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Bollettino Ufficiale n. 37 del 11 / 09 / 2003

Codice 14
D.D. 3 luglio 2003, n. 513

Reg. CE 1257/99 - P.S.R. 2000-2006 della Regione Piemonte - Misura I Azione 2.d “Miglioramento della rete di viabilità forestale” - R.D. 3267/1923 e L.R. 45/1989 - Ditta: Comune di Ala di Stura. Comune: Ala di Stura (TO) - Località: Monterosso, Karfen - Autorizzazione all’esecuzione degli interventi

(omissis)

IL DIRETTORE

(omissis)

determina

1) Di approvare ai sensi e con le modalità previste dall’Azione i.2.d del PSR 2000-2006 della Regione Piemonte il progetto presentato dalla Ditta Comune di Ala Di Stura per l’apertura del seguente tracciato di viabilità forestale: località Monterosso, Karfen in Comune di Ala di Stura (Prov. TO) per un importo complessivo di spesa ammissibile a seguito di istruttoria di Euro 185.320,00 e un importo di contributo concedibile di Euro 148.256,00 corrispondente al 80% della spesa ammissibile, secondo quanto descritto nel verbale di istruttoria del 08/05/2003 redatto dal funzionario incaricato del Settore Gestione Attività Strumentali per l’Economia montana e le Foreste. Nel caso di inosservanza delle prescrizioni tecnico-procedurali in esso riportate, l’Amministrazione Regionale potrà procedere alla revoca del contributo concesso;

2) di autorizzare ai sensi della Legge regionale 9 agosto 1989, n. 45, art. 6 gli interventi proposti in progetto da realizzarsi in zona sottoposta a vincolo idrogeologico a catasto al Fg. 5, mappali 368, 369, 370, 372, 373, 367, 371, 364, al Fg. 17, mappali 1, 3, al Fg. 9, mappali 325, 317, 334, 318, 316, 328, 321, 323, 320, 319, 349, 339, 345, 333, 335, 336, 337, 348, 500, 667, 325, 501, 326, 331, 498, 542, 305, 327, 320, 328, 323, 533, 534, 536, 347, 350, al Fg. 16, mappali 29 del Comune di Ala di Stura, nell’osservanza delle seguenti prescrizioni:

1. i lavori dovranno essere realizzati a perfetta regola d’arte ed in osservanza della documentazione progettuale sottoposta ad approvazione;

2. I movimenti terra dovranno essere limitati allo stretto indispensabile al fine di minimizzare l’impatto ambientale e paesaggistico;

3. Nell’esecuzione di tutta l’opera, si dovrà porre particolare cura ed attenzione nella scelta dei materiali, con speciale riguardo ai metodi di lavorazione, mantenendo intatte le caratteristiche tipiche della zona;

4. Le superfici rappresentate da terreno smosso, nonchè le aree circostanti oggetto di sistemazione dovranno essere opportunamente profilate, ragguagliate e consolidate nel più breve tempo possibile tramite le tecniche di ingegneria naturalistica contenute in progetto;

5. Particolare cura deve essere prestata alla salvaguardia della vegetazione esistente, limitando allo stretto necessario gli interventi al soprassuolo arboreo; i tagli dovranno essere realizzati a perfetta regola d’arte, secondo le buone norme selvicolturali senza provocare danni alla vegetazione arborea circostante;

6. Dovranno essere preservate il più possibile le caratteristiche percettive della viabilità preesistente e dei manufatti rurali tipici interessati dalla costruzione della pista;

7. L’accesso alla pista deve essere interdetto ai non aventi diritto tramite apposizione di apposita barra in corrispondenza dell’inizio;

8. Dovranno essere integralmente rispettate le indicazioni evidenziate nella relazione geologica allegata al progetto presentato.

9. Nel corso dell’apertura e dell’avanzamento del tracciato, ove ricorra il caso, gli sbancamenti delle scarpate e i riporti di materiale dovranno essere opportunamente sostenuti e drenati al fine di garantire, a breve e a lungo termine, la stabilità dei pendii;

10. Nel corso dei lavori di apertura del tracciato dovranno essere effettuate delle verifiche di stabilità lungo le scarpate di neoformazione, sia in scavo che in riporto, al fine di valutare il loro equilibrio nella configurazione finale.

11. Gli scavi ed i riporti non oggetto di interventi di sostegno dovranno essere modellati in modo tale da creare un angolo di scarpa compatibile con le caratteristiche geotecniche dei materiali costituenti le scarpate.

12. Tutte le scarpate in detrito dovranno essere possibilmente inerbite.

13. Gli impluvi attraversati dal tracciato dovranno essere superati mediante guadi o ponti sommergibili atti a non alterare in maniera significativa il normale deflusso delle portate liquide e solide.

14. Eventuali sorgenti interessate dal tracciato dovranno essere captate e opportunamente regimate;

15. Dovrà essere realizzato un sistema di canalizzazione delle acque lungo il tracciato, anche trasversalmente allo stesso, in modo tale che le stesse vengano frequentemente allontanate dalla sede stradale e convogliate in impluvi naturali.

16. L’apertura del tracciato in progetto dovrà essere realizzata in modo tale da evitare qualsiasi rotolamento di materiale verso valle;

17. Si ricordano, per un loro rigoroso rispetto, le prescrizioni del D.M. 11.03.88 “Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l’esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione”.

18. Considerando che il PAI individua dei dissesti lungo il tracciato in progetto e che, inoltre, l’itinerario si snoda alla base dei versanti localmente soggetti a fenomeni di caduta massi e/o valanghe, si ritiene necessaria una regolamentazione della fruizione in sicurezza del tracciato attraverso la predisposizione di apposita segnaletica e di un piano di protezione civile intercomunale.

Inoltre:

- i lavori dovranno essere ultimati entro il periodo di validità della Concessione Urbanistico Edilizia e comunque non oltre il 30/06/2005;

- è fatta salva la possibilità di dettare ulteriori prescrizioni qualora se ne accertasse la necessità a seguito di verifiche, effettuate dai soggetti competenti, in corso d’opera o al termine dei lavori;

- si deroga dal versamento del deposito cauzionale previsto dall’articolo 8 della l.r. 45/1989 in quanto trattasi di opera pubblica finalizzata all’esclusiva valorizzazione agro-silvo-pastorale;

- la presente autorizzazione è rilasciata esclusivamente per gli interventi oggetto di istruttoria, nei limiti e nei diritti che competono all’Amministrazione concedente. Sono fatti salvi i diritti e gli interessi di Terzi, le competenze di altri Organi, Amministrazioni od Enti;

- eventuali violazioni e/o omissioni dei disposti della presente determinazione saranno perseguite a norma delle leggi vigenti.

3) che in caso di inosservanza delle prescrizioni tecnico-procedurali riportate nel verbale di istruttoria redatto ai sensi dell’Azione i.2.d “Miglioramento della rete di viabilità forestale” o di quelle riportate al punto precedente l’Amministrazione Regionale potrà procedere alla revoca del contributo concesso;

4) che le eventuali varianti progettuali che venissero presentate da parte dei soggetti beneficiari possono essere approvate con semplice nota scritta dal Settore che effettua l’istruttoria purchè suddette varianti non alterino la durata degli interventi e siano conformi alle normative sui lavori pubblici;

5) che l’entità precisa del contributo concesso sarà stabilita a consuntivo in base all’esito delle verifiche finali dei lavori effettivamente realizzati e delle spese effettivamente sostenute e rendicontate.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso, entro sessanta giorni dal ricevimento, al T.A.R. Piemonte o ricorso straordinario entro centoventi giorni al Presidente della Repubblica.

Il Direttore regionale
Nino Berger