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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 42

Codice 25.6
D.D. 7 agosto 2003, n. 1216

Ordinanza 3124/12.04.01 e 3157/07.11.01 - Amministrazione Provinciale di Cuneo - Progetto per interventi per la messa in sicurezza della strada “Fondovalle Tanaro” e ricostruzione ponte sul F. Tanaro in località Arazza di Rocca Cigliè S.P. n. 12 Tronco: Bastia-Lesegno - Finanziamento di Euro 6.500.000,00

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

1) Di approvare il progetto per interventi per la messa in sicurezza della strada “Fondovalle Tanaro” e ricostruzione ponte sul fiume Tanaro in località Arazza di Rocca Cigliè S.P. n. 12 Tronco: Bastia-Lesegno nei Comuni di Niella Tanaro e Rocca Cigliè (Cn) con le seguenti prescrizioni:

- Dal parere del Settore Gestione Beni Ambientali prot. n. 16804/19/19.20 del 17/07/03: “sia ricercata la migliore interazione ambientale degli elementi infrastrutturali (rotonde, svincoli, etc) prevedendo che gli spazi interclusi da detti elementi siano recuperati a verde e ove non in contrasto con le esigenze di carattere funzionale, sia posta a dimora anche vegetazione arborea arbustiva con valore di legamento con il contesto agrario naturale circostante.

Siano specificatamente previste opere di recupero ambientale degli ambiti spondali del F.me Tanaro interessate all’intervento; anche le nuove opere antierosive in massi siano intasate in terra e rinaturalizzate.

Per quanto attiene al ponte in progetto, sia valutata la opportunità di sottolineare il passaggio tra le pile e i relativi pulvini con alcune incisioni o rilievi previsti sul tratto terminale del fusto; tale motivo da riportarsi di preferenza anche sulle spalle.

Sia prevista una buona qualificazione dei getti attraverso un grado preordinato di rugosità superficiale da ottenersi anche con trattamenti specifici.

Per le velette risultanti sui fronti dell’impalcato sia garantita una buona curabilità ed una buona qualificazione formale non escludendo anche in questo caso la opportunità di prevedere sui detti fronti, elementi di caratterizzazione quali ad esempio scuretti o rilievi.

Sia verificata la possibilità di contenere l’altezza delle barriere bordo ponte.

Per le ringhiere esterne sia tenuta in conto l’esigenza di una nuova qualificazione architettonica dei vari elementi compositivi; gli eventuali grigliati siano realizzati con sezioni significative non eccessivamente leggere ed il tutto sia finito con coloritura scura opaca";

- Dal parere dell’Autorità di bacino del Fiume Po prot. n. 4815/PU del 18/07/03: “venga valutata, in sede di Conferenza dei Servizi, la possibilità di inserire una campata supplementare al viadotto in sponda destra spostando lo svincolo in posizione più arretrata rispetto al corso d’acqua. Nel caso in cui sussistano valide e motivate esigenze tecniche per cui non sia altrimenti localizzabile lo svincolo in questione, l’intero rilevato di accesso comprensivo dello svincolo e del sottopasso dovrà essere adeguatamente difeso rispetto a fenomeni di dinamica fluviale, dei quali quello del 1994 rappresenta un riscontro storico di indubbia gravità e rispetto al quale si ritiene necessario confrontarsi”;

- Dal parere dell’ing. Carlo Condorelli (A.I.PO): sia posta particolare attenzione in corrispondenza dei rilevati di accesso e dello svincolo mediante la realizzazione di adeguate opere di protezione spondale. In destra idrografica a monte dello svincolo la struttura di protezione spondale sia meglio raccordata con la sponda esistente al fine di costituire un opera di protezione più estesa che protegga lo svincolo e impedisca l’aggiramento della stessa. Le scogliere in progetto siano realizzate con pendenza dolce, dove possibile l’inclinazione sia 1 a 2. La parte inferiore delle opere di protezione del tipo materassi Reno sia adeguatamente immorsata nel terreno di fondazione. Sia valutata la possibilità di aumentare la campata del ponte in sinistra idrografica anche attraverso la realizzazione di una fornice che possa permettere un’ulteriore via di fuga alle portate di piena. L’intervento di demolizione dei vecchi ponti venga eseguito correttamente al fine di non lasciare in alveo vecchie difese spondali o alcuni tratti dei rilevati esistenti;

- Dall’intervento dei rappresentanti dei Consorzi irrigui: esprimono parere favorevole a condizione che sia garantita la funzionalità idraulica del canale irriguo “Molino d’Arazza” e “Bealera Corsaglia”;

- prima dell’esecuzione dei lavori siano presi gli opportuni accordi con l’Ufficio Caccia e Pesca della Provincia di Cuneo al fine di effettuare un’adeguata salvaguardia della fauna ittica, così come prescritto dal R.D. n. 1486 del 22.11.1914 art. 7,3 c.;

- prima dell’inizio dei lavori dovrà essere richiesta presso il Settore OO. PP. e Difesa Assetto Idrogeologico di Cuneo l’autorizzazione all’occupazione del sedime demaniale o a eventuali scarichi, mediante la presentazione di n. 2 copie di progetto così formate: CTR scala 1:10.000, planimetria catastale e disegni di progetto nei quali sia esplicitata la superficie occupata;

- in fase di esecutivo l’attraversamento del canale irriguo “bealera Corsaglia” previsto con tubi autoportanti sia adeguatamente dimensionato in funzione delle caratteristiche idrauliche del canale stesso; analogamente sia prevista una verifica idraulica per lo scatolare sul canale “Molino d’Arazza”.

2) di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi del D.lgs. 490/99, L.r. 45/89 e R.D. 523/04;

3) di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi del T.U. n. 327 del 2001 e successive modifiche ed integrazioni;

4) l’autorizzazione all’esecuzione dei lavori è accordata, fatti salvi i diritti dei terzi, da rispettare pienamente sotto la responsabilità civile e penale dell’Ente richiedente.

Il Dirigente responsabile
Carlo Giraudo