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Bollettino Ufficiale n. 33 del 14 / 08 / 2003

Codice 26
D.D. 1 agosto 2003, n. 432

Opere connesse Olimpiadi 2006 - Lavori di sistemazione del torrente RHO in Comune di Bardonecchia

In data 02/04/03 è pervenuta alla Direzione Regionale Trasporti, (prot. n. 3861/26.00), la nota prot. n. 3878 del 02/04/2003, con cui il Comune di Bardonecchia ha richiesto l’attivazione della Conferenza dei Servizi Preliminare omettendo la richiesta di attivazione della fase di Verifica della procedura di VIA e delle procedure ex L. 285/2000. relativa al progetto preliminare: “Opere connesse Olimpiadi 2006 - Lavori di sistemazione del Torrente RHO in Comune di Bardonecchia”.

Il Comune di Bardonecchia con nota prot. 5956 del 19/05/03 pervenuta il 20/05/03, prot. 9052/22, ha provveduto a regolarizzare l’istanza di avvio della fase di Verifica della procedura di VIA ai sensi dell’art. 4 comma 1 della L.R. 40/98. Contestualmente il proponente, in qualità di appaltante, ha trasmesso il progetto preliminare, ai sensi della L. 109/1994, in tre copie alla Regione Piemonte, copia degli estratti progettuali di interesse ad ognuno degli Enti chiamati ad esprimersi in Conferenza. Il progetto preliminare è stato approvato dal proponente con DGC n. 34 del 19/03/03, la copertura finanziaria risulta garantita nell’ambito degli stanziamenti per opere connesse.

L’intervento sul Torrente Rho comporta il ripristino di alcune soglie esistenti, il disalveo del trasporto solido e l’eliminazione del materiale vegetale in alveo, la realizzazione di alcune difese in massi cementati.

Il Nucleo centrale dell’Organo Tecnico Regionale ha individuato la Direzione Trasporti quale direzione competente e, quali interessate all’istruttoria, le seguenti direzioni Regionali: Opere Pubbliche, Pianificazione e Gestione Urbanistica, Pianificazione Risorse Idriche, Industria e Territorio Rurale, Servizi Tecnici di Prevenzione (ora Arpa).

Con D.D. n. 169 del 11/04/03 il Direttore della Direzione Trasporti ha nominato Responsabile del procedimento l’ing. Lorenzo Garrone, dirigente in staff intermedio distaccato alla Direzione Trasporti, per l’attuazione del progetto “Interventi per i GIOCHI OLIMPICI INVERNALI Torino 2006".

Il Responsabile del procedimento ha provveduto a dare notizia dell’avvenuto deposito del progetto sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 22 del 29/05/03 e del conseguente avvio del procedimento.

ll proponente ha presentato l’elenco delle seguenti autorizzazioni necessarie per la realizzazione dell’opera:

1. Autorizzazione Beni Ambientali L.490/99

2. Autorizzazione Prevenzione rischio geologico L.R.45/90

3. Autorizzazione R.D. 523/1904.

L’Autorità competente, attuando quanto previsto dalla L. 285/2000, ha avviato la Conferenza di Servizi con i soggetti territoriali e istituzionali interessati, tra i quali i soggetti titolari delle autorizzazioni, richieste ed individuate dal soggetto proponente, invitando i seguenti soggetti:

Comune di Bardonecchia

Direzione Regionale Trasporti

Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica

Direzione Regionale Economia Montana e Foreste

Direzione Regionale Patrimonio e Tecnico

Direzione Regionale Difesa Del Suolo

Direzione Regionale Pianificazione e Risorse Idriche

Direzione Regionale Opere Pubbliche

Direzione Regionale Turismo e Parchi

Direzione Regionale Industria

Direzione Regionale Tutela e Risanamento Ambientale

Autorità d’Ambito Torino

Provveditorato Regionale alle OOPP

Osservatorio Regionale dei LLPP

Provincia di Torino

Comunità Montana Alta Valle Susa

ARPA

ARPA Settore Progettazione interventi Geologici

Corpo Forestale dello Stato

Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Soprintendenza Beni Archeologici

Corpo Forestale dello Stato

Autorità d’Ambito Territoriale per i Servizi Idrici

I lavori della C.d.S. si sono espletati nelle riunioni del 10/06/ 2003 e 15/07/2003, e con il sopralluogo del 17/06/2003, nelle quali il proponente è stato invitato ed ha fornito opportuni chiarimenti in merito ai contenuti del progetto presentato.

Considerato che: con riferimento all’elenco delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione dell’opera, inoltrato dal soggetto proponente, sono pervenuti i pareri espressi dai seguenti Enti:

- Direzione Reg.le Urbanistica prot. 9109/19 del 18/06/03 acquisito con protocollo 6600/26.00 del 19/06/03

- Direzione Reg.le OOPP Sett. Dec. Torino prot. 30462 del 17/07/03 del acquisito con protocollo 8185/26.00 del 24/07/03

- Direzione Reg.le Risanamento Ambientale prot. 12854 del 24/07/03 acquisito con protocollo 8518/26.00 del 31/07/03

- ARPA prot. 10986 del 14/07/03.

L’istruttoria svolta per la fase di verifica della Procedura di VIA ai sensi dell’art. 4 comma 1 della LR.40/98 si è conclusa con la riunione dell’organo tecnico svoltasi il 03/07/03 nella quale i pareri espressi dai vari enti interessati hanno consentito di pronunciarsi escludendo il progetto dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.

Gli interventi previsti paiono essere ricompresi totalmente all’interno dell’alveo del Torrente Rho, tuttavia si segnala che parte dell’intervento lambisce un’area destinata a parcheggio dalle previsioni urbanistiche vigenti e collocata in sponda destra orografica in prossimità del ponte.

Le Norme Tecniche di Attuazione del Piano Particolareggiato di Bardonecchia all’articolo 12, comma 2 prevedono tra gli interventi consentiti lungo i lati dei fiumi e dei torrenti ed all’interno delle fasce di rispetto ad essi correlate anche le opere di sistemazione idrogeologica per la difesa del suolo.

Pertanto gli interventi previsti parrebbero risultare conformi agli strumenti urbanistici vigenti nel Comune di Bardonecchia.

In forza di quanto espressamente previsto dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 44-7807 del 25/11/2002 il Responsabile del Procedimento adotta l’atto finale di conclusione della C.d.S., anche in assenza dei pareri delle Amministrazioni che, pur regolarmente convocate nel rispetto delle modalità di cui ai commi 2 e 3 dell’art. 14 ter della L. 241/90, non vi abbiano partecipato, ai sensi del combinato disposto dei commi 7 e 9 dell’art. 14 ter della L. 241/90 e dei commi dell’art. 9 della L. 285/2000 nonché nei termini esplicitati dalla D.G.R. n. 42-4336 del 5/11/2001 e dalla successiva D.G.R. n. 41-7279 del 7/10/2002;

Tutto ciò premesso e considerato;

IL DIRIGENTE

Vista la L. 9 ottobre 2000 n. 285;

Vista la L.R. 56/77

Visto il D.lgs. n. 490/1999;

Vista la D.G.R. n. 45-2741 del 9 aprile 2001, Valutazione Ambientale Strategica del piano degli interventi per i Giochi Invernali Torino 2006;

Visto il D.P.R. n. 156 del 29 marzo 1973 art. n. 241;

Vista la D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001. Art. 9 della Legge n. 285/2000 Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 41-7279 del 7 ottobre 2002. Modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001, Art. 9 della Legge n. 285/2000 - Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Vista la D.G.R. n. 44-7807 del 25 novembre 2002. Ulteriore modifica e integrazione D.G.R. n. 42-4336 del 5 novembre 2001, Art. 9 della Legge n. 285/2000. Procedure per l’approvazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali Torino 2006;

Visto l’art. 22 della L.R. 51/97;

Visto l’art. 4 comma 1 della L.R. 40/1998.

Visti i verbali delle riunioni delle Conferenze dei Servizi, acquisiti agli atti;

Visti i pareri ed i contributi tecnici, acquisiti agli atti;

Per tutto quanto sopra esposto,

determina

- Di approvare il progetto : “Opere connesse Olimpiadi 2006 - Lavori di sistemazione del Torrente RHO in Comune di Bardonecchia”

- Di prendere atto ai sensi della D.G.R. n. 44-7807 del 25/11/2002 e conseguentemente di considerare acquisito l’assenso delle Amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso definitivamente la loro volontà nell’ambito delle Conferenze dei Servizi;

Per la redazione del Progetto Definitivo dovranno essere rispettate le seguenti prescrizioni :

AMBITO URBANISTICO

Si richiede che in sede di progetto definitivo si provveda ad individuare puntualmente l’intervento, anche in sovrapposizione con le tavole di Piano vigenti, per verificare la sussistenza di eventuali interferenze con le previsioni urbanistiche comunali.

Se del caso, dovrà esser predisposta la relativa variazione del P. R. G. C..

ASPETTO PAESISTICO

Il contesto paesaggistico interessato dall’intervento si configura come ambito urbano attraversato dall’alveo del Torrente Rho ad oggi caratterizzato da spiccata naturalità e considerevole vegetazione spondale.

In merito agli aspetti paesaggistici, al fine di permettere un adeguato inserimento nel contesto paesaggistico di riferimento degli interventi sopra citati si richiedono:

1. elaborati di progetto relativi alle opere di difesa spondale rappresentate in planimetria di progetto nonché degli interventi di recupero previsti per i siti interessati al fine di consentire un adeguato inserimento delle opere nell’ambito paesistico ambientale di riferimento;

2. elaborati di progetto a carattere definitivo e documentazione fotografica per gli interventi previsti nella relazione tecnico illustrativa del progetto preliminare e relativi ad interventi di ripristino di opere idrauliche esistenti nell’alveo del torrente Rho;

3. elaborati progettuali relativi alle aree di cantiere e alle aree di deponia temporanea dei materiali di disalveo, oltre agli interventi previsti di ripristino dei siti interessati;

4. inoltre si richiede ampia documentazione fotografica del contesto d’intervento con indicazione delle aree interessate dagli interventi in progetto.

AMBITO RISANAMENTO AMBIENTALE

Occorre recepire le seguenti prescrizioni ai fini della redazione del progetto definitivo:

1. Nel prendere atto della documentazione progettuale, si rileva la possibilità che nell’ambito delle attività di scavo e di disalveo venga rinvenuta la presenza di amianto all’interno di eventuali lenti ofiolitiche presenti nei litotipi prevalenti attribuibili ai calcescisti: ciò premesso si prescrive, ai fini della progettazione definitiva, che:

a. nella predisposizione degli elaborati relativi alla pianificazione della sicurezza ai sensi del D.Lgs. 494/1996 si dovrà tenere conto dei disposti di cui al D.Lgs. 277/1991 e s.m.i. , nonché per quanto applicabili dei decreti ministeriali emanati in forza della legge 257/1992, ai fini della loro immediata attuazione in caso di necessità;

b. ai fini di un continuo monitoraggio ambientale della componente “aria” dovrà essere previsto dal progetto che la stazione appaltante i lavori assuma gli opportuni accordi affinché il sistema di campionamento per il rilevamento di fibre aerodisperse nell’area interessata dai cantieri olimpici ed in corrispondenza di alcuni recettori potenzialmente sensibili realizzato dall’Agenzia Torino 2006, secondo modalità e programmi di monitoraggio concordati con A.R.P.A. Piemonte, venga esteso anche ai siti oggetto dei lavori in oggetto ;

c. si sottolinea che ai materiali comunque derivanti da attività di scavo dovranno essere applicate le disposizioni di cui alla normativa vigente con attuale riferimento ai commi 17, 18 e 19 dell’art.1 della L. 443/2001.

2. Dovrà essere fornita una chiara progettazione onde rappresentare e collocare planimetricamente gli interventi previsti per la ricostruzione morfologica dei siti, per il consolidamento, la sistemazione superficiale e il drenaggio dei terreni, nonché per il contenimento e la mitigazione dell’impatto ambientale e per il reinserimento paesaggistico dei luoghi alterati durante i lavori e delle infrastrutture edificate. A tal proposito dovranno essere prodotti elaborati completi (relazioni tecniche, planimetrie, sezioni, assonometrie, particolari costruttivi ecc.), propri della progettazione definitiva, atti a descrivere le opere progettate, nonché le opportune valutazioni sul dimensionamento e sulle verifiche di stabilità delle opere di sostegno e di drenaggio delle acque superficiali previste negli interventi di recupero e sistemazione. Ai fini di una corretta valutazione quali-quantitativa delle medesime, esse devono trovare riscontro negli elaborati relativi all’analisi prezzi e nel computo metrico del progetto definitivo, nonché negli allegati relativi alla definizione dei piani di manutenzione delle opere previsti ai sensi delle vigenti normative di legge.

3. Nel richiedere ove possibile la preferenziale adozione di tecniche di Ingegneria Naturalistica, si ritiene opportuno valutare progettualmente di non intasare con cemento i vani delle scogliere di prevista costruzione, quanto meno nelle porzioni di sponda caratterizzate da tempi di ritorno della piena superiori a 50 anni, e di provvede quindi a un loro ricarico con terra di scavo o terra agraria proveniente da fuori cantiere e a una loro rivegetazione con operazioni di inerbimento e di infissione di grosse talee di specie arbustive e/o arboree dotate di capacità di propagazione agamica.

4. Occorrerà obbligatoriamente prevedere, nella progettazione definitiva delle opere, anche un attento diradamento selettivo della vegetazione spondale presente che, nella logica della Circolare del P.G.R. del 15.05.1996 n. 8/EDE, favorisca il deflusso delle acque e l’integrità delle sponde conservando però i consorzi vegetali che colonizzano attualmente le sponde stesse. Tale previsione dovrà essere fatta a fronte di un attento rilievo a cura di un professionista abilitato alla gestione del patrimonio forestale, il quale fornirà anche utili elementi di descrizione delle cenosi vegetali presenti.

5. Gli inerti di scavo e il materiale di disalveo derivanti dalle operazioni di cantiere dovranno essere destinati prioritariamente al riutilizzo in loco o in cantieri di lavoro limitrofi alle aree interessate dal progetto in oggetto ed in ogni caso la loro destinazione, in base al regime giuridico di riferimento, dovrà essere chiara: dovrà quindi essere limitato alle sole fasi di cantiere l’uso di aree di deponia temporanea ed esclusi stoccaggi provvisori di tali materiali; nel caso di smaltimento degli stessi o di altri materiali di rifiuto direttamente in discariche autorizzate ai sensi della normativa vigente, queste dovranno essere già esplicitamente individuate in fase progettuale definitiva.

6. Nel caso risulti necessario adeguare in alcuni punti la viabilità di accesso esistente di cui si prevede l’utilizzo in fase di cantiere, gli interventi relativi dovranno essere progettati ai fini della fase definitiva e comportare esclusivamente operazioni di sistemazione, consolidamento e risanamento conservativo, senza procedere ad allargamenti o alla bitumazione del manto stradale, fatte salve esigenze chiaramente dimostrate e comunque per limitati tratti iniziali

7. La progettazione definitiva dovrà contenere un adeguato piano di manutenzione delle opere realizzate, con particolare riferimento a quelle di recupero e sistemazione idrogeologica ed i derivanti oneri economici dovranno trovare rispondenza nel progetto.

8. Dovrà essere condotta una verifica delle interferenze sia dei cantieri che delle opere realizzate con la fauna macrobentonica, l’ittiofauna e con la vegetazione spondale.

9. Dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti per evitare gli intorbidimenti delle acque., nel corso dei lavori.

10. Deve essere valutato in sede di progetto definitivo l’impatto sull’ambiente circostante (Polveri , rumore) dovuti ai mezzi di cantiere ed a quelli di trasporto di materiali, adottando le opportune misure mitigative.

11. Dovranno essere verificate le possibilità di utilizzare tecniche di ingegneria naturalistica ogni qual volta presentino la medesima efficacia nel raggiungimento degli obbiettivi di sicurezza oggetto dell’intervento in luogo dei metodo tradizionali che sono di maggiore impatto ambientale.

AMBITO IDRAULICO (ex R.D.523/1904)

Per la redazione del progetto definitivo si dovrà:

1. limitare le asportazioni di materiali litoidi alle tratte ove vi è la presenza di vaste isole che costituiscono, anche per la presenza di diffusa vegetazione, grave ostacolo ai deflussi e causa di erosione di sponda, a valle delle medesime, operando invece negli altri tratti a minor criticità le minime ricalibbrature necessarie a distribuire i deflussi su sezione più regolari, evitando la divagazione incontrollata delle acque di magra verso le sponde;

2. effettuare i tagli della vegetazione lungo i tratti di sponda non difesi da nuove opere, e lungo i tratti d’alveo non oggetto di disalveo, senza estirpazione delle ceppaie;

3. ridurre in corrispondenza della sponda destra del torrente a valle del Ponte delle Tre Croci l’estensione della prevista difesa, prevedendo piuttosto nell’ambito delle disponibilità economiche una seconda soglia a monte di quella gia prevista in tale tratta, a presidio della sponda sinistra da risistemare;

4. prevedere nei tratti di sponda ove le gabbionate esistenti sono completamente da sostituire, la realizzazione di difese con il ricorso a tecniche di ingegneria naturalistica.

5. essere indicato il riferimento agli studi che hanno portato ad individuare le portate con tempo di ritorno di 200 anni che la sezione di deflusso del torrente Rho sarà in grado di smaltire, secondo le indicazioni di progetto. Dovrà pure essere riportata breve sintesi degli studi citati.

AMBITO IDROGEOLOGICO GEOTECNICO E GEOMORFOLOGICO

1. Nella relazione sulle indagini geologiche, idrogeologiche ed archeologiche preliminari si rileva che la zona in studio è stata oggetto di perimetrazione ai sensi della L 267/98 con l’individuazione di aree a rischio molto elevato (RME); dovrà quindi essere allegata copia della tavola nella quale sono evidenziate tali aree.

2. Nella progettazione definitiva dovrà essere inserita una descrizione di dettaglio dell’assetto geomorfologico e la caratterizzazione geotecnica delle aree interessate dalla vasca di dissipazione e dei terreni su cui saranno realizzate. Dovrà essere inoltre inserito uno stralcio della Carta Geologica d’Italia.

3. Dovranno essere illustrati i tipi di acquifero presenti nell’area, le relative caratteristiche di permeabilità nonchè gli eventuali rapporti con il reticolo idrografico di superficie valutando le interferenze tra la realizzazione dell’opera e la situazione idrica in subalveo e profonda.

AMBITO USI CIVICI

Per la redazione del progetto definitivo dovrà essere redatto l’elenco dei terreni interessati dal progetto e sottoposti ad uso Civico.

La determina in oggetto si riferisce ai lavori del progetto preliminare:

“Opere connesse Olimpiadi 2006 -Progetto Preliminare Lavori di sistemazione del Rio Rho in Comune di Bardonecchia”. La copertura finanziaria è garantita dai finanziamenti Opere Connesse come specificato dalla DGC n. 34 del 19/03/03 del Comune di Bardonecchia per una spesa complessiva di Euro 775. 000,00.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

La presente determinazione dirigenziale sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e verrà inviata al proponente e depositata presso l’Ufficio di deposito della Regione.

Il Dirigente responsabile
Lorenzo Garrone