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Bollettino Ufficiale n. 38 del 18 / 09 / 2003

Codice 26
D.D. 10 settembre 2003, n. 481

Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. “Opere Connesse Olimpiadi 2006 - S.P. 13 e Progetto Preliminare Interventi di adeguamento della viabilità nel Comune di Caselle Torinese”. Conferenza dei Servizi Preliminare ex art. 9 della L. 285/2000

- In data 13/05/2003 è pervenuta alla Direzione Regionale Trasporti, prot. n. 5086/26, la nota prot. n. 2003/876 del 09/05/2003, con cui la SAGAT- Turin Airport ha richiesto l’attivazione della Conferenza dei Servizi Preliminare ai sensi dell’art. 9 della legge 9 ottobre 2000, n. 285 e ss.mm.ii. secondo quanto disposto dalla D.G.R. 42-4336 del 5/11/01 e s. m. i. relativamente a : “Opere connesse Olimpiadi 2006 - S.P. 13 ed Progetto preliminare Interventi di adeguamento della viabilità nel Comune di Caselle Torinese”.

- L’attivazione della C.D.S. è stata chiesta in quanto trattasi di opera connessa con le Olimpiadi Torino 2006 e compresa tra quelli programmati dall’ “Accordo di programma quadro per il potenziamento delle infrastrutture aeroportuali in vista dei XX Giochi Olimpici Invernali -Torino 2006", definito tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti e La Regione Piemonte che coinvolge gli altri enti interessati quali la Provincia di Torino e la Sagat s. p. A..

- L’ Accordo di Programma stabilisce che per le opere connesse alla viabilità aeroportuale ed al collegamento con le provinciali SP2 e SP13, il tutto per un costo complessivo di 13,5 milioni di euro, le varie fasi della progettazione e realizzazione saranno di competenza della SAGAT S.p.A. e In base all’accordo la Provincia di Torino concorre parzialmente al finanziamento per un importo di 4,55 milioni di euro il resto della copertura finanziaria sarà garantito dalla SAGAT S.p.A. per l’equivalente di 8,95 milioni di euro.

- Contestualmente il proponente, in qualità di stazione appaltante, ha trasmesso il progetto preliminare, ai sensi della L. 109/1994, in tre copie alla Regione Piemonte e copia degli estratti progettuali di interesse ad ognuno degli Enti chiamati ad esprimersi in Conferenza.

- In sede di C.d.S., nella riunione del 26/05/03 è emerso che il progetto in questione rientra tra quelli per cui e prevista la procedura di Verifica ai sensi della Legge 40/98, pertanto il proponente ha formulato la richiesta di avvio della procedura di verifica relativa all’ente competente e cioè alla Provincia di Torino.

- l’intervento è localizzato nel Comune di Caselle Torinese e consiste nel potenziamento della esistente viabilità aeroportuale mediante realizzazione dei seguenti interventi:

a) viene previsto il collegamento dell’attuale viadotto partenze con la SP 13 mediante la realizzazione di una rampa in uscita dall’area terminale (q.ta 6.10 m);

b) realizzazione della nuova rampa in uscita dal livello arrivi (quota 0.00 m) per consentire il collegamento con la corsia sopra descritta e la connessione con la SP 13;

c) realizzazione della viabilità di collegamento diretto tra la SP 13 e l’Area Tecnica e Merci della SAGAT;

d) realizzazione di una rotatoria, sul nuovo tracciato della SP 13;

e) opere d’arte.

Il progetto è principalmente finalizzato a consentire una completa separazione dei flussi di traffico da/per l’Aerostazione (Bus e veicoli leggeri), da quelli destinati all’area tecnica (addetti merci e/o operatori aeroportuali) costituiti sia da veicoli leggeri che pesanti; quanto sopra risulta necessario sia per motivi di migliore gestione del traffico nell’area sia per motivi di sicurezza;

- Il nuovo tracciato, appartenente alla classe C secondo il decreto 5/11/2001 (Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade), andrà ad innestarsi sulla SP 2 mediante la rotatoria prevista dal progetto in corso di redazione da parte della Provincia di Torino-Servizio progettazione ed esecuzione interventi viabilità II;

- Con D.D. n. 224 del 14/05/03 il Direttore della Direzione Trasporti ha nominato Responsabile del procedimento l’ing. Lorenzo Garrone, dirigente in staff intermedio distaccato alla Direzione Trasporti, per l’attuazione del progetto “Interventi per i GIOCHI OLIMPICI INVERNALI Torino 2006".

- Il Responsabile del Procedimento ha provveduto a dare notizia dell’avvenuto deposito del progetto sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 21 del 22/05/03 e del conseguente avvio del procedimento.

- ll proponente ha presentato l’elenco delle seguenti autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell’opera:

1. Concessione /autorizzazione edilizia ai sensi della L.R. n° 56/77 e s. m. i.

2. Conformità al D. Leg.vo. 152/99 art. 21 comma 5.

- L’Autorità competente, attuando quanto previsto dalla L. 285/2000, ha avviato la Conferenza di Servizi con i soggetti territoriali e istituzionali interessati, tra i quali i soggetti titolari delle autorizzazioni, richieste ed individuate dal soggetto proponente, invitando i seguenti soggetti:

- Direzione Regionale Trasporti

- Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica

- Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico

- Direzione Regionale Difesa Del Suolo

- Direzione Regionale Pianificazione e Risorse Idriche

- Direzione Regionale Opere Pubbliche

- Direzione Regionale Turismo e Parchi

- Direzione Regionale Industria

- Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale

- Provincia di Torino

- Prefettura di Torino

- Comune di Caselle Torinese

- ASL 6 Ciriè

- ARPA

- ARPA Settore Progettazione interventi Geologici

- Corpo Forestale dello Stato

- Ministero per i Beni e le Attività Culturali

- Soprintendenza Beni Archeologici

- Ministero Difesa Enti Militari Competenti

- Autorità d’Ambito Territoriale per i Servizi Idrici

- ENEL

- ITALGAS

- TELECOM

- Consorzio Irriguo Riva Sinistra Stura

- SAGAT

- ENAV

- ENAC

- SMAT

- GTT

- AGENZIA TORINO 2006

- I lavori della C.d.S. si sono espletati nelle riunioni del 26 maggio 2003 e 22 luglio 2003, nel corso delle quali il proponente è stato invitato ed ha fornito opportuni chiarimenti in merito ai contenuti del progetto presentato,

Considerato che:

- E’ stato effettuato sopralluogo presso le zone interessate dal progetto, come risultante dal Verbale redatto in data11/06/2003;

- Il tracciato della attuale S.P.13 rispetto la S.P.2 interferisce marginalmente con l’area di salvaguardia del pozzo idropotabile presente nel territorio del comune di Caselle Torinese come segnalato negli elaborati del progetto preliminare; alla Luce della normativa vigente (D.Lgs.152/99 e s.m.i.);

nell’ambito delle Conferenze dei Servizi di cui sopra si è svolta tra l’altro la Fase di Verifica di Compatibilità Ambientale ex art. 10 della L.R. 40/98 a cura del Servizio Valutazione Impatto Ambientale della Provincia di Torino;che ha convocato in data 22/07/03 la Conferenza di Servizi.

Visti i contributi degli intervenuti; la fase di verifica si è conclusa giusta la Determinazione n.49-21414 in data 19/08/2003 del Dirigente del Servizio Valutazione Impatto Ambientale della Provincia di Torino con la quale si è stabilito di escludere, ai sensi dell’art.10 c.3 della L.R.40/98, il progetto di che trattasi dalla Fase di Valutazione di Impatto Ambientale.

Con riferimento all’elenco delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell’opera, inoltrato dal soggetto proponente, sono pervenuti, entro i termini previsti per la conclusione del procedimento, i formali pareri e contributi tecnici dei seguenti soggetti interessati, acquisiti agli atti:

- Nota della Direzione Regionale OO.PP. - Settore Decentrato Torino prot. n. 31336/25.3 del 23/07/2003 acquisito con protocollo n. 8253/26-26-0 del 25/07/03;

- Certificazione del Uff. Tecnico del comune di Caselle del 25/06/03 prot. n. 11387 acquisito con protocollo n. 7139 del 04/07/03

- Nota della Direzione Regionale Urbanistica prot. n. 11223/19 del 21/07/03 acquisito con protocollo n. 8129/26-26-0 del 23/07/03.

- Nota della Provincia di Torino Assessore alla Viabiltà -prot.177814/2003 acquisito con protocollo n. 7650/26-26-0 del 15/07/03.

- Nota del Gruppo Torinese Trasporti-prot.TA/gs 13755 crav/381/DEF del 18/06/2003 acquisito con protocollo n. 6648/26-26-0 del 19/06/03.

- Nota del Gruppo Torinese Trasporti-prot.TA/gs 16777 /464/DEF del 23/07/2003 acquisito con protocollo n. 8252/26-26-0 del 25/07/03.

- Nota del ENEL prot. 192900 del 21/07/2003 acquisito in sede c.d.s.con protocollo n. 8244/26-26-0 del 25/07/03.

- Nota del ITALGAS prot. 182637 del 19/07/2003 acquisito in sede c.d.s.con protocollo n. 8244/26-26-0 del 25/07/03.

- Nota della Direzione Regionale Pianificazione Risorse Idriche prot. n. 5769/24 del 02/07/03 acquisito con protocollo n. 7297/26-26-0 del 08/07/03.

PRESO ATTO:

-delle risultanze dei lavori di Conferenza dei Servizi Preliminare ed in particolare di quanto riportato nei Verbali delle Riunioni in data 26 maggio 2003 e 22 luglio 2003, e nel Verbale di Sopralluogo in data 11/06/2003;

-della dichiarazione trasmessa con nota della Direzione Regionale OO.PP. - Settore Decentrato Torino, prot. n. 31336/25.3 del 23/07/2003 secondo la quale non vi sono interferenze delle opere con acque pubbliche.

CONSIDERATO:

- che l’intervento ricade nella zona ubicata nelle immediate vicinanze aeroportuali, differisce parzialmente dalle previsioni del P.R.G.C. vigente, risulta pertanto non conforme allo strumento urbanistico vigente.

- che in sede di conferenza di servizi del 22.07.2003 è emerso il fatto per cui alcune delle opere risultavano ricadere nel territorio del comune di S.Maurizio e preso atto che, in riferimento alla esecuzione di tali opere, il proponente ha dichiarato che le stesse verranno stralciate dal Progetto Definitivo in quanto, a seguito di successiva valutazione, si è ritenuto soddisfacente lo stato di fatto;

- che siano meritevoli di recepimento nel dispositivo del presente provvedimento le raccomandazioni e prescrizioni formulate nell’ambito della C.d.S. dai soggetti soprammenzionati, così che costituiscano, ai sensi dell’art.9, c.2, indicazioni al soggetto proponente per ottenere, in sede di presentazione del progetto definitivo, i necessari atti di consenso ;

- che in forza di quanto espressamente previsto dalla Deliberazione della Giunta Regionale n°44-7807 del 25/11/2002 il Responsabile del Procedimento adotta l’atto finale di conclusione della C.d.S., anche in assenza dei pareri delle Amministrazioni che, pur regolarmente convocate nel rispetto delle modalità di cui ai commi 2 e 3 dell’art. 14 ter della L. 241/90, non vi abbiano partecipato, ai sensi del combinato disposto dei commi 7 e 9 dell’art. 14 ter della L.241/90 e dei commi dell’art. 9 della L. 285/2000 nonché nei termini esplicitati dalla D.G.R. n° 42-4336 del 5/11/2001 e dalla successiva D.G.R. n° 41-7279 del 7/10/2002.

Tutto ciò premesso e considerato;

IL DIRIGENTE

Vista la L. 9 ottobre 2000 n. 285;

Visto il D.lgs. n. 490/1999;

Vista la L.R. 5/1/1977 n. 56 e ss.mm.ii.;

Vista la D.G.R. n. 45-2741 del 9 aprile 2001, Valutazione Ambientale Strategica del piano degli interventi per i Giochi Invernali Torino 2006;

Visto il D.P.R. n. 156 del 29 marzo 1973 art. n. 241;

Vista la D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001. Art. 9 della Legge n. 285/2000 Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 41-7279 del 7 ottobre 2002. Modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001, Art. 9 della Legge n. 285/2000 - Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 44-7807 del 25 novembre 2002. Ulteriore modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001, Art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Visto l’art. 22 della L.R. 51/97;

Visti i verbali delle riunioni delle Conferenze dei Servizi, acquisiti agli atti;

Visti i pareri ed i contributi tecnici, acquisiti agli atti;

Per tutto quanto sopra esposto,

determina

In merito al progetto preliminare: “Opere connesse Olimpiadi 2006 - S.P. 13 - Progetto preliminare Interventi di adeguamento della viabilità nel Comune di Caselle Torinese”- Conferenza dei Servizi ex art. 9, commi 3 - 9 della L. 285/2000 -

* di prendere atto:

- della Determinazione n. 49-21414 in data 19/08/2003 del Dirigente del Servizio Valutazione Impatto Ambientale della Provincia di Torino con la quale si è stabilito di escludere, ai sensi dell’art.10 c.3 della L.R.40/98, il progetto di che trattasi dalla Fase di Valutazione di Impatto Ambientale.

- della D.G.R. n. 44-7807 del 25/11/2002 e conseguentemente di considerare acquisito l’assenso delle Amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso definitivamente la loro volontà nell’ambito delle Conferenze dei Servizi;

* di approvare il Progetto preliminare S.P. 13 - Interventi di adeguamento della viabilità nel Comune di Caselle Torinese con la condizione per cui per la redazione del Progetto Definitivo dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni.

1. ASPETTI PROGETTUALI GENERALI

1. In sede di progetto definitivo si dovranno valutare attentamente le soluzioni progettuali che rappresentano la connessione tra i progetti (Master plan, Sp2, Sp13) al fine di pervenire ad un disegno strategico complessivo ed unitario;

2. dovrà essere approfondito il problema dell’inserimento dell’opera nel contesto urbanistico in particolar modo nella ricerca di possibili raccordi con le aree di carattere terziario-commerciale e a verde-ricreativo che il PRG del comune di Caselle Torinese prevede nella zona antistante l’aeroporto. Si ritiene inoltre che la previsione di una connessione diretta tra l’aerostazione e l’area ATA, anche solo di tipo pedonale, potrebbe essere funzionale all’attrazione insediativa di attività terziarie e commerciali connesse all’aeroporto oltre che a rendere accessibili anche agli utenti aeroportuali le offerte ricreative e di sosta previste nella zona.

2. ASPETTI URBANISTICI E PAESAGGISTICI

1. In sede di progetto definitivo si dovrà predisporre per il Comune di Caselle Torinese la Variazione Urbanistica ex comma 4, articolo 9 della L. 285/2000, comprensiva degli elaborati ed in osservanza delle procedure previste dalla D.G.R. n. 42 - 4336 del 5. 11.2001 e s.m.i., e contenente l’insieme delle modifiche relative al P.R.G.C. derivanti dalla realizzazione delle opere previste e dalle eventuali interferenze con altre infrastrutture presenti sul territorio.

2. Preso atto che in sede di conferenza di servizi del 26.5.2003 che l’Amministrazione Comunale ha intenzione di conseguire la conformità urbanistica mediante le procedure ordinarie di cui all’articolo 17, c. 7 della L.R. 56/77 e s.m.i., si evidenzia che, in caso di ricorso a tale procedura, la stessa dovrà essere conclusa antecedentemente alla presentazione del progetto definitivo dell’opera.

3. Si richiede apposita certificazione sulla sussistenza del vincolo di tutela paesistico ambientale ex D. Lgs. 490/99.

4. In sede di progettazione definitiva dovranno essere rispettate le normative vigenti in materia di nuovo codice della strada, di sicurezza e di progettazione delle infrastrutture viarie, anche in riferimento alle distanze ed alle prescrizioni previste dalle normative vigenti per le interferenze tra viabilità e locali tecnici previsti, nonché con gli edificati esistenti.

5. Si dovrà prevedere uno specifico studio di sistemazione delle aree intercluse poste in prossimità dei raccordi stradali di viabilità di accesso all’area aeroportuale che tenga conto anche dell’inserimento ambientale delle rampe di accesso al viadotto e del viadotto stesso. In particolare dovrà essere definita la sistemazione e la tipologia di copertura a verde delle scarpate del rilevato e delle aree intercluse, favorendo soluzioni di architettura del paesaggio finalizzate alla valorizzazione estetica di aree e manufatti che, oltre all’intrusione visiva sono da considerare zone potenziali di degrado

6. Si dovranno prevedere opportuni accorgimenti per mitigare i manufatti in sopraelevazione con la veduta prospettica sull’arco alpino con strutture architettoniche ed inserimenti a verde che consentono di valorizzare e qualificare l’immagine, visiva, dell’aeroporto torinese.

7. Dovranno essere attentamente studiati e previsti tutti gli accorgimenti che consentono di valorizzare e qualificare l’immagine visiva dell’aeroporto torinese in quanto si ritiene che il complesso di manufatti in sopraelevazione interferirà in modo non indifferente con la veduta prospettica sull’arco alpino di cui si può godere dalla zona antistante l’aeroporto.

8. Si rende necessario porre particolare attenzione al coordinamento delle progettazioni in quanto il “Piano di sviluppo dell’Aeroporto di Torino - Caselle” coinvolge una pluralità di enti interessati, In particolare all’inserimento ambientale dei manufatti, evitando per quanto possibile l’impiego di strutture prefabbricate standard e di notevole impatto visivo, e prevedendo interventi di arredo urbano e di rinaturalizzazione delle scarpate tali da rendere la percezione visiva meno impattante e più gradevole.

3. ASPETTI AMBIENTALI

1. Si dovrà quantificare esattamente gli impatti sulla vegetazione arborea e compensarli attraverso ripiantumazione o acquisizione di aree in cui realizzare rinaturalizzazioni a fini paesaggistici e/o faunistici;

2. Si dovrà altresì prevedere opere di mitigazione e di compensazione per gli impatti connessi alla perdita del suolo, alla sua impermeabilizzazione, alla scomparsa di habitat per la nidificazione dell’avifauna

3. In sede di progettazione definitiva si dovrà procedere alla caratterizzazione di dettaglio dei litotipi sottoposti a carico in corrispondenza del viadotto e dei rilevati e valutare attraverso una campagna di indagini geognostiche, geotecniche ed ad una campagna di misure piezometriche eventuali interazioni tra la falda freatica e le fondazioni delle opere previste;

4. Nel caso di sversamenti accidentali di sostanze impregnanti, per le aree di cantiere prive di superficie pavimentata, il terreno dovrà essere asportato e smaltito nel rispetto della normativa vigente e conseguentemente il sito dovrà essere ripristinato.

5. Per le aree di servizio alla realizzazione dell’opera (cantieri, deposito materiali, piste temporanee), dovrà essere predisposto un piano idoneo di ripristino ambientale;

6. Relativamente al problema della gestione degli inerti inerti (Rif. V.A.S. Punto 5.2.1 D.G.R. n.45 - 2741), nel ricordare che per il reperimento degli stessi si dovrà dare la priorità assoluta ad altri cantieri del Programma Olimpico in cui vi è esubero di tali materiali (in coerenza con il Piano degli Inerti e con quello relativo alla mobilità sostenibile).

7. Si richiede ai sensi del combinato disposto degli articoli 12 e 13 della L.R.40/98, di affidare ad A.R.P.A. il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera e di stabilire conseguentemente a tal fine che il proponente dia tempestiva comunicazione dell’avvio e termine dei lavori all’A.R.P.A. Piemonte (Coordinamento VIA/VAS) e trasmetta gli elaborati inerenti le attività di monitoraggio previo accordo sulle specifiche tecniche e sulle modalità di rilevamento ambientale compatibili con il S.I.R.A.;

8. Si richiede inoltre che il Direttore dei lavori e/o il Responsabile del procedimento, per le rispettive competenze, trasmettano all’A.R.P.A. Piemonte Coordinamento VIA/VAS una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativamente all’attuazione di tutte le misure prescrittive, compensative, di mitigazione e di monitoraggio incluse nello studio di impatto ambientale e integrate da quelle adottate con la Determinazione Dirigenziale conclusiva del procedimento amministrativo relativo all’opera in progetto.

4. . ASPETTI RELATIVI ALLE RISORSE IDRICHE

1. Vengano messi in atto tutti gli accorgimenti tecnici atti a impedire lo sversamento sul suolo delle acque di dilavamento stradale mediante la realizzazione di opportuni interventi di impermeabilizzazione della sede stradale stessa e drenaggio delle acque attraverso i fossi di guardia laterali opportunamente impermeabilizzati. Tali fossi di guardia dovranno essere adeguatamente dimensionati in maniera tale da fornire idonee garanzie di funzionamento in caso di eventi meteorici particolarmente intensi, ed in caso di sversamenti accidentali di liquidi di qualunque natura contenuti in veicoli circolanti su sede stradale. Le acque raccolte dai fossi di guardia dovranno essere adeguatamente convogliate in punti di recapito esterni alla zona di influenza del pozzo, dal lato verso valle rispetto alle direttrici di deflusso sotterraneo, muniti di opportuni serbatoi disoleatori monoblocco stagni

2. Ai fini di maggiore tutela e compatibile con la fattibilità tecnica dell’intervento, il cronoprogramma dei lavori di realizzazione della strada in esame dovrà prevedere di interessare solo nell’ultima fase della lavorazioni l’area circostante il pozzo, in un intorno di almeno 50 m dal punto di approvvigionamento;

3. Dovrà essere garantito costantemente l’accesso veicolare al pozzo per tutta la durata dei lavori per operazioni di controllo e manutenzione;

4. Qualora durante l’esecuzione dei lavori si riscontrassero interferenze tra le opere di progetto e le infrastrutture dei servizi idrici, sarà necessario adottare le idonee soluzioni tecniche, in accordo con i gestori, al fine di garantire la continuità del servizio. Tali soluzioni alternative dovranno essere valutate già in fase di progetto definitivo e dovranno essere caratterizzate da efficacia ed immediatezza di realizzazione;

5. Nella zona di salvaguardia non dovranno essere realizzate fondazioni profonde che superino il primo banco di argilla. Le fondazioni dovranno attestarsi ad una quota al di sopra di esso di almeno tre metri;

6. Dovrà essere richiesta ed ottenuta la specifica autorizzazione allo scarico in corpo idrico superficiale al competente Servizio per qualunque scarico idrico dovesse rendersi necessario, anche se temporaneo ovvero in fase di cantiere;

7. Dovrà essere realizzato un muretto di contenimento alto almeno 40 cm. lungo i due lati della carreggiata del tratto attraversante la zona di rispetto con raggio di 200 m.

8. Dovrà essere collocato in posizione idonea un piezometro di controllo delle impermeabilizzazioni;

9. Dovranno essere previsti dei cunicoli multiuso per posizionamento eventuali ulteriori infrastrutture di sottoservizio;

10. Sulla nuova carreggiata, nel tratto di rispetto non dovranno essere realizzati piazzali di sosta, aree di lavaggio mezzi o per deposito di sostanze pericolose (soprasuolo o sottosuolo) ;

11. Nella zona di salvaguardia non dovranno essere previste aree di cantiere al fine di limitare la produzione di polveri, dovranno essere adottate le opportune precauzioni tra cui: dovranno essere previsti periodici lavaggi delle aree di cantiere non pavimentate e degli eventuali stoccaggi di materiale inerte; le aree di cantiere dovranno essere delimitate con recinzioni antipolvere di opportuna altezza in grado di limitare all’interno del cantiere le aree di sedimentazione delle polveri e di trattenere, almeno parzialmente, le polveri aerodisperse .

5. . ASPETTI RELATIVI ALL’AMBITO SERVIZI

Sarà cura del proponente verificare e risolvere nella stesura del progetto definitivo le eventuali interferenze con le reti di sottoservizi esistenti oltre a quelle gia segnalate.

6. . ASPETTI RELATIVI ALL’AMBITO SERVIZI TRASPORTISTICI

La progettazione del definitiva del cavalcaferrovia e la sua realizzazione dovrà rispondere ai requisiti prescritti dall’Istruzione 44a dell’ASA Servizi di Ingegneria del Gruppo F.S. e dal D.P.R. 11/7/80 n. 753.

In particolare:

- Si dovrà tenere conto del contenuto:

- del 1° comma punto 3.3. “Franchi Orizzontali” dell’Istruzione sopraccitata che prescrive:"le luci da assegnare alla campata di attraversamento dovranno tenere conto della necessità che i piedritti e le relative fondazioni risultino sufficientemente lontane dai binari, in modo da non comportare soggezioni per l’esercizio ferroviario anche durante la costruzione delle nuove opere",

- dell’art. 53 (D.P.R. 11/7/80 n. 753) che prescrive “la distanza dal ciglio dello scavo, rispetto al piede del rilevato, non deve essere inferiore alla sua profondità”.

- del punto 3.6 dell’Istruzione “Strutture Prefabbricate” che prescrive che nella progettazione degli impalcati, si dovranno adottare, per quanto possibile, strutture prefabbricate da varare o porre in opera durante le interruzioni programmate dell’esercizio ferroviario, escludendo soluzioni che prevedono il getto in opera delle strutture portanti principali. Quanto sopra al fine di ridurre al minimo le soggezioni all’esercizio ferroviario

La determinazione in oggetto si riferisce ai lavori del progetto preliminare:

“Opere connesse Olimpiadi 2006 - S.P. 13- Progetto preliminare Interventi di adeguamento della viabilità nel Comune di Caselle Torinese”.

che risulta corredato dell’elenco dei documenti ed elaborati che costituiscono il progetto preliminare di che trattasi, e della copertura finanziaria per le opere sono previste dall’ Accordo di Programma citato tra vari enti tra cui la SAGAT S.p.A. e la Provincia di Torino, quest’ultima concorre parzialmente con in finanziamento di 4,55 milioni di euro il resto della copertura finanziaria sarà garantito dalla SAGAT S.p.A..

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e verrà inviata al proponente e depositata presso l’Ufficio di deposito della Regione.

Il Dirigente responsabile
Lorenzo Garrone