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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 34

Codice 25.5
D.D. 21 maggio 2003, n. 737

Richiesta di autorizzazione a movimentazione ed esportazione materiale d’alveo del fiume Tanaro per la realizzazione di un attraversamento già autorizzato per i lavori di adeguamento del ponte sul fiume Tanaro al km 1+100, nel Comune di Castello di Annone. Richiedente: Amministrazione Provinciale di Asti

(omissis)

IL DIRIGENTE

(omissis)

determina

- Di autorizzare la Provincia di Asti ad eseguire i lavori di cui all’oggetto e ad occupare l’area demaniale per il periodo necessario nel rispetto delle seguenti condizioni:

1) con il presente atto sono disciplinati gli obblighi e le condizioni cui è subordinata la movimentazione di materiali litoidi per un volume complessivo di mc. 4080.00 dall’alveo del fiume Tanaro in Comune di Castello d’Annone quale intervento relativo all’esecuzione di lavori in come meglio specificato negli elaborati tecnici allegati al progetto.

2) La movimentazione deve essere praticata in conformità a quanto rappresentato negli elaborati grafici del progetto che formano parte integrante del presente atto.

Trattandosi di opera pubblica, eseguita da ente pubblico, la stessa sarà soggetta a tutte le norme esistenti in tale materia. La Provincia dovrà indicare immediatamente all’Ufficio dell’AIPO di Alessandria ed al Settore Decentrato Opere pubbliche ed assetto idrogeologico di Asti, i nominativi dell’Impresa appaltatrice e del direttore dei lavori.

3) La zona di estrazione indicata nei grafici deve essere delimitata con solidi, stabili ed inamovibili picchetti e pali di idonee dimensioni, prima di iniziare gli scavi. Ove per qualsiasi motivo i picchetti e i pali vengano asportati o danneggiati, debbono essere tempestivamente sostituiti a cura e spese del concessionario. I picchetti devono consentire agli enti competenti, oltre ai riscontri connessi con l’estrazione in oggetto, anche successive osservazioni sulla dinamica del trasporto solido e sulle eventuali modificazioni del fondo alveo nella tratta oggetto dl’intervento.

4) Gli scavi devono eseguirsi in senso longitudinale, parallelamente all’asse del corso d’acqua, procedendo, per strisce successive, da valle verso monte e dallo specchio acque verso riva. In ogni caso gli scavi debbono coinvolgere i deflussi a centro alveo, salvaguardando comunque un franco di almeno cm. 50 al di sopra della quota di fondo alveo, come indicato nelle sezioni di progetto. Gli scavi devono configurarsi nel pieno rispetto delle indicazioni di cui alle tavole grafiche allegate quale parte integrante del presente atto.

5) L’estrazione dei materiali litoidi dovrà essere eseguita in modo tale da non immettere in alveo materiali in sospensione di qualsiasi natura. Gli eventuali recuperi ittici da effettuare dovranno essere concordati direttamente dal concessionario con l’Ufficio Pesca dell’Assessorato Provinciale Cassa e Pesca almeno quindici giorni prima dell’intervento in alveo. Per i lavori in oggetto non dovrà essere utilizzato, a nessun titolo, materiale esplosivo.

6) E’ assolutamente vietata l’estrazione in luoghi diversi da quelli previsti nel presente provvedimento. Non è consentito interrompere il corso delle acque per formare accessi o facilitare l’estrazione. Sono vietati in modo assoluto depositi permanenti di materiali in alveo dell’inerte estratto. Eventuale materiale di scarto deve essere stimato e spianato al fine di non costituire ostacolo al regolare deflusso delle acque.

7) Prima di dare corso ai lavori la Provincia dovrà comunicare all’AIPO, ufficio di Alessandria, la lista degli automezzi autorizzati al trasporto del materiale litoide e facenti capo all’Impresa appaltatrice dei lavori.

I suddetti mezzi non possono essere sostituiti, salvo esplicito assenso scritto dell’AIPO - Ufficio di Alessandria.

8) La zona di estrazione deve essere munita di cartello recante indicazioni analoghe a quelle previste per le concessioni edilizie ed avente identiche dimensioni, collocazione e visibilità. In particolare, su detto cartello devono figurare gli estremi della presente autorizzazione, il quantitativo di materiale estraibile ed il tempo utile, orario compreso, per l’estrazione, il nominativo della ditta appaltatrice e quello del direttore dei lavori.

9) I lavori di estrazione dovranno essere eseguiti nel termine di centoventi (120) giorni consecutivi, naturali e continui, computati ex articolo 1187 c.c. a decorrere dalla data di consegna dei lavori e comunque cesseranno nel momento in cui sia stato prelevato l’intero quantitativo assentito. La data di inizio dei lavori dovrà essere comunicata all’AIPO, ufficio di Alessandria, a questo Settore, al Comune di Castello d’Annone, al Comando provinciale dei Carabinieri di Asti, al Comando provinciale della Guardia di Finanza di Asti e al Corpo Forestale dello Stato di Asti.

10) L’estrazione può essere praticata solo tra e ore 7.00 e le ore 18.00 dei giorni validi, esclusi il sabato e i giorni festivi. Eventuali sospensioni dell’attività estrattiva debbono essere immediatamente segnalate all’Ufficio dell’AIPO di Alessandria e al Settore decentrato opere pubbliche e difesa assetto idrogeologico di Asti, al Comune di Castello d’Annone, al Comando provinciale dei Carabinieri di Asti, al Comando provinciale della Guardia di Finanza di Asti e al Corpo Forestale dello Stato di Asti e, salvo che siano dovute a cause di forza maggiore, non daranno diritto a proroghe.

11) I lavori debbono essere eseguiti senza produrre alcuna turbativa idraulica al corso d’acqua e senza causare pericoli per la pubblica incolumità, previa apposizione di appositi cartelli da collocare, a discrezione, cura e spese e sotto l’esclusiva responsabilità della ditta esecutrice, nella zona dei lavori. Durante l’esecuzione debbono essere osservate le norme vigenti in materia di pesca e di salvaguardia dall’inquinamento. Nel caso di ritrovamento o sospetta esistenza di ordigni bellici, l’impresa appaltatrice ha l’obbligo di provvedere immediatamente alla sospensione dei lavori ed alla segnalazione all’Autorità di P.S. -, all’Ufficio dell’AIPO di Alessandria ed al Settore decentrato opere pubbliche ed assetto idrogeologico di Asti.

12) L’attività di cui al presente atto è soggetta a tutte le norme vigenti e che saranno emanate in materia idraulica. I lavori dovranno essere eseguiti in modo da non danneggiare proprietà pubbliche e private e in modo da non ledere i diritti altrui. Il soggetto autorizzato è pertanto responsabile di qualsiasi danno che possa derivare alla Regione Piemonte o ad altri, per causa dei lavori effettuati ed è responsabile degli operai e dei mezzi d’opera usati ed è tenuta ad eseguire a sua cura e spese sotto comminatoria di esecuzione in danno, tutti i lavori di ripristino che si rendano comunque necessari a giudizio dell’AIPO in dipendenza dell’attività estrattiva.

Il soggetto autorizzato tiene in ogni caso sollevata ed indenne l’AIPO, la Regione Piemonte ed i loro funzionari da qualunque richiesta o pretesa di chi si ritenga danneggiato.

13) Ad avvenuta estrazione del quantitativo assentito, il soggetto autorizzato deve sospendere i relativi lavori, dandone immediata comunicazione scritta all’Ufficio operativo dell’AIPO Ufficio di Alessandria e al Settore decentrato opere pubbliche e difesa atto Idrogeologico di Asti, con esplicita dichiarazione di regolare esecuzione, sia come quantità estratta che come modalità esecutiva. Dovranno poi tempestivamente essere trasmessi gli atti di collaudo e/o di regolare esecuzione dei lavori, redatti a termine di legge.

I controlli del caso verranno eseguiti in contraddittorio e il soggetto autorizzato dovrà mettere a disposizione il personale ed i mezzi occorrenti.

14) La vigilanza sull’osservanza di quanto disposto dal presente atto spetta a tutti i funzionari ed agenti a ciò legittimati, cui deve essere esibita, a semplice richiesta, copia dell’atto e dei relativi elaborati tecnici.

15) E’ fatto assoluto divieto di cedere a terzi in tutto o in parte la presente autorizzazione, pena l’immediata decadenza della stessa.

16) Nessuna variante può essere apportata dal soggetto autorizzato, pena la sospensione o, nei casi più gravi, la revoca dell’autorizzazione stessa, salvo assenso scritto del Settore decentrato opere pubbliche e difesa assetto idrogeologico di Asti sentito l’Ufficio dell’AIPO di Alessandria. Nel caso di accertata necessità idraulica, possono essere imposte varianti dall’Ufficio dell’AIPO di Alessandria, per cui la presente autorizzazione può essere sospesa, modificata od anche revocata, senza che per ciò il soggetto autorizzato abbia diritto a compensi o indennizzi.

17) Qualora al termine dei lavori e dopo il ripristino delle pertinenze demaniali interessate risultasse del materiale litoide in esubero, l’impresa eventualmente interessata all’acquisizione potrà farne richiesta al Settore decentrato OO.PP. di Asti per il rilascio della relativa concessione con l’impegno a corrispondere all’Amministrazione regionale il canone dovuto.

Avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso al Tribunale superiore delle acque pubbliche ovvero al Tribunale regionale delle acque pubbliche secondo le rispettive competenze.

Il Dirigente responsabile
Giovanni Ercole