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Bollettino Ufficiale n. 43 del 23 / 10 / 2003

Decreto del Presidente della Giunta Regionale 17 ottobre 2003, n. 126

Adozione ai sensi dell’art.34 del D.Lgs.n.267/2000, dell’accordo di programma stipulato in data 04.08.2003 tra la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo, il Comune di Verduno, il Comune di Alba, il Comune di Bra e l’ASL 18, finalizzato alla realizzazione del nuovo Ospedale di Alba - Bra nel Comune di Verduno

Il Presidente della Giunta Regionale

(omissis)

decreta

Art.1

E’ adottato, ai sensi del 4° e 5° comma dell’art.34 del D.lgs. n. 267/2000 l’accordo di programma e i relativi allegati amministrativi, progettuali ed urbanistici, illustrati al paragrafo n. 40 delle premesse del medesimo, stipulato in data 04.08.2003, nella sala della Giunta Regionale, sita in Piazza Castello 165, Torino, tra la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo, il Comune di Verduno, il Comune di Alba, il Comune di Bra, l’ASL 18,avente per oggetto la realizzazione del nuovo Ospedale di Alba- Bra ubicato nel territorio comunale di Verduno;

Art. 2

L’adozione dell’accordo di programma con il presente Decreto:

a) assente ai sensi del 4° e 5° comma dell’art. 34 del D.lgs. n. 267/2000, le variazioni urbanistiche adottate con delibera consiliare n. 12 del 16.06.2003 richiamate nel dispositivo dell’accordo di programma riguardanti:

- la traslazione a sud dell’area destinata a “ Servizi di interesse generale G” e la restituzione a destinazione “ agricola ” dell’area di pari estensione precedentemente individuata con tale destinazione;

- l’individuazione dell’area di rilocalizzazione dell’edificio denominato “ cascina Pradonio ” in area agricola denominata HG con integrazione dei punti 2.- 2.1. 2.3. dell’art.29 delle N.TA.

- definizione delle classi di idoneità geologiche e delle relative prescrizioni per l’area G sulla base dell’approfondimento degli studi preliminari alla stesura del progetto attuativo

b) determina per le aree oggetto della destinazione “Servizi di interesse generale G” l’apposizione, ove previsto, del vincolo urbanistico preordinato all’esproprio;

c) non contempla la variazione urbanistica della previsione della viabilità di collegamento del complesso ospedaliero allo svincolo della costruenda autostrada Asti-Cuneo, nonchè il prolungamento della stessa viabilità sino all’abitato di Verduno, e le relative schede normative e modifica dell’art. 35 punto 3.2., così come condiviso dalla C.D.S. del 02.10.2003 e ribadito dal Comune di Verduno con D.C. n 21 del 07.10.2003 in considerazioni del fatto che tali previsioni saranno oggetto della 2° fase dell’accordo di programma, allorchè la Provincia di Cuneo disporrà del progetto definitivo dell’intera opera;

d) costituisce, approvazione al progetto definitivo del nuovo ospedale Alba-Bra, nonchè condizione sotitutiva al rilascio della concessione edilizia, ( ora permesso di costruire ), ai sensi del 4° e 5° comma dell’art. 34 del D.lgs n. 267/2000, a titolo gratuito ai sensi dell’art. 17 3° comma del DPR. 06.06.2001 n. 380 a favore del legale rappresentante dell’ASL.18 Alba - Bra;

e) introduce le prescrizioni e le raccomandazioni contenute nei pareri dei Settori competenti della Regione Piemonte e degli Enti interessati , allegati all’accordo di programma e specificati al paragrafo n. 38 delle premesse dell’accordo di programma;

f) costituisce approvazione al progetto preliminare della bonifica del versante collinare, quale intervento prodromico alla realizzazione del complesso ospedaliero, con le condizioni contenute negli specifici pareri acquisiti in sede di conferenza e nel verbale della CDS dello 02.09.2003 riguardante le controdeduzioni formulate alle osservazioni presentate da privati cittadini e da associazioni di categoria, al progetto di bonifica del versante collinare;

La tavola 2ap, allegata all’accordo, individua le aree di proprietà privata che saranno oggetto di occupazione temporanea e/o di asservimento.

g) regolamenta gli impegni dei soggetti firmatari dell’accordo di programma specificati dettagliatamente nel dispositivo dell’accordo di programma;

Art. 3

Con riferimento a quanto specificato all’art.2, punto a), b) c) del presente Decreto, sono assentite , ai sensi dell’art.34 del D.lgs n. 267/2000, le variazioni urbanistiche dello strumento urbanistico generale del Comune di Verduno, adottate con D.C. n. 12 del 16.06.2003, ratificate dal C.C con deliberazione n. 18 del 02.09.2003 e ulteriormente aggiornate con delibera del Consiglio Comunale n 21 del 07.10.2003;

L’assenso alla previsione localizzativa dell’opera riguardante la realizzazione del nuovo complesso ospedaliero in area normativa denominata G e la rilocalizzazione dell’edificio Cascina Pradonio in area normativa denominata HG, nonchè le modifiche alle rispettive norme attuative di riferimento, assume effetto cogente di variazione urbanistica per le tavole facenti parte della documentazione urbanistica descritta al paragrafo n. 40 punto a) delle premesse dell’accordo di programma, aggiornate dal Comune di Verduno con delibera di consiglio n. 21 del 07.10.2003, in ottemperanza di quanto disposto dai rappresentanti legali e dai rappresentanti delegati nell’ambito della C.D.S. del giorno 02.10.2003.

L’assenso delle predette variazioni urbanistiche determina ai sensi dell’art.9 e 13 del Decreto del Presidente della Repubblica 08.06.2001 n. 327, modificato con decreto lgs 27.12.2002 n. 302, l’apposizione del vincolo urbanistico a “ Servizi di interesse Generale G ” sulle aree di proprietà dei soggetti inseriti nel piano particellare di esproprio approvato con determina Direttoriarle dell’Asl.18 n. 1378 del 22.09.2003 e allegato al progetto definitivo nonchè all’accordo di programma.

Non sono oggetto di variazione urbanistica le previsioni della viabilità di collegamento del nuovo ospedale con lo svincolo della costruenda autostrada Asti - Cuneo e il prolungamento della medesima viabilità sino all’abitato di Verduno, nonchè le modifiche normative all’art. 35 delle N.T.A , essendo oggetto di specifico intervento nella 2° fase dell’accordo di programma;

Art. 4

Con riferimento a quanto specificato all’art.2, punto d) del presente Decreto, ai sensi del 4° e 5° comma dell’art.34 del D.lgs.n. 267/2000, e concordemente con quanto espresso dal Consiglio Comunale di Verduno nella delibera di ratifica di adesione del Sindaco all’accordo di programma n. 18 del 02.09.2003, l’assenso al progetto definitivo riguardante il nuovo ospedale di Alba - Bra, documentato al paragrafo 40b delle premesse dell’accordo, costituisce, con il presente Decreto, condizione sostitutiva al rilascio della concessione edilizia, ora permesso di costruire, (capo II DPR.06.06.2001 n. 380) a titolo gratuito ai sensi dell’art. 17 3° comma del medesimo DPR, a favore del legale rappresentante dell’Asl. 18 di Alba - Bra, proprietaria dell’area oggetto dell’ intervento per i mappali elencati al paragrafo 8, avente titolo per i mappali elencati al paragrafo 9 delle premesse, e autorità espropriante per i mappali contenuti nel piano particellare di esproprio, fatti salvi i diritti di terzi e previa l’osservanza degli adempimenti, delle modalità attuative e degli obblighi contenuti nell’accordo.

La condizione sostitutiva del titolo autorizzativo previsto dalla legge, legittima il legale rappresentante dell’ASL 18 ad esercitare il diritto ad edificare, che potrà avvenire solo all’atto della completa proprietà da parte dell’ASL 18 delle aree interessate dall’intervento del nuovo complesso ospedaliero.Gli atti dimostrativi del titolo di proprietà conseguito definitivamente da parte dell’ASL.18, dovranno essere successivamente trasmessi al Collegio di Vigilanza

Il progetto definitivo del nuovo complesso ospedaliero approvato con il presente Decreto, non prevede in questa sede la dichiarazione di pubblica utilità, in quanto la medesima sarà dichiarata, come concordato nel dispositivo dell’accordo di programma, dall’ASL.18 nei termini prescritti dal DPR.08.06.2001, n. 327, modificato dal D.lgs.27.12.2002 n.302;

Art.5

Con riferimento a quanto specificato all’art.2 punto e) del presente Decreto, le prescrizioni e le raccomandazioni, specificatamente contenute nei singoli pareri elencati al paragrafo n.38 delle premesse dell’accordo di programma, espressi dai Settori Regionali competenti e dagli altri Enti interessati, nell’ambito delle conferenze di servizi indette nell’ambito dell’accordo di programma, dovranno essere rigorosamente osservate dal soggetto attuatore in fase di esecuzione delle opere.

Art. 6

Con riferimento a quanto specificato all’art.2 punto d) del presente dispositivo l’adozione dell’accordo di programma con il presente Decreto, costituisce approvazione del progetto preliminare di bonifica del versante collinare, quale intervento prodromico alla realizzazione del complesso ospedaliero, con le condizioni contenute negli specifici pareri acquisiti in sede di conferenza e nel verbale della CDS dello 02.09.2003 riguardante le controdeduzioni formulate alle osservazioni presentate da privati cittadini e da associazioni di categoria, al suddetto progetto.

Il progetto definitivo, sarà approvato successivamente in sede di Conferenza di Servizi ai sensi di legge.L’ASL 18, provvederà a dichiarare la pubblica utilità dell’opera nei termini prescritti dal DPR.08.06.2001, n. 327, modificato dal D.lgs.27.12.2002 n.302;

Art 7

Gli impegni, le modalità attuative, e gli accordi assunti dalle parti per l’attuazione delle opere previste in questa pima fase dell’accordo e di quelle previste nella seconda fase operativa, obbligano i soggetti firmatari all’osservanza dei relativi adempimenti nei tempi designati dal cronoprogramma. Il Collegio di Vigilanza istituito all’art 12 del presente Decreto ha il compito di verificare periodicamente la corretta attuazione dell’accordo, l’osservanza degli impegni delle parti, la legittimità degli atti e delle azioni intraprese dal soggetto attuatore in attuazione dell’accordo di programma,

Art.8

Le eventuali variazioni o modifiche in corso d’opera degli interventi oggetto dell’accordo di programma sono consentite con le modalità specificate al capitolo “ Modifiche” del dispositivo dell’accordo di programma;

Art.9

L’accordo di programma adottato con il presente Decreto, come concordato dalle parti, ha validità decennale con decorrenza dalla pubblicazione sul BUR del Decreto di adozione dell’accordo dal parte del Presidente della Regione Piemonte.

Eventuali proroghe saranno valutate dal Collegio di Vigilanza.

Art.10

L’efficacia delle variazioni urbanistiche di cui al precedente ART. 3. decorre eccezionalmente dalla firma del presente Decreto, da parte del Presidente della Regione Piemonte, per le motivazioni conseguenti alla necessità di addivenire ad un coordinamento temporale e contestuale dei successivi adempimenti degli interventi riguardanti le opere di bonifica del versante collinare e le opere del nuovo complesso ospedaliero.

Art.11

Sono acquisiti ufficialmente con il presente Decreto, gli atti inoltrati dalle parti all’atto della firma dell’accordo di programma ed attestati dal responsabile del procedimento con aggiunta manoscritta nel testo dell’accordo, nonchè gli atti pervenuti successivamente alla firma dell’accordo di programma. Tali atti sono da intendersi come parte integrante e sostanziale dell’accordo di programma e quindi ad esso allegati.

Art.12

La Vigilanza sull’esecuzione dell’accordo di programma e gli eventuali interventi sostitutivi previsti dall’art.34 del D.lgs n.267/2000, è svolta con le modalità definite al capitolo “ Vigilanza e poteri sostitutivi ” del dispositivo dell’accordo di programma e all’art.7 del dispositivo del presente Decreto, da un Collegio di Vigilanza così composto :

- Presidente della Regione Piemonte o suo delegato, in qualità di Presidente del Collegio

- Presidente della Provincia di Cuneo o suo delegato,

- Sindaco del Comune di Verduno o suo delegato,

- Sindaco del Comune di Alba o suo delegato,

- Sindaco del Comune di Bra o suo delegato,

- Direttore Generale dell’ASl 18 Alba - Bra o suo delegato.

La funzionalità tecnico-amministrativa del Collegio di Vigilanza è assicurata dalla partecipazione alle singole sedute del responsabile del procedimento con funzioni di coordinatore e dei funzionari competenti per materia dei rispettivi Enti.

E’ dato incarico al Responsabile del procedimento di trasmettere copia conforme del presente Decreto, unitamente al testo dell’accordo di programma e alla documentazione allegata al medesimo, ai soggetti firmatari, provvedendo a validare, se necessario, gli atti eventualmente già depositati presso gli Enti interessati.

Il presente provvedimento è pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 65 dello Statuto.

Enzo Ghigo

Allegato

ACCORDO DI PROGRAMMA AI SENSI DELL’ART. 34 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 18.08.2000, TRA LA REGIONE PIEMONTE, LA PROVINCIA DI CUNEO, IL COMUNE DI VERDUNO, IL COMUNE DI ALBA, IL COMUNE DI BRA, L’ASL 18, PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DEL NUOVO OSPEDALE ALBA - BRA NEL COMUNE DI VERDUNO.

Premesso:

1) che L’Azienda Sanitaria Locale n. 18 di Alba con comunicazione n. 9188 del 02.03.2001 (allegato.1), ha formalmente richiesto al Presidente della Regione Piemonte di promuovere, ai sensi dell’ art. 34 del D. Lgv. 267/2000, la conclusione di un Accordo di Programma, tra gli Enti in oggetto, per assicurare il coordinamento delle azioni, dei tempi, delle modalità operative ed di ogni altro connesso adempimento;

2) che con comunicazione n. 9836/51.1 del 27.03.2001 il Presidente della Regione Piemonte convocava in data 04.04.2001 una riunione interlocutoria per verificare la possibilità di addivenire alla stipula di un Accordo di programma ai sensi dell’art. 34 del D.lgs 267/2000, per la realizzazione dell’iniziativa proposta dall’ASL 18; (allegato 2)

3) che i responsabili del procedimento dell’Accordo di Programma e del progetto dell’opera, nell’intento di approfondire i contenuti dell’iniziativa con i soggetti interessati alla definizione dell’accordo hanno convocato ulteriori riunioni interlocutorie, documentando l’esito dei lavori con la stesura di verbali allegati al presente accordo ( allegato 3)

4) che l’iniziativa è stata oggetto di impegni di volontà politica da parte delle amministrazioni interessate che hanno condotto la CONFERENZA DEI SINDACI dell’allora Unità Socio sanitaria Locale n. 65, con Deliberazione n. 6 del 19 ottobre 1994 e lo stesso Organismo della USSL n. 64 con atto n. 5 del 19 ottobre 1994 ad affidare ad una Società specializzata una indagine sui livelli di attività degli ospedali presenti sul territorio delle USSL n. 64 e n. 65 e la stesura di uno Studio di fattibilità relativo alla eventuale realizzazione di un unico nuovo ospedale;

5) lo studio di fattibilità redatto dalla citata Società accertava i benefici sociali ed economici relativi all’edificazione di un nuovo presidio ospedaliero tecnologicamente avanzato collocato fra i due principali centri cittadini di Alba e Bra, in sostituzione dei due nosocomi presenti in tali città. Il territorio dell’A.S.L. 18 Alba - Bra comprende 76 Comuni per una popolazione di oltre 156.000 abitanti. La soluzione del superamento delle strutture esistenti nei due centri che, ancorchè efficienti e molto apprezzati dall’utenza, viene alla luce soprattutto per i problemi tipici manifesti negli ospedali di piccole dimensioni: problemi di adattamenti e ampliamenti strutturali e tecnologici ed adeguamento delle specialità alle nuove esigenze. Il bacino d’utenza può essere individuato nel territorio delle Langhe e del Roero, una superficie territoriale di circa 1565 kmq che conta circa il 30% dell’intera popolazione della Provincia di Cuneo. La situazione degli ospedali esistenti non solo non garantiva certezze circa la possibilità di mantenere livelli adeguati di assistenza ma addirittura si prefigurava la possibilità di un declassamento dei due Presidi esistenti, secondo un progetto di riforma sanitaria regionale. Uno specifico Studio di fattibilità affidato all’Istituto di ricerca Sanitaria di Torino (1994), confermava la validità dell’ipotesi di migliorare la qualità del servizio ai cittadini e ne prospettava altresì la convenienza economica rispetto all’adeguamento strutturale e tecnologico dei Presidi esistenti. L’area individuata per l’edificazione è localizzata nel Comune di Verduno, ai confini con il Comune di Roddi, in località Pradonio ed è situata sul fronte nord della collina di Verduno sul lato destro del fiume Tanaro. Tale collocazione, già da anni prevista, risulta particolarmente idonea a rispondere alle esigenze dell’erigenda struttura in quanto prossima al bacino più consistente di utenza (le città di Alba e Bra) di una popolazione complessiva di circa 156.000 abitanti. Risulta inoltre baricentrica rispetto al territorio che il complesso sanitario dovrà coprire e dotato di buona accessibilità grazie anche alle nuove arterie viabili in fase di completamento (Autostrada ASTI - CUNEO e miglioramento della SP 7). L’adeguamento della rete dei trasporti pubblici, indispensabile per la buona accessibilità alla struttura, potrà costituire una opportunità di crescita per l’integrazione dei servizi offerti dalle due Città vicine.

6) che lo Studio di fattibilità di cui trattasi veniva approvato con determina n. 1 del 6.2.1995 dalla Conferenza dei sindaci dell’USL 18 con la contestuale richiesta di inserimento del progetto nella programmazione regionale;

7) che la stessa Conferenza dei Sindaci dell’Azienda regionale USL 18 con deliberazione n. 12 del 9.8.1995 stabiliva l’acquisizione del terreno per l’edificazione del nuovo ospedale nel Comune di Verduno, secondo le indicazioni emerse dallo studio di fattibilità più volte citato e conseguentemente alle valutazioni tecniche all’uopo eseguite e attestate da specifica Perizia Geologica;

8) La realizzazione del Nuovo Ospedale Alba - Bra è prevista nel Comune di Verduno, in posizione baricentrica rispetto ai due principali centri abitati della A.S.L. n.18, lungo la strada provinciale che li collega ad una distanza di circa 7-8 Km. L’area disponibile a seguito di acquisto da parte dell’A.S.L., è stata individuata con uno studio finalizzato a ricercarne la migliore ubicazione ed a verificarne la compatibilità ambientale e geologica. Si estende per circa 220.000 mq sul versante collinare esposto a Nord, in leggero declivio verso il fiume Tanaro, costituita da fondi agricoli non urbanizzati. Il progetto della nuova Autostrada Asti - Cuneo prevede il raccordo con l’area in oggetto che dista dal tracciato della stessa alcune centinaia di metri. Ovviamente, considerata la pendenza del versante, la tratta stradale di collegamento si svilupperà per circa 2.000 m al fine di presentare una pendenza tale da garantire un’agevole percorrenza ad ogni tipo di mezzo. L’abitato di Verduno si trova a Sud dell’area, e potrà essere collegato con la modifica dell’attuale viabilità e con percorso pedonale. Sarà indispensabile la realizzazione di un servizio di collegamento con autobus “navetta” che colleghi la nuova struttura con le due città di Alba e di Bra, costituendo elemento di ulteriore integrazione urbana. La vista sulle colline e le cittadine situate sulla riva opposta del fiume è magnifica e molto aperta.

L’area di proprietà dell’ASL 18 comprende i lotti distinti a catasto nel modo seguente:

Foglio 4, particelle 156, 175, 174, 173,  77, 185, 184, 79, 80, 78, 55, 86, 163. 164, 56, 179, 203, 110, 109, 183, 50, 51, 52, 53, 54, 57, 58, 63, 65, 66

Foglio 3, particelle 142, 143, 144, 145, 146, 138, 137, 109, 135, 136, 28, 27, 26, 168, 23, 29, 30, 46, 48, 49, 50 ,193 ,45, 43, 170,51,164,24,22,21,20 ( allegato 4 )

9) Il comune di Verduno ha inserito tale area nel Piano Regolatore Comunale approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 36 del 22/11/1999, e successivamente integrata con Delibera di Consiglio Comunale n. 6 del 29/05/2000 con destinazione d’uso “Servizi di interesse generale”. A seguito di successivi approfondimento sul sito è risultato necessario per motivi connessi alla struttura geologica del luogo e all’inserimento ambientale, traslare il futuro complesso ospedaliero in direzione sud, rispetto alla proposta iniziale e prevedere la necessità di variare ulteriormente la localizzazione dell’area precedentemente individuata nel citato Strumento Urbanistico con destinazione “Servizi di interesse generale” inserendo ulteriori lotti necessari all’edificazione, individuati a catasto al Foglio 4, particelle:

- 106, 230, 89, 87, 90, 103, 105, 107, 108, 187

- 88, 211, 212, 226

- 81,82,83,84,186

fermi restando i parametri di edificabilità e le norme tecniche previste dal medesimo Piano.

10) Che le trattative per definire l’acquisto della residua area necessaria sopra evidenziata per la realizzazione di opera di pubblica utilità sono state concluse in modo bonario con la sottoscrizione delle scritture private, assunte con determinazioni direttoriali n. 834 del 30.5.2003 e n. 1141 del 22.7.2003, prodromiche al perfezionamento dell’atto di proprietà (allegato 5) relativamente ai lotti individuati a catasto al Foglio 4 particelle:

- 106,230,89,87,90,103,105,107,108,187

- 88,211,212,226.

11) che la traslazione di che trattasi ha comportato l’adeguamento del progetto definitivo sopra citato con una nuova sistemazione delle aree esterne; adeguamento trasmesso dall’ASL 18 con nota prot. N. 19877 del 23 maggio 2003 agli attori dell’Accordo di programma contestualmente alla convocazione dell’incontro in Conferenza dei servizi del 18 giugno 2003.

12) che la realizzazione dell’intervento, in conseguenza di quanto precisato al punto 9 ) comporta, in sede di Accordo di Programma la variazione dello strumento urbanistico del Comune di Verduno assentibile ai sensi del IV e V comma dell’art. 34 del D. Lgs. 267/2000;

13) che tale variante prevede

a) la traslazione a sud dell’area destinata a “ Servizi di interesse generale ” con restituzione alla destinazione “agricola” di un’area di pari estensione precedentemente individuata con tale destinazione;

b) l’individuazione della viabilità di collegamento fra la strada provinciale e l’area di pertinenza dell’ospedale con cambio di destinazione urbanistica da “agricola” a “sedime stradale”;

c) l’individuazione del prolungamento della stessa viabilità sino all’abitato di Verduno con analogo cambio di destinazione d’uso;

d) l’individuazione dell’area di rilocalizzazione dell’edificio denominato “cascina Pradonio” in Area agricola a seguito di demolizione dell’edificio esistente per la realizzazione del nuovo ospedale;

e) l’individuazione della nuova classificazione della carta geologico-tecnica riferita all’area del nuovo ospedale.

14) Che con determinazione n. 6 del 7.4.2003 il Comune di Verduno ha affidato l’incarico per la redazione di Variante urbanistica parziale che adeguasse le aree alla nuova situazione di impianto dell’edificio e delle pertinenze esterne secondo le indicazioni di cui al punto precedente.

15) che tale variante adottata dal Consiglio comunale del Comune di Verduno in data 16 giungo 2003 con deliberazione n. 12, ribadisce quanto precisato al punto 13 del presente accordo, e precisa che la predetta variante sarà definitivamente approvata in seno all’accordo di programma ai sensi del IV comma del decreto lgs 267/2000, costituendo altresì condizione sostitutiva al rilascio della concessione edilizia (ora permesso a costruire), (allegato 6).

16) Che in sede di Conferenza dei servizi del 18 giugno 2003, veniva trasmessa alla Provincia di Cuneo la Variante urbanistica, considerata equivalente a variante, parziale per l’espressione del parere di competenza, nonché all’Assessorato all’Urbanistica della Regione Piemonte.

17) Che ai sensi del IV e V comma dell’art. 34 dell D.L.gs 267/2000, l’adozione del presente Accordo di Programma, con Decreto del Presidente della Regione, costituisce condizione sostitutiva al rilascio della concessione edilizia (oggi permesso a costruire ai sensi del D.P.R. 6 giugno 2001 n. 380) a tutti gli effetti per l’opera in oggetto, a titolo gratuito ai sensi dell’art. 17 del D.P.R. sopra citato, a favore del Legale rappresentante Direttore Generale dell’ASL 18, proprietaria dell’area secondo quanto riportato al precedente punto 8) e avente titolo come da scritture private per quanto riguarda le particelle di cui al precedente punto 9 e autorità espropriante per quanto riguarda le aree rimanenti.

18) Che l’accordo di programma prevede altresì la definizione delle future destinazioni urbanistiche degli attuali ospedali di Alba e di Bra, secondo le modalità contenute nelle deliberazioni programmatiche assunte dai rispettivi Comuni, ovvero con deliberazione comunale n. 58 del 15.7.2002 per il Comune di Alba e con deliberazione consigliare n. 59 del 0406 del 4.6.2002 per il Comune di Bra, entrambe esecutive ai sensi di legge, da tradursi successivamente in specifiche varianti urbanistiche, coerenti con il crono-programma di realizzazione del nuovo ospedale (allegato 7).

19) Il nuovo complesso ospedaliero, che avrà una capienza di 578 posti letto, si configura come un impianto prevalentemente orizzontale composto da: una “piastra” dove sono localizzati i reparti medico-tecnici, gli ambulatori e le unità di ospedalizzazione chirurgica; detta piastra si dispone da una parte all’altra della (galleria) ospedaliera, che è la spina dorsale dell’ospedale ed attraversa da nord a sud l’edificio seguendo la pendenza del terreno. E’ su di questa galleria che si aprono gli ambulatori, ed attraverso la medesima si accede alla maggior parte dei reparti partendo da un polo centrale di circolazione verticale (scale, ascensori, montalettighe,...) che si irraggia in tutto l’ospedale. Sui lati della galleria si erge la “superstruttura” composta da due edifici lineari che accolgono le degenze e le aree mediche. Le dimensioni di circa 25.000 mq. di superficie coperta per 86.600 mq. di superficie interna lorda, che si sviluppa in altezza in maniera articolata e su n. 5 livelli non omogeneamente sovrapposti ma degradanti a seguire il declivio della collina; la volumetria complessiva dell’edificato è prevista in mc. 300.000;

20) Il progetto pone una grande attenzione alla umanizzazione dell’Ospedale, nell’accoglienza così come nella degenza, alle condizioni di lavoro del personale curante per favorire una medicina con maggiori prestazioni, ma anche più attenta alla dimensione umana di coloro che ne beneficiano come di coloro che la garantiscono. Il concetto è quello di un Ospedale che si deve evolvere parallelamente all’evoluzione sociale. Non un edificio rigido e chiuso su se stesso ma al contrario uno spazio aperto sulla vita esterna così da eliminare o quantomeno diminuire il sentimento di apprensione che spesso si prova di fronte ad ospedali “tradizionali”. Il nuovo ospedale permetterà di accogliere tutte le tecniche mediche contemporanee e le apparecchiature più recenti necessarie nell’evoluzione della diagnostica e della cura potendosi adattare e modificare di conseguenza nell’organizzazione interna. Lavorando a stretto contatto con i Progettisti secondo un metodo interattivo l’ASL ha potuto monitorare l’attività di progettazione per garantire la massima aderenza del risultato alle esigenze note o sopraggiunte, espresse o indagate. In particolare si è posta l’attenzione alla:

* Rispondenza della struttura ai bisogni dell’utenza secondo i requisiti previsti dalle Leggi nazionali e dal piano Sanitario Nazionale; con un attento lavoro di lettura ed interpretazione delle leggi e delle indicazioni riscontrabili nel settore;

* Aderenza delle funzioni sanitarie previste nel progetto agli indirizzi del Piano Sanitario Regionale ed al principio ispiratore dello stesso che indirizza tutti gli interventi e le strategie per raggiungere gli obiettivi: “alla qualità del servizio e alla razionalizzazione della spesa, attraverso una più efficace allocazione delle risorse”. In questo contesto risultano prioritarie le scelte etiche rispetto a quelle economiche, partendo dal presupposto che lo spreco di risorse pubbliche, e quindi il costo della non-qualità, è il principale dei comportamenti non etici. Tale principio si trova in perfetta sintonia con l’idea del nuovo Ospedale unico in sostituzione dei due attuali, nata proprio in seguito all’esigenza di razionalizzazione del sistema sanitario della zona, nell’ottica di una riduzione dei costi di gestione e di un innalzamento del livello quantitativo e qualitativo dei servizi erogati.

* Individuazione nel processo progettuale di caratteristiche funzionali e strutturali che possano definire un livello di qualità edilizia e sanitaria superiore. L’ASL si è posta il problema di definire le strutture per assecondare e facilitare il percorso verso una gestione moderna e manageriale della struttura sanitaria la cui efficienza ed efficacia si affida a elevate competenze cliniche e assistenziali ma pure a quelle organizzative, amministrative, tecnologiche e naturalmente economiche e finanziarie. Non a caso viene perciò integralmente recepita ed interpretata la filosofia organizzativa per Dipartimenti e aree Funzionali omogenee, un numero contenuto di posti letto per abitante inferiore agli standard nazionali e regionali, una impostazione finalizzata al rapido turn-over dell’utente con riduzione dei tempi di ricovero e diagnosi, adeguate strutture per il day hospital e la day surgery.

* Flessibilità strutturale con un edificio che, proprio perché pensato per l’acuzie e quindi suscettibile di oscillazione anche notevole nel numero di posti letto occupati complessivamente in un dato momento, non privilegi né per il Day Hospital, né per la Day Surgery, né per lo stesso ricovero “a pagamento” alcuna soluzione riconducibile al “reparto” vecchia maniera, ma invece una soluzione a livello di Dipartimento o di modulo, e quindi contraibile o estensibile a seconda delle richieste del momento. Trattandosi di ospedale per acuzie particolare attenzione viene posta nello studio del Dipartimento di emergenza in quanto vero elemento di definizione di questa struttura nonché della possibilità di attribuzione al complesso di nuove specialità mediche e chirurgiche la cui carenza si riscontra nella programmazione territoriale.

E’ stato perciò messo l’accento sulla flessibilità e l’adattabilità dell’edificio, sulla buona integrazione della futura costruzione nel suo ambiente nel rispetto di un sito di grandissimo valore paesaggistico e sull’economia del progetto per la convinzione forte del valore di umanizzazione ed etico di tali aspetti.

Tali considerazioni sono state fatte anche nel campo dell’architettura dell’opera stessa, sul valore simbolico dell’ospedale, dei suoi spazi e volumi, sulla relazione tra interno ed esterno, sulla luce naturale, insomma su tutti quegli elementi qualitativi che partecipano al confort dei malati e del personale addetto.

La concezione dell’ospedale di Alba - Bra si basa su un concetto innovativo, quello dell’ospedale “piastra” che rompe con gli ospedali monoblocco, sviluppando il principio di una organizzazione orizzontale dominante. Questo concetto favorisce in particolare una migliore interrelazione dei reparti, un facile adattamento alle evoluzioni interne anche grazie alla penetrazione della luce naturale nei luoghi ove c’è presenza stabile di personale, a migliori condizioni di lavoro e dunque ad una migliore qualità di servizio per l’utente.

Organizzazione architettonica e funzionale

In sintonia con le linee guida del Piano Sanitario Regionale , il nuovo ospedale Alba - Bra è stato concepito come struttura “per acuti” e sarà perciò attrezzato per affrontare patologie medico - chirurgiche sia di urgenza che di elezione, con servizi di diagnosi e terapia di alto livello.

Riservando gli interventi ospedalieri alle patologie acute la ASL provvederà a collocare diversamente in ambito extra-ospedaliero, gli interventi di prevenzione, per condizioni croniche e per lungodegenza e riabilitazione.

I posti letto previsti complessivamente sono 578, cioè 3,7 posti letto ogni mille abitanti e quindi in numero inferiore alla programmazione nazionale. Tale scelta è in linea con le nuove tendenze sanitarie volte a curare molte patologie senza ricovero ospedaliero con ricovero in day hospital.

Una particolarità del nuovo ospedale è costituita dalla Unità di Terapia semi-intensiva prevista a livello dei dipartimenti medici e chirurgici, che si interfaccia tra le Unita di degenza ordinaria e la terapia intensiva, è rivolta a malati instabili e caratterizza l’area dell’emergenza.

La risposta architettonica non si è limitata ad una semplice disposizione funzionale rispettosa delle indicazioni normative.

La percezione dall’esterno e poi interna dell’edificio, il suo inserimento nell’ambiente, la considerazione di condizioni microclimatiche, sono state valutate come componenti fondamentali della risposta architettonica e il conseguente impatto emotivo sulle persone.

L’organizzazione a “piastra” prevede la maggior parte delle grandi funzioni ospedaliere su una piastra orizzontale che si sviluppa intorno a giardini e patii, con conseguenti vantaggi:

* Grande facilità di organizzazione delle funzioni medico-tecniche

* Relazione diretta ed orizzontale tra i reparti chirurgici e piano medico-tecnico

* Illuminazione con luce naturale nella maggior parte dei locali

Risposte tendenti a favorire la qualità delle condizioni di lavoro.

L’umanizzazione parte perciò da principi e valutazioni di carattere meta-progettuale:

Ottimo inserimento ambientale

L’area disponibile a seguito di acquisto da parte dell’A.S.L., è stata individuata con uno studio finalizzato a ricercarne la migliore ubicazione ed a verificarne la compatibilità ambientale. Si estende su versante collinare esposto a Nord, in declivio verso il fiume Tanaro ed è costituita da fondi agricoli non urbanizzati.

La vista sulle colline e le cittadine situate sulla riva opposta del fiume è magnifica e molto aperta.

La concezione volumetrica e l’impianto dell’ospedale hanno tenuto conto delle grandi qualità del paesaggio. L’altezza delle costruzioni è stata contenuta per quanto possibili per diminuire al massimo il loro impatto nel paesaggio. L’asse principale di sviluppo orizzontale di colloca nel senso di massima pendenza naturale del terreno, con minima previsione di terrazzamenti. L’edificio non si presenta sotto forma di costruzione massiccia e compatta ma al contrario come un insieme di piani successivi (piattaforme) forati da larghi patii e giardini che sono disposti senza modificare la conformazione del terreno naturale affinchè la vegetazione penetri all’interno e costituisca il riferimento visivo continuo dell’area circostante per chi si trova all’interno.

Buona accessibilità

L’ospedale sarà servito da un accesso unico realizzato sulla futura autostrada con raccordo all’esistente strada provinciale. L’area sarà inoltre collegata al vicino abitato di Verduno con strada carrabile e pedonabile. Una strada interna differenzia percorsi ed accessi a parcheggi, al DEA, ai magazzini, alle cucine, ai locali tecnici, alle aree riservate per Vigili del fuoco su tutti i lati della “piastra”, ai mezzi pubblici e taxi.

L’ingresso principale è situato nella parte alta del terreno ed i parcheggi, sistemati in prossimità, non risultano comunque percepibili dal fondo della valle e minimamente visibili dai principali affacci dell’ospedale. L’accesso dalle parta alta presenta vantaggi funzionali:

* Facilità d’orientamento grazie alla percezione immediata d’insieme della “galleria” centrale

* Suddivisione del traffico verticale fra il livello mediano di accesso e quelli sopra e sottostanti

* Prospettiva visuale molto piacevole verso il lato Nord (valle del fiume Tanaro)

Buona architettura

La volumetria dell’ospedale e la sua organizzazione funzionale sono costituiti da tre elementi molto caratteristici:

* La “piastra” - E’ costituita da una serie di piattaforme orizzontali di superficie variabile che vanno dal livello 0 al livello - 5. E’ in questa piastra che sono localizzati i reparti medico-tecnici, gli ambulatori e le unità di ospedalizzazione chirurgica che devono avere delle relazioni privilegiate con questa. L’orizzontalità di questa piastra è in contrasto con la pendenza del terreno. I giochi dei piani orizzontali, di quelli verticali e la pendenza del suolo naturale che con essi si interseca e si inserisce creano degli effetti architettonici interessanti con un risultato di leggerezza ed integrazione.

La piastra si organizza intorno ad un grande giardino interno ed a patii alberati per offrire prospettive varie e diverse a chi osservi dall’interno dell’edificio.

La piastra si dispone da una parte all’altra della “galleria” ospedaliera.

* La “galleria” - La lettura immediata dell’ingresso principale e dei percorsi più importanti è anche elemento di qualità architettonica e funzionale. La percezione sin dall’esterno della galleria contribuisce ad una buona comprensione dell’organizzazione generale interna dei fabbricati. La galleria ospedaliera, elemento fondamentale dell’organizzazione e caratterizzante dell’ospedale, è un vasto volume d’accoglienza e distribuzione che, seguendo la pendenza naturale del terreno, attraversa da nord a sud l’edificio. Essa apre l’accesso alla maggior parte dei reparti a partire dal polo centrale di circolazione verticale (scale, ascensori). Permette una grande semplicità dei circuiti verticali ed orizzontali e una immediata leggibilità dei percorsi differenziati (utenti, visitatori, personale). Tutta la facciata Ovest è contornata da un giardino interno accessibile e le ampie superfici vetrate consentono la visione delle colline circostanti.

* La “superstruttura” - E’ costituita dai due edifici lineari disposti sui due lati della galleria. Accolgono ai livelli +2,+3 e +4 le diverse specialità sia di degenza che ambulatoriali. Al centro della struttura, in relazione diretta con le degenze, sono collocate le aree destinate ai medici (studi, sale riunioni e incontro), volutamente incombenti sulla galleria quale segno architettonico caratterizzante. Gli ultimi due livelli sono stati destinati ad accogliere l’Amministrazione. L’intero livello +1, situato sulla copertura della piastra è riservato totalmente ai locali tecnici.

Studio accurato dei materiali e dei colori

Gli indirizzi di scelta dei materiali di facciata, la loro trama ed i colori esprimono le grandi scelte architettoniche del progetto, perseguendo altresì una aspettativa di durabilità funzionale ed estetica. Al cemento opportunamente lavorato si affiancano parti interne della galleria in elementi più colorati e caldi come il legno ed il rame o tradizionali come la pietra ed il cotto. La superstruttura realizzata con ampie parti vetrate apparirà leggera e aperta all’esterno. Lamiere forate contribuiranno a proteggere le vetrate dall’irraggiamento e a creare piacevoli giochi di luce ed ombre.

Studio accurato degli spazi interni

Oltre ai requisiti di flessibilità e funzionalità si è perseguita la volontà di offrire agli utenti ed al personale luoghi rassicuranti, luminosi, che trasmettano serenità affidandosi a organizzazioni spaziali semplici, materiali famigliari e caldi, sapiente dosaggio della luce e del contatto con l’esterno. L’organizzazione delle camere e l’atmosfera è stata studiata per elevare il confort, la riservatezza, la tranquillità e la serenità anche affidandosi a semplici accorgimenti quali l’altezza dei davanzali che consenta la visione all’esterno anche dal letto, la possibilità di regolare la penetrazione della luce naturale, la previsione di dotazioni tecnologiche-impiantistiche ispirate all’uso “civile”, ove compatibili.

Valorizzazione della luce naturale

Grande importanza è stata data nel progetto all’utilizzo della luce naturale quale elemento di gradimento e valorizzazione del costruito dal punto di vista della percezione dell’utilizzatore.

Organizzazione dipartimentale

L’ipotesi di lavoro avanzata dall’ASL e recepita dai Progettisti è stata di superare le vecchie modalità organizzative, radicate anche nell’organizzazione degli spazi.

Viene perciò fatta propria la definizione di Dipartimento quale “federazione di Unità operative che mantengono la loro autonomia, indipendenza e responsabilità insieme a quella di ciascuno dei membri che la costituiscono, ma che riconoscono la loro interdipendenza adottando un comune codice di comportamento clinico - assistenziale, didattico e di ricerca dai profondi risvolti etici, medico-legali ed economici”. Il dimensionamento delle Unità di cura viene concepito come spazio destinato ad accogliere malati in condizioni omogenee di gravità e di esigenze assistenziali e dimensionata con un numero di posti letto proporzionato al carico assistenziale che può assumersi una equipe infermieristica.

Consapevole del fatto che l’Organizzazione Dipartimentale non consiste ne consegue ad una impostazione di tipo strutturale e distributiva degli spazi (dipartimenti per obiettivi, incentrati sul processo sanitario), l’ASL ha però indicato ai Progettisti quelli che riteneva potessero essere gli indirizzi per creare le migliori condizioni di articolazione degli spazi e dei collegamenti funzionali finalizzati ad agevolare lo sviluppo di tale forma di organizzazione, soprattutto centralizzando il ruolo del destinatario delle prestazioni. L’auspicio, al di la dei contenuti collegabili con la razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse e con l’efficienza del sistema, è quello di una risposta positiva specialmente nei confronti dell’utente, che vedono ridursi i disagi dovuti ai trasferimenti tra i reparti ospedalieri e i tempi di attesa, nonché di trovare un tipo di assistenza assicurata nella struttura più idonea al caso e solo per il tempo strettamente necessario.

Piattaforme dipartimentali, quindi, dove trovino collocazione Unità con funzioni specialistiche diversificate in numero compatibile con la più ampia gamma di prestazioni da un lato, e con dimensioni gestionali ottimali dall’altro.

Le indicazioni relative ai blocchi di degenza con connotazioni di aree funzionali omogenee sono:

- sviluppo prevalentemente orizzontale della struttura

- corpo di fabbrica multiplo, con assi strutturali a sviluppo longitudinale, distribuiti simmetricamente e intervallati da percorsi di collegamento trasversali

- assetto spaziale preferibilmente complanare per le funzioni affini

- zonizzazione interna delle aree funzionali conforme al criterio delle unità modulari, secondo cui ogni modulo è l’entità strutturale stabilmente organizzata per erogare assistenza diretta ai ricoverati con autonomia operative

- moduli-base polifunzionali e articolati in segmenti contigui per l’uso alternativo degli ambienti di degenza

- volumi modulari dell’apparato di ricovero intercalati con gli ambienti per l’assistenza a ciclo diurno e con spazi di socializzazione.

La possibilità di trasferire l’attività in una struttura che nasce completamente nuova e pressoché esente da vincoli in tal senso è senz’altro una occasione troppo importante ed irripetibile per non essere sfruttata in modo adeguato.

Il sistema di accettazione ed emergenza sanitaria, nella fase della risposta ospedaliera, è ormai dato in gran parte acquisito sia nel modello organizzativo che negli obiettivi e nelle funzioni. Semmai non è ancora una metodica standardizzata l’utilizzo di un vero e proprio “Triage” di Pronto Soccorso, un filtro che selezioni gli accessi agli ambulatori come codice di gravità, e non per ordine di arrivo. Ma soprattutto non è ancora comune né definita una struttura sanitaria che si proponga, come filosofia generale, di interfaccia tra il DEA, la Rianimazione, la Terapia Intensiva ed i Reparti di degenza. Nel nostro sistema sanitario la struttura per cure semi-intensive è ancora embrionale anche per limiti architettonici e per l’ovvia difficoltà ad inserire una struttura così impegnativa in una struttura ospedaliera già esistente. Per l’ASL 18 l’Unità di Terapia semi-intensiva localizzata a livello dipartimentale è parso non solo un concetto strategico, ma l’indicatore significativo di un alto livello di qualità edilizia da potersi tradurre in qualità sanitaria. La competenza di tale Unità, oltre alle funzioni espresse, venne individuata nella gestione dell’emergenza interna dell’Ospedale e del Pronto Soccorso con creazione di un team esercitato ad affrontare le cure urgenti, sia sotto il profilo medico che del nursing. La tipologia di pazienti nell’ambito di azione è rappresentata da malati con necessità di trattamenti aggressivi e con condizioni mediche instabili. La presenza di Unità semi-intensive non esclude certo altre Unità specifiche come, per esempio, l’UTIC.

Gli spazi per day hospital, le degenze aa pagamento e gli spazi a disposizione dei medici sono previsti direttamente nelle singole Unità Operative per i seguenti motivi:

- la scelta di modularità voluta per le camere di degenza le rende in massima parte uguali nelle dotazioni e tali perciò da essere indifferentemente utilizzate per le diverse tipologie di ricovero con maggior flessibilità;

- la collocazione di spazi per la degenza, in day hospital e a pagamento accanto alla degenza ordinaria costituisce una ulteriore flessibilità di utilizzo delle camere, non improprio in un ospedale dove i posti letto sono stati programmati secondo parametri estremamente ristretti rispetto ai dati statistici di effettiva occupazione.

- è stato valutato importante il desiderio del paziente di avere la certezza di presenza continua medica ed infermieristica specializzata non sempre garantita in aree defilate rispetto alla degenza ordinaria e promiscue per quanto concerne la patologia dei pazienti ricoverati.

Si ritiene che gli inevitabili problemi organizzativi legati a tale organizzazione possano essere in massima parte superati e la risposta alle diverse esigenze soddisfatta con accorgimenti distributivi legati soprattutto alla differenziazione dei percorsi: ove possibile riservando accessi separati alle diverse zone di degenza (day hospital, pagamento, ordinaria) oppure collocando le stesse in sequenza rispetto all’accesso principale.

21) che la nuova struttura ospedaliera in oggetto, prevista nella rete regionale dalla L.R. n. 61/97 (Piano Sanitario Regionale) svolgerà le attuali attività sanitarie già in funzione nei due complessi ospedalieri di Alba e di Bra nonché alcune nuove funzioni, organizzate strutturalmente secondo gli schemi seguenti:

DATI DIMENSIONALI        
Superficie dell’area interessata    m2    220.000
Superficie coperta    m2     25.000
Superficie lorda totale (escluse terrazze)    m2    100.000
Volumi totali (compresi portici e logge)    m3     483.000

POSTI LETTO    N°    %
a. degenza ordinaria in camere 2 posti letto    250    43.25
b. degenza ordinaria in camere 1 posto letto + accompagnatore    152    26.30
c. degenza ordinaria in camere a pagamento    58    10.03
d. day hospital    64    11.07
e. terapia sub intensiva    24    4.15
f. terapia intensiva, rianimazione, Utic    30    5.20
TOTALE    578    100.00

Sono inoltre presenti:

DESCRIZIONE    POSTI LETTO N°
a. culle neonati N° 20    (equivalenti) 7
b. Letti tecnici emodialisi    25

POSTI LETTO DEGENZA, AMBULATORI
e relative superfici utili

DEGENZE     n. POSTI    SUPERFICIE
AREA     LETTO    UTILE
DIPARTIMENTALE      COMPLESSIVI      COMPLES-
        SIVA mq
MEDICINA    162    5423
CHIRURGIA    216    7328
NEFRO - UROLOGIA    42    1732
NEUROSCIENZE    46    1536
MATERNO - INFANTILE    60    2002
PSICHIATRIA     16    765
RIABILITAZIONE FUNZIONALE    16    743
D. E. A.     10    381
TOTALE    578    19820

SERVIZI    N°     SUPERFICIE
AMBULATORIALI    AMBULATORI     UTILE
        COMPLES-
        SIVA mq
AREA MEDICA    19    1555
AREA CHIRURGICA    10    769
AREA SPECIALISTICA    6    661
AREA MATERNO -INFANTILE    7    861
TOTALE    42    3846

ALTRI SERVIZI         SUPERFICIE
        UTILE
        COMPLESSIVA mq
RIABILITAZIONE        630
EMODIALISI    25 POSTI    834
ANTENNA TRASFUSIONALE        737
D.E.A.    12 LOCALI
    OPERATIVI    1094
BLOCCO OPERATORIO    14 SALE
    OPERATORIE    2426
BLOCCO OSTETRICO
-GINECOLOGICO    3 SALE PARTO,
    4 SALE
    TRAVAGLIO    697
EMERGENZA 118        213
RADIOLOGIA    14 SALE    1636
LABORATORI ANALISI        1788
LABORATORIO ANATOM. PATOL.        523
LABORATORIO PATOLOG. RIPRODUT.        160
ANESTESIA        205
FARMACIA        1045
STERILIZZAZIONE        626
OBITORIO        313
TOTALE        12927

LOGISTICA -      SUPERFICIE UTILE
AMMINISTRAZIONE      COMPLESSIVA mq
- PERSONALE
22) INGRESSO PAZIENTI - BARELLE    130
VIGILANZA TECNICA    65
DOCUMENTAZIONE - INFORMAZIONE    336
AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE    644
RECEPTION, SERVIZI, CULTO    3179
ACCETTAZIONE RICOVERI    535
SPAZIO BAMBINI    87
SERVIZI SOCIALI    106
ARCHIVI - STATISTICHE - CARTELLE     739
MEDICINA DEL LAVORO    95
POSTA    45
CONFERENZE    325
AMMINISTRAZIONE    2592
DIREZIONE SANITARIA    486
CUCINA     1200
MENSA - RISTORANTE    586
MANUTENZIONI    546
MAGAZZINI     1576
CED    274
TRASPORTI AUTOMATIZZATI    385
LOCALI TECNICI    5996
GARAGE - OFFICINA    897
TOTALE    20824
Che il Direttore Generale dell’ASL 18 con determinazione n 2124 del 18.12.2001 ha approvato il progetto definitivo dell’opera oggetto del presente Accordo di programma (allegato8).

23) Che il Direttore Generale dell’ASL 18 ha approvato le varianti al progetto definitivo dell’opera oggetto del presente Accordo di programma, per le motivazioni riportate in premessa e con riferimento al precedente punto 11 (allegato 9).

24) Che in merito al progetto definitivo e alla relativa variante il responsabile del procedimento dell’opera e il responsabile del procedimento dell’accordo di programma, hanno comunicato, ai soggetti interessati dal vincolo espropriativo, che l’adozione dell’accordo di programma con il Decreto del Presidente della Regione Piemonte determina l’apposizione del vincolo urbanistico, ai sensi del Testo Unico in materia d espropriazione per pubblica utilità D.P.R. 8 giugno 2001 n. 327 modificato con Decreto Lgs 27 dicembre 2002 n. 302. (allegato 11)

25) Che il programma degli investimenti riferito all’intervento previsto nell’ambito dell’accordo di programma ammonta ad Euro 145.000.000,14 con la copertura di cui al seguente Piano Finanziario:



Finanziamento    Euro    Lire

L. R. 3 luglio 1996, n. 40 Interventi in edilizia sanitaria, art. 20 L. 67/88
Avvio progettazione nuovo ospedale    1.032.913,80    2.000.000.000

Deliberazione Consiglio Regionale n. 440 - CR 13430 del 16 settembre 1997
Programma straordinario di investimenti in edilizia sanitaria art. 20 L. 67/88 - 2° fase    31.400.063,01    60.799.000.000

L. R. 24 marzo 2000, n. 24
Interventi urgenti in edilizia sanitaria, art. 20 L. 67/88
Intervento integrativo in conto capitale    10.329.137,98    20.000.000.000

L. R. 24 marzo 2000, n. 25
Finanziamento in conto capitale integrativo
dei fondi ex art. 20 L. 67/88    30.987.413,95    60.000.000.000

Alienazione immobili di proprietà ASL in dismissione con l’avvento del nuovo
presidio - anticipazione da parte della Regione Piemonte (L.R. 4.3.2003, n. 2 -
finanziaria 2003)    25.822.844,95    50.000.000.000

Intervento finanziario straordinario del Ministero della Salute - anticipazione da parte
della Regione Piemonte (O.d.G Giunta Regionale 4.11.2002)     15.493.706,97    30.000.000.000

Finanziamento Regione Piemonte (L.R. 4.3.2003, n. 2 - finanziaria 2003)     15.000.000,00    29.044.050.000

Intervento in Concessione di costruzione e gestione ex art. 19 comma 2
Legge quadro Lavori Pubblici    14.933.919,44    28.916.100.375

TOTALE finanziamenti     145.000.000,14    280.759.150.275



approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 28-8781 del 25.03.2003 (allegato 10).

26) Che il Quadro economico dell’intervento, approvato con determinazione n. 1713 del 11.10.2002 dal Direttore Generale dell’ASL 18, successivamente modificato con determinazione n. 142 del 22.7.2002 è il seguente:

QUADRO ECONOMICO    Euro

A. LAVORI    
1. Opere strutturali      35.821.505,43
2. Opere murarie      36.164.765,30
3. Opere edili esterne      3.408.615,53
4. Opere impiantistiche      37.172.122,55
5. Bonifica idrogeologica preliminare    7.000.000,00
Totale lavori      119.567.008,81
Di cui:    
Aa . per lavori a base d’asta    118.383.177,04
Ab. per oneri diretti sicurezza     1.183.831,77
    
B. SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE    
1. Arredi e attrezzature    500.000,00
2. Imprevisti, oneri indiretti di sicurezza, lavori in economia, oneri per riserve    2.759.990,49
3. spese tecniche    7.900.000,00
4. oneri progettazione interna     280.000,00
5. spese appalto    100.000,00
6. indagini geognostiche e geologiche    225.249,97
7. Acquisizione area    1.580.000,00
8. iva 10 % (su A parziale , B3
Euro 108.467.008,81)     10.846.700,88
9. iva 20 % ( su B1, B5, B6, B7
Euro 2.405.249,97)     481.049,99
10. iva 04 % (su A parziale
Euro 19.000.000,00)     760.000,00
totale somme a disposizione
dell’Amministrazione     25.432.991,33
COSTO INTERVENTO     145.000.000,14

27) Che l’opera insiste su un’area di cui le caratteristiche geologiche oggetto di approfondite verifiche da parte dei progettisti in collaborazione con i settori regionali competenti hanno determinato la necessità della traslazione di tutto il complesso ospedaliero previa la bonifica del versante collinare interessato.

28) Che con deliberazione dell’ASL n. 540 del 9.4.2003 è stato dato incarico ad una società di progettazione di redigere un progetto mirato alla bonifica idrogeologica e messa in sicurezza del versante collinare individuando altresì un lotto di lavori preliminare alla cantierizzazione dell’opera del nuovo ospedale. Il progetto preliminare consegnato dai progettisti incaricati all’ASL 18 di Alba è stato approvato con determinazione n. 1140 del 22 luglio 2003 dal Direttore Generale dell’Asl 18 e successivamente approvato nella seduta della Conferenza di Servizi del 24 luglio 2003, prevista dall’art. 34 del Decreto Lgs n. 267/2000. ( allegato 12 )

29) Che in merito al progetto preliminare di cui al paragrafo 28, il responsabile del procedimento dell’opera e il responsabile del procedimento dell’accordo di programma, hanno comunicato, ai soggetti interessati dalla occupazione d’urgenza e dall’eventuale servitù delle aree, che il progetto è stato depositato per 30 giorni consecutivi presso l’ASL 18 e il comune di Verduno per la presentazione di eventuali osservazioni. ( allegato 13 )

30) Che tale progetto di messa in sicurezza prevede sostanzialmente la regimazione delle acque sotterranee mediante realizzazione di pozzi drenanti e strutturali, di trinceee drenanti nonché la parziale asportazione della coltre superficiale del terreno e la sua rimodellazione. L’intervento proposto interessa la superficie di insistenza del fabbricato ospedaliero di nuova realizzazione, le aree esterne di pertinenza dello stesso, nonché una zona a monte della costruzione. La realizzazione di tale opera è stabilita in due lotti organici dei quali il primo interesserà indicativamente l’area a monte del fabbricato e la zona di scavo fondazionale dell’edificio, mentre il secondo lotto andrà a completare le opere a valle e di pertinenza del fabbricato. Il costo complessivo è stimato nel progetto preliminare in Euro 10.000.000. Il primo lotto, propedeutico all’impianto di cantiere per la realizzazione dell’ospedale, avrà un importo di Euro 7.000.000 ed è inserito nel quadro economico del progetto del nuovo ospedale. Il secondo lotto di completamento, di importo pari ad Euro 3.000.000, è finanziato con fondi propri dell’ASL 18.

31) Che il nuovo ospedale in virtù della sua ubicazione prevede un raccordo di collegamento con lo svincolo della futura autostrada Asti Cuneo la cui realizzazione sarà oggetto di una successiva appendice all’Accordo di Programma dovendo prevedere una concertazione fra gli Enti firmatari del presente accordo e i soggetti dell’autostrada Asti Cuneo, al fine di individuare le modalità di coordinamento per l’esecuzione dell’opera, la bonifica del versante, gli impegni finanziari e le progettazioni definitive.

32) L’accordo di programma prevede altresì in una fase successiva la verifica dello stato della viabilità ordinaria locale e Provinciale connessa alla funzionalità del comprensorio d’utenza dei Comuni interessati, al fine di predisporre gli strumenti di programmazione operativa, finanziaria ed amministrativa per l’adeguamento o il potenziamento della rete viabile e trasportistica.

33) Che in data 18.06.2003, si è tenuta la Conferenza dei Servizi prevista dal 3° comma dell’art. 34 del Decreto Legislativo n. 267 del 18.08.2000, finalizzata a verificare la possibilità di concludere l’Accordo di Programma di cui all’oggetto.

34) Che della suddetta riunione il Responsabile del Procedimento ha redatto apposito verbale da cui si evince che i convenuti hanno valutato positivamente il progetto della nuova struttura ospedaliera, in conformità ai pareri dei settori competenti della Regione e degli Enti interessati pervenuti in C.d.S., nonché hanno condiviso la necessità di aggiornare l’approvazione del progetto riguardante la bonifica del versante in una successiva conferenza dei servizi, al fine di poter adeguare il progetto ai più recenti rilievi geologici sul sito (allegato 14a).

35) Che in data 24 luglio 2003 con nota dell’ASL 18 prot. n. 27517 del 17 luglio 2003 stata ulteriormente convocata la conferenza dei servizi prevista dal 3° comma dell’art. 34 del D.lgs n. 267 / 2000, per l’acquisizione dei pareri mancati nonché per l’approvazione dei progetti.

36) Della suddetta seduta è stato redatto il verbale n. 2 a cura dei Responsabili del Procedimento, dal quale si evince la definitiva acquisizione dei pareri mancanti, l’approvazione all’unanimità del progetto edilizio definitivo del nuovo ospedale di Alba Bra nel comune di Verduno, la proposta di variante urbanistica, il progetto preliminare riguardante il risanamento del versante interessante l’area d’intervento. (Allegato n.14b)

37) Che con pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Piemonte n. 25 del 19.6.2003 è stata data comunicazione da parte del Responsabile del Procedimento dell’avvio del procedimento ai sensi della Legge 07.08.1990 n. 241 e della legge Regionale 25.07.94 n. 27 art. 12 e 13.( allegato 17)

38) Che il Responsabile del Procedimento ha acquisito i pareri dei Settori competenti della Regione Piemonte e degli altri Enti interessati, di seguito elencati:

- TELECOM ITALIA nota n. 025586 del 26.6.2003

- ENEL zona di Alba fax del 18.6.2003

- Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi Spa nota n. 1049 del 23.6.2003

- CROP Regione Piemonte nota n. 2165/2598 del 3.6.2003

- CROP Regione Piemonte nota n. 395/2598 del 8.5.2002

- ASL 18 Igiene abitato nota del 11.7.2003

- Azienda Consortile Ciclo Idrico nota n. 1405 del 15.7.2003

- GEAD nota 8.7.2003

- Tecnoedil fax del 15.7.2003

- dichiarazione Progettisti del 21.7.2003 in merito alla conformità L. 10/91 (risparmio energetico)

- dichiarazione Progettisti del 21.7.2003 in merito alla conformità L. 46/90 (impianti)

- dichiarazione Progettisti del 21.7.2003 in merito alla conformità L. 13/89 (superamento barriere architettoniche)

- dichiarazione Comune di Verduno in data 21.07.2003 in merito alla conformità del progetto alla Variante Urbanistica

- dichiarazione Comune di Verduno in data 21.07.2003 in merito alla avvenuta pubblicazione della variante Urbanistica

- dichiarazione Comune di Verduno in data 16.06.2003 in merito alla assenza di servitù di usi civici e vincoli di carattere ambientale

- parere manoscritto del comando provinciale VV. FF. di Cuneo del 18.6.2003

- parere definitivo del comando provinciale VV. FF. di Cuneo del 22.7.2003

- parere del settore urbanistico territoriale della Regione Piemonte - area di Cuneo del 22.7.2003 in merito alla variante urbanistica

- estratto della Deliberazione della Giunta Provinciale di Cuneo n. 509 del 16.7.2003 in merito alla variante urbanistica

- parere dell’ARPA settore progettazione interventi Geologico tecnici e sismico del 21.7.2003 in merito al progetto di bonifica

- parere dell’ARPA settore prevenzione territoriale del rischio Geologico area di Cuneo del 16.7.2003 in merito agli aspetti geologici della variante Urbanistica

(allegato 15 )

39) Che il Responsabile del Procedimento con nota n. 10759/28-19.7 del 01.08.2003 ha comunicato alla Giunta Regionale i contenuti dell’iniziativa riguardante il presente Accordo di Programma (allegato 16.)

40) che la documentazione riguardante la proposta progettuale, urbanistica ed amministrativa, riferita all’iniziativa oggetto dell’Accordo di Programma, è costituita dai seguenti elaborati ed atti amministrativi:

A) DOCUMENTAZIONE URBANISTICA COSTITUITA DA :

Variante urbanistica 2/2003 PRGC del Comune di Verduno (deliberazione C.C n.12 del 16.6.03)

- Relazione stralci planimetrici tavola 1
Tav. n. 3 insieme generale

- Relazione geologica e sui dissesti

- Carta geomorfologica tavola 1

B) DOCUMENTAZIONE PROGETTUALE RIGUARDANTE IL NUOVO COMPLESSO OSPEDALIERO COSTITUITO DA:

- N. 4 Cartelle contenenti gli elaborati di progetto architettonico (12 relazioni e 128 tavole come da allegato a)

- N. 8 Cartelle contenenti gli elaborati di progetto strutturale (13 relazioni e 227 tavole come da allegato b)

- N. 8 Cartelle contenenti gli elaborati di progetto impianti (24 relazioni e 183 tavole come da allegato c)

Oltre alle Integrazioni del 15.5.2003-08-01 costituite

- ARO/1F

- ARO1bis/f

- ARO2b/f

- 163bis/f

- 157/f

C) DOCUMENTAZIONE PROGETTUALE RIGUARDANTE IL RISANAMENTO DEL VERSANTE OGGETTO DELL’INTERVENTO:

- Corografia generale

- Carta geologica e geomorfologica

- Profili geologici e geotecnica

- Planimetria ubicazioni indagini geotecniche

- Sezione geologico tecnica 4-4’

- Sezione geologico tecnica 8-8’

- Sezione geologico tecnica 14-14’

- Sezione geologico tecnica B-B’

- Sezione geologico tecnica W-W’ e K-K’

- Sezione geologico tecnica 18-18’

- Planimetria inquadramento opera

- Profili altimetrici

- Inquadramento tridimensionale

- Pozzi drenanti - sezione tipo

- Tabelle opere e lavorazioni

- Analisi di stabilità

- Progetto monitoraggio

- Relazione geologica geomorfologia e idrogeologica generale

- Relazione tecnico-illustrativa

- Indagini geognostiche

- Stima sommaria della spesa

- Capitolato speciale prestazionale

D) DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA

- Istanza n. 9188 del 02,03,2001 dell’ASL 18 di Alba, di richiesta al Presidente della Regione Piemonte di promozione dell’Accordo di programma ( allegato 1)

- Comunicazione n. 9836/51.1 del 27.03.2001 del presidente regione Piemonte di convocazione incontro interlocutorio ( allegato 2)

- Delibera Consigliare n.12 del 16.6.2003 del comune di Verduno di adozione della Variante Urbanistica ( allegato 6)

- copia degli atti di proprietà dell’area da parte dell’ASL.18. o degli atti in fase di perfezionamento. ( allegato 4 e 5 )

- Deliberazione regionale di approvazione del piano finanziario per la realizzazione dell’opera. ( allegato 10)

- Delibere programmatiche del Comune di Alba e di Bra in merito alle destinazione urbanistiche degli attuali contenitori ospedalieri. ( allegato 7)

- Determinazione del Direttore Generale di approvazione del progetto del nuovo ospedale.( allegato 8)

- Determinazione del Direttore Generale di approvazione del progetto del nuovo ospedale a seguito della nuova rilocalizzazione territoriale.

- ( allegato 9)

- Determinazione del Direttore Generale di approvazione del progetto di messa in sicurezza del versante interessato dal nuovo complesso ospedaliero. ( allegato 12)

- Copia della pubblicazione sul BUR relativa all’avvio al procedimento

- ( allegato 17)

- comunicazione alla Giunta Regionale da parte del Responsabile del Procedimento delle iniziative in oggetto; ( allegato 16)

- cronoprogramma attuativo dei lavori; ( allegato 20 )

- verbali incontri interlocutori ( allegato 3 )

- verbali delle Conferenze dei servizi ( allegato 14 a e 14 b)

- pareri di competenza;( allegato 15 )

- comunicazioni a soggetti terzi della apposizione del vincolo urbanistico

- ( allegato 11)

- comunicazioni a soggetti terzi relativa all’occupazione d’urgenza delle aree conseguente all’intervento di bonifica ( allegato 13 )

- attestazione del responsabile del Procedimento dell’opera e del Sindaco del Comune di Verduno dell’avvenuto deposito del progetto della bonifica del versante ( allegato 18 )

- convocazione del Presidente della Regione riguardante la firma dell’Accordo

- ( allegato 19 ).

- Convocazione del responsabile del procedimento dell’opera dell’A.d.P. della C.d.S. ai sensi dell’art.34 D.Lgs.267/00 del giorno 18.06.03 (allegato 2Bis)

- Convocazione del responsabile del procedimento dell’opera e dell’A.d.P. della C.d.S. decisoria ai sensi dell’art.34 D.Lgs.267/00 del giorno 24.07.03 (allegato 2ter)

41) Che gli impegni assunti dalle parti nel presente Accordo hanno validità per 10 (dieci) anni, eventualmente prorogabili su richiesta delle parti, valutati dal Collegio di Vigilanza.

42) Che il presente Accordo di Programma, in quanto promosso dalla Regione Piemonte, osserva le specifiche direttive assunte dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 27-23223 del 24.11.1997, in merito al procedimento amministrativo sugli Accordi di Programma.

43) Che l’individuazione dei legali rappresentanti o rappresentanti delegati degli Enti interessati alla conclusione dell’Accordo di Programma, facenti parte del Collegio di Vigilanza sull’esecuzione dell’Accordo di Programma ai sensi del VII comma dell’art. 34 del D.Lgs 267/2000, sarà formalizzato in sede di formazione del Decreto di adozione dell’Accordo di Programma; il Collegio di vigilanza vigilerà sulla corretta esecuzione dei contenuti dell’Accordo di Programma, disponendo sopralluoghi ed ogni altra azione necessaria ad accertare eventuali ritardi o inerzie durante le fasi attuative dell’Accordo medesimo, adottando, se del caso, l’esercizio dei poteri sostitutivi previsti dalla legge. Il Collegio di Vigilanza per l’espletamento delle sue funzioni, si avvarrà del Responsabile del Procedimento e dei funzionari competenti per materia delegati dai singoli Enti partecipanti.

Tutto ciò premesso si stabilisce che:

l’anno duemilatre addì quattro del mese di agosto alle ore undici presso la sede della Giunta Regionale del Piemonte

TRA

La Regione Piemonte, rappresentata dal Presidente Regione del Piemonte On. Enzo Ghigo, ed in sua assenza dal Vice Presidente William Casoni domiciliati entrambi per la carica in Torino, Piazza Castello, 165

E

La Provincia di Cuneo , rappresentata dall’Assessore della Giunta Provinciale Dott. Antonio Degiacomi, con delega del Presidente della Provincia in data 01.08.03, domiciliato per la carica presso la Sede della Provincia di Cuneo, C.so Nizza 21 il quale interviene al presente atto per effetto della convocazione del Presidente della Regione Piemonte , prot. n. 13607/S1/145 del 30 luglio 2003

E

Il Comune di Verduno, rappresentato dal Sindaco Prof.ssa Renata Salvano domiciliata per la carica presso il Municipio di Verduno, Via Roma 2, la quale interviene al presente atto per effetto della convocazione del Presidente del Presidente della Regione Piemonte , prot. n. 13607/S1/145 del 30 luglio 2003

E

Il Comune di Alba, rappresentato dal Sindaco Dott. Avv. Giuseppe Rossetto’ domiciliato per la carica presso il Municipio di Alba, Piazza Risorgimento 1, il quale interviene al presente atto per effetto della convocazione del Presidente della Regione Piemonte, prot. n. 13607/S1/145 del 30 luglio 2003

E

Il Comune di Bra, rappresentato dal Sindaco Dott. Francesco Guida, domiciliato per la carica presso il Municipio di Bra, il quale interviene al presente atto per effetto della convocazione del Presidente della Regione Piemonte, prot.n. 13607/S1/145 del 30 luglio 2003

E

L’ ASL 18 di Alba, rappresentata dal Direttore Generale Dott. Francesco Morabito, domiciliato per la carica presso la sede ASL in Via Romita n. 6, il quale interviene al presente atto per effetto della convocazione del Presidente della Regione Piemonte , prot. n. 13607/S1/145 del 30 luglio 2003

SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

OGGETTO DELL’ACCORDO

Ai sensi del 4° comma dell’art. 34 del D.Lgs n. 267 del 18.08.2000, è condiviso all’unanimità, dal Presidente della Regione Piemonte On. Enzo Ghigo e/o Vice Presidente William Casoni, dall’Assessore della Provincia di Cuneo Dott. Antonio Degiacomi, dal Sindaco del Comune di Verduno Prof. Renata Salvano, dal Sindaco del Comune di Alba Dott. Giuseppe Rossetto, dal Sindaco del Comune di Bra Dott. Francesco Guida, dal Direttore Generale dell’ASL 18 di Alba Dott. Francesco Morabito, il contenuto del presente Accordo di Programma, le cui premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Accordo, unitamente agli atti amministrativi, progettuali ed urbanistici allegati e depositati in originale presso gli uffici della Giunta Regionale del Piemonte.

L’Accordo di Programma in oggetto, nell’ambito degli interessi istituzionali degli Enti stipulanti l’intesa, prevede la realizzazione, nel territorio del Comune di Verduno, del nuovo ospedale Alba Bra, del raccordo di accesso al medesimo, dallo svincolo della costruenda autostrada ASTI - CUNEO, l’adeguamento della rete viaria locale e provinciale di collegamento, la definizione delle future destinazione urbanistiche degli attuali complessi ospedalieri di Alba e di Bra, la bonifica del versante su cui insiste l’intervento oggetto dell’accordo di programma.

La delimitazione dell’area territoriale oggetto della variazione urbanistica e degli impegni giuridici del presente Accordo di Programma è pari a circa mq.220.000.

Il programma complessivo degli investimenti riguardante gli interventi edilizi del nuovo complesso ospedaliero, e dell’ intervento di bonifica del versante su cui insiste la nuova struttura ospedaliera è pari a 145.000.000,14 Euro ed è finanziato con le modalità definite al punto 25 delle premesse del presente accordo di programma.

IMPEGNI

1) La Regione Piemonte nella figura del Presidente e/o del Vice Presidente si impegna affinchè sia adottato il presente Accordo di Programma con specifico Decreto in ottemperanza al 4° e 5° comma dell’art. 34 del D. Lgsl. n. 267 del 18.08.2000, assentendo le variazioni urbanistiche allo strumento urbanistico generale del Comune di Verduno, in conseguenza dell’approvazione in sede di Conferenza di Servizi del progetto del nuovo ospedale di Alba Bra. Tali variazioni sono contenute negli atti specificati al paragrafo 40a) delle premesse ed allegati all’Accordo di programma. Con il medesimo decreto la Regione Piemonte si impegna altresì ad assentire per il progetto edilizio documentato al paragrafo 40b) la condizione sostitutiva al rilascio della Concessione edilizia, ora permesso di costruire (capo II DPR 6.6.2001, n. 380) in ottemperanza di quanto dichiarato dal Consiglio Comunale di Verduno con delibera n. 12 del 16.6.2003 relativa all’adozione della Variante Urbanistica. Si impegna inoltre a garantire l’erogazione dei finanziamenti come da prospetto indicato al paragrafo 25 delle premesse con le modalità previste dalle specifiche deliberazioni di impegno. La Regione Piemonte si assume infine l’impegno, con la provincia di Cuneo e i Comuni firmatari del presente accordo, di promuovere, nella seconda fase dell’accordo di programma, le azioni necessarie per la realizzazione del collegamento viario fra lo svincolo autostradale di nuova realizzazione e il punto di accesso alla viabilità interna all’area ospedaliera, individuando fonti di finanziamento, modalità operative ed eventuali intese con l’ente attuatore dell’autostrada Asti-Cuneo. Tale concertazione dovrà essere estesa anche alle opere collaterali alla viabilità ed in particolare al risanamento idrogeologico del versante collinare.

Si impegna altresì attraverso le strutture regionali dell’Assessorato all’urbanistica ad attivare, con i soggetti firmatari dell’accordo di programma, nella seconda fase di attuazione del medesimo, tavoli di concertazione, convocati dal Responsabile del procedimento, prodromici alla conclusione dell’appendice all’accordo di programma, aventi la finalità di verificare lo stato della viabilità ordinaria locale e Provinciale connessa alla funzionalità del comprensorio d’utenza dei Comuni interessati alla fruizione del nuovo complesso ospedaliero di Verduno, al fine di predisporre gli strumenti di programmazione operativa, finanziaria ed amministrativa per l’adeguamento o il potenziamento della rete viabile provinciale e comunale da concordare con precisi impegni attuativi e temporalizzati nell’appendice dell’accordo di programma, in coerenza con i tempi di attuazione del nuovo complesso ospedaliero definiti nel cronoprogramma allegato al medesimo.

2) La Provincia di Cuneo nella figura dell’Assessore Degiacomi si impegna con la Regione Piemonte e i Comuni firmatari del presente accordo a sostenere, nella seconda fase dell’accordo di programma, le azioni indicate al punto precedente in ordine al nuovo assetto viario di carattere provinciale di collegamento fra lo svincolo autostradale di nuova realizzazione e il punto di accesso alla viabilità interna all’area ospedaliera, provvedendo altresì a redigere o coordinare la necessaria progettazione preliminare e definitiva dell’opera, valutando, così come richiesto dal comune di Verduno, l’estensione della suddetta viabilità sino al concentrico del Comune stesso. Si impegna altresì a predisporre, come concordato nell’incontro tenutosi presso la sede della Provincia di Cuneo il 6.12.2002, un protocollo d’intesa che disciplini in modo organico l’organizzazione amministrativa ed operativa della viabilità sopra-citata nell’ambito della seconda fase dell’AdP. Si impegna inoltre a verificare con la Regione Piemonte e i soggetti firmatari dell’accordo di programma, la possibilità di potenziare la viabilità ordinaria di carattere provinciale adeguandola alle esigenze sorte con la realizzazione del nuovo plesso ospedaliero contemperando le esigenze territoriali anche per quanto riguarda i collegamenti fra i Comuni limitrofi.

3) Il Comune di Verduno nella figura del Sindaco si impegna a convocare il Consiglio Comunale per la ratifica prevista dal V comma dell’art. 34 del D. Lgv. 267/2000 entro 30 gg. dalla firma dell’accordo di programma, pena la decadenza dell’Accordo di Programma, provvedendo altresì ad adeguare la strumentazione urbanistica alle osservazioni contenute nel parere del Settore Territoriale Urbanistico Regionale e nell’estratto della Deliberazione della Giunta Provinciale n. 509 del 16.7.2003.

4) I Comuni di Alba e di Bra nelle figure dei rispettivi Sindaci si impegnano a dare seguito alle delibere programmatiche riguardanti le future destinazioni urbanistiche degli attuali contenitori ospedalieri predisponendo entro l’anno 2005 le varianti urbanistiche con procedura ordinaria o con procedura semplificata nell’ambito dell’appendice all’accordo di programma.

5) L’ASL 18 nella figura del Direttore Generale si impegna a:

* Perfezionare l’acquisizione completa dell’area sulla quale è prevista l’edificazione dell’ospedale e le opere collaterali di propria competenza, trasmettendo copia dell’atto formale al RdP.

* Dichiarare la pubblica utilità dell’opera relativa alla costruzione del nuovo ospedale e relativa bonifica del versante collinare nei termini previsti dal DPR 8.6.2001, n. 327 modificato dal D. Lgl. 27.12.2002 n. 302.

* Provvedere agli atti relativi ai procedimenti di esproprio e di occupazione d’urgenza secondo le disposizioni dei Decreti citati al punto precedente.

* Provvedere alla progettazione esecutiva e all’appalto dell’opera comprensivo delle opere preliminari di bonifica idrogeologica nel rispetto del crono-programma allegato all’accordo. Il relativo progetto definitivo della bonifica dovrà essere approvato dall’ASL e sottoposto all’approvazione in Conferenza dei Servizi dell’AdP per l’acquisizione dei pareri di competenza.

* Rendicontare semestralmente al Collegio di Vigilanza e al Responsabile del procedimento lo stato di avanzamento dei lavori.

* Predisporre un eventuale piano di ricollocazione del materiale di scavo estratto in siti ritenuti idonei dopo aver verificato l’eventuale riutilizzo del predetto materiale secondo le disposizioni di legge. Tale progetto dovrà essere trasmesso al RdP dell’AdP il quale lo sottoporrà ai settori competenti regionali per la verifica di fattibilità del piano medesimo.

VINCOLATIVITA’ DELL’ACCORDO

I soggetti che stipulano il presente Accordo hanno l’obbligo di rispettarlo in ogni sua parte e non possono compiere validamente atti successivi che violino ed ostacolino l’Accordo o che contrastino con esso.

I soggetti che stipulano il presente Accordo sono tenuti a compiere gli atti applicativi ed attuativi dell’Accordo stesso, stante l’efficacia contrattuale del medesimo.

La delimitazione delle aree oggetto di variazione del P.R.G., evidenziate negli allegati costituisce riferimento giuridico per gli adempimenti, le modalità operative e gli obblighi contenuti nel presente Accordo.

VARIAZIONI URBANISTICHE

L’Accordo di Programma, adottato dal Presidente della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs 267/2000, come concordato dai soggetti partecipanti alla Conferenza dei Servizi conclusiva del 24 luglio 2003, assente le variazioni urbanistiche dello strumento generale del Comune di Verduno, contenute nella documentazione allegata all’accordo ed elencate al paragrafo 40a) del medesimo, nonché introduce prescrizioni e raccomandazioni evidenziate nei pareri espressi dai settori competenti della Regione Piemonte e dagli altri Enti interessati allegati al presente Accordo di Programma e specificate al paragrafo 38 del medesimo e determina, per volere dell’Amministrazione Comunale di Verduno, espressa nella Delibera Consiliare n. 12 del 16.6.2003 di adozione della Variante Urbanistica, la condizione esposta al punto successivo.

CONCESSIONE EDILIZIA

(ora Permesso di Costruire)

L’Accordo di Programma prevede ai sensi del IV e V comma dell’art. 34 del D.Lgs 267/2000, e conformemente a quanto espresso dal Consiglio Comunale di Verduno con propria delibera n. 12 16.6.2003 che il progetto riguardante la realizzazione del nuovo ospedale di Verduno, costituisca condizione sostitutiva al rilascio della concessione edilizia (ora permesso di costruire), a titolo gratuito, ai sensi dell’art. 17 III° comma del DPR 6.6.2001, n. 380, a favore del Legale Rappresentante dell’ASL 18 di Alba - Bra proprietaria dell’area oggetto dell’intervento per i mappali elencati al paragrafo 8 delle premesse e avente titolo per i mappali elencati al paragrafo 9 delle premesse, e autorità espropriante per la parte residua di cui al precedente paragrafo 9, fatti salvi i diritti di terzi e previa l’osservanza degli adempimenti, delle modalità attuative e degli obblighi contenuti nel presente Accordo.La condizione sostitutiva del titolo ablativo previsto dalla legge, legittima il legale rappresentate dell’ASL ad esercitare il diritto ad edificare, diritto che potrà essere esercitato concretamente all’atto della piena disponibilità da parte dell’Azienda sanitaria delle aree interessate dall’intervento oggetto dell’accordo di programma, rese giuridicamente efficaci con l’approvazione della variante urbanistica all’atto dell’adozione dell’accordo di programma con il Decreto del Presidente della Regione Piemonte.

PIANO FINANZIARIO E CRONOPROGRAMMA

Le opere e gli interventi previsti nel presente Accordo sono finanziate così come indicato al paragrafo 25 delle premesse al presente accordo e dovranno essere realizzate nel rispetto dei termini indicati dal cronoprogramma, la cui efficacia decorre dalla pubblicazione sul B.U.R. dell’accordo medesimo.

Il cronoprogramma è da intendersi vincolante per l’attuazione delle opere previste nell’accordo di programma

In caso di mancata osservanza dei tempi attuativi delle opere da parte del soggetto interessato alla loro esecuzione il Collegio di Vigilanza può, nel caso di ingiustificati ritardi o per insufficienti giustificazioni prevedere l’applicazione di una sanzione amministrativa la cui entità è definita di volta in volta in relazione al caso specifico, fatte salve cause di forza maggiore.

Nel caso in cui il cronoprogramma dovesse essere modificato per meri motivi funzionali alla gestione razionale dell’esecuzione delle opere, e comunque dovesse comportare modeste variazioni non sostanziali, sarà approvato dal Collegio di Vigilanza con propria determinazione ed adottato con Decreto del Presidente della Regione Piemonte.

MODIFICHE

Il presente Accordo può essere modificato con il consenso unanime dei soggetti che lo stipulano, con le stesse procedure previste per la sua promozione, definizione, formazione, stipula ed approvazione.

Eventuali modifiche al presente Accordo che non incidono in modo significativo sul contenuto dell’Accordo generale approvato sono valutate con determinazione del Collegio di Vigilanza ed adottate con Decreto del Presidente della Regione Piemonte. Eventuali modifiche giudicate sostanziali dal Collegio di Vigilanza allorquando determinano una revisione degli impegni, delle modalità, del quadro finanziario e della localizzazione delle opere saranno oggetto di un aggiornamento dell’accordo di programma con le stesse procedure amministrative utilizzate per l’approvazione dell’accordo di programma originario.

Eventuali modifiche progettuali di tipo edilizio riguardanti le opere oggetto del presente accordo, giudicate dal Collegio di Vigilanza non sostanziali, sono valutate dal medesimo Collegio di Vigilanza con propria determinazione e approvate con Decreto del Presidente della Giunta Regionale.

APPENDICE ALL’ACCORDO DI PROGRAMMA

L’Accordo di Programma in oggetto prevede la definizione di un’appendice al medesimo riguardante :

1. la realizzazione del collegamento viario fra lo svincolo autostradale di nuova realizzazione e il punto di accesso alla viabilità interna all’area ospedaliera,

2. la verifica dello stato della viabilità ordinaria locale e Provinciale connessa alla funzionalità del comprensorio d’utenza dei Comuni interessati alla fruizione del nuovo complesso ospedaliero di Verduno,

3. la predisposizione degli strumenti di programmazione operativa, finanziaria ed amministrativa per l’adeguamento o il potenziamento della rete viabile citata al punto precedente la soluzione degli aspetti trasportistici e viari alla struttura ospedaliera e agli ambiti circostanti, nonché l’approvvigionamento energetico e l’allacciamento in rete del collegamento telematico della struttura stessa.

4. La costituzione di un gruppo di lavoro tecnico fra i soggetti firmatari, esteso anche al soggetto attuatore della costruenda autostrada Asti-Cuneo, con il compito di coordinare e razionalizzare le azioni degli interventi dell’Accordo di Programma con le interferenze della costruenda autostrada

5. la predisposizione delle varianti urbanistiche da parte dei Comuni di Alba e Bra relative alle future destinazioni urbanistiche degli attuali complessi ospedalieri.

Entro dodici mesi dalla firma dell’Accordo generale il responsabile del procedimento convocherà le parti firmatarie dell’Accordo ed eventuali altri soggetti interessati dalle iniziative, al fine di verificare la possibilità di addivenire concretamente alla soluzione dei problemi sopracitati, convocando apposita conferenza dei servizi ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs 267/2000.

VIGILANZA E POTERI SOSTITUTIVI

Le funzioni del Collegio di Vigilanza sono esercitate ai sensi del 7° comma dell’art. 34 del D.Lgs n. 267 del 18.08.2000 e, come concordemente stabilito dai soggetti firmatari del presente Accordo di Programma consistono nel vigilare sulla corretta applicazione e sul buon andamento dell’esecuzione dell’Accordo medesimo nel rispetto del cronoprogramma operativo.

Il Collegio può disporre, ove lo ritenga necessario, l’acquisizione di documenti e di informazioni presso i soggetti stipulanti l’Accordo, al fine di verificare le condizioni per l’esercizio dei poteri sostitutivi previsti dalla legge in caso di inerzia o di ritardo da parte del soggetto attuatore o dei soggetti firmatari del presente Accordo. Applica eventuali sanzioni in coerenza con quanto espresso a pag. 15 del presente dispositivo.

Il Collegio di Vigilanza può disporre in ogni momento sopralluoghi ed accertamenti; tenta la composizione delle controversie sull’interpretazione e attuazione del presente Accordo; relaziona annualmente agli Enti partecipanti lo stato avanzamento delle opere e dei finanziamenti.

Il Collegio di Vigilanza è presieduto dal Presidente della Regione Piemonte o da un suo rappresentante ed è composto dai legali rappresentanti, o loro delegati, della Provincia di Cuneo, del Comune di Alba, del Comune di Bra, del Comune di Verduno, dell’ASL 18. I componenti sono individuati con Decreto del Presidente della Regione Piemonte, all’atto dell’adozione del presente Accordo.

Alle attività del Collegio collaborano i responsabili e i funzionari degli uffici competenti per materia degli Enti firmatari dell’Accordo, coordinati dal Responsabile del Procedimento.

CONTROVERSIE

Eventuali controversie che dovessero sorgere in ordine all’interpretazione ed esecuzione dei contenuti del presente Accordo e della successiva appendice al medesimo, saranno preliminarmente esaminate dal Collegio di Vigilanza.

Nel caso in cui il Collegio medesimo non dovesse giungere ad alcuna risoluzione, la controversia sarà posta alla cognizione di un collegio arbitrale nominato di comune accordo tra le parti o in difetto dal Presidente del Tribunale di Alba su istanza della parte più diligente.

L’arbitrato è disciplinato dagli art. 806 e segg. del codice di procedura civile.

DURATA DELL’ACCORDO

La durata degli impegni riguardanti il presente Accordo è stabilità in anni dieci decorrenti dalla pubblicazione sul B.U.R. del Decreto di adozione dell’Accordo da parte del Presidente della Regione; l’eventuale proroga dei termini definiti nel presente Accordo, sarà valutata dal Collegio di Vigilanza, su richiesta del soggetto richiedente.

Il presente Accordo è costituito dal n. 40 pagine dattiloscritte ed eventualmente manoscritte, di cui il Responsabile del Procedimento attesta che si è data lettura.

Il responsabile del procedimento ha l’obbligo di trasmettere ai soggetti firmatari copia conforme dell’accordo di programma e del Decreto di adozione, nonché degli atti amministrativi elencati al paragrafo 40 d), provvedendo altresì a validare, previa verifica degli atti depositati presso gli enti firmatari,la documentazione progettuale del nuovo ospedale di Alba - Bra, del progetto di bonifica del versante collinare e della variante urbanistica.

Per la Regione Piemonte
Il Presidente
On. Enzo Ghigo

Il Vice Presidente
William Casoni

Per la Provincia di Cuneo
L’Assessore
Dott. Antonio Degiacomi

Per il Comune di Alba
Il Sindaco
Dott. Giuseppe Rossetto

Per il Comune di Bra
Il Sindaco
Dott. Francesco Guida

Per il Comune di Verduno
Il Sindaco
Prof.ssa Renata Salvano

Per l’ASL 18 di Alba
Il Direttore Generale
Dott. Francesco Morabito

- prima della stipula dell’Accordo il responsabile del procedimento riceve brevi mano dal sindaco del Comune di Verduno la D.C. n.16 del 01.08.03 riguardante la richiesta dell’impegno regionale in merito alle azioni necessarie per la realizzazione della viabilità di collegamento all’ospedale a alla viabilità comunale, con la precisazione tecnica sulle modalità esecutive dei muri di sostegno. La proposta è condivisa dagli altri soggetti firmatari.

- Il responsabile del procedimento acquisisce agli atti la determina direttoriale n. 1199 di approvazione della variante al progetto definitivo e relativi elaborati.

- Il responsabile del procedimento recepisce la dichiarazione del sindaco del comune di Verduno che dichiara non facente parte degli elaborati della variante n. 2 del 16.06.03, le tavole n.4 e n.5.

- Il responsabile del procedimento acquisisce altresì la D.C. n.345 del comune di Bra di approvazione dell’accordo.

- Infine il responsabile del procedimento acquisisce dal responsabile del procedimento dell’opera, brevi mano, le tavole illustrative della situazione della aree dell’ospedale e dell’intervento di bonifica, con allegati gli elenchi delle ditte soggette ad espropriazione ed ad occupazione dell’area.