Torna al Sommario Indice Sistematico

Bollettino Ufficiale n. 44 del 30 / 10 / 2003

Deliberazione della Giunta Regionale 6 ottobre 2003, n. 52-10634

L.R. 40/1998. Giudizio di compatibilità ambientale relativo al progetto di “Impianto di depurazione centralizzato a servizio dell’abitato di Fossano e relative opere di collettamento” localizzato nel Comune di Fossano (CN), presentato dalla Città di Fossano

(omissis)

LA GIUNTA REGIONALE

a voti unanimi ...

delibera

1. di esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale, comprensivo delle autorizzazioni ambientali ed urbanistiche, in merito al progetto di “Impianto di depurazione centralizzato a servizio dell’abitato di Fossano e relative opere di collettamento” localizzato nel Comune di Fossano (CN, per le motivazioni evidenziate in premessa e di seguito sintetizzate:

- la rilocalizzazione della depurazione delle acque reflue urbane in un nuovo sito e con nuova impiantistica consentirà di realizzare un sistema di trattamento più adeguato agli standard richiesti per gli scarichi di cui al D.Lgs. 152/99 ai fini della tutela delle aree sensibili di cui all’art. 18 del predetto decreto;

- con la costruzione del nuovo impianto si potrà procedere all’eliminazione di ben tre obsoleti depuratori ubicati in pieno ambiente urbano, consentendo pertanto il recupero di tali spazi ed un loro recupero ambientale;

- le potenziali criticità ambientali riconducibili alla fase di costruzione e gestione dell’impianto risultano mitigabili con l’attuazione di circostanziate e puntuali prescrizioni realizzative.

2. di condizionare l’efficacia del presente provvedimento all’osservanza delle seguenti prescrizioni:

a) relativamente al progetto nella sua configurazione generale, in sede di progettazione esecutiva e per la fase antecedente l’esecuzione delle opere:

- al fine di permettere un agevole accesso lungo il tracciato delle condotte afferenti l’impianto di depurazione dovrà essere prevista una fascia di rispetto lungo il loro tracciato tra la sponda destra del torrente Stura e l’area di ubicazione dell’impianto di depurazione;

- il capitolato speciale d’appalto dovrà prevedere l’impiego di materiali e modalità di posa in opera atti ad evitare l’infiltrazione di acqua di falda; in sede di direzione lavori e collaudo dovranno essere effettuate appropriate verifiche di tenuta;

- dovrà essere verificata la possibilità di spostare la stazione di sollevamento in zona più adiacente alla camera d’ispezione sita in sponda destra Stura;

- dovranno essere previsti, d’intesa con l’ARPA:

1. un sistema di monitoraggio delle acque sotterranee finalizzato alla verifica di eventuali dispersioni di inquinanti in falda sia durante la fase di realizzazione delle opere sia a regime dopo l’entrata in funzione dell’impianto di depurazione;

2. il monitoraggio della qualità dell’aria finalizzato alla stima delle eventuali emissioni di sostanze odorose;

3. una campagna di misure fonometriche ambientali per verificare le previsioni di impatto acustico e, comunque, constatare lo stato di fatto in materia di rumore con l’impianto in funzione;

b) relativamente alla progettazione esecutiva del 1° lotto:

- le opere relative al 1° lotto dovranno essere strettamente necessarie a garantire la funzionalità della linea liquami e della linea fanghi per l’utenza relativa agli impianti dismessi nonché il recupero dei relativi siti.

- il quadro economico di spesa conseguentemente dovrà anche prevedere le somme necessarie per procedere ad un primo intervento di recupero dei siti degli impianti di depurazione da dismettere rinviando a successivo stralcio di completamento opere non strettamente connesse alla funzionalità dell’impianto quali il trattamento bottini ;

c) relativamente alla fase di cantiere:

- dovranno essere realizzati adeguati interventi di rinaturalizzazione e ricomposizione morfologica delle aree di intervento, con particolare riferimento alle zone interessate dalla realizzazione della nuova viabilità;

- il taglio degli alberi e lo sgombero del materiale legnoso di risulta dovranno essere completati prima di procedere ai movimenti di terra;

- la trincea prevista in gronda all’area dell’impianto dovrà essere integrata da un fosso di guardia che assicuri lo smaltimento delle acque superficiali lateralmente rispetto all’area di intervento, fino alla rete idrografica esistente;

- le perforazioni eseguite durante le campagne geognostiche dovranno essere cementate da fondo foro al piano di campagna al fine di evitare connessioni tra falde superficiali e profonde;

d) relativamente alle opere di completamento:

- dovrà essere previsto il blocco automatico dell’immissione dei bottini nei periodi di attivazione dello scaricatore di piena posto a monte del trattamento biologico;

- dovranno essere installati idonei strumenti di misura per consentire il rilevamento della portata sfiorata in testa all’impianto, sullo stramazzo del troppo pieno a monte della grigliatura, e sullo stramazzo d’uscita della clorazione; tutti gli strumenti di misura devono essere dotati di un sistema di registrazione cartaceo o informatizzato;

- in esito al risultato del monitoraggio atmosferico sulle eventuali emissioni odorose, in caso di rilevato costante impatto sui bersagli sensibili, dovrà essere prevista la realizzazione di un impianto di deodorizzazione quale intervento prioritario nell’ambito dei lavori di completamento.

3. di evidenziare che il presente atto ricomprende le seguenti autorizzazioni ambientali ed urbanistiche, formulate ai sensi dell’art. 12 della l.r. 40/1998, che sostanziano il provvedimento di VIA:

- autorizzazione ex L.R. 45/89 per interventi in zona soggette a vincolo idrogeologico, già espressa dalla Direzione Economia Montana e Foreste con Determinazione Dirigenziale n. 483/14.4 del 2 luglio 2003;

- autorizzazione per interventi in zona soggette a vincolo ambientale ex d.lgs 490/1999, già espressa dalla Direzione Pianificazione e Gestione Urbanistica Settore Beni Ambientali con Determinazione Dirigenziale n.131/19.20 del 30 luglio 2003

- autorizzazione in linea idraulica ex RD 523/1909 già espressa con prot. n.. 2552 del 20 giugno 2002 del Ministero Infrastrutture e Trasporti - Magistrato per il Po- Ufficio Operativo di Alessandria (P.I. 2814/CN - R.D. 523/1904);

- autorizzazione all’occupazione di sedimi demaniali già espressa dalla Direzione Opere Pubbliche con Determinazione Dirigenziale n. 1256/25.6 del 22 agosto 2003.

4. di dare atto che ai sensi dell’art. 13 della l.r. 40/1998, la Provincia di Cuneo, per le autorizzazioni di sua competenza, si è impegnata, nell’ambito della conferenza di servizi, a rilasciare :

- l’autorizzazione alla trivellazione del pozzo per ricerca di acque sotterranee entro sei mesi dalla data di ricezione della domanda presentata il 21 luglio 2003

- la concessione di derivazione d’acqua entro due mesi dalla conclusione della precedente fase di ricerca;

- l’autorizzazione allo scarico delle acque reflue entro novanta giorni dalla presentazione dell’ apposita istanza..

5. di stabilire che il giudizio di compatibilità ambientale ha efficacia per la durata di tre anni decorrenti dalla data del presente atto deliberativo.

6. di stabilire altresì che il proponente dia tempestiva comunicazione dell’inizio lavori all’A.R.P.A. competente per territorio.

Alla presente deliberazione è allegata, per farne parte integrante l’autorizzazione in linea idraulica di cui al prot. n.. 2552 del 20 giugno 2002 del Ministero Infrastrutture e Trasporti - Magistrato per il Po - Ufficio. Operativo di Alessandria (P.I. 2814/CN - R.D. 523/1904)

Copia della presente deliberazione sarà inviata al soggetto proponente e a tutti i soggetti interessati nonché depositata presso la Direzione regionale Pianificazione Risorse Idriche e presso l’Ufficio Deposito Progetti della Regione.

Avverso il presente atto deliberativo è ammesso, da parte dei soggetti legittimati, proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte entro il termine di sessanta giorni dalla data di ricevimento del presente atto o della piena conoscenza, secondo le modalità di cui alla Legge 6 dicembre 1971 n. 1034 ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla data di cui sopra, ai sensi del D.P.R. 24 novembre 1971 n. 1199.

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto, ai sensi dell’art. 12, comma 8 della l.r. 40/1998 e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)