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Bollettino Ufficiale n. 38 del 18 / 09 / 2003

Codice 26
D.D. 11 settembre 2003, n. 483

Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. Progetto P10 “Impianto per lo sci di fondo ed opere di sistemazione idraulica del Torrente Chisone” in Comune di Pragelato e Progetto I10 “Impianto di innevamento programmato” Area Pragelato in Comune di Pragelato. Progetti Definitivi ex art. 9 della L. 285/2000

In data 22/05/2003, con nota prot. 6865-P recepita con prot. 5546/26 del 22/05/03, l’Agenzia Torino 2006 ha trasmesso alla Direzione Regionale Trasporti, la richiesta d’attivazione della Conferenza dei Servizi Definitiva ai sensi dei comma 1, art. 9 della legge 9 ottobre 2000, n. 285, relativamente al progetto Definitivo “P10 Impianto per lo sci di fondo ed opere di sistemazione idraulica del T.Chisone” e “I10 Impianto di Innevamento Programmato Area Pragelato” in Comune di Pragelato TO , unitamente alle seguenti determinazioni dei Direttori Tecnici dell’Agenzia Torino 2006:

- n. 73/03 del 21/05/03 relativa all’approvazione del progetto definitivo “ P10 IMPIANTO PER LO SCI DI FONDO ED OPERE DI SISTEMAZIONE IDRAULICA DEL TORRENTE CHISONE” ed alla specificazione che la spesa corrispondente pari a complessivi Euro 18.074.088,40 di cui Euro 15.000.000,00 per i lavori, trovano copertura finanziaria al Cap 1 sottocapitolo P10 del Bilancio Preventivo 2003 dell’Agenzia Torino 2006, finanziato a seguito D.D. del direttore amministrativo n. 312/02 del 28/10/02;

- n. 74/03 del 21/05/03 relativa al progetto “I10 IMPIANTO DI INNEVAMENTO PROGRAMMATO ”AREA PRAGELATO" COMUNE DI PRAGELATO" ed alla specificazione che la spesa corrispondente pari a complessivi Euro 2.550.381,34 trova parziale copertura finanziaria al Cap 1 sottocapitolo I10 del Bilancio Preventivo 2003 dell’Agenzia Torino 2006 finanziata a seguito della Determinazione del Direttore Amministrativo n. 312/02 del 28/10/02;

- La copertura finanziaria complessiva venne garantita rispettivamente

- Per il progetto P10 - nell’aggiornamento 12° stralcio ex n. ord.31 per complessivi Euro18.500.000,00 come comunicato con nota Toroc prot.03/3334 del 11/07/03

- Per il progetto I10 nel aggiornamento 7° stralcio ex n. ord.13 venne garantita la copertura totale per complessivi Euro2 550 000,00 come comunicato con nota Toroc prot.03/3611 del 28/07/03.

successivamente il proponente ha trasmesso le seguenti integrazioni e chiarimenti con le note

* Agenzia Torino 2006 prot. n. 10884/03 del 25/07/03 acquisito con prot. n. 8273/26 del 25/07/03 recante trasmissione documentazioni al fine di soddisfare le richieste di integrazione.

* Agenzia Torino 2006 prot. n. 12244/03 del 19/08/03 acquisito con prot. n. 9203/26 del 19/08/03.

Il progetto preliminare relativo all’intervento in oggetto era stato esaminato nell’ambito della Conferenza dei Servizi Preliminare convocata ai sensi dell’art. 9 comma 2 della L. 285/2000 e dell’art. 10 della L.R. 40/1998 (Fase di verifica della procedura di V.I.A.): tale fase procedurale si era conclusa con la Determinazione Dirigenziale n. 200 del 05.05.2003, che ha escluso l’intervento dalla successiva fase di Valutazione di Impatto Ambientale ex art. 12 della L.R. 40/1998 ed ha dato parere favorevole alla realizzazione del progetto con la condizione del rispetto di molteplici prescrizioni per la redazione del progetto definitivo e concernenti anche la eventuale realizzazione dei lavori. In particolare la C.d.S. preliminare aveva licenziato con prescrizioni l’impianto per lo sci di fondo ed le opere di sistemazione idraulica del torrente Chisone, mentre aveva giudicato non idonea la localizzazione del bacino per l’accumulo idrico in località Pattemouche, finalizzato all’innevamento programmato, a causa della estrema criticità del sito in merito alla situazione idrogeologica locale e alla pericolosità idraulica.

Giova ricordare che il progetto in esame si articola in due impianti che sinteticamente si possono così riassumere:

P10 - Impianto per lo sci di fondo ed opere di sistemazione idraulica del torrente Chisone.

* creazione del tracciato di gara, sviluppato su 2 anelli rispettivamente di 6,0 e di 3,8 Km con opportune diramazioni per ottenere anche anelli intermedi da 2,5, 3,0 e 3,7 Km, in parte di nuova realizzazione ed in parte costituenti un adattamento della pista esistente al fine di raggiungere un’omologazione secondo i criteri FIS per le competizioni olimpiche;

* realizzazione di due nuovi ponti in legno (uno sul T. Chisone ed uno sul Rio Combeiraut in sostituzione dell’attuale ponte esistente che non garantisce un’idonea sicurezza idraulica), di tre guadi temporanei sul T. Chisone più uno sul Rio Combeiraut;

* realizzazione di opere di stabilizzazione dei versanti, di opere di drenaggio, sottopassaggi, posa di tubazioni e pozzetti;

* sistemazione dell’area costituente lo stadio del fondo mediante messa a dimora di materiale di risulta derivante dalle operazioni di disalveo del T. Chisone e di sistemazione delle aree per ospitare le strutture temporanee da allestire per l’evento olimpico;

* ampliamento dell’attuale edificio denominato “Centro del fondo”;

* interventi di sistemazione idraulica lungo un tratto di circa 4,5 km del torrente Chisone, consistenti in demolizioni di attraversamenti esistenti inidonei dal punto di vista idraulico, ricalibratura dell’alveo, realizzazione di opere di difesa spondale per un tratto complessivo di 2500 m .

I10 Impianto di innevamento programmato area Pragelato.

* Il progetto prevede la realizzazione di un invaso artificiale per l’alimentazione dell’impianto di innevamento artificiale delle piste da sci di fondo in località Pattemouche avente una superficie di circa 7272 mq ed na capienza di 27.105 mc.

* L’invaso Pattemouche sarà totalmente interrato al di sotto del piano campagna nella zona sul lato sinistro del torrente Chisone ad una quota di 1591.50 m. s.l.m.; il fondo del lago si trova ad una quota di 1586.00 m. s.l.m.; sulla sponda laterale lato fiume sarà posizionato lo sfioratore di superficie della lunghezza di m 15, per le portate eccedenti il livello di massimo invaso dell’acqua previsto.; le portate sfiorate saranno convogliate nel sottostante alveo del T. Chisone.

Tutte le opere in oggetto si localizzano totalmente nel comune di Pragelato, nel fondovalle del Chisone e sulle porzioni inferiori dei versanti fra le frazioni di Pattemouche e Granges, a quote grossomodo comprese fra 1500 e 1620 m s.l.m. L’area, attualmente già in gran parte utilizzata dalla pista di fondo con vari anelli di gara ad omologazione nazionale, è stata interessata per parecchi tratti dall’evento alluvionale dell’ottobre 2000.

Si sottolinea che il progetto presentato rispetta le cautele e le disposizioni impartite, nonché le prescrizioni tecniche indicate nella Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del piano delle opere per la realizzazione del programma olimpico prevista dall’art. 1 comma 4 della L. n. 285/2000 “Interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006" - D.G.R. 09.04.2001 n. 45 - 2741 , Allegato A - Cap. 7 - Impianti funiscioviari, piste da sci e infrastrutture connesse. Punto 7.2.1 Prescrizioni.

Inoltre, si è preso atto, sin dalla fase di verifica ex art. 10 L.R. 40/1998 - con esplicito riferimento alla nota del TOROC prot. n° 02/2384 del 17.10.2002 trasmessa con nota dell’Agenzia Torino 2006 prot. n.° 6820/02 del 21.10.2002 alla Regione Piemonte quale Autorità competente in materia di V.I.A. - che le scelte progettuali compiute, comportanti un notevole impatto ambientale e territoriale, sono funzionali all’omologazione della pista in oggetto onde permettere, durante l’evento olimpico, lo svolgimento della specialità assegnata a questa località e come tali trovano una giustificazione di necessità.

Il proponente è stato invitato a partecipare alle riunioni delle Conferenze dei Servizi del 12/06/03 e 06/08/03 nel cui ambito ha fornito opportuni chiarimenti in merito agli elaborati progettuali presentati a corredo dell’istanza ed in particolare sul programma predisposto per la realizzazione dei Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, e sulle misure di mitigazione d’impatto ambientale previste.

I lavori della C.d.S. si sono espletati nelle riunioni del 12/06/03 e 06/08/03 e nel corso del sopralluogo effettuato in data 18 giugno 2003.

L’Autorità competente, attuando quanto previsto dalla L. 285/2000, ha avviato la Conferenza di Servizi con i soggetti territoriali e istituzionali interessati, tra i quali i soggetti titolari delle autorizzazioni, richieste ed individuate dal soggetto proponente, invitando i seguenti soggetti:

Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale

Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica

Direzione Regionale Risorse Idriche

Direzione Regionale Opere Pubbliche - Settore Decentrato Torino

Direzione Regionale Industria

Direzione Regionale Turismo Sport Parchi

Direzione Regionale Difesa Suolo

Direzione Regionale Montagna e Foreste.

Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico.

Direzione Regionale Trasporti

Autorità d’Ambito servizi idrici Torino

Provv. Regionale O.O.P.P.

Osservatorio Regionale L.L.P.P.

A.R.P.A

A.R.P.A. Geologico

Ministero delle Politiche Agricole e Forestali - Corpo Forestale Dello Stato

Ministero per i Beni e le attività Culturali Soprintendenza per i Beni Archeologici di Torino

Ministero per i Beni e le attività Culturali Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio

Ministero delle Comunicazioni.

Ministero della Difesa - Comandi militari di competenza

Comando Provinciale V.V. F.F.

Commissione Impianti Sportivi - Roma

Ente Parco Val Troncea

Comunità Montana Val Chisone e Germagnasca

Provincia di Torino

Comune di Pragelato

A.S.L. n. 10

Sospensione dei termini di C.d.S.

A seguito dell’esame in C.d.S. della documentazione fornita dal proponente e di quanto emerso in occasione del sopralluogo congiunto effettuato in data 18 giugno 2003, è emersa la necessità di disporre di integrazioni relativamente ad alcuni aspetti del progetto principale, in merito alle opere di compensazione ambientale relative al comprensorio di Pragelato, alla variazione Urbanistica ed alla Valutazione di Incidenza. Con nota prot. 6941/26 del 01/07/03 venivano richieste tali integrazioni e contestualmente venivano sospesi i termini della C.d.S.

Il proponente ha inviato le integrazioni con nota prot. n. 10884/03 del 25.07.2003, recependo in modo sufficiente, con la documentazione presentata, le prescrizioni precedentemente impartite.

I termini di C.d.S. si intendono ripresi il giorno 06/08/03

Considerato che:

- Il Comune di Pragelato si e’ espresso positivamente con i seguenti atti

D.C.C. n 46 del 11/07/03 di approvazione della Variazione Urbanistica progetto I10 Imp. Innev. Programmato

D.C.C. n 43 del 11/07/03 di approvazione della Variazione Urbanistica progetto P10 Piste di Fondo

D.C.C. n 45 del 11/07/03 di emissione di parere favorevole progetto I10 Imp. Innev. Programmato

D.C.C. n 42 del 11/07/03 di emissione di parere favorevole progetto P10 Piste di Fondo

-Relativamente ai terreni gravati da Uso Civico il Comune di Pragelato si e’ espresso con le seguenti deliberazioni

D.C.C. n. 44 del 11/07/03 in riferimento al progetto P10 Piste di Fondo

D.C.C. n. 47 del 11/07/03 in riferimento al progetto I10 Imp. Innev. Programmato

- Con nota 7534/26 del 11/07/03 Il responsabile del procedimento richiese la pubblicazione del Rende Noto n. 2/03 del 10/0 all’albo pretorio del Comune di Pragelato relativo all’impianto d’innevamento programmato con invaso in area Pragelato denominato “Pattemouche” la pubblicazione avvenne all’albo pretorio del Comune di Pragelato dal 17/07/03 al 01/08/03 senza che pervenissero osservazioni e/o opposizioni giusta la comunicazione di pubblicazione prot. n. 4430 del 04/08/03 acquisita con prot. 8875/26 del 06/08/03.

- Con nota 7534/26 del 11/07/03 Il responsabile del procedimento ha richiesto la pubblicazione del Rende Noto n. 2/03 del 10/07/03 all’albo pretorio della Comunità Montana Val Chisone e Germagnasca, relativo all’impianto d’innevamento programmato con invaso in area Pragelato denominato “Pattemouche” la pubblicazione avvenne all’albo pretorio della Comunità Montana Val Chisone e Germagnasca dal 17/07/03 al 01/08/03 senza che pervenissero osservazioni e/o opposizioni giusta la comunicazione di pubblicazione prot. n. 5745 del 07/08/03 acquisita con prot. 9339/26 del 26/08/03.

-Il Comando Reclutamento e Forze di Completamento Interregionale Nord con nota prot. 776/3-APS-2 del 01/08/03 acquisita con prot. 8766/26 del 05/08/03 ha espresso formale nulla osta ai fini militari alla realizzazione dell’opera.

- in virtù della scrittura privata, consegnata dal sindaco del Comune di Pragelato in sede di C.d.S. seduta del 06/08/03 sono venute a mancare le cause di impedimento all’abbattimento delle strutture restanti del cosiddetto Ponte A-GO

- In seguito alla pubblicazione, dal 18/06/03 al 03/07/03, dell’avviso dell’avvio del procedimento ai sensi della L. 241/90 relativo al progetto P10 IMPIANTO PER LO SCI DI FONDO ED OPERE DI SISTEMAZIONE IDRAULICA DEL TORRENTE CHISONE sono pervenute due osservazioni; nella seconda seduta della C.d.S. sono state affrontate le problematiche connesse con le osservazioni pervenute il proponente ha esposto le seguenti controdeduzioni:

1 Matheoud Mario Angelo e Giorgio; il proponente si impegna a verificare in sede di attività strumentale la possibilità di non effettuare l’esproprio, ma al massimo una occupazione temporanea;

2 Balcet Lelia; il proponente si impegna a verificare in sede di attivita’ strumentale la possibilita’ di non effettuare l’esproprio, ma al massimo una occupazione temporanea;

-In seguito alla pubblicazione, dal 18/06/03 al 03/07/03, dell’avviso dell’avvio del procedimento ai sensi della L. 241/90 relativo al progetto I10 IMPIANTO DI INNEVAMENTO PROGRAMMATO “AREA PRAGELATO” COMUNE DI PRAGELATO è pervenuta una osservazione; nella seconda seduta della C.d.S. sono state affrontate le problematiche connesse con l’osservazione pervenuta il proponente ha esposto le seguenti controdeduzioni:

1 Chiavacci Vincenzo; il proponente dichiara che le opere non interferiscono con il muretto di proprietà privata menzionato

La C.d.S. ha ritenuto valide tali argomentazioni vincolando il proponente a quanto dichiarato.

-Con riferimento all’elenco delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell’opera, inoltrato dal soggetto proponente sono pervenute le seguenti note e/o pareri espressi dai seguenti Enti:

1)Dir. Reg. Urbanistica prot. 10005 del 02/07/03 acquisita con prot. 7298/26 del 08/07/03 recante richieste integrazioni

2) Dir. Reg. OOPP Sett. Dec. Torino prot. 26907/25 del 25/06/07 acquisita con prot. 6899/26 del 30/06/03

3) Dir. Reg. Turismo Sport Parchi prot. 13329/21 del 25/06/07 acquisita con prot. 6900/26 del 30/06/03

4)Arpa Area PPPS prot. 19584 del 26/06/03 acquisita con prot. 7288/26 del 08/07/03 recante trasmissione verbale sopralluogo

5) Dir. Reg. Trasporti prot. 6941/26 del 01/07/03

6) Agenzia Torino 2006 prot. 10884/03 del 25/07/03 acquisita con prot. 8273/26 del 25/07/03

7) Agenzia Torino 2006 prot. vsgm030806-p10 del 06/08/03 acquisita con prot. 8885/26 del 07/08/03 recante trasmissione elenco elaborati in revisione con corrispondenza richieste

8) Agenzia Torino 2006 prot. 10439/03 del 17/07/03 acquisita con prot. 7884/26 del 17/07/03 recante trasmissione controdeduzioni alle osservazioni presentate a seguito dell’avvio del procedimento

9) Agenzia Torino 2006 prot. 10436/03 del 17/07/03 acquisita con prot. 7885/26 del 17/07/03 recante trasmissione controdeduzioni alle osservazioni presentate a seguito dell’avvio del procedimento.

10) Comando RFC Interregionale NORD Uff. Affari Generali prot. 776/3-APS-2 del 01/08/03 acquisita con prot. 8766/26 del 05/08/03 recante nulla osta

11) Dir.Reg. Industria prot. 11536/16 del 05/08/03 acquisita con prot. 8884/26 del 07/08/03 recante parere favorevole con prescrizioni.

12) Comune di Pragelato prot. 3737 del 08/07/03 acquisita con prot. 8987/26 del 11/08/03 recante trasmissione osservazioni pervenute a seguito Avvio Procedimento

13) Comune di Pragelato prot. 4430 del 04/08/03 acquisita con prot. 8875/26 del 06/08/03 recante relata di pubblicazione del “Rende Noto” dell’Invaso Artificiale ex LR.58/95 e ss.mm.ii. senza osservazioni

14)Agenzia Torino 2006 prot. 9909/p del 09/07/03 acquisita con prot. 7525/26 del 11/07/03

15)Comune di Pragelato Ufficio Tecnico del 31/07/03 acquisita con prot. 8893/26 del 07/08/03 recante approvazione valutazione stabile Soc. SA.BA. propedeutica all’acquisto che verra’ effettuato dopo l’approvazione del presente progetto.

16) Prov. Torino Area Ambiente Serv.VIA prot. 206713 del 05/08/03 acquisita con prot. 8889/26 del 07/08/03

17) Comune di Pragelato Scrittura Privata di rinuncia alle azioni legali relative al Ponte"A GO"

In merito agli elaborati del progetto cosi come trasmesso dal Proponente ed integrato dalla documentazione richiesta a seguito di specifico sopralluogo congiunto nell’ambito della C.d.S. Definitiva effettuato in data 18/06/2003 ed acquisita in data 30/07/003; e dalla ulteriore documentazione integrativa richiesta in data 06/08/2003 nel corso della II seduta della Conferenza dei Servizi Definitiva, la C . d. S. ha espresso le seguenti considerazioni. Ed ha assunto le seguenti conclusioni.

Ambiti geologici e geotecnici

P10 - Impianto per lo sci di fondo ed opere di sistemazione idraulica del torrente Chisone

La documentazione prodotta contiene un quadro generale degli aspetti geologici, geomorfologici, geotecnici e di pericolosità da valanghe che riguardano i diversi settori su cui si sviluppa il tracciato della pista in oggetto e le opere in esame.

Dopo avere delineato il quadro geologico e morfologico dell’area, il professionista incaricato ha affrontato in dettaglio le interferenze del tracciato in progetto con i dissesti in atto, con l’alveo del torrente di fondovalle e con la rete idrografica minore, con i conoidi e con i versanti potenzialmente instabili.

Inoltre, è stata realizzata una campagna di prospezione geofisica mediante la metodologia della sismica a rifrazione finalizzata a definire lo spessore dei terreni di copertura e le caratteristiche meccaniche del substrato litoide, in particolare in corrispondenza delle sezioni di scavo più importanti. Come dato rilevante emerso da tali indagini, sembrerebbe che tutti gli scavi e sbancamenti interesseranno esclusivamente terreni di copertura mentre non sono previsti, salvo particolari situazioni locali attualmente non definibili, scavi che interessino il substrato roccioso.

Tali indagini, associate all’esecuzione di nuove indagini geognostiche di tipo diretto e ad indagini geomeccaniche per la caratterizzazione degli ammassi rocciosi, hanno permesso una buona caratterizzazione geotecnica dei terreni interessati dagli interventi in progetto.

Fattibilità geologico-tecnica degli interventi.

Si sono condivise sostanzialmente le indicazioni contenute nella relazione geologica e geotecnica circa le soluzioni progettuali atte a minimizzare le interferenze tra le opere in progetto e il contesto geomorfologico.

Si è preso atto che, dove la pista attraversa settori di versante instabili, come peraltro evidenziato nella relazione geologica-tecnica del professionista incaricato, non verranno operati sbancamenti verso monte, come peraltro era stato richiesto nella fase di analisi progettuale preliminare. In particolare, nel settore più settentrionale della pista, in destra idrografica nella zona di fronte al cimitero, l’allargamento della pista esistente sarà realizzato mediante strutture a mensola costituite da tavolati poggianti su pali in legno e a carattere temporaneo.

Per quanto riguarda l’esposizione al pericolo di valanghe, il tracciato della pista risulta, in base alla “Carta di Localizzazione Probabile delle Valanghe dei Comuni di Pragelato ed Usseaux” pubblicata dalla Regione Piemonte, sostanzialmente immune dall’interferenza con siti valanghivi. Si segnala un unico evento sul versante sovrastante la pista, che non si è mai storicamente esteso a quote inferiori a 1950-2000 m s.l.m. (la pista interseca il canalone della valanga in oggetto a quote inferiori ai 1600 m s.l.m.).

Sulla base delle indicazioni emerse nel corso dell’istruttoria sul progetto preliminare è stata valutata, sulla base di carte dell’acclività dei versanti e della copertura arborea, la presenza di aree soggette a potenziali scorrimenti nevosi che possano interessare il tracciato in oggetto in occasione di condizioni di innevamento particolarmente critiche. Si è preso atto che la società di gestione della pista di fondo, nella persona del suo responsabile, si impegnerà a recepire le indicazioni provenienti dalla attività di rilevamento nivologico eseguita settimanalmente dal personale del Parco Naturale Val Troncea e, sulla base di ulteriori verifiche ed accertamenti condotte nei siti individuati come critici, procederà alla eventuale chiusura dei tratti di pista considerati a rischio. La figura individuata come responsabile della gestione della pista dal punto di vista della sicurezza da rischio valanghe dovrà necessariamente essere abilitata con specifici corsi di formazione nivologica dell’AINEVA.

I10 Impianto di innevamento programmato area Pragelato

Il progetto preliminare prevedeva la realizzazione di un bacino di accumulo idrico di circa 30.000 mc ubicato in prossimità del ponte di Arzitrei. Il sito scelto per il bacino, era caratterizzato da un elevato rischio idrogeologico ed idraulico, lo si ritenne pertanto non idoneo richiedendone una sua rilocalizzazione.

Il proponente ha quindi intrapreso la ricerca di siti alternativi e ha vagliato la possibilità di utilizzare bacini già esistenti. La scelta dei progettisti è stata orientata verso un sito che potesse avere una duplice funzione idraulica (funzioni di vasca di trattenuta del materiale solido in occasione di eventi alluvionali) e di approvvigionamento idrico per l’impianto di innevamento. Tale area è stata individuata a valle dell’area dell’ex campeggio, in fregio al torrente Chisone in sinistra idrografica, in un’area parzialmente utilizzata a parcheggio ed in parte inutilizzata.

Si è preso atto che, secondo quanto espresso dal gruppo di progettazione, l’opera in esame si propone come intervento di mitigazione del rischio nel caso di eventi alluvionali eccezionali, tenendo conto delle particolari caratteristiche geomorfologiche dell’area, storicamente interessata da fenomeni di piena del corso d’acqua di fondovalle, essendo ubicata su una superficie alluvionale che non risulta terrazzata e sopraelevata rispetto all’incisione dell’alveo attivo e costituita da depositi alluvionali grossolani del torrente Chisone di età recente e molto recente.

Per quanto riguarda lo spostamento della strada di accesso alla val Troncea a monte del bacino, in fregio alla sponda sinistra idrografica del torrente Chisone in una zona soggetta a dinamica torrentizia, si sono espresse perplessità sulla effettiva necessità dell’intervento in quanto l’infrastruttura esistente con la modifica di tracciato in progetto viene esposta ad un maggiore rischio idraulico rispetto alla sua collocazione attuale pur constatando che non vengono modificate le condizioni di rischio idrogeologico dell’area.

A tal proposito si rilevano inoltre delle imprecisioni progettuali che comportano delle interferenze fra le opere di disalveo previste e la realizzazione della strada stessa (nel tratto intorno alla sez. 9 la strada viene a collocarsi nell’area interessata dagli sbancamenti di riprofilatura dell’alveo).

Si invita pertanto il proponente in fase di stesura del Progetto esecutivo, a voler verificare l’effettiva necessità di mantenere tale ipotesi di modifica

Quanto sopra premesso sono state formulate le seguenti prescrizioni

1. La viabilità di cantiere da utilizzarsi dovrà essere quella esistente e prevista nella specifica cartografia progettuale e non dovranno essere realizzati scavi e riporti non strettamente inerenti i movimenti terra previsti;

2. Il materiale di riporto dovrà essere soggetto a costipazione tramite rullatura con mezzi meccanici per strati successivi di spessore non superiore a 50 cm;

3. La minimizzazione delle interferenze tra le opere in progetto (in particolare per il tracciato della pista e per le opere in fregio all’alveo del T.Chisone) ed il contesto geomorfologico, dovrà essere perseguita attenendosi scrupolosamente a quanto esposto nel par. 8.2 dell’elaborato P10 00D G CG 005 “Relazione geologica e geotecnica”, dove vengono sintetizzati per ogni problematica o criticità individuate le soluzioni di progetto adottate (tab.18 e tab.19);

4. Non dovranno essere realizzati, oppure destinati ad altro sito, gli impianti arborei-arbustivi e la messa a dimora di talee di salici previsti nella tavola 1 - “Interventi di recupero e mitigazione ambientale” (P10 00 D T AA013) ed identificati con il n.12 in quanto ubicati nei pressi della stazione nivometeorologica della rete regionale di monitoraggio dell’ARPA e pertanto potenzialmente dannosi per il corretto funzionamento della stessa ;

5. In fase di redazione del progetto esecutivo dovrà essere riverificata la collocazione della strada di accesso alla val Troncea a monte del bacino, nel tratto intorno alla sez. 9 di progetto, dove questa va ad interferire con la riprofilatura prevista nell’ambito dei lavori di disalveo;

6. In fase di realizzazione dei lavori sarà cura della Direzione Lavori la verifica della rispondenza delle caratteristiche granulometriche del materiale di riporto da impiegarsi per il riempimento delle terre rinforzate con quelle previste nella relazione geologica;

7. Per quanto riguarda lo spostamento della strada di accesso alla val Troncea a monte del bacino, in fregio alla sponda sinistra idrografica del torrente Chisone . Nel caso il Proponente voglia mantenere tale spostamento dovra’ prevedere in fase di stesura del progetto esecutivo, opportune opere di difesa che dovranno essere sottoposte all’approvazione dei competenti organi regionali

8. Con riferimento alla lettera del 22 luglio 2002 prot. n. 13298 del Responsabile del Nucleo di Coordinamento delle Procedure VIA con oggetto “Schemi del provvedimento conclusivo ai sensi del combinato disposto degli articoli 12 e 13 della L.R. 40/98 e dell’art. 9 della L. 285/00", dovrà essere affidato ad ARPA il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera; conseguentemente il proponente darà tempestiva comunicazione dell’avvio e termine dei lavori all’ARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) e trasmetterà gli elaborati inerenti le attività di monitoraggio, previo accordo sulle specifiche tecniche e sulle modalità di rilevamento ambientale compatibili con il S.I.R.A.. Si prescrive inoltre che vengano concordate con ARPA Piemonte le modalità attuative e le tempistiche dei piani di monitoraggio durante le fasi ante-operam, di cantiere e post-operam; i dati, adeguatamente commentati, relativi al monitoraggio concordato dovranno essere trasmessi ad ARPA Piemonte, nel minor tempo possibile.

9. Si prescrive inoltre che il Direttore dei lavori e/o il Responsabile del procedimento, per le rispettive competenze, trasmettano all’ARPA Piemonte (Coordinamento VIA/VAS) una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativamente all’attuazione di tutte le misure prescrittive, compensative, di mitigazione e di monitoraggio incluse nella Determinazione Dirigenziale conclusiva della fase di verifica di VIA ed ulteriormente integrate da quelle adottate con la Determinazione Dirigenziale conclusiva del presente procedimento.

Ambiti urbanistici

In merito alla situazione Urbanistica si evidenzia quanto segue:

Variazioni ex L. 285/00 al piano paesistico.

-L’esecuzione delle opere in progetto ha reso necessario l’aggiornamento e l’adeguamento del Piano Paesistico del Comune di Pragelato approvato dal Consiglio Regionale con DGR 614-7539 in data 04/05/1993, a questo scopo il proponente ha predisposto le proposte di variazione del piano paesistico che consistono nella integrazione del comma 4 dell’art. 2.5 del N.T.A. e dell’art. 2.15, per garantire l’omologazione delle attrezzature per i giochi olimpici ed in particolare della modificazione del tracciato viario della pista per il fondo e della morfologia territoriale, quali la creazione del bacino per l’innevamento artificiale e delle opere di recupero, mitigazione e compensazione derivanti dai lavori e l’allestimento di attrezzature temporanee necessarie allo svolgimento delle gare.

-La “Proposta di variazione Piano Paesistico del Comune di Pragelato per la realizzazione dell’intervento d’innevamento” è stata pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Pragelato dal 13/06/03 al 21/06/03 compreso senza che siano pervenute opposizioni e/o osservazioni (giusta la nota del Comune di Pragelato prot. 4516 del 07/08/03 acquisita con prot. 8946/26 del 11/08/03).

-La “Proposta di variazione Piano Paesistico di parte del Comune di Pragelato per la realizzazione dell’intervento di impianto sci di fondo e di sistemazione idraulica sul tratto asta del torrente Chisone” è stata pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Pragelato dal 13/06/03 al 21/06/03 compreso senza che siano pervenute opposizioni e/o osservazioni (giusta la nota del Comune di Pragelato prot. 4513 del 07/08/03 acquisita con prot. 8946/26 del 11/08/03).

-Con D.G.R. n. 13-9724 del 26.6.2003 la Giunta Regionale ha espresso parere favorevole sulla variazione al Piano Paesistico di Pragelato, prendendo atto dell’avvenuta pubblicazione avvenuta a livello comunale.

Variazioni al P.R.G.C.

-Nel Comune di Pragelato è vigente il P.R.G.C. approvato con D.G.R. n. 42-24667 del 22.6.1998. Gli interventi previsti risultano difformi rispetto alle previsioni di Piano.

-A seguito di specifico esame svolto dai progettisti, sono state predisposte due Variazioni Urbanistiche ex L. 285/2000 relative all’impianto per lo sci di fondo ed aree limitrofe e per l’impianto di innevamento programmato costituito principalmente dal lago artificiale per la raccolta dell’acqua.

-Tali variazioni riportano al proprio interno elaborati illustrativi che individuano i singoli interventi previsti e segnalano le opere per le quali risulta necessario l’aggiornamento cartografico, nonché risultano inserite alcune modifiche specifiche al testo delle Norme Tecniche di Attuazione di Piano.

-La “Proposta di Variazione Urbanistica del Comune di Pragelato per la realizzazione dell’intervento d’innevamento” è stata pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Pragelato dal 13/06/03 al 21/06/03 compreso senza che siano pervenute opposizioni e/o osservazioni (giusta la nota del Comune di Pragelato prot. 4515 del 07/08/03 acquisita con prot. 8946/26 del 11/08/03).

-La “Proposta di Variazione Urbanistica del Comune di Pragelato per la realizzazione dell’intervento di impianto sci di fondo e di sistemazione idraulica sul tratto asta del torrente Chisone” è stata pubblicata all’Albo Pretorio del Comune di Pragelato dal 13/06/03 al 21/06/03 compreso senza che siano pervenute opposizioni e/o osservazioni (giusta la nota del Comune di Pragelato prot. 4514 del 07/08/03 acquisita con prot. 8946/26 del 11/08/03).

-In sede di C.d.S. vennero esaminati gli elaborati relativi ad ciascuna variazione urbanistica evidenziando quanto segue:

-La Variazione Urbanistica prevede l’inserimento dell’area del bacino di innevamento e strutture connesse all’interno delle previsioni cartografiche e normative del Piano. La scelta della localizzazione dell’invaso è a parziale diminuzione dell’area a parcheggio attualmente esistente; tale scelta deriva da considerazioni tecniche principalmente di tipo idrogeologico.

In merito ai contenuti della variazione, si è preso atto della verifica delle difformità urbanistiche segnalate dai progettisti ed oggetto di specifica modifica cartografica, considerate le modifiche al testo delle N.T.A. del P.R.G.C. in sede di C.d.S. sono state espresse le seguenti osservazioni ed indicazioni prescrittive:

Modifiche alle N.T.A.

Per garantire l’inserimento dei nuovi disposti all’interno della normativa di Piano la “Norma specifica - Area bacino” contenuta a pag. 3 dell’elaborato I10/0/0/D/G/CB/019/0 (variazione urbanistica al P.R.G.C. vigente - modifiche ed integrazioni alle norme tecniche di attuazione e tabelle di area) si intende aggiunta come nuovo “Articolo 22quater - area bacino innevamento” all’interno delle N.T.A. del P.R.G.C.

In correzione di un mero errore materiale all’interno dell’elaborato I10/0/0/D/G/CB/019/0 (variazione urbanistica al P.R.G.C. vigente - modifiche ed integrazioni alle norme tecniche di attuazione e tabelle di area) all’integrazione dell’articolo 20d delle N.T.A. di P.R.G.C., ed all’interno della Tabella d’area n. 11 il riferimento alla “Tavola 3°” è da intendersi sostituito con “Tavola 3a”.

Modifiche agli elaborati cartografici

-In correzione di un mero errore materiale sulla Tavola 3A in scala 1:1000 di P.R.G.C., l’area in adiacenza all’"Area Bacino" identificata con la sigla “Aac” è da intendersi classificata, per coerenza con le normative e tabelle di Piano, con la sigla “Aac1".

-Rispetto alla documentazione a corredo delle modifiche allo strumento urbanistico per l’impianto di innevamento, si intende parte integrante della Variazione Urbanistica ex L. 285/2000 l’elaborato “Area di progettazione generale - relazione tecnica di risposta alle richieste della conferenza nell’ambito della variazione urbanistica” contenente anche stralcio della “carta di sintesi della pericolosità geomorfologia e di idoneità all’utilizzazione urbanistica” trasmesso con nota n. 10884/03 del 25.7.2003 dall’Agenzia Torino 2006.

Variazione Urbanistica ex L. 285/2000 al P.R.G.C. vigente per l’impianto per lo sci di fondo e opere di sistemazione idraulica su un tratto di asta del Torrente Chisone" - Comune di Pragelato

Le modifiche consistono nella possibilità di realizzare l’impianto in oggetto nelle varie aree interessate anche con l’introduzione di specifiche normative, nonché l’individuazione di nuove aree funzionali agli interventi previsti.

In merito ai contenuti della variazione, si è preso atto della verifica delle difformità urbanistiche segnalate dai progettisti, le conseguenti modifiche cartografiche e le modifiche al testo delle N.T.A. del P.R.G.C. rendono coerenti le previsioni urbanistiche del Piano con il progetto in oggetto.

Si è preso atto degli approfondimenti prodotti dai progettisti con nota prot. n. 10884/03 del 25.7.2003 dell’Agenzia Torino 2006 a chiarimento di alcune richieste della Conferenza di Servizi.

In riferimento al progetto P10 - Impianto per lo sci di fondo ed opere di sistemazione idraulica del torrente Chisone, sono state prodotte tutte le carte tematiche previste dalla Circ. n. 7/LAP/96, estese ad un intorno significativo delle aree oggetto di variante.

Il quadro di pericolosità delineato e le prescrizioni risultanti appaiono condivisibili e si ritiene quindi che possano essere adottabili ai sensi dell’art. 9, comma 4, della L. 285/2000.

Resta inteso che la classificazione di sintesi di idoneità all’utilizzazione urbanistica, definita nella tavola integrativa P10 00 D G AA 042 e datata 06/08/2003, condivisa nell’ambito della procedura L.285/00 in esame è esclusivamente riferita all’ambito interessato dalle variazioni urbanistiche funzionali al presente progetto e individuata nelle specifiche tavole (P10 00 D G AA 035-036-037-038).

In riferimento I10 Impianto di innevamento programmato area Pragelato si è constatato che il bacino si va a collocare in un’area classificata come ad elevata pericolosità geomorfologica connessa a fenomeni alluvionali (classe IIIA ai sensi della Circ.7/LAP) e si è preso atto della funzione di riduzione del rischio attribuita all’opera stessa dai progettisti e della sua fattibilità in quanto opera infrastrutturale dichiarata di pubblica utilità ai sensi dell’art.1 della L.285/2000. In merito alla proposta riduzione della fascia di rispetto del bacino, come definita nella specifica tavola di progetto, la C. d. S. ha concluso favorevomente alla sua applicazione sulla base delle motivazioni addotte dai professionisti per giustificarne la riduzione in sinistra idrografica, ed in particolare del fatto che la collocazione dell’invaso, per le sue caratteristiche progettuali, non comporta effetti di incremento del rischio idraulico nell’area circostante.

Ambiti paesaggistici

- La Commissione Beni Culturali e Ambientali, ai sensi della DGR n. 82 - 5618 del 19.03.02, di attribuzione alla Commissione delle funzioni di supporto all’attività di valutazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali “ Torino 2006", ha espresso parere non ostativo in merito agli interventi proposti nella seduta dal 3.7.2003.

- La Giunta Regionale con Deliberazione n. 13-9724 del 26.6.2003 ha espresso parere favorevole in merito alla Variazione al Piano Paesistico di Pragelato.

Il progetto esecutivo dovrà tenere conto delle seguenti prescrizioni:

1. Vista la nuova conformazione data all’invaso nel progetto definitivo trasmesso, a quota ribassata rispetto al piano campagna, si raccomanda un attento raccordo delle sponde artificiali rispetto alla morfologia circostante e un’accurata sistemazione a verde della superficie delle scarpate con inerbimenti e piantumazioni di specie arboree-arbustive, al fine di consentire il recupero di un adeguato grado di naturalità e il raccordo con gli elementi del paesaggio naturale circostante, anche in considerazione dell’ambito di intervento posto in adiacenza all’alveo del torrente Chisone.

2. Rispetto alla briglia selettiva e alla soglia sfiorante in progetto si è preso atto di quanto proposto e si raccomanda l’attenta esecuzione dei rivestimenti in pietra previsti sulle superfici a vista.

3. Si richiede il ripristino con inerbimento delle aree interessate dai movimenti di terra necessari alla posa delle condotte di adduzione al bacino in progetto e delle aree interessate dalle trincee per le condotte per l’impianto di innevamento.

4. Riguardo alle opere di disalveo in progetto, finalizzate alla ricalibratura del torrente Chisone, si è preso atto di quanto proposto nel progetto definitivo e, fatte salve le competenze in materia idraulica degli Enti e delle Direzioni Regionali preposti, si raccomanda un adeguato inserimento delle opere rispetto alla situazione morfologica esistente nell’area d’intervento.

5. Riguardo alle opere di difesa spondale si è preso atto di quanto proposto e si richiede il rinverdimento con talee di specie arbustive autoctone tra i massi del paramento delle scogliere e il recupero a verde degli argini di nuova realizzazione, raccomandando il raccordo e la sistemazione delle superfici tra il nuovo profilo di sponda e il piano campagna esistente.

6. Rispetto alla pista di fondo in corrispondenza della frazione di Traverses, si è preso atto della traslazione effettuata rispetto all’ambito di interesse documentario del nucleo edificato e si richiede la corretta esecuzione delle opere con adeguato raccordo rispetto alla morfologia esistente che consenta un corretto inserimento del tracciato della pista nel contesto prativo sottostante l’abitato in oggetto, contenendo il taglio degli esemplari arborei presenti a macchia sul pendio stesso e integrando i tagli effettuati con nuove piantumazioni.

7. Per i sottopassi presenti nel tracciato della pista di fondo in progetto, si e’ preso atto delle soluzioni progettuali proposte a seguito della richiesta di maggiore naturalità per la realizzazione degli stessi. Verificato tuttavia che è stata confermata la realizzazione delle strutture con muri d’ala in c.a., si raccomanda la realizzazione del rivestimento con pietre a spacco di dimensioni contenute a giunti aperti, senza l’inserimento di elementi di copertina in c.a., raccordando opportunamente le scarpate di nuova formazione alle murature di contenimento.

8. I tratti della pista di fondo esistente che saranno dismessi dovranno essere oggetto di interventi di recupero con ripristino della naturalità esistente, anche in relazione a soluzioni di ricucitura della morfologia originaria, e con sistemazione a verde delle superfici interessate.

9. Rispetto alla pista di soccorso prevista tra il sito dell’impianto dei Trampolini e il sito dell’impianto del Fondo, si è preso atto della temporaneità della stessa e si richiede pertanto il pronto recupero in fase post olimpica.

10. Rispetto al fabbricato del centro del fondo, mentre si è preso atto che le soluzioni progettuali proposte per il fabbricato sembrano coerenti con le norme di attuazione del piano paesistico, si richiede una ulteriore verifica, nel repertorio ragionato per la composizione architettonica del Piano Paesistico, della tipologia indicata per i camini che non paiono pienamente in linea con le norme di Piano.

11. Il previsto rivestimento in pietra del fabbricato in progetto, dovrà essere realizzato con conci in pietra con superficie scabra a spacco, di adeguato spessore e pezzatura da posare in coerenza con le tecniche costruttive locali, limitando il ricorso a soluzioni di eccessiva geometricità e regolarità nella disposizione dei conci; le barriere di protezione e gli elementi tipologici in legno dovranno essere trattati con impregnanti opachi e con tonalità rispondenti alle Norme di Piano.

12. Rispetto alle aree di pertinenza del fabbricato si è preso atto delle modalità di realizzazione proposte nel progetto definitivo e si raccomanda la rimodellazione del terreno di raccordo alla rampa veicolare in progetto e la sistemazione a verde dello stesso.

13. Per il parcheggio adiacente al cimitero si richiede che le scarpate di nuova formazione verso il torrente Chisone e tra l’ultimo livello di parcheggio e la superficie prativa circostante, siano raccordate con inclinazioni adeguate alla morfologia esistente, da rinverdire e piantumare con specie arbustive ed arboree autoctone in corrispondenza del torrente Chisone e verso l’abitato di Pragelato.

14. Per le aree di cantiere e per le aree di stoccaggio temporaneo degli inerti dovrà essere effettuato il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti interessati dagli interventi.

15. Riguardo alle opere di compensazione si è preso atto di quanto proposto e si richiede in merito alla strada della Val Troncea, prevista traslata rispetto al sedime attuale, la verifica di quanto indicato nel progetto trasmesso rispetto agli interventi previsti per gli stessi ambiti nel progetto per il disalveo del torrente Chisone.

16. Per i piazzali esistenti a destinazione parcheggio in località Plan, in fregio al Centro del Fondo e in località Pattemouche, in adiacenza all’invaso in progetto, dovrà essere rredatto un progetto di riqualificazione e inserimento paesaggistico in funzione della sistemazione post olimpica, che tenga conto dei diversi usi ai quali già attualmente vengono asserviti e che dovrà essere oggetto di successiva specifica autorizzazione; in merito alla sistemazione degli ambiti in oggetto devono essere valutate le soluzioni che per materiali e scelte tipologiche garantiscano il migliore inserimento nel contesto paesaggistico interferito.

Ambiti archeologici

1. In mancanza di ricerche preliminari ed in assenza di puntuali elementi localizzati e noti alla Sopraintendenza dei Beni Archeologici, per il rischio archeologico nei terreni interessati, è necessario prevedere un’assistenza archeologica costante in corso d’opera da parte di operatori specializzati sotto la direzione tecnico scientifica della Soprintendenza, a tutte le opere di scotico e di scavo comprese quelle per l’impianto di cantieri e la realizzazione di opere accessorie,

2. deve essere data formale istruzione alla D.L. affinché ai sensi del D. Leg. 490/99, in caso di rinvenimenti anche dubbi siano sospesi i lavori sino al sopralluogo da parte di un funzionario della Sopraintendenza dei Beni Archeologici

3. prima dell’inizio dei lavori la Sopraintendenza ai Beni Archeologici dovrà essere informata del calendario dei lavori di scavo previsti e del nominativo della ditta incaricata della assistenza archeologica

Ambiti Ambientali

In considerazione della ricollocazione del bacino di accumulo, poiché tale soluzione interferisce parzialmente con il Sito di Importanza Comunitaria “Val Troncea” IT1110080, individuato ai sensi della Direttiva 92/43/CEE (“Habitat”), nell’ambito della procedura ex art. 9 L. 285/2000 è stata espletata la con esito favorevole la Valutazione di Incidenza ai sensi della vigente normativa, ritenendo compatibile il progetto con la conservazione delle emergenze naturalistiche connesse ai sensi del D. P. R. 357/97 e s. m. i..

Il progetto esecutivo dovrà tenere conto delle seguenti prescrizioni:

1. Al fine di limitare il più possibile le interferenze negative con l’ittiofauna e l’habitat fluviale, gli interventi di realizzazione del ciglio sfiorante e della briglia selettiva posta al fondo del bacino di accumulo non dovranno essere eseguiti durante il periodo riproduttivo delle popolazioni ittiche ivi presenti, così come indicato dal proponente nei capitoli 3 e 4 dell’elaborato I10-0-0-D-T-CB-009-0 “Integrazioni e chiarimenti in merito alla Relazione di Incidenza” .

2. Al fine di verificare eventuali influenze che la captazione in falda può avere sul torrente Chisone, si è concluso che sia realizzato un monitoraggio del prelievo e del livello del torrente suddetto. Tale piano di monitoraggio dovrà essere concordato con il Servizio Risorse idriche della Provincia di Torino, con il Settore Pianificazione Aree protette della Regione, con il Coordinamento VIA-VAS dell’ARPA Piemonte e con il Parco naturale della Val Troncea. I dati del monitoraggio dovranno essere trasmessi agli Enti suddetti.

3. Nel caso in cui nel corso del monitoraggio di cui al punto precedente si dovessero rilevare effetti tali da compromettere la conservazione degli ambienti e delle popolazioni di ittiofauna presenti nel S.I.C., il prelievo in falda dovrà essere temporaneamente interrotto e dovranno essere individuati e posti in essere idonei interventi di mitigazione e di compensazione ambientale con onere a carico del proponente del progetto di Impianto di innevamento programmato “Area Pragelato” . Gli interventi di mitigazione e di compensazione individuati dovranno essere presentati al Settore Pianificazione Aree protette, al Servizio Risorse idriche della Provincia di Torino, al Coordinamento VIA-VAS dell’ARPA Piemonte e al Parco naturale della Val Troncea per una valutazione di merito.

4. Le opere di movimentazione terra necessarie per la realizzazione del bacino dovranno essere eseguite prestando particolare cura a non provocare intorbidamenti o altre alterazione della qualità delle acque del torrente Chisone.

5. Durante la fase di cantiere e durante le successive manutenzioni all’impianto di innevamento programmato I10 dovrà essere fatta particolare attenzione per evitare sversamenti di materiali nelle acque del torrente Chisone.

6. Nel caso in cui gli interventi di disalveo del torrente Chisone dovessero essere eseguiti in periodi in cui c’è presenza di ittiofauna, prima dell’inizio dei lavori dovranno essere effettuate le operazioni di prelievo ittico. Tali operazioni, che dovranno essere autorizzate dalla Provincia di Torino, potranno essere effettuate dal personale del Parco naturale della Val Troncea.

7. Nell’eventualità in cui sia necessario predisporre l’illuminazione della pista del fondo, a causa dell’incidenza negativa che l’illuminazione notturna ha sui ritmi biologici della fauna e della vegetazione, l’impianto di illuminazione dovrà essere rimosso definitivamente al termine dell’evento olimpico: un suo eventuale parziale reimpiego dovrà essere sottoposto a specifico parere vincolante del Settore Pianificazione Aree protette e del Settore Politiche di Prevenzione, Tutela e Risanamento ambientale, sentito il Parco naturale della Val Troncea.

8. dovranno essere rilevati in fase “ante operam”, e “post operam” i parametri chimico-fisici delle acque

Ambito opere di compensazione

Per quanto riguarda le opere di compensazione ambientale, si è preso atto positivamente di quanto proposto, così come individuato in via definitiva nell’ambito della documentazione trasmessa dal proponente Agenzia Torino 2006 con nota prot. n. 10884/03 del 25 luglio 2003, e si formulano le seguenti prescrizioni:

1. Si rende obbligatoria la realizzazione delle seguenti opere di compensazione ambientale, relative agli impianti dei trampolini per il salto con gli sci, all’impianto per lo sci di fondo (P10) e all’impianto di innevamento programmato “Area Pragelato” (I10) da realizzarsi nel Comune di Pragelato:

* Realizzazione del sentiero Bial Mendie;

* Riqualificazione dell’arredo urbano delle borgate Plan e Pattemouche, creazione di un percorso per disabili e del “Sentiero delle Ciaspole”;

* Riforestazione del varco della seggiovia monoposto dismessa “Clot de la Soma”;

* Interventi di tutela e ripristino dell’habitat del gallo forcello;

* Sistemazione dei dissesti lungo la pista forestale localizzata in sinistra idrografica del Chisone a monte del Pount daz Itrei;

* Smantellamento della tubazione che attraversa il Chisone a monte del Pount daz Itrei e riposizionamento della condotta in subalveo;

* Somma a disposizione del Comune di Pragelato per l’acquisto di edificio da destinare a Centro servizi turistici;

per un totale complessivo di Euro 831.821,67.

2. Gli accessi al “Sentiero delle Ciaspole” dovranno essere dotati di idonea cartellonistica che illustri il tracciato e il livello di difficoltà e pericolo presente, anche in relazione alle condizioni climatiche e al possibile verificarsi di eventi valanghivi.

3. Il contenuto e il posizionamento dei pannelli informativi relativi al sentiero Bial Mendie dovranno essere concordati con il Settore Pianificazione Aree protette e con il Parco naturale della Val Troncea.

Ambito Risanamento Ambientale

Il progetto esecutivo dovrà tenere conto delle seguenti prescrizioni:

1. Attesa la possibilità che nell’ambito delle attività di scavo e disalveo venga rinvenuta la presenza di amianto all’interno di eventuali lenti ofiolitiche presenti all’interno dei litotipi prevalenti, si è preso atto della documentazione di progetto trattante tali problematiche prescrivendo quanto segue:

a. nella predisposizione degli elaborati relativi alla pianificazione della sicurezza ai sensi del D.Lgs. 494/1996 si dovrà tenere conto dei disposti di cui al D.Lgs. 277/1991 e s.m.i. , nonché per quanto applicabili dei decreti ministeriali emanati in forza della legge 257/1992, ai fini della loro immediata attuazione in caso di necessità: in tal senso si rendono obbligatorie quanto meno tutte le considerazioni e disposizioni previste in materia nel progetto;

b. si ribadisce che ai fini di un continuo monitoraggio ambientale della componente “aria” dovrà essere previsto dal progetto la predisposizione di un sistema di campionamento per il rilevamento di fibre aerodisperse nell’area interessata dal cantiere ed in corrispondenza di alcuni recettori potenzialmente sensibili: le modalità ed il programma di monitoraggio dovranno essere concordati con A.R.P.A. Piemonte a cui dovranno anche essere comunicati con idonea frequenza i dati rilevati adeguatamente commentati; in tal senso si rendono obbligatorie quanto meno tutte le considerazioni e disposizioni previste in materia nel progetto;

c. si ribadisce che ai materiali comunque derivanti da attività di scavo dovranno essere applicate le disposizioni di cui alla normativa vigente con attuale riferimento ai commi 17, 18 e 19 dell’art. 1 della L. 443/2001.

2. Si richiede l’obbligatoria e puntuale esecuzione di tutte le opere di demolizione, recupero, sistemazione e regimazione idraulica, nonché mitigazione previste nel progetto;

3. Nell’eventualità in cui sia necessario predisporre l’illuminazione della pista del fondo, a causa dell’incidenza negativa che l’illuminazione notturna ha sui ritmi biologici della fauna e della vegetazione, l’impianto di illuminazione dovrà essere rimosso definitivamente al termine dell’evento olimpico: un suo eventuale parziale reimpiego dovrà essere sottoposto a specifico parere vincolante del Settore Pianificazione Aree protette e del Settore Politiche di Prevenzione, Tutela e Risanamento ambientale, sentito il Parco naturale della Val Troncea.

4. In merito alla richiesta di puntuali informazioni su una probabile emergenza ambientale in Località. “Pattemouche” si è preso atto che A.R.P.A. Piemonte nella apposita relazione prot. 19584 del 25.06.2003 asserisce che a seguito degli accertamenti svolti “Gli scavi hanno consentito di verificare che il primo strato di sottosuolo è totalmente terreno di riporto. In esso e sino alla massima profondità indagata (circa 3 m ) non si sono rilevate anomalie visive significative, in termine di contaminazione della matrice ambientale o di presenza di rifiuti ...”.

5. Gli inerti di scavo derivanti dalle operazioni di cantiere dovranno essere destinati prioritariamente al riutilizzo in loco o in cantieri di lavoro limitrofi alle aree interessate dal progetto in oggetto: dovrà quindi essere limitato alle sole fasi di cantiere l’uso di aree di deponia temporanea ed esclusi stoccaggi provvisori di tali materiali; nel caso di smaltimento degli stessi o di altri materiali di rifiuto direttamente in discariche autorizzate ai sensi della normativa vigente, queste dovranno essere già esplicitamente individuate in fase progettuale esecutiva.

6. Si raccomanda la attenta salvaguardia di tutte le aree umide presenti nelle zone limitrofe al tracciato di progetto della pista: nessuna azione di cantiere dovrà pregiudicare la loro sopravvivenza;

7. Nel è presore atto della viabilità di cantiere indicata e giudicata già idonea a sostenere il traffico veicolare indotto, si vincola al suo esclusivo impiego: eventuali attività manutentive della stessa dovranno comportare esclusivamente operazioni di sistemazione e risanamento conservativo, senza procedere ad allargamenti o alla bitumazione del manto stradale;

8. Nel corso dei lavori dovrà essere evitata il più possibile l’estirpazione degli apparati radicali degli esemplari abbattuti e, in caso di necessità, oltre alla massima riduzione delle ceppaie con l’ausilio della motosega, le ceppaie stesse potranno essere eliminate con una eventuale fresatura in loco;

9. Relativamente agli interventi di taglio di soggetti arborei dovrà essere valutata ulteriormente la possibilità di contenere la sottrazione di vegetazione arborea;

10. Se idoneo e giuridicamente possibile, il legname abbattuto per la realizzazione della pista dovrà essere impiegato nell’ambito degli interventi di recupero e sistemazione, mitigazione e compensazione ambientale previsti nel progetto o in cantieri pubblici limitrofi di sistemazione territoriale, anche non olimpici, nel contestuale rispetto della normativa e delle prescrizioni sugli usi civici;

11. La progettazione esecutiva dovrà contenere un adeguato piano di manutenzione delle opere realizzate, con particolare riferimento a quelle di recupero e sistemazione idrogeologica ed i derivanti oneri economici dovranno trovare rispondenza nel progetto.

12. In merito all’esecuzione dei lavori si ribadisce la prescrizione VAS - D.G.R. 09.04.2001 n. 45 - 2741 (Cap. 7 - Impianti funiscioviari, piste da sci e infrastrutture connesse. Punto 7.2.1) che la realizzazione delle opere a verde, costituiscano esse il tutto o parte dei lavori oggetto di appalto, nel rispetto e nelle forme della vigente normativa sugli appalti pubblici, dovrà essere affidata a ditte specializzate e appositamente qualificate;

13. Si raccomanda che la Direzione dei Lavori delle opere in oggetto sia affrontata da gruppi multidisciplinari che, nel rispetto della normativa vigente, esprimano competenze professionali relative a tutti gli aspetti tecnici interessati, con particolare riferimento alla presenza di professionisti esperti nelle problematiche inerenti la rinaturalizzazione e il recupero ambientale dei siti, nonché le tecniche di mitigazione, di inserimento paesaggistico e di Ingegneria Naturalistica;

14. Fermo restando le competenze istituzionali in materia di vigilanza in capo ad altri Enti, si prescrive di affidare ad ARPA il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera e di stabilire conseguentemente a tal fine che il proponente dia tempestiva comunicazione dell’avvio dei lavori all’ARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) e trasmetta gli elaborati inerenti le attività di monitoraggio previo accordo sulle specifiche tecniche compatibili con il S.I.R.A.

15. Si richiede che il Direttore dei Lavori e il Responsabile del Procedimento dell’opera in oggetto, per le rispettive competenze, trasmettano all’ARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativa allo stato di attuazione di tutte le misure prescrittive, compensative, mitigative e di monitoraggio incluse nel progetto definitivo esaminato ed integrate da quelle ricomprese nell’atto dirigenziale conclusivo del presente procedimento amministrativo.

Ambiti relativi ai materiali inerti

Fermi restando gli obblighi eventualmente derivanti dai disposti di cui alla legge regionale 03.12.1999 n. 30, unitamente alla progettazione Esecutiva di futura presentazione relativa alla pista da fondo, dovrà essere prodotto uno specifico elaborato, previsto dalla delibera della Giunta Regionalen1-6309 del 11/06/02 che illustri precise scelte circa la destinazione e la gestione degli inerti prodotti nell’ambito degli interventi olimpici ricadenti nel territorio del Comune di Pragelato.

Tale documento raggruppante il bilancio degli inerti dei tre progetti previsti in Pragelato dovrà contenere

1. Quantificazione del materiale in esubero, vagliato e non, da mettere a disposizione delle amministrazioni locali e di soggetti vari ;

2. Indicazione delle misure tese al ripristino dei luoghi una volta sgomberati dagli inerti ivi temporaneamente depositati

3. individuazione cartografica siti di accumulo temporaneo individuati, commentati in merito alla loro compatibilità con l’ambito territoriale circostante interessato con particolare riferimento agli aspetti idraulici, idrogeologici e di impatto sulle componenti ambientali presenti, nonché alle misure tese al ripristino dei luoghi una volta sgomberati dagli inerti ivi temporaneamente depositati;

4. indicazione della tempistica di accumulo sui siti di cui al precedente punto e di rimozione degli inerti dagli stessi, fermo restando che queste aree di deponia temporanea dovranno essere occupate per periodi non superiori ai 24 mesi; anche definendo un apposito cronoprogramma dei movimenti di inerti che preveda le priorità delle attività di scavo

5. modalità di trasporto ed ai siti di definitiva destinazione del materiale vagliato o delle eventuali eccedenze di materiale non vagliato, provvedendo a fornire un adeguato commento sulla capacità della rete viaria locale di sostenere il traffico veicolare indotto.

6. quantificazione dei materiali litoidi provenienti dall’esterno dell’area di cantiere (massi ciclopici, materiali da rivestimento, ecc.) con indicazione dei siti di approvvigionamento;

7. quantificazione degli aggregati destinati al confezionamento dei calcestruzzi previsti, specificando se i conglomerati cementizi siano approvvigionati gia confezionati ovvero se il confezionamento avviene nelle aree di cantiere con impianto mobile.

8. Indicazione degli eventuali siti di definitiva destinazione degli inerti in esubero non vagliati suddivisi tra cantieri olimpici e luoghi di deposito definitivo. In quest’ultimo caso, ove trattasi di recupero di aree degradate, dovrà essere compreso il relativo progetto di recupero ambientale

9. dati sopra riportati dovranno essere elaborati per la definizione e l’aggiornamento del Piano Generale degli Inerti e del Piano della Viabilità Sostenibile, in ottemperanza alle prescrizioni della VAS.

10. Dovrà essere redatto in conformità al Piano degli Inerti approvato con DGR n. 106-9186 del 28/04/03, nonché con i disposti del DPR del 21/12/92 n. 554

Ambito Interferenze Elettriche

In merito alle possibili interferenze con impianti T.L.C. si prescrive quanto segue:

Il progetto definitivo, (ai sensi dell’art.241 del D.P.R. 29/03/73 n. 156) corredato da 2 relazioni tecniche, n. 6 disegni planimetrici riportanti il tracciato degli impianti elettrici e/o le condutture metalliche che fanno parte del progetto, unitamente ad un atto di sottomissione redatto in conformità a quanto prescritto dall’art.120 del T.U. R.D.11/12/1933 n. 1775, dovrà essere presentato al Ministero per le Comunicazioni per il rilascio del relativo nulla osta.

Ambito sistemazioni idrauliche

Si considerano gli interventi sotto specificati individuati con gli elaborati di progetto corrispondenti secondo la versione definitiva ed aggiornata.

Tabella


La progettazione esecutiva degli interventi di cui sopra dovrà essere eseguita rispettando le seguenti prescrizioni:

1. nessuna variazione agli interventi progettati potrà essere introdotta senza la preventiva autorizzazione;

2. siano eseguiti accuratamente i calcoli di verifica della stabilità delle opere di attraversamento e sistemazione longitudinale e trasversale degli alvei dei corsi d’acqua in argomento nei riguardi sia delle spinte dei terreni che delle pressioni e sotto spinte idrauliche indotte da eventi di piena, sia nei riguardi delle strutture di fondazione per le cui dimensioni e geometria si rimanda agli elaborati di progetto sopra richiamati; ove non indicato tali strutture di fondazione dovranno essere sempre poste ad una profondità non inferiore ad 1 m rispetto alla quota più depressa del fondo alveo nelle sezioni trasversali interessate;

3. tutte le opere di difesa dovranno essere risvoltate per un tratto di sufficiente lunghezza ed idoneamente immorsate a monte nelle esistenti sponde e/o idoneamente raccordate in manufatti esistenti o costruendi; in particolare per quanto riguarda il risvolto della difesa posta in sponda sinistra del T. Chisone, a monte della costruenda briglia, dovrà essere prolungato sino alla variante stradale prevista nel “Progetto fondo” e dovrà essere realizzato con medesima tipologia;

4. i manufatti di difesa spondale dovranno essere mantenuti ad un’altezza non superiore alla quota dell’esistente piano di campagna;

5. i massi costituenti le difese spondali dovranno essere posizionati in modo da offrire reciprocamente garanzie di stabilità; non dovranno essere prelevati dall’alveo del corso d’acqua, ma provenire da cava; essi dovranno essere a spacco di struttura compatta, non geliva né lamellare; dovranno avere volume non inferiore a 0,40 mc e peso superiore a 8,0 q.li;

6. le movimentazioni del materiale d’alveo dovranno essere praticate con le dovute cautele e sorveglianze del caso, in periodo di magra del corso d’acqua, in conformità a quanto rappresentato negli elaborati grafici che corredano la presente; le stesse movimentazioni in alveo dovranno essere eseguiti in senso longitudinale parallelamente all’asse del Torrente, procedendo per strisce successive, da valle verso monte e dallo specchio centrale verso riva per una profondità di scavo rispetto alla quota di fondo alveo massima di cm. 50 (ripetibili); durante il corso dei lavori di movimentazione è fatto divieto assoluto di depositi, anche temporanei, di materiale che determinino la pregiudizievole restrizione della sezione idraulica nonché l’utilizzo dei materiali medesimi, ad interruzione del regolare deflusso delle acque, per la formazione di accessi o per facilitare le movimentazioni stesse;

7. il materiale di risulta proveniente da eventuali altri scavi in alveo dovrà essere usato esclusivamente per la colmatura di depressioni in alveo o di sponda, ove necessario, in prossimità delle opere di cui trattasi, mentre quello proveniente dalla demolizione di murature esistenti dovrà essere asportato dall’alveo; per quello in esubero, non ceduto per la realizzazione di opere pubbliche, e per quello proveniente dagli scavi in area demaniale per la realizzazione del bacino, considerato che dovrà essere acquisito dall’impresa appaltatrice, secondo quanto dichiarato dall’Agenzia Torino 2006 con nota in data 29-08-2003 prot. n. 12609, prima dell’inizio dei suddetti lavori dovrà essere attivato l’iter istruttorio previsto dalla D.G.R. n. 207-33394/1989 e dalla D.G.R. n. 44-5084/2002 e dalla D.C.R. n. 1000-2838/1989, per il rilascio del disciplinare autorizzativo, previo pagamento del canone erariale vigente, attualmente pari a 2,84 Euro/m3;

8. le sponde, le eventuali opere di difesa e le aree demaniali interessate dall’esecuzione dei lavori dovranno essere accuratamente ripristinate a regola d’arte, restando il soggetto richiedente unico responsabile dei danni eventualmente cagionati;

9. per quanto riguarda il posizionamento dei guadi temporanei, gli stessi potranno essere mantenuti in esercizio esclusivamente per l’uso olimpico per un periodo di mesi 4, a partire dal mese di dicembre 2005 e sino al mese di marzo 2006, e successivamente dovranno essere rimossi; sempre per i suddetti guadi dovrà essere prevista una riduzione della pendenza delle riprofilature longitudinali dell’alveo previste a monte e a valle dei guadi medesimi;

10. il posizionamento di tutti i sottopassi, relativi alla pista di soccorso, dovrà rispettare le distanze previste dall’art. 96, comma f), del T.U. n. 523/1904;

11. prima dell’inizio dei lavori dovrà essere richiesta ed ottenuta specifica autorizzazione idraulica per gli attraversamenti in subalveo del Rio Combeiraut e del T. Chisonetto, e di altri eventuali corsi d’acqua, con le condotte adduttrici dell’impianto di innevamento e con altri eventuali sottoservizi;

12. durante la costruzione delle opere non dovrà essere causata turbativa del buon regime idraulico dei corsi d’acqua;

13. viene esclusa ogni responsabilità dell’Amministrazione competente in ordine alla stabilita dei manufatti (caso di danneggiamento o crollo) in relazione al variabile regime idraulico dei corsi d’acqua, anche in presenza di eventuali variazioni del profilo di fondo (abbassamenti o innalzamento d’alveo) in quanto resta l’obbligo del soggetto richiedente di mantenere inalterata nel tempo la zona d’imposta dei manufatti mediante la realizzazione di quelle opere che saranno necessarie, sempre previa autorizzazione;

14. il soggetto richiedente dovrà mettere in atto le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia degli alvei che delle sponde, in corrispondenza ed immediatamente a monte e a valle dei manufatti, che si renderanno necessarie al fine di garantire il regolare deflusso delle acque, sempre previa autorizzazione;

15. l’Amministrazione competente si riserva la facoltà di ordinare, a cura e spese del soggetto richiedente modifiche alle opere, o anche di procedere alla revoca del presente parere, nel caso intervengano variazioni delle attuali condizioni dei corsi d’acqua o che le opere stesse siano, in seguito, giudicate incompatibili in relazione al buon regime idraulico del corso d’acqua interessato;

16. le autorizzazioni sono accordate ai soli fini idraulici, fatti salvi i diritti dei terzi, da rispettare pienamente sotto la personale responsabilità civile e penale del soggetto richiedente, il quale terrà l’Amministrazione Regionale ed i suoi funzionari sollevati ed indenni da ogni pretesa o molestia da parte di terzi, e risponderà di ogni pregiudizio o danno che dovesse derivare ad essi in conseguenza del presente provvedimento;

17. con il presente provvedimento è il proponente è autorizzato all’occupazione del sedime demaniale per la realizzazione delle opere di che trattasi; con successivo atto verrà rilasciato il provvedimento concessorio al fine della regolarizzazione amministrativa e fiscale dell’occupazione delle aree demaniali in questione;

18. prima dell’inizio dei lavori il soggetto autorizzato dovrà accertare l’esistenza di eventuali sovrapposizioni con altri interventi da effettuarsi da Enti diversi, al fine di un corretto coordinamento nell’esecuzione delle opere.

Ambito abbattimento strutture ponte A-Go

In virtù della scrittura privata, consegnata dal sindaco del Comune di Pragelato in sede di C.d.S. seduta del 06/08/03 sono venute a mancare le cause di impedimento all’abbattimento delle strutture restanti del cosiddetto Ponte A-GO, pertanto dovrà essere previsto nel progetto esecutivo demolizione delle strutture del suddetto ponte ancora presenti in loco ed il ripristino e la rinaturalizzazione del sito.

Ambito Gestione post-olimpica

Dovrà essere fornita, nella progettazione esecutiva, una valutazione dei costi di gestione post-olimpica dell’impianto per lo sci di fondo a carico del futuro gestore.

Ambito Usi Civici

In relazione alle problematiche connesse alla presenza di terreni sottoposti ad uso civico interferiti dalle opere in oggetto il Comune di Pragelato con le D.C.C. n. 44 e n. 47 del 11/07/03 ha chiesto l’autorizzazione alla sdemanializzazione, previo spostamento di vincolo su altre aree, per alcuni terreni comunali di uso civico necessari alla realizzazione del bacino di innevamento programmato, della pista di fondo e per il trampolino di salto; nonché la sospensione dell’esercizio del diritto ed il contestuale mutamento di destinazione d’uso, per anni 50, per altre aree comunali di uso civico per la realizzazione della pista di fondo ed altre ancora, allo stato già utilizzate a parcheggio comunale e servizi ed in occasione delle olimpiadi, quali opere di compensazione, sulle medesime verrà realizzata una strada oltre alla sistemazione di una porzione a verde pubblico;

si è preso quindi atto della DD n.777 del 21/08/03 della Direzione Reg. Patrimonio e Tecnico Settore Attività Negoziale Contrattuale -Usi Civici e con la quale si autorizza il Comune di Pragelato (TO) a:

- sdemanializzazione i terreni comunali di uso civico distinti al NCT al Fg. 88 mapp. 2 27.853, Fg. 88 mapp. 1 di mq. 6166, Fg. 88 mapp. 3 per mq. 11.486;

- sottoporre al vincolo di uso civico i terreni distinti al NCT al Fg. 49 mapp. 76 sup. 378, Fg. 49 mapp. 81 sup. 448, Fg. 49 mapp. 90 sup. 2726, Fg. 49 mapp. 28 sup. 933, Fg. 49 mapp. 338 sup. 3076, Fg. 49 mapp. 44 sup. 724, Fg. 49 mapp. 73 sup. 2188, Fg. 49 mapp. 78 sup. 549, Fg. 49 mapp. 346 sup. 379, Fg. 49 mapp. 3 sup. 2826, Fg. 49 mapp. 30 sup. 878, Fg. 49 mapp. 45 sup. 821, Fg. 49 mapp. 51 sup. 468, Fg. 49 mapp. 93 sup. 957, Fg. 49 mapp. 94 sup. 713, Fg. 49 mapp. 315 sup. 2674, Fg. 54 mapp. 1 sup. 1623, Fg. 54 mapp. 88 sup. 947, Fg. 54 mapp. 100 sup. 2062, Fg. 54 mapp. 9 sup. 6182, Fg. 54 mapp. 130 sup. 810, Fg. 54 mapp. 55 sup. 4196, Fg. 54 mapp. 69 sup. 1878, Fg. 54 mapp. 145 sup. 2222, Fg. 54 mapp. 50 sup. 1159, Fg. 54 mapp. 58 sup. 3113, Fg. 55 mapp. 110 sup. 515, per una superficie complessiva di mq. 45.445;

- sospendere l’esercizio del diritto da parte degli utenti usocivisti e mutare la destinazione d’uso per quanto occorre (per anni 50) per consentire la realizzazione di aree a parcheggio e servizi, strade e verde pubblico sui terreni distinti al NCT:

Fg. 83 mapp. 64 sup. 409, Fg. 83 mapp. 99 sup. 1214, Fg. 84 mapp. 1 sup. 22015, Fg. 84 mapp. 15 sup. 1777, Fg. 84 mapp. 281 sup. 3712, Fg. 76 mapp. 1 sup. 18337, Fg. 76 mapp. 36 sup. 2833, Fg. 69 mapp. 66 sup. 119, Fg. 69 mapp. 70 sup. 710, Fg. 69 mapp. 105 sup. 268, Fg. 69 mapp. 200 sup. 874, Fg. 69 mapp. 48 sup. 9912, Fg. 69 mapp. 18 sup. 3059, Fg. 69 mapp. 11 sup. 1834, Fg. 69 mapp. 1 sup. 72090, Fg. 75 mapp. 142 sup. 3909, Fg. 75 mapp. 123 sup. 1919, Fg. 75 mapp. 121 sup. 1070, Fg. 75 mapp. 120 sup. 1196, Fg. 75 mapp. 2 sup. 29129, Fg. 75 mapp. 69 sup. 501, Fg. 75 mapp. 10 sup. 2329, Fg. 77 mapp. 254 sup. 8517, Fg. 77 mapp. 372 sup. 286, Fg. 77 mapp. 117 sup. 12123, Fg. 77 mapp. 352 sup. 30, Fg. 77 mapp. 95 sup. 341, Fg. 77 mapp. 93 sup. 418, Fg. 77 mapp. 92 sup. 967, Fg. 77 mapp. 91 sup. 210, Fg. 77 mapp. 294 sup. 400, Fg. 77 mapp. 32 sup. 5975, Fg. 66 mapp. 353 sup. 10155, Fg. 66 mapp. 384 sup. 11242, Fg. 66 mapp. 280 sup. 6959, Fg. 66 mapp. 119 sup. 2557, Fg. 67 mapp. 112 sup. 5722, Fg. 67 mapp. 141 sup. 7186, Fg. 67 mapp. 147 sup. 8232, Fg. 67 mapp. 149 sup. 125, Fg. 67 mapp. 140 sup. 640, Fg. 67 mapp. 138 sup. 940, Fg. 67 mapp. 139 sup. 906, Fg. 67 mapp. 148 sup. 921, Fg. 68 mapp. 402 sup. 1808, Fg. 68 mapp. 246 sup. 1121, Fg. 68 mapp. 406 sup. 559, Fg. 68 mapp. 401 sup. 2270, Fg. 68 mapp. 400 sup. 1101, Fg. 68 mapp. 393 sup. 1532, Fg. 68 mapp. 367 sup. 3209, Fg. 68 mapp. 331 sup. 11878, Fg. 83 mapp. 107 sup. 1355, Fg. 50 mapp. 209 sup. 1105, Fg. 88 mapp. 3 sup. 9460 per una superficie complessiva di mq. 299466;

Si da atto che i terreni di cui al paragrafo precedente rimangono comunque gravati da uso civico e pertanto sottoposti alla disciplina della L. 1766/27, quindi sottoposti ai vincoli di cui al D.Lgs. 490/99, nonché alle direttive regionali formulate con circolari regionali 20/PRE-IT del 30.12.1991 e 3/FOP del 04.03.1997;

Si da atto che sarà cura del Comune di Pragelato (TO) ottemperare all’obbligo delle registrazioni e trascrizioni di Legge.

Inoltre perentoriamente entro mesi 6 (sei) dalla data di chiusura della conferenza dei servizi definitiva inerente l’argomento, deve essere inoltrata all’ufficio Usi Civici della Direzione Regionale 10, da parte del comune tutta la documentazione necessaria alla regolarizzazione obbligatoria delle pendenze giuridico-amministrative ed economiche inerenti l’autorizzazione in argomento;

Tutto ciò premesso,

IL DIRIGENTE

Vista la L. 9 ottobre 2000 n. 285 e s. m. e i.;

Vista la D.G.R. 5 novembre 2001 n. 42-4336, art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. 9.04.01 n.45-2741, Valutazione Ambientale Strategica del piano degli interventi per i Giochi Invernali Torino 2006;

Visto il D.lgs. n. 490/1999;

Vista la L.R. 45/1989;

Vista la L.R. 58/95; e ss.mm.ii.

Visto il TU. 523/1904;

Visti i verbali delle riunioni della Conferenza dei servizi e del sopralluogo, acquisiti agli atti;

Visti i pareri ed i contributi tecnici acquisiti agli atti.

Per tutto quanto sopra esposto

determina

In merito ai progetti Definitivi:

“P10 Impianto per lo sci di fondo ed opere di sistemazione idraulica del T.Chisone”

“I10 Impianto di Innevamento Programmato Area Pragelato” in Comune di Pragelato TO,

-di prendere atto dei pareri espressi dalle Amministrazioni in sede di Conferenza dei Servizi e dei seguenti atti di consenso:

D.C.C. Comune di Pragelato 46 del 11/07/03 di approvazione della Variazione Urbanistica progetto I10 Imp. Innev. Programmato

D.C.C. Comune di Pragelato n 43 del 11/07/03 di approvazione della Variazione Urbanistica progetto P10 Piste di Fondo

D.C.C. Comune di Pragelato n 45 del 11/07/03 di emissione di parere favorevole progetto I10 Imp. Innev. Programmato

D.C.C. Comune di Pragelato n 42 del 11/07/03 di emissione di parere favorevole progetto P10 Piste di Fondo

D.C.C. Comune di Pragelato n. 44 del 11/07/03 Usi Civici in riferimento al progetto P10 Piste di Fondo

D.C.C. Comune di Pragelato n. 47 del 11/07/03 Usi Civici in riferimento al progetto I10 Imp. Innev. Programmato

D.G.R. n. 13-9724 del 26.6.2003 della Giunta Regionale espressione di parere favorevole sulla variazione al Piano Paesistico di Pragelato, prendendo atto dell’avvenuta pubblicazione avvenuta a livello comunale.

DD n.777 del 21/08/03 della Direzione Reg. Patrimonio e Tecnico Settore Attivita’ Negoziale Contrattuale relativa agli Usi Civici

- di prendere atto ai sensi della D.G.R. n. 44-7807 del 25/11/2002 e conseguentemente di considerare acquisito l’assenso delle Amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso definitivamente la loro volontà nell’ambito della Conferenza dei Servizi;

- Di approvare nei termini previsti dalla L.285/2000 i seguenti progetti:

PROGETTO DEFINITIVO P10 IMPIANTO PER LO SCI DI FONDO ED OPERE DI SISTEMAZIONE IDRAULICA DEL TORRENTE CHISONE

PROGETTO DEFINITIVO I10 IMPIANTO DI INNEVAMENTO PROGRAMMATO “AREA PRAGELATO” COMUNE DI PRAGELATO

- alla condizione che per la redazione del progetto esecutivo vengano rispettate le prescrizioni citate in premessa, che fanno parte integrante della presente Determinazione , che si intendono integralmente richiamate e di seguito elencate in ordine di trattazione:

- di dare atto che ai sensi della L.285/2000 e dell’art.14 ter della L. 241/90, il presente provvedimento sostituisce, a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti o comunque invitate a partecipare alla C. di S. e pertanto vengono rilasciate le seguenti autorizzazioni richieste dal proponente ed integrate da quelle suggerite nell’ambito delle riunioni della C.di S.:

1. -Concessione /autorizzazione edilizia ai sensi della L.R. n° 56/77 e s. m. i.

2. -L.490/99 T.U. delle disposizioni legislative in materia di Beni Culturali ed Ambientali.

3. -R.D. 523/1904 autorizzazioni idrauliche.

4. -Autorizzazione Demaniale ed Operativa delle F.A.

5. -Autorizzazione L.R. 45/1989;

6. -Autorizzazione L.R. 58/95; e ss.mm.ii. da completarsi con la progettazione esecutiva

7. Autorizzazione ai sensi del art. 241 del D.P.R. n156 del 29/03/73

- Che le concessioni ed autorizzazioni sono rilasciate sulla base degli elaborati costituenti il progetto definitivo di cui una copia è conservata agli atti della Direzione Trasporti ed una copia, debitamente vistata, viene restituita unitamente al presente atto al soggetto proponente concesse facendo salvi ed impregiudicati eventuali diritti di terzi;

- - di prendere atto che a seguito della presentazione di Variazione Urbanistica pervennero alcune osservazioni nelle premesse riportate che sono state esaminate in sede di C. d. S.. Vengono elencate in dispositivo le disposizioni che il proponente dovrà osservare per la redazione del progetto esecutivo.

Le Prescrizioni sopraelencate e da osservare per la redazione del progetto esecutivo sono riferite ai seguenti ambiti:

Ambiti geologici e geotecnici

Ambito urbanistico

Ambito paesaggistico

Ambito archeologico

Ambito Ambientale

Ambito opere di compensazione

Ambito Risanamento Ambientale

Ambito relativi ai materiali inerti

Ambito Interferenze Elettriche;

Ambito sistemazioni idrauliche

Ambito abbattimento strutture ponte A-Go

Ambito Gestione post-olimpica

Ambito Usi Civici

Dovranno essere tempestivamente attivate le procedure relative per l’ottenimento delle autorizzazioni a concessioni di captazione o derivazione d’acqua

I lavori, relativamente alla Concessione Edilizia, dovranno essere iniziati entro un anno dalla data del presente atto ed essere ultimati entro tre anni dalla data di inizio lavori. Le date di inizio ed ultimazione dovranno essere comunicate dal soggetto proponente agli Uffici Tecnici dei Comuni interessati. Qualora i lavori non fossero ultimati nel termine stabilito ed eventualmente prorogato, il soggetto proponente dovrà richiedere una nuova concessione per la parte non ultimata.

Il progetto Esecutivo corrispondente a quello Definitivo oggetto della presente determinazione deve essere redatto tenendo conto delle prescrizioni elencate e deve riguardare tutte le opere in esso contenute comprese le opere di recupero e mitigazione ambientale, di compensazione e complementari.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

Il Dirigente responsabile
Lorenzo Garrone