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Bollettino Ufficiale n. 03 del 22 / 01 / 2004

Deliberazione della Giunta Regionale 19 gennaio 2004, n. 38-11542

Disposizioni transitorie in materia di revisione dei dimensionamenti delle Autonomie scolastiche statali e attivazione di indirizzi ordinamentali di istruzione secondaria superiore - a.s. 2004/2005

A relazione dell’Assessore Leo:

Visti:

il d.lgs. 1 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59";

la l.r. 44/2000 “Disposizioni normative per l’attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 ‘Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59", come modificata dalla l.r. 5/2001;

la D.C.R. 22 settembre 1998, n. 492-10965 “Legge 15 marzo 1997, n. 59 - art. 21. Dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche statali. Indirizzi di programmazione e criteri generali”;

la D.C.R. 541-6876 del 27 maggio 1999 di approvazione dei criteri integrativi di deroga a quelli approvati con D.C.R. 22 settembre 1998, n. 492-10965;

la D.C.R. 25 gennaio 2000, n. 613 “Legge 15 marzo 1997, n. 59, articolo 21 e D.P.R. 18 giugno 1998, n. 233 - Approvazione piano regionale di dimensionamento delle istituzioni scolastiche statali” che ha definito l’attuale assetto del sistema regionale dell’istruzione;

Stante che:

ai sensi del D.P.R. 233/1998 la Regione ha approvato il piano regionale di dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche statali, con le finalità di garantire l’efficace esercizio dell’autonomia amministrativa, organizzativa, didattica e di ricerca e progettazione educativa prevista dall’articolo 21 della legge 59/1997, nonché di dare stabilità nel tempo alle stesse istituzioni e di offrire alle comunità locali una pluralità di scelte, articolate sul territorio, tali da favorire l’esercizio del diritto all’istruzione;

l’articolo 138 del d.lgs. 112/1998 ha delegato alle Regioni, ai sensi dell’articolo 118 comma secondo della Costituzione, le funzioni amministrative in materia di istruzione scolastica fra le quali, in particolare, la programmazione sul piano regionale, nei limiti della disponibilità di risorse umane e finanziarie, della rete scolastica, sulla base dei piani provinciali, assicurando il coordinamento con la programmazione dell’offerta formativa integrata tra istruzione e formazione professionale;

l’articolo 139 del d.lgs. precitato ha trasferito, ai sensi dell’articolo 128 della Costituzione, alle Province in relazione all’istruzione secondaria superiore, e ai Comuni in relazione agli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni amministrative concernenti, fra l’altro, l’istituzione, l’aggregazione, la fusione e la soppressione di scuole in attuazione degli strumenti di programmazione, nonché la redazione dei piani di organizzazione della rete delle istituzioni scolastiche;

Considerato che:

dal 1998 opera il Tavolo di confronto composto da Regione Piemonte, Province, ANCI, UNCEM e Direzione regionale MIUR che sulla problematica relativa alla programmazione della rete scolastica ha elaborato documenti di indirizzo;

dall’approvazione del piano regionale di cui alla DCR 613/2000, già sottoposto a revisioni limitate alle esigenze non procrastinabili emergenti sul territorio, anche per l’a.s. 2004/2005, si è evidenziata in alcuni contesti territoriali la necessità sia di un più funzionale dimensionamento, sia dell’attivazione di nuovi indirizzi di studio nella scuola secondaria superiore per razionalizzare la distribuzione e integrare l’offerta d’istruzione sul territorio;

il contesto di riferimento non è mutato essendo in divenire il processo di attuazione della legge 53/2003 di riforma della scuola e che, altresì, permangono le indicazioni ministeriali sulle operazioni sulle istituzioni scolastiche statali a suo tempo emanate con nota del 30 ottobre 2002 del Dipartimento per i servizi nel territorio del Ministero Istruzione Università e Ricerca (MIUR);

Considerato che il Tavolo di confronto, riunitosi in data 19 settembre 2003, alla luce del suddetto quadro normativo in evoluzione, ha deciso di riaprire a livello provinciale il procedimento per la revisione del dimensionamento per l’a.s. 2004/2005. A tal fine ha diramato, in data 10 ottobre 2003, un documento di criteri transitori per la revisione/razionalizzazione dell’attuale rete scolastica e per l’individuazione di indirizzi di studio nella scuola secondaria superiore, confermando i criteri e le procedure adottati lo scorso anno debitamente integrati e stabilendo, in particolare i punti seguenti:

“ - il numero delle autonomie non deve essere aumentato, in quanto la revisione ha l’unico scopo di provvedere a situazioni di necessità adeguatamente motivate da risolvere in tempo utile per l’anno scolastico 2004/2005. In caso di soppressione di un’autonomia è consentita la compensazione con la istituzione di nuova autonomia anche in altra Provincia;

- le operazioni sul dimensionamento (istituzioni, soppressioni, fusioni, sdoppiamenti, accorpamenti e cambi di aggregazione di scuole o parti di esse) devono attenersi ai parametri fissati dall’articolo 2 del D.P.R.18 giugno 1998, n. 233 integrati con DCR 541-6876 del 27 maggio 1999 di approvazione di criteri in deroga a quelli generali già definiti con DCR n. 492-10965 del 22 settembre 1998;

- le operazioni sul dimensionamento ritenute indispensabili devono essere congruenti con le esigenze di razionalizzazione sul territorio, riequilibrio e risistemazione degli assetti preesistenti ed, in particolare, con le esigenze di maggiore funzionalità organizzativa e didattica, fruibilità del servizio ed economicità nell’utilizzo delle risorse, consolidamento degli istituti comprensivi e continuità didattica, integrazione dell’offerta formativa in relazione al bacino di utenza;

- le proposte di istituzione di indirizzi di studio nella scuola secondaria superiore non devono riguardare indirizzi sperimentali essendo tuttora in divenire l’attuazione della riforma della scuola. Devono invece limitarsi agli indirizzi a carattere ordinamentale al fine di conseguire una più razionale ed efficace distribuzione dell’offerta formativa sul territorio e di garantire l’esercizio del diritto di scelta da parte delle famiglie;

- ogni Provincia promuove le consultazioni degli enti locali interessati, della componente scuola (Autonomie scolastiche interessate) e di altri soggetti che la Provincia riterrà di sentire a livello territoriale assumendo come riferimento i Centri per l’impiego ritenuti più funzionali alle attuali esigenze rispetto ai distretti scolastici.

Le Province sono tenute ad invitare il CSA territorialmente competente alle consultazioni affinché possa dare un parere mirato alla soluzione di eventuali problemi.

Le consultazioni potranno riguardare anche soltanto i Comuni e le Istituzioni scolastiche direttamente interessati all’esame dell’eventuale revisione dei dimensionamenti. Anche in tal caso le Province sono tenute ad invitare il CSA.

Le Province devono concludere le consultazioni entro il 31 ottobre 2003, formalizzando le risultanze (con verbali e/o schede sintetiche) da presentare al Tavolo di confronto;

- l’ANCI e l’UNCEM provvedono a comunicare ai Comuni e alle Comunità Montane i criteri e le procedure per le operazioni sul dimensionamento scolastico per l’a.s. 2004/2005 per favorire la partecipazione al processo decisionale e, soprattutto, l’espletamento delle funzioni trasferite ai Comuni in ordine al dimensionamento scolastico relativamente alle scuole dell’infanzia, elementari e medie inferiori;

- le Province e i Comuni dovranno organizzare un equo ed efficace sistema d’interlocuzione con la componente scuola e con le Istituzioni scolastiche interessate alle operazioni di dimensionamento, al fine di pervenire alle intese previste, acquisendo il parere obbligatorio delle Istituzioni scolastiche coinvolte nelle operazioni sul dimensionamento;

- i Comuni interessati redigono il piano di revisione/razionalizzazione sul dimensionamento con atto deliberativo in relazione alle scuole dell’infanzia, elementari e medie inferiori, ovvero formulano la determinazione anche in altra forma (ad es. parere, nota, lettera) che inviano alla Provincia e per conoscenza alla Regione nei tempi utili per l’adozione del piano provinciale. In mancanza vale come manifestazione di volontà la posizione espressa dai Comuni nella consultazione/incontro promosso dalla Provincia.

Nel caso di scuole di grado inferiore a carattere intercomunale si procede mediante concertazione fra i Comuni interessati, ciascuno dei quali può assumere l’iniziativa e adottare gli atti conseguenti, acquisito il parere obbligatorio delle Istituzioni scolastiche coinvolte.

Ai sensi del comma 3 dell’articolo 139 del d.lgs. 112 la risoluzione dei conflitti tra istituzioni di scuola materna e primaria è conferita ai Comuni.

- il Tavolo di confronto si riunisce entro il 28 novembre 2003 per valutare: a) le risultanze delle consultazioni provinciali comprendenti le proposte formulate dai Comuni secondo le procedure indicate al numero 8; b) il parere della Direzione regionale MIUR sulla congruità delle proposte sulla revisione/razionalizzazione della rete scolastica anche in relazione all’organico e degli indirizzi ordinamentali di studio di istruzione secondaria superiore; c) gli eventuali conflitti rilevati sul territorio; d) gli atti deliberativi e i tempi operativi di adozione e di trasmissione in caso di esigenze temporali diverse da quelle indicate nel presente documento;

- le Province adottano il piano di revisione/razionalizzazione del dimensionamento e le proposte di indirizzi di studio di istruzione secondaria per l’a.s. 2004/2005, entro il 6 dicembre 2003, con atto deliberativo della Giunta provinciale;

- la Giunta regionale approva il piano regionale concernente le disposizioni transitorie in materia di revisione/razionalizzazione del dimensionamento delle Autonomie scolastiche statali nonchè attivazione di indirizzi ordinamentali di istruzione superiore a.s. 2004/2005, entro il 22 dicembre 2003, acquisite le deliberazioni delle Province interessate. Il piano regionale di norma prende atto dei piani provinciali. Qualora la Provincia competente non provveda all’adozione del piano provinciale di competenza, il Tavolo di confronto si riunisce prima della scadenza prevista per l’adozione del piano regionale per valutare la problematica e supportare l’Amministrazione regionale nelle determinazioni da assumere;

- entro il 13 gennaio 2004 la Direzione regionale MIUR acquisisce a sistema i dati relativi alle operazioni sul dimensionamento e sull’anagrafe degli edifici e procede all’emanazione dei decreti relativi al nuovo assetto della rete."

Stante che la definizione delle operazioni di dimensionamento e di individuazione di nuovi indirizzi di studio ha richiesto tempi ulteriori rispetto a quelli indicati nel documento di criteri sopra riportato, anche al fine di acquisire gli atti e i pareri dei soggetti istituzionali competenti. Pertanto anche il termine ultimo per l’acquisizione a sistema dei dati relativi alle operazioni di dimensionamento è stato fissato al 20 gennaio 2004 per consentire all’Ufficio Scolastico Regionale - MIUR il regolare espletamento delle operazioni di competenza (organici, mobilità del personale, ecc);

Tenuto conto della nota precitata del Dipartimento per i servizi del territorio MIUR, nella quale si ribadisce l’effettuabilità di modifiche all’assetto della rete scolastica, da limitare ad operazioni sul dimensionamento obiettivamente necessarie, ineludibili e indilazionabili e non implicanti una rimodulazione sostanziale dell’assetto scolastico preesistente, nonché la attivazione di nuovi indirizzi di studio, corsi o sezioni non implicanti ampliamenti degli attuali percorsi formativi nelle more di riorganizzazione degli stessi. In tale nota si sottolinea, inoltre, di effettuare dette attività attraverso la concertazione tra Regione e Direzione regionale MIUR per dar seguito alle richieste, formulate d’intesa dai Comuni e Province con le Istituzioni scolastiche coinvolte;

Ritenuto opportuno, in considerazione dell’evoluzione tuttora in atto del quadro normativo nazionale in materia di istruzione, di procedere, in via transitoria, per l’anno scolastico 2004/2005 ad operazioni sul dimensionamento limitatamente ai casi necessari e finalizzati al riequilibrio territoriale e ad una migliore funzionalità, nonchè all’attivazione di ulteriori indirizzi di studio nelle scuole secondarie superiori purchè a carattere ordinamentale;

Valutati i documenti pervenuti e le proposte presentate dai soggetti istituzionali competenti e sottoposti al Tavolo di confronto, da ultimo riunitosi in data 2 dicembre 2003;

Preso atto delle risultanze delle consultazioni e degli atti deliberativi delle Province, e considerati i vincoli esplicitati dalla Direzione regionale MIUR, con riferimento alle indicazioni ministeriali sulla compatibilità dell’organico di diritto regionale, e sul numero minimo di iscritti per l’effettivo funzionamento dei corsi, nonché i pareri espressi dai Centri servizi amministrativi (CSA) competenti per territorio:

1. non risultano accoglibili le richieste di istituzione di indirizzi e corsi di studio sperimentali nella scuola secondaria superiore e quelle che ampliano gli attuali percorsi formativi con trasformazioni e riconversioni di indirizzo, nelle more della riorganizzazione complessiva della scuola secondaria di secondo grado prevista dalla riforma;

2. non risultano accoglibili le operazioni sulla rete scolastica che determinerebbero un sottodimensionamento/sovradimensionamento dell’autonomia scolastica rispetto ai parametri numerici, oppure non supportate da documentazione, o tuttora oggetto di contenzioso.

Tenuto conto dei limiti dovuti ai processi di cambiamento in atto e sulla base di quanto concertato al Tavolo di confronto si ritiene opportuno accogliere le operazioni sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche statali di mera revisione e la attivazione di ulteriori indirizzi di studio nelle scuole secondarie superiori limitatamente a quelli a carattere ordinamentale e non implicanti ampliamenti degli attuali percorsi formativi nelle more di riorganizzazione degli stessi, di cui all’allegato A contenente l’elenco delle Istituzioni scolastiche e le motivazioni a margine indicate;

tutto ciò premesso, la Giunta Regionale, unanime,

delibera

di approvare, per le motivazioni indicate in premessa, per l’anno scolastico 2004/2005, le operazioni sul dimensionamento delle istituzioni scolastiche statali e l’attivazione di ulteriori indirizzi ordinamentali di studio nelle scuole secondarie superiori, secondo quanto indicato e motivato nell’allegato A alla presente deliberazione, in quanto consistenti nel mero aggiornamento con revisione e/o razionalizzazione del dimensionamento approvato con D.C.R. n. 613-1208 del 25 gennaio 2000 sulla base dei criteri concertati .

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’articolo 65 dello Statuto e dell’articolo 14 DEL d.p.g.r. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato