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Bollettino Ufficiale n. 53 del 31 / 12 / 2003

Deliberazione della Giunta Regionale 23 dicembre 2003, n. 51 - 11389

D.P.C.M. 29 novembre 2001, Allegato 1, Punto 1.C. Applicazione Livelli Essenziali di Assistenza all’area dell’integrazione socio-sanitaria

A relazione degli Assessori Cotto, D’Ambrosio:

Il D.P.C.M. 29/11/2001 “Definizione dei livelli essenziali di assistenza” (L.E.A.) ha stabilito, nell’Allegato 1, Punto 1.C, le prestazioni che il Servizio Sanitario Nazionale deve garantire con riferimento all’area dell’integrazione socio-sanitaria.

Il medesimo decreto ha riconosciuto, nell’Allegato 3, punto d), la peculiarità dell’area dell’integrazione socio-sanitaria per il rilievo che assume nell’ambito delle politiche destinate sia al sostegno dell’individuo, della famiglia e della collettività, sia alla razionalizzazione e riorganizzazione dell’offerta di servizi ospedalieri e territoriali, al fine di garantire le prestazioni necessarie ed appropriate per la diagnosi, la cura e la riabilitazione delle persone in tutte le fasi della vita.

Il decreto ha altresì individuato, nell’ambito dell’area socio-sanitaria, una serie di attività e prestazioni che, per loro stessa natura, tipologia e fasi del percorso clinico e assistenziale a cui si riferiscono, richiedono l’intervento congiunto del servizio sanitario e della rete sociale esistente intorno al cittadino.

Rispetto all’area socio-sanitaria, per la quale l’individuazione delle prestazioni a carico totale o parziale del servizio sanitario deve necessariamente tener conto dei diversi livelli di dipendenza o di non autosufficienza e della conseguente diversificazione della risposta sanitaria e socio-assistenziale, il citato decreto fa riferimento all’atto d’indirizzo e coordinamento sull’integrazione socio-sanitaria di cui al D.P.C.M. 14/2/2001, emanato in attuazione del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.502 modificato ed integrato e della legge 8 novembre 2000, n.328.

Con il D.P.C.M. 14/2/2001 sono state individuate le tipologie di prestazioni socio-sanitarie, le fasi assistenziali in cui si articolano tali prestazioni, nonché le competenze gestionali ed economiche facenti capo rispettivamente al comparto sanitario ed agli enti locali.

Lo sviluppo della politica dei L.E.A., nel rispetto dell’Accordo Stato-Regioni dell’8 agosto 2001, nonché la realizzazione di una rete integrata di servizi sanitari e sociali per la non autosufficienza, sono stati individuati quali obiettivi prioritari nell’ambito del Piano sanitario nazionale 2003-2005 di cui al D.P.R. 23 maggio 2003.

In attuazione del P.S.N., l’accordo Stato-Regioni del 24 luglio 2003, impegna lo Stato e le Regioni ad intraprendere azioni concertate e coordinate riguardanti, tra l’altro, la definizione di aree di sperimentazione organizzativa generatrici di modelli socio-sanitari innovativi.

Sulla base della citata normativa nazionale, si rende necessario dare applicazione ai Livelli Essenziali di Assistenza relativi all’area dell’integrazione socio-sanitaria, con un percorso graduale, concertato e condiviso con il territorio, che consenta di coniugare le importanti azioni connesse agli adempimenti di legge con le altrettanto sostanziali esigenze espresse dalla realtà territoriale piemontese.

La normativa sui L.E.A. viene infatti ad inserirsi in Piemonte in un sistema socio-sanitario in cui la rete delle prestazioni e la ripartizione dei relativi oneri sono disciplinate da una complessa e specifica normativa regionale, applicata sul territorio tramite appositi accordi convenzionali tra le Aziende Sanitarie e gli Enti Gestori dei servizi socio assistenziali, assicurando, ad oggi, una gamma di risposte integrate più ampia di quella prevista dal decreto stesso.

Infatti, la specificità organizzativa ed operativa esistente sul territorio regionale è tale da connotare il Piemonte come una delle regioni italiane maggiormente attente e sensibili ai problemi e alle esigenze delle fasce deboli della popolazione ed in cui, sulla base della normativa vigente, sono state investite maggiori risorse nell’area socio-sanitaria, integrando in misura consistente quelle di competenza dei Comuni e del comparto socio-assistenziale.

Emerge altresì come, per alcuni settori erogativi, la suddivisione delle competenze e dei relativi oneri sia attualmente diversa da zona a zona e, pertanto, l’applicazione dei livelli essenziali di assistenza costituisce l’occasione per favorire e promuovere una maggiore omogeneità di risposte sul territorio.

Alla luce di quanto sopra, si è optato per affrontare il recepimento delle disposizioni di cui al D.P.C.M. 29/11/2001 sull’area socio-sanitaria in una dimensione collaborativa fra il livello regionale ed il livello locale e territoriale, al fine di concordare la ridefinizione di un modello organizzativo integrato nelle aree per le quali l’attuazione dei L.E.A. richiede l’esistenza di sinergie fra le funzioni ed i compiti afferenti a ciascun comparto.

La trattativa e la concertazione condotte con le rappresentanze degli Enti locali, le organizzazioni sindacali, del volontariato e del privato sociale, attraverso il Tavolo congiunto Regione-Territorio per l’applicazione dei L.E.A. sull’area socio-sanitaria, hanno consentito la definizione di un modello organizzativo integrato fra sanità e sociale, da attuare con un percorso graduale che, nell’arco del prossimo triennio (2004-2006), investa progressivamente il complesso delle prestazioni previste nei livelli assistenziali relativi all’area in questione.

Il modello integrato, condiviso con gli enti e gli organismi operanti sul territorio nell’ambito del suddetto Tavolo congiunto, è descritto nelle sue fasi e nei suoi obiettivi nell’"Accordo sugli indirizzi, linee guida e percorsi per l’applicazione dei L.E.A. sull’area socio-sanitaria" di cui all’Allegato 1 e nei relativi documenti tematici di cui agli Allegati A e B, facenti parte integrante del presente provvedimento.

Tale modello è finalizzato ad orientare i servizi socio-sanitari regionali esistenti verso una migliore organizzazione, nonché un corretto ed omogeneo dimensionamento dell’offerta, nel rispetto dei criteri di appropriatezza, strutturando l’assistenza residenziale, semiresidenziale, territoriale e domiciliare secondo livelli progressivi e flessibili tali da garantire un’efficace continuità assistenziale, la riduzione dei ricoveri impropri, l’attivazione dei percorsi assistenziali e, in linea generale, verso un elevato grado d’integrazione tra i servizi sanitari e sociali.

Tutto ciò premesso e considerato, si ritiene necessario recepire l’accordo sottoscritto il 26/11/2003 dall’ Assessore alla Sanità, dall’Assessore alle Politiche Sociali, dalle rappresentanze A.N.C.I. Piemonte, Lega Autonomie Locali, Consulta Piccoli Comuni, U.N.C.E.M., U.P.P., Federsanità A.N.C.I. Piemonte, CGIL, CISL, UIL, Fenascop Coordinamento Case Alloggio HIV, Comitato promotore della petizione popolare e aderenti Forum Volontariato e Terzo Settore, come riportato nell’Allegato 1, unitamente ai documenti di cui agli Allegati A e B aventi ad oggetto rispettivamente “L’articolazione delle cure domiciliari nella fase di lungoassistenza” (Allegato A) e “L’articolazione dei servizi e degli interventi socio-sanitari per le persone con disabilità” (Allegato B), quali parti integranti del presente provvedimento.

Ai fini della realizzazione del modello organizzativo socio-sanitario integrato su tutte le aree di cui al D.P.C.M. 29/11/2001, Allegato 1, Punto 1.C., il Tavolo congiunto Regione-Territorio per l’applicazione dei L.E.A. sull’area socio-sanitaria, nella composizione risultante dall’accordo di cui all’Allegato 1 al presente provvedimento, prosegue la propria attività di confronto, concertazione e monitoraggio nel corso del triennio 2004-2006.

L’attività di monitoraggio del Tavolo si sviluppa anche in relazione agli strumenti previsti dagli artt.16 e 17 della legge 8 novembre 2000, n.328, non compresi nel presente accordo, tenuto conto delle disposizioni previste per il comparto sanitario dall’art.5 della legge 29 dicembre 1990, n.407.

Sentita la Conferenza permanente per la programmazione sanitaria e socio-sanitaria regionale nella seduta del 20/11/2003, con esito favorevole;

sentito il Consiglio Regionale di Sanità e Assistenza nella seduta del 3/12/2003, con esito favorevole;

data comunicazione alla IV Commissione consiliare, ai sensi dell’art.8 della legge regionale 12 dicembre 1997, n.61;

visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.502 e s.m.i.;

vista la legge 8 novembre 2000, n.328;

vista la legge 27 dicembre 2002, n. 289, art.54;

visto il D.P.R. 23 maggio 2003 “Approvazione del Piano sanitario nazionale 2003-2005";

visto il D.P.C.M. 14 febbraio 2001;

visto l’accordo Stato-Regioni dell’8 agosto 2001;

visto il D.P.C.M. 29 novembre 2001, Allegato 1, Punto 1.C;

visto l’accordo Stato-Regioni del 24 luglio 2003;

vista la D.G.R. n. 57 - 5740 del 3 aprile 2002,

la Giunta Regionale a voti unanimi

delibera

* di recepire, per le motivazioni in premessa indiciate, i contenuti dell’accordo sottoscritto il 26/11/2003 dall’Assessore alla Sanità, dall’Assessore alle Politiche Sociali, dalle rappresentanze A.N.C.I. Piemonte, Lega Autonomie Locali, Consulta Piccoli Comuni, U.P.P., U.N.C.E.M., Federsanità A.N.C.I. Piemonte, CGIL, CISL, UIL, Fenascop, Coordinamento Case Alloggio HIV, Comitato promotore della petizione popolare e aderenti Forum Volontariato e Terzo Settore, avente ad oggetto “Accordo sugli indirizzi, linee guida e percorsi per l’applicazione dei livelli essenziali di assistenza (L.E.A.) sull’area socio-sanitaria”, riportato nell’Allegato 1, quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;

* di approvare gli indirizzi e le linee guida per “L’articolazione delle cure domiciliari nella fase di lungoassistenza” di cui all’Allegato A all’accordo e per “L’articolazione dei servizi e degli interventi socio-sanitari per le persone con disabilità” di cui all’Allegato B all’accordo, quali parti integranti e sostanziali della presente deliberazione;

* di disporre che le Aziende Sanitarie Locali e gli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali applichino i Livelli Essenziali di Assistenza relativi all’area socio-sanitaria a decorrere dall’1/1/2004 sulla base dei principi, degli indirizzi ed entro i termini previsti nell’accordo di cui all’Allegato 1 e relativi Allegati A e B, facenti parte integrante della presente deliberazione;

* di disporre che il Tavolo congiunto Regione-Territorio per l’applicazione dei L.E.A. sull’area socio-sanitaria, nella composizione risultante dall’accordo di cui all’Allegato 1 alla presente deliberazione, prosegua la propria attività di confronto, concertazione e monitoraggio nel corso del triennio 2004-2006 per la realizzazione del modello organizzativo dell’integrazione socio-sanitaria su tutte le aree di cui al D.P.C.M. 29/11/2001, Allegato 1, Punto 1.C;

* di dare atto che gli oneri di competenza sanitaria connessi all’attuazione del presente accordo trovano copertura finanziaria nelle quote attribuite annualmente alle AA.SS.LL. nell’ambito del riparto del Fondo sanitario regionale.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n.8/R/2002.

(omissis)

Allegato