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Supplemento Ordinario n. 1 al B.U. n. 32

Codice S1.4
D.D. 5 agosto 2003, n. 460

L.R. 67/95: approvazione del bando pubblico per l’assegnazione di contributi a favore di iniziative di cooperazione decentrata degli Enti Locali, - anno 2003 -

Con deliberazione n. 31-9939 del 14 luglio 2003 la Giunta Regionale ha approvato il piano annuale degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale, per l’attuazione delle iniziative previste dalla L.R. 67/95.

Nell’ambito di tale Programma la Regione Piemonte ha riconosciuto un ruolo di particolare rilevanza alle attività di cooperazione decentrata, intendendo con questo termine, definito nelle Linee di indirizzo della D.G.C.S. del Ministero degli Affari Esteri, le “iniziative di cooperazione allo sviluppo svolte dalle Autonomie locali piemontesi, singolarmente o in consorzio fra loro, anche con il concorso delle espressioni della società civile organizzata del territorio di relativa competenza amministrativa, attuate in rapporto di partenariato prioritariamente con omologhe istituzioni dei PVS e PECO favorendo la partecipazione attiva delle diverse componenti rappresentative della società civile dei paesi partner nel processo decisionale finalizzato allo sviluppo sostenibile del loro territorio”.

Al fine di promuovere le azioni di cooperazione decentrata dei Comuni e degli enti locali piemontesi si intende destinare una parte delle risorse a disposizione per l’attuazione della L.R. 67/95 al sostegno di quelle iniziative che i Comuni e gli enti locali, singolarmente o associati tra loro, attiveranno autonomamente, anche al di fuori delle aree considerate prioritarie dell’intervento regionale.

Tali iniziative dovranno comunque caratterizzarsi come interventi rivolti a stimolare e promuovere rapporti duraturi di partenariato e di collaborazione tra le nostre realtà e quelle dei PVS e PECO.

Per consentire agli Enti Locali inteessati di presentare proprie proposte di progetto si è ritenuto di adottare lo strumento del bando pubblico di concorso per la presentazione di progetti di cooperazione decentrata in Paesi in Via di Sviluppo (PVS) e dell’Europa Centrale ed Orientale (PECO) ad eccezione di Marocco, Niger, Senegal, Mali e Burkina Faso, per i quali è già possibile ottenere il cofinanziamento di iniziative mediante appositi programmi regionali.

Il finanziamento regionale per ogni progetto sarà pari al 50% dei costi ammessi a contributo e non potrà comunque essere superiore a Euro 15.500,00.

I contributi regionali saranno erogati in base alla graduatoria approvata al termine dell’attività istruttoria, fino all’esaurimento delle risorse disponibili, pari a Euro 180.000,00.

Pertanto, i fondi residuali saranno attribuiti all’iniziativa prima esclusa della graduatoria, con facoltà di rielaborazione del progetto, nel rispetto delle condizioni previste dal bando.

Tutto ciò premesso,

IL DIRIGENTE

Visti gli artt. 4 e 17 del D.lgs n. 165/2001;

visto l’art. 22 della L.R. 51/97;

vista la L. R. 67/95;

visto Il Piano annuale 2002 degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale, approvato con D.G.R. n. 31-9939 del 14 luglio 2003;

determina

* di approvare il Bando pubblico per l’assegnazione di contributi a favore di iniziative di cooperazione decentrata degli Enti Locali, - anno 2003 - allegato alla presente determinazione per farne parte integrante e sostanziale.

Avverso la presente determinazione è ammesso ricorso al TAR Piemonte entro 60 giorni.

La presente determinazione verrà pubblicata per estratto sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte.

Il Dirigente responsabile
Anna di Aichelburg

Allegato (fare riferimento al file PDF)

BANDO PUBBLICO PER L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DI INIZIATIVE DI COOPERAZIONE DECENTRATA DEGLI ENTI LOCALI. - Anno 2003

1) PREMESSA

Con deliberazione n. 31-9939 del 14 luglio 2003 la Giunta Regionale ha approvato il piano annuale degli interventi regionali per la promozione di una cultura ed educazione di pace, per la cooperazione e la solidarietà internazionale, per l’attuazione delle iniziative previste dalla L.R. 67/95.

Nell’ambito di tale Programma la Regione Piemonte ha riconosciuto un ruolo di particolare rilevanza alle attività di cooperazione decentrata, intendendo con questo termine, definito nelle Linee di indirizzo della D.G.C.S. del Ministero degli Affari Esteri, le “iniziative di cooperazione allo sviluppo svolte dalle Autonomie locali piemontesi, singolarmente o in consorzio fra loro, anche con il concorso delle espressioni della società civile organizzata del territorio di relativa competenza amministrativa, attuate in rapporto di partenariato prioritariamente con omologhe istituzioni dei PVS e PECO favorendo la partecipazione attiva delle diverse componenti rappresentative della società civile dei paesi partner nel processo decisionale finalizzato allo sviluppo sostenibile del loro territorio”.

Al fine di promuovere le azioni di cooperazione decentrata dei Comuni e degli enti locali piemontesi si intende destinare una parte delle risorse a disposizione per l’attuazione della L.R. 67/95 al sostegno di quelle iniziative che i Comuni e gli enti locali, singolarmente o associati tra loro, attiveranno autonomamente, anche al di fuori delle aree considerate prioritarie dell’intervento regionale.

Tali iniziative dovranno comunque caratterizzarsi come interventi rivolti a stimolare e promuovere rapporti duraturi di partenariato e di collaborazione tra le nostre realtà e quelle dei PVS e PECO.

2) PRINCIPI GENERALI DELLA COOPERAZIONE DECENTRATA

Nel promuovere e sostenere le iniziative di cui sopra, la Regione adotta il metodo definito della “cooperazione decentrata”, come definito in premessa.

Tale metodo si basa sui seguenti principi di fondo applicati alla progettazione e realizzazione delle iniziative:

* valorizzazione del patrimonio di esperienze e di conoscenze circa i bisogni e le opportunità locali;

* sostegno ad iniziative che coinvolgano, in attività di cooperazione, gruppi di immigrati provenienti dal paese destinatario;

* promozione dello sviluppo economico tramite lo scambio di conoscenze, risorse tecniche e finanziarie tra il sistema produttivo piemontese e quello del paese destinatario;

* stimolo e appoggio alle relazioni istituzionali e di cooperazione tecnica e scientifica tra le Università piemontesi, quelle dei PVS e PECO e i differenti soggetti decentrati locali per lo sviluppo economico, sociale e culturale ;

* promozione della collaborazione per progetti comuni tra le Università ed i soggetti piemontesi impegnati nei programmi di cooperazione, nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascun Ente;

* stimolo a iniziative di scambio e di solidarietà internazionale tra associazioni, scuole, università, istituti di ricerca, che siano finalizzate a creare reti transnazionali di rapporti territoriali, per l’ideazione, la programmazione e la realizzazione di progetti di crescita culturale e di educazione alla pace;

* sostegno ad iniziative di cooperazione proposte da Enti e Istituzioni locali nell’ambito di accordi di partenariato.

3) SOGGETTI ELEGGIBILI

Le richieste di contributo potranno essere presentate dai soggetti di seguito elencati:

Comuni, Unioni e Consorzi di Comuni, Province, Comunità Montane, e forme associative e di cooperazione tra i medesimi.

4) INIZIATIVE AMMISSIBILI

Saranno ammessi i progetti proposti che:

1) siano realizzati in Paesi in Via di Sviluppo (PVS) e dell’Europa Centrale ed Orientale (PECO) ad eccezione del Marocco, Niger, Mali, Senegal e Burkina Faso, per i quali è già possibile ottenere il cofinanziamento di iniziative mediante appositi programmi regionali;

2) siano relativi ad uno dei settori sottoindicati:

* rafforzamento istituzionale;

* promozione dei diritti umani e della democrazia;

* sviluppo agricolo e rurale, ed in particolare i programmi imperniati sull’autosufficienza e la sicurezza alimentare;

* l’industrializzazione, l’artigianato, l’energia, le miniere, le risorse ittiche e il turismo;

* la lotta contro le endemie ed epidemie umane, l’igiene e la sanità di base;

* la salvaguardia e la protezione dell’ambiente;

* promozione, gestione e sviluppo delle risorse idriche;

* la lotta contro la siccità e la desertificazione, nonchè la tutela, la ricerca, l’esplorazione e la valorizzazione delle risorse naturali;

* l’infrastruttura economica, sociale e socioculturale, in particolare nel settore sanitario e dell’edilizia;

* lo sviluppo e l’utilizzazione ottimale delle risorse umane, tenendo specialmente conto del ruolo delle donne e dell’infanzia;

* i programmi di istruzione e formazione, la ricerca scientifica e tecnica fondamentale e applicata;

* l’adeguamento o l’innovazione tecnologica e il trasferimento di tecnologie;

* il miglioramento strutturale dei settori economici produttivi.

3) Prevedano il coinvolgimento di un ente pubblico (centrale o locale) del PVS destinatario, che abbia espresso formalmente il proprio interesse a partecipare al progetto.

5) TERMINE E MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI PROGETTI

Le istanze di contributo devono essere inviate entro il giorno 30 settembre 2003 al seguente indirizzo:

REGIONE PIEMONTE
Struttura Speciale Gabinetto della Presidenza
della Giunta Regionale
Settore Affari Internazionali e Comunitari
P.zza Castello 165
10122 TORINO

Le istanze dovranno essere inoltrate utilizzando una delle seguenti modalità:

a) a mezzo posta mediante raccomandata con avviso di ricevimento. Farà fede la data del timbro dell’ufficio postale di spedizione;

b) con raccomandata a mano consegnata esclusivamente al Settore Affari Internazionali e Comunitari - Torino, P.zza Castello 165 - ; la consegna potrà avvenire dalle ore 9.00 alle ore 12.00 dal lunedì al venerdì.

c) mediante telefax, utilizzando il numero 011/432.5972.

Sulla busta contenente l’istanza di contributo dovrà essere scritto:

BANDO PUBBLICO PER L’ASSEGNAZIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DI INIZIATIVE DI COOPERAZIONE DECENTRATA DEGLI ENTI LOCALI. - Anno 2003

Ogni ente può presentare al massimo un progetto

Le iniziative per le quali si richiede il contributo potranno essere già avviate autonomamente prima dell’approvazione dei relativi atti amministrativi senza che ciò comporti alcun impegno da parte dell’Amministrazione regionale.

Per accedere ai finanziamenti i soggetti interessati dovranno presentare, per ogni progetto, una domanda in carta semplice , compilata secondo il MODULO A.

Le domande dovranno essere sottoscritte dal rappresentante legale dell’ente. La firma del rappresentante legale dovrà essere autenticata. Non è soggetta ad autenticazione quando è apposta in presenza del dipendente pubblico addetto a riceverla o quando la domanda con la firma è presentata insieme alla fotocopia di un documento di identità.

Alle domande di contributo (MODULO A) dovranno essere allegati, a pena di inammissibilità, i seguenti documenti:

* una scheda descrittiva delle attività e delle azioni previste dal progetto redatta in forma libera;

* una scheda di sintesi del progetto (MODULO B) ;

* un preventivo dettagliato dei costi (MODULO C);

* le dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà necessarie ai fini dell’eventuale erogazione del contributo (MODULO D);

* la fotocopia non autenticata del documento d’identità del legale rappresentante dell’ente (solo nel caso in cui la domanda non venga firmata in presenza del dipendente pubblico addetto a riceverla);

* l’atto costitutivo e lo Statuto dell’ente o la dichiarazione che tali documenti sono già stati trasmessi agli uffici regionali competenti.

* la documentazione che supporti l’applicazione delle priorità di cui al punto 8 (in forma libera). In mancanza di tale documentazione, la sola segnalazione non sarà sufficiente per ottenere l’applicazione dei relativi punteggi.

I moduli sono disponibili sul sito internet: http://agora.regione.piemonte nella sezione attività/bandi o possono essere richiesti direttamente presso gli uffici competenti telefonando al n. 011-4323940.

I moduli B e C (scheda descrittiva del progetto e preventivo dei costi) debbono essere inviati anche su floppy o via e-mail.

La lettera di adesione del partner locale deve essere indirizzata al proponente e deve specificare le azioni progettuali svolte dal partner e le risorse eventualmente apportate al progetto anche in termini di valorizzazione.

In mancanza di tale documentazione si procederà all’esclusione della proposta progettuale dalla graduatoria.

Anche la partecipazione degli altri partner deve essere supportata dalle rispettive apposite dichiarazione di adesione.

La semplice segnalazione nel MODULO B non sarà sufficiente per l’attribuzione dei punteggi di cui al successivo articolo 8.

6) NOTE PER L’ELABORAZIONE DEI PREVENTIVI DI SPESA

Le spese relative ad attività di segreteria in Italia (coordinamento e gestione progetti, personale in Italia, utenze, spese postali e di cancelleria, ecc.) dovranno essere contenute entro il 6% dei costi complessivi del progetto.

Se il progetto prevede l’acquisto di beni mobili e immobili di valore superiore a Euro 2.600,00 destinati ad essere impiegati anche successivamente per altri progetti (es. autovetture, computer, ecc.), i costi relativi potranno essere inclusi nel preventivo, a titolo di ammortamento, nei limiti di un terzo dell’importo complessivo.

Le spese che verranno rendicontate sotto forma di attività valorizzate non dovranno superare il 30% del costo complessivo del progetto

La valorizzazione dei costi relativi all’uso di strutture e attrezzature esistenti (es. uffici dell’ente o di partner in loco) dovrà avvenire in proporzione al loro effettivo utilizzo per lo sviluppo del progetto (evitando cioè di caricare sul progetto sottoposto alla Regione costi legati in realtà anche allo sviluppo di altri progetti).

* Per valorizzazione delle attività si intende una quantificazione di apporti, in termini di beni e/o servizi, al progetto approvato. Tale quantificazione dovrà essere resa nella forma di una dichiarazione sottoscritta da chi ha offerto l’apporto e sarà ammessa nei seguenti casi:

* quantificazione del lavoro svolto, in modo forfetario, da personale dipendente retribuito dall’ente titolare del contributo;

* quantificazione del lavoro gratuito da parte di altri soggetti;

* quantificazione di beni e servizi offerti a titolo gratuito da parte di soggetti coinvolti nel progetto.

7) PROCEDURA PER LA SELEZIONE DELLE INIZIATIVE

Le iniziative presentate saranno oggetto di un’istruttoria tecnico-amministrativa da parte del Settore Affari Internazionali e Comunitari nel corso della quale si procederà alla verifica dell’ammissibilità delle domande in base a quanto previsto nel punto 4) del bando.

Saranno escluse dalla graduatoria le proposte presentate dagli enti che hanno ottenuto finanziamenti ai sensi del medesimo bando nell’anno 2001 e che alla data del 15 ottobre 2003 non abbiano presentato la rendicontazione finale degli interventi realizzati.

Successivamente si procederà ad una valutazione di merito e di coerenza tecnico-economica dei progetti, per stilare una graduatoria delle iniziative in base ai criteri di cui al successivo punto 8) e per determinare il costo ammissibile a contributo per ogni singolo progetto.

Con determinazione dirigenziale verrà approvata la graduatoria dei progetti e l’entità dei contributi da assegnare.

Il finanziamento delle iniziative avverrà nel rispetto della graduatoria così formata, fino all’esaurimento delle risorse disponibili, pari a Euro 180.000,00. Pertanto, i fondi residuali saranno attribuiti all’iniziativa prima esclusa della graduatoria, con facoltà di rielaborazione del progetto, nel rispetto delle condizioni previste dal bando.

In caso di rinuncia da parte di uno o più soggetti o di revoca del contributo si procederà al finanziamento delle iniziative successive nel rispetto della graduatoria.

8) CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione dei progetti avverrà attribuendo ai progetti un punteggio sulla base dei seguenti criteri:

1. Qualità complessiva del progetto, intesa come qualità della progettazione, ricaduta sulla popolazione degli interventi realizzati, misurabilità degli effetti, garanzie di continuità del progetto indipendentemente dal contributo regionale (fino a 25 punti),

2. quantità e qualità delle sinergie con altri partner piemontesi; (fino a 16 punti);

3. quantità e qualità delle sinergie con i partner locali (fino a 16 punti);

4. esperienza in attività di cooperazione internazionale con i paesi in via di sviluppo; (fino a 6 punti)

5. capacità di assicurare ricadute di informazione e sensibilizzazione sulla comunità piemontese; (fino a 8 punti)

6. continuità con progetti già esistenti (3 punti)

7. la proposta ha già ottenuto il cofinanziamento del Ministero degli Affari Esteri italiano, dell’Unione Europea o di altri organismi internazionali (3 punti);

9) EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI

Il contributo regionale per ogni progetto non potrà superare il 50% dei costi ammessi a contributo e non potrà comunque essere superiore a Euro 15.500,00.

I contributi assegnati saranno erogati in due rate:

* la prima rata del 70% verrà liquidata dalla Regione, come anticipo sulle spese da sostenere, ricevuta la comunicazione di accettazione del contributo da parte del soggetto proponente, che dovrà pervenire entro il termine di 30 giorni dalla notificazione della determinazione di approvazione della graduatoria dei progetti; in caso di mancato rispetto tale termine, si procederà alla revoca del contributo stesso.

* La seconda rata del 30% verrà liquidata, concluso il progetto, alla presentazione di una relazione sugli interventi eseguiti e di una rendicontazione delle spese sostenute per l’attuazione di tutti gli interventi previsti nel progetto, nelle modalità specificate nel successivo articolo 10.

10) RENDICONTAZIONE DELLE SPESE

Per l’erogazione del saldo del contributo (30%), gli enti debbono rendicontare l’intero costo del progetto approvato utilizzando i moduli predisposti dalla Regione, secondo lo schema sottoindicato:

* una tabella dei preventivi e dei consuntivi di spesa; (modulo 1)

* un elenco dei documenti giustificativi delle spese; (modulo 2)

* una dichiarazione sostitutiva che comprovi l’effettivo utilizzo delle risorse finanziarie per la copertura dei costi delle azioni indicate nel progetto approvato dalla Regione (modulo 3)

* la relazione finale sugli interventi realizzati (in forma libera)

I documenti giustificativi non dovranno essere allegati alla rendicontazione, ma dovranno essere archiviati e mantenuti a disposizione della Regione Piemonte nelle sedi legali degli Enti per un periodo di 5 anni. Durante tale periodo i medesimi documenti potranno essere sottoposti a verifica.

Le spese previste dalle azioni previste dal progetto dovranno essere rendicontate entro un anno dalla data di trasmissione dell’accettazione del contributo e potranno anche comportare l’invio alla Regione degli atti amministrativi adottati per la realizzazione del progetto purché contengano precisi riferimenti idonei a rendere identificabile la natura delle spese.

In casi eccezionali gli enti possono presentare alla Regione Piemonte una domanda di proroga del termine per la conclusione del progetto adeguatamente motivata e redatta sullo schema del MODULO F.

Trascorsi 30 giorni dal ricevimento della domanda, la richiesta di proroga si intende accolta; l’eventuale diniego da parte della Regione deve essere motivato e comunicato per iscritto all’ente interessato.

In ogni caso, la rendicontazione finale deve essere presentata entro e non oltre il termine del 30 giugno 2005 (comprensivo di eventuale proroga).

Qualora la somma delle spese rendicontate sia inferiore a quella indicata nel preventivo approvato. si procederà ad una riduzione del contributo in proporzione alle spese effettivamente sostenute e documentate.

Il contributo potrà inoltre essere revocato qualora:

* non venga presentata idonea documentazione dalla quale si desuma il costo effettivo delle iniziative e delle attività realizzate;

* le iniziative finanziate non siano state realizzate secondo quanto previsto dal provvedimento di assegnazione del contributo.

11) VARIAZIONE DEI PROGETTI IN CORSO D’OPERA

Qualora durante il periodo di realizzazione degli interventi si verifichino eventi eccezionali ed imprevisti, gli enti beneficiari di contributo potranno presentare richiesta motivata di variazione dei progetti in corso d’opera redatta sulla base del MODULO E.

I funzionari regionali incaricati valuteranno le modifiche proposte al progetto e nei successivi 30 giorni comunicheranno per iscritto all’ente interessato l’esito dell’istanza.

Le modifiche ammesse potranno concernere :

1. parziale variazione delle località di intervento, purché non vengano variati gli obiettivi e le tipologie di azioni specifiche,

2. parziale variazione dei partners, purché si tratti di sostituzioni o aggiunte, debitamente motivate,

3. variazione di singoli capitoli del preventivo di spesa per quote non superiori al 30%, purché la variazione non comporti un aumento del contributo assegnato. Non è necessaria l’autorizzazione per la modifica del preventivo qualora la compensazione tra i capitoli di spesa non superi il 10% di variazione per singolo capitolo,

4. variazioni di caratteristiche tecniche delle opere in fase di realizzazione,

5. parziale variazione delle metodologie previste per la realizzazione delle azioni specifiche.

12) - MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEI PROGETTI

La Regione Piemonte avvierà apposite azioni per monitorare e valutare la realizzazione dei progetti approvati.

13) ULTERIORI AVVERTENZE

Ai sensi della Legge 675/1996 si informa che il trattamento dei dati personali che verranno comunicati alla Regione Piemonte, Settore Affari Internazionali e Comunitari, sarà unicamente finalizzato all’espletamento delle funzioni inerenti alle procedure di finanziamento, di informazione e promozione delle attività realizzate. L’istanza di contributo equivale a consenso al trattamento dei dati da parte del responsabile del procedimento, individuato nella persona della D.ssa Anna di aichelburg, Responsabile del Settore Affari Internazionali e Comunitari.

Gli enti titolari dei contributi assegnati con il presente bando dovranno aver cura di inserire i dati relativi al progetto cofinanziato dalla Regione Piemonte nella banca dati contenuta nel sito internet Agorà Piemonte all’indirizzo web http://agora.regione.piemonte.it, secondo le modalità che verranno specificate al momento della comunicazione di approvazione del progetto.

Gli enti titolari dei contributi assegnati con il presente bando sono tenuti, in occasione delle proprie attività di informazione e comunicazione relative all’iniziativa approvata, a specificare che il progetto è stato realizzato con il contributo della Regione Piemonte - Settore Affari Internazionali e Comunitari. Le modalità di utilizzo del marchio Regione Piemonte sono disponibili alla pagina web http://www.regione.piemonte.it/loghiuff/index.htm.

La modulistica completa comprende:

Moduli per la presentazione della domanda

* MODULO A: schema di domanda in carta semplice

* MODULO B: scheda di sintesi del progetto;

* MODULO C: preventivo dei costi;

* MODULO D: dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà necessarie ai fini dell’eventuale erogazione del contributo.

Ulteriore modulistica è stata predisposta dagli uffici regionali competenti per eventuali variazioni e per la rendicontazione finale.

Il testo del presente bando, con i relativi allegati, è disponibile presso i siti Internet:

http://www.regione.piemonte.it

http://agora.regione.piemonte.it

Ulteriori informazioni possono essere richieste all’ufficio Cooperazione Internazionale ai seguenti numeri:

Telefono: 011/432. 3940

Fax: 011/432.5972

E-mail: coopera.int@regione.piemonte.it.