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Bollettino Ufficiale n. 06 del 12 / 02 / 2004

Deliberazione della Giunta Regionale 2 febbraio 2004, n. 38-11643

Servizi Sviluppo Agricolo. Programma regionale di ricerca, sperimentazione e dimostrazione agricola. Approvazione linee di indirizzo per l’anno 2004

A relazione dell’Assessore Cavallera:

Premessa

Nell’ultimo quinquennio si sono registrati numerosi cambiamenti nel campo della ricerca agricola. A livello comunitario e nazionale le Regioni hanno acquisito un ruolo maggiore quali Istituzioni che, di dimensioni territorialmente significative e a contatto con i cittadini, meglio riescono a cogliere le esigenze dell’ambiente, della produzione e della società operante sul territorio di propria competenza. Per esempio nell’ambito della programmazione comunitaria del 6° Programma Quadro - che punta alla creazione dello Spazio Europeo della Ricerca (SER) viene specificatamente sottolineato il ruolo delle Regioni sia nel favorire l’aggregazione dei diversi attori locali (ricercatori, politici, imprese) sia nell’alimentare una maggiore consapevolezza della ricerca orientata ai sistemi produttivi e alle filiere.

Anche i Ministeri nazionali hanno cominciato a coinvolgere maggiormente le Regioni nella preparazione di documenti nazionali di programmazione della ricerca. Da questo punto di vista è in fase di approvazione uno specifico intervento a sostegno dell’innovazione e ricerca nell’ambito dei Programma Interregionali coordinati dal MIPAF per un importo di oltre 9 milioni di euro, alla definizione del quale le Regioni hanno partecipato attivamente mediante la Rete Interregionale Ricerca.

Lentamente si sta giungendo ad una migliore definizione di ruolo dei diversi soggetti che organizzano la ricerca e ne sostengono il finanziamento. I livelli comunitario e nazionale si stanno orientando verso una funzione prevalentemente programmatoria e di orientamento a temi di ampio interesse e di conoscenza di base, demandando alle Regioni il ruolo di organizzazione e di gestione della ricerca di sviluppo su tematiche applicative.

D’altra parte, con la Legge regionale n. 17/98, sono state ridefinite le competenze nell’ambito dei Servizi di Sviluppo Agricolo regionali (SSA) con il mantenimento alla Regione delle competenze relative alla ricerca, sperimentazione e dimostrazione nonché delle attività di coordinamento e supporto generale, mentre l’assistenza alle aziende, la formazione professionale e la divulgazione sono state demandate alle Province ed alle Comunità Montane competenti per le diverse aree territoriali.

Queste mutate condizioni richiedono un ripensamento, anche nell’ambito della ricerca, del ruolo della Regione che si pone quale cerniera tra i livelli comunitario e nazionale da una parte ed il sistema dei servizi dall’altra.

La situazione attuale

In attesa di un’iniziativa legislativa che rinnovi la Legge regionale n.63/78, si è provveduto nell’ultimo quinquennio a produrre annualmente una Deliberazione di Giunta che aggiornasse i contenuti e definisse le linee generali di attuazione del Programma regionale di ricerca, sperimentazione e dimostrazione agricola.

In questi anni si è posta una sempre maggiore attenzione agli aspetti organizzativi, procedurali, di cofinanziamento con fondi nazionali e comunitari e di informazione, per attivare ogni possibile sinergia volta ad una sensibile crescita quantitativa e qualitativa del programma regionale.

Le risorse finanziarie a disposizione hanno consentito il finanziamento annuale di circa 100 progetti per un importo complessivo in crescita che nel 2003 ha ampiamente superato i 2 milioni di euro. Fino al 2000 le risorse regionali destinate alla ricerca si aggiravano sul milione di euro e riuscivano a coprire il 65 -70 % del fabbisogno annuo; la rimanente parte veniva coperta con risorse aggiuntive provenienti da altre fonti regionali, nazionali o comunitarie. Dal 2001 il budget disponibile è salito a circa 1,5 milioni di euro consentendo la copertura di circa l’80% delle fabbisogno annuo. I progetti finanziati sono il 60 - 65 % di quelli presentati. Le dimensioni finanziarie medie della fase annuale di un progetto sono gradualmente aumentate passando dai 15.900 euro del 1999 ai 19.200 euro del 2002.

Allegato

La sperimentazione fitosanitaria, che fino al 1998 era stata finanziata nell’ambito del programma regionale di difesa integrata delle colture (PRDIC), è “rientrata” nel 1999 all’interno del programma regionale di ricerca con una espansione dei progetti nel 2000 ed un loro assestamento negli anni successivi. Attualmente essi rappresentano, in termini numerici, poco meno della metà dei progetti finanziati.

Il rinnovamento del programma

Una ridefinizione dell’attività regionale di R&S deve essere vista nell’ambito di una più complessiva trasformazione dei Servizi di Sviluppo Agricolo, tuttavia in considerazione della peculiarità della materia - unica nell’ambito dei SSA ad essere rimasta di competenza esclusiva della Regione - sembra opportuno avviare un processo di rinnovamento che dovrà comunque consentire (come sempre è accaduto in passato) un costante dialogo, per l’esercizio di un’attività sempre più coordinata, con le altre componenti dei SSA.

Gli indirizzi che seguono nascono dalla necessità di sviluppare una progettualità regionale della ricerca e sviluppo in agricoltura che sia:

* organizzata;

* complessa;

* trasparente;

* efficiente;

* in grado di fornire risultati di effettiva utilità alla produzione;

* che favorisca l’aggregazione di diversi soggetti del mondo della ricerca (interdisciplinarità scientifica) e degli operatori economici (interprofessionalità);

* armonizzata con gli altri livelli (UE, Stato, altre Regioni) di organizzazione e finanziamento della R&S.

E’ necessario peraltro considerare con attenzione la ricerca fitosanitaria che presenta delle specificità proprie:

* è istruita e, in parte, svolta direttamente dal Settore Fitosanitario Regionale;

* privilegia la sperimentazione “puntiforme” piuttosto che quella di sistema;

* deve affrontare potenziali situazioni di emergenza.

A partire da tali obiettivi, nel corso del 2003, è stato svolto dai Settori Servizi Sviluppo Agricolo e Fitosanitario Regionale un approfondito lavoro di definizione delle modalità con cui gestire la nuova programmazione della ricerca agricola regionale. Tali riflessioni sono contenute nell’allegato 1 facente parte integrante della presente Deliberazione e hanno dato luogo ad una prima definizione di procedure e metodi per la presentazione, valutazione e gestione dei progetti.

La partecipazione della Regione a Società che svolgono ricerca e sperimentazione agricola

La Regione detiene la quota di maggioranza di alcune società a partecipazione regionale che svolgono attività di ricerca e sperimentazione agricola. Questa scelta politica esprime la volontà di sviluppare alcuni centri regionali di competenza in grado di assicurare un forte legame con le esigenze conoscitive del territorio e dei produttori regionali ma al tempo stesso in grado di supportare la Regione nella creazione di sinergie costruttive con i diversi Soggetti che operano nell’ambito dei Servizi di Sviluppo agricolo regionali (Istituzioni scientifiche, Associazioni Produttori, Enti di emanazione delle Organizzazioni Professionali, Province e Comunità Montane, ecc.).

L’attuazione del programma regionale di ricerca

Come già indicato nella Deliberazione della Giunta Regionale n. 15 - 8260 del 27 gennaio 2003, l’avvio della nuova programmazione sarà svolta con una introduzione graduale delle innovazioni per una più agevole prosecuzione dell’attività regionale.

Non appena saranno disponibili le necessarie risorse finanziarie per il finanziamento, si provvederà, mediante deliberazione della Giunta regionale, all’accantonamento delle stesse per consentire la gestione del programma per l’anno 2004.

Tutto ciò premesso

La Giunta regionale, unanime, con voti espressi ai sensi di legge,

delibera

1. Di approvare, per quanto specificato in premessa, le linee di indirizzo per il Programma Regionale di Ricerca, Sperimentazione E Dimostrazione Agricola 2004 (Allegato 1) facente parte integrante della presente deliberazione.

2. Di provvedere mediante propria successiva deliberazione, non appena saranno disponibili le necessarie risorse per il finanziamento del Programma, all’accantonamento di tali risorse, per consentirne la gestione per l’anno 2004.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

(omissis)

Allegato