata massima: 100 ore, più 15 ore all’anno di coordinamento, progettazione, monitoraggio e verifica con gli operatori della Scuola, dell’Agenzia formativa e dei Servizi Sanitari e Socio-Assistenziali di riferimento

progettazione: in collaborazione con tutti i Soggetti coinvolti nell’azione orientativa (Istituzioni scolastiche, Agenzie formative, Servizi Sanitari e Socio-Assistenziali di riferimento, Soggetto attuatore)

La definizione dell’esperienza avviene tramite convenzione tra i Soggetti interessati.

Costo dell’intervento: definito dalle Province in base ai progetti

E) Azioni di assistenza tecnica e di sistema

Per favorire l’integrazione tra i soggetti competenti in obbligo scolastico e formativo, per la creazione di una rete che faciliti la realizzazione delle azioni di orientamento rivolte ai giovani si prevede la possibilità di utilizzare fino a un massimo del 20% delle risorse finanziarie complessive per Provincia per le seguenti attività:

coordinamento e pianificazione degli interventi;

strumenti per l’informazione orientativa;

monitoraggio delle azioni di orientamento;

verifica e revisione delle informazioni relative alle banche dati.

10) DISPOSIZIONI PER LA GESTIONE E IL CONTROLLO AMMINISTRATIVO DELLE ATTIVITA’

In attuazione degli indirizzi generali formulati dalla Giunta Regionale con le deliberazioni n. 32-26991 del 01/4/99 e n. 24-1025 del 09/10/2000, si precisano le seguenti disposizioni di dettaglio circa i rapporti fra le Province e i Soggetti attuatori delle attività orientative.

A) ATTIVITA’ DI MONITORAGGIO QUALITATIVO

Deve essere prevista l’attività di monitoraggio delle attività finanziate da parte delle Province.

B) CONTABILITA’ E CONTROLLO DELLE ATTIVITA’

Le Province esercitano l’attività di controllo di coerenza e di gestione sulle attività orientative.

Le suddette attività di controllo riguardano le fasi: ex-ante, in-itinere, ex-post.

L’esito dei controlli, che di norma vengono effettuati presso la sede di svolgimento dell’attività stessa, costituirà elemento di valutazione in sede di esame di progetti presentati su bandi successivi.

In particolare il controllo di gestione, previsto anche dal reg. CE 1260/90, è finalizzato a verificare il grado di affidabilità del Soggetto attuatore, l’efficacia complessiva e la economicità dell’intervento. In questo senso il controllo di gestione realizza il momento accertativo della qualità gestionale del Soggetto attuatore.

Al fine di consentire alla Regione Piemonte di ottemperare alle disposizioni CE 438/2001, i Soggetti attuatori, di cui al punto 3, devono provvedere alla trasmissione quadrimestrale dello stato di avanzamento della spesa sostenuta per ciascuna azione orientativa.

Tale autocertificazione dovrà contenere l’importo delle spese sostenute, riferite al periodo intercorrente fra l’inizio delle stesse e la data di scadenza del quadrimestre.

La rendicontazione finale alle Province, a cura dei Soggetti attuatori, dovrà essere articolata per macrovoci riferite ad ogni azione finanziata. Tale rendiconto dovrà contenere l’elenco dei giustificativi di spesa e la modalità di pagamento degli stessi.

Entro 90 giorni dal termine delle attività i Soggetti attuatori dovranno presentare alle Province il resoconto o il rendiconto delle spese sostenute alle Province, così come previsto dall’art.2 della L.R. n. 8/03 sulle disposizioni normative in materia di rendicontazione delle attività cofinanziate dal F.S.E.

La presentazione del resoconto o del rendiconto è determinata dalla modalità di attribuzione dell’incarico al Soggetto attuatore esterno.

Nella determinazione del saldo, nell’ambito della stessa azione, è ammessa la compensazione tra le categorie di spesa.

Le Province dovranno presentare alla Regione, quadrimestralmente una certificazione delle spese e delle attività realizzate secondo i criteri previsti dal citato reg. CE 438/2001.

11) PIANIFICAZIONE FINANZIARIA

A) Risorse disponibili

Al presente Atto di Indirizzo vengono attribuite le risorse previste:

dal Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 12/11/2002 sul finanziamento delle iniziative di cui all’art. 68, comma 1, lettere b) e c), e comma 3, della Legge 144 del 17/05/1999, consistenti in una quota, fino al 10 % delle risorse assegnate, “per gli interventi di competenza dei servizi per l’impiego e/o per le azioni di sistema collegate all’attuazione dell’obbligo formativo non coperti da altri finanziamenti di origine nazionale o comunitaria”, per un totale di Euro 1.086.988,40;

dal Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 01/07/2003, “per le azioni di sistema collegate all’attuazione dell’obbligo formativo non coperte da altri finanziamenti di origine nazionale o comunitaria”, per un totale di Euro 1.298.192,60.

La disponibilità finanziaria per Provincia è ripartita secondo una stima del numero dei giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni al 31/12/2003, costruita sulla base delle elaborazioni dalla Banca Dati Demografica Evolutiva (BDDE) della Regione Piemonte relative al 31/12/2001.



Tabella di ripartizione della dotazione finanziaria alle Province

Province    Giovani 14-18 anni    % incidenza    Euro
Alessandria     14.739     8,62    205.658,02
Asti     8.000     4,68    111.626,58
Biella      7.136     4,17    99.570,91
Cuneo     24.557     14,37    342.651,75
Novara      14.395     8,42    200.858,08
Torino     88.786     51,94    1.238.859,72
Verbano Cusio Ossola     6.316     3,69    88.129,19
Vercelli     7.011     4,10    97.826,75
totali     170.940     100,00    2.385.181,00



La dotazione finanziaria potrà essere soggetta a variazioni, sia per aumento delle dotazioni di Bilancio, sia per ridistribuzione conseguente ad attività non avviate dalle Province.

B) Modalità di trasferimento dei finanziamenti alle Province

Il trasferimento delle risorse alle singole Province, dell’insieme delle dotazioni finanziarie sopra indicate, sarà regolato secondo le seguenti modalità :

* una prima quota, pari al 50% delle risorse assegnate ad ogni Provincia alla presentazione, alla Regione Piemonte Direzione Formazione Professionale Lavoro, Settore Standard Formativi Qualità e Orientamento Professionale, del Piano Provinciale di Attività di Orientamento;

* una seconda quota, pari al 25% all’avvio di almeno il 50 % delle attività previste dal Piano Provinciale;

* il saldo, a copertura delle spese sostenute per la realizzazione delle attività di orientamento, fino alla concorrenza dell’importo massimo attribuito, a conclusione di tutte le azioni, dietro presentazione di un rapporto conclusivo sull’andamento e sui risultati della sperimentazione, accompagnato dal resoconto dettagliato delle spese sostenute dagli operatori e dell’elenco dei relativi beneficiari delle azioni di orientamento.



Tabella di suddivisione delle risorse finanziarie

Province    1 erogazione    2 erogazione    Saldo    Totale
    Euro    Euro    Euro    Euro
Alessandria    102.829,01    51.414,51    51.414,51    205.658,02
Asti    55.813,29    27.906,65    27.906,65    111.626,58
Biella    49.785,46    24.892,73    24.892,73    99.570,91
Cuneo    171.325,87    85.662,94    85.662,94    342.651,75
Novara    100.429,04    50.214,52    50.214,52    200.858,08
Torino    619.429,86    309.714,93    309.714,93    1.238.859,72
Verbano Cusio Ossola    44.064,59    22.032,30    22.032,30    88.129,19
Vercelli    48.913,37    24.456,69    24.456,69    97.826,75
Totale    1.192.590,50    596.295,25    596.295,25    2.385.181,00



Qualora entro il 31/12/2004 non venga dichiarato speso dalle rispettive Province almeno il 70% delle risorse assegnate nella prima erogazione, il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, così come stabilito dal Decreto del M.L.P.S. del 12/11/2002, potrà procedere alla revoca delle quote non utilizzate.

Le Province dovranno impegnare l’intero ammontare delle risorse assegnate, con atti amministrativi giuridicamente vincolanti, entro il 31/12/2005.

In ogni caso le attività dovranno essere concluse e rendicontate entro il 30/06/2006.

12) MONITORAGGIO

Al fine di informare il M.L.P.S. in merito allo stato di avanzamento delle attività le Province dovranno autocertificare trimestralmente le attività realizzate e gli impegni di spesa assunti.

L’Agenzia Piemonte Lavoro garantirà il monitoraggio periodico delle azioni di cui al presente Atto di Indirizzo, attraverso l’osservazione sistematica degli interventi e delle modalità attuative adottate dalle Province.

13) DISPOSIZIONI FINALI

La natura sperimentale dell’Atto di Indirizzo richiede la continuazione dei lavori del Gruppo tecnico Regione-Province sull’orientamento per l’obbligo formativo, costituito dai rispettivi funzionari designati, nonché dell’Agenzia Piemonte Lavoro.

Inoltre, per seguire nella sua concreta evoluzione l’impianto e la realizzazione del programma, la Regione Piemonte prevede di convocare, con cadenza almeno semestrale, il Gruppo tecnico allargato alla partecipazione di un rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale (MIUR), di uno delle Agenzie di formazione professionale, di esperti in rappresentanza delle associazioni dei datori di lavoro ed esperti in rappresentanza delle organizzazioni dei lavoratori più rappresentative sul piano regionale, con l’obiettivo di elaborare proposte condivise in merito a:

* monitoraggio delle attività;

* criteri di selezione e controllo relativi alle procedure e alle azioni;

* schema di Piano Provinciale di Attività di Orientamento per l’obbligo formativo;

che saranno formalizzate con atti appropriati.