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Bollettino Ufficiale n. 32 del 7 / 08 / 2003

Deliberazione della Giunta Regionale 28 luglio 2003, n. 59-10117

Intesa istituzionale di programma - Riparto programmatico e indirizzi per l’attuazione della deliberazione CIPE 9 maggio 2003, n. 17 (Euro 78,55 milioni per opere pubbliche nelle aree sottoutilizzate, Euro 1 milione per il monitoraggio degli accordi di programma, Euro 14,485 milioni per la ricerca e Euro 7,242 milioni per la società dell’informazione)

A relazione del Presidente Enzo Ghigo e dell’Assessore Pichetto Fratin:

L’Intesa istituzionale di programma

L’Intesa istituzionale di programma è stata sottoscritta il 22 marzo 2000 dal Governo e dalla Regione Piemonte in attuazione della Legge 23/12/1996, n. 662, che detta la disciplina della programmazione negoziata. Prevede come assi prioritari: le risorse naturali (risorse idriche, difesa del suolo, rifiuti ed inquinamento, energia), le risorse culturali (beni culturali e turismo culturale), le reti e nodi di servizi (viabilità e trasporti ferroviari, sanità).

L’Intesa si attua con la sottoscrizione di specifici accordi di programma quadro per ciascun settore. Finora sono stati siglati 7 accordi di programma quadro.

L’allegato 4 a questa deliberazione fornisce un quadro sintetico degli accordi stipulati, delle risorse stanziate e dello stato di attuazione finanziario relativo all’Intesa.

La nuova deliberazione CIPE 9 maggio 2003, n. 17

Il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica), su proposta del Ministero dell’Economia e delle Finanze e previo parere favorevole della Conferenza Stato - Regioni, ha approvato i criteri di selezione per l’assegnazione delle risorse per le aree sottoutilizzate per gli anni 2003 - 2005 e per la loro ripartizione tra le Regioni.

La deliberazione CIPE n. 17/2003, assunta in attuazione dell’art. 61 della legge finanziaria 2003, persegue l’obiettivo di concentrare e dare unitarietà programmatica e finanziaria all’insieme degli interventi per le aree sottoutilizzate e consentire flessibilità e tempestività nell’uso delle risorse, applicando i principi di efficacia e rapidità degli interventi.

La stessa stabilisce altresì di applicare i criteri:

a) della coerenza programmatica, selezionando interventi conformi alla programmazione comunitaria e ai documenti approvati in sede di programmazione nazionale e regionale;

b) dell’avanzamento progettuale, privilegiando i progetti che abbiano un profilo di spesa anticipato.

La Regione deve presentare, entro il 31 dicembre 2003, un cronoprogramma con l’elenco dei progetti da finanziare e del relativo profilo di spesa annua, previsto per ciascuno di essi. Gli interventi devono essere inseriti nelle aree sottoutilizzate. Unitamente al cronoprogramma, la Regione, deve indicare le date previste per la stipula dei relativi Accordi di Programma Quadro, come concordato con i Ministeri competenti.

Viene prevista una quota del 10% accantonata per la premialità, che verrà attribuita successivamente sulla base di tre criteri: a) rispetto dei tempi previsti dal cronoprogramma; b) concertazione della data di stipula degli APQ per almeno l’80% delle risorse assegnate; c) raggiungimento entro il 31/12/2005 di un target di spesa pari al 25% del costo totale di ciascun APQ stipulato entro il 31/12/2002.

Sono previste decurtazioni del finanziamento per le Amministrazioni, che risultino in ritardo rispetto agli impegni presi sulle risorse loro destinate

Al Piemonte sono assegnati 78,55 milioni di Euro, sulla base delle stesse quote di riparto applicate nelle precedenti deliberazioni del CIPE.

Il 30% delle risorse (Euro 23.565.000) deve essere destinato a favore di interventi di rilievo strategico nei settori del ciclo integrato dell’acqua, dei rifiuti, della difesa del suolo, della viabilità, dei trasporti e altri interventi coerenti con le priorità del piano generale dei trasporti, come integrate dalla “legge obiettivo”.

Viene inoltre assegnata una quota per la ricerca pari a 14,485 milioni di Euro, una quota per la società dell’informazione pari a 7,242 milioni di Euro e una quota per il monitoraggio degli interventi contenuti negli accordi di programma quadro già sottoscritti, pari a 1 milione di Euro.

La Regione è tenuta a dare adeguata pubblicità ai progetti selezionati, prima dell’inoltro alla Segreteria del CIPE, affinché gli enti locali possano esprimere eventuali osservazioni.

Sulla base degli indirizzi nazionali approvati dal CIPE, in data 20/05/2003 è avvenuto un primo incontro tra il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Direzione Programmazione e Statistica, per le modalità di individuazione dei settori strategici. Il resoconto dell’attività svolta è stato illustrato nella Comunicazione alla Giunta del 16 giugno 2003.

Poiché la Regione deve trasmettere al CIPE l’elenco dei progetti entro la fine dell’anno, dopo aver dato adeguata pubblicità agli stessi, occorre che l’elenco sia predisposto entro il 30 settembre 2003 e immediatamente pubblicizzato.

RIPARTO PROGRAMMATICO

La deliberazione del Cipe consente di destinare il 3% delle risorse, pari a circa 2,357 milioni di Euro, al finanziamento degli studi di fattibilità, relativi ad interventi da inserire nei piani triennali delle opere pubbliche. Si propone di accantonare la somma di 2.356.500 Euro e di destinarla a studi di fattibilità per interventi da realizzare negli anni successivi secondo le modalità indicate al successivo paragrafo dedicato alla revisione dell’Intesa.

Sulla base delle verifiche effettuate con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con le Direzioni regionali interessate, si propone di assegnare priorità, nell’utilizzo delle risorse a:

a) viabilità e trasporti per opere di interesse nazionale;

b) opere olimpiche;

c) bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati;

d) difesa del suolo.

Le motivazioni della scelta sono riconducibili ad un insieme di ragioni, qui sinteticamente elencate.

Per la viabilità e i trasporti si intende riferirsi agli interventi inseriti nell’Intesa Generale Quadro sottoscritta tra il Ministero delle Infrastrutture e la Regione Piemonte, in attuazione della Legge Obiettivo n. 443/2001, firmata in data 11 aprile 2003. Si tratta di infrastrutture e opere interessanti il territorio regionale comprese nel Programma approvato dal CIPE il 21 dicembre 2001, che rivestono il carattere di “preminente interesse nazionale” e sono riconosciute come strategiche dalla Regione Piemonte.

Il fabbisogno finanziario, che non trova copertura sulle leggi di finanziamento è pari a 213 milioni di euro, come risulta dall’allegato 1 a questa deliberazione.

Si tratta infatti di definire le risorse finanziarie che consentiranno di realizzare le opere non coperte dai finanziamenti per gli interventi inseriti nel 1° Programma delle Infrastrutture Strategiche.

Si propone che le risorse messe a disposizione dal CIPE vengano utilizzate per finanziare parzialmente le opere già individuate ed approvate con DGR n. 68-7676 dell’11 novembre 2002.

Per le opere olimpiche il fabbisogno finanziario, che non trova copertura sulle leggi di finanziamento è pari a 62,335 milioni di euro come risulta dall’ allegato 1 a questa deliberazione.

Oltre a ciò vi è il rischio che i fondi della legge di finanziamento delle opere olimpiche, Legge n. 285/2000, non siano messi a disposizione in tempi compatibili con la realizzazione delle opere stesse, pertanto si propone che le risorse messe a disposizione dal CIPE vengano utilizzate per finanziare parzialmente le opere olimpiche già individuate.

Per la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati si rende necessario attuare il Piano regionale di bonifica delle aree inquinate, approvato dalla Regione con l.r. 7 aprile 2000, n. 42, ai sensi dell’art. 17 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 e s.m.i.. La stima degli oneri finanziari per i siti inquinati inseriti nel piano ammontava a circa 50 milioni di Euro. A seguito degli aggiornamenti annuali del programma a breve termine contenuto nel Piano, adottati dalla Giunta regionale da ultimo con deliberazione n. 9-9584 del 9 giugno 2003, sino a questo momento sono stati finanziati dalla Regione interventi per oltre 54 milioni di Euro. Su tali basi, ed in considerazione degli aggiornamenti economici operati sui costi, il fabbisogno odierno stimato, escludendo gli interventi di interesse nazionale, è aumentato sino a 108 milioni di Euro, di cui 48 milioni di Euro per interventi già previsti dal Piano e 60 milioni di Euro stimati come necessari al completamento degli interventi inseriti nel Programma a breve termine successivamente al 2000, ovvero previsti come ormai di prossima definizione, come risulta dall’allegato 2 a questa deliberazione.

Per la difesa del suolo il Piano di assetto idrogeologico (PAI), approvato con DPCM del 24 maggio 2001, stimava un fabbisogno finanziario di circa 5 miliardi di Euro.

Con le risorse stanziate sulle leggi ordinarie, statali e regionali, è stato possibile finanziare dall’entrata in vigore del PAI 78 interventi, con una spesa di 54,812 milioni di Euro, come risulta dall’allegato 3 a questa deliberazione. Con le risorse della deliberazione Cipe 3 maggio 2002, n. 36 sono stati finanziati 103 interventi, con una spesa di 30,340 milioni di Euro, destinata per il 20% alle opere di manutenzione, con priorità per le zone montane.

Per poter dare continuità al processo di difesa del suolo già avviato ed in considerazione dell’inadeguatezza delle risorse ordinarie, si ritiene indispensabile poter prevedere, anche in quest’occasione, risorse aggiuntive che consentano di proseguire, in tempi certi e celeri, alla diminuzione dei fattori di rischio, particolarmente pesanti per il territorio piemontese, il quale è stato valutato ad alto indice di rischio idrogeologico con circa il 12% del territorio regionale a rischi di frane ed alluvioni.

Il fattore tempo gioca, quindi, pesantemente sulla sicurezza del suolo, la tempestività degli interventi è la condizione per ottenere al più presto fattori di riduzione del rischio, indispensabili per qualsiasi iniziativa di sviluppo territoriale.

Si ritiene pertanto di proporre su opere di particolare rilevanza uno stanziamento pari a 20 milioni di Euro così come risulta già dalla nota inviata all’Assessore Picchetto dall’Assessore Ferrero in data 12 giugno 2003 - Prot. n. 4160/23/UdC/DOP.

Per queste ragioni si propone di destinare fino al 45% delle risorse, pari a 35.347.500 Euro, ad interventi di viabilità e trasporti di interesse nazionale e ad opere olimpiche.

Si propone inoltre di destinare fino al 27%, pari a 21.208.500 Euro, alla bonifica dei siti inquinati e la parte restante alla difesa del suolo (almeno fino al 25%, pari a 19.637.500 Euro).

Il quadro della ripartizione proposta è contenuto nell’allegato 4ter a questa deliberazione.

La ripartizione programmatica proposta ha valore indicativo e verrà confermata dalla Giunta regionale sulla base dei progetti effettivamente selezionati.

Per la selezione dei progetti si propone di approvare i criteri entro il 1° settembre 2003 e di impartire alle Direzioni interessate gli indirizzi contenuti nell’allegato 9 a questa deliberazione.

In considerazione dei criteri per l’attribuzione della premialità, mutuati dagli indirizzi contenuti nel quadro comunitario di sostegno, e che riguardano il rigoroso rispetto del cronoprogramma di spesa, si rende necessario richiedere alle Direzioni regionali, interessate a vario titolo dall’esame dei progetti (Urbanistica, Ambiente, ecc.), inseriti negli Accordi di programma quadro, di attenersi agli indirizzi procedurali ed amministrativi, già emanati dalla Giunta regionale il 4 marzo 2002 con deliberazione 67 - 5471 in merito alla valutazione dei programmi comunitari.

MONITORAGGIO DELLE OPERE PUBBLICHE

La Deliberazione CIPE n. 17/2003, all’art. 1, comma 1.2 e successivi, rafforza le procedure di monitoraggio, già enunciate nella Deliberazione n. 36/2002, in attuazione delle Deliberazioni n. 44/2000 e n. 76/2002.

Le risorse, previste dalla Deliberazione in oggetto, pari a 100 Meuro - di cui una somma premiale per il Piemonte, pari a 3,34 milioni di euro, come ripartito nell’allegato 1 alla delibera -, sono destinate ad azioni di sistema per rendere efficienti i monitoraggi.

In linea generale, le azioni sono rivolte principalmente: all’ assistenza tecnica alle amministrazioni regionali per il rafforzamento del sistema di monitoraggio, con particolare riferimento, alla predisposizione di un “Piano di Azione” per la valutazione del funzionamento degli attuali sistemi di monitoraggio degli APQ e dei programmi cofinanziati con i Fondi strutturali europei per il periodo 2000 - 2006.

Il processo di rafforzamento del sistema di monitoraggio sarà condotto dalle Regioni in partenariato con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e gli altri Ministeri interessati.

Un quinto dei 100 Meuro relativi all’assistenza tecnica, pari a 20 Meuro, sarà ripartito sulla stessa base del riparto di cui all’allegato 1 della Deliberazione CIPE. La quota per il Piemonte è di circa 1 Meuro e sarà attribuita alla Regione a seguito dell’approvazione delle linee guida da parte della Conferenza Stato-Regioni

Per accedere, invece, alle risorse premiali, la Regione, oltre a garantire l’efficienza dei monitoraggi, dovrà assicurare che la riprogrammazione degli interventi, inseriti nei nuovi APQ - stipulati in attuazione della delibera 17/2003 - , non superi il 30% del costo complessivo di tutti gli interventi finanziati e provvedere ad alimentare i dati nella Banca Dati accordi di programma quadro. La verifica dei due requisiti sarà effettuata al 31/12/2005.

La somma di 3,34 Meuro sarà quindi disponibile solo a seguito della verifica suddetta, trattandosi, come innanzi detto, di una riserva premiale.

Poichè, tuttavia, occorre che la Regione garantisca i rapporti di monitoraggio e l’inserimento dei dati fin da subito, onde evitare la perdita del trasferimento delle risorse e delle quote premiali si propone di approvare immediatamente il piano di azione, allegato 9 a questa deliberazione.

Ulteriori approfondimenti, su questi aspetti, sono in allegato alla presente deliberazione (vedi allegato 4 bis).

RICERCA

Per le risorse destinate alla ricerca, pari a 14,485 milioni di Euro, la Giunta regionale con deliberazione n. 78 - 9416 del 19 maggio 2003 ha approvato gli indirizzi sulla ricerca scientifica applicata, in attuazione della delibera del 29 luglio 2002, n. 13 - 6760.

Si propone pertanto di destinarle ai settori già individuati nel modo seguente:

- il 50% alla salute e alle scienze mediche,

- il 25% all’ambiente,

- il 25% alla qualità e alla sicurezza alimentare.

LA REVISIONE DELL’INTESA SUI NUOVI TEMI

La Deliberazione CIPE 3 maggio 2002, n. 36 individuava anche nuove tematiche, non contemplate dall’Intesa Istituzionale di Programma: la società dell’informazione, la rete ecologica e le città. Si tratta di temi oggetto di attenzione a livello europeo ed internazionale che coinvolgono una pluralità di soggetti sul territorio.

La Giunta regionale, con precedente deliberazione del 29 luglio 2002, n. 13 - 6760, aveva incaricato la Direzione Programmazione di approfondire i nuovi temi.

SOCIETA’ DELL’INFORMAZIONE

La società dell’informazione è stata individuata a livello europeo e nazionale come uno degli obiettivi prioritari sia per lo sviluppo socio-economico, che per la riforma della pubblica amministrazione, come risulta dall’allegato 5 a questa deliberazione.

Le risorse ripartite dal CIPE ammontano a 39 milioni di Euro, di cui 7,242 milioni di Euro sono attribuiti al Piemonte.

La Regione Piemonte nel processo di costruzione del proprio sistema informativo e nell’impianto del Sistema Piemonte ha sviluppato alcune delle infrastrutture fondamentali per la Società dell’Informazione che poggiando sulla Rupar costituiscono la base per lo sviluppo di servizi rivolti sia alle pubbliche amministrazioni locali, sia ad aziende e cittadini. Quanto descritto nasce in maniera quasi naturale dalle scelte implementative finora attuate nella costruzione del sistema informativo piemontese, il coordinamento delle iniziative sull’informatica attuato dalla Regione Piemonte ha reso possibile l’utilizzo per tutti gli Enti di una piattaforma infrastrutturale comune e di standard tecnologici ormai ampiamente condivisi.

I progetti di e-Government hanno ulteriormente permesso un ripensamento infrastrutturale nella direzione dell’interoperabilità fra le PA e della costituzione di ampie basi dati infrastrutturali necessari per i servizi che gli Enti della PA locale erogano ai vari livelli di competenza.

Lo stato attuale del sistema informativo regionale permette evoluzioni architetturali nella direzione:

* della diffusione di reti a banda larga che permetteranno comunicazioni più orientate alla multimedialità ed in grado di supportare servizi quali la formazione a distanza, le consultazioni di informazioni culturali e turistiche, la telemedicina;

* dello sviluppo della sicurezza informatica nel rapporto fra le pubbliche amministrazioni e con industrie e cittadini;

* dello sviluppo di servizi di supporto alle imprese nella loro interazione con la pubblica amministrazione.

Tali linee di sviluppo sono in completo accordo con le indicazioni del Ministero per l’innovazione tecnologica e trovano parziale copertura nei seguenti progetti approvati dal Comitato dei Ministri della Società dell’Informazione, presieduto dal Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie:

* Rete internazionale;

* Portale alle imprese;

* Comunicazione elettronica (e-mail);

* Sicurezza ICT P.A. Centrale;

* Rete di biblioteche per la scuola;

* La scuola in ospedale;

* Biblioteca Digitale Italiana e il Network Turistico Culturale;

* Rete e Centri per l’ e-learning delle biblioteche;

* Servizi di telemedicina.

Per finanziare alcuni di questi progetti la Regione dovrà sottoscrivere uno specifico accordo di programma quadro, dopo la revisione dell’Intesa.

LA RETE ECOLOGICA

La rete ecologica è considerata a livello europeo un obiettivo prioritario, per la conservazione della natura e delle biodiversità.

La Direttiva 92/43/CEE sulla conservazione degli habitat naturali e le leggi 394/1991, 124/1994 e 426/1998 costituiscono i principali indirizzi comunitari e nazionali.

La rete ecologica si configura come una infrastruttura naturale, che connette le aree residue, in cui si è conservato il sistema ambientale nella sua condizione originaria, come viene illustrato nell’allegato 6.

Difendere, promuovere e rafforzare la rete ecologica regionale è dunque un obiettivo prioritario del governo regionale piemontese, che da decenni ha avviato una costante politica di sviluppo delle aree protette.

LE CITTA’

La questione urbana è un tema a cui l’Unione Europea ha dedicato da tempo un’attenzione particolare per due motivi fondamentali:

a) per motivi economici, perché la creazione di un mercato mondiale comporta una sempre maggior competizione tra le differenti regioni economiche del mondo e i sistemi urbani, in particolare quelli metropolitani, svolgono un ruolo fondamentale per lo sviluppo economico. La qualità della vita nelle aree urbane sarà sempre più un elemento essenziale per competere con le altre aree economiche,

b) perché, sul piano dell’identità politica europea, la tradizione costituzionale di tutti i paesi europei è ispirata dal principio di uguaglianza inteso come garanzia a tutti di pari opportunità.

L’allegato 7 a questa deliberazione illustra in sintesi gli indirizzi comunitari, quelli nazionali e la politica regionale finora svolta sulla riqualificazione urbana.

LO SVILUPPO LOCALE

Oltre ai temi individuati si ritiene opportuno segnalare l’importanza delle politiche di sviluppo locale nella programmazione regionale dei prossimi anni per le aree sottoutilizzate.

Gli indirizzi comunitari hanno posto l’accento sull’importanza che deve essere attribuita allo sviluppo locale e al ruolo propulsivo delle potenzialità endogene dei sistemi locali.

L’allegato 8 illustra in sintesi gli indirizzi nazionali e comunitari e contiene gli indirizzi regionali per la valutazione delle esperienze svolte sul territorio regionale, con particolare riferimento ai patti territoriali e alI’Iniziativa Comunitaria Leader +, e per l’avvio di nuove politiche regionali alla luce della riforma del Titolo V della Costituzione.

In questo senso la Conferenza Unificata Stato-Regioni ha approvato lo schema di accordo sulla regionalizzazione degli strumenti di sviluppo locale, che prevede un forte coinvolgimento da parte delle autorità regionali, con la possibilità di una gestione diretta degli strumenti di programmazione negoziata, di intesa con gli attori locali in essi coinvolti, oppure della gestione da parte del Ministero delle Attività produttive con un parere vincolante della Regione sulla riprogrammazione dei fondi.

Le iniziative di programmazione negoziata possono essere in questo senso importanti strumenti di supporto a politiche di livello locale, in particolare nel ruolo di definizione e proposta di nuove iniziative. Nella Regione Piemonte i Patti Territoriali hanno dimostrato in diverse occasioni di essere attori funzionali al miglioramento della qualità della vita del territorio, sia come valorizzatori di risorse endogene - materiali e immateriali - sia come attrattori di risorse esterne.

Oltre ai patti territoriali e ai programmi di riqualificazione urbana, occorre ricordare il Programma comunitario LEADER come esempio da mutuare per favorire le esperienze di programmazione concertata finalizzate alla realizzazione di iniziative innovative all’interno delle zone rurali.

In considerazione dell’importanza di questi temi, degli indirizzi europei e nazionali, indicati in sintesi negli allegati a questa deliberazione, si propone di rivedere l’Intesa istituzionale di programma inserendo questi nuovi assi: società dell’informazione, rete ecologica, riqualificazione urbana e sviluppo locale.

Poiché per la società dell’informazione sono disponibili per la prima volta risorse attivabili soltanto tramite la sottoscrizione di un accordo di programma quadro (APQ), tale revisione assume carattere d’urgenza, come già indicato nella Comunicazione in Giunta del 16 giugno 2003.

Per la revisione dell’Intesa occorre concordare con il Ministero dell’Economia e delle Finanze le modalità con cui verrà convocato il Comitato Paritetico di Attuazione (CPA), il quale dovrà presentare una relazione al Comitato Istituzionale di gestione (CIG), come previsto dagli artt. 7 e 8 dell’Intesa Istituzionale di Programma.

Tutto ciò premesso

La Giunta regionale,

udita la relazione dell’Assessore competente,

valutata l’opportunità di accantonare la somma di 2.357 milioni di Euro per finanziare gli studi di fattibilità relativi ad opere pubbliche, inserite in programmi integrati, da finanziare con le future risorse dell’Intesa con priorità ai nuovi assi,

valutata l’opportunità di assegnare fino al 45% delle risorse disponibili, pari a Euro 35.347.500 alla viabilità e trasporti per opere di interesse nazionale e alle opere olimpiche, fino al 27%, pari a Euro 21.208.500 per la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati e le risorse restanti alla difesa del suolo (pari ad almeno il 25%, ossia a Euro 19.637.500),

ritenuto di destinare le risorse per la ricerca nel modo seguente:

- il 50% alla salute e alle scienze mediche

- il 25% all’ambiente

- il 25% alla qualità e alle scienze alimentari

ritenuto di assegnare le risorse per la società dell’informazione, pari a 7,242 milioni di Euro, sulla base di quanto concordato tra Regioni e Ministero dell’Innovazione tecnologica,

valutata l’opportunità di procedere nella revisione dell’Intesa Istituzionale di programma con l’inserimento dei nuovi assi citati in premessa,

vista la L. 23.12.1996, n. 662, art. 2, comma 203, che detta la disciplina della programmazione negoziata,

vista la deliberazione CIPE 9 maggio 2003, n. 17 “Ripartizione delle risorse per interventi nelle aree sottoutilizzate - Rifinanziamento Legge 208/1998 triennio 2003-2005 (Legge Finanziaria 2003, art. 61),

viste le deliberazioni Cipe n. 44 del 25 maggio 2000, n. 76 del 2 agosto 2002 e n. 17 del 9 maggio 2003 sul monitoraggio delle opere pubbliche,

viste le delibere della Giunta regionale del 29 luglio 2002, n. 13 - 6760 e del 19 maggio 2003, n. 78 - 9416 che individuano i settori strategici sulla ricerca,

a voti unanimi,

delibera

1) di destinare le risorse attribuite al Piemonte con la deliberazione CIPE 17/2003 con priorità ai seguenti settori: fino al 45%, pari a Euro 35.347.500 alla viabilità e trasporti per opere di interesse nazionale e alle opere olimpiche, fino al 27%, pari ad Euro 21.208.500, per la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati e le risorse restanti alla difesa del suolo (pari ad almeno il 25%, ossia a Euro 19.637.500). L’allegato 4ter illustra la ripartizione dei finanziamenti. La ripartizione definitiva sarà fatta sulla base dei progetti selezionati,

2) di finanziare, in alternativa, qualora entro settembre non fossero disponibili i progetti preliminari relativi ai settori summenzionati, gli interventi già selezionati dal DOCUP 2002-2006, nelle materie previste dall’Intesa istituzionale di programma,

3) di accantonare la somma di 2.356.500 Euro destinati a studi di fattibilità relativi ad opere pubbliche, inserite in programmi integrati, da finanziare con le future risorse dell’Intesa con priorità ai nuovi assi, di cui al successivo punto 6,

4) di utilizzare le risorse destinate alla ricerca, pari a 14,485 milioni di Euro, per il 50% pari a 7,243 milioni di Euro alla salute e alle scienze mediche, per il 25% pari a 3,621 milioni di Euro all’ambiente e per il 25% pari a 3,621 milioni di Euro alla qualità e alla sicurezza alimentare,

5) di utilizzare le risorse destinate alla società dell’informazione, pari a 7,242 milioni di Euro, sulla base di quanto concordato tra Regioni e Ministero dell’innovazione tecnologica,

6) di procedere nella revisione dell’Intesa Istituzionale di Programma con l’inserimento dei nuovi assi: la società dell’informazione, la rete ecologica, le città e lo sviluppo locale,

7) di utilizzare le risorse destinate al monitoraggio delle opere pubbliche, pari circa 1 milione di Euro, sulla base degli indirizzi contenuti nell’allegato 9 a questa deliberazione e delle ulteriori eventuali disposizioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze,

8) di approvare gli indirizzi alle Direzioni regionali interessate, contenuti nell’allegato 9 a questa deliberazione.

Gli allegati 1, 2, 3, 4, 4 bis, 4 ter, 5, 6, 7, 8 e 9 fanno parte integrante di questa deliberazione che sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e dell’art. 14 del D.P.G.R. n. 8/R/2002.

(omissis)

Allegato