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Bollettino Ufficiale n. 03 del 22 / 01 / 2004

Codice 25.9
D.D. 6 novembre 2003, n. 1737

O.M. n. 3090 del 18/10/2000. Evento alluvionale autunno 2000 - Conferenza di servizi di Verbania. Comune di Antrona Schieranco. Lavori di formazione tratto di acquedotto comunale in loc. Madonna e San Pietro mediante spostamento del tracciato per attraversamento del torrente Ovesca - Perizia di variante. Importo progetto: Euro 51.645,69=. Importo perizia: Euro 51.645,69=. Importo finanziamento: Euro 51.645,69=

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di approvare il progetto dei lavori di formazione tratto di acquedotto comunale in località Madonna e San Pietro mediante spostamento del tracciato per attraversamento del torrente Ovesca - Perizia di variante, in Comune di Antrona Schierando dell’importo complessivo di Euro 51.645,69= così suddiviso:

a) Per lavori di cui oneri per la
sicurezza Euro 1.962,53    Euro    38.592,16
b) Somme a disposizione dell’Amministrazione:
per I.V.A. su importo lavori    Euro    3.859,22
per spese generali e tecniche    Euro     5.732,67
per I.V.A. su spese generali e tecniche    Euro    1.284,12
Per oneri relativi alla servitù
Euro/ml. 3.10    Euro    2.135,03
per arrotondamenti    Euro    42,49
Sommano    Euro    13.053,53
Totale    Euro    51.645,69

- Nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale:

1) i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto necessario, tenendo in preminente considerazione in qualsiasi fase e circostanza la stabilità del terreno e il buon regime delle acque;

2) in corso d’opera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smottamenti, scoscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;

3) gli sbancamenti in depositi sciolti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;

4) dovrà essere posta particolare cura nell’esecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare l’insorgere di fenomeni di dilavamento, erosione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendole a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo dei muri di sostegno;

5) il reinterro per la ricostruzione della morfologia circostante potrà avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però l’impiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;

6) i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nell’ambito degli interventi dovranno essere allontanati dall’area e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali di rii o colatori;

7) dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11/03/1988 sulle norme geotecniche.

- Di autorizzare l’esecuzione dei lavori di variante di cui sopra ai sensi del R.D. n. 523/1904 e della L.R. n. 45/1989.

- Di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonchè urgenti e indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche e integrazioni.

I lavori e le espropriazioni occorrenti per la realizzazione dell’opera di cui trattasi dovranno iniziarsi entro anni uno e compiersi entro anni cinque dalla data della presente determinazione.

Con il presente provvedimento è autorizzata l’occupazione del sedime demaniale per la realizzazione dell’opera.

Con successivo atto verrà rilasciato il provvedimento concessorio al fine della regolarizzazione amministrativa e fiscale dell’occupazione delle aree demaniali in questione.

Contro il presente provvedimento è possibile il ricorso al Tribunale Amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole