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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 42

Codice 25.9
D.D. 30 giugno 2003, n. 966

O.M. n. 3090 del 18/10/2000 e O.P.C.M. n. 3237 del 12.08.2002. Eventi alluvionali autunno 2000 e primavera estate 2002 - Conferenza di Servizi di Verbania. Comune di Piedimulera. Lavori di ripristino difesa spondale sinistra e formazione soglia sul torrente Anza. Importo: Euro 150.000,00= (1º e 2º stralcio)

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

Di approvare il progetto di lavori di pronto intervento per i lavori di ripristino spondale sinistra e formazione soglia sul Torrente Anza, approvato dal Comune di Piedimulera, dell’importo Euro 150.000,00=, così suddiviso:

a) Per lavori    Euro    108.241,93
Oneri per la sicurezza non soggetti
a ribasso    Euro    2.164,80
b) Somme a disposizione
dell’Amministrazione:
Per spese tecniche, misura,
contabilità    Euro    9.853,96
Per spese tecniche adempimenti
D.Lgs. 494/96    Euro    3.966,25
Per contributo L. 6/81 pari al 2% di Euro 13.820,21    Euro    22.081,35
Per IVA su spese tecniche (20%)    Euro    2.819,32
Per imprevisti    Euro    595,99
Sommano    Euro    39.593,27
Totale    Euro    150.000,00

A condizione che:

- la scelta dell’Impresa cui affidare il lavoro venga fatta, in conformità con quanto disposto con D.G.R. n. 44-5084 del 14/01/2002, in esito ad una doppia valutazione, una sull’offerta del massimo ribasso sulla parte riferita ai lavori stessi, l’altra in aumento relativa al canone vigente del materiale da asportare;

- la soglia venga eseguita a “corda molla” con freccia di almeno 50 cm. rispetto alla quota laterale;

e nel rispetto delle seguenti prescrizioni di carattere generale:

1) i lavori dovranno essere realizzati a regola d’arte, in conformità al progetto allegato all’istanza ed i movimenti di terreno dovranno essere limitati allo stretto necessario, tenendo in preminente considerazione in qualsiasi fase e circostanza la stabilità del terreno e il buon regime delle acque;

2) in corso d’opera dovranno essere adottati gli accorgimenti tecnici e provvisionali più indicati per evitare in modo assoluto il verificarsi di smottamenti, scoscendimenti, dilavamenti e/o rotolamento di materiale a valle;

3) gli sbancamenti in depositi scioti dovranno essere eseguiti con la creazione di pendenze di scavo adeguate e compatibili con le caratteristiche geotecniche dei materiali, realizzando le opere di sostegno in tempi brevi per evitare il dilavamento delle pareti di scavo ad opera di eventuali acque ruscellanti;

4) dovrà essere posta particolare cura nell’esecuzione delle opere di regimazione, captazione, drenaggio e smaltimento delle acque superficiali, onde evitare l’insorgere di fenomeni di dilavamento, erosione e/o ristagno, dimensionando in modo adeguato le canalette di raccolta, sottoponendole a una manutenzione periodica e garantendo il convogliamento delle acque stesse negli impluvi naturali; dovranno essere predisposte opportune opere di intercettazione delle acque di infiltrazione a tergo dei muri di sostegno;

5) i reinterri per la ricostruzione della morfologia circostante potranno avvenire con i materiali di risulta degli sbancamenti, evitando però l’impiego di orizzonti limosi eventualmente incontrati durante gli scavi;

6) i materiali di risulta degli scavi che non potranno essere riutilizzati nell’ambito degli interventi dovranno essere allontanati dall’area e comunque in nessun modo potranno interessare alvei e fasce spondali di rii o colatori;

7) dovrà sempre e comunque essere ottemperato al disposto delle norme di cui al D.M. 11/03/1988 sulle norme geotecniche.

- Di autorizzare l’esecuzione dei lavori di cui sopra ai sensi del R.D. n. 523/1904 e del D.Lgs. n. 490/99.

- Di dichiarare i lavori in oggetto di pubblica utilità, nonchè urgenti ed indifferibili ai sensi della L. 2359/1865 e successive modifiche e integrazioni.

I lavori e le espropriazioni occorrenti per la realizzazione dell’opera di cui trattasi dovranno iniziarsi entro anni uno e compiersi entro anni cinque dalla data della presente determinazione.

Con il presente provvedimento è possibile il ricorso al Tribunale Amministrativo regionale del Piemonte entro 60 gg. dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole