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Bollettino Ufficiale n. 03 del 22 / 01 / 2004

ANNUNCI LEGALI


Provincia di Vercelli - Settore Pianificazione Risorse Territoriali

Avviso al pubblico di espressione giudizio negativo di compatibilità ambientale da parte della Provincia di Vercelli (Autorità Competente). Deliberazione della Giunta Provinciale n. 52223 del 23 Dicembre 2003. Progetto di “Potenziamento dell’impianto idroelettrico denominato Bagnola in Comune di Varallo Sesia mediante una nuova opera di presa sul Torrente Mastallone in località Ponte Selva del Comune di Cravagliana”, presentato dalla ditta Poliplast S.p.A. - Via Agro n.9 - Casnigo (BG). Pubblicazione provvedimento di espressione giudizio negativo di compatibilità ambientale da parte della Provincia di Vercelli (Autorità Competente), ai sensi dell’art. 12, comma 8, della Legge Regionale 14 Dicembre 1998 n. 40. Deliberazione della Giunta Provinciale n. 52223 del 23 Dicembre 2003

(omissis)

La Giunta provinciale

Premesso che:

- il Progetto in argomento, proposto dalla Società Poliplast S.p.A., è stato precedentemente sottoposto a fase di Verifica di Compatibilità Ambientale, ai sensi dell’art. 10, L.R. 40/98, conclusasi con D.G.P. n. 8597 del 26/3/01, con cui l’Autorità Competente, Provincia di Vercelli, ha deliberato “____ di sottoporre il progetto a Valutazione di Impatto Ambientale ex L.R. 40/98 e s.m.i. ____”, poiché l’istruttoria condotta aveva fatto rilevare che le caratteristiche del Progetto e la sua localizzazione erano tali da far presupporre diversi e rilevanti impatti;

- in data 7/6/01 la Società Poliplast S.p.A. ha dato corso alla fase di Specificazione dei contenuti dello Studio di impatto ambientale, ai sensi dell’art. 11 - L.R. 40/98, presentando uno specifico piano di lavoro sulla base del quale la Provincia di Vercelli ha espresso il parere in merito alla documentazione presentata, di cui all’art. 11 - comma 3 della L.R. 40/98, con D.G.P. n. 20733 del 16/7/01;

- In data 16/01/02 la Società Poliplast S.p.A., con sede in Casnigo (BG) - Via Agro n. 9, ha presentato alla Provincia di Vercelli - Autorità competente in materia di VIA, istanza di avvio della fase di Valutazione al fine di ottenere il giudizio di compatibilità ambientale, ai sensi dell’art.12 - comma 1 - L.R. 40/98, relativamente al Progetto di “Potenziamento dell’impianto idroelettrico denominato Bagnola in Comune di Varallo Sesia mediante una nuova opera di presa sul Torrente Mastallone in località Ponte Selva del Comune di Cravagliana” (VC);

- contestualmente, il Proponente ha provveduto, ex art.12 - comma 2 lettera a) della L.R. 40/98, al deposito presso l’Ufficio Deposito Progetti della Provincia di Vercelli, Settore Pianificazione Risorse Territoriali - Via S. Cristoforo n. 3 Vercelli, del progetto composto dai seguenti elaborati datati Novembre 2001: All. 1 Relazione illustrativa, All. 2 Relazione idrologica ed idraulica, All. 3 Relazione sulle caratteristiche qualitative del corso d’acqua, All. 4 Relazione geologico-geotecnica, All. 5 Relazione sulla componente vegetazionale, Studio di impatto ambientale, Sintesi in linguaggio non tecnico, Autorizzazioni ottenute, Tav. 1 Corografia, Tav. 2 Planimetria generale su carta tecnica regionale, Tav. 3 Planimetria generale, Tav. 4 Carta d’uso del suolo, Tav. 5 Planimetria su base catastale - estratto PRGC - Carta dei vincoli, Tav. 6 Profilo longitudinale, Tav. 7 Zona opera di presa - planimetria di rilievo, Tav. 8 Zona di presa - Sezioni di rilievo, Tav. 9 Zona di presa - planimetria generale di progetto, Tav.10 Zona di presa - piante - sezioni - prospetti, Tav. 11 Sezioni tipo di posa tubazione, Tav. 12 Dettaglio attraversamento torrente Mastallone, Tav. 13 Dettaglio graffaggio condotta ai ponti esistenti, Tav. 14 Tracciato condotta forzata - particolare attraversamento corso d’acqua a monte di Bocciolaro, Tav. 15 Fabbricato centrale esistente;

- il Proponente, ai sensi dell’art. 12 - comma 2 - lettera b) della L.R. 40/98, ha dato avviso dell’avvenuto deposito degli elaborati con pubblicazione sul quotidiano La Stampa del 16/1/02;

- la Provincia di Vercelli, Autorità Competente per la VIA, ai sensi dell’art. 13 - comma 1 - della L.R. 40/98, ha dato avviso dell’avvio del procedimento mediante pubblicazione sul B.U.R. della Regione Piemonte n. 4 del 24.1.2002;

- il Progetto rientra nella categoria progettuale n.27 dell’Allegato B2 della L.R. 40/98 ed è sottoposto alla fase di Valutazione e Giudizio di Compatibilità Ambientale in attuazione della pronuncia dell’Autorità Competente in materia di VIA, Provincia di Vercelli, espressa con la Deliberazione di Giunta Provinciale sopracitata, in data 26/3/2001 n. 8597;

- la Provincia di Vercelli, con nota in data 30/1/02 n. 3113, ha sospeso i termini del procedimento richiedendo al Proponente, ai sensi della Legge n. 241/90 e s.m.i. - art. 6, integrazioni/sostituzioni per errori materiali riscontrati nella documentazione presentata in data 16/1/02;

- in data 26/3/03 la Società Proponente ha trasmesso alla Provincia di Vercelli copia delle integrazioni/sostituzioni richieste, datate Novembre 2001, costituite da: Studio di Impatto Ambientale, Sintesi in linguaggio non tecnico;

- dalla data di trasmissione della documentazione di cui sopra, 26/3/03, è ripresa la decorrenza dei termini del procedimento di cui alla L.R. 40/98;

- La Società Poliplast, con nota del 11/7/03, ha richiesto la sospensione dei termini del procedimento al fine di fornire spontaneamente, nel termine di gg. 60, integrazioni alla documentazione presentata, ai sensi dell’art. 12 - comma 6 - della L.R. 40/98;

- La Provincia di Vercelli, con nota n. 31223 del 17/7/03, ha sospeso la procedura per consentire al Proponente di presentare la documentazione integrativa di cui sopra;

- La Società Poliplast, con successiva nota del 11/9/03, ha richiesto proroga della sospensione dei termini del procedimento di cui sopra, al fine di fornire, entro la data del 15/10/03, la citata documentazione integrativa;

- la Provincia di Vercelli, con nota n. 38071 del 12/9/03, ha concesso la proroga della sospensione dei termini fino al 15/10/03, come richiesto dal Proponente, per consentire il deposito e la pubblicazione della documentazione integrativa;

- la Società Poliplast, in data 15/10/03, ha depositato all’Ufficio di Deposito Progetti della Provincia di Vercelli (Settore Pianificazione Risorse Territoriali), le integrazioni di cui sopra, datate Ottobre 2003, costituite da: All. 1 Relazione generale, All. 2 Documentazione fotografica, Tav. 1 Planimetria di rilievo, Tav. 2 Sezioni di rilievo - Progetto, Tav. 3 Zona opera di presa - planimetria generale di progetto, Tav. 4 Zona opera di presa - piante - sezioni, prospetti, Tav. 5 Sezioni tipo di posa e particolari costruttivi;

- contestualmente il Proponente, ai sensi dell’art. 12 - comma 2 - lettera b) della L.R. 40/98, ha dato avviso dell’avvenuto deposito delle integrazioni sul quotidiano “La Stampa” del 15/10/03;

- l’Organo Tecnico Provinciale, istituito con D.G.P. n. 12180 del 13/4/99 la cui struttura e funzionamento è stata stabilità con successiva D.G.P. n. 27882 del 26/6/00, ha condotto l’attività istruttoria ai sensi dell’art. 7 della L.R. 40/98 avvalendosi del supporto tecnico scientifico dell’ARPA - Sede di Vercelli;

- la Provincia di Vercelli, ai sensi di quanto disposto dall’art. 12 e 13 della L.R. 40/98, in data 21/5/03 ha attivato la Conferenza dei Servizi coinvolgendo i soggetti indicati all’art. 9 della Legge Regionale citata (Regione Piemonte, Corpo Forestale dello Stato, Azienda Sanitaria Locale ASL11 Vercelli, ARPA Piemonte, Comunità Montana Valsesia, Comune di Cravagliana, Comune di Varallo, Enel Distribuzione, Autorità di Bacino del Fiume Po, Comando Regione Militare Nord/Ovest);

- la Conferenza dei Servizi si è riunita presso la sede della Provincia di Vercelli in data 21/5/03, 27/11/03 e 17/12/03, come da verbali agli atti;

- Il Proponente è stato invitato alle riunioni della Conferenza dei servizi del 21/5/03 e 27/11/03, nel cui ambito ha illustrato il Progetto e le integrazioni presentate e ha fornito chiarimenti alle osservazioni poste dai presenti, così come risulta dai relativi verbali delle sedute di Conferenza sopra citate, depositati agli atti;

- Il Giudizio di Compatibilità Ambientale, ai sensi dell’art. 12 - comma 6 - della L.R. 40/98, viene espresso dalla Provincia di Vercelli (Autorità Competente) nel termine di 90 giorni dalla data di trasmissione della documentazione integrativa presentata in data 15/10/03, quindi entro il 12/1/04;

- dalla data di deposito degli elaborati progettuali (presso l’Ufficio Deposito Progetti della Provincia di Vercelli, 16/1/2002) non sono pervenute, ai sensi dell’art. 14 - comma 1 lettera b) della L.R. 40/98, osservazioni sui possibili effetti dell’intervento;

- dalla data di deposito delle integrazioni spontaneamente fornite dal Proponente in data 15/10/03, è pervenuta nota da parte della Società Valsesiana Pescatori Sportivi - Varallo, n. 32 del 29/10/03, con cui sono state avanzate osservazioni al Progetto presentato, ai sensi dell’art. 14 - comma 1 lettera b) della L.R. 40/98; di tali osservazioni ha tenuto conto l’istruttoria esperita dall’Organo Tecnico Provinciale;

Rilevato che l’intervento in esame consiste nel potenziamento di un impianto idroelettrico esistente sul torrente Bagnola, già di proprietà della Poliplast S.p.A., attraverso la realizzazione di un’opera di presa sul torrente Mastallone, in località Ponte Selva - Comune di Cravagliana, le cui caratteristiche si possono riassumere in:

l’opera di presa è localizzata alla quota di 564 m. circa sul livello del mare, una scelta vincolata da considerazioni di natura idraulica: poiché essa risulterà collegata all’opera di presa esistente sul torrente Bagnola, le quote delle due prese dovranno essere simili. Detta opera è stata rilocalizzata appena a valle del Ponte sul Torrente Mastallone per la Fraz. Selva e ancorata al suolo con micropali, sempre alla quota di 564 m. Essa è costituita da una traversa interrata in alveo dotata di griglia di captazione ammorsata alle estremità alle sponde del torrente, di stramazzo per il Deflusso Minimo Vitale, di scala di risalita dell’ittiofauna e di passaggio per le canoe;

la vasca di carico, situata in sponda sinistra del torrente Mastallone, tra la località “Brugarolo” e “Selva” di Cravagliana, è interrata e posta in arretramento dalla sponda dell’alveo maggiore di 10 metri;

dalla vasca di carico si diparte la condotta forzata, che ha un diametro di cm. 60 e spessore di cm. 6,3 con lunghezza totale di m. 3.670 circa, e coprirà un dislivello di m. 85 circa. Immediatamente a valle della confluenza del torrente Bagnola, la condotta attraversa il torrente Mastallone in subalveo, per proseguire in sponda sx fino alla “località Barattina”- Comune di Varallo, dove si connette alla tubazione forzata che già convoglia la portata del torrente Bagnola fino alla centrale esistente situata in località “Le Folle” in Comune di Varallo;

la durata prevista del cantiere è di circa un anno;

i dati tecnici principali dell’impianto risultano:

lunghezza alveo sotteso torrente mastallone: 4.100 m

salto utile lordo: 85,40 m

portata max derivata: 600 l/s

potenza di concessione richiesta: 377 kw

potenza impianto esistente: 471 kw

potenza totale prevista dell’impianto: 848 kw

produzione media annua del progetto: 1.993.265 kw, cessione all’enel

DMV rilasciato: 720 l/s

Dato atto che sulla base dell’istruttoria tecnica condotta, nonché degli elementi acquisiti nelle sedute della Conferenza dei servizi e dalle osservazioni pervenute ai sensi dell’art. 14 - comma 1 della L.R. 40/98 da parte del pubblico, l’Organo Tecnico Provinciale, con il supporto tecnico scientifico dell’ARPA, ha elaborato la Relazione sul Progetto, allegata alla presente Deliberazione (Allegato sub A, omissis);

Rilevato che l’istruttoria esperita dall’Organo Tecnico e le risultanze della Conferenza dei Servizi, condotte sugli elaborati di progetto e sullo studio di impatto ambientale comprensivi delle integrazioni trasmesse nel corso dell’istruttoria dal Proponente, fanno emergere le seguenti considerazioni e valutazioni di sintesi:

- Il contributo energetico della centrale proposta deve essere correttamente valutato nel quadro del contesto globale dell’attuale sistema produttivo provinciale in rapporto al costo ambientale necessario. L’opera in progetto, la cui potenza media prodotta è di 377 kW, a fronte di un prelievo medio annuo di 450 l/s, pur contribuendo anche se in modo decisamente irrisorio, come per tutti gli impianti idroelettrici ad acqua fluente, alla diminuzione della dipendenza energetica nazionale dai combustibili fossili e alla riduzione dei costi e delle emissioni generati dagli impianti termoelettrici, comporta una sottrazione di portata dal Torrente Mastallone di non lieve entità. Dal punto di vista energetico, pertanto, la centrale proposta non svolgerebbe un ruolo significativo tale da giustificare una riduzione della portata del torrente, con ripercussioni sulla fruibilità turistica dello stesso, a fronte delle quali le compensazioni prospettate dal proponente per la socioeconomia della Val Mastallone appaiono inadeguate.

- L’analisi delle alternative progettuali non è stata di fatto affrontata in quanto la posizione della traversa, pur con le modifiche apportate a seguito della Conferenza dei Servizi del 21.5.2003, e la produzione elettrica in rapporto alla quantità di acqua derivabile sono vincolate alla posizione della traversa esistente sul torrente Bagnola in Comune di Varallo;

- L’intervento previsto è localizzato in un’area di elevato pregio ambientale: l’ambiente appare ancora in massima parte integro e, per tali condizioni di naturalità, la Valle Mastallone è stata dichiarata “di notevole interesse pubblico ai sensi della Legge 29.6.1939 n. 1497" con Decreto del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali del 12.4.1991. Inoltre é in corso la procedura di certificazione EMAS (Eco-Management and Audit Scheme, Regolamento CEE 761/2001) della Valle, attraverso il coinvolgimento della Provincia di Vercelli, ARPA e i Comuni della Val Mastallone;

- Risulta elevato l’impatto sull’ecosistema fluviale, in particolare sull’ittiofauna presente e potenziale del torrente: si tratta di una “Zona a Marmorata e/o Temolo reale”, particolarmente adatta alla riproduzione di entrambe le specie la cui consistenza numerica, in particolare per quanto riguarda il Temolo Reale, è in costante diminuzione nel bacino del Fiume Sesia, e pertanto meritevole di maggior tutela. Nella fattispecie il tratto di torrente in questione è caratterizzato da una morfologia a “riffe” con fondale a volte ciottoloso, a volte ghiaioso, che lo rendono adatto sia alla caccia che alla riproduzione di diverse specie ittiche. Le condizioni ambientali sono estremamente delicate in quanto l’alveo è caratterizzato da un tirante idrico naturalmente ridotto ed una sottrazione anche minima di portata potrebbe provocarne l’asciutta in periodi più prolungati rispetto ai quali tale condizione si sviluppa già naturalmente;

- Sussistono criticità di natura idrogeologica, con particolare riferimento ai fenomeni di dissesto dei versanti e alla sicurezza delle opere infrastrutturali e della viabilità. Si evidenzia a tale proposito che l’Amministrazione Provinciale negli ultimi anni ha investito, sul tema sicurezza dei versanti, ingenti risorse per posa di reti, rifacimento degli attraversamenti stradali con diametri maggiori e costruzioni di muri di contenimento, opere con le quali il progetto presentato, e integrato successivamente dal proponente, inevitabilmente interferisce. Si evidenzia altresì che nelle integrazioni presentate dal proponente non sussistono approfondimenti geologico tecnici suffragati da indagini specifiche e analisi di merito;

- La viabilità risulta compromessa: le ripercussioni sulla accessibilità della valle, sia da parte degli abitanti che dei turisti, risultano evidenti, e non completamente superabili durante la fase di cantiere nonostante le cautele e le soluzioni operative proposti dal proponente, quando la percorribilità dell’unica strada di accesso alla Val Mastallone sarà interessata dai lavori di scavo per la posa della condotta;

- In relazione alla fruibilità della Val Mastallone dal punto di vista turistico-ricreativo, come in tutta la Val Sesia dove è andato sempre più sviluppandosi un turismo di “qualità” prevalentemente escursionistico-sportivo e ricreativo, l’impianto andrebbe a incidere negativamente:

- sulla qualità del paesaggio di un Torrente che, posto che la massima risorsa della Valsesia è il proprio ambiente naturale, attualmente non presenta gravi interferenze per quanto riguarda prelievi e derivazioni e che si presenta complessivamente in uno buono stato di naturalità;

- sulla fruibilità del Torrente per quanto riguarda la pratica sportiva piscatoria, di balneazione e canoistica (nel tratto del Mastallone sotteso dalla derivazione vi è un percorso canoistico della lunghezza di circa 6 Km che collega Bocciolaro a Varallo che, a causa della riduzione di portata nei mesi di maggior prelievo da parte dell’impianto da Aprile a Settembre, ridurrebbe considerevolmente la sua attrattiva) che costituiscono le maggiori attività intraprese in Valle, supportate da una politica di sviluppo turistico promossa dal Comune di Cravagliana in sintonia con la Comunità Montana Valsesia. La riduzione della fruizione sarebbe particolarmente rilevante nel tratto di torrente in questione, sul quale da moltissimi anni si pratica la pesca alla mosca cosiddetta “alla Valsesiana”, che richiama appassionati anche da Oltralpe. Da una riduzione della fruibilità sportiva ne conseguirebbe pertanto anche un danno economico per la Val Mastallone;

- sulle iniziative di salvaguardia del patrimonio ambientale e di sviluppo sostenibile promosse, con particolare riguardo alla “Certificazione Ambientale di tipo EMAS”.

- In ultimo si evidenzia che il Progetto, pur con le modifiche proposte, non presenta caratteristiche dell’impianto tali da essere considerate sostanzialmente variate rispetto a quello presentato in data 11.05.1998 per l’ottenimento della variante alla concessione di derivazione in essere già in capo alla Ditta Poliplast e pertanto, anche alla luce di quanto messo in evidenza nella precedente Relazione dell’Organo Tecnico (datata Maggio 2003) e secondo gli esiti della Conferenza dei Servizi tenutasi in data 21.5.2003, 27.11.2003 e 17.12.2003 si ritiene di condividere e fare proprie le conclusioni avanzate a suo tempo dal Servizio Risorse Idriche della Provincia di Vercelli, contenute nella Relazione Istruttoria del 14.1.2000, inerente l’istruttoria di cui al Testo Unico - Regio Decreto- n. 1775 del 11.12.1933, ovvero che “____ l’impatto economico, sociale ed ambientale derivante dalla derivazione sia nella fase di cantiere che in quella di esercizio, in considerazione della fruizione turistica (pesca e pratica degli sport di acqua viva) del Mastallone, rimanga comunque molto alto ancorché nella previsione di sfruttare solo parzialmente le potenzialità idriche del corso d’acqua e quindi con un rapporto costi/benefici dell’intervento proposto non soddisfacente alla luce della limitata produzione di energia elettrica (377 kW) ____”.

- Per quanto sopra esposto: il bilancio ambientale, con riferimento ad una valutazione integrata degli impatti su tutte le componenti considerate nel loro insieme e al rapporto costi/benefici in presenza/assenza dell’impianto, tenendo conto dei possibili danni alla fruizione turistica del Torrente senza che ciò porti ad un aumento occupazionale, non può che essere considerato negativo, pur in presenza delle integrazioni progettuali e delle mitigazioni proposte spontaneamente dal proponente in data 15.10.2003;

- A causa della portata dei reali inconvenienti ambientali prodotti dalle opere in progetto, qualsiasi opera di mitigazione e di ripristino ambientale non può costituire una effettiva protezione in una situazione complessa come quella in esame, in cui i parametri ecologici, naturalistici, geologici ed economici si sovrappongono originando un equilibrio che definisce una realtà estremamente delicata;

- Non essendo riconoscibile un effettivo e reale beneficio per la comunità locale derivante dall’intervento, si ritiene che le opere progettate, sulla base delle problematiche di carattere ambientale risultanti nell’ambito della complessiva procedura di VIA e sopra riportate, possano determinare impatti ambientali preoccupanti, dato il pregio naturalistico dell’area, e pertanto, per le motivazioni di cui sopra, il progetto è da ritenersi non compatibile.

Ritenuto che, per le considerazioni e valutazioni sopra riportate, che si evincono dall’istruttoria condotta dall’Organo Tecnico e dagli esiti della Conferenza dei Servizi, e tenuto conto delle osservazioni presentate ai sensi dell’art. 14 - comma 2 - L.R. 40/98, per la realizzazione dell’intervento non sussistono i presupposti di compatibilità ambientale e pertanto il Progetto è da ritenersi non compatibile;

Dato atto che, per effetto del presente giudizio negativo, ai sensi dell’art. 13 della L.R. 40/98 e così come specificato dalla Regione Piemonte con nota esplicativa del 4.7.2000 n. 14607, il provvedimento finale di espressione del giudizio di compatibilità si configura come chiusura di tutti i procedimenti autorizzativi e concessori connessi;

Visti: i verbali della Conferenza dei Servizi presenti agli atti; la L.R. n. 40 del 14 Dicembre 1998 “Disposizioni concernenti la compatibilità ambientale e le procedure di valutazione” e s.m.i.; la nota esplicativa Regione Piemonte n. 14607 del 4.7.2000; il D.Lgs. n. 490 del 1999; il Decreto del Ministero dei beni Culturali e Ambientali del 12.4.1991; la L.R. n. 56/77, e s.m.i.; la Legge n. 10/91; il R.D. n. 523 del 1904; il T.U. 11/12/1933 n. 1775 e s.m.i.; il D.Lgs 11/5/1999, e s.m.i., n. 152; la DGP n. 12180 del 13/4/99; la DGP n. 27882 del 26/6/00; la DGP n. 1683 del 22/1/02; la DPGR n. 10/R del 29/7/03.

Dato atto che è stato ottemperato al disposto di cui all’art. 49, c. 1 del D.Lgs. n. 267/2000 come evincesi dal documento inserito nella presente deliberazione (omissis);

delibera

1) di prendere atto della Relazione Finale dell’Organo Tecnico Provinciale, datata 22/12/03 a firma del Dirigente del Settore Pianificazione Risorse Territoriali - Responsabile dell’Organo Tecnico Ing. G. J. Liardo, allegata alla presente Deliberazione (Allegato sub A, omissis), e di esprimere, ai sensi e per gli effetti dell’art. 12 della L.R. n. 40/98, giudizio negativo di Compatibilità Ambientale sul Progetto “Potenziamento dell’impianto idroelettrico denominato Bagnola in Comune di Varallo Sesia mediante una nuova opera di presa sul Torrente Mastallone in località Ponte Selva del Comune di Cravagliana”, presentato dalla Società Poliplast S.p.A., con sede in Casnigo (BG) - Via Agro n. 9 - di cui all’istanza del 16/1/02 e successive integrazioni del 26/3/03 e 15/10/03 - composto dagli elaborati elencati in premessa e costituente parte integrante della presente, per le osservazioni e valutazioni indicate in premessa che di seguito si intendono sinteticamente riportate:

- La centrale proposta non svolge un ruolo significativo, dal punto di vista energetico, tale da giustificare una non lieve riduzione della portata del Torrente Mastallone, con conseguenti ripercussioni sulla fruibilità turistica dello stesso, anche a fronte delle compensazioni prospettate per la socioeconomia della Valle.

- L’intervento previsto è localizzato in un’area di elevato pregio ambientale caratterizzata da peculiarità storico-architettonoche e naturalistiche tanto che la Valle Mastallone è stata dichiarata “di notevole interesse pubblico ai sensi della Legge 29.6.1939 n. 1497", con Decreto del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali del 12.4.1991, ed è in corso la procedura di certificazione EMAS (Eco-Management and Audit Scheme - Regolamento CEE 761/2001) della Valle stessa;

-* Risulta elevato l’impatto sull’ecosistema fluviale, in particolare sull’ittiofauna presente e potenziale del Torrente (Zona a Marmorata e/o Temolo reale) che, stante l’esigua consistenza numerica riscontrata e la costante diminuzione nel bacino del Fiume Sesia, risulta meritevole di maggior tutela mantenendo inalterate condizioni ambientali estremamente delicate, come quelle riscontrate nella Valle;

- Per le criticità di natura idrogeologica, con particolare riferimento ai fenomeni di dissesto dei versanti e alla sicurezza delle opere infrastrutturali e della viabilità;

- Per le ripercussioni sulla accessibilità della Valle, non completamente superabili durante la fase di cantiere nonostante le cautele e le soluzioni operative proposte dal proponente;

- Per le ripercussioni negative sulla fruibilità e sulla valorizzazione turistica, ricreativa e sportiva della Val Mastallone; in particolare:

- sulla qualità del paesaggio del Torrente che attualmente non presenta gravi interferenze per quanto riguarda prelievi e derivazioni e che si presenta complessivamente in uno buono stato di naturalità;

- sulla fruibilità del Torrente per quanto riguarda le pratiche sportive e piscatorie, con particolare riferimento alla pesca alla mosca cosiddetta “alla Valsesiana, ai percorsi canoistici e alla balneazione che costituiscono le maggiori attività intraprese in Valle, supportate da una politica di sviluppo turistico promossa dagli Enti Locali;

- sulle iniziative di salvaguardia del patrimonio ambientale e di sviluppo sostenibile promosse, con particolare riguardo alla “Certificazione Ambientale di tipo EMAS”.

- Il bilancio ambientale, con riferimento ad una valutazione integrata degli impatti su tutte le componenti considerate nel loro insieme e al rapporto costi/benefici in presenza/assenza dell’impianto non può che essere considerato negativo, pur in presenza delle mitigazioni proposte dal proponente;

- A causa della portata dei reali inconvenienti ambientali prodotti dalle opere in progetto, qualsiasi opera di mitigazione e di ripristino ambientale non può costituire una effettiva protezione in una situazione complessa come quella in esame, in cui i parametri ecologici, naturalistici, geologici ed economici si sovrappongono originando un equilibrio che definisce una realtà estremamente delicata;

- Non essendo riconoscibile un effettivo e reale beneficio per la comunità locale derivante dall’intervento, si ritiene che le opere progettate, sulla base delle problematiche di carattere ambientale risultanti nell’ambito della complessiva procedura di VIA e sopra riportate, possano determinare impatti ambientali preoccupanti, dato il pregio naturalistico dell’area.

2) Di dare atto che, per effetto del presente giudizio negativo di compatibilità ambientale, ai sensi dell’art. 13 della L.R. 40/98 e così come specificato dalla Regione Piemonte con nota esplicativa del 4.7.2000 n. 14607, il presente provvedimento si configura come chiusura di tutti i procedimenti autorizzativi e concessori connessi;

3) di dare atto che il presente provvedimento non comporta oneri di spesa a carico della Provincia;

Avverso il presente Provvedimento è ammesso, da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte entro il termine di sessanta giorni dalla data di ricevimento del presente atto o dalla piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge 6 Dicembre 1971 n. 1034, ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla data di cui sopra, ai sensi del D.P.R. 24 Novembre 1971 n. 1199.

Copia della presente Deliberazione, ai sensi dell’art. 12 - comma 8 della L.R. 40/98, sarà inviata al Proponente e a tutti i Soggetti invitati in Conferenza di Servizi, di cui all’art. 9 della stessa Legge Regionale.

La presente Deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 12 - comma 8 della L.R. 40/98, e depositata presso l’Ufficio di Deposito della Provincia di Vercelli e presso l’Ufficio di Deposito della Regione Piemonte.

(omissis)

Allegato (fare riferimento al file PDF) Sub. A (omissis)

Il Dirigente del Settore Pianificazione Risorse Territoriali
G. J. Liardo