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Bollettino Ufficiale n. 12 del 25 / 03 / 2004

Deliberazione della Giunta Regionale 23 febbraio 2004, n. 59-11841

Adesione della Regione Piemonte al Progetto interregionale “ALFA Alta Formazione Apprendistato”. Approvazione del Protocollo di intesa

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

di approvare lo schema di protocollo d’intesa, posto in allegato 1 alla presente deliberazione per costituirne parte integrante e sostanziale;

di incaricare l’Assessore alla Formazione Professionale, Dott.ssa. Mariangela Cotto a sottoscrivere il protocollo d’intesa di cui al punto precedente, in nome e per conto della Regione Piemonte;

di aderire alla realizzazione del progetto interregionale denominato “ALFA Alta formazione apprendistato” posto in allegato 2 parte integrante della presente deliberazione;

di autorizzare il Direttore Regionale alla Formazione Professionale - Lavoro ad adottare, per quanto di competenza, tutti i provvedimenti amministrativi necessari all’attuazione del progetto nonché a nominare i funzionari della Regione Piemonte all’interno del Gruppo di lavoro interregionale;

di dare atto che dal presente provvedimento non consegue alcun onere a carico del bilancio regionale.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF) (fare riferimento al file PDF) 1

PROTOCOLLO D’INTESA TRA

Regione Calabria

Regione Lazio

Regione Liguria

Regione Lombardia

Regione Molise

Regione Piemonte

Regione Sardegna

Regione Valle d’Aosta

Nel dare attuazione ai propri Programmi operativi Regionali 2000-2006 e nella volontà di contribuire al raggiungimento degli obiettivi, in particolare di quelli mirati alla realizzazione di progetti a carattere interregionale, con finalità formative ed occupazionali nei settori emergenti in relazione alle specificità regionali:

La Regione Calabria nella persona di .......

La Regione Lazio nella persona di .......

La Regione Liguria nella persona di .......

Regione Lombardia nella persona di .......

Regione Molise nella persona di .......

La Regione Piemonte nella persona di .......

La Regione Sardegna nella persona di .......

La Regione Valle d’Aosta nella persona di ........

PREMESSO CHE

le indicazioni contenute nel Libro Bianco sul mercato del lavoro in Italia, pongono l’accento su una sostanziale riforma dei contratti a causa mista già avviata con la Legge 196/97, soprattutto in riferimento allo strumento dell’apprendistato, approfondendo gli aspetti della quantità e della qualità della formazione esterna ai luoghi di lavoro e puntando alla valorizzazione dell’apprendistato come strumento formativo per il mercato del lavoro;

l’art. 2 della legge 14 febbraio 2003 n. 30, Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro, conferma l’apprendistato come strumento formativo anche nella prospettiva di una formazione superiore in alternanza;

che il Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n.276 di attuazione della Legge n.30/2003 disciplina all’art.50 le modalità di attuazione relative all’acquisizione di un diploma o a percorsi di alta formazione attraverso l’apprendistato;

la Commissione europea, nell’elaborare gli Orientamenti europei sull’occupazione, ha proposto di appoggiare la strategia per l’occupazione integrata su quattro priorità (“pilastri”): occupabilità, imprenditorialità, adattabilità e parità di opportunità e che, il I pilastro “Occupabilità” ha lo scopo di affrontare il divario delle qualifiche, agevolando la transizione dalla scuola al mondo del lavoro, nello specifico migliorando i sistemi di apprendistato ed aumentando la partecipazione alle iniziative di apprendistato al livello degli Stati membri che ottengono i migliori risultati;

tali orientamenti comunitari sono stati recepiti nel Piano di Azione Nazionale per l’Occupazione (NAP) che, al fine del miglioramento delle qualifiche e dell’innalzamento del livello formativo, tra le altre finalità, punta a rafforzare gli schemi di alternanza scuola-lavoro con la qualificazione della formazione esterna all’impresa in apprendistato e l’estensione dei tirocini formativi ed orientativi

CONSIDERATO CHE

In alcune Regioni/PA è stata avviata la sperimentazione per gli apprendisti rivolta a giovani in possesso di qualifica, diploma o laurea che hanno messo a sistema l’offerta formativa e la formazione degli apprendisti;

accordi territoriali tra le parti e le istituzioni competenti possono prevedere durate della formazione esterna degli apprendisti superiori a quanto previsto nei rispettivi CCNL in armonia con le disposizioni vigenti in materia;

il progetto potenzialmente si integra con altre esperienze interregionali, con le quali è utile verificare le opportune sinergie;

che i POR, sia delle Regioni ob.3 che dell’ob.1, prevedono che alcune iniziative possano essere realizzate tramite progetti interregionali, definendo come tali “quei progetti collocati in reti regionali o subregionali a valenza settoriale e/o territoriale che perseguono obiettivi formativi, occupazionali, di sviluppo economico e sociale” e prevedendo per la loro realizzazione “forme specifiche di coordinamento interregionale, di accesso, attuazione, controllo, monitoraggio e valutazione”

PRESO ATTO

della comune volontà delle Regioni firmatarie di tale accordo, di collaborare alla realizzazione di iniziative progettuali a valenza interregionale, ai fini del raggiungimento di obiettivi relativi all’aumento ed al miglioramento dei percorsi formativi in alternanza per persone in esercizio di apprendistato per uno sviluppo qualitativo dell’occupazione nei settori emergenti in relazione alle specificità regionali, attraverso un approccio sistemico;

che l’obiettivo di miglioramento qualitativo dell’occupazione del settori oggetto della sperimentazione si realizzi anche attraverso uno sviluppo della formazione in apprendistato, nei sistemi formativi, dell’istruzione e attraverso il coinvolgimento del sistema universitario;

dell’opportunità di designare una Regione Capofila del progetto, individuata nella Regione Piemonte;

che occorre promuovere accordi a livello nazionale e/o locale con le rappresentanze datoriali e dei lavoratori di settore;

dell’opportunità di coinvolgere in tale iniziativa altre regioni dell’Unione Europea, dove l’apprendistato costituisce un elemento importante del sistema formativo e del primo inserimento al lavoro;

CONCORDANO

Di dare attuazione al progetto interregionale denominato “AL.F.A. Alta Formazione per gli Apprendisti” così articolato:

* Istituzione di un Gruppo di lavoro che abbia il compito di confrontare ed analizzare le esperienze attuative condotte dalle Amministrazioni firmatarie del presente protocollo in materia di attività formative per apprendisti finalizzate all’acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione. In particolare il gruppo sarà chiamato ad operare con lo scopo di:

* Confrontarsi con le strategie di attuazione dell’art.50 del D.Lgs. 276/2003

* valorizzare e riportare a “modello” i migliori progetti realizzati;

* realizzare una analisi comparativa dei risultati via via conseguiti;

* rilevare le aree di criticità nell’attuazione evidenziandone le cause e prospettando possibili soluzioni;

* individuare opportunità di sinergia interregionale tra i diversi progetti finanziati a livello regionale.

Questo gruppo di lavoro sarà composto da funzionari competenti di ciascuna amministrazione interessata dall’accordo e potrà avvalersi di un gruppo di esperti, individuati dalle Regioni aderenti e integrato dai referenti dei sistemi formativi, scolastici e Universitari.

* Avvio di alcune sperimentazioni disciplinate da ulteriori accordi specifici tra due o più Regioni, i cui stati di avanzamento e i risultati saranno riportati e diventeranno oggetto di confronto all’interno del Gruppo di lavoro.

Le Regioni individuano la Regione Piemonte come amministrazione Capofila con il compito di coordinare il progetto, nonché di raccordare i contributi delle singole Regioni all’interno del Gruppo di lavoro.

Le Regioni firmatarie del presente accordo affidano i compiti di Segreteria Tecnica e Organizzativa per il Gruppo di lavoro, a Tecnostruttura delle Regioni per il FSE, con sede a Roma in Via Volturno, 58.

Ciascuna amministrazione firmataria del presente protocollo si assume gli oneri relativi al coinvolgimento di uno o più esperti di propria nomina e alla mobilità dei propri componenti del Gruppo di lavoro.

Il presente protocollo si intende valido per il periodo corrispondente al ciclo di programmazione comunitaria 2000-2006, fatta salva la facoltà di recesso che ciascuna amministrazione può motivatamente esercitare.

Infine, le Regioni firmatarie del presente protocollo si impegnano, al fine di favorire l’allargamento della rete interregionale, ad estendere la partecipazione alle altre Regioni che hanno manifestato interesse al progetto stesso e che in prima istanza non hanno ritenuto di aderire.

Letto, approvato e sottoscritto ..............lì...................

Allegato (fare riferimento al file PDF) (fare riferimento al file PDF) 2

PROGETTO INTERREGIONALE ALFA

Alta formazione apprendisti
Schema di sintesi

SCHEDA

Obiettivo generale

Il progetto Interregionale ALFA è finalizzato allo studio per la definizione di un modello di “via alta” dell’apprendistato attraverso una sperimentazione coordinata dalle Regioni in collaborazione con l’Isfol.

La sperimentazione si sviluppa su due tipologie di azioni:

1) Azioni coordinate tra le Regioni per individuare una via sperimentale di alta formazione finalizzata al conseguimento di titoli di studio superiori (diploma di scuola secondaria superiore, percorsi IFTS, laurea “breve”) rivolta a persone in esercizio di apprendistato già in possesso di titoli di qualifica professionale o di maturità.

2) Azioni coordinate tra le Regioni per la gestione di scambi di apprendisti tra regioni in particolare nella fase di formazione professionalizzante.

Le due tipologie di azioni consentiranno di innalzare il livello di qualità a sostegno del sistema della formazione nel contratto di apprendistato.

Più nel dettaglio le azioni sommariamente descritte tenderanno a favorire la crescita delle competenze e delle conoscenze degli apprendisti anche valorizzando il “modello” formativo aziendale.

Risultati attesi

1) Ricercare e sperimentare un modello di innovazione del sistema di formazione in apprendistato ponendo al centro dell’azione il ruolo dell’impresa e della struttura formativa (sistema di formazione - sistema scolastico e sistema universitario) per lavorare su un percorso integrato di alta formazione e di sviluppo della formazione in impresa;

2) Realizzare e mettere a sistema una rete di relazioni e cooperazione interistituzionale sulle iniziative di mobilità geografica di persone in esercizio di apprendistato;

3) Promuovere lo sviluppo di modelli di riferimento condivisi, di approccio metodologico, strumentale e di contenuti, per la diffusione di buone prassi, per la realizzazione e valorizzazione dei percorsi di alta formazione e per la gestione dei processi di mobilità geografica di apprendisti;

4) Sperimentare un modello di certificazione delle competenze acquisite in impresa utili anche come crediti spendibili nel sistema formativo, scolastico e universitario;

IL VALORE AGGIUNTO DI UN PROGETTO INTERREGIONALE

* individuare metodologie comuni

* sperimentare nuove azioni

* favorire processi integrati di ricerca, innovazione e diffusione del sapere

CHE

* mirino alla qualità degli interventi;

* si traducano in risultati comuni, a valenza nazionale, pur rispettando la vocazione di ciascun contesto regionale;

* diano corpo a “reti medie e lunghe” di cooperazione tra aree geografiche, istituzioni, soggetti economici e

Coordinamento del progetto

Il progetto per le sue caratteristiche e in particolare per il momento di cambiamento del quadro legislativo generale di riforma del mercato del lavoro e segnatamente di riforma dei contratti di lavoro a causa mista (art.2 legge 14 febbraio 2003 n.30 Delega in materia di occupazione e mercato del lavoro e legge n. 53 del marzo 2003 “Riforma Moratti” ) assume di per sé un rilievo di carattere nazionale anche a sostegno della definizione in via legislativa della citata riforma.

Il coordinamento è affidato al Comitato di Pilotaggio con compiti di guida e di indirizzo e di presidio di tutto il processo, di realizzazione delle diverse azioni, al fine di garantire l’unitarietà del progetto.

Il comitato di pilotaggio è composto fino a due rappresentanti per ogni regione o provincia autonoma, da un rappresentante di Tecnostruttura e a seconda dell’ordine del giorno da rappresentanti delle parti sociali e del sistema universitario.

La funzione di coordinamento è svolta in collaborazione con l’ISFOL, in ragione del ruolo di studio e coordinamento già esercitato nelle fasi di sperimentazione nazionale e regionale, della riforma sull’apprendistato introdotta dalla legge n.196 del 1997, dalla legge n. 30/2003, dal decreto legislativo n.276/2003

Struttura del Progetto

1 - Azioni trasversali a gestione unitaria interregionale.

Tipologie di azioni:

* Individuazione di standard di competenze per le figure del tutore aziendale, del tutore scolastico e del tutore universitario;

* Azioni di monitoraggio a valere su entrambe le tipologie di azioni finalizzate a momenti di aggiornamento in capo al Comitato di pilotaggio sullo sviluppo delle sperimentazioni nei rispettivi territori regionali o delle p.a.;

* Progettazione, gestione e diffusione di un programma di comunicazione sulle azioni programmate da realizzare sui territori interessati dall’iniziativa;

* Coordinamento e gestione per la realizzazione degli scambi di apprendisti tra le Regioni o le P.A.

* Confronto con paesi UE sui sistemi di alta formazione per l’apprendistato, e livelli di certificazione in un’ottica di processi di mobilità geografica dei lavoratori.

* Definizione e sperimentazione di modelli di certificazione dei crediti formativi acquisiti nei sistemi formativi scolastici - universitari ed aziendali.

2 - Sviluppo di partenariati e di modelli di gestione locale

* Definizione di standard formativi, modelli organizzativi e metodologie in raccordo, scolastico, universitario ed il sistema delle imprese, in funzione dell’ acquisizione di crediti formativi e/o dei titoli di studio anche rivolti ad apprendisti in contratto a tempo parziale;

* Individuazione delle modalità di armonizzazione tra la durata di formazione esterna e le definizioni dei relativi contratti collettivi di lavoro (salario minimo di ingresso - contributi per minor produttività - ecc.);

* Definizione di modelli convenzionali tra soggetti istituzionali (regione o provincia) e le associazioni di categoria;

* Definizione dei modelli convenzionali tra soggetti istituzionali (regione o provincia) e il sistema scolastico o formativo;

* Analisi di scenario di verifica dei fabbisogni e degli utenti potenziali:

individuazione dei settori e delle figure professionali su cui sviluppare programmi di scambi di apprendisti a livello nazionale, regionale con particolare riferimento alle regioni transfrontaliere.