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Bollettino Ufficiale n. 47 del 20 / 11 / 2003

Codice 14.2
D.D. 3 ottobre 2003, n. 759

Reg. CE 1257/99 - P.S.R. 2000-2006 della Regione Piemonte - Misura I Azione 2.d “Miglioramento della rete di viabilità forestale” - R.D. 3267/1923 e l.r. 45/1989 - Ditta: Comune di Almese. Comune: Almese (prov. TO) - Località: Pera Pluc, Miosa, Pilone Mollar - Autorizzazione all’esecuzione degli interventi

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di approvare ai sensi e con le modalità previste dall’Azione i.2.d del PSR 2000-2006 della Regione Piemonte il progetto presentato dalla Ditta Comune di Almese per l’apertura/miglioramento dei seguenti tracciati di viabilità forestale: località Pera Pluc, Miosa, Pilone Mollar Comune di Almese (Prov. TO) per un importo complessivo di spesa ammissibile a seguito di istruttoria di Euro 259.864,27 e un importo di contributo concedibile di Euro 207.891,42 corrispondente all’80% della spesa ammissibile, secondo quanto descritto nel verbale di istruttoria del 15.04.2003 redatto dal funzionario incaricato del Settore Gestione Attività Strumentali per l’Economia Montana e Foreste. Nel caso di inosservanza delle prescrizioni tecnico-procedurali in esso riportate, l’Amministrazione Regionale potrà procedere alla revoca del contributo concesso;

2) di autorizzare ai sensi della Legge regionale 9 agosto 1989, n. 45, art. 6 gli interventi proposti in progetto da realizzarsi in zona sottoposta a vincolo idrogeologico iscritta a catasto al Fg. 6, mappali 1-2-21-22; Fg. 12, mappale 3; Fg. 5, mappali 16-17-24; Fg. 1, mappale 2; Fg. 2, mappale 2 del Comune di Almese, nell’osservanza delle seguenti prescrizioni:

1. I lavori dovranno essere realizzati a perfetta regola d’arte ed in osservanza della documentazione progettuale sottoposta ad approvazione;

2. Nei punti in cui l’eccessiva pendenza non garantisce un adeguato mantenimento del manto superficiale delle piste, il consolidamento dovrà essere realizzato interamente con materiali e tecniche il più possibile compatibili con l’ambiente naturale circostante e la percezione tradizionale del paesaggio, in luogo del conglomerato bituminoso tradizionale siano impiegati la terra stabilizzata o l’asfalto “ecologico” di opportuna colorazione con inerti a granulometria media grossa di estrazione locale;

3. I movimenti di terra dovranno essere limitati allo stretto indispensabile al fine di minimizzare l’impatto ambientale e paesaggistico, dovrà inoltre essere fatta particolare attenzione affinchè il materiale movimentato non venga fatto rotolare e valle;

4. Nell’esecuzione di tutta l’opera, si dovrà porre particolare cura ed attenzione nella scelta ed impiego dei materiali, con speciale riguardo ai metodi di lavorazione, mantenendo intatte le caratteristiche tipiche della zona;

5. Le superfici rappresentate da terreno smosso, nonchè le aree circostanti oggetto di sistemazione dovranno essere opportunamente profilate, ragguagliate e consolidate nel più breve tempo possibile;

6. Le scarpate devono essere inerbite artificialmente al momento della realizzazione, anche con il reimpiego del manto vegetale asportato e con le opere di ingegneria naturalistica indicate in relazione, al fine di mantenere la composizione floristica locale e di minimizzare in tempi di esposizione del terreno all’azione erosiva degli agenti atmosferici;

7. Particolare cura deve essere prestata alla salvaguardia della vegetazione esistente, limitando allo stretto necessario gli interventi al soprassuolo arboreo; i tagli dovranno essere realizzati a perfetta regola d’arte, secondo le buone norme selvicolturali senza provocare danni alla vegetazione arborea circostante;

8. Dovranno essere preservare il più possibile le caratteristiche percettive della viabilità preesistente e dei manufatti rurali tipici interessati dalla costruzione della pista;

9. L’accesso alla pista deve essere interdetto ai non aventi diritto tramite l’apposizione di apposita barra in corrispondenza dell’inizio;

10. Per consentire l’aggiornamento della cartografia tecnica regionale entro 60 giorni dal termine dell’esecuzione lavori deve essere prodotta al Settore Gestione Beni Ambientali copia di documentazione fotografica panoramica a colori delle opere realizzate, comprensiva di apposita corografia con indicazione dei punti di vista delle immagini da cui se ne possa valutare l’inserimento nel paesaggio circostante.

11. Dovranno essere integralmente rispettate le indicazioni evidenziate nella relazione geologica allegata al progetto presentato.

12. Nel corso dell’apertura e dell’avanzamento del tracciato, ove ricorra il caso, gli sbancamenti artificiali delle scarpate ed riporti di materiale dovranno essere opportunamente sostenuti e drenati, al fine di garantire, a breve ed a lungo termine, la stabilità dei pendii.

13. Nel corso dei lavori di apertura del tracciato dovranno essere effettuate delle verifiche di stabilità lungo le scarpate di neoformazione, sia in scavo che in riporto, al fine di valutare il loro equilibrio nella configurazione finale.

14. Gli scavi ed i riporti non oggetto di interventi di sostegno dovranno essere modellati in modo tale da creare un angolo di scarpa compatibile con le caratteristiche geotecniche dei materiali costituenti le scarpate.

15. Tutte le scarpate in detrito dovranno essere possibilmente inerbite.

16. Gli impluvi attraversati dal tracciato dovranno essere superati mediante guadi o ponti sommergibili a non alterare in maniera significativa il normale deflusso delle portate liquidare e solide.

17. Eventuali sorgenti interessate dal tracciato dovranno essere captate ed opportunamente regimate.

18. Dovrà essere realizzato un sistema di canalizzazione delle acque superficiali lungo il tracciato, anche trasversalmente allo stesso, in modo tale che le stesse vengano frequentemente allontanante dalla sede stradale e convogliate in impluvi naturali.

19. L’apertura del tracciato in progetto dovrà essere realizzata in modo tale da evitare qualsiasi rotolamento di materiale verso valle.

20. Si ricordano, per un loro rigoroso rispetto, le prescrizioni del D.M. 11.3.88 “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.”

Inoltre:

- i lavori dovranno essere ultimati entro il periodo di validità della Concessione Urbanistico Edilizia e comunque non oltre il 30/06/2005;

- è fatta salva la possibilità di dettare ulteriori prescrizioni qualora se ne accertasse la necessità a seguito di verifiche, effettuate dai soggetti competenti, in corso d’opera o al termine dei lavori;

- si deroga dal versamento del deposito cauzionale previsto dall’articolo 8 della l.r. 45/1989 in quanto trattasi di opera pubblica finalizzata all’esclusiva valorizzazione agro-silvo-pastorale;

- si deroga dal versamento del corrispettivo di rimboschimento previsto dall’articolo 9, comma 4, lettera b) della l.r. 45/89 in quanto trattasi di opera pubblica finalizzata all’esclusiva valorizzazione agro-silvo-pastorale

- la presente autorizzazione è rilasciata esclusivamente per gli interventi oggetto di istruttoria, nei limiti e nei diritti che competono all’Amministrazione concedente. Sono fatti salvi i diritti e gli interessi di Terzi, le competenze di altri Organi, Amministrazioni od Enti;

- eventuali violazioni e/o omissioni dei disposti della presente determinazione saranno perseguite a norma delle leggi vigenti.

3) che in caso di inosservanza delle prescrizioni tecnico-procedurali riportate nel verbale di istruttoria redatto ai sensi dell’Azione i.2.d “Miglioramento della rete di viabilità forestale” o di quelle riportate al punto precedente l’Amministrazione Regionale potrà procedere alla revoca del contributo concesso;

4) che le eventuali varianti progettuali che venissero presentate da parte dei soggetti beneficiari possono essere approvate con semplice nota scritta dal Settore che effettua l’istruttoria purchè suddette varianti non alterino la natura degli interventi e siano conformi alle normative sui lavori pubblici;

5) che l’entità precisa del contributo concesso sarà stabilita a consuntivo in base all’esito delle verifiche finali dei lavori effettivamente realizzati e delle spese effettivamente sostenute e rendicontate.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso, entro sessanta giorni dal ricevimento, al T.A.R. Piemonte o ricorso straordinario entro centoventi giorni al Presidente della Repubblica.

Il Dirigente responsabile
Franco Licini