Torna al Sommario Annunci

Bollettino Ufficiale n. 44 del 30 / 10 / 2003

ANNUNCI LEGALI


Provincia di Cuneo

Deliberazione G.P. n. 646 del 17 settembre 2003 - Progetto di prosecuzione ed ampliamento della coltivazione e recupero ambientale della cava di Roaschia nel Comune di Roaschia (CN). Proponente: Buzzi Unicem S.p.A., con sede in Casale Monferrato (AL), Via Luigi Buzzi n. 6. Giudizio di Compatibilità Ambientale ex artt. 12 e 13 L.R. 40/98 e s.m.i..

(omissis)

Tutto quanto sopra esposto ed accogliendo le proposte del Relatore

La Giunta provinciale

(omissis)

delibera

1. di esprimere giudizio positivo di compatibilità ambientale sul progetto di prosecuzione ed ampliamento della coltivazione della cava di calcare, denominata “Cava di Roaschia” in località Monfranco e Ciapelaruta del Comune di Roaschia (CN), presentato dal Sig. Marco Duranda in qualità di procuratore della Società Buzzi Unicem S.p.A., con sede in Casale Monferrato (AL), Via Luigi Buzzi n 6, alle seguenti condizioni:

- entro la scadenza del primo quinquennio autorizzativo venga allestita una rete di monitoraggio costituita dai piezometri attualmente presenti a cui ne andranno aggiunti tre nuovi, di cui due dovranno essere posti in opera nel settore centrale della cava ed uno al limite di monte dell’area estrattiva (la puntuale ubicazione topografica verrà stabilita durante un sopralluogo congiunto Provincia - Buzzi Unicem);

- vengano condotte campagne di misure ed analisi per il monitoraggio dell’eventuale interferenza dell’attività estrattiva sulle sorgenti del Bandito, captate dall’ACDA per uso idropotabile. Il tipo di indagini e le relative modalità di esecuzione (frequenza delle misure, ubicazione, trasmissione dati, ____) saranno definite in un capitolato tecnico redatto congiuntamente dagli Enti competenti e notificato a tutti i componenti la Conferenza dei Servizi a cura dell’Ufficio VIA della Provincia di Cuneo entro 30 giorni a far data dall’emissione del provvedimento amministrativo conclusivo. Sulla base delle risultanze degli approfondimenti e dei monitoraggi condotti, dovrà essere ridefinita la quota finale degli scavi da raggiungersi alla fine della coltivazione;

- la morfologia finale dei piazzali basali sia del “Cantiere Monfranco” (quote 750 - 740 m s.l.m) che del “Cantiere Ciapelatua” (quota 770 m) non dovrà includere aree artificiosamente orizzontali o sub orizzontali ma, in analogia con le forme paesaggistiche presenti nel fondovalle indisturbato, dovranno essere modellate porzioni con tipologia a piani raccordati alternati a settori articolati in lineamenti con sviluppo altimetrico blandamente convesso. La sistemazione superficiale dovrà comunque essere coordinata con lo sviluppo della rete di smaltimenti delle acque superficiali;

- per tutta la durata del progetto e a partire dal primo anno dopo l’avvio lavori, dovrà essere effettuato un monitoraggio del Torrente Roaschia dei parametri Indice Biotico Esteso (I.B.E.) e Solidi Sospesi Totali, da effettuarsi una volta l’anno in un punto a monte (fraz. S.Bernardo) ed in uno a valle (fraz. Tetti del Bandito) dell’area in ampliamento. I relativi risultati dovranno essere tempestivamente inviati al Servizio VIA, ARPA - Dipartimento di Cuneo, Via D’Azeglio 4, 12100 Cuneo.

- dovrà essere effettuato il rilevamento del clima acustico a) prima e b) durante i lavori di ampliamento (nel corso dei primi 6 mesi dall’inizio dei lavori) in un territorio comprendente i nuclei abitati di S.Bernardo, T.tti Quattino, T.tti Barlotto, T.tti Grivella, T.tti Viale e T.tti Monfranco, secondo la normativa vigente; il rilevamento del rumore differenziale diurno presso singole abitazioni situate in ognuno dei nuclei abitati testè citati, secondo le normative vigenti, entro i primi 6 mesi dall’inizio dei lavori di ampliamento; dovranno essere sempre rispettate le norme contenute nel piano di zonizzazione acustica Comunale, qualora esistente; I relativi risultati dovranno essere tempestivamente inviati al Servizio VIA, ARPA - Dipartimento di Cuneo, Via D’Azeglio 4, 12100 Cuneo;

- nel cantiere della cava Ciapelaruta, non potrà essere effettuato lo scavo oltre la quota 770 m con successivo ritombamento, a causa dell’aumento della vulnerabilità dell’acquifero sottostante che si verrebbe a creare. Il materiale derivante dall’abbattimento del franco di protezione intorno alla galleria potrà trovare opportuni e qualificati utilizza per migliorare i lavori di recupero e di riqualificazione ambientale delle aree oggetto degli interventi minerari in sede di realizzazione del riuso finale dell’area;

- qualora non sia stato fatto, la testa dei piezometri dovrà essere protetta da adeguato pozzetto cementato per impedire infiltrazioni di acque superficiali o altre sostanze sversate accidentalmente;

- al termine della fase di coltivazione, nei settori del fronte in cui è prevista la riprofilatura mediante la realizzazione di due rampe di raccordo contrapposte tra i gradoni, da cui deriva localmente un’altezza del fronte di circa 30 metri, dovrà essere aggiornato il rilievo geostrutturale al fine di verificare che le caratteristiche geotecniche della roccia, in rapporto all’orientazione del fronte, siano tali da garantire condizioni di stabilità. La Ditta potrà quindi procedere alla realizzazione dell’intervento di riprofilatura secondo la geometria sopra indicata solo nel caso in cui la stabilità del fronte risulti verificata. Nella relazione annuale da presentare entro il 31 ottobre di ogni anno di autorizzazione ex L.R. 69/78 dovrà essere indica la puntuale localizzazione sul fronte dei suddetti interventi e dovranno essere riportate le analisi di stabilità aggiornate prescritte al presente punto;

* nella realizzazione delle geometrie finali del fronte di cava per il cantiere Monfranco, oltre agli elementi di interruzioni della regolarità dei gradoni con rampe di collegamento e discontinuità nell’altezza delle alzate come anche prescritto dall’art. 12 delle Norme di Indirizzo del DPAE - Terzo Stralcio, dovranno essere previsti cospicui riporti di materiale calcareo, ricoperti di suolo vegetale e opportunamente stabilizzati, da addossare a cono sui ripiani al fine di incrementare le potenzialità del recupero ambientale che per l’area riveste un forte elemento di mitigazione paesaggistica;

2. di rinviare la formalizzazione dell’autorizzazione ex L.R. 45/89 e s.m.i. sulla base delle risultanze dei pareri favorevoli con prescrizioni espressi dal Corpo Forestale dello Stato e dall’ARPA - Settore Prevenzione Territoriale del Rischio Geologico - Area di Cuneo - a successiva determinazione del Responsabile del competente Settore Provinciale Risorse Idriche, da assumere entro 30 gg. dalla notifica della presente deliberazione;

3. di rinviare altresì la formalizzazione degli atti di autorizzazione ai sensi della L.R. 69/78 e s.m.i. e del D. Lgs. 490/1999 ai relativi provvedimenti di competenza del Comune di Roaschia, sede dell’intervento, e della Regione Piemonte Settore Beni Ambientali, rispettivamente, da assumere entro 30 gg. dalla notifica della presente deliberazione;

4. di subordinare l’autorizzazione comunale di competenza del Comune di Roaschia ex L.R. 69/78 e s.m.i. al rispetto delle condizioni di cui all’allegato 9 facente parte integrante e sostanziale del presente deliberato;

5. di fare salvi gli ulteriori adempimenti che si rendessero eventualmente necessari per l’acquisizione formale delle autorizzazioni di competenza di altri Enti per la realizzazione e l’esercizio degli interventi;

6. di stabilire che al fine dell’espletamento delle funzioni di controllo previste dall’art. 8 c. 2 della L.R. 40/98 e s.m.i., il proponente dovrà dare tempestiva comunicazione della data di inizio e fine lavori al Settore VIA del Dipartimento di Cuneo dell’ARPA Piemonte, Via M. D’Azeglio 4, 12100 Cuneo;

7. di stabilire che il giudizio di compatibilità ambientale, ai fini dell’inizio dei lavori per la realizzazione degli interventi, ha efficacia per la durata di anni tre a decorrere dalla data dell’autorizzazione comunale ex L.R. 69/78 e s.m.i.;

8. di inviare il provvedimento al proponente e a tutti i soggetti interessati;

9. di dare atto che in relazione al presente provvedimento è stato acquisito il parere tecnico di cui all’art. 49 del richiamato D. Lgs. 267/2000;

10. di dare atto che il presente provvedimento non comporta spese e/o minori entrate a valere sul bilancio dell’anno in corso.

11. di dichiarare il presente provvedimento, per l’urgenza, immediatamente eseguibile, ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. n. 267/2000;

(omissis)

La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 12, comma 8 della l.R. 40/1998 e s.m.i. e depositata presso l’Ufficio di Deposito di questa Provincia e presso l’Ufficio di Deposito della Regione Piemonte.

Contro il presente provvedimento è possibile ricorso al tribunale amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Allegati

(omissis)