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Bollettino Ufficiale n. 06 del 12 / 02 / 2004

Deliberazione della Giunta Regionale 12 gennaio 2004, n. 15-11497

Linee guida di assistenza al portatore di stomie. - Requisiti di un Centro per la cura delle stomie

A relazione dell’Assessore Galante:

Con D.M. 332/99 recante norme per le prestazioni di assistenza protesica erogabile a favore di disabili fisici, psichici e sensoriali, sono stati elencati i vari ausili per la cura e la protezione della persona riferiti alle stomie (pazienti colo-ileo-urostomizzati), i medesimi sono garantiti dal servizio sanitario nazionale anche in riferimento al D.M. 29 novembre 2001 (definizione dei livelli essenziali di assistenza).

Premesso che il portatore di stomia, in seguito ad un intervento chirurgico, si ritrova ad emettere i propri effluenti, urine o feci, privo della continenza mantenuta dagli organi asportati (vescica o retto). In tali situazioni, seppur nascoste dagli indumenti, il portatore di stomia si ritrova nelle condizioni della prima infanzia quando la continenza non è ancora patrimonio stabile; tutto ciò avviene però, in uno stato di consapevolezza che getta l’individuo in grave depressione psicologica, tale da sfociare talora in un quadro patologico psichiatrico.

In studi effettuati da varie strutture sanitarie, si è rilevato che la valutazione della qualità di vita del portatore di stomia è superiore quando è stato attuato un preciso piano di riabilitazione postoperatorio, proseguito dopo la dimissione, da parte di infermieri professionali, con diploma in stomaterapia, operanti in Centri per la Cura della Stomia .

Questi studi confermano che la riabilitazione è fondamentale per il portatore di stomia e che il Centro per la Cura della Stomia, con l’opera degli infermieri professionali stomaterapisti, costituisce il punto di riferimento essenziale e necessario per un corretto reinserimento sociale.

Il Centro per la Cura della Stomia, è inoltre il mezzo necessario alle Aziende Sanitarie per monitorare l’evoluzione del quadro patologico di base e della stomia.

E’ ben noto che una corretta riabilitazione, eventualmente con l’insegnamento della metodica di irrigazione per le colostomie sinistre, permette un miglioramento della continenza ed ha come conseguenza l’utilizzo di un numero inferiore di presidi per stomia; una corretta riabilitazione si traduce, quindi in un risparmio per l’Azienda che fornisce i presidi.

Il Centro per la Cura della Stomia è il punto di riferimento cui il portatore di stomia si rivolge per ogni problema insorgente. Le visite periodiche presso il Centro per la Cura della Stomia permettono una diagnosi precoce delle complicanze. Le complicanze stomali, se diagnosticate precocemente, sono suscettibili di trattamento stomaterapico evitando così ulteriori ricoveri, e trattamenti chirurgici, onerosi non solo per il paziente, ma anche per l’Azienda Sanitaria.

Per garantire a tutti i cittadini portatori di stomia un eguale trattamento e eguali possibilità di reinserimento nella famiglia, nel lavoro e nella società, per garantire loro il diritto della libera scelta degli ausili, che variano in tollerabilità e vestibilità a seconda della Ditta produttrice, per garantire il rispetto della “privacy”, che ancor di più è fondamentale in questi cittadini, emerge la necessità di dare avvio ad un progetto di sensibilizzazione e comunicazione rivolto agli utenti piemontesi stabilendo delle Linee guida di assistenza allo stomizzato.

Dato atto che i pazienti portatori di stomia sono oltre 6.000, che presso quasi tutte le Aziende Sanitarie Locali della Regione Piemonte sono stati attivati i Centri per la Cura della Stomia, e si rende necessario uniformarne il comportamento.

Considerata la notevole attività prestata nel settore dai volontari ( medici, infermieri, generici ) aderenti all’ Associazione Piemontese Incontinenti Stomizzati ( di seguito indicata APISTOM).

Dato atto che dalla presente non deriva ulteriore spesa a carico del Bilancio della Regione.

Visti:

- il D.M. 332/99;

- il D.M. 321/2001;

- il D.M. 29/11/2001.

Il relatore propone alla Giunta Regionale di approvare le Linee guida di assistenza al portatore di stomie

Tutto ciò premesso, la Giunta regionale, a voti unanimi,

delibera

1. Di dare atto che tutti i cittadini portatori di stomia hanno il diritto ad una corretta riabilitazione che deve essere effettuata in Centri per la Cura della Stomia presenti in ogni Azienda Sanitaria Locale

2. Il Centro per la Cura della Stomia , deliberato dal Direttore Generale, deve avere un medico responsabile ed almeno un infermiere professionale diplomato in Stomaterapia (diploma universitario o certificazione AIOSS) e deve essere aperto al pubblico con orario proporzionale al numero di soggetti seguiti.

3. Il Settore competente in materia, provvede alla pubblicazione ed all’aggiornamento dei Centri di Cura per le Stomie del territorio regionale, anche avvalendosi della collaborazione con l’APISTOM.

4. Lo specialista provvede a prescrivere il presidio più idoneo. Le Aziende Sanitarie Locali, a mezzo del Centro per la Cura della Stomia, devono garantire la libera scelta del presidio per stomia, in qualità e quantità, anche mediante la distribuzione diretta degli stessi, tra quelli ritenuti più idonei dallo specialista

5. Le Aziende Sanitarie Locali, a mezzo del Centro per la Cura della Stomia, devono garantire il diritto della “privacy” dei cittadini portatori di stomia perseguendo qualsiasi violazione al diritto stesso.

6. Le Aziende Sanitarie Locali, a mezzo del Centro per la Cura della Stomia, devono garantire il percorso di riabilitazione descritto nelle linee guida di assistenza allo stomizzato, di cui all’allegato A), parte integrante della presente deliberazione.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato A

Linee guida di assistenza allo stomizzato

1. Il percorso assistenziale del paziente cui potrà essere confezionata una stomia, inizia con la presa in carico del paziente da parte del Medico di base alla prima manifestazione dei sintomi.

2. Il successivo riferimento specialistico è attivato sia dal paziente stesso sia dal Medico di base, cui fa comunque obbligo di ogni eventuale raccordo per la corretta presa in carico quale:

- invio del paziente alla U.O. di chirurgia/urologia a seguito del sospetto diagnostico;

- l’U.O. di chirurgia/urologia prende in carico il paziente per la fase diagnostica utilizzando le varie forme organizzative, in relazione alla complessità del caso (ambulatorio, day hospital, degenza ordinaria);

- l’U.O. di chirurgia/urologia ricovera il paziente per la terapia chirurgica;

- post terapia chirurgica, ancora in fase di degenza, se possibile, è avviata la procedura per la fornitura dei presidi necessari. In questo caso l’U.O. di chirurgia opera in stretto raccordo con il Centro per la Cura della Stomia che prenderà in carico il paziente una volta dimesso.

3. Durante la fase diagnostica dovrà essere data ampia informazione al paziente circa la diagnosi, la tipologia di intervento con specificazione del confezionamento di una stomia, e, secondo procedure definite dal Centro per la Cura della Stomia, sulla gestione futura della stomia.

4. Deve essere garantito un eventuale supporto psicologico iniziale.

5. Il Centro per la Cura della Stomia può essere unico per ciascuna Azienda.

In caso di Azienda ad ampio territorio, con più Presidi Ospedalieri, oppure in caso di Aziende Ospedaliere con più Unità chirurgiche, la Direzione aziendale dovrà assicurare che il Centro per la Cura della Stomia esplichi attività di coordinamento, monitorizzazione e formazione dei vari ambiti degenziali e ambulatoriali.

6. Attività e funzioni del dentro per la Cura della Stomia:

a. Il Centro assicura, mediante un costante coordinamento tra le professionalità che siano attuate, presso le strutture degenziali e ambulatoriali, le seguenti attività:

- informazione e colloquio sulla diagnosi e sulla tipologia dell’intervento chirurgico e sulle tecniche di scelta della stomia;

- Valutazione postoperatoria con indicazioni ai fini della gestione della stomia; Consegna, in prova, al momento della dimissione, di un’ampia gamma di ausilii per stomia tra le diverse tipologie adatte al paziente, su indicazione dell’equipe composta dal medico e dall’infermiera professionale stomaterapista, allo scopo di testare la compatibilità fisica e biologica tra dispositivo protesico e paziente;

- Raggiunta la stabilizzazione dello stoma, compilazione dei programma definitivo per la fornitura dei dispositivi protesici; quest’ultimi saranno assicurati mediante forme di erogazione che permettano una facile accessibilità all’utenza (fornitura diretta da parte delle Aziende Sanitarie o indiretta mediante acquisto presso farmacie o articoli sanitari).

- Massima integrazione tra le strutture ambulatoriali ospedaliere e i distretti socio-sanitari, in particolar modo per il supporto domiciliare a pazienti immobilizzati presso il proprio domicilio;

- Stesura dei programma riabilitativo orientato alla corretta gestione della stomia, anche in relazione alle implicazioni di carattere sociale; il programma sarà così caratterizzato:

- Gestione della stomia

- Addestramento all’irrigazione delle colostomie sinistre

- Consigli dietetici

- Interventi educativi agli utenti e ai familiari

- Gestione dei dispositivi protesici;

- Follow-up della stomia e controllo, in stretto rapporto con il Medico di base e con gli Specialisti competenti, della malattia di base;

- Garantire consulenze per pazienti stomizzati ricoverati in strutture non chirurgiche;

- Garantire, al bisogno, consulenze psicologiche individuali, di coppia, alla famiglia o di gruppi di pazienti;

b. il Centro adotterà un regolamento specifico sulla base dei riferimenti sopra indicati, che permetterà il monitoraggio della attuazione di percorsi assistenziali adeguati.

c. ogni qual volta il Centro lo ritenga opportuno potrà avvalersi della collaborazione dell’APISTOM.

7. Il personale che si occuperà del Centro dovrà essere composto da un Medico responsabile e dal personale infermieristico (se non è disponibile un Infermiere Professionale con specializzazione in Stomaterapia, l’Azienda Sanitaria dovrà disporre un’adeguata formazione del personale, anche mediante corsi istituiti da altre Aziende e frequenza presso i Centri).

8. Il Centro deve essere essenzialmente dotato di:

- Locali dotati di servizio igienico annesso all’ambulatorio

- Materiale specifico

- Ausili per stomia

- Materiale per irrigazione.

9. In tutte le fasi di informazione generale e di supporto psicologico agli utenti il Centro può coinvolgere l’APISTOM anche mediante la predisposizione di materiale informativo che sarà messo a disposizione presso le sedi di assistenza e riabilitazione aziendali.

10. I Centri per la Cura della Stomia dovranno svolgere, inoltre, attività di coordinamento per pazienti con incontinenza urinaria e/o fecale, indirizzandoli, qualora necessario, presso strutture competenti.