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Bollettino Ufficiale n. 35 del 28 / 08 / 2003

Codice 17.1
D.D. 17 aprile 2003, n. 113

L.R. n. 40/1998 - Fase di verifica della procedura di Via inerente il progetto presentato dalla Società IM.COM S.r.l., localizzato in località Tre Strade - S.S. n. 33 nel Comune di Castelletto Sopra Ticino (NO) - Esclusione del progetto dalla Fase di valutazione di cui all’art. 12 della l.r. n. 40/1998

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di ritenere che il progetto di realizzazione di centro commerciale sequenziale, localizzato in S.S. n. 33 - località Tre Strade - Castelletto Sopra Ticino nel Comune di Castelletto Sopra Ticino (No), presentato dalla Società IM.COM. S.r.l. possa essere escluso dalla fase di valutazione di cui all’articolo 12 della l.r. 40/1998 per le ragioni dettagliatamente espresse in premessa, a condizione che il progetto definitivo recepisca tutte le prescrizioni e raccomandazioni di seguito elencate:

1. entro la data di apertura del centro commerciale devono essere realizzate ed utilizzabili tutte le opere viabilistiche proposte in progetto:

- rifacimento dello svincolo tra la SS32 e la SS33 mediante realizzazione di n. 2 rotatorie e tratto di SS33 a 2 corsie per senso di marcia;

- strade interne ai lotti ed ai parcheggi;

- parte delle opere previste dal Piano Direttore redatto dal Comune di Castelletto, consistente nella sistemazione con opere provvisorie, da rendere definitive con successivi interventi coordinati dal Comune, di un ulteriore tratto di SS33 fino in prossimità della via Cicognola, prevedendo un cordolo non sormontabile a centro strada, la realizzazione di una ulteriore rotatoria e strade di servizio laterali.

2. non dovrà essere realizzata l’immissione diretta al parcheggio dalla SS33;

3. devono essere realizzati i parcheggi nella parte sud ovest del lotto, previsti nel progetto presentato per l’ottenimento dell’autorizzazione commerciale;

4. dovranno essere adottati opportuni provvedimenti viabilistici per impedire l’incolonnamento dei mezzi su via Tesio, che incrementerebbero le ingenti pressioni antropiche a cui già è soggetto il Biotopo “Canneti di Dormelletto”.

5. durante la fase di cantiere dovranno essere seguiti i seguenti accorgimenti di mitigazione: apposizione segnaletica e indicazione di percorsi alternativi, posa di barriere antirumore, irrorazione delle superfici per evitare il sollevamento di polveri;

6. in merito all’impatto sul suolo, ai fini del completamento dell’opera dovrà essere acquisita opportuna deroga come espressamente indicato dalla normativa tecnica del PRG;

7. al fine di limitare l’impatto da rumore sui recettori sensibili posti a ridosso della S.S 33, dovrà essere prevista una pavimentazione stradale costituita da conglomerati bituminosi drenanti e fonoassorbenti;

8. presso i recettori sensibili, si dovranno posizionare barriere acustiche artificiali, mascherate da una doppia barriera verde di altezza adeguata e di spessore idoneo per la schermatura; essa dovrà essere costituita da alberi, con chioma folta, ed appartenenti a specie autoctone, intercalati da arbusti di diversa altezza; la messa a dimora dovrà avvenire in concomitanza dell’inizio dei lavori di cantiere ed il Proponente dovrà in seguito assicurare una adeguata manutenzione, affinche la schermatura non perda di efficienza nel corso del tempo;

9. per quanto riguarda il rumore indotto dagli impianti di condizionamento esterni all’edificio, questo dovrà essere mitigato con opportuni pannelli schermanti, la cui efficacia dovrà essere verificata in fase di collaudo;

10. in riferimento al sistema di smaltimento delle acque meteoriche, tutte le acque di dilavamento provenienti dai parcheggi e dalle superfici impermeabilizzate esterni, interessati da movimentazione di veicoli, dovranno essere convogliate ad un sistema di raccolta in grado di separare le acque di prima pioggia, che, trattate mediante disoleatura e dissabbiatura, potranno essere smaltite in fognatura o meglio in recettore superficiale, di cui, peraltro si dovrà calcolare la capacità idraulica; le successive acque meteoriche insieme con le acque piovane provenienti dalle coperture degli edifici, opportunamente raccolte, potrebbero essere utilizzate per tutte le operazioni in cui non si richiedano all’acqua caratteristiche di potabilità. Per il dimensionamento del sistema di trattamento delle acque di prima pioggia si suggerisce di fare riferimento all’Art. 20, comma 2, Legge 62 del 27 maggio 1985, Regione Lombardia;

11. sarà necessario individuare un sistema di allontanamento delle acque affioranti durante le operazioni di cantiere, nonchè la loro destinazione finale; durante la fase di escavazione, dovrà prevedersi la realizzazione di un sistema di trincee drenanti poste una a monte dell’area di cantiere e due ortogonali alla prima, lungo i lati esterni; le acque raccolte saranno convogliate in recettori superficiali posti ad ovest del sito di intervento. In fase di esercizio, si dovrà prevedere la misurazione periodica del livello piezometrico di falda a monte ed a valle dell’area di progetto; le misure dovranno essere registrate e messe a disposizioni delle autorità di controllo;

12. per quanto riguarda i corpi idrici superficiali, si dovrà dimensionarne la capacità, in relazione agli apporti idrici previsti ed alla qualità;

13. al fine di tutelare acque sotterranee, suolo e sottosuolo da sversamenti accidentali di sostanze pericolose per l’ambiente, si dovrà dotare il cantiere, nonchè eventuali depositi anche temporanei di tali sostanze, di idonei sistemi tecnologici e di adeguate procedure operative di intervento al verificarsi dell’emergenza, ivi compresa la successiva bonifica dei luoghi contaminati;

14. il ricolmo della vasca antincendio non dovrà essere eseguita mediante acqua potabile fornita dalla rete acquedottistica del Comune di Castelletto Sopra Ticino;

15. i rifiuti prodotti dovranno essere smaltiti nel rispetto della normativa vigente, prevedendo un idoneo sistema di raccolta differenziata in accordo con il Comune;

16. ai sensi del combinato disposto degli articoli 12 e 13 della L.R. 40/98 si affida all’ARPA, ai sensi, dell’art. 8 della L.R. 40/98, il controllo dell’effettiva attuazione delle sole prescrizioni ambientali della fase realizzativa dell’opera;

17. il proponente dovrà dare tempestiva comunicazione dell’avvio e termine dei lavori all’ARPA Piemonte Coordinamento VIA/VAS e trasmettere gli elaborati inerenti le attività di monitoraggio previo accordo sulle specifiche tecniche e sulle modalità di rilevamento ambientale compatibili con il S.I.R.A,;

18. il Direttore dei lavori dovrà trasmettere all’ARPA Piemonte Coordinamento VIA/VAS una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativamente all’attuazione di tutte le misure prescrittive, di mitigazione, di compensazione e di monitoraggio incluse nello studio di impatto ambientale e integrate da quelle del presente provvedimento;

19. dovrà essere operata una zonizzazione acustica con una valutazione sia sulla situazione esistente “ante operam” e sia con il rumore prodotto dal nuovo intervento “post operam” ; al momento della messa in esercizio del centro commerciale, si dovrà prevedere un monitoraggio del rumore presso i recettori sensibili presenti sul tracciato, tale monitoraggio dovrà essere concordato, nei tempi e nella metodologia, con ARPA Piemonte; i dati ottenuti dalle campagne di misura, dovranno essere comunicati ad ARPA ed al Comune, in modo da permettere una verifica relativamente alle mitigazioni in atto (barriere acustiche e manto stradale fonoassorbente); eventuali ulteriori mitigazioni che si renderanno necessarie saranno a carico del proponente;

20. dovrà essere ottenuta l’autorizzazione ambientale ex d.lgs. n. 490 del 29.10.1999 art. 146, lett. C;

21. dovrà essere ottenuta autorizzazione commerciale ex LR 28/99 ed autorizzazione urbanistica ex art. 26 LR 56/77;

22. il Comune dovrà riportare in Concessione Edilizia le prescrizioni di cui ai precedenti punti da 1 a 20.

Copia della presente determinazione verrà inviata al proponente ed ai soggetti interessati di cui all’articolo 9 della l.r. 40/1998 e depositata presso l’Ufficio di deposito progetti della Regione Piemonte.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al tribunale amministrativo regionale entro il termine di sessanta giorni dalla piena conoscenza dell’atto ovvero ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nel termine di centoventi giorni dalla piena conoscenza dell’atto.

Il Dirigente responsabile
Patrizia Vernoni