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Bollettino Ufficiale n. 29 del 17 / 07 / 2003

Codice 26.2
D.D. 08 luglio 2003 n. 350

Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. Progetto definitivo dell’ “Adeguamento della S.P. n° 161 della Val Pellice”. Provvedimento conclusivo della Conferenza dei Servizi Definitiva ai sensi dell’art. 9, commi 3-9, della Legge 9 ottobre 2000, n° 285 e ss.mm.ii..

Premesso :

- che con nota dell’Agenzia Torino 2006 prot. 6539 del 19/05/2003, pervenuta alla Direzione Regionale Trasporti in data 19/5/2003 al prot. 5327/26, è stata richiesta l’attivazione della Conferenza dei Servizi ai sensi dei commi 3-9, art. 9 della legge 9 ottobre 2000, n. 285, relativamente al progetto definitivo di “Adeguamento della S.P. n°161 della ”Val Pellice";

che con la medesima nota sono stati trasmessi gli atti progettuali, nonché la determinazione del Direttore Tecnico Infrastrutture Stradali e Impianti Montani dell’Agenzia Torino 2006 n. 69/2003 in data 16/05/2003 relativa all’approvazione del progetto definitivo in oggetto ed alla copertura finanziaria dell’opera, corredata dall’elenco dei documenti ed elaborati che costituiscono il progetto definitivo, incluso l’elenco delle autorizzazioni ritenute necessarie per la realizzazione dell’opera;

- che con successiva nota pervenuta al prot. n. 5517/26.00 in data 22/05/2003 alla Direzione Regionale Trasporti l’Agenzia 2006 ad integrazione degli elaborati trasmessi in data 19/05/2003 ha inviato 2 copie vistate dagli uffici comunali, della Variante al P.R.G.C. dei Comuni di Osasco, Bricherasio, Luserna San Giovanni, Torre Pellice e Villar Pellice riguardante l’intervento in oggetto;

che, con successiva nota pervenuta in data 18/06/2003 al prot. n. 6531/26/26.00 della Direzione Regionale Trasporti, l’Agenzia 2006 ad integrazione degli elaborati già trasmessi ha depositato di iniziativa la “Relazione integrativa delle fasi di Cantierizzazione ” e le “Controdeduzioni alle Osservazioni presentate per la variante Urbanistica nel Comune di Bricherasio”;

- che l’intervento in progetto rientra nell’ambito delle opere previste per i XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006, opere finanziate a valere sulla Legge 9/10/2000, n°285 e riguarda principalmente la realizzazione di una nuova viabilità sul territorio tra Bricherasio e Osasco per un nuovo e più funzionale collegamento di sbocco della Val Pellice verso il Pinerolese; la riqualificazione ed il miglioramento degli aspetti di sicurezza del tratto di attraversamento dell’abitato di Bricherasio; l’inserimento di rotatorie ed interventi puntuali di modifica, adeguamento e di nuova costruzione lungo la S.P. n° 161 nella tratta tra Bricherasio e Villar Pellice;

- che con determinazione n. 605 del 26/11/2002 il Direttore della Direzione Trasporti ha nominato Responsabile del Procedimento di C.d.S. Definitiva relativa ai lavori di che trattasi l’ing. Tommaso Turinetti, dirigente in staff assegnato alla Direzione Trasporti;

- che con Determinazione Regionale n°22 del 22/01/2003, Il Responsabile del Procedimento ing. Tommaso Turinetti concludeva il procedimento di Conferenza dei Servizi Preliminare relativa ai lavori di che trattasi;

- che nell’ambito della Conferenza dei Servizi preliminare si è svolta la Fase di Verifica di Compatibilità Ambientale ex art. 10 della L.R. 40/98 conclusasi con Determinazione n. 3-9484/2003 in data 15/01/2003 del Dirigente del Servizio Valutazione Impatto Ambientale della Provincia di Torino con la quale, tra l’altro, si stabiliva che il progetto non doveva essere sottoposto alla Fase di Valutazione di cui all’art. 12 della L.R.n°40/98;

- che l’Autorità Competente ha provveduto a dare notizia dell’avvenuto deposito del progetto definitivo e del conseguente avvio del procedimento di C.d.S. Definitiva sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte n. 21 del 22 maggio 2003;

- che l’autorità competente ha avviato la Conferenza dei Servizi ai sensi dall’art. 9, commi 3-9, della L. 285/2000 e ss.mm.ii. con i soggetti territoriali e istituzionali interessati, tra i quali gli Enti titolari delle autorizzazioni richieste ed individuate dal soggetto proponente, invitando i seguenti soggetti:

Sindaco del Comune di Bricherasio

Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Bricherasio

Sindaco del Comune di Luserna San Giovanni

Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Luserna San Giovanni

Sindaco del Comune di Torre Pellice

Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Torre Pellice

Sindaco del Comune di Villar Pellice

Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Villar Pellice

Al sindaco del Comune di Osasco

Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Osasco

Sindaco del Comune di San Secondo di Pinerolo

Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di San Secondo di Pinerolo

ARPA Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale

ARPA PIEMONTE ( ex Direzione Regionale Servizi tecnici di Prevenzione)

Direzione Regionale Trasporti

Direzione Regionale Tutela Risanamento Ambientale - Programmazione Gestione Rifiuti

Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica

Direzione Regionale Turismo Sport e Parchi

Direzione Regionale Difesa del Suolo

Direzione Patrimonio e Tecnico - Attivita’ contrattuale- Espropri- Usi Civici

Direzione Regionale Pianificazione Risorse Idriche

Direzione Regionale Industria- Settore Pianificazione e Verifica Attività Estrattiva

Direzione Regionale Opere Pubbliche

Direzione Regionale Territorio Rurale

Amministrazione Provinciale di Torino

Comunità Montana della Val Pellice

Osservatorio Regionale dei Lavori Pubblici

Provveditorato Regionale OO.PP. per il Piemonte e la Valle d’Aosta

Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio -. Direzione per il V.I.A.

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti U.S.T.I.F

Ministero delle Politiche Agricole e Forestali- Corpo Forestale dello Stato

Soprintendenza per i Beni Archeologici di Torino

Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio del Piemonte

Provincia di Torino - Impatto Ambientale e Pianificazione e Gestione Attività Estrattive

Provincia di Torino Settore Pianificazione e Viabilità

Provincia di Torino Settore Gestione Risorse Idriche

Autorità d’Ambito territoriale per i Servizi Idrici

Prefettura di Torino

ENEL S.p.A. Centro alta tensione

SNAM Rete Gas - Piemonte e Liguria

TELECOM Italia S.p.A. Direzione Territoriale per il Piemonte

Ferrovie dello Stato - ASA Rete Ufficio Tecnico

CONSORZIO ACEA

CONSORZIO Comunale di Osasco

ISPETTORATO LOGISTICO DELL’ESERCITO

COMANDO RECLUTAMENTO FORZE DI COMPLEMENTO INTERREGIONALE NORD

COMANDO REGIONE MILITARE NORD

COMANDO DELLE FORZE OPERATIVE TERRESTRI

COMANDO INFRASTRUTTURE NORD

MARINA MILITARE

COMANDO 1^ REGIONE AEREA - UCTL

COMANDO 1^ REGIONE AEREA 1° reparto operativo

COMANDO BRIGATA ALPINA TAURINENSE

COMANDO 34° GRUPPO SQUADRONI

CONI Regionale

TOROC

DIREZIONE GABINETTO DELLA GIUNTA REGIONALE

AGENZIA TORINO 2006

che si sono svolte n. 2 riunioni della Conferenza dei Servizi Definitiva, la prima in data 4 giugno 2003 e la seconda, stante la stretta connessione funzionale tra i due progetti, congiunta con quella inerente il Progetto Definitivo “S.S. n° 589 - realizzazione della variante esterna di Osasco dal Km. 35+700 al Km.37+100" il 20 giugno 2003 , nel corso delle quali il soggetto proponente ha illustrato, tra l’altro, le soluzioni adottate a seguito delle prescrizioni e raccomandazioni derivanti dalla succitata D.D. n. 22 del 22/01/2003 ;

Considerato:

che il progetto definitivo trasmesso e gli interventi proposti tengono conto e recepiscono in modo sufficiente le prescrizioni precedentemente impartite con D.D. n. 22 del 22/01/2003, fatte salve alcune scelte progettuali del soggetto proponente;

che la Commissione Beni Culturali e Ambientali, ai sensi della DGR n. 82 - 5618 del 19.03.02 di attribuzione alla Commissione delle funzioni di supporto all’attività di valutazione dei progetti relativi agli interventi per i Giochi Olimpici Invernali “Torino 2006", ha espresso parere non ostativo in merito all’intervento nella seduta del 5/6/2003;

che la conformità urbanistica dell’intervento è stata supportata dalle opportune variazioni urbanistiche ex art. 9, comma 4, della L. 285/2000 agli strumenti urbanistici vigenti;

Considerato inoltre:

che il Segretario del Comune di Osasco ha attestato di aver posto in pubblicazione, ai sensi dell’art. 9, comma 4 della L. 285/200, la Variazione Urbanistica nel periodo dal 135/2003 al 20/5/2003 e che nei successivi dieci giorni sono pervenute n. 5 osservazioni in tempo utile , oltre a n.2 osservazioni depositate fuori termine, presso gli Uffici Comunali, giusta attestazione in data 19/6/2003 prot. 1621. In merito a tale Variazione Urbanistica, il Consiglio Comunale ha espresso parere favorevole con Deliberazione n. 16 in data 13/5/2003;

che il Segretario del Comune di Bricherasio ha attestato di aver posto in pubblicazione, ai sensi dell’art. 9, comma 4 della L. 285/200, la Variazione Urbanistica nel periodo dal16/05/2003 al 13/05/2003 e che nei successivi dieci giorni sono pervenute n. 4 osservazioni presso gli Uffici Comunali, giusta attestazione in data 4/6/2003 prot. 6089; In merito a tale Variazione Urbanistica, il Consiglio Comunale ha espresso parere favorevole con Deliberazione n. 14 del 23/05/2003; che risultano inoltre pervenute ulteriori n°2 osservazioni ai sensi dell’art.9, comma 4, della L.285/2000 depositate fuori termine presso il Comune di Bricherasio;

che il Sindaco di Luserna San Giovanni ha attestato di aver posto in pubblicazione, ai sensi dell’art. 9, comma 4 della L. 285/200, la Variazione Urbanistica nel periodo dal 08/05/03 al 16/05/03 e che nei successivi dieci giorni non sono pervenute osservazioni presso gli Uffici Comunali relativi al progetto, giusta attestazione in data 23/6/2003;

che il Responsabile dei Servizi Tecnici ed Urbanistici del Comune di Torre Pellice ha attestato di aver posto in pubblicazione, ai sensi dell’art. 9, comma 4 della L. 285/200, la Variazione Urbanistica nel periodo dal 20/05/2003 al 28/05/2003 e che nei successivi dieci giorni non sono pervenute osservazioni presso gli Uffici Comunali relative al progetto, giusta attestazione del 18/06/2003. In merito a tale Variazione Urbanistica, risulta che il Consiglio Comunale ha espresso parere favorevole con Deliberazione n. 24 del 16/05/2003;

che il Sindaco del Comune di Villar Pellice ha attestato di aver posto in pubblicazione, ai sensi dell’art. 9, comma 4 della L. 285/200, la Variazione Urbanistica nel periodo dal 15/5/2003 al giorno 1/6/2003 e che nei successivi dieci giorni non sono pervenute osservazioni presso gli Uffici Comunali, giusta attestazione pervenuta al prot. n° 7142/26.00 in data 4/7/2003. In merito a tale Variazione Urbanistica, risulta che il Consiglio Comunale ha espresso parere favorevole con Deliberazione n. 18 del 14/5/2003;

Dato atto:

che entro la conclusione della seconda e conclusiva riunione di Conferenza dei Servizi si sono espressi i seguenti soggetti:

* Direzione Regionale Pianificazione e Gestione Urbanistica, rif. Prot. N° 6534/26.26.00 del 18/06/03 e successiva nota rif.10163/19 del 3/7/2003;

* Direzione Regionale Tutela e Risanamento ambientale, Programmazione Gestione Rifiuti, rif. Prot. N° 6776/26/26.00 del 26/06/2003;

* Direzione Industria, rif. e Prot. N° 6341/26.00 del 12/06/2003 e successivi Prot. N° 6597/26/26.00 del 19/06/2003, Prot.6655/26/26.00 del 20/6/2003 e Prot. N° 6762/26/26.00 del 26/06/2003;

* Direzione Regionale Difesa del Suolo; Prot. N° 6763/26/26.00 del 26/06/2003;

* Direzione Regionale Territorio Rurale; Prot. N° 6657/26/26.00 del 20/06/2003;

* Direzione Regionale Opere Pubbliche, Prot. N°. 6739/26/26.00 del 25/06/03;

* Direzione RegionalePatrimonio Tecnico, Prot. N°. 6940/26/26.00 del 01/07/03;

* Provincia di Torino - Area Ambiente, Parchi Risorse Idriche - Servizio Valutazione Impatto Ambientale, rif. Prot. N° 6767/26/26.00 del 26/06/2003;

* Provincia di Torino - Area Viabilità ed Edilizia - Servizio Programmazione e Pianificazione Viabilità, rif. Prot. N° 6902/26.00 del 30/06/2003;

* Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per i Beni Archeologici, rif. Prot. N° 6611/26/26.00 del 19/06/2003;

* Snam, rif. Prot. N° 6459/26.00 del 17/06/2003;

* Enel, rif. Prot. N° 6468/26.0 del 30/06/2003;

* RFI, rif. Prot. N° 6102/26.00 del 9/6/2003 e successivo prot. 6903/26.00 del 09/06/2003 ;

* Arpa, rif. Prot. N° 6907/26.00 del 01/07/2003;

* Comune di Osasco, rif. Deliberazione C.C. N° 16 del 13/05/2003;

* Comune di Bricherasio, rif. Deliberazione C.C. N° 14 del 23/05/2003;

* Comune d Comune di Luserna San Giovanni, rif. Deliberazione G.C. N° 134 del 06/05/2003 e nota rif. Prot. N°6733/26/26.00 del 25/06/2003;

* Comune di Torre Pellice, rif. Deliberazione C.C. N° 24 del 16/05/2003;

* Comune Villar Pellice, rif. Deliberazione C.C. N° 18 del 14/05/2003;

che la Conferenza dei Servizi ha esaminato le osservazioni pervenute ai sensi dell’art.9, comma 4, della L.285/2000 durante la seconda riunione in data 20/6/2003, così come risulta dal relativo verbale con i seguenti esiti:

- Osservazioni presentate entro i termini di legge dai Sig.ri Rosano Ilario, Rosano Giovanni e Falco Maria Palmina: non accoglibile;

- Osservazioni presentate entro i termini di legge dalla Federazione Provinciale Coltivatori Diretti Di Torino: Non Accoglibile, con la prescrizione per l’Agenzia Torino 2006 di garantire l’accesso ai fondi agricoli interessati e di fornire il supporto tecnico, ove necessario, per l’attività di ricomposizione fondiaria;

- Osservazioni presentate entro i termini di legge dal Sig. Falco Ferdinando e altri: non accoglibile, a condizione che l’Agenzia si impegni a mantenere in efficienza la rete irrigua nel corso dell’esecuzione dei lavori anche con opportune opere provvisorie;

- Osservazioni presentate entro i termini di legge dai Sig.ri Bonansea Claudio ed altri: non accoglibile;

- Osservazione presentata oltre i termini di legge dalla Confagricoltura: non accoglibile;

- Osservazione presentata oltre i termini di legge dai Sig.ri Chiappero Sebastiano e Piccotto Teresa: non accoglibile;

ed inoltre ha esaminato le osservazioni contenute nel dispositivo della Deliberazione del Consiglio Comunale di Bricherasio n°14 in data 23/5/2003 recante in oggetto:"Variante al P.R.G.C. in vigore ai sensi dell’art.9, comma 4, della Legge 285/2000 :<Interventi sulla viabilità Variante Osasco - S.S. n°589 ed Adeguamento S.P. 161 della Val Pellice>", con i seguenti esiti:

- osservazioni di cui ai punti a),b),d),e),h) del dispositivo , non accoglibili;

- osservazione di cui ai punti c), f) e g): accoglibili;

che durante la seconda riunione in data 20/6/2003 la Conferenza dei Servizi ha preso atto che le osservazioni depositate presso gli Uffici Comunali di Osasco, nonché quelle di cui alla Deliberazione del Consiglio Comunale di Osasco n. 16 in data 13/05/2003, risultavano essere essenzialmente pertinenti al procedimento di C.d.S. relativo ai lavori di “S.S. n°589 - Realizzazione della variante esterna di Osasco dal Km. 35+700 al Km.37+100", e quindi esaminate nel corso di tale procedimento;

che in forza di quanto espressamente previsto dalla Deliberazione della Giunta Regionale n°44-7807 del 25/11/2002 il responsabile del procedimento adotta l’atto finale di conclusione della C.d.S., anche in assenza dei pareri delle amministrazioni che, pur regolarmente convocate nel rispetto delle modalità di cui ai commi 2 e 3 dell’art.14 ter della L.241/90, non vi abbiano partecipato, ai sensi del combinato disposto dei commi 7 e 9 dell’art.14 ter della L.241/90 e dei commi dell’art.9 della L.285/2000 nonché nei termini esplicitati dalla D.G.R. n°42-4336 del 5/11/2001 e dalla successiva D.G.R. n°41-7279 del 7/10/2002;

Tutto ciò premesso e considerato,

Vista la L. 9 ottobre 2000 n. 285 e ss.mm.ii.;

Visto il D. lgs. n. 490/99;

Vista la L.R. 56/77 e ss.mm.ii.;

Visto R.D. n. 523/04;

Visto R.D. n. 1775/33

Vista la L. 109/94 e s.m.i.;

Visto il D.P.R. n.554/99

Vista la Legge n°1766/27

Visto il D.P.R. n°753/80

Vista la D.D. 22 del 22/01/2003 conclusiva del procedimento di Conferenza dei Servizi inerente il progetto preliminare dell’intervento in oggetto, acquisita agli atti;

Visti i verbali delle riunioni della Conferenza dei servizi acquisiti agli atti;

Visti i pareri ed i contributi tecnici acquisiti agli atti.


Per tutto quanto sopra esposto

IL DIRIGENTE

determina

A) di prendere atto dei pareri espressi dalle Amministrazioni in sede di Conferenza dei Servizi e dei seguenti atti di assenso:

- Comune di Osasco, rif. Deliberazione C.C. N° 16 del 13/05/2003;

- Comune di Bricherasio, rif. Deliberazione C.C. N° 14 del 23/05/2003;

- Comune di Luserna San Giovanni, rif. Deliberazione G.C. N° 134 del 06/05/2003, e nota rif. Prot. N°6733/26/26.00 del 25/06/03;

- Comune di Torre Pellice, rif. Deliberazione C.C. N° 24 del 16/05/2003;

- Comune di Villar Pellice, rif. Deliberazione C.C. N° 18 del 14/05/2003;

B) di prendere atto delle disposizioni contenute nella D.G.R. n. 44-7807 del 25/11/2002 e conseguentemente di considerare acquisito l’assenso delle Amministrazioni che, regolarmente convocate, non abbiano espresso definitivamente la loro volontà nell’ambito della Conferenza dei Servizi;

C) di dare atto che ai sensi della L.285/2000 e dell’art.14 ter della L. 241/90, il presente provvedimento sostituisce, a tutti gli effetti, ogni autorizzazione, concessione, nulla osta o atto di assenso comunque denominato di competenza delle amministrazioni partecipanti o invitate a partecipare alla C.d.S e pertanto viene approvato il progetto ai fini del rilascio delle seguenti autorizzazioni, richieste dal proponente ed integrate da quelle emerse nell’ambito delle riunioni della C.d.S:

* Approvazione, ai sensi dell’art.9 comma 4 della L.285/2000 e ss.mm.ii., delle seguenti variazioni urbanistiche:

- “Variazione Urbanistica al Piano Regolatore Generale - Interventi sulla viabilità variante Osasco S.S.589 e Adeguamento S.P.161 della Val Pellice” al vigente Piano Regolatore del Comune di Bricherasio (approvato con D.G.R. n. 8-4547 del 26/11/2001);

- “Variazione Urbanistica per Interventi sulla viabilità Adeguamento S.P.161 della Val Pellice” alla “Variante al P.R.G.I. della Comunità Montana Val Pellice” (approvato con D.G.R. n. 30-15432 del 23/12/1996), per il territorio comunale di Luserna San Giovanni;

- “Variazione Urbanistica per Interventi sulla viabilità Adeguamento S.P.161 della Val Pellice” alla “Variante al P.R.G.I. della Comunità Montana Val Pellice” (approvato con D.G.R. n. 26-1415 del 18/05/1995) per il territorio comunale di Torre Pellice,

- “Variazione Urbanistica per Interventi sulla viabilità Adeguamento S.P.161 della Val Pellice” alla “Variante al P.R.G.I. della Comunità Montana Val Pellice” (approvato con D.G.R. n. 34-2825 del 06/11/1995) per il territorio comunale di Villar Pellice;

- si dà atto che l’approvazione della “Variazione Urbanistica al Piano Regolatore Generale - Interventi sulla viabilità variante Osasco S.S.589 e Adeguamento S.P.161 della Val Pellice” ai sensi dell’art.9 comma 4 della L.285/2000 e ss.mm.ii. al vigente Piano Regolatore del Comune di Osasco (approvato con con D.G.R. n. 60-43960 del 20/03/1995) avviene nell’ambito del procedimento di Conferenza dei Servizi relativo ai lavori di lavori di “S.S. n°589 - Realizzazione della variante esterna di Osasco dal Km. 35+700 al Km.37+100";

* concessione edilizia gratuita;

* autorizzazione ai sensi del D.Lgs. n°490/99;

* autorizzazione in linea idraulica ai sensi del R.D.523/1904;

* autorizzazione ai sensi del R.D. 1775/33;

D) di stabilire che le succitate concessioni ed autorizzazioni sono:

a. rilasciate sulla base degli elaborati costituenti il progetto definitivo;

b. concesse facendo salvi ed impregiudicati eventuali diritti di terzi;

c. subordinate all’osservanza delle prescrizioni e raccomandazioni nel seguito elencate:

1) Prescrizioni relative alle variazioni urbanistiche

1.1 Variazione alla “Variante Generale al vigente P.R.G.C. del Comune di Bricherasio”, approvata con D.G.R. n. 8-4547 del 26/11/2001.

- al comma finale integrativo dell’art. 14 delle N.T.A. (strade di P.R.G.C. - tracciati, tipologia), la frase “individuati sulle tavole di piano....omissis...viabilità in progetto”, si intende sostituita con “individuate sulle tavole di piano”;

- al comma finale integrativo dell’articolo 17 delle N.T.A. (Recinzioni), la dizione “Limitatamente”, si intende sostituita con “anche per” e le parole dal Km 5*510 al Km 7+000" si intendono stralciate.

1.2 “Variazione Urbanistica per Interventi sulla viabilità Adeguamento S.P.161 della Val Pellice” alla “Variante al P.R.G.I. della Comunità Montana Val Pellice”:

- approvata con D.G.R. n. 30-15432 del 23/12/1996 per il territorio comunale di Luserna San Giovanni;

- approvata con D.G.R. n. 26-1415 del 18/05/1995 per il territorio comunale di Torre Pellice;

- approvata con D.G.R. n. 34-2825 del 06/11/1995 per il territorio comunale di Villar Pellice;

Modifiche degli elaborati.

- Tutti gli elaborati delle Varianti Urbanistiche trasmesse per i Comuni di Luserna San Giovanni, Torre Pellice e Villar Pellice, sono da intendersi relativi al P.R.G.C.I. della Comunità Montana della Val Pellice e non al P.R.G. come indicato sugli elaborati per mero errore materiale.

Modifiche alle N.T.A. del P.R.G.C.I. della Comunità Montana della Val Pellice.

- Al comma finale integrativo dell’articolo 21 delle N.T.A. del P.R.G.C.I. della Comunità Montana (Caratteristiche tecniche delle strade):

* la frase “individuate sulle tavole di piano.....omissis....viabilità in progetto”, si intende sostituita con"individuate sulle tavole di piano".

* nel testo di tale comma la dizione P.R.G.C. si intende sostituita con P.R.G.I. della Comunità Montana della Val Pellice.

1.3 Prescrizioni generali per l’insieme degli interventi previsti:

- Dovranno essere rispettate le normative vigenti in tema di interferenze, vincoli, fasce di rispetto e normative specifiche di competenza di Enti di settore;

2) Prescrizioni relative all’autorizzazione ai sensi del D.Lgs 490/99

– Dovranno essere attuati gli interventi di recupero e mitigazione paesistico-ambientale previsti in progetto in ambito urbano ed extra urbano, al fine di consentire una adeguata integrazione dell’asse stradale in progetto, con attenzione alla realizzazione dell’arredo verde delle rotatorie di svincolo e delle barriere spartitraffico, predisponendo interventi di recupero delle aree interessate dagli svincoli stessi, con operazioni di ripristino a verde anche delle aree intercluse e degli ambiti a margine del sedime stradale;

– per le scarpate di nuova formazione e per le fasce marginali alla viabilità in oggetto dovranno essere predisposti interventi di recupero e rinverdimento, anche con piantumazioni di specie arbustive ed arboree autoctone;

– per l’illuminazione stradale si privilegino corpi illuminanti posti a contorno delle rotatorie, con caratteristiche tipologiche in continuità con l’illuminazione esistente. Qualora si ritenga di utilizzare comunque torri faro, si dovrà contenere il più possibile l’altezza dei corpi illuminanti al fine di limitare l’impatto determinato dall’eccessiva visibilità degli stessi; l’altezza dovrà essere analoga a quelle utilizzate per il tratto della SS 589 di Osasco;

– per le aree di cantiere e per le aree di stoccaggio temporaneo degli inerti dovrà essere effettuato il recupero e il ripristino morfologico e vegetativo dei siti interessati dagli interventi;

– rispetto all’intervento sul torrente Chiamogna, in Comune di Bricherasio, dovranno essere limitati al minimo indispensabile gli interventi a carico delle aree boscate poste in adiacenza alla sede stradale o comunque correlate all’intervento in oggetto, privilegiando operazioni di conservazione della vegetazione esistente e prevedendo nel contempo opere di ripristino vegetazionale con piantumazioni di soggetti arborei ed arbustivi autoctoni;

– sempre per l’area del ponte sul torrente Chiamogna, caratterizzato da un discreto grado di naturalità, si prende atto delle soluzioni proposte per il ripristino delle sponde dell’alveo con tecniche di ingegneria naturalistica, raccomandando la sistemazione a verde dei siti interessati dagli interventi;

– in adiacenza alle parti del percorso tangenti alla Collina del Molar, in Comune di Bricherasio, si raccomanda un’adeguata piantumazione arborea e arbustiva e un’opportuna rinaturalizzazione degli ambiti a contorno del tracciato, al fine di limitare la visibilità della nuova struttura viaria e consentire un maggior inserimento della nuova viabilità nel contesto in oggetto;

– per la realizzazione della rotonda di svincolo in Comune di Torre Pellice, considerate anche le indicazioni contenute nel parere della Commissione Regionale Beni Culturali ed Ambientali, si richiede di valutare la possibilità di prevedere un doppio regime di uso delle corsie della citata rotonda; in particolare si ritiene che il sistema viabilistico proposto possa essere utilizzato nella normale fruizione del tracciato stradale; in caso di evento sportivo si suggerisce di far transitare il traffico ordinario nell’area definita come “corsia per autobus”, riservando la corsia di normale marcia al transito dei bus del pubblico da parcheggiarsi nell’area “marciapiede”, ottenendo così uno spazio protetto per l’accessibilità all’impianto da parte degli spettatori. In questo caso si potrebbe limitare sensibilmente la sezione del sedime stradale attualmente destinato a “corsia autobus”, provvedendo ad allargare l’area “marciapiede” antistante; detta area andrà pavimentata con pietra naturale o artificiale, comunque in continuità con le scelte progettuali effettuate per le aree esterne del palaghiaccio, valutando anche la possibilità di inserire siepi o altro tipo di essenza arborea atte a perimetrare le aree di parcheggio previste.

Le soluzioni sopra proposte andranno verificate tenuto conto delle normative sulla sicurezza stradale;

– rispetto alla realizzazione degli accessi al Palaghiaccio nel Comune di Torre Pellice si richiama quanto già negli esiti di Conferenza dei Servizi per la realizzazione del Palaghiaccio medesimo circa la necessità di provvedere alla realizzazione del percorso pedonale di accesso alle aree a parcheggio per il pubblico e alla realizzazione dei parcheggi stessi; tali interventi da inserire in un progetto complessivo di approfondimento che definisca materiali e modalità realizzative in sintonia con il nuovo intervento e con il contesto di interesse paesaggistico in oggetto, dovranno essere oggetto di specifica autorizzazione,.

– si dovrà prevedere un’assistenza archeologica costante in corso d’opera da parte di operatori specializzati sotto la direzione tecnico scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici, a tutte le opere di scotico e di scavo previste in progetto, in particolare quelle per la realizzazione dei nuovi raccordi stradali, delle rotatorie, della nuove aree di parcheggio e delle piazzole di sosta, per gli allargamenti della vecchia sede stradale e per la realizzazione dei relativi pozzi e canali di raccolta e smaltimenti;

– dovrà essere data formale istruzione alla D.L. affinché, ai sensi del D.Lgs. n. 490/99, in caso di rinvenimenti, anche dubbi, siano sospesi i lavori, sino al sopralluogo da parte di un funzionario della Soprintendenza per i Beni Archeologici.

3) autorizzazione in linea idraulica ai sensi del R.D.523/1904, con riferimento ai seguenti corsi d’acqua iscritti nell’elenco delle acque pubbliche e/o di proprietà demaniale: torrente Chiamogna in Comune di Bricherasio; rio Rospart in Comune di Villar Pellice

– siano eseguiti accuratamente i calcoli di verifica della stabilità delle opere di attraversamento e sistemazione degli alvei dei dei corsi d’acqua in argomento nei riguardi sia delle spinte dei terreni che delle pressioni e sotto spinte idrauliche indotte da eventi di piena, sia nei riguardi della strutture di fondazione per le cui dimensioni e geometria si rimanda agli elaborati di progetto. L’estradosso delle strutture di fondazione del nuovo ponte sul torrente Chiamogna dovranno essere sempre poste, come da progetto, ad una profondità non inferiore ad 1,10 m rispetto alla quota depressa del fondo alveo nelle sezioni trasversali interessate, salvo presenza di substrato roccioso in posto;

– il materiale di risulta proveniente dagli scavi in alveo dovrà essere usato esclusivamente per la colmatura di depressioni in alveo o di sponda, ove necessario, in prossimità delle opere di cui trattasi, mentre quello proveniente dalla demolizione di murature esistenti dovrà essere asportato dall’alveo;

– i manufatti di difesa spondale dovranno essere mantenuti ad un’altezza non superiore alla quota dell’esistente piano di campagna;

– le eventuali movimentazioni del materiale d’alveo dovranno essere praticate con le dovute cautele e sorveglianze del caso, in periodo di magra del corso d’acqua, in conformità a quanto rappresentato negli elaborati grafici di progetto; le stesse movimentazioni in alveo dovranno essere eseguite in senso longitudinale parallelamente all’asse del Torrente, procedendo per strisce successive, da valle verso monte e dallo specchio centrale verso riva per una profondità di scavo rispetto alla quota di fondo alveo massima di cm. 50 (ripetibili); durante il corso dei lavori di movimentazione è fatto divieto assoluto di depositi, anche temporanei, di materiale che determinino la pregiudizievole restrizione della sezione idraulica nonché l’utilizzo dei materiali medesimi, ad interruzione del regolare deflusso delle acque, per la formazione di accessi o per facilitare la movimentazione stessa;

– i massi costituenti la difesa spondale dovranno essere posizionati in modo da offrire reciprocamente garanzie di stabilità. Non dovranno essere prelevati dall’alveo del corso d’acqua, ma provenire da cava. Essi dovranno essere a spacco, di struttura compatta, non geliva né lamellare: dovranno avere volume non inferiore a 0,40 mc e peso superiore a 8,0 q.li;

– le sponde, le eventuali opere di difesa e le aree demaniali interessate dall’esecuzione dei lavori dovranno essere accuratamente ripristinate a regola d’arte, restando il soggetto proponente unico responsabile dei danni eventualmente cagionati;

– durante la costruzione delle opere non dovrà essere causata turbativa del buon regime idraulico dei corsi d’acqua;

– il parere si intende rilasciato con l’esclusione di ogni responsabilità dell’Amministrazione Regionale in ordine alla stabilita dei manufatti (caso di danneggiamento o crollo) in relazione al variabile regime idraulico dei corsi d’acqua, anche in presenza di eventuali variazioni del profilo di fondo (abbassamenti o innalzamento d’alveo) in quanto resta l’obbligo del soggetto richiedente di mantenere inalterata nel tempo la zona d’imposta dei manufatti mediante la realizzazione di quelle opere che saranno necessarie, sempre previa autorizzazione;

– il soggetto proponente, o chi per esso, dovrà mettere in atto le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, sia degli alvei che delle sponde, in corrispondenza ed immediatamente a monte e a valle dei manufatti, che si renderanno necessarie al fine di garantire il regolare deflusso delle acque, sempre previa autorizzazione;

– nessuna variazione agli interventi progettati potrà essere introdotta senza la preventiva autorizzazione da parte degli Enti preposti;

– si fa riserva della facoltà di ordinare, a cura e spese del soggetto richiedente, modifiche alle opere, o anche di procedere alla revoca della presente autorizzazione, nel caso intervengano variazioni delle attuali condizioni dei corsi d’acqua o che le opere stesse siano, in seguito, giudicate incompatibili in relazione al buon regime idraulico del corso d’acqua interessato;

– l’ autorizzazione è accordata ai soli fini idraulici, fatti i salvi i diritti dei terzi, da rispettare pienamente sotto la personale responsabilità civile e penale del soggetto richiedente, il quale terrà l’Amministrazione Regionale ed i suoi funzionari sollevati ed indenni da ogni pretesa o molestia da parte di terzi, e risponderà di ogni pregiudizio o danno che dovesse derivare ad essi in conseguenza del presente provvedimento;

– con la presente autorizzazione è assentita l’occupazione del sedime demaniale per la realizzazione delle opere; con successivo atto verrà rilasciato il provvedimento concessorio al fine della regolarizzazione amministrativa e fiscale dell’occupazione delle aree demaniali in questione;

– prima dell’inizio dei lavori il soggetto autorizzato dovrà accertare l’esistenza di eventuali sovrapposizioni con altri interventi da effettuarsi da Enti diversi, al fine di un corretto coordinamento nell’esecuzione delle opere.

– qualora venga previsto lo scarico delle vasche di raccolta delle acque piovane incanalate lungo il rilevato stradale nel torrente Chiamogna, il soggetto proponente dovrà preventivamente ottenere l’autorizzazione ai sensi del R.D. n. 523/1904, da parte della Direzione Regionale competente;

4) Prescrizioni relative all’autorizzazione di cui al R.D. n° 1775/33

– il rifacimento ed il ripristino delle opere di derivazione relative al prelievo idrico dal Torrente Chiamogna dovranno essere effettuate senza variare in modo significativo l’ubicazione delle suddette opere e senza che vengano modificati i termini previsti dal disciplinare e dal provvedimento di concessione;

5) Prescrizioni di carattere ambientale

– dovrà essere prestata particolare attenzione agli attraversamenti sul torrente Rospart e sul Torrente Chiamogna: in particolare si raccomandano da un lato un monitoraggio della qualità delle acque (le cui modalità attuative dovranno essere concordate con ARPA) e dall’altro un ripristino ambientale delle aree di cantiere che preveda la piantumazione di specie autoctone tipiche dell’ambiente ripariale;

– il progetto ricade in zona di ricarica della falda; sarà pertanto opportuno progettare con attenzione le opere di fondazione profonde e predisporre un piano di monitoraggio che preveda una precisa caratterizzazione ante operam dello stato della risorsa ed un attento controllo delle eventuali perturbazioni sia in corso d’opera sia in fase post operam così da verificare l’andamento del livello di falda soprattutto in corrispondenza degli attraversamenti sui torrenti Rospart e Chiamogna, considerando inoltre che in corrispondenza di quest’ultimo è stato dimostrato un fenomeno di drenaggio della falda da parte del torrente;

– sarà necessario garantire la funzionalità della rete irrigua durante tutte le fasi di realizzazione dell’opera;

– in assenza della normativa specifica in materia di rumore stradale il progetto fa riferimento ai limiti di zona associati ad una ipotesi di classificazione acustica formulata dal proponente.

Per quanto riguarda la mitigazione dell’impatto acustico durante la fase di esercizio dell’opera, si propone di valutare la posa di asfalto drenante-fonoassorbente per l’intero tracciato e la realizzazione di interventi passivi sui ricettori esposti a livelli sonori superiori a 70 dB(A) nel periodo diurno o 60 dB(A) in quello notturno.

In riferimento all’inquinamento acustico prodotto durante la fase di cantiere, l’impresa appaltatrice è tenuta a seguire le seguenti indicazioni:

* gli impianti fissi e le aree di lavorazione più rumorose devono essere posizionate alla massima distanza possibile dai recettori sensibili eventualmente presenti nelle aree limitrofe al cantiere;

* le operazioni più rumorose devono essere programmate nel periodo della giornata più tollerabile per la popolazione (es.: 8,00-12,00 14,00-18,00), interrompendo possibilmente tali operazioni nelle ore destinate al riposo (es.: 12,00-14,00);

* se necessario può essere previsto l’uso di barriere acustiche mobili da posizionare di volta in volta in prossimità delle lavorazioni più rumorose.

Sarà infine necessario predisporre una campagna di rilevamenti fonometrici post operam finalizzata alla verifica di quanto previsto nella progettazione acustica e ad eventuali misure correttive aggiuntive. Tali rilevamenti dovranno essere a lungo termine (minimo 24 ore) in prossimità dei recettori maggiormente esposti, compresi quelli schermati da opere di mitigazione, e dovranno riportare per ogni recettore interessato:

a. i livelli diurni e notturni previsti in fase di esercizio dell’infrastruttura precedentemente alle opere di bonifica.

b. l’abbattimento dei livelli di rumore a seguito degli interventi di mitigazione acustica.

L’impresa appaltatrice dovrà richiedere la deroga, prevista per le attività di cantiere, nel caso preveda il superamento dei limiti posti dalla normativa vigente;

– la realizzazione di opere d’arte e la movimentazione di inerti produrranno emissioni di polveri; al fine di limitarne la produzione si ritiene opportuno adottare le seguenti precauzioni:

* I veicoli utilizzati per la movimentazione degli inerti dovranno essere dotati di apposito sistema di copertura del carico durante la fase di trasporto

* Si dovranno prevedere periodici lavaggi delle aree di cantiere non pavimentate e degli eventuali stoccaggi di materiali inerti o polverulenti per evitare il sollevamento di polveri e la bagnatura dei mezzi pesanti in transito

* Le aree di cantiere devono essere recintate con recinzioni antipolvere di opportuna altezza in grado di limitare all’interno del cantiere le aree di sedimentazione delle polveri e di trattenere, almeno parzialmente, le polveri aerodisperse;

– per quanto riguarda la raccolta, il trattamento e lo smaltimento delle acque di prima pioggia occorre un dettagliato piano di gestione e manutenzione del sistema e degli impianti che verranno progettati anche in ragione del fatto che i terreni della zona presentano una buona permeabilità e che la falda risulta essere superficiale. A tale proposito sarà inoltre opportuna la predisposizione di campagne di monitoraggio finalizzate alla caratterizzazione delle acque raccolte ed al controllo della biomassa delle vasche di biofiltrazione e sedimentazione;

– in caso di sversamenti accidentali di sostanze inquinanti ed impregnanti, sia in fase di cantiere sia in fase di esercizio, il terreno dovrà essere asportato e smaltito nel rispetto della normativa vigente ed il sito in oggetto dovrà essere ripristinato;

– per quanto riguarda gli interventi in ambito extra urbano, che prevedono la realizzazione della variante di Bricherasio, occorrerà prevedere la creazione di sottopassi per la fauna nei punti maggiormente critici e la conservazione o realizzazione di idonei corridoi, rappresentati da siepi e filari, che tengano in considerazione anche gli aspetti paesaggistici della zona; in particolare, lungo il tracciato stradale, in corrispondenza delle aree umide e di affioramento della falda, dovranno essere predisposti opportuni passaggi per gli anfibi e/o specifiche misure protettive costituite da barriere di contenimento lungo il margine della strada; dovrà essere inoltre predisposto, a protezione della fauna e dei fruitori della nuova strada provinciale, un adeguato sistema di allertamento passivo (segnaletica, recinzioni, ecc.) nelle zone più soggette ad attraversamento;

– si raccomanda che il Capitolato Speciale d’Appalto del progetto esecutivo contenga specifici articoli dedicati alla garanzia dei risultati delle opere a verde, intesa sia come garanzia di attecchimento del materiale vegetale che come periodo di manutenzione obbligatoria a seguito dell’emissione del certificato di ultimazione dei lavori ex art. 172 del D.P.R. 554/1999;

– si raccomanda che nella Direzione dei Lavori delle opere di sistemazione e recupero di cui al presente punto siano coinvolti professionisti esperti nelle problematiche inerenti la rinaturalizzazione e il recupero ambientale dei siti, nonché le tecniche di mitigazione, di inserimento paesaggistico e di Ingegneria Naturalistica nel rispetto della normativa vigente in materia di competenze professionali e nella logica dell’art. 123 del D.P.R. 554/1999;

– in merito all’esecuzione dei lavori si raccomanda che la realizzazione delle opere a verde, costituiscano esse il tutto o parte dei lavori oggetto di appalto, nel rispetto e nelle forme della vigente normativa sugli appalti pubblici, sia affidata a ditte specializzate e appositamente qualificate ai sensi del D.P.R. 34/2000;

– si sottolinea che ai materiali comunque derivanti da attività di scavo dovranno essere applicate le disposizioni di cui alla normativa vigente con attuale riferimento ai commi 17, 18 e 19 dell’art.1 della L. 443/2001;

– si richiede che tutte le opere di mitigazione e compensazione vengano attuate contemporaneamente alla realizzazione degli interventi e che i lavori ad esse relativi siano contenuti nel cronoprogramma delle opere ed ultimati entro la data di chiusura dei cantieri;

– si rendono obbligatorie tutte le misure previste ai sensi del D.lgs. n. 277 del 15 agosto 1991, in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizioni ad agenti fisici, chimici e biologici, nonché tutte le attenzioni al fine di ridurre le emissioni di rumore dai cantieri in prossimità degli abitati; a tal scopo dovrà essere evitato l’utilizzo di esplosivi per gli scavi necessari alla realizzazione degli interventi.

– si affidi ad ARPA il controllo dell’effettiva attuazione di tutte le prescrizioni ambientali nella fase realizzativa dell’opera e di stabilire conseguentemente a tal fine che il proponente dia tempestiva comunicazione dell’avvio e termine dei lavori all’ARPA Piemonte (coordinamento VIA/VAS) e trasmetta gli elaborati inerenti le attività di monitoraggio previo accordo sulle specifiche tecniche e sulle modalità di rilevamento ambientale compatibili con il S.I.R.A.;

– vengano concordate con ARPA Piemonte le modalità attuative e le tempistiche dei piani di monitoraggio durante le fasi ante-operam, di cantiere e post-operam, per quanto riguarda:

- la produzione di rumore in corrispondenza dei recettori limitrofi;

- la qualità dell’aria, con particolare attenzione alle polveri totali sospese e PM10 in corrispondenza dei recettori;

- la qualità dei corpi idrici interferiti dai lavori ed in corrispondenza degli scarichi delle acque di piattaforma raccolte e accumulate nelle vasche di biofiltrazione;

- l’effettiva efficacia del sistema di fitodepurazione delle acque di piattaforma e degli interventi di recupero delle aree di cantiere, delle scarpate dei rilevati stradali e del reticolo idrografico superficiale;

- la qualità delle acque sotterranee in ragione dell’elevata permeabilità dell’acquifero presente;

– tutti i dati, adeguatamente commentati, relativi al monitoraggio concordato dovranno essere trasmessi ad ARPA Piemonte, nel minor tempo possibile;

– il Direttore dei lavori e/o il Responsabile del procedimento, per le rispettive competenze, trasmettano all’ARPA Piemonte Coordinamento VIA/VAS una dichiarazione accompagnata da una relazione esplicativa relativamente all’attuazione di tutte le misure prescrittive, di mitigazione, di compensazione e di monitoraggio incluse nello studio di impatto ambientale e integrate da quelle contenute nel presente provvedimento;

6) Prescrizioni generali

– in considerazione degli esiti della Conferenza dei Servizi Definitiva il sovrappasso in strada Braide dovrà essere sostituito da una rotatoria, anche al fine di evitare l’interruzione di preesistente viabilità comunale, e comunque nel rispetto delle norme urbanistiche e di settore vigenti;

– in corrispondenza della Rotonda in Località Cascinetta si valuti l’opportunità di adottare raggi d’innesto in rotatoria non inferiori ai 10-15 mt. per consentire un più agevole innesto in rotatoria;

– in corrispondenza delle rotonde in progetto il progetto esecutivo tenga conto che in caso di previsione di torri faro, si avrà una ridotta visibilità, in caso di nebbia, del tracciato stradale e della segnaletica in prossimità degli incroci; inoltre la dimensione del faro dovrà essere proporzionale alla larghezza della rotonda, tale da non creare inquinamento luminoso agli edifici posti in adiacenza della stessa;

– in corrispondenza dello svincolo verso il Palaghiaccio di Torre Pellice, dovrà essere predisposto un impianto di illuminazione pubblica che soddisfi le norme UNI 10439, con pali di illuminazione collocati lungo il perimetro esterno del tracciato stradale e l’impiego di lampade al sodio ad alta pressione; inoltre dovrà essere previsto un adeguato sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche verso il fosso posto ai margini della strada provinciale; dovrà essere altresì redatto il progetto per la realizzazione della segnaletica sia verticale che orizzontale di avvicinamento all’area adibita a parcheggio autobus lungo la S.P. n° 161 prospiciente l’edificio del Palaghiaccio;

– presso il Ponte sul Rio Rospart, le barriere laterali di sicurezza previste nel tratto oggetto di allargamento dovranno essere proseguite e raccordate con quelle esistenti;

– Il soggetto proponente, anche come intervento di mitigazione, dovrà mettere a disposizione un professionista per la definizione, ove possibile, di un piano di ricomposizione fondiaria, da attuarsi dagli Enti istituzionalmente competenti, al fine di minimizzare gli impatti negativi derivanti dalla realizzazione delle opere in progetto per le attività agricole interessate da frazionamenti di proprietà;

– dovrà essere trasmesso, per il rilascio della autorizzazione ai sensi del D.P.R.753/80, alla RFI il progetto esecutivo delle opere che ricadono nella fascia di rispetto di cui al predetto D.P.R., con particolare riferimento al dimensionamento del muro in c.a. che divide la sede ferroviaria dalla viabilità, in prossimità della rotatoria in Borgata Cascinetta, che dovrà essere adeguato al transito ed ai carichi del traffico consentito dalla stessa viabilità. Inoltre la sezione n. 47 della citata rotatoria dovrà essere rappresentata ortogonalmente alla sede ferroviaria e dovranno essere indicate le distanze dai binari, dal confine FS, dal muro antiintrusione e dal gurd-rail; dovrà essere altresì rappresentata la protezione contro l’abbagliamento e l’ancoraggio della stessa al muro sottostante. Nel caso che il passaggio a livello al Km 10+382 della Linea ferroviaria intercludesse la strada Comunale, in zona la Cascinetta, la RFI ne chiede la soppressione; l’acquisizione delle aree di proprietà FS facenti parte dell’ex Linea Bricherasio-Barge, dovrà essere concordata con la succitata Società ;

– l’approvvigionamento di materiali inerti dovrà avvenire conformemente a quanto previsto con il Piano degli Inerti redatto dal Toroc nel mese di aprile u.s., approvato dalla Giunta Regionale con atto deliberativo n°106-9186 del 28/4/2003; il sito individuato il località Montebruno di Garzigliana non può rientrare tra i possibili luoghi di approvvigionamento non risultando in essere alcuna autorizzazione di cava;

– qualora siano necessarie immissioni di acque di “prima pioggia” nelle reti fognarie, queste dovranno avvenire possibilmente sempre a gravità e le relative introduzioni regolate e distribuite in un adeguato arco di tempo in modo da evitare sovraccarichi idraulici al sistema fognario e depurativo ricevente;

– il soggetto proponente dovrà concordare con ACEA S.p.a. le modalità operative per la realizzazione delle opere nei punti in cui si verificano interferenze con reti e sottoservizi di tale Società, in particolare presso: sovrappasso via Braide, zona Cascina Gerlero - via Giordanetto, rotatoria Cappella Merli, svincolo ex ferrovia, zona via Campiglione - rotatoria Cascinetta, svincolo strada Caffaro, rotatoria Pralafera; il tutto con l’indicazione di risistemare in quota i chiusini delle reti interferite;

– i lavori in argomento, laddove interferenti con l’intervento di “Collettamento fognario e depurazione delle acque reflue della Val Pellice”, dovranno essere possibilmente realizzati in contemporanea, coordinandone le rispettive fasi di esecuzione, onde evitare successive manomissioni ai sedimi stradali sistemati;

– stante il fatto che il progetto in esame interferisce alle progressive Km 2+520 con il metanodotto di proprietà Snam Rete Gas S.p.A. denominato Derivazione Pinerolo/Barge DN 250, il soggetto proponente dovrà raccordarsi con la suddetta società per la realizzazione di un idoneo intervento di protezione della condotta;

– se le opere si trovassero ad interferire con le linee d’alta tensione dell’ENEL, tali realizzazioni devono rispettare quanto previsto dal D.M. 21/03/88 n. 449 e s.m.i. nonché dalle norme CEI 11-17 fasc. 558. Qualora dovesse essere necessario provvedere a modificare e/o spostare linee ed elettrodotti per renderli compatibili con le opere in progetto, il soggetto proponente dovrà concordare con ENEL le modalità operative per la realizzazione delle opere;

E) di dare atto che sarà carico del soggetto proponente acquisire, qualora necessario, le autorizzazioni relative ad ogni eventuale modifica del progetto finalizzate al recepimento delle suddette prescrizioni e/o alle successive varianti che si rendessero necessarie in corso d’opera;

F) di dare atto che la vigilanza sulla realizzazione dei lavori spetta agli organi competenti per legge;

G) di dare atto che, come risulta da D.D. n. 69/2003 in data 16/05/2003 del Direttore Tecnico dell’Agenzia Torino 2006, la spesa complessiva di Euro 10.845.000,00 per la realizzazione dell’opera in oggetto trova copertura sul capitolo 1 sottocapitolo S23 del Bilancio Preventivo 2002, approvato dal Comitato Direttivo dell’Agenzia in data 26/01/2002.

I) di trasmettere il presente provvedimento all’ Agenzia Torino 2006, soggetto proponente, per la opportuna conoscenza e per quanto di competenza;

L) Di dare atto che tutti gli atti riferiti al procedimento restano in deposito presso la Direzione Trasporti.

Contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso Giurisdizionale avanti al Tribunale Amministrativo Regionale competente per il territorio entro 60 giorni dalla data d’avvenuta pubblicazione o della piena conoscenza secondo le modalità di cui alla legge 6.12.1971, n. 1034; ovvero Ricorso Straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data d’avvenuta notificazione ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 25.11.1971, n. 1199.

La presente Determinazione sarà pubblicata sul B.U. della Regione Piemonte ai sensi dell’art. 65 dello Statuto e della L.R. 8.8.97 n. 51.

Il Responsabile del Procedimento
Tommaso Turinetti