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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 32
Codice S1.4
D.D. 5 agosto 2003, n. 462
L.R. 67/95: approvazione del bando pubblico per lassegnazione di contributi a favore di progetti concernenti la promozione e la creazione dimpiego e dimpresa in Marocco, - anno 2003 -
La Tunisia e il Marocco sono stati individuati come paesi di grande importanza per lattivazione di rapporti di collaborazione e di partenariato con la realtà piemontese, sia per ragioni geografiche e culturali sia sulla base della rilevante presenza di istituzioni ed enti piemontesi sul territorio.
Il Piano annuale 2003 degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale, approvato con D.G.R. n. 31-9939 del 14 luglio 2003, prevede al punto D1) la realizzazione di iniziative di cooperazione decentrata il Marocco in continuità con lesperienza portata avanti negli ultimi due anni.
In tale paese si intende rafforzare lazione regionale attivando iniziative di cooperazione decentrata sulla base della metodologia e dellesperienza maturata nel programma regionale di sicurezza alimentare nellarea del Sahel, avvalendosi delle indicazioni emerse dai risultati dello studio preliminare approvato nel 1998 e delle esperienze svolte a partire dallanno 2000.
Dallo studio sono emerse una serie di indicazioni per lindividuazione dei bisogni, delle linee strategiche e delle opportunità di cooperazione.
Per quanto riguarda specificamente la realtà marocchina sono stati individuati una serie di obiettivi e priorità che interessano i soggetti piemontesi e marocchini e prevedono:
* la promozione ed il sostegno ai soggetti piemontesi che propongano iniziative di cooperazione con il Marocco;
* la creazione di rapporti tra soggetti omologhi delle due parti di reciproco rafforzamento;
* lofferta di risposte concrete ai problemi locali;
* il sostegno ai processi di decentramento del Marocco;
* lofferta alla regione marocchina di maggiori opportunità di relazione con il Nord e con lUE.
Nel corso del 2001 la Regione Piemonte e il Marocco hanno intensificato i loro rapporti a seguito della firma del protocollo di collaborazione con la Regione di Rabat-Salè-Zammour-Zaer e con la Regione di Chaouia-Ourdigha, con lo scopo di realizzare non solamente un proficuo scambio di conoscenze, saperi e competenze, ma di sviluppare un vero e proprio rapporto di partenariato e collaborazione essendo interesse comune della Regione Piemonte e delle due Regioni marocchine operare concretamente al fine di cogliere ogni opportunità di sviluppo.
Dagli incontri e dai contatti con le autorità locali è emersa da subito la priorità di attivare azioni di Cooperazione Decentrata rivolte alla promozione e alla creazione dimpiego e creazione dimpresa, allo scopo di favorire lo sviluppo economico locale e la lotta alla povertà.
A partire da queste premesse di carattere generale lazione regionale è articolata in due percorsi specifici:
* Il primo percorso Programmazione regionale prevede la prosecuzione del progetto di Cooperazione con la Regione di Chaouia-Ourdigha nel campo dello sviluppo locale, avviato nel 2000. Il progetto opera in due Provincie di tale Regione - Khouribga e Benslimane - attraverso azioni di sostegno alla creazione dimpiego e creazione dimpresa;
* Il secondo percorso Sostegno alla progettualità di altri soggetti riguarda unattività di Promozione e regia che la Regione Piemonte ha avviato lo scorso anno e che intende proseguire nei confronti di altri progetti ed iniziative di Cooperazione Decentrata con il Marocco ad opera di Organismi Piemontesi (Enti Locali, Associazioni, Università, ONG, Camere di Commercio, imprese private, etc...).
Si ritiene opportuno attuare il secondo percorso, in continuità con lesperienza maturata negli anni passati con lapprovazione di un Bando pubblico per lassegnazione di contributi, per consentire ad enti, associazioni ed organismi piemontesi di presentare proposte di progetto finalizzate alla promozione e alla creazione dimpiego e creazione dimpresa in Marocco, allo scopo di favorire lo sviluppo economico locale e la lotta alla povertà.
Il finanziamento regionale per ogni progetto sarà pari al 60% dei costi ammessi a contributo a fronte di risorse messe a disposizione dagli enti proponenti per un importo non inferiore al 30% della somma erogata dalla Regione e non potrà comunque essere superiore a Euro 30.000,00.
I contributi regionali saranno erogati in base alla graduatoria approvata al termine dellattività istruttoria, fino allesaurimento delle risorse disponibili, pari a Euro 155.000,00.
Pertanto, i fondi residuali saranno attribuiti alliniziativa prima esclusa della graduatoria, con facoltà di rielaborazione del progetto, nel rispetto delle condizioni previste dal bando.
Tutto ciò premesso,
IL DIRIGENTE
Visti gli artt. 4 e 17 del D.lgs n. 165/2001;
visto lart. 22 della L.R. 51/97;
vista la L. R. 67/95;
visto Il Piano annuale 2003 degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale, approvato D.G.R. n. 31-9939 del 14 luglio 2003;
determina
* di approvare il Bando pubblico per lassegnazione di contributi a favore di progetti concernenti la promozione e la creazione dimpiego e dimpresa in Marocco, - anno 2003 - allegato alla presente determinazione per farne parte integrante e sostanziale;
Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.
La presente determinazione verrà pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.
Il Dirigente responsabile
Anna di Aichelburg
Allegato (fare riferimento al file PDF)
BANDO PUBBLICO PER LASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DI PROGETTI CONCERNENTI LA PROMOZIONE E LA CREAZIONE DIMPIEGO E DIMPRESA IN MAROCCO.
Anno 2003
La Tunisia e il Marocco sono stati individuati come paesi di grande importanza per lattivazione di rapporti di collaborazione e di partenariato con la realtà piemontese, sia per ragioni geografiche e culturali sia sulla base della rilevante presenza di istituzioni ed enti piemontesi sul territorio.
In tale paese si intende rafforzare lazione regionale attivando iniziative di cooperazione decentrata sulla base della metodologia e dellesperienza maturata nel programma regionale di sicurezza alimentare nellarea del Sahel, avvalendosi delle indicazioni emerse dai risultati dello studio preliminare approvato nel 1998 e delle esperienze svolte a partire dallanno 2000.
Dallo studio sono emerse una serie di indicazioni per lindividuazione dei bisogni, delle linee strategiche e delle opportunità di cooperazione.
Per quanto riguarda specificamente la realtà marocchina sono stati individuati una serie di obiettivi e priorità che interessano i soggetti piemontesi e marocchini e prevedono:
* la promozione ed il sostegno ai soggetti piemontesi che propongano iniziative di cooperazione con il Marocco;
* la creazione di rapporti tra soggetti omologhi delle due parti di reciproco rafforzamento;
* lofferta di risposte concrete ai problemi locali;
* il sostegno ai processi di decentramento del Marocco;
* lofferta alla regione marocchina di maggiori opportunità di relazione con il Nord e con lUE.
Nel corso del 2001 la Regione Piemonte e il Marocco hanno intensificato i loro rapporti a seguito della firma del protocollo di collaborazione con la Regione di Rabat-Salè-Zammour-Zaer e con la Regione di Chaouia-Ourdigha.
Dagli incontri e dai contatti con le autorità locali è emersa da subito la priorità di attivare azioni di Cooperazione Decentrata rivolte alla promozione e alla creazione dimpiego e creazione dimpresa, allo scopo di favorire lo sviluppo economico locale e la lotta alla povertà.
Il Piano annuale 2003 degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale, approvato con D.G.R. n. 31-9939 del 14 luglio 2003, prevede al punto D1) la realizzazione di iniziative di cooperazione decentrata il Marocco in continuità con lesperienza portata avanti negli ultimi anni.
A partire da queste premesse di carattere generale lazione regionale è anche nel 2003 rivolta a sostenere le iniziative di enti, associazioni ed organismi piemontesi che intendono presentare proposte di progetto finalizzate alla promozione e alla creazione dimpiego e creazione dimpresa in Marocco, allo scopo di favorire lo sviluppo economico locale e la lotta alla povertà.
Articolo 1 - PRINCIPI
Nel promuovere e sostenere le iniziative di cui sopra, la Regione adotta il metodo definito della cooperazione decentrata.
Tale metodo si basa sui seguenti principi:
* valorizzazione del patrimonio di esperienze e di conoscenze circa i bisogni e le opportunità locali;
* sostegno ad iniziative che coinvolgano, in attività di cooperazione, gruppi di immigrati provenienti dal Marocco;
* promozione dello sviluppo economico tramite lo scambio di conoscenze, risorse tecniche e finanziarie tra il sistema produttivo piemontese e quello del Marocco;
* stimolo e appoggio alle relazioni istituzionali e di cooperazione tecnica e scientifica tra le Università piemontesi, quelle marocchine e i differenti soggetti decentrati locali per lo sviluppo economico, sociale e culturale ;
* promozione della collaborazione per progetti comuni tra le Università ed i soggetti piemontesi impegnati nei programmi di cooperazione, nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascun Ente;
* stimolo a iniziative di scambio e di solidarietà internazionale tra associazioni, scuole, università, istituti di ricerca, che siano finalizzate a creare reti transnazionali di rapporti territoriali, per lideazione, la programmazione e la realizzazione di progetti di crescita culturale e di educazione alla pace;
* sostegno ad iniziative di cooperazione proposte da Enti e Istituzioni locali marocchini nellambito di accordi di partenariato.
Articolo 2 - SOGGETTI ELEGGIBILI
Le richieste di contributo potranno essere presentate dai soggetti di seguito elencati:
1) Comuni, Unioni e Consorzi di Comuni, Province, Comunità Montane, Parchi regionali, Università, Istituti scolastici di ogni ordine e grado e forme associative o di cooperazione tra gli stessi, che abbiano sede in Piemonte.
2) Associazioni, Enti, Organizzazioni non Governative, ONLUS, Istituti religiosi e Cooperative che possiedano i seguenti requisiti :
* sede legale in Piemonte ovvero, nel caso di soggetti di carattere nazionale, svolgenti la loro attività sul territorio regionale tramite una loro sezione operativa, prevista nello statuto o nel regolamento dellente;
* non aventi finalità di lucro.
3) Imprese, forme di associazione tra le medesime e loro consorzi aventi sede legale in Piemonte e le cui attività e azioni realizzate nellambito del progetto non siano finalizzate alla formazione del profitto dimpresa.
Articolo 3 - INIZIATIVE AMMISSIBILI
Saranno presi in considerazione progetti proposti da soggetti appartenenti alle categorie di cui allart.2, che siano volti ad affrontare le problematiche relative alla creazione dimpiego e dimpresa mediante azioni di sensibilizzazione, scambio culturale, progetti di rientro, rafforzamento istituzionale, trasferimento di know-how, formazione, assistenza tecnica. La fornitura di attrezzature dovrà essere funzionale alla realizzazione delle azioni precedentemente citate.
I progetti devono prevedere la partecipazione attiva di un partner marocchino.
Articolo 4 - TERMINE E MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
Le istanze di contributo dovranno essere inviate entro il 30 settembre 2003 al seguente indirizzo:
REGIONE PIEMONTE
Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza della Giunta
Regionale
Settore Affari Internazionali e Comunitari
P.zza Castello 165
10122
TORINO
Le istanze dovranno essere inoltrate utilizzando una delle seguenti modalità:
a) a mezzo posta mediante raccomandata con avviso di ricevimento. Farà fede la data del timbro dellufficio postale di spedizione;
b) con raccomandata a mano consegnata esclusivamente al Settore Affari Internazionali e Comunitari, Ufficio Cooperazione Internazionale - Torino, P.zza Castello 165 - la consegna potrà avvenire dalle ore 9.00 alle ore 12.00 dal lunedì al venerdì.
c) mediante telefax, utilizzando il numero 011/432.5972.
Sulla busta contenente listanza di contributo dovrà essere scritto:
BANDO PUBBLICO PER LASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DI PROGETTI CONCERNENTI LA PROMOZIONE E LA CREAZIONE DIMPIEGO E DIMPRESA IN MAROCCO. Anno 2003
Ogni ente può presentare al massimo un progetto.
Le iniziative per le quali si richiede il contributo potranno essere già avviate autonomamente prima dellapprovazione dei relativi atti amministrativi senza che ciò comporti alcun impegno da parte dellAmministrazione regionale.
Per accedere ai finanziamenti i soggetti interessati dovranno presentare, per ogni progetto, una domanda in carta semplice , compilata secondo il MODULO A.
Le domande dovranno essere sottoscritte dal rappresentante legale dellente o dellassociazione proponente. La firma del rappresentante legale dovrà essere autenticata. Non è soggetta ad autenticazione quando è apposta in presenza del dipendente pubblico addetto a riceverla o quando la domanda con la firma è presentata insieme alla fotocopia di un documento di identità.
Alle domande di contributo (MODULO A) dovranno essere allegati, a pena di inammissibilità, i seguenti documenti:
* una scheda descrittiva delle attività e delle azioni previste dal progetto redatta in forma libera;
* una scheda di sintesi del progetto (MODULO B) ;
* un preventivo dettagliato dei costi (MODULO C);
* le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà necessarie ai fini delleventuale erogazione del contributo (MODULO D );
* la fotocopia non autenticata del documento didentità del legale rappresentante dellente (solo nel caso in cui la domanda non venga firmata in presenza del dipendente pubblico addetto a riceverla);
* latto costitutivo e lo Statuto dellente o la dichiarazione che tali documenti sono già stati trasmessi agli uffici regionali competenti.
* la documentazione che supporti lapplicazione delle priorità di cui allarticolo 7 del presente bando (lettere di adesione degli enti coinvolti e loro ruolo nel progetto, documentazione che comprovi le esperienze in attività di cooperazione con i paesi in via di sviluppo ecc.). In mancanza di tale documentazione, la sola segnalazione non sarà sufficiente per ottenere lapplicazione dei relativi punteggi.
La modulistica descritta è reperibile presso il sito http://agora.regione.piemonte.it, nella sezione attività/bandi, presso il sito www.regione.piemonte.it oppure può essere direttamente richiesta agli uffici regionali del Settore Affari Internazionali e Comunitari, Torino, P.zza Castello 165 - quinto piano (tel 011-4323940)
La scheda di sintesi del progetto e il preventivo di spesa dovranno pervenire alla Regione anche in versione informatica, tramite floppy-disk o con messaggio e-mail allindirizzo: coopera.int@regione.piemonte.it
La lettera di adesione del partner locale deve essere indirizzata al proponente e deve specificare le azioni progettuali svolte dal partner e le risorse eventualmente apportate al progetto anche in termini di valorizzazione.
In mancanza di tale documentazione si procederà allesclusione della proposta progettuale dalla graduatoria.
Anche la partecipazione degli altri partner deve essere supportata dalle rispettive apposite dichiarazione di adesione.
La semplice segnalazione nel MODULO B non sarà sufficiente per lattribuzione dei punteggi di cui al successivo articolo 7.
Articolo 5 - NOTE PER LELABORAZIONE DEI PREVENTIVI DI SPESA
Le spese relative ad attività di segreteria in Italia (coordinamento e gestione progetti, personale in Italia, utenze, spese postali e di cancelleria, ecc.) dovranno essere contenute entro il 6% dei costi complessivi del progetto
Se il progetto prevede lacquisto di beni mobili e immobili di valore superiore a Euro 2.600,00 destinati ad essere impiegati anche successivamente per altri progetti (es. autovetture, computer, ecc.), i costi relativi potranno essere inclusi nel preventivo, a titolo di ammortamento, nei limiti di un terzo dellimporto complessivo.
Le spese che verranno rendicontate sotto forma di attività valorizzate non dovranno superare il 30% del costo complessivo del progetto
La valorizzazione dei costi relativi alluso di strutture e attrezzature esistenti (es. uffici dellente o di partner in loco) dovrà avvenire in proporzione al loro effettivo utilizzo per lo sviluppo del progetto (evitando cioè di caricare sul progetto sottoposto alla Regione costi legati in realtà anche allo sviluppo di altri progetti).
Per valorizzazione delle attività si intende una quantificazione di apporti, in termini di beni e/o servizi, al progetto approvato. Tale quantificazione dovrà essere resa nella forma di una dichiarazione sottoscritta da chi ha offerto lapporto e sarà ammessa nei seguenti casi:
* quantificazione del lavoro svolto, in modo forfetario, da personale dipendente retribuito dallente titolare del contributo;
* quantificazione del lavoro gratuito da parte di altri soggetti;
* quantificazione di beni e servizi offerti a titolo gratuito da parte di soggetti coinvolti nel progetto
Articolo 6 - PROCEDURA PER LA SELEZIONE DELLE INIZIATIVE
Le iniziative presentate saranno oggetto di una istruttoria tecnico-amministrativa da parte del Settore Affari Internazionali e Comunitari per valutarne lammissibilità in base ai requisiti definiti agli artt. 2 e 3 del bando.
Saranno escluse dalla graduatoria le proposte presentate dagli enti che hanno ottenuto finanziamenti ai sensi del medesimo bando nellanno 2000 e 2001 e che alla data del 15 ottobre 2003 non abbiano presentato la rendicontazione finale degli interventi realizzati.
Successivamente si procederà ad una valutazione di merito e di coerenza tecnico-economica dei progetti, per stilare una graduatoria delle iniziative in base ai criteri di cui al successivo art. 7 e per determinare il costo ammissibile a contributo per ogni singolo progetto.
Con determinazione dirigenziale verrà approvata la graduatoria dei progetti e lentità dei contributi da assegnare.
Il finanziamento delle iniziative avverrà nel rispetto della graduatoria così formata, fino allesaurimento delle risorse disponibili, pari a Euro 155.000,00. Gli eventuali fondi residuali saranno attribuiti alliniziativa prima esclusa della graduatoria, con facoltà di rielaborazione del progetto, nel rispetto delle condizioni previste dal bando.
In caso di rinuncia da parte di uno o più soggetti o di revoca del contributo si procederà al finanziamento delle iniziative successive nel rispetto della graduatoria.
Articolo 7 - CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione dei progetti avverrà attribuendo ai progetti un punteggio sulla base dei seguenti criteri:
1) ricadute sulla popolazione in termini di promozione e creazione di impresa e di impiego; (fino a 30 punti)
2) valorizzazione delle capacità locali di promozione del proprio sviluppo; (fino a 24 punti)
3) quantità e qualità delle sinergie con altri partner piemontesi; (fino a 16 punti)
4) esperienza in attività di cooperazione internazionale con i paesi in via di sviluppo; (fino a 6 punti)
5) capacità di assicurare ricadute di informazione e sensibilizzazione sulla comunità piemontese; (fino a 8 punti)
Ulteriori punti verranno assegnati ai singoli progetti in rapporto al verificarsi di una o più delle seguenti condizioni:
6) continuità con progetti già esistenti (3 punti)
7) la località di intervento sia situata nel territorio della Regione di Chaouia-Ouardigha o della Regione di Rabat-Salè-Zammour-Zaer ; (6 punti)
8) collaborazione, nellattuazione e/o nel finanziamento del progetto, di associazioni di immigrati marocchini in Piemonte; (3 punti);
9) collaborazione di piccole e medie imprese o aziende artigiane piemontesi con realtà economiche del Marocco; (3 punti)
10) partecipazione al progetto di Università piemontesi; (2 punti)
11) partecipazione al progetto di Aziende Sanitarie Locali; (2 punti)
12) partecipazione al progetto di Enti Locali, singoli o associati; (2 punti)
Per esperienza in attività di cooperazione con i paesi in via di sviluppo si intende lavere realizzato interventi che siano stati co-finanziati in base a una delle seguenti leggi o ad uno dei seguenti programmi:
* legge 49/87 Nuova disciplina della cooperazione dellItalia con i paesi in via di sviluppo (PVS) e successive modifiche e integrazioni;
* legge 212/92 Collaborazione con i paesi dellEuropa centrale e orientale (PECO);
* programmi dellUnione Europea o di Organismi Internazionali per interventi nei PVS o nei PECO;
* legge regionale 67/95.
Articolo 8 - EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI
Il finanziamento regionale per ogni progetto sarà pari al 60% dei costi ammessi a contributo a fronte di risorse messe a disposizione dagli enti proponenti per un importo non inferiore al 30% della somma erogata dalla Regione che non potrà comunque essere superiore a Euro 30.000,00.
I contributi assegnati saranno erogati in due rate:
* la prima rata del 50% verrà liquidata dalla Regione, come anticipo sulle spese da sostenere, una volta ricevuta la comunicazione di accettazione del contributo da parte del soggetto proponente, che dovrà pervenire allufficio regionale preposto entro il termine di 30 giorni dalla notificazione della determinazione di approvazione della graduatoria dei progetti; in caso di mancato rispetto tale termine, si procederà alla revoca del contributo stesso.
* La seconda del 50% verrà liquidata, concluso il progetto, alla presentazione di una relazione sugli interventi eseguiti e di una rendicontazione delle spese sostenute per lattuazione di tutti gli interventi previsti nel progetto, nelle modalità specificate nel successivo articolo 9.
Articolo 9 - RENDICONTAZIONE
La rendicontazione delle spese dovrà essere redatta in base alla modulistica predisposta dalla Regione e dovrà comprendere:
* una tabella comparativa dei preventivi presentati e dei consuntivi di spesa realizzati, firmata dal legale rappresentate dellente (MODULO G);
* un elenco dei documenti giustificativi delle spese, firmato dal legale rappresentate dellente (MODULO H);
* una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, che comprovi leffettivo utilizzo delle risorse finanziarie per la copertura dei costi delle azioni indicate nei progetti approvati dalla Regione (MODULO I);
* una relazione finale sugli interventi realizzati (in forma libera).
I documenti giustificativi non dovranno essere allegati alla rendicontazione, ma dovranno essere archiviati e mantenuti a disposizione della Regione Piemonte nelle sedi legali degli Enti per un periodo di 5 anni. Durante tale periodo i medesimi documenti potranno essere sottoposti a verifica.
Le spese previste dalle azioni previste dal progetto dovranno essere rendicontate entro un anno dalla data di trasmissione dellaccettazione del contributo.
In casi eccezionali gli enti possono presentare alla Regione Piemonte una domanda di proroga del termine per la conclusione del progetto adeguatamente motivata redatta sullo schema del MODULO F.
Trascorsi 30 giorni dal ricevimento della domanda, questa si intende accolta; leventuale diniego da parte della Regione deve essere motivato e comunicato per iscritto allente interessato.
In ogni caso, la rendicontazione finale deve essere presentata entro e non oltre il termine del 30 giugno 2005 (comprensivo di eventuale proroga).
Qualora la somma delle spese rendicontate sia inferiore a quella indicata nel preventivo approvato. si procederà ad una riduzione del contributo in proporzione alle spese effettivamente sostenute e documentate.
Il contributo potrà inoltre essere revocato qualora:
* non venga presentata idonea documentazione dalla quale si desuma il costo effettivo delle iniziative e delle attività realizzate;
* le iniziative finanziate non siano state realizzate secondo quanto previsto dal provvedimento di assegnazione del contributo.
Articolo 10 - VARIAZIONE DEI PROGETTI IN CORSO DOPERA
Qualora durante il periodo di realizzazione degli interventi si verifichino eventi eccezionali ed imprevisti, gli enti beneficiari di contributo potranno presentare richiesta motivata di variazione dei progetti in corso dopera redatta sulla base del MODULO E.
I funzionari regionali incaricati valuteranno le modifiche proposte al progetto e nei successivi 30 giorni comunicheranno per iscritto allente interessato lesito dellistanza.
Le modifiche ammesse potranno concernere :
6. parziale variazione delle località di intervento, purché non vengano variati gli obiettivi e le tipologie di azioni specifiche,
7. parziale variazione dei partners, purché si tratti di sostituzioni o aggiunte, debitamente motivate,
8. variazione di singoli capitoli del preventivo di spesa per quote non superiori al 30%, purché la variazione non comporti un aumento del contributo assegnato. Non è necessaria lautorizzazione per la modifica del preventivo qualora la compensazione tra i capitoli di spesa non superi il 10% di variazione per singolo capitolo,
9. variazioni di caratteristiche tecniche delle opere in fase di realizzazione,
10. parziale variazione delle metodologie previste per la realizzazione delle azioni specifiche.
Articolo 11 - MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEI PROGETTI
La Regione Piemonte avvierà apposite azioni per monitorare e valutare la realizzazione dei progetti approvati.
Articolo 12 - ULTERIORI AVVERTENZE
Ai sensi della Legge 675/1996 si informa che il trattamento dei dati personali che verranno comunicati alla Regione Piemonte, Settore Affari Internazionali e Comunitari, sarà unicamente finalizzato allespletamento delle funzioni inerenti alle procedure di finanziamento, di informazione e promozione delle attività realizzate. Listanza di contributo equivale a consenso al trattamento dei dati da parte del responsabile del procedimento, individuato nella persona della D.ssa Anna di Aichelburg, Responsabile del Settore Affari Internazionali e Comunitari.
Gli enti titolari dei contributi assegnati con il presente bando dovranno aver cura di inserire i dati relativi al progetto cofinanziato dalla Regione Piemonte nella banca dati contenuta nel sito internet Agorà Piemonte allindirizzo web http://agora.regione.piemonte.it, secondo le modalità che verranno specificate al momento della comunicazione di approvazione del progetto.
Gli enti titolari dei contributi assegnati con il presente bando sono tenuti, in occasione delle proprie attività di informazione e comunicazione relative alliniziativa approvata, a specificare che il progetto è stato realizzato con il contributo della Regione Piemonte - Settore Affari Internazionali e Comunitari. Le modalità di utilizzo del marchio Regione Piemonte sono disponibili alla pagina web http://www.regione.piemonte.it/loghiuff/index.htm.
La modulistica completa comprende:
Moduli per la presentazione della domanda
* MODULO A: schema di domanda in carta semplice
* MODULO B: scheda di sintesi del progetto;
* MODULO C: preventivo dei costi;
* MODULO D: dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà necessarie ai fini delleventuale erogazione del contributo.
Ulteriore modulistica è stata predisposta dagli uffici regionali competenti per eventuali variazioni e per la rendicontazione finale.
Il testo del presente bando, con i relativi allegati, è disponibile presso i siti Internet:
http://www.regione.piemonte.it
http://agora.regione.piemonte.it
Ulteriori informazioni possono essere richieste allufficio Cooperazione Internazionale ai seguenti numeri:
Telefono: 011/432.2757 - 3940 -
Fax: 011/432.5972
E-mail: coopera.int@regione.piemonte.it.