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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 07

Codice 25.3
D.D. 24 novembre 2003, n. 1903

Autorizzazione idraulica n. 51/03 per lavori di pulizia e di sistemazione del fondo alveo di alcuni tratti del Rio Val Salice (o Rio Paese) e del Rio Mongreno, in Comune di Torino. Ditta: Comune di Torino - Divisione Infrastrutture e Mobilità - Settore Ponti e Vie D’Acqua

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di autorizzare, ai soli fini idraulici, il Comune di Torino - Divisione Infrastrutture e Mobilità - Settore Ponti e Vie D’Acqua, ad eseguire gli interventi in oggetto nella posizione e secondo le caratteristiche e modalità indicate e illustrate negli elaborati progettuali allegati all’istanza, che si restituiscono al richiedente vistati da questo Settore, e subordinatamente all’osservanza delle seguenti prescrizioni:

1. nessuna variazione agli interventi progettati potrà essere introdotta senza la preventiva autorizzazione da parte di questo Settore;

2. siano eseguiti accuratamente i calcoli di verifica della stabilità delle platee antierosive, in uno con le briglie esistenti, previste lungo le tratte d’alveo dei corsi d’acqua in argomento, nei riguardi sia delle spinte dei terreni che delle pressioni e sotto spinte idrauliche indotte da eventi di piena, sia nei riguardi delle strutture di fondazione, che dovranno essere adeguatamente inserite ed immorsate nell’eventuale substrato roccioso esistente, ovvero, i piani di appoggio dovranno essere posti ad una quota comunque inferiore di almeno m 1 rispetto alle quote più depresse di fondo alveo nelle sezioni trasversali interessate;

3. i massi costituenti le platee dovranno essere posizionati in modo da offrire reciprocamente garanzie di stabilità; non dovranno essere prelevati dall’alveo dei corsi d’acqua, ma provenire da cava; essi dovranno essere a spacco di struttura compatta, non geliva nè lamellare: dovranno avere volume non inferiore a 0,40 mc e peso superiore a 8,0 q.li; inoltre dovrà essere verificata analiticamente l’idoneità della dimensione dei massi impiegati a non essere mobilitati dalla corrente, tenendo conto degli opportuni coefficienti di sicurezza;

4. relativamente alla platea di cui all’intervento A1, quest’ultima dovrà essere realizzata a perfetta regola d’arte tenendo conto delle soluzioni progettuali di sistemazione idraulica della sponda destra e sinistra del Rio Valsalice, nonchè del tratto terminale dello sbocco del Rio del Nobile, previste in altri progetti; occorre pertanto che tutte le opere in alveo previste nell’intero settore di confluenza Rio Valsalice/Paese-Rio del Nobile, di cui ai progetti approvati e/o in corso di approvazione, siano realizzate in perfetto coordinamento tra loro, al fine di procedere al corretto inserimento morfologico, idraulico e strutturale di ciascuna di esse all’interno delle sezioni d’alveo, garantendo il regolare deflusso dei corsi d’acqua interessati e prevenendo l’insorgere di fenomeni di sifonamento e di scalzamento dei manufatti; in particolare è necessario che la platea di che trattasi sia adeguatamente attestata e collegata con la platea prevista a valle della briglia situata in corrispondenza dello sbocco del Rio del Nobile, nonchè con il taglione di sottofondazione del fabbricato ivi esistente lungo la sponda destra del Rio Valsalice (opere quest’ultime previste nell’ambito del progetto di cui all’autorizzazione idraulica n. 41/03, assunta con determinazione dirigenziale n. 1531 del 07/10/2003, rilasciata dal Settore scrivente alla ditta Gaudio-Volpe, Strada Valsalice, 6, Torino), mentre, per quanto riguarda la sponda sinistra, la stessa platea, oggetto della presente autorizzazione idraulica, dovrà essere adeguatamente posata in senso longitudinale e trasversale fino ad attestarsi e collegarsi idoneamente con le fondazioni della gabbionata di consolidamento della sponda prevista nel progetto redatto per conto della ditta Pavia-Ferrero, Strada del Morozzo 4 e 6, Torino, tuttora in fase di istruttoria presso lo scrivente Settore;

5. sia prevista, in fase esecutiva, la protezione del tratto di fondo alveo immediatamente a valle della platea di cui all’intervento A1, mediante posa di un ulteriore platea antierosiva, da realizzarsi in massi cementati a tutta sezione e per alcuni metri di lunghezza, al fine di garantire una maggiore continuità strutturale rispetto alle previsioni progettuali in sponda destra e sinistra, stabilizzando, di conseguenza, quanto più possibile l’intero settore di fondo alveo soggetto all’azione dinamica dei moti di confluenza;

6. siano eseguiti, altresì, i calcoli di verifica della stabilità del muro di consolidamento della briglia esistente di cui all’intervento B3, in uno con la stessa briglia, sempre nei riguardi delle sponde dei terreni e delle pressioni e sotto spinte idrauliche indotte da eventi di piena, nonchè nei riguardi della struttura di fondazione, il cui piano di appoggio dovrà essere posto ad una quota comunque inferiore di almeno m 1 rispetto alle quote più depresse di fondo alveo nelle sezioni trasversali interessate;

7. sia inoltre verificata, in fase esecutiva, la stabilità della sezione d’imposta del muro di consolidamento della briglia di cui al punto precedente, al fine di procedere ad un adeguato e corretto inserimento geostrutturale dello stesso all’interno dell’alveo; a tale scopo, il muro dovrà risultare opportunamente attestato ed incastrato nelle sponde, quindi idoneamente risvoltato, avendo cura di sistemare e consolidare, ove ritenuto necessario, i settori spondali di imposta geotecnicamente scadenti, approfondendo altresì, se del caso, il piano di appoggio della fondazione; lo stesso muro dovrà, comunque, risultare adeguatamente attestato e strutturalmente collegato con il parametro di valle dell’esistente briglia, eventualmente adottando opportuni sistemi di ancoraggio, al fine di prevenire l’insorgere di fenomeni di erosione e di sifonamento dei manufatti;

8. la movimentazione del materiale litoide d’alveo deve essere praticata con le dovute cautele e sorveglianze del caso, in periodo di magra dei corsi d’acqua, in conformità a quanto rappresentato negli elaborati grafici che corredano la presente; gli stessi scavi in alveo dovranno essere eseguiti in senso longitudinale parallelamente all’asse dei rii, procedendo per strisce successive, da valle verso monte e dallo specchio centrale verso riva per una profondità di scavo rispetto alla quota di fondo alveo massima di cm. 50 (ripetibili); durante il corso dei lavori d’estrazione è fatto divieto assoluto di depositi, anche temporanei, di materiale che determinino la pregiudizievole restrizione della sezione idraulica nonchè l’utilizzo dei materiali medesimi, ad interruzione del regolare deflusso delle acque, per la formazione di accessi o per facilitare l’estrazione stessa;

9. il materiale litoide proveniente dai lavori di pulizia e/o dagli scavi in alveo dovrà essere usato esclusivamente per la colmatura di depressioni in alveo o di sponda, ove necessario, in prossimità degli interventi di cui trattasi; il materiale di altra natura proveniente sia dai medesimi lavori di pulizia, sia dalla eventuale demolizione di murature esistenti dovrà essere asportato dall’alveo e conferito a discarica;

10. le sponde, le eventuali opere di difesa e le aree demaniali interessate dall’esecuzione dei lavori dovranno essere accuratamente ripristinate a regola d’arte, restando il soggetto autorizzato unico responsabile dei danni eventualmente cagionati;

11. durante l’esecuzione degli interventi non dovrà essere causata turbativa del buon regime idraulico dei corsi d’acqua;

12. la presente autorizzazione ha validità per mesi 18 (diciotto) dalla data di ricevimento del presente atto e pertanto i lavori in argomento dovranno essere eseguiti, a pena decadenza della stessa, entro il termine sopraindicato, con la condizione che, una volta iniziati, dovranno essere eseguiti senza interruzione, salvo eventuali sospensioni dovute a causa di forza maggiore quali eventi di piena, condizioni climatologiche avverse ed altre simili circostanze; è fatta salva l’eventuale concessione di proroga nel caso in cui, per giustificati motivi, l’inizio dei lavori non potesse avere luogo nei termini previsti;

13. il committente delle opere dovrà comunicare a questo Settore, a mezzo lettera raccomandata, l’inizio e l’ultimazione dei lavori, al fine di consentire eventuali accertamenti tesi a verificare la rispondenza fra quanto previsto e quanto realizzato, nonchè il nominativo del tecnico incaricato della direzione dei lavori; ad avvenuta ultimazione il committente dovrà inviare dichiarazione del Direttore dei lavori attestante che le opere sono state eseguite conformemente al progetto approvato;

14. l’autorizzazione si intende accordata con l’esclusione di ogni responsabilità dell’Amministrazione in ordine alla stabilità dei manufatti interessati dai lavori di ripristino (caso di danneggiamento o crollo) in relazione al variabile regime idraulico del corso d’acqua, anche in presenza di eventuali variazioni del profilo di fondo (abbassamenti o innalzamento d’alveo) in quanto resta l’obbligo del soggetto autorizzato di mantenere inalterata nel tempo la zona d’imposta dei manufatti mediante la realizzazione di quelle opere che saranno necessarie, sempre previa autorizzazione di questo Settore;

15. il soggetto autorizzato dovrà mettere in atto le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia dell’alveo che delle sponde, in corrispondenza ed immediatamente a monte e a valle dei manufatti, che si renderanno necessarie al fine di garantire il regolare deflusso delle acque, sempre previa autorizzazione di questo Settore;

16. questo Settore si riserva la facoltà di ordinare, a cura del spese del soggetto autorizzato modifiche alle opere autorizzate, o anche di procedere alla revoca della presente autorizzazione, nel caso intervengano variazioni delle attuali condizioni del corso d’acqua o che le opere stesse siano, in seguito, giudicate incompatibili in relazione al buon regime idraulico del corso d’acqua interessato;

17. l’autorizzazione è accordata ai soli fini idraulici, fatti salvi i diritti dei terzi, da rispettare pienamente sotto la responsabilità civile e penale del soggetto autorizzato, il quale terrà l’Amministrazione regionale ed i suoi funzionari sollevati ed indenni da ogni pretesa o molestia da parte di terzi e risponderà di ogni pregiudizio o danno che dovesse derivare ad essi in conseguenza della presente autorizzazione;

18. il soggetto autorizzato, prima dell’inizio dei lavori, dovrà ottenere ogni autorizzazione necessaria secondo le vigenti leggi in materia (concessione o autorizzazione edilizia, autorizzazioni di cui al D.Lgs. 490/1999 - vincolo paesaggistico, alla L.R. 45/1989 - vincolo idrogeologico - ecc.).

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso entro il termine di 60 gg. innanzi al Tribunale Superiore delle Acque oppure al Tribunale Regionale delle Acque con sede a Torino, secondo le rispettive competenze.

Il Dirigente responsabile
Andrea Tealdi