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Bollettino Ufficiale n. 34 del 21 / 08 / 2003
Deliberazione della Giunta Regionale 14 luglio 2003, n. 31-9939
L.R. 67/95: approvazione del Piano Annuale 2003 degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale. Accantonamento di Euro733.885,00 sul capitolo 11016/03 e di Euro140.000,00 sul capitolo 11012/03 ed assegnazione alla Direzione Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale
(omissis)
LA GIUNTA REGIONALE
a voti unanimi ...
delibera
* di approvare il piano annuale 2003 degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale, per lattuazione delle iniziative previste dalla L.R. 67/95, riportato in allegato, quale parte integrante e sostanziale della presente deliberazione;
* di accantonare la somma di Euro 733.885,00 sul capitolo 11016/2003 (A/101180) e di Euro 140.000,00 sul capitolo 11012/2003 (A/101181) e, di assegnarla alla Direzione Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale;
* di rinviare a successive determinazioni dirigenziali lindividuazione dei soggetti fornitori di beni e servizi e la determinazione delle modalità di liquidazione delle somme impegnate.
Ulteriori iniziative che verranno ritenute meritevoli di sostegno potranno essere individuate successivamente allapprovazione del presente piano per una quota non superiore al 20% delle risorse destinate ai capitoli 11016 e 11012 di competenza. e delle risorse individuate per ciascun ambito di intervento previsto dal Piano.
La presente deliberazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte, ai sensi dellart. 65 dello Statuto e dellart. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.
(omissis)
Allegato (fare riferimento al file PDF)
PIANO ANNUALE DEGLI INTERVENTI REGIONALI PER LA PROMOZIONE DI UNA CULTURA ED EDUCAZIONE DI PACE, PER LA COOPERAZIONE E LA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE - ANNO 2003
AMBITI E MODALITA DI INTERVENTO
Premessa
Per quanto riguarda gli obiettivi dellazione Regionale occorre, nelle more dellapprovazione delle nuove direttive triennali di carattere programmatico, confermare gli obiettivi contenuti nelle precedenti direttive triennali 1997-1999, tenendo tuttavia conto dei nuovi provvedimenti varati in sede nazionale in materia di decentramento di compiti e funzioni agli enti locali.
In particolare si sottolinea limportanza di radicare nella realtà piemontese una cultura di pace favorendo la partecipazione delle diverse componenti della società civile ai diversi programmi regionali promuovendo la costituzione di reti e consorzi tra diversi soggetti.
Anche negli altri ambiti di intervento, sulla base dellesperienza accumulata nel passato la Regione orienterà le proprie azioni al fine di stabilizzare e consolidare la sua posizione di centro di riferimento dellinformazione locale sulla cooperazione e del patrimonio di progetti e di materiale informativo dei singoli soggetti operanti in Piemonte.
Lazione regionale sarà finalizzata in modo particolare alla costituzione ed al consolidamento delle reti di relazioni con il territorio, quale soggetto che deve svolgere un ruolo di coordinamento e di collegamento con le istanze nazionali ed internazionali tra Associazioni, Ong, Istituzioni pubbliche e private, imprese, organismi religiosi, ecc., e favorendo sotto il profilo organizzativo e finanziario la partecipazione nei programmi degli Enti Locali.
Coerentemente con le attuali tendenze rivolte al decentramento dei compiti e delle funzioni, si intende coinvolgere gli enti locali (in particolare le Provincie) promuovendone un ruolo attivo nelle attività di informazione e di sensibilizzazione delle comunità locali intorno al valore della pace e della solidarietà tra i popoli, e corresponsabilizzandole nellattuazione della politica regionale, in base a modalità che garantiscano il ruolo e le competenze di ciascun soggetto coinvolto
Ciò anche per quanto riguarda la promozione di programmi di cooperazione decentrata che, sulla base delle positive esperienze condotte nel passato e tuttora in fase di realizzazione, mireranno ad un sempre maggiore coinvolgimento delle diverse componenti della società civile piemontese (Associazioni, enti, istituzioni scolastiche, aziende, municipalizzate, ecc.) in azioni di sostegno ad altre realtà di paesi in via di sviluppo e ad economie di transizione.
Per tutti gli ambiti di intervento verrà data particolare rilevanza al sostegno di quelle iniziative che rivestono carattere sperimentale nella metodologia di realizzazione, nei contenuti e nei territori di realizzazione.
A) INIZIATIVE CULTURALI, DI RICERCA E DI INFORMAZIONE
Obiettivi per lanno 2003
Come già sperimentato negli ultimi Piani Annuali, si ritiene che le iniziative di ricerca debbano assumere carattere strumentale rispetto agli altri ambiti di intervento previsti dalla L.R. 67/95.
Sarà quindi importante mantenere unazione di stimolo e di collaborazione con le istituzioni universitarie, incentivando quelle attività che promuovono ed indirizzano le attività di ricerca del sistema universitario piemontese che hanno attinenza con le attività svolte dalla Regione per lattuazione della L.R. 67/95;
La somma prevista per la realizzazione di tali iniziative ammonta a circa Euro 22.411
Per dare concretezza a tali obiettivi, si procederà ad attivare borse di studio per studi e ricerche che siano attinenti con le attività promosse dalla Regione e siano integrate allattività di ricerca dei Dipartimenti Universitari.
Nel campo dellinformazione proseguirà lattività di sviluppo e manutenzione del Sistema Informativo Agorà per renderlo ancora più articolato e rispondente alle esigenze degli utenti, in armonia con le pagine web del Settore Affari Internazionali e Comunitari.
INIZIATIVA a1)
Finanziamento di borse di studio per studenti universitari laureandi e neolaureati .
Per valorizzare le ricerche che le istituzioni universitarie svolgono nellambito delle loro funzioni e che possono avere significative ricadute nelle attività e nelle azioni promosse dai programmi regionali di cui alla L.R.67/95, verrà predisposto un finanziamento di borse di studio per studenti universitari finalizzate a completare il percorso di studi di laurea, di specializzazione e di dottorato.
Sarà accordata la priorità a quei progetti di ricerca che riguarderanno azioni ed iniziative che le università svolgono in collaborazione con la Regione.
INIZIATIVA a2)
Iniziative di manutenzione e di Sviluppo del Sistema Informativo Regionale Agorà Piemonte
Al fine di consentire una continua ed efficace azione di monitoraggio sulla funzionalità del sistema e lassistenza ai centri convenzionati e agli utenti, proseguirà lesecuzione del servizio di manutenzione del Sistema Informativo Regionale Agorà Piemonte e lattività già avviata nel precedente piano annuale al fine di favorire lampliamento della banca dati e della documentazione in esso contenuta, e la sua diffusione presso la Comunità regionale.
Lobiettivo è quello di una banca dati costantemente aggiornata, mediante lintervento attivo degli utenti del sistema.
B) INIZIATIVE DI EDUCAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DELLA COMUNITÀ REGIONALE
Obiettivi per lanno 2003
La Regione Piemonte ha maturato nel corso degli ultimi anni una significativa esperienza nellambito di tali iniziative.
Negli anni passati ha infatti promosso bandi di concorso per il sostegno di iniziative sui temi della L.r. 67/95, rivolti alle scuole medie superiori e agli enti, associazioni, Ong.
Coerentemente con le attuali tendenze rivolte al decentramento dei compiti e delle funzioni, si intende proseguire lazione di coinvolgimento degli enti locali (in particolare le Provincie) promuovendone un ruolo attivo nelle attività di sensibilizzazione delle comunità locali intorno al valore della pace e della solidarietà tra i popoli, e corresponsabilizzandole nellattuazione della politica regionale.
Lobiettivo è quello di realizzare iniziative mediante lattivazione della collaborazione e il coinvolgimento delle provincie piemontesi a livello promozionale, gestionale e di compartecipazione finanziaria al progetto.
Lazione regionale conferma lindirizzo già assunto con i precedenti programmi, integrando con le proprie risorse e con i propri orientamenti lazione delle altre realtà locali (enti, associazioni, Ong, Scuole, Comuni, Province) nel quadro di iniziative di educazione e di sensibilizzazione alle tematiche della L.R. 67/95. Limpegno della Regione sarà inoltre ancora una volta rivolto a quelle iniziative di particolare rilevanza che coinvolgono soggetti ed organismi nazionali ed internazionali, o che prevedono la partecipazione congiunta delle altre Regioni od istituzioni.
La somma prevista per la realizzazione di tali iniziative ammonta a circa Euro 78.000,00
INIZIATIVA b1)
Sostegno di iniziative di sensibilizzazione promosse dalle Province relative alle materie della L.R. 67/95
Coerentemente con le attuali tendenze rivolte al decentramento dei compiti e delle funzioni, e dellesperienza avviata nei due anni precedenti si intende coinvolgere le Provincie piemontesi promuovendone un ruolo attivo nelle attività di sensibilizzazione delle comunità locali intorno al valore della pace e della solidarietà tra i popoli, e corresponsabilizzandole nellattuazione della politica regionale.
Lobiettivo è quello di realizzare tali iniziative mediante lattivazione della collaborazione e il coinvolgimento delle provincie piemontesi a livello promozionale, gestionale e di compartecipazione finanziaria al progetto.
A tal scopo potranno essere promossi incontri o specifici tavoli di lavoro al fine di individuare le modalità di collaborazione tra la Regione e le Province per la realizzazione di tali interventi.
In linea di massima, sulla base della positiva esperienza avviata con i precedenti piani annuali, si intende confermare la linea di intervento finalizzata a promuovere in particolare le attività provenienti dai vari soggetti presenti sul territorio regionale, con particolare attenzione a quelle che prevederanno il coinvolgimento attivo degli istituti scolastici, sia singolarmente sia in collaborazione con le varie istituzioni pubbliche, associazioni, Ong presenti sul territorio.
In termini metodologici si ritiene fondamentale promuovere e indirizzare la progettualità dei soggetti sul territorio affinché le iniziative di sensibilizzazione:
· Prevedano il più possibile la partecipazione attiva di più soggetti tra loro complementari (associazioni e realtà formative; associazioni multietniche e associazioni di volontariato; ecc.) e di enti locali (in quanto rappresentanti istituzionali di comunità di cittadini) ;
· Costituiscano occasioni di pubblicizzazione, promozione e divulgazione di iniziative concrete realizzate sul territorio piemontese e dei PVS sulle tematiche della legge
La Regione inoltre promuoverà e sosterrà quelle iniziative che hanno carattere sperimentale sia sotto il profilo metodologico che sotto quello dei contenuti.
INIZIATIVA b2)
Sensibilizzazione della comunità regionale sulle attività di cooperazione allo sviluppo della Regione Piemonte
Liniziativa ha lo scopo di sensibilizzare la comunità regionale sulle attività che la Regione Piemonte svolge nel campo della cooperazione internazionale, pace e solidarietà internazionale mediante la pubblicazione di un numero dei Quaderni della Regione Piemonte dedicato a tale tematica.
INIZIATIVA b3)
Collaborazione con la Provincia e il Comune di Torino per lofferta di servizi alle scuole superiori piemontesi
Liniziativa ha il fine di proseguire lesperienza avviata nel corso del precedente anno per la pubblicizzazione congiunta presso le scuole piemontesi di iniziative nel settore della pace, della solidarietà tra i popoli e delleducazione interculturale e per lestensione a scuole non torinesi di servizi predisposti dal Comune di Torino per scuole del proprio territorio.
La collaborazione prevede, oltre alla diffusione nel territorio piemontese di manifesti con le iniziative proposte dai tre enti, che la Regione Piemonte sostenga la fruizione da parte di scuole non del capoluogo regionale di servizi forniti dal Comune di Torino ai propri istituti scolastici.
C) INIZIATIVE DI FORMAZIONE
Obiettivi per lanno 2003
Lobiettivo è quello di realizzare una rete di collegamento culturale proiettata ed indirizzata sullattività operativa dei soggetti e degli operatori pubblici e privati, singoli ed associati, tale da creare interscambi di professionalità e momenti di riflessione su tematiche di particolare rilevanza che possano costituire un valido strumento di confronto e di perfezionamento per tali soggetti.
La somma prevista per la realizzazione di tali iniziative ammonta a circa Euro 195.000,00
INIZIATIVA c1)
Corso Post Laurea di perfezionamento in Peacekeeping e interventi umanitari
Tale corso si propone di fornire una risposta concreta alle molteplici istanze di formazione del personale civile e militare di livello medio-alto impegnato in operazioni di pace e di assistenza umanitaria in aree interessate da forme di conflitto e/o di mantenimento della pace fornendo un percorso di formazione che tenga conto delle specifiche caratteristiche professionali richieste. Il corso è rivolto a cittadini italiani e stranieri in possesso del diploma di laurea
INIZIATIVA c2)
Cofinanziamento di iniziative di formazione promosse dallOrganizzazione Internazionale del Lavoro (OIL-BIT) e dal Politecnico di Torino
Liniziativa mira a sostenere quelle attività di formazione già sperimentate negli anni passati (es. Master in management dello Sviluppo, Corso post-laurea in gestione dei patrimoni culturali) che mirano a fornire ai partecipanti neolaureati italiani e stranieri una serie di strumenti analitici pratici per chi intende operare nellambito della cooperazione allo Sviluppo.
Liniziativa risulta coerente alla scelta della Regione Piemonte di favorire la nascita in Piemonte di punti di eccellenza per quanto riguarda la formazione di personale specializzato sui temi della cooperazione allo sviluppo.
INIZIATIVA c3)
Progetto di Analisi Strategica sulla Cooperazione Decentrata (ASCOD)
Liniziativa, rivolta a Dirigenti e funzionari competenti sui temi di cooperazione internazionale di Regioni, Province, Comuni, ha lobiettivo di discutere gli scenari strategici dei PVS e dei paesi in transizione dove opera la cooperazione decentrata, al fine di identificare le best practice della cooperazione decentrata per ottenere una maggiore efficacia dellattività e sostenere le capacità di scelta strategica e il confronto istituzionale. Il progetto, realizzato in più incontri, prevede momenti formativi, seminari di approfondimento e riflessione.
D) INIZIATIVE DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Obiettivi per lanno 2003
Come previsto dalla Legge Regionale 67/95 le iniziative di cooperazione internazionale dovranno essere finalizzate al soddisfacimento dei bisogni primari, alla salvaguardia della vita umana, alla autosufficienza alimentare, alla valorizzazione delle risorse umane, alla conservazione del patrimonio ambientale, allattuazione e al consolidamento dei processi di sviluppo endogeno e alla crescita economica sociale e culturale dei Paesi interessati, al miglioramento della condizione femminile e dellinfanzia, a sostegno della promozione della donna.
Si intende pertanto confermare le linee direttrici delle attività istituzionali della Regione Piemonte allestero avviate negli anni passati nellambito della cooperazione e della promozione commerciale nella quale sono state definite una serie di priorità territoriali alcune delle quali sono già oggetto di consolidati programmi di cooperazione (Bosnia, Sahel, Marocco, Tunisia, Brasile, Ungheria), mentre altre rappresentano aree di interesse strategico sulle quali sarà necessario individuare le opportunità di future azioni di cooperazione.
Le aree di interesse sono:
· Corridoio 5 (Slovenia, Ungheria,...) Allo scopo dirafforzare la direttrice di sviluppo europeo più coerente con gli interessi piemontesi, favorendo investimenti comunitari e di creare i legami con aree che offrono al sistema economico piemontese maggiore facilità di relazioni
· Balcani, al fine di localizzare la regione Piemonte in unarea che sarà oggetto di cospicui investimenti da parte della comunità internazionale e rafforzare la stabilità della regione
· Maghreb (Tunisia, Marocco), al fine di creare le condizioni per trarre i maggiori vantaggi dalla liberalizzazione degli scambi commerciali con la sponda sud del mediterraneo (prevista per il 2010); la Tunisia al fine di stabilire legami con il mercato più avanzato della regione (porta dingresso economico al Maghreb) e il Marocco che rappresenta il paese da cui proviene la quota maggiore degli immigrati piemontesi;
Le altre aree sono individuate tenendo conto degli interessi regionali prevalenti (ad esempio la presenza di immigrati piemontesi in loco) e delle indicazioni provenienti dalla società civile piemontese.
Ciò al fine di arricchire iniziative già avviate con ulteriori competenze ed attività correlate alle azioni in corso di realizzazione.
Da un punto di vista metodologico occorre che lazione regionale sia finalizzata in modo particolare alla costituzione e al consolidamento di reti di relazioni con il territorio, promuovendosi quale soggetto in grado di svolgere un ruolo di coordinamento e di collegamento con le istanze nazionali ed internazionali tra associazioni, ong, istituzioni pubbliche e private, imprese, organismi religiosi, ecc.
Si ritiene inoltre molto importante favorire ed incentivare sotto il profilo organizzativo e finanziario le azioni di cooperazione degli enti locali sia realizzate autonomamente sia nel quadro di programmi ed azioni promossi a livello nazionale e regionale.
Particolare interesse rivestono inoltre le iniziative che coinvolgono il sistema universitario piemontese nei quali luniversità assume un ruolo di catalizzatore di competenze presenti nelle diverse componenti della società civile piemontese o integra sul piano scientifico e formativo le azioni di cooperazione sviluppate da altri soggetti.
Lintervento regionale si indirizzerà verso le aree considerate prioritarie o nei confronti di quei paesi verso i quali emergeranno iniziative provenienti dai soggetti piemontesi, e sarà caratterizzato da due diverse modalità di intervento :
a) azioni di rafforzamento istituzionale (institution building) e trasferimenti di competenze proprie dellAmministrazione ad istituzioni di Paesi in via di sviluppo o ad economia di transizione, in particolare quelle attivate con la collaborazione delle altre Direzioni Regionali: tali iniziative si indirizzeranno (tutti i PVS e PECO);
b) azioni di cooperazione decentrata mediante il sostegno di rapporti di partenariato tra le diverse componenti della società civile della nostra regione e quelle delle realtà locali nelle quali si interviene. Questa seconda tipologia di intervento sarà attuata con tre diverse modalità :
b1 - attivazione di relazioni preferenziali (protocollo di cooperazione) con un partner istituzionale omologo (regioni/cantone/provincia ecc.) e promozione di interventi di altri soggetti piemontesi pubblici e privati, individuati sulla base delle specifiche richieste avanzate dal partner (aree prioritarie);
b2 - promozione dellintervento degli enti locali per lattivazione di rapporti di partenariato con omologhe realtà dei PVS e PECO. A tal fine verranno individuati appositi percorsi formativi e di sostegno (tutti i PVS e PECO);
b3 - sostegno ad iniziative di cooperazione decentrata già avviate da istituzioni locali e da Associazioni ed Ong, al fine di armonizzarne lazione anche in relazione ai programmi delle Organizzazioni Internazionali (aree prioritarie);
La somma prevista per la realizzazione di tali iniziative ammonta a circa Euro 546.000,00
INIZIATIVA d1)
Iniziative di cooperazione decentrata con il Marocco
In Marocco si intende rafforzare lazione regionale già avviata negli anni passati, attivando iniziative di cooperazione decentrata sulla base della metodologia e dellesperienza maturata nel corso degli anni passati.
Le iniziative regionali saranno rivolte a:
· Prosecuzione del progetto di Cooperazione con la Regione di CHAOUIA-OURDIGHA nel campo dello sviluppo locale, attraverso azioni di sostegno alla creazione dimpiego e creazione dimpresa
· sostegno della progettualità dei soggetti piemontesi che intendono attivare iniziative nellarea svolgendo inoltre unattività di Promozione e regia nei confronti di altri progetti ed iniziative di Cooperazione Decentrata con il Marocco ad opera di Organismi Piemontesi (Enti Locali, Associazioni, Università, ONG, Camere di Commercio, imprese private, etc...), utilizzando lo strumento del bando di concorso.
· Iniziative di animazione territoriale a sostegno delle attività in Marocco, in collaborazione con lIstituto per la Cooperazione allo sviluppo
INIZIATIVA d2)
Iniziative di cooperazione con i paesi dellarea dei Balcani
In tale ambito si intendono attivare iniziative di raccordo e di promozione delle opportunità di intervento nellarea, a sostegno dei soggetti piemontesi interessati, anche valorizzando lesperienza acquisita nel gemellaggio con il Cantone di Zenica della Bosnia Herzegovina.
A tal fine saranno attivate iniziative rivolte allindividuazione e allanalisi delle fonti finanziarie nazionali ed internazionali che potranno essere utilizzate a sostegno degli interventi.
INIZIATIVA d3)
Sostegno di iniziative svolte in collaborazione con altre Direzioni Regionali
Al fine di valorizzare le molteplici competenze dellAmministrazione regionale verranno promosse azioni rivolte al coinvolgimento delle altre Direzioni Regionali nei progetti di cooperazione, in particolare in quelle attività che prevedono un trasferimento di competenze proprie dellAmministrazione ad istituzioni di Paesi in via di sviluppo o ad economia di transizione e azioni di rafforzamento istituzionale (institution building).
Le attività che verranno realizzate nel 2003 sono:
· progetti realizzati in collaborazione con la Direzione Parchi per lavvio di iniziative di cooperazione internazionale sulle tematiche della gestione delle aree protette nei PVS (Cuba, Tanzania);
· prosecuzione del progetto di Riabilitazione psicosociale dei disabili in Brasile già in corso di realizzazione da due anni con la collaborazione della Direzione Regionale Controllo delle attività Sanitarie.
INIZIATIVA d4)
Sostegno alle iniziative di cooperazione decentrata dei Comuni e degli enti locali
Al fine di promuovere le azioni di cooperazione decentrata dei Comuni e degli enti locali piemontesi si intende destinare una parte delle risorse al sostegno di quelle iniziative che i Comuni, singolarmente o associati tra loro, attiveranno autonomamente, anche al di fuori delle aree considerate prioritarie dellintervento regionale.
Tali iniziative dovranno comunque caratterizzarsi come interventi rivolti a stimolare e promuovere rapporti duraturi di partenariato e di collaborazione tra le nostre realtà e quelle dei PVS e PECO.
Verranno inoltre proseguite le iniziative già avviate negli anni passati nella città di Quetzaltenango (Guatemala), svolte in collaborazione con il Comune di Torino ed enti piemontesi.
INIZIATIVA d5)
Sostegno alle iniziative dei soggetti piemontesi in Ungheria
Nellambito delle aree di intervento regionale lUngheria riveste un interesse strategico sulle quali sarà necessario individuare le opportunità di future azioni di cooperazione.
Linteresse regionale per larea è motivato dal fatto che lUngheria è uno snodo centrale nel quadro delle politiche dei trasporti paneuropei ed è posizionata nel corridoio numero cinque di collegamento multimodale (gomma, rotaia, ecc.) Trieste - Budapest - Kiev percorso che è la naturale evoluzione del tracciato della Torino - Venezia - Trieste.
Un rafforzamento delle relazioni politiche e economiche in tale paese consente di promuovere lazione del Sistema Piemonte in un area di più facile accesso che può divenire base per eventuali ulteriori contatti in paesi limitrofi.
Un primo passo importante in tale direzione è stato svolto con la partecipazione della nostra Regione, in collaborazione con la Regione Basilicata, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia, al Programma regionale per lapplicazione della normativa europea dei fondi strutturali in Ungheria nellambito del programma PHARE Twinning dellUnione Europea;
In tale contesto si intende rafforzare lazione regionale già avviata, promovendo ed attivando iniziative di cooperazione decentrata mediante il sostegno alle proposte progettuali provenienti da Organismi Piemontesi (Enti Locali, Associazioni, Università, ONG, Camere di Commercio, imprese private, etc...), utilizzando, qualora se ne ravvisi lopportunità, lo strumento del bando di concorso.
INIZIATIVA d6)
Monitoraggio progetti sicurezza alimentare
Il grado di realizzazione e lefficacia degli interventi per la sicurezza alimentare nellarea del Sahel saranno oggetto di azioni di monitoraggio (a cura di soggetti provvisti delle competenze e delle esperienze necessarie). Lanalisi degli interventi realizzati nellarea del Sahel, resa possibile dal monitoraggio, consentirà di acquisire competenze e di mettere a punto modelli di intervento utilizzabili in altre aree del mondo in cui vi sia un interesse della Regione ad operare.
In questo modo sarà possibile pervenire ad una più stretta integrazione tra le azioni regionali soggette alla programmazione del presente piano annuale e quelle escluse.
Tale attività di monitoraggio sarà pertanto finanziata con i fondi di cui al capitolo 11012/2003.
E) INIZIATIVE DI EMERGENZA E DI SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE
Tali iniziative, per il loro carattere di eccezionalità, non sono soggette alla ordinaria programmazione annuale, ai sensi dellart. 8 della L.R. 67/95.
Esse vengono attivate in seguito della deliberazione del Consiglio Regionale di riconoscimento dello stato di emergenza per le popolazioni e le aree interessate, a seguito della quale la Giunta Regionale, previa intesa con lautorità statale, definisce le azioni e le modalità di intervento, anche avvalendosi delle proposte di intervento provenienti dai soggetti piemontesi.
INIZIATIVA e1)
Sicurezza alimentare nei paesi del Sud del Mondo
Per la realizzazione degli interventi rivolti a garantire la Sicurezza alimentare nei paesi del Sud del Mondo, per il 2003 la Giunta Regionale, sulla base delle Direttive triennali per la definizione dei programmi regionali di sicurezza alimentare nel Sahel per gli anni 2001-2003, approvate con deliberazione n. 23 - 4129 del 15/10/01 dintesa con il Consiglio regionale, provvederà ad impegnare le risorse disponibili per lattuazione degli interventi.
Si ricorda che lazione regionale è articolata in 3 percorsi, distinti in base alla tipologia degli interventi finanziati:
· percorso A: processi di cooperazione decentrata degli enti locali
· percorso B: iniziative a regia regionale
· percorso C: progetti di soggetti pubblici e privati senza fine di lucro
La regione inoltre, in tutti gli ambiti di intervento previsti dalla legge, promuoverà e sosterrà quelle iniziative che hanno carattere sperimentale sia sotto il profilo metodologico che sotto quello dei contenuti.
Ulteriori iniziative che verranno ritenute meritevoli di sostegno potranno essere individuate successivamente allapprovazione del presente piano per una quota non superiore al 20% delle risorse destinate ai capitoli 11016 e 11012 di competenza e delle risorse individuate per ciascun ambito di intervento previsto dal Piano.