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Bollettino Ufficiale n. 05 del 5 / 02 / 2004

Deliberazione della Giunta Regionale 26 gennaio 2004, n. 44-11591

Approvazione di modalità e criteri per la presentazione delle domande e l’ammissione a contributo per il sostegno di iniziative di educazione, documentazione, informazione e sensibilizzazione in campo ambientale per l’anno 2004

A relazione dell’Assessore Cavallera:

L’attenzione per l’ambiente ed i suoi fenomeni è sempre più diffusa sia sul versante scientifico sia su quello culturale, sociale ed economico-politico. Le drammatiche emergenze che hanno caratterizzato lo scenario ambientale contemporaneo (inquinamento, dissesto territoriale, alterazione del clima...) hanno sicuramente contribuito a diffondere sensibilità sull’ambiente in strati e gruppi della popolazione sempre più vasti.

Nella nostra società tutti riconoscono in qualche modo l’importanza dell’ambiente, purtroppo però molto spesso l’ambiente diventa veramente importante solo nel momento in cui si impone un’emergenza ambientale (gravi incidenti ambientali, alluvioni, stoccaggio di sostanze radioattive), sottovalutando, da un lato, i rischi derivanti da forme di inquinamento cronico, che spesso si rivelano anche le più insidiose (basti pensare al progressivo deterioramento della qualità dell’aria nelle nostre città), e, dall’altro, i benefici che potrebbero derivare dall’attuazione di efficaci politiche di prevenzione e tutela ambientale.

Nell’attuale situazione in cui il nostro pianeta ha raggiunto dei livelli soglia di tolleranza (carrying capacity) oltre i quali i danni all’ambiente sono irreversibili o non completamente reversibili, è quanto mai opportuno ribadire la necessità della diffusione di un’Educazione Ambientale come un processo continuo, esteso alla vita intera, tanto scolastica quanto extrascolastica, capace di proporre e stimolare profondi cambiamenti nei modi di pensare e negli stili di vita, partendo dalla consapevolezza che viviamo in un mondo complesso, globalmente interconnesso, dove sicurezza, energia, agricoltura, economia, cambiamenti del clima non sono questioni separate ma differenti aspetti di un unico sistema globale.

Si è assistito, ultimamente, ad un notevole sviluppo dell’educazione ambientale, sia come elaborazione di strategie nazionali, sia a livello regionale, dove infatti è presente una ricca tradizione di elaborazioni teoriche e metodologiche in relazione all’educazione ambientale che hanno favorito un’evoluzione delle esperienze in tale campo con la proposizione di percorsi sempre più qualificati dal punto di vista delle metodologie che, partendo dai problemi del territorio, si pongono l’obiettivo di affrontare la complessità del rapporto tra sviluppo e ambiente, tra locale e globale, favorendo un’educazione ambientale orientata allo sviluppo sostenibile.

L’informazione e l’educazione ambientale sono strumenti preventivi ed integrati delle politiche ambientali, determinanti per la promozione di una cultura ambientale e dello sviluppo sostenibile in un contesto in cui spesso l’utilizzo del territorio presenta elementi in contrasto con gli obiettivi di sostenibilità, non solo ecologica e culturale, ma anche economica, visti gli ingenti danni economici dovuti al dissesto idrogeologico, sia per i problemi connessi ai fenomeni di urbanizzazione e di concentrazione produttiva, sia per il deterioramento del paesaggio e dei beni culturali; risulta grave, inoltre, lo scostamento dagli obiettivi di sostenibilità ecologica, in termini di prelievi di risorse come di pressioni, di sfruttamento eccessivo, come anche di sottoutilizzo e di abbandono.

Nell’attuazione delle strategie di sostenibilità, la condivisione delle responsabilità riveste un ruolo centrale per il miglioramento dei processi decisionali, unitamente alla ricerca del consenso che deve essere acquisito a tutti i livelli della vita sociale (economico-politico, istituzionale, amministrativo, produttivo, culturale), quindi è necessario sviluppare forme di conoscenza ed informazioni in grado di creare o migliorare una coscienza pubblica e privata e di attivare nuove responsabilità individuali o collettive, attraverso il coinvolgimento delle generazioni giovanili, come quelle adulte.

In questa prospettiva, la Giunta regionale, con deliberazione n. 47-11385 del 23.12.2003, ha approvato il “Programma regionale IN.F.E.A. per gli anni 2004/05" confermando l’importanza dei processi di comunicazione e di sensibilizzazione aventi come oggetto le tematiche ed i problemi ambientali e puntualizzando i temi oggetto delle azioni, di cui si prende atto nella stesura del presente documento. La seconda direttrice del citato Programma, che riguarda il versante delle iniziative e delle attività in materia INFEA, conferma al punto 2.1.1 le modalità di sostegno alle iniziative proposte dai Laboratori territoriali lungo un asse di finanziamento privilegiato, in attuazione degli impegni assunti con le convenzioni tra l’Assessorato Ambiente e le Amministrazioni, sede dei Laboratori, riconoscendo in questo modo l’impegno assunto da queste Amministrazioni nella collaborazione per la diffusione dell’educazione ambientale attraverso la proposta e lo sviluppo di iniziative frutto di elaborazione e concertazione a livello locale e particolarmente caratterizzate in termini di qualità, continuità e coinvolgimento di diversi soggetti pubblici e privati. Nello stesso paragrafo, al punto 2.1.2, viene confermato anche il sostegno alle iniziative che vengono proposte all’Assessorato Ambiente al di fuori dei canali della Rete regionale, nel rispetto delle procedure approvate annualmente con Deliberazione della Giunta Regionale; il bando in questo caso è aperto alla presentazione di progetti, sulla scorta degli indirizzi formulati, da parte di Amministrazioni, Associazioni, e Reti di scuole.

Tutto ciò premesso e considerato che l’azione di documentazione, informazione, sensibilizzazione ed educazione ambientale impostata dall’Assessorato all’Ambiente prevede il sostegno in forma di contributo finanziario ad iniziative proposte e sviluppate localmente da soggetti sia amministrativi, sia a carattere associativo.

Rilevato che il sistema dei contributi ha rappresentato un’efficace modalità operativa per dare spazio all’iniziativa e alla progettualità sviluppata a livello locale, valorizzando e incentivando da un lato l’azione di enti pubblici e di associazioni, e dall’altro contribuendo allo sviluppo di un sistema di rete regionale articolato in Laboratori Territoriali presenti in tutte le province piemontesi.

Osservato che i Laboratori Territoriali sono stati costituiti allo scopo di raccordare, sul piano organizzativo e propositivo, le amministrazioni, gli enti, le associazioni e la scuola, ed attualmente rappresentano un punto di riferimento per attivare la più ampia partecipazione dei soggetti presenti a livello territoriale nell’organizzazione di iniziative di sensibilizzazione ed educazione ambientale, perseguendo la qualità metodologica e progettuale e garantendo la continuità nel tempo dell’azione informativa ed educativa.

Considerato, inoltre, che la valorizzazione del territorio deve essere perseguita attraverso una partecipazione, per quanto possibile, allargata e corresponsabile di tutti gli attori sociali che operano in campo ambientale e che, pertanto, è opportuno il coinvolgimento degli enti e delle associazioni del territorio, anche con la sperimentazione di nuove modalità organizzative ed operative e di gestione dei progetti, che puntino su azioni integrate, innanzitutto di tipo preventivo, finalizzate alla protezione e valorizzazione delle risorse ambientali ed al loro utilizzo ecocompatibile.

Rilevato che nel disegno di legge n. 605 (Bilancio di previsione per l’anno finanziario 2004 e bilancio pluriennale per gli anni 2004-2006), presentato al Consiglio regionale in data 4.12.2003, è stanziata la somma di euro 800.000 sul cap. 15640, si ritiene opportuno, nella presente fase, rinviare ad un successivo atto deliberativo, da adottarsi ad avvenuta approvazione del bilancio regionale relativo all’esercizio 2004, la quantificazione delle risorse che saranno destinate al sostegno delle suddette iniziative.

Visto l’art. 5 dello Statuto della Regione Piemonte;

vista la Legge Regionale n. 32 del 1982;

vista la DGR n. 47-11385 del 23.12.2003 di approvazione del Programma INFEA per gli anni 2004-2005;

per quanto sopra premesso, la Giunta Regionale, unanime con voto espresso nelle forme di legge,

delibera

- di approvare i criteri, le procedure e le modalità per la richiesta di contributi per azioni ed iniziative di documentazione, informazione e sensibilizzazione in campo ambientale ideate, attivate e gestite da enti pubblici, da associazioni senza fini di lucro e dai Laboratori della Rete regionale di servizi per l’educazione ambientale per l’anno 2004, come previsti dal documento allegato alla presente deliberazione di cui è parte integrante;

- di prevedere il sostegno contributivo per le azioni ed iniziative di documentazione, informazione e sensibilizzazione in campo ambientale ammesse a contributo fino al 50 % delle spese ammissibili, richiedendo la compartecipazione economica da parte degli enti pubblici, delle associazioni senza fini di lucro e degli enti sede di Laboratorio Territoriale;

- di rinviare ad un successivo atto deliberativo, da adottarsi ad avvenuta approvazione del bilancio regionale relativo all’esercizio 2004, la quantificazione delle risorse che saranno destinate al finanziamento delle suddette iniziative;

- di prevedere la contemporanea pubblicazione, sul Bollettino Ufficiale della Regione, della deliberazione e del documento allegato relativo ai criteri, alle procedure e alle modalità per le richieste di contributo.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato

BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI AD ENTI PUBBLICI, ALLE AMMINISTRAZIONI SEDE DEI LABORATORI TERRITORIALI DELLA RETE REGIONALE DI SERVIZI PER L’EDUCAZIONE AMBIENTALE E ALLE ASSOCIAZIONI SENZA FINI DI LUCRO PER AZIONI ED INIZIATIVE DI DOCUMENTAZIONE, INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE IN CAMPO AMBIENTALE PER L’ANNO 2004.

FINALITA’ E LINEE DI INTERVENTO

La Regione Piemonte intende promuovere e cofinanziare la progettazione e la realizzazione di azioni di documentazione, informazione e sensibilizzazione in campo ambientale coerenti con gli orientamenti dell’Unione Europea e della più recente legislazione nazionale e regionale e con i contenuti e i temi del “Programma regionale IN.F.E.A. (informazione formazione educazione ambientale) anni 2004/05"approvato dalla Giunta regionale con D.G.R. n. 47-11385 del 23.12.03.

Il presente bando, in particolare, intende promuovere la sostenibilità ambientale attraverso la presentazione di progetti caratterizzati da strumenti in grado di sollecitare la partecipazione di tutti gli attori sociali, pubblici e privati, chiamati a diversi livelli e con competenze differenziate a definire obiettivi, strategie ed azioni per attività integrate di educazione, informazione e sensibilizzazione in campo ambientale.

Nella costruzione dei progetti la modalità tecnica della progettazione partecipata, attraverso l’interazione di diverse competenze, costituisce un fondamentale elemento qualitativo, in quanto favorisce la condivisione di obiettivi e risorse e può determinare una maggiore vicinanza fra decisori e utenti.

Tale percorso di lavoro, quindi, favorisce ambiti di collaborazione tra soggetti diversi, o li rafforza sulla scorta di esperienze consolidate.

Le iniziative potranno essere rivolte ad ambiti diversi quali i minori e/o adolescenti e alle loro famiglie, le scuole, la comunità locale ed a specifiche categorie professionali, perseguendo le seguenti linee di intervento:

* rafforzare le conoscenze specifiche sui temi ambientali dei cittadini e delle istituzioni;

* promuovere la riduzione della vulnerabilità del sistema ambientale rispetto alle dinamiche antropiche e del sistema socioeconomico;

* stimolare cambiamenti nei comportamenti e nelle abitudini, promuovendo atteggiamenti di rispetto e di responsabilità nei confronti dell’ambiente;

* promuovere la partecipazione e la condivisione dei temi e dei problemi ambientali da parte di tutti i portatori di interesse (mondo istituzionale, imprenditoriale, della scuola, del volontariato...)

* diffondere informazioni e conoscenze sui temi ambientali ed incentivare la partecipazione del pubblico ai processi decisionali riguardanti l’ambiente;

* promuovere la conoscenza del territorio in cui si colloca l’iniziativa nelle sue dinamiche e nei suoi rapporti con l’uomo.

TEMI OGGETTO DELLE AZIONI

a) conoscenza, tutela, valorizzazione del patrimonio ambientale e salvaguardia della biodiversità;

b) prevenzione dei rischi ambientali;

c) sensibilizzazione per una corretta gestione dei rifiuti: riduzione, recupero e riutilizzo;

d) sensibilizzazione per un corretto uso delle risorse idriche;

e) risparmio energetico e riduzione dei gas climalteranti;

f) educazione alla mobilità sostenibile;

g) processi di Agende XXI svolti in ambito scolastico;

h) agricoltura, alimentazione e salute;

i) certificazione ambientale nell’ambito delle Pubbliche Amministrazioni.

Le iniziative possono essere realizzate con le seguenti tipologie di intervento:

* la progettazione e realizzazione di campagne informative, di sensibilizzazione, l’adozione di strumenti di analisi sulla sostenibilità dei comportamenti individuali o familiari;

* processi di Agenda 21 in ambito scolastico (analisi della situazione ambientale in cui è inserita la scuola, forum scolastici, progettazione e realizzazione di azioni concrete volte a migliorare l’ambiente scolastico);

* l’ascolto-monitoraggio sulle propensioni e comportamenti dei cittadini di un particolare territorio;

* la realizzazione di specifici prodotti di comunicazione, sia di tipo cartaceo che multimediale;

* la realizzazione di convegni, seminari, workshop su tematiche rilevanti a livello locale;

SOGGETTI BENEFICIARI

Enti pubblici, Amministrazioni sede dei laboratori territoriali della Rete regionale di servizi per l’educazione ambientale e Associazioni non aventi finalità di lucro, attestata con la presentazione di copia dello statuto o dell’atto costitutivo, qualora non ancora in possesso del competente Settore regionale.

TERMINE E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

La data ultima per la presentazione delle domande e dei progetti è stabilita il giorno 31 marzo 2004 entro le ore 15,30. Le istanze presentate o spedite oltre tale data non saranno ammesse all’istruttoria.

Le domande, regolarizzate ai fini dell’imposta di bollo (D.P.R. n. 642/72 e successive modificazioni), con esclusione degli enti pubblici e delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale (ONLUS), sono da prodursi a firma del legale rappresentante.

Consegna:

* a mano: la consegna delle domande e dei progetti dovrà essere effettuata presso il Settore Politiche di Prevenzione, Tutela e Risanamento Ambientale, in Via Principe Amedeo, 17 a Torino, II° piano e attestata dal numero di protocollo, (orario 10/12 - 14/15,30 dal lunedì al giovedì e 10/12 il venerdì);

* spedizione: le domande ed i progetti dovranno essere indirizzate a: Regione Piemonte, Assessorato Ambiente, Settore Politiche di prevenzione, tutela e risanamento ambientale, via Principe Amedeo, 17 - 10123 Torino (farà fede il timbro postale);

* mediante telefax, utilizzando il numero 011/432.3961, accompagnate dalla fotocopia non autenticata del documento di identità del legale rappresentante, con l’obbligo - entro i dieci giorni successivi - di integrare la domanda con la marca da bollo relativa (salvo i casi di esenzione), mediante consegna a mano o invio per posta.

Sulla busta contenente l’istanza di contributo o nell’oggetto del fax dovrà essere scritto: “L.R.: 32/82 - Sostegno ad azioni ed iniziative di documentazione, informazione e sensibilizzazione in campo ambientale - anno 2004".

Per informazioni:

dott.ssa Anna Maria Sacco, tel. 011/432.4772, e-mail: annamaria.sacco@regione.piemonte.it

dott. Alessandro Palese, tel. 011/432.4761, e-mail: palese@regione.piemonte.it

MODALITA’ PER LA COMPILAZIONE DELLA DOMANDA

La domanda ed i progetti dovranno essere compilati utilizzando i modelli approvati con determinazione del dirigente e pubblicati sul presente numero del B.U.R.P.

Sono previsti i seguenti modelli:

1. per gli Enti pubblici ed Associazioni senza fini di lucro:

? Modello di domanda per la richiesta di contributo;

? Scheda di presentazione del progetto;

? Modello per la presentazione del rendiconto finale.

In caso di progetti da attuarsi da parte di una pluralità di soggetti, la domanda deve essere presentata da un soggetto capofila, con allegata lettera di adesione dei partner. Il soggetto capofila, in caso di ammissione del progetto, sarà il beneficiario del contributo, nonché attuatore e responsabile.

2. per i Laboratori Territoriali:

? Modello di domanda per le richieste di contributo

? Scheda riassuntiva del programma di attività

? Scheda di presentazione dei progetti

Le schede dei progetti, con l’indicazione del responsabile e del referente, dovranno consentire la valutazione della rispondenza complessiva del progetto agli obiettivi generali espressi nel presente bando e la coerenza delle azioni previste ai fini del raggiungimento degli obiettivi progettuali indicati. Le schede, dovranno, inoltre, essere corredate da un piano economico complessivo con la specificazione delle singole voci di spesa, delle risorse eventualmente impegnate e di altri contributi richiesti o concessi.

Non verranno esaminati eventuali documenti allegati ai progetti diversi da quelli richiesti.

Le schede riassuntive dei progetti dovranno pervenire alla Regione anche in versione informatica, tramite floppy-disk o con messaggio e-mail ai seguenti indirizzi:

annamaria.sacco@regione.piemonte.it

palese@regione.piemonte.it

Nel caso in cui la documentazione pervenuta non consenta di svolgere un adeguato esame della proposta, il Settore regionale competente potrà richiedere, anche per via breve, le necessarie integrazioni.

Le iniziative per le quali si richiede il contributo potranno essere avviate autonomamente prima dell’approvazione dei relativi atti, senza che ciò comporti alcun impegno da parte dell’Amministrazione regionale.

AMMONTARE DEL CONTRIBUTO

Il sostegno contributivo che comunque non potrà eccedere il 50% del costo totale dell’iniziativa, è fissato per un ammontare non eccedente euro 30.000 per gli enti pubblici, euro 50.000 per le amministrazioni sede dei laboratori territoriali della Rete regionale di servizi per l’educazione ambientale e euro 10.000 per le associazioni senza fini di lucro.

I contributi, subordinati alla disponibilità finanziaria del bilancio regionale per l’anno 2004 saranno assegnati, previa istruttoria, con Determinazione del dirigente responsabile del Settore “Politiche di prevenzione, tutela e risanamento ambientale”, secondo le modalità sotto indicate.

MODALITA’ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO E CRITERI DI VALUTAZIONE PER GLI ENTI PUBBLICI ED ASSOCIAZIONI SENZA FINI DI LUCRO

Il contributo regionale sarà erogato in un’unica soluzione a conclusione dell’iniziativa, previa presentazione della seguente documentazione attestante la conclusione delle attività, che dovrà essere presentata sui modelli preposti e pubblicati sul presente numero del B.U.R.P:

- relazione attestante la conclusione delle attività da compilare secondo il modello predisposto;

- rendiconto delle spese sostenute con riferimento all’ammontare del costo complessivo per la realizzazione dell’intero progetto;

- dichiarazione sostitutiva di atto notorio relativa al rendiconto;

- materiale eventualmente prodotto, utile come documentazione per i Laboratori Territoriali e per il Settore competente (congruo numero di copie) che dovrà essere inviato direttamente ai suddetti.

Nel caso in cui l’ammontare delle spese sostenute per la realizzazione del progetto risultasse inferiore alla spesa prevista, il contributo stesso sarà erogato in misura proporzionale al costo complessivo effettivamente sostenuto per l’iniziativa.

La valutazione dei progetti presentati da Enti pubblici ed Associazioni senza fini di lucro sarà effettuata con l’utilizzo di un metodo di analisi multicriteriale, approvato con determinazione dirigenziale e pubblicato sul presente numero del B.U.R.P., che permette di stilare una graduatoria dei progetti ammissibili. I progetti ammissibili verranno finanziati in ordine di graduatoria, fino all’esaurimento dei fondi disponibili.

Tale valutazione sarà effettuata sulla base delle seguenti dimensioni:

1. qualità del progetto

2. diffusione e ampiezza dell’impatto

3. dimensione economica

Ad ogni dimensione corrispondono più criteri di valutazione che fanno riferimento agli elementi progettuali richiesti nella “scheda di presentazione del progetto” (di cui al modello approvato con determinazione dirigenziale e pubblicato sul presente numero del B.U.R.P).

* qualità del progetto: livello di dettaglio, progettazione partecipata, monitoraggio e valutazione efficacia;

* diffusione e ampiezza dell’impatto: piano di comunicazione, diffusione sul territorio regionale, utenza coinvolta, coinvolgimento;

* dimensione economica: coerenza e correttezza del piano finanziario, affidabilità, trasferibilità ed innovazione.

MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO PER LE AMMINISTRAZIONI SEDE DI LABORATORIO TERRITORIALE

La concessione del contributo sarà subordinata alla verifica dei seguenti requisiti:

1. rapporto convenzionale in essere

2. redazione dei progetti secondo i modelli pubblicati sul presente numero del B.U.R.P.

L’ammontare del contributo verrà determinato in base alla valutazione della qualità del programma di attività del Laboratorio, che verrà effettuata dal Settore regionale competente, attraverso un’analisi che terrà conto sia degli elementi costitutivi dei progetti sia delle modalità di redazione delle domande.

I progetti dei Laboratori Territoriali saranno approvati, previa istruttoria, con Determinazione del Dirigente del Settore “Politiche prevenzione, tutela e risanamento ambientale” ed il contributo, stante il rapporto convenzionale con le Amministrazioni sede dei Laboratori, sarà erogato in un’unica soluzione con atto di liquidazione successivamente all’approvazione dei progetti.

I criteri di valutazione dei programmi dei Laboratori Territoriali sono i seguenti:

* analisi del contesto di riferimento in cui si colloca l’intervento

* finalità generali del progetto e delle sue eventuali articolazioni

* tipologia dei destinatari e delle azioni previste

* descrizione delle fasi di realizzazione del progetto

* tempi di attuazione previsti

* aspetti qualificanti del progetto, con particolare riferimento agli obiettivi, alle metodologie e agli strumenti previsti per il monitoraggio delle attività

* prospettive di sviluppo delle iniziative e possibile estensione e riproducibilità delle stesse

* disponibilità a redigere articoli per il bollettino Rete Ambiente News, corredati da documentazione fotografica, in relazione alle diverse fasi di attuazione dei progetti

A conclusione dei lavori, le Amministrazioni assegnatarie dovranno presentare la rendicontazione finale sulla falsariga dei modelli predisposti per gli Enti pubblici e le Associazioni, corredata da una relazione con tutti gli elementi di conoscenza e le informazioni utili ad illustrare lo sviluppo e la realizzazione dei progetti, i risultati ottenuti e copia di eventuali materiali prodotti in numero adeguato a dotarne tutti gli altri laboratori territoriali.

E’ fatta salva per i Laboratori Territoriali, previa comunicazione al Settore regionale competente, la possibilità di stornare risorse da un’iniziativa all’altra del programma purché l’impiego dei fondi sia conforme con le finalità del programma stesso.

MOTIVI DI NON AMMISSIBILITÀ ALL’ISTRUTTORIA

Non saranno ammesse all’istruttoria:

1. domande presentate direttamente dalle scuole, ad eccezione di consorzi o di reti di scuole formalmente costituiti, ai sensi dell’art. 7 del D.P.R. n.275 dell’8 marzo 1999;

2. iniziative che sviluppano temi diversi da quelli previsti nel presente Bando;

3. corsi di formazione professionale;

4. istanze consegnate o spedite (farà fede il timbro postale) oltre il 31 marzo 2004;

5. domande che presentano richieste di contributo superiori all’ammontare previsto;

6. domande e progetti non compilati sui modelli pubblicati sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte;

7. domande e progetti incompleti o privi dei requisiti richiesti dal bando;

8. domande presentate da enti pubblici e associazioni che hanno subito provvedimento di revoca di contributo in seguito alla mancata attuazione del progetto, (escluse le ipotesi di rinuncia), a valere dal 1.1.2001, con riferimento alla data dell’atto di revoca;

9. domande inviate da enti convenzionati nell’ambito della Rete regionale di servizi per l’educazione ambientale non inserite nella programmazione dei Laboratori Territoriali.

ONERI NON AMMISSIBILI A CONTRIBUTO

* Allestimento o recupero di strutture da destinarsi a Centri di educazione ambientale

- Ripristino di aree degradate

- Arredi vari, compresi quelli per parchi e giardini (con esclusione di bacheche illustrative per esposizione e percorsi autoguidati)

- Beni immobili

- Spese per l’ordinario funzionamento dell’organizzazione

- Oneri relativi ad iniziative autopromozionali dell’organizzazione.

SPESE AMMISSIBILI A CONTRIBUTO

- Costi relativi al personale per progettazione e gestione delle attività da realizzare (ore/persona)

- Uscite e visite sul territorio

- Affitto locali ed attrezzature per lo svolgimento delle attività

- Acquisto attrezzature e materiali (max 20%)

- Realizzazione materiali per la documentazione e diffusione dei risultati del progetto (pagine web, CD-ROM, opuscoli...)

- Produzione di materiali e sussidi didattici

- Realizzazione di prodotti informativi e comunicativi (articoli per Rete Ambiente News e/o giornali locali)

- Spese generali descritte nel dettaglio (max 5%)

REVOCA DEI CONTRIBUTI

Il contributo regionale del Bando in oggetto sarà revocato qualora non siano ottemperate le disposizioni indicate in merito all’erogazione dei contributi e qualora il progetto non sia terminato entro due anni dalla data di pubblicazione sul bollettino ufficiale dell’atto di ammissione a contributo.

RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO E TRATTAMENTO DATI PERSONALI

Il responsabile del procedimento è individuato nella persona del dott. Carlo Bonzanino, dirigente responsabile del Settore “Politiche di prevenzione, tutela e risanamento ambientale”.

A norma della Legge 675/1996 “Tutela della persona e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali” si informa che il trattamento dei dati personali che verranno comunicati alla Regione Piemonte, Settore “Politiche di prevenzione, tutela e risanamento ambientale”, sarà unicamente finalizzato all’espletamento delle proprie funzioni istituzionali di informazione, documentazione e promozione delle politiche ed attività realizzate nel settore della tutela ambientale. L’istanza di contributo equivale a consenso al trattamento dei dati da parte del responsabile del procedimento, individuato nella persona del Dirigente del Settore “Politiche di prevenzione, tutela e risanamento ambientale”.